DOCUMENTI MAONA di CHIO - Società Ligure di Storia Patria
DOCUMENTI MAONA di CHIO - Società Ligure di Storia Patria DOCUMENTI MAONA di CHIO - Società Ligure di Storia Patria
sono autenticati alcuni documenti di questa serie30, cessa temporaneamente di essere usato. Appare difficile accertare l’epoca in cui furono aggiunti gli atti riportati dalle cc. 71-73, due dei quali potrebbero essere stati scritti dal rogatario M atteo de O liv a 31 a Chio, dove risultano rogati il 26 aprile 1392, che li autentica con l ’insolito signum ’ Potestas et gubernator Syi ' 32. Il terzo documento 33, redatto a Genova e sottoscritto da Giovanni Stella, cancelliere del com une, è stato aggiunto a Genova, dove sono stati scritti anche tutti gli altri docum enti di questi fascicoli34. Va infine osservato che in questa prima serie di documenti le sotto- scrizioni sono state apposte tutte in un unico momento, talvolta a distanza di tem po dalle trascrizioni. Alcuni atti dei fascc. 5°-8° sono stati autenticati solo dopo il loro inserimento nell’attuale manoscritto: la scrittura ed il colore dell’inchiostro delle autentiche che Aldebrando di Corvara appone a tu tti i docum enti del 4° fascicolo e al primo del seguente35 fanno pensare ad una redazione pressoché contemporanea; analogamente quando M artino de Bandino sottoscrive alcuni documenti dei fascc. 9° e 10°36, i fascicoli im m ediatam ente precedenti dovevano già far parte del manoscritto se il notaio, dovendo aggiungerne altri tre, ad evitare l’alterazione dell’ordine cronologico, ne inserisce due a cavallo dei fascc. 6° e 7°, un altro nel IO0 37. Al contrario, il diverso colore dell’inchiostro delle autentiche di Baldassarre de Ferrari nei due gruppi di fascicoli38 induce a pensare a due m om enti distinti di redazione. 30 Ph. P. A rgenti cit., II, pp. 80, 199; v. anche tav. I, nn. 3, 32 e appendice I, nn. 10, 24. 31 Ph. P. A rgenti cit., II, pp. 192, 198; v. anche tav. I, nn. 30, 31 e appendice I, nn. 22-23. E possibile tuttavia che questi due documenti siano stati trascritti a Genova dagli atti della cancelleria unitamente al decreto dogale (v. n. 32) che approva le disposizioni contenutevi e che fa esplicito riferimento ad essi. Sugli atti della curia podestarile v. p. 62 della nostra introduzione. 33 Ph. P. A rgenti cit., II, p. 199; v. anche tav. I, n. 32 e appendice I, n. 24. 34 Cfr. tav. I, nn. 3-6, 33-38. 35 Cfr. tav. I, nn. 3-7 e appendice I, nn. 10-14. 36 Docc. 33, 36-38. 37 Docc. 30, 34, 40. 38 Docc. 22-29; tav. I, n. 10. — 18 - Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012
Quanto segue alla c. 88 risulta dalla sovrapposizione di parti prive di ordine logico, scritte in epoche e luoghi diversi da svariate mani. I fascicoli 11°-17° sono stati sicuramente compilati a G enova in momenti diversi: qui sono stati rogati tutti i documenti contenutivi, autenticati dai cancellieri del comune, dagli stessi rogatari o dai notai e scribi della maona. L ’110, contenente documenti che abbracciano il periodo 15 aprile 1398 39 - 27 giugno 1401 40. è stato scritto da più mani in tem pi diversi, comunque prima del 1402 per le ragioni che abbiamo già visto. La mancanza di signa particolari non consente di accertare l ’ep o ta di redazione del 12° fascicolo, che copre uno spazio di tempo di circa tre anni (7 gennaio 140241 - 9 dicembre 140442, ad eccezione di un atto del 29 febbraio 1412 43, autenticato dal cancelliere Giovanni Stella ed aggiunto sicuramente in epoca posteriore). Il 13° fascicolo contiene docum enti che si estendono per un quinquennio, dal 15 dicembre 1404 44 al 14 dicem bre ] 409 45; è stato scritto da mani diverse, tra il 1404 e il settem bre 1409, fino alla c. 112 r . 46 (con l’eccezione di un documento aggiunto alla c. 105 v., sottoscritto da Antonio di Credenza il 27 maggio 1428 47>; le cc. seguenti sono state scritte dopo il 1409 48. L’assoluta mancanza di qualsiasi elem ento significativo impedisce di risalire, anche approssimativamente, all’epoca di redazione del 14° fascicolo, nel quale sono compresi tre docum enti del 1410 49, oltre ad un quarto, incompleto e privo di datazione, em esso dalla cancelleria genovese all’epoca di Teodoro di M onferrato30. I fascicoli 15° e 39 Doc. 46. 40 Doc. 56. 41 Doc. 58. 42 Doc. 65. 43 Cfr. tav. I, n. 50. 44 Cfr. tav. I, n. 52. 45 Cfr. tav. I, nn. 58, 59. 46 Molti documenti di queste carte sono autenticati col caratteristico signum della dominazione francese, caduto in disuso dopo la rivolta genovese del settembre 1409: v. sopra n. 13. 47 Cfr. tav. I, n. 51. 4« Cfr. tav. I, nn. 58, 59. 49 Cfr. tav. I, nn. 60-62. » Cfr. tav. I, n. 63. - 19 - Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012
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sono autenticati alcuni documenti <strong>di</strong> questa serie30, cessa temporaneamente<br />
<strong>di</strong> essere usato.<br />
Appare <strong>di</strong>fficile accertare l’epoca in cui furono aggiunti gli atti riportati<br />
dalle cc. 71-73, due dei quali potrebbero essere stati scritti dal rogatario<br />
M atteo de O liv a 31 a Chio, dove risultano rogati il 26 aprile 1392, che li<br />
autentica con l ’insolito signum ’ Potestas et gubernator Syi ' 32. Il terzo documento<br />
33, redatto a Genova e sottoscritto da Giovanni Stella, cancelliere del<br />
com une, è stato aggiunto a Genova, dove sono stati scritti anche tutti gli<br />
altri docum enti <strong>di</strong> questi fascicoli34.<br />
Va infine osservato che in questa prima serie <strong>di</strong> documenti le sotto-<br />
scrizioni sono state apposte tutte in un unico momento, talvolta a <strong>di</strong>stanza<br />
<strong>di</strong> tem po dalle trascrizioni. Alcuni atti dei fascc. 5°-8° sono stati autenticati<br />
solo dopo il loro inserimento nell’attuale manoscritto: la scrittura ed il<br />
colore dell’inchiostro delle autentiche che Aldebrando <strong>di</strong> Corvara appone a<br />
tu tti i docum enti del 4° fascicolo e al primo del seguente35 fanno pensare<br />
ad una redazione pressoché contemporanea; analogamente quando M artino<br />
de Ban<strong>di</strong>no sottoscrive alcuni documenti dei fascc. 9° e 10°36, i fascicoli<br />
im m e<strong>di</strong>atam ente precedenti dovevano già far parte del manoscritto se il<br />
notaio, dovendo aggiungerne altri tre, ad evitare l’alterazione dell’or<strong>di</strong>ne<br />
cronologico, ne inserisce due a cavallo dei fascc. 6° e 7°, un altro nel<br />
IO0 37. Al contrario, il <strong>di</strong>verso colore dell’inchiostro delle autentiche <strong>di</strong> Baldassarre<br />
de Ferrari nei due gruppi <strong>di</strong> fascicoli38 induce a pensare a due<br />
m om enti <strong>di</strong>stinti <strong>di</strong> redazione.<br />
30 Ph. P. A rgenti cit., II, pp. 80, 199; v. anche tav. I, nn. 3, 32 e appen<strong>di</strong>ce I,<br />
nn. 10, 24.<br />
31 Ph. P. A rgenti cit., II, pp. 192, 198; v. anche tav. I, nn. 30, 31 e appen<strong>di</strong>ce<br />
I, nn. 22-23. E possibile tuttavia che questi due documenti siano stati trascritti a<br />
Genova dagli atti della cancelleria unitamente al decreto dogale (v. n. 32) che approva<br />
le <strong>di</strong>sposizioni contenutevi e che fa esplicito riferimento ad essi.<br />
Sugli atti della curia podestarile v. p. 62 della nostra introduzione.<br />
33 Ph. P. A rgenti cit., II, p. 199; v. anche tav. I, n. 32 e appen<strong>di</strong>ce I, n. 24.<br />
34 Cfr. tav. I, nn. 3-6, 33-38.<br />
35 Cfr. tav. I, nn. 3-7 e appen<strong>di</strong>ce I, nn. 10-14.<br />
36 Docc. 33, 36-38.<br />
37 Docc. 30, 34, 40.<br />
38 Docc. 22-29; tav. I, n. 10.<br />
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