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Compendium diplomaticum sive tabularum veterum

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Di più il medesimo clarissimo signor capo ha esposto, si come avendo fatto riverente<br />

ricorso mediante memoriale qualche signor sacerdote a fine di puoter radunarsi in questa città<br />

sotto la Regola del padre Santo Filippo Neri per professione di maggiore religiosa perfettione, et<br />

anco per fine d'impiegarsi con tutto il spirito all'aumento del honor di Dio, e salute dell'anime.<br />

Quindi a fine d'essere anco tal radunanza da questo Publico applaudita, come operatrice nella<br />

vigna del Signore, fu ricercato d'essere con special decreto gratiata di puoter stabilire in questa<br />

città la Congregazione in casa appartata, dichiarandosi in questo di voler vivere a fine di portar<br />

edificatione al prossimo, e non già pregiuditio alcuno a che se sii, per non essere questa in niun<br />

modo Religione, ma pura e libera Congregatione quandocumque dissolubile. Qual espositione<br />

udita da signori Aggionti, e fattone sopra la medesima longo, e maturo riflesso, considerando,<br />

che tal Congregatione de sacerdoti non possi essere se non che di profitto alle anime, non già<br />

d'aggravio, mantenendosi ogn'uno de' congregati con le entrate de propri patrimonii, et<br />

osservando le Regole del santo Institutore Filippo, lontane da qualunque vantaggio della<br />

Congregatione, particolarmente quando puotesse essere di qualche danno a chi si sii. E però il<br />

tutto ben ponderato, fu unanimemente conchiuso, e deliberato d'ammettere tal Congregatione di<br />

sacerdoti secolari sotto le Regole di detto Santo Filippo, con obligarli però all'osservanza de'<br />

Capitoli in ordine al concertato vocalmente in questo consesso da estendersi, e da essere<br />

sottoscritti dalli clarissimi signori Giuseppe Battaglia, Giuseppe Alessandrino, e Giuseppe<br />

Andrea Bomporto consoli per parte di questo illustre Magistrato consolare deputati, e per parte<br />

de signori d'Aggionta dalli signori Alberto Sizzo, Gio. Gasparo Baldo, e Gio. Andrea de Ponte,<br />

da essere anche sotto quest'atto in copia registrati.<br />

Segue il tenore dell'enonciati Capitoli.<br />

Capitoli per l'introduttione dell'Oratorio di Santo Filippo Neri.<br />

Essendo quest'illustre città persuasa, che la Congregatione di San Filippo Neri non ha<br />

spetie di Religione, come composta di sacerdoti sempre liberi a conviver insieme, et a separarsi,<br />

perciò si come è sempre ferma nella costante, et inalterabile massima di non introdurre alcuna<br />

nova Religione, così non si oppone alla buona intentione di quelli sacerdoti, che pensano unirsi<br />

insieme anco in questa nostra Patria per servitio di Dio, e profitto de concittadini, con le<br />

condittioni però seguenti.<br />

Primo, che la sodetta Congregatione non possa havere in questa città alcuno stabile, fuori<br />

che una sola casa condecente, e capace per il numero de dodeci sacerdoti, oltre il bisogno de'<br />

laici, che sarano da Dio chiamati alla medesima per affaticarsi nella vigna del Signore in ordine<br />

all'Instituto dell'istesso Santo Filippo.<br />

Secondo, che parimenti in villa non posa havere sotto la podestaria di Trento alcuno stabile,<br />

fuori che uno, che fra fondi, e casa non ecceda il valore de ragnesi sei milla circa; e questo gli<br />

s'intenda concesso per il necessario, et honesto respiro di chi in ordine al sodetto Instituto deve<br />

affaticarsi in tutto il corso dell'anno per la gloria di Dio, e per il bene del prossimo.<br />

Terzo, che tanto per la sodetta casa in città, quanto per lo stabile in villa debba la<br />

Congregatione pagare di tempo in tempo le colte tanto ordinarie, che straordinarie, come<br />

dispone lo Statuto al capo 127, lib. primo.<br />

Quarto, che venendo la Congregatione liberamente beneficata de beni stabili sicome la<br />

medesima si suppone totalmente aliena da procacciarsi vantaggi temporali in ordine alle ottime<br />

massime del medesimo Santo Institutore Filippo, così sia sempre tenuta a farne vendita nel<br />

termine d'un anno: e caso in questo tempo non ritrovasse compratore, sia obligata di mettere il<br />

fondo al publico incanto per valersene del prezzo di quelli, altrimente possa questa città farne<br />

l'incanto in nome della medesima Congregatione per consegnargli il prezzo, che si fosse per<br />

ricavare.<br />

Quinto, che mancando la suddetta Congregatione nell'osservanza de' sodetti Capitoli, o<br />

alcuno di quelli, possa in tal caso quest'illustre città revocare l'assenso prestato, et obligare<br />

l'istessa Congregatione a separarsi.<br />

Giuseppe Battaglia Consule Deputato.<br />

Giulio Alessandrino Console Deputato.<br />

Giuseppe Andrea Bomporto Console Deputato.<br />

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