Compendium diplomaticum sive tabularum veterum
Compendium diplomaticum sive tabularum veterum Compendium diplomaticum sive tabularum veterum
compiacesseron aggradire in favor di esso rev.mo Capitulo di sue lettere a sua maestà cesarea 38 , et a Sua Altezza Serenissima per li presenti bisogni et motivi per causa del rev.do signor don Giovanni Thodeschini piovano di Pergine. Sopra qual proposta hanno ordinato al signor procuratore, che per sabbato prossimo facci convocare li signori dell'Aggiunta sopra di ciò anco con essi, et deliberare quello più fia ispediente, et necessario 39 . 973. A dì 25 maggio 1641 in Trento nel pallazzo dell'illustre Comunità, et luogo solito del Consilio conveneron li illustri et ecclell.mi signori consoli infrascritti, videlicet Paulo Lener, Simon Trentino, Baldessar Balduino, Antonio Bernardello. E in oltre chiamati li molto nobili, et eccell.mi signori dell'Aggionta comparveron l'infrascritti, videlicet Andrea Pompeati, Horatio Consolati, Gio. Battista Alberti, Thomaso Benassuto, Giulio Alessandrino, Francesco Trentino, Patricio Turcati, Francesco Geremia, Leonardo Novello. A quali fu proposta l'instanza fatta dalli molto illustri, et molto rev.di signori canonici, o sia rev.mo Capitolo, di scrivere, et d'inviar lettere di questo Magistrato a loro favore, et difesa non solamente alla sacra Maestà cesarea dell'imperatore, et a sua altezza serenissima per oviare a qual si voglia incontro, che potesse suscitarsi, e nascere per l'importunità, e continua molestia, che vien apportata da monsignor Giovanni Todeschini contro esso Capitolo con scandalo, e disturbo grave della città. E dopo longo discorso non fu concluso cosa alcuna, ma prorogato la detta deliberatione in altro tempo. 974. A dì 4 giugno 1641 in Trento nel luogo, et hora solita del Consilio conveneron l'infrascritti molto illustri, et eccell.mi signori, videlicet Ludovico Voltolino, Paulo Lener, Simon Trentino, Antonio Bernardello, avanti li quali conveneron anco li infrascritti illustri signori Aggionti, videlicet Andrea Pompeato, Horatio Consolato, Thomaso Bennassuto, Francesco Geremia, Patricio Turcato, Girolamo Melchiori, gli altri tuttti benché personalmente avisati, sono restati fuori; eccetto che li eccell.mi signori Gio. Battista Alberti, e Gio. Gacomo Sizzi per essere absenti dalla città. Fu di nuovo ripigliata la proposta altre volte fatta, e non conclusa, se la città debbi inviare le ricercate lettere a Sua Altezza Serenissima a favore del rev.mo Capitolo per li correnti motivi et scandoli mossi da monsignor Giovanni Todeschini 40 , per ben publico. Sopra qual proposta dopo longo discorso fu conchiuso et stabilito di scrivere, et inviare le ricercate lettere alla maestà cesarea dell'imperatore, et a S.A.S. per oviare quanto si può alli predetti scandali (sic): havendo deputato a concertare, et concepir dette lettere li eccell.mi signori capo-console, Andrea Pompeato, Horatio Consolato, et Thomaso Benassuto. 975. A dì lunedì 28 settembre 1654 in Trento nel luogo solito del Consilio convennero l'infrascritti molto illustri et eccell.mi signori consoli, videlicet Gio. Battista Busetti, Pavol Lener, Francesco Trentino, Theodoro Bonifacio Sardagna. Omissis etc. Fu discorso sopra l'interesse della disunione seguita da' rev.di padri Zocolanti, et separatione dalla Provincia di Santo Antonio, per la quale scoprendo li scandali, che nascono, et danno che partorisce alla città, sue signorie hanno risolto di scrivere al rev.mo Padre loro Generale, et altri loro Superiori per vedere, et operare, che detta Provincia sii riunita alla Provincia prestina di Santo Antonio, in conformità anco della resistenza, et oppositione fatta dalla città al principio di detta separatione, decreti, et atti sopra ciò seguiti, esperimentando la città gli danni, che ne partorisce, et altri discentii. Camillo Dema cancelliere mandato etc. 976. A dì giovedì 3 novembre 1667 in Trento nel luogo solito invitati intervennero Girolamo Voltolino, Leopoldo Guerinon, Bernardino Bomporto, Dominico Gallitioli, Francesco 38 Idest imperatori Ferdinando III et Claudiae gubernatrici Tirolis, tutrici comitis tirolensis filii sui Ferdinandi Caroli. 39 Hic aliquid deese videtur. 40 De hoc Ioanne Tudeschino vide nostrum Decanarium tridentinum cap. 38. 32
Vigilio Sizzo. Avanti de' quali invitati intervenneron l'infrascritti signori Aggionti Pompeo Gelf, Francesco Bennassuti, Gio. Giacomo Thesino, Lodovico Travaion, Gio. Maria Consolato, Gio. Francesco Bernardello, Gio. Battista Manci, Thomé Benollo. A quali furono lette due lettere indirizzate a questo Publico dalle Serenissime Altezze Elettorali di Baviera, oltre li uffitii passati in voce con il clarissimo nostro Capo, con le quali passano uffitio presso questa città con ogni calore, affine si compiaci d'accettare l'ingresso della Religione Theatina; e che seguendo, sarà riceputo a sommo agradimento laonde puotesseron interponer i suoi uffitii. Sopra del che sue signorie havuto longo discorso, e considerato spetialmente il grave peso d'altre Religioni, che sostiene questa città, esser perciò impossibile in questo particolare puoter agradire l'antedette Altezze, alle quali hanno stabilito, che scriver si debbi li più efficaci motivi, che concorrino a non puoter condescendere al desiderato ingresso, affine Sue Altezze Serenissime restino paghi dell'affetto riverente, che questa città per altro gli professa; con spiegar li tratti di dispiacere a non puoter incontrare le bramate loro sodisfationi. Gio. P. Xicho cancelliere. Nota. Patres Theatini iam emerant Fralemanum Tridenti, seu domum et ecclesiam s. Elisabeth Fratrum Alamanorum, ubi nunc sunt moniales Ursulinae, quae idcirco quotannis celebrant cum aliqua solemnitate, ac celebrare debent festum s. Caietani Theatinorum Institutoris, cuius habent altare laterale. 977. A dì sabbato li 2 genaro 1694 in Trento nel luogo solito del Consilio invitati conveneron li molt'illustri, e clarissimi signori consoli Giacomo Antonio Trentino, Francesco Vigilio Sizzo, Girolamo Pompeati, Valerio Pozzi, Dominico Rizzi, Gio. Francesco Gentilotti, Simon Ciurletti. A quali clarissimi signori fu da me cancelliere esposto, e rapresentato, che sin'hora non è stato fatta alcuna mentione nelli atti di questo Publico circa l'operato a causa delle Terziarie di San Domenico, che vivono in comunione nella casa esistente alla Portella; perciò stimarei bene, che ciò quanto è seguito fosse registrato in detti Atti a perpetua memoria. Perciò essi clarissimi signori m'hanno imposto, che fedelmente registri la relatione, che fu data in voce, e quanto è successo in questo particolare. In esecutione del che dico, che essendo pervenuto alle orecchie, et osservato sul principio dell'anno decorso da questo illustre Magistrato, essersi alcune donne vestite in habito di Tertiarie di San Domenico, e vivere quelle ritirate in casa appartatamente acquistate, et in comunione sotto Regola prescritta, fu dal medemo Magistrato deliberato di portare le sue doglianze e gravame a causa di tal novità a Sua Eccellenza rev.ma nostro clementissimo principe con rapresentare sì in voce, come col mezzo d'un riverente memoriale, li danni, e pregiudicii, che per tal causa ridonderebbon a tutta questa patria, deputando a tal effetto li clarissimi signori consoli Trentino Capo, e Francesco Vigilio Sizzo, sì a formare l'antedetto memoriale, come a rapresentare in voce li giusti motivi, ch'ha questo Publico di sentirsi aggravato di tal innovatione, e procurare presso la medesima eccellenza rev.ma per l'abolitione di tal Fradelanza, come essi clarissimi signori non hanno mancato a fare le sue parti in ciò, con rapresentare vivamente all'istessa eccellenza sua rev.ma sì in voce, come anche in scritto, mediante le seguenti preci qui in fine registrate, l'originale de quali doverà esser registrato nell'archivio. Quali preci, e con il rescritto emanato a quelle fu dalla prelibata eccellenza sua rev.ma consegnato alle mani dell'istessi clarissimi signori deputati sul principio del mese di luglio prossimo decorso, con dirle, che abbenché due gioveni, e putte, che all'hora non gli sovveniva il nome di quelle, non ostante il rescritto fatto a dette preci, quelle però fusseron comprese nel numero di dette Tertiarie, abenché ancora non fosseron state vestite, ma però erano state accettate avanti che fosse fatto il ricorso da questo Magistrato, e che haveva tardato a far trasmettere il memoriale con rescritto a causa che non v'era Priore nel convento di s. Lorenzo, che però in breve se ne attendeva un nuovo, come gli era riferito: come il tutto essi clarissimi signori deputati in Consiglio riferirono con presentare l'istesso originale memoriale, e rescritto. Si come essendo stato anche presentato un memoriale a quest'illustre Magistrato per parte delle antedette Tertiarie, mediante il quale suplicavano il medesimo Magistrato a volersi compiacere di concedere licenza, che potesseron vestire altre putte, che desideravano aggregarsi a loro, e vivere in comunione, esibendosi di sottomettersi a tutte quelle Capitolationi, che si 33
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Francesco Bennassuti, Gio. Giacomo Thesino, Lodovico Travaion, Gio. Maria Consolato, Gio.<br />
Francesco Bernardello, Gio. Battista Manci, Thomé Benollo. A quali furono lette due lettere<br />
indirizzate a questo Publico dalle Serenissime Altezze Elettorali di Baviera, oltre li uffitii passati<br />
in voce con il clarissimo nostro Capo, con le quali passano uffitio presso questa città con ogni<br />
calore, affine si compiaci d'accettare l'ingresso della Religione Theatina; e che seguendo, sarà<br />
riceputo a sommo agradimento laonde puotesseron interponer i suoi uffitii. Sopra del che sue<br />
signorie havuto longo discorso, e considerato spetialmente il grave peso d'altre Religioni, che<br />
sostiene questa città, esser perciò impossibile in questo particolare puoter agradire l'antedette<br />
Altezze, alle quali hanno stabilito, che scriver si debbi li più efficaci motivi, che concorrino a<br />
non puoter condescendere al desiderato ingresso, affine Sue Altezze Serenissime restino paghi<br />
dell'affetto riverente, che questa città per altro gli professa; con spiegar li tratti di dispiacere a<br />
non puoter incontrare le bramate loro sodisfationi.<br />
Gio. P. Xicho cancelliere.<br />
Nota. Patres Theatini iam emerant Fralemanum Tridenti, seu domum et ecclesiam s.<br />
Elisabeth Fratrum Alamanorum, ubi nunc sunt moniales Ursulinae, quae idcirco quotannis<br />
celebrant cum aliqua solemnitate, ac celebrare debent festum s. Caietani Theatinorum<br />
Institutoris, cuius habent altare laterale.<br />
977. A dì sabbato li 2 genaro 1694 in Trento nel luogo solito del Consilio invitati<br />
conveneron li molt'illustri, e clarissimi signori consoli Giacomo Antonio Trentino, Francesco<br />
Vigilio Sizzo, Girolamo Pompeati, Valerio Pozzi, Dominico Rizzi, Gio. Francesco Gentilotti,<br />
Simon Ciurletti. A quali clarissimi signori fu da me cancelliere esposto, e rapresentato, che<br />
sin'hora non è stato fatta alcuna mentione nelli atti di questo Publico circa l'operato a causa delle<br />
Terziarie di San Domenico, che vivono in comunione nella casa esistente alla Portella; perciò<br />
stimarei bene, che ciò quanto è seguito fosse registrato in detti Atti a perpetua memoria. Perciò<br />
essi clarissimi signori m'hanno imposto, che fedelmente registri la relatione, che fu data in voce,<br />
e quanto è successo in questo particolare. In esecutione del che dico, che essendo pervenuto alle<br />
orecchie, et osservato sul principio dell'anno decorso da questo illustre Magistrato, essersi<br />
alcune donne vestite in habito di Tertiarie di San Domenico, e vivere quelle ritirate in casa<br />
appartatamente acquistate, et in comunione sotto Regola prescritta, fu dal medemo Magistrato<br />
deliberato di portare le sue doglianze e gravame a causa di tal novità a Sua Eccellenza rev.ma<br />
nostro clementissimo principe con rapresentare sì in voce, come col mezzo d'un riverente<br />
memoriale, li danni, e pregiudicii, che per tal causa ridonderebbon a tutta questa patria,<br />
deputando a tal effetto li clarissimi signori consoli Trentino Capo, e Francesco Vigilio Sizzo, sì<br />
a formare l'antedetto memoriale, come a rapresentare in voce li giusti motivi, ch'ha questo<br />
Publico di sentirsi aggravato di tal innovatione, e procurare presso la medesima eccellenza<br />
rev.ma per l'abolitione di tal Fradelanza, come essi clarissimi signori non hanno mancato a fare<br />
le sue parti in ciò, con rapresentare vivamente all'istessa eccellenza sua rev.ma sì in voce, come<br />
anche in scritto, mediante le seguenti preci qui in fine registrate, l'originale de quali doverà esser<br />
registrato nell'archivio. Quali preci, e con il rescritto emanato a quelle fu dalla prelibata<br />
eccellenza sua rev.ma consegnato alle mani dell'istessi clarissimi signori deputati sul principio<br />
del mese di luglio prossimo decorso, con dirle, che abbenché due gioveni, e putte, che all'hora<br />
non gli sovveniva il nome di quelle, non ostante il rescritto fatto a dette preci, quelle però<br />
fusseron comprese nel numero di dette Tertiarie, abenché ancora non fosseron state vestite, ma<br />
però erano state accettate avanti che fosse fatto il ricorso da questo Magistrato, e che haveva<br />
tardato a far trasmettere il memoriale con rescritto a causa che non v'era Priore nel convento di<br />
s. Lorenzo, che però in breve se ne attendeva un nuovo, come gli era riferito: come il tutto essi<br />
clarissimi signori deputati in Consiglio riferirono con presentare l'istesso originale memoriale, e<br />
rescritto. Si come essendo stato anche presentato un memoriale a quest'illustre Magistrato per<br />
parte delle antedette Tertiarie, mediante il quale suplicavano il medesimo Magistrato a volersi<br />
compiacere di concedere licenza, che potesseron vestire altre putte, che desideravano aggregarsi<br />
a loro, e vivere in comunione, esibendosi di sottomettersi a tutte quelle Capitolationi, che si<br />
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