Prilozi poznavanju sakralne baštine Vrbice, Lozice i Mokošice

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882 Kačić, Split, 2009.-2011., 41-43 piccola tribuna a levante, è daor di essa alle sticante due mensette all’uso greco. Sull’altare vi è una Madonna col S. Bambino dipinta in tavola sul fondo indorato, et è di penello diligente. Si chiude, et in una banda della porta v’è dipinto S. Gio. Batta., nell’altra S. Pietro Apostolo. Si dice essere venuta a galla per mare; ma il vero sarà che per barca venne dall’Italia, se pur non fù fatta a Ragusa, dove nel secolo XII. si lavorano simili pitture. Certamente i molti voti di argento, o in pittura testifi cano, che questa Madonna era molto venerata particolarmente dai marinari, dei quali molti uscivano da questo luogo, come ancora Capitani di navi. Aveva questa Chiesa d’avanti a ponente il portico, e poi il Cimitero. S. 3. L’altra Chiesa è recentissima sul pendio del monte e vicino ad essa spiaggia da levante. Fù edifi cata dalla Sig.ra Jella f. Di Antonio Lazzari e vedova di Niccolò Milli Boscovich nell’estremità settentrionale del suo giardino l’anno 17771. per sua comodità, facendo essa ivi quasi continua dimora. Ha due porte una a ponente nella faccciata, e l’altra a tramontana per di fuori. Fu intitolata a S. Giuseppe, il quadro prò rappresenta la V.SS. che onsegna Vicenzo Ferrerio, e S. Elena Imperatrice. V’è disegno far incidere nel sopra liminare della porta principale la sequente iscrizione D.O.M. In honorem S. Josephi Deipare Sponsi Helena Antonii Lazarii Filia Nicolao Millio Boscovichio Vidua Ad pium sue solitudini Solatium adem hanc S.S. F. C. instruixit Ejusqu. Conservationi annuo reditu statuto providit A. MDCCLXXI S.4. Sopra il sud.o sopraliminare v’è in una mezza lunetta scolpito rozzamente S. Vicezo Ferrerio. Questa piccola scoltura con tutti li travertini di tal porta furono trasportati dall’isola Calamotta, e tolti da una gia abbandonata Chiesola edifi cata gia in onore di S. Vicenzo dal Cap.o Vicenzo Stefani Scacibuha dentro un piccolo seno risguardante la tramontana sul suo podere, ora appartenente al Sig. Gio Facenda genero della sud.a Sog.a Jella. Questa pia e prudente Vedova dopo aver rifabricato la mettà della casa, ristorato,munito, ed ornato con mirabile providenza, economia e pulizia il giardino ed il pometo; e doppo avere piantato una gran vigna sul piano del monte, che sta a Levante estivo fece celebrare nella sud.a Chiesola la prima Missa da Mons.r Nicolò Pugliesi arciv.o di Rag.a il di 2. di maggio 1773. che cadde in Domenica. Concedeto in tal giorno il Prelato Indulgenza plenaria, e vi fù grande il concorso della parentela, degli Eccli.ci e di Nobili trattati tutti con isplendita liberalità, e convito sontuoso. Il di seguente ritornò Monsig.re a celebrare nella stessa Chiesa benchè con minore solennità, essendosi esentato portari in Ragusa a ricevere le solite in tal giorno uffi ciosita dalla Compagnia dei nobili giovanetti.

V. B. Lupis, Prilozi poznavanju sakralne baštine Vrbice, Lozice i Mokošice S. 5. Questo giardino con le terre, che molto si stendono per il monte verso levante appartenevano alla cittadinesca Casata Gudegli, e pervennero in possesso di Marco Milli Boscovich per mezzo di sua seconda consorte, che morta senza prole gliele lasciò in eredità; Egli poi le vendette a Niccolò suo fi glio primogenito gia emancipato marito della Sig.a Jella, la quale colla sua grande industria e travaglio ha tutto reso e fruttifero, e delizioso, per lasciarlo alla sua fi glia Nikka maritata con il Sig.e Gio. Di Martolo Facenda. Ha questi pensiere, quando entrerà in possesso di questo Giardino coltivare tutto il monte a Levante fi no al mare, e fi no ad una formace di calce fabbiricata du muro eminente che è confi ne delle sue pertinenze, e dalla quale comincia il Luogo detto Losizza. ALCUNE MEMORIE DELLE CHIESE DI LOSIZZA S.I. Losizza era un piccolo casale posto tra Verbizza a ponente e la sboccatura di Ombla a levante sopra il mare in faccia all’isoletta Daxa per il pendio del monte dietro al quale è Petrovo selo. Vi erano varie case qua e la sparse delle quali ora si vedono le ruine, non essendo abitata che una sola appartenente al Sig.e Marino Baeni; che ha ivi molti terreni. Il Luogo è sotto la cura del Parroco di Malfi , e nelle sottoposte acque sicuramente si fermano ancor le grandi navi per essere ivi riparate dai venti e dalla penisola di Gravosa, e da Daxa, ed altre isole, che si schierano verso ponente. S.2. La Chiesa principale è dedicata in onore dell’ineffetabile misterio della Incarnazione, e si chiama La SS. Annunziata. Fù edifi cata lungo il sentiero, che per il monte da Malfo conduce in Ombla, ed è al solito rivoltata colla facciata all’occaso. É di mediocre grandezza coperta con volta ben fatta, ed ha un sono altare nella tribunia, che è paralellogramma. Ora questo e rovinato affatto, mancadovi ancor la mensa. Nell’us.tre da d. tribunia nel muro, che quarda la porta a ma.. dritta si vedono due modiglioni di pietra, che servivano credo, per sostenere una piccola tavola ad uso deggli apparati. Ho veduto caduto il trave, che verso l’altare stava orizontalmente confi ccato nei muri laterali, e sosteneva in mezzo il crocifi - sso (secondo l’antico costume, osservato ancor nella Chiesa di S. M. di Varbizza), e le lampade. Che da esso pendevano. S.3. Nel sopraliminare della porta v’è scolpito in mezzo IHS, ed intorno con caratteri romani=Ave Maria, gratia plena=Nel fi anco australe (mi pare) della facciata sporgono a basso due lunghi modiglioni di pietra, quali ho osservato in altre Chiese ancora, ma fi nora no ho scoperto quale uso avessero. Avanti la Chiesa v’è un piccolo piano sostento da muraglie, ed in esso molte sepolture alcune delle quali anno rozze inscrizioni indicanti, a chi appartenevano. Mi è stato riferito, che il sud.o Sig.e Marino Baeni, vendendo che le bande della porta, giá dalla ettà consunte non potevan più custodire la Chiesa trasportasse a Malfo il quadro dell’Altare con tutte le suppelletili=V. in appo. Il S.5. in fi ne. S.4. Un terzo di miglio verso l’occaso da d. Chiesa, ma a pie del monte e vicino al mare vi è altra dedicata a S. Rocco. È grandicella quanto la superiore ma con 883

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Kačić, Split, 2009.-2011., 41-43<br />

piccola tribuna a levante, è daor di essa alle sticante due mensette all’uso greco.<br />

Sull’altare vi è una Madonna col S. Bambino dipinta in tavola sul fondo indorato,<br />

et è di penello diligente. Si chiude, et in una banda della porta v’è dipinto S. Gio.<br />

Batta., nell’altra S. Pietro Apostolo. Si dice essere venuta a galla per mare; ma il<br />

vero sarà che per barca venne dall’Italia, se pur non fù fatta a Ragusa, dove nel secolo<br />

XII. si lavorano simili pitture. Certamente i molti voti di argento, o in pittura<br />

testifi cano, che questa Madonna era molto venerata particolarmente dai marinari,<br />

dei quali molti uscivano da questo luogo, come ancora Capitani di navi. Aveva<br />

questa Chiesa d’avanti a ponente il portico, e poi il Cimitero.<br />

S. 3. L’altra Chiesa è recentissima sul pendio del monte e vicino ad essa spiaggia<br />

da levante. Fù edifi cata dalla Sig.ra Jella f. Di Antonio Lazzari e vedova<br />

di Niccolò Milli Boscovich nell’estremità settentrionale del suo giardino l’anno<br />

17771. per sua comodità, facendo essa ivi quasi continua dimora. Ha due porte<br />

una a ponente nella faccciata, e l’altra a tramontana per di fuori. Fu intitolata a S.<br />

Giuseppe, il quadro prò rappresenta la V.SS. che onsegna Vicenzo Ferrerio, e S.<br />

Elena Imperatrice. V’è disegno far incidere nel sopra liminare della porta principale<br />

la sequente iscrizione<br />

D.O.M.<br />

In honorem S. Josephi Deipare Sponsi<br />

Helena Antonii Lazarii Filia<br />

Nicolao Millio Boscovichio Vidua<br />

Ad pium sue solitudini<br />

Solatium adem hanc<br />

S.S. F. C. instruixit<br />

Ejusqu. Conservationi annuo reditu statuto providit<br />

A. MDCCLXXI<br />

S.4. Sopra il sud.o sopraliminare v’è in una mezza lunetta scolpito rozzamente<br />

S. Vicezo Ferrerio. Questa piccola scoltura con tutti li travertini di tal porta furono<br />

trasportati dall’isola Calamotta, e tolti da una gia abbandonata Chiesola edifi cata<br />

gia in onore di S. Vicenzo dal Cap.o Vicenzo Stefani Scacibuha dentro un piccolo<br />

seno risguardante la tramontana sul suo podere, ora appartenente al Sig. Gio Facenda<br />

genero della sud.a Sog.a Jella. Questa pia e prudente Vedova dopo aver rifabricato<br />

la mettà della casa, ristorato,munito, ed ornato con mirabile providenza,<br />

economia e pulizia il giardino ed il pometo; e doppo avere piantato una gran vigna<br />

sul piano del monte, che sta a Levante estivo fece celebrare nella sud.a Chiesola<br />

la prima Missa da Mons.r Nicolò Pugliesi arciv.o di Rag.a il di 2. di maggio 1773.<br />

che cadde in Domenica. Concedeto in tal giorno il Prelato Indulgenza plenaria, e<br />

vi fù grande il concorso della parentela, degli Eccli.ci e di Nobili trattati tutti con<br />

isplendita liberalità, e convito sontuoso. Il di seguente ritornò Monsig.re a celebrare<br />

nella stessa Chiesa benchè con minore solennità, essendosi esentato portari<br />

in Ragusa a ricevere le solite in tal giorno uffi ciosita dalla Compagnia dei nobili<br />

giovanetti.

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