18.02.2013 Views

n. 1 - gennaio 2009 - Collegio dei Geometri della Provincia di Verona

n. 1 - gennaio 2009 - Collegio dei Geometri della Provincia di Verona

n. 1 - gennaio 2009 - Collegio dei Geometri della Provincia di Verona

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

CULTURA DEL TERRITORIO<br />

Valpolicella, un’architettura tutta da salvaguardare<br />

ilGeometra veronese<br />

Valpolicella, un’architettura tutta da<br />

salvaguardare<br />

Contrade, fontane e capitelli, ville venete e tanta pietra.<br />

La valle non è solo terra da vino, ma anche un un’area ricca <strong>di</strong> gioielli artistici.<br />

Purtroppo i turisti non lo sanno<br />

Terra <strong>di</strong> vigneti incorniciati in<br />

suggestivi paesaggi collinari,<br />

tra monumenti storici e tra<strong>di</strong>zioni<br />

locali, la Valpolicella è<br />

una perla del panorama scaligero,<br />

che non trova, però, una<br />

(Villa Giona-Fagiuoli)<br />

strada efficace da imboccare<br />

per una buona promozione del turismo calata in un<br />

sistema integrato <strong>di</strong> strategie <strong>di</strong> marketing.<br />

Un’esigenza emersa durante l’appuntamento organizzato<br />

dalla Strada del vino Valpolicella, che ha<br />

voluto cercare meto<strong>di</strong> per celebrare non tanto la<br />

produzione vitivinicola, quanto il contesto del territorio<br />

nel quale essa si svolge.<br />

(Panoramica <strong>di</strong> Negrar)<br />

“Verso un sistema integrato per la Valpolicella.<br />

Esperienze e strategie <strong>di</strong> marketing territoriale a<br />

confronto” era il tema <strong>della</strong> tavola rotonda, volto ad<br />

offrire - come ha spiegato il presidente <strong>della</strong> Strada<br />

del Vino Valpolicella, Adriano Aldegheri - un’occasione<br />

per il confronto e la riflessione sulla valo-<br />

rizzazione <strong>di</strong> questo territorio, partendo sì dalla vocazione<br />

vinicola, ma senza tralasciare scenari paesaggistici,<br />

monumenti storici e antiche tra<strong>di</strong>zioni<br />

culturali.<br />

La Valpolicella, infatti, si caratterizza per peculiarità<br />

architettoniche ed artistiche particolari, legate<br />

ai materiali che hanno fatto <strong>della</strong> zona un importante<br />

centro per la lavorazione, ad esempio, del<br />

marmo e <strong>della</strong> pietra. Al <strong>di</strong> là <strong>dei</strong> centri urbani <strong>di</strong> più<br />

recente sviluppo, legati alle mutazioni urbanistiche<br />

tuttora in corso, la Valpolicella non vantava imponenti<br />

agglomerati <strong>di</strong> case e il nucleo abitativo caratteristico<br />

era la contrada: un gruppo isolato <strong>di</strong> case<br />

che aveva - fino a quarant’anni fa - il suo centro<br />

non tanto nella piazza, ma attorno alla fontana in<br />

pietra, dove le donne passavano molto tempo impegnate<br />

nella “lissia”, il bucato annuale. Qui si attingeva<br />

acqua per gli usi domestici e gli uomini portavano<br />

gli animali ad abbeverarsi e preparavano il<br />

verderame per le viti. Anche in questo contesto è la<br />

pietra a dare struttura alle fontane, sud<strong>di</strong>vise in vasche<br />

e dotate <strong>di</strong> ripiani obliqui per il lavatoio, che<br />

tuttora esistono conferendo un tono suggestivo e<br />

“del tempo che fu” ai borghi valpolicellesi.<br />

La pietra riconduce anche alle pievi: erano quattro<br />

le più importanti <strong>della</strong> Valpolicella. San Giorgio<br />

Ingannapoltron, San Floriano, San Martino <strong>di</strong><br />

Negrar e San Pietro <strong>di</strong> Arbizzano. Di quest’ultimo<br />

complesso romanico, sopravvive soltanto la casa<br />

canonicale, mentre a Negrar è rimasto il campanile.<br />

San Floriano e San Giorgio, invece, vantano ampie<br />

testimonianze architettoniche, e la perla <strong>di</strong> quest’ultimo<br />

è l’antica chiesa <strong>di</strong> origine longobarda.<br />

Oltre ai villaggi e alle contrade, altra peculiarità<br />

<strong>della</strong> vallata erano le corti rurali, sorte all’interno <strong>di</strong><br />

piccole aziende agricole, condotte un tempo a<br />

mezzadria.<br />

Gennaio <strong>2009</strong><br />

17

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!