Il regno de gli Slavi, hoggi correttamente detti schiavoni

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enmti ino» Sacrifica* Ù*fc eh f« R E G NO » quella famiglia,credeuano,chc rio fuflfe auuenuto , pctcffcrc ch'il ferpen te Dio lor domeilic© non eraflatoben trattato, ne fatiate E ogni anno ih fine d'Ottobre dopo fatte le raccolte, fa- ceuanovnpublico;& (bienne coniato in quello modo. Tutti concorreuano con le mogli,figliuoli,&deruitori in vn luogo de putato à cotal conuitoj &apparicchiauanola rauola (opra il fieno,&in mezo di quella metteuano il pane, e attorno poneuano duo vafi di ceruofa. Poi menauanoquiui il vitello, il porco e la porca, il galloelagallina,ealtri animali domeftici per ordino mafchio,efcmina. Quelli volendo ammazzare nel facrificio, veniua prima l'Augure, e proferendo alcuncparole, cominciauav percuotere col barione quclloanimale, il che faceuano poi tutti quelli, che v'erano prefenti, percuotédoli il capo, ci piedi,e poi il ventrcjdicendo: Quello (la à voi ò Dio ZIEMENN1CH (perochequellicòtadinicosì chiamauanoquel Demone) ti rin-; gratiamo.chcnehabbiconferuatiqucfloannoiani, etL> che ne habbi dato abondanza di tutte le cole :&hora ti preghiamo , accioche ne vogli > ancora Panno che viene fa u ori re> , e de* fender dal fuoco , ferro, pelle, & da tutti i nimici. Poi man* giauano di quelle carni, che haueuano ammazzato in facri* Scio; & d'ogni viuanda, innanzi che cominciailero man-- ^^iare, tagliauano vna particella, e quella buttando in terra» in ogni cantone di caia, diceuano: Quefte vittime à voi ò Samoiedafat- Ziemennicb > riccuile, cV mangiale volentieri : £ all'hora fi $a cbnfliana» metteuano tutti a. mangiare allegramente. Quelle fupeFflitio- »« I 4 l 5* n i de* Samojedi durarono fina Tanno 141 j.quando Vladiflau uoKèdi Polonia infpirato da Dio,fimoiTecontra dilorò, egli si Strugge il limjamoieda. fU però. All'hora abbruggìòloro la torre del facro iuocó , e quello fparfe, & eflinfe , e tagliò dalle radici le felue, non fenza> gran itupoie degli habitanti,i quali fi marauigliauauo grande men'Cjch'ifoldati Poloni, iquali haueuano cagliatole fcl uè, no ientiuàno alcuna lefione, fi come efsi haueuano prù'Polteinsè ciperimentato. Hora fatto quefto comandò Rè VladiflaUo, che tutti fi facefl'ero Ghriftianij e fi battezafTero j«&rifczò vna belta> Siri^atioUj Chiefa in Miednich . mehf " GUObgoriani adorarono vn'Idolo, chrejcbiamauanoSLA-i TABABA, cioè Vecchia d'oro^ & quello ftaualangoil fiume* 'de^olgl ObyojténedoHel grembo vii •figlinob'no,il quale diceuano,chl rimi. H gli

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