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DOCUMENTI MAONA di CHIO - Società Ligure di Storia Patria

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Il<br />

fascicolo seguente (8°), che comprende atti dei primi anni del secolo<br />

XV, sottoscritti dal Canella in qualità <strong>di</strong> notarius et scriba <strong>di</strong>ctorum<br />

dom inorum \_mahonensium\ 15, è stato scritto tra il 24 marzo 1403<br />

il 19 novem bre dello stesso anno, quando la scribania dei maonesi risulta<br />

trasferita ad altre m a n i17.<br />

Q uasi certam ente questo « piccolo co<strong>di</strong>ce », <strong>di</strong> quattro fascicoli, è<br />

stato com posto a Genova, anche se, sul finire del secolo XIV, il Canella<br />

risulta a Chio, dove si reca nel 1399 per trasportarvi armamenti e munizioni<br />

1S, e dove avrebbe rogato, in epoca imprecisata, un atto come notaio<br />

della curia del podestà 1Q. T u tti i documenti contenuti nei fascc. 5 -7 , infatti,<br />

con una sola eccezione20, sono stati rogati a Genova: uno <strong>di</strong> essi è<br />

un originale, sottoscritto dallo stesso rogatario, cancelliere del comune ,<br />

altri sono autenticati da notai che si definiscono esplicitamente cancellieri .<br />

L ’originale <strong>di</strong> un atto rogato a Chio il 23 settembre 1391 da Giacomo<br />

<strong>di</strong> M oneglia, scritto <strong>di</strong> suo pugno e non compreso nell’in<strong>di</strong>ce_3 e la presenza<br />

(anche nell’in<strong>di</strong>ce) <strong>di</strong> due altri, rogati dallo stesso a Genova e ripresi<br />

in copia autentica da Giuliano C anella24, arrecano un’ulteriore conferma alla<br />

nostra ipotesi. Che il Canella abbia sottoscritto i due documenti (da copie<br />

autentiche dello stesso rogatario), in contrasto con l’uso, pressoché costante,<br />

<strong>di</strong> annotare nel margine il nome del rogatario, regolarmente depennato all’atto<br />

dell’autenticazione per mano dello stesso, può essere spiegato con la<br />

tem poranea assenza da Genova del Moneglia al tempo della composizione<br />

ed<br />

15 Doc. 59; cfr. anche tav. I, nn. 27, 39.<br />

16 Cfr. tav. I, n. 29.<br />

17 Ph. P. A rgenti cit., II, p. 202, riporta un documento rogato ed autenticato<br />

da Antonio Bercaneca, notarius et scriba <strong>di</strong>ctorum dominorum [mahonensiumì.<br />

18 M. Balard cit., p. 442.<br />

19 Ibidem , p. 220. Usiamo il con<strong>di</strong>zionale perché purtroppo la segnalazione dello<br />

stu<strong>di</strong>oso francese non è documentata.<br />

20 Doc. 30.<br />

21 Cfr. tav. I, n. 7; e<strong>di</strong>z. in H.P.M., Liber iurium reipublicae Genuensis, II, Torino<br />

1857, p. 790; Ph. P. Argenti cit., II, p. 102.<br />

22 Ibidem , II, pp. 127, 177; v. anche tav. I, nn. 9, 16 e appen<strong>di</strong>ce I, nn. 18, 20.<br />

23 Doc. 30.<br />

24 Docc. 18, 19.<br />

- 16 -<br />

Società <strong>Ligure</strong> <strong>di</strong> <strong>Storia</strong> <strong>Patria</strong> - biblioteca <strong>di</strong>gitale - 2012

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