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n. 1 - gennaio 2009 - Collegio dei Geometri della Provincia di Verona

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ilGeometra veronese<br />

l’apposizione <strong>della</strong> firma, mentre ora, essendo la responsabilità<br />

del <strong>di</strong>pendente comunale, quest’ultimo<br />

non vuole comprensibilmente rischiare e andando a<br />

controllare tutti i cavilli allunga la data <strong>di</strong> inizio lavori<br />

e <strong>di</strong> concessione del permesso. La parte <strong>di</strong><br />

maggior responsabilità, più complessa e che crea<br />

altrettanti problemi ai committenti è poi quella centrale,<br />

relativa cioè all’inizio e al corso <strong>dei</strong> lavori.<br />

Questo perché spesso il <strong>di</strong>rettore lavori e il committente<br />

si scontrano <strong>di</strong> fronte alle richieste <strong>di</strong> variazioni<br />

in corso d’opera, del committente stesso. Variazioni<br />

mai affrontate in fase <strong>di</strong> progettazione e su<br />

cui decidere sulla fattibilità nell’arco <strong>di</strong> breve tempo.<br />

Decisione che va poi inevitabilmente a scontrarsi<br />

con le verifiche del comune investendo talvolta<br />

anche i beni ambientali. Variazioni quin<strong>di</strong> che se<br />

presentate in corso d’opera possono comportare<br />

<strong>dei</strong> ritar<strong>di</strong> ma se esibite alla fine <strong>dei</strong> lavori possono<br />

creare problemi ben più seri, come la mancata concessione<br />

dell’agibilità o dell’abitabilità. Decisioni<br />

che spettano alla <strong>di</strong>rezione lavori che si assume <strong>dei</strong><br />

8 Gennaio <strong>2009</strong><br />

FATTI E NOTIZIE<br />

Il committente: Ulisse in un’O<strong>di</strong>ssea tutta burocratica<br />

rischi dal punto <strong>di</strong> vista civile e penale e che mette<br />

a repentaglio, nel caso poi questa variazione non<br />

sia approvata, tutto quello che è stato fatto e cioè il<br />

permesso a costruire iniziale. Una qualsiasi variazione<br />

comporta quin<strong>di</strong> per il committente l’obbligo<br />

<strong>di</strong> arrestare i lavori, o perlomeno la parte che interessa<br />

la mo<strong>di</strong>fica, l’attesa <strong>di</strong> un permesso che non<br />

è detto arrivi e quin<strong>di</strong> <strong>dei</strong> costi aggiuntivi non inseriti<br />

nell’iniziale preventivo. Esulando dalla grande<br />

professionalità <strong>dei</strong> tecnici <strong>di</strong> questi uffici, il fatto <strong>di</strong><br />

dover richiedere <strong>di</strong>versi permessi in <strong>di</strong>versi uffici in<br />

un tempo limitato, comporta, infatti, per il cliente<br />

una per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> tempo che va a sommarsi a quello <strong>di</strong><br />

attuazione <strong>dei</strong> lavori veri e propri, che quin<strong>di</strong> gonfia<br />

ancor <strong>di</strong> più la spesa del committente stesso.<br />

La prenotazione telematica <strong>di</strong> appuntamenti, e l’informatizzazione<br />

avvenuta negli ultimi anni ha comunque<br />

contribuito al miglior funzionamento <strong>della</strong><br />

macchina burocratica che necessita però, dal punto<br />

<strong>di</strong> vista degli addetti ai lavori e <strong>dei</strong> committenti, <strong>di</strong><br />

una ancor maggiore semplicità e fruibilità.

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