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n. 1 - gennaio 2009 - Collegio dei Geometri della Provincia di Verona

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ilGeometra veronese<br />

• Opere interne a singole unità immobiliari, che non<br />

comportino mo<strong>di</strong>fiche <strong>della</strong> sagoma e <strong>dei</strong> prospetti<br />

e non rechino pregiu<strong>di</strong>zio alla statica dell’immobile;<br />

• Impianti tecnologici che si rendono in<strong>di</strong>spensabili,<br />

sulla base <strong>di</strong> nuove <strong>di</strong>sposizioni, a seguito <strong>della</strong> revisione<br />

installazione <strong>di</strong> impianti tecnologici;<br />

• Opere ed interventi previsti dall’art. 9, comma 1,<br />

<strong>della</strong> L.122/89, in deroga allo strumento urbanistico,<br />

con definizione del vincolo <strong>di</strong> pertinenzialità previsto<br />

dal citato <strong>di</strong>sposto <strong>di</strong> legge;<br />

• Varianti a permessi <strong>di</strong> costruire che non incidono<br />

sui parametri urbanistici e sulle volumetrie, che non<br />

mo<strong>di</strong>ficano la destinazione d’uso e la categoria e<strong>di</strong>lizia,<br />

non alterano la sagoma dell’e<strong>di</strong>ficio e non violino<br />

le eventuali prescrizioni stabilite dal permesso<br />

<strong>di</strong> costruire (art. 22, comma 2 del D.P.R. n. 380/01);<br />

In certi casi alcuni Regolamenti Comunali consentono<br />

il ricorso alla D.I.A. anche per:<br />

• I movimenti <strong>di</strong> terra strettamente pertinenti all’esercizio<br />

dell’attività agricola, ai miglioramenti fon<strong>di</strong>ari<br />

<strong>di</strong> tipo agronomico che non presentino una variazione<br />

<strong>di</strong> quota del terreno originario superiore a<br />

cm. 50;<br />

• Tinteggiatura del fabbricato;<br />

• Installazione <strong>di</strong> cartelli, insegne, segnali <strong>di</strong> territorio<br />

privati, purché conformi alle <strong>di</strong>sposizioni del<br />

Regolamento Comunale o del Co<strong>di</strong>ce <strong>della</strong> Strada;<br />

• Realizzazione <strong>di</strong> alcuni piccoli manufatti accessori<br />

alle residenze come pergolati, gazebo o piccoli manufatti<br />

<strong>di</strong> arredo giar<strong>di</strong>no che presentino particolari<br />

caratteristiche e che contrariamente a quanto “venduto”<br />

da alcune case produttrici sono sempre soggetti<br />

al rilascio <strong>di</strong> un’autorizzazione e<strong>di</strong>lizia. La precarietà<br />

e la facile amovibilità <strong>di</strong> detti manufatti non<br />

bastano infatti da soli a rendere dette costruzioni<br />

escluse dall’obbligo <strong>di</strong> ottenere un titolo abilitativo<br />

per la loro installazione.<br />

b) la manutenzione straor<strong>di</strong>naria e cioè quegli interventi<br />

concernenti la realizzazione <strong>di</strong> opere per<br />

rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli<br />

e<strong>di</strong>fici o per realizzare ed integrare i servizi igienicosanitari<br />

e tecnologici.<br />

Per poter essere qualificati come manutenzione<br />

24 Gennaio <strong>2009</strong><br />

AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE<br />

Il permesso <strong>di</strong> costruire e la Dia<br />

straor<strong>di</strong>naria gli interventi non devono tuttavia alterare<br />

i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari<br />

o comportare mo<strong>di</strong>fiche alle destinazioni d’uso<br />

e devono ad esempio riguardare e<strong>di</strong>fici esistenti e<br />

completati; non è infatti ammesso realizzare opere <strong>di</strong><br />

manutenzione straor<strong>di</strong>naria su un e<strong>di</strong>ficio ancora da<br />

completare (Tar Valle d’Aosta 24/1/95 n. 3).<br />

Non rientrano, ad esempio, per giurisprudenza tra<br />

gli interventi <strong>di</strong> manutenzione straor<strong>di</strong>naria: la sostituzione<br />

<strong>di</strong> una copertura a lastrico solare con un<br />

tetto a falde, l’apertura <strong>di</strong> balconi su un prospetto<br />

dell’e<strong>di</strong>ficio o la ricostruzione <strong>di</strong> un tetto <strong>di</strong> un fabbricato<br />

ad altezza superiore del preesistente, incidendo<br />

tali interventi sulla consistenza dell’e<strong>di</strong>ficio.<br />

c) il Restauro e Risanamento conservativo (art.3,<br />

lett. c) del D.P.R. n. 380/01) cioè gli interventi mirati<br />

a conservare l’organismo me<strong>di</strong>ante un “insieme sistematico<br />

<strong>di</strong> opere”.<br />

È necessario garantire il rispetto degli elementi tipologici<br />

formali e strutturali dell’organismo stesso,<br />

cosicché la destinazione d’uso. Non vi devono essere<br />

inoltre mo<strong>di</strong>ficazioni dell’identità, <strong>della</strong> fisionomia,<br />

<strong>della</strong> struttura dell’e<strong>di</strong>ficio, ne <strong>dei</strong> volumi e<br />

delle superfici delle singole unità (Tar Emilia Romagna,<br />

sez. II 2.11/99 n. 540).<br />

d) le Ristrutturazione e<strong>di</strong>lizie, cioè tutti quegli interventi<br />

che comportano una trasformazione dell’organismo<br />

e<strong>di</strong>lizio anche in tutto o in parte <strong>di</strong>verso<br />

dal precedente, compreso gli interventi <strong>di</strong> demolizione<br />

e ricostruzione con stessa volumetria e sagoma<br />

<strong>di</strong> quello preesistente (art. 3, lett. d) del D.P.R.<br />

n. 380/01). Tali interventi comprendono il ripristino o<br />

la sostituzione <strong>di</strong> alcuni elementi costitutivi dell’e<strong>di</strong>ficio,<br />

l’eliminazione, la mo<strong>di</strong>fica e l’inserimento <strong>di</strong><br />

nuovi elementi ed impianti.<br />

Più in generale in giurisprudenza si afferma che la ristrutturazione<br />

e<strong>di</strong>lizia si <strong>di</strong>fferenzia dalla manutenzione<br />

straor<strong>di</strong>naria e dal restauro in quanto interviene<br />

a variare l’or<strong>di</strong>ne in cui sono <strong>di</strong>sposte le <strong>di</strong>verse<br />

parti che compongono la costruzione, mente<br />

le prime riguardano invece le strutture interne dell’e<strong>di</strong>ficio.

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