Il regno de gli Slavi, hoggi correttamente detti schiavoni
Il regno de gli Slavi, hoggi correttamente detti schiavoni Il regno de gli Slavi, hoggi correttamente detti schiavoni
• » Booniafatta Chrifiiana»nel 900. "Polonia cohob he\Clmflo nel 955. Cdttfa della corner/ione di Mie asiano né dì VoUnia. - Dtmbrouch* moglie del I\é M te ci slatto. Siffei^anogli Idoli m Volo» via. Lituani e/lina- ti nel pagane*» 5-4 I RE" C mi W 3 C no per coftumc,che mentre bàllano,e percuotono vna man© conTaltra,cantando replicano Ladonc.Li quali errori dell'Idolatria i Boemi (fecondo l'opinione di Veneesiauoltoemoe GioanniDubrauiojIafciarono, ericeueranòilChriilianefimoperme2odiSuatoplug*>Rèdi Morauia^regnadofràiBoè mi Boriuoi,&fuamoglieLudimiIa, intorno l'anno jpoo. Ma li Poloni perfeuerarono alquanto più nel paga nèfìmo^l quale abbandonarono nel 965. per òpera diMieciflauloroRc'.H quale! fare ciò fùifpronato dalla caufa»ché.horà diremo,. E£. lendo coftui dopo la morte del padre refbuo nel goucrno'di Polonia( fecondo coftumauano fare glialtri pagani Jhaucua prefo fette mogli, uè con tutto ciò mai haueua potuto hauere pur vn figliuolo, ilqualpotefle eflcre fucceilare > & herede del Regno. In quel tempo fi trouauano molti Poloniche torna» do diBoemiav,eMorauiaàtcafa, portaua no fecola religione ChriftianajCVeranoancbmxakuniChafìian^iquahftauauo in Polonia^ partcal fcrurtio del Principe^ parteattédendoak litrafichi, &C mercantre: oltrea ciò v'efainb àkuni, cheperpo» ter più quietamente attender aiiejcofèrpidtuali , ftauaaontixati ne'luoghi foli tari. Da quefti fu adunque Mieciflauamm© nito3& effortato, che iafeiato lucrare detóciiiitili, riconofcefc fé Chrifto, ch'e dacq£ chepcr tu ttele città,& altri 1 uoghi del fuo Régno fi fpezza fiero nini gl'Idoli^c ogn V* no fi battezaife; & così mentre egii^lìTe procurò i cifisforxò tu t to potere d 'i litro d urre,& pian tenere per m tto il fuoR egnó la rcligioncGhriliiana;- iiiiolinujoig 9,id:>a**t3nnob ?iant I Lituianrpur nationcSlau^^i&Vnté^ di Polonia, furono molto oftinati>& piÈpepfeuerafbno nclla : loro vana fupciftttioocde'falfiDci 3
DE Gt I S t AVI. ff Ioni. Adora uano per Dio il fuoco, il quale chiamaua no nella ^eUghncdt Fopria lor lingua ZNICZ, elotcncuahocontinuo,c perpetuo lenza ipegnerlomaun alcuni 1-uoghi, catta più principa- l,tHMnt * li* faceuanohonoridiuini a* fulmini,chcchiamauano PER- Veroni* CVNI.A1 fuoco facro,ch*adorauano,ifacerdoti del tépofom minifera uano il nucrimen co, acciò non venifse per alcun tépoà mancare. Oaquefci gli amici degl'infermi dimandauano con figlio fopra la vita loro :&eilì la notte s'apprefenta uano al fuoco facro,fida mattina dauano loro la rilpofra, diccn dod'haucr vifto apprcfso quel fuoco l'ombra dell'infermo. In oltre rcneuano bolchi, e alcuni alberi più Cechi nelle felue, che erano facratialli loro Deij &à fauno era lecito di toccarli col ferro* & fé alcuno per aueii tura lo faccua, non però reftaua impunito. Impcrochc (degnatili iDemòni,òlofaccuano iubito cader morto,òreftaualtroppiato di qualchemcmbro. Credeuano appretto , che le vipere, & altri ferpenti haueflfero ' ... in se parte della diurni ta* &queiu nutrì uano come certi Dei uptm* domelticipercufcuna delle cafc,& famiglie, facendo loro fa orificio di latte,& di galline: Etera cofa molto pcrnitio(a,&di gran ruina à tutta quella famiglia, douevno di queftis'amma zaua, ò gli fi faccua qualche dilpiaccte. Ogn'annoal primo d'Ottobredopo fatte le raccolte, faccuanovnfolenncfacrifi- cio, douc molti concorreuano con lelormogli , & figliuoli &per tre continuoi giorni ftauanoà mangiare nei conuiti di quellochc haueuano ammazzato, & offerto à gli Dei E torna do dalla guerra, brufeia uano al fuoco iuluogodi Vittima alcune fpogliecon qualche perfonaggio,che nella guerra haue nano fatto Ichiauo . Stando adunque i Lituani in quefto erro ic,IagelloncgranDucadi Lituania, fapendo chela Vergine. tadì Utulnié Hcduuigegouernauail Regno diPoloniaJ'anno 1385. man cercapermodò duo fuoi fratelli àdimadarla per moglie. I quali fendo in- i'f^HÌ 1*^ trodot ti dalla Kegina,cosi le parlarono. Se voi, o laggia Ver- Unta, gine,& degna di cotefto tanto fublime grado,ui degnaretc pi gliar per marito il noftro Signor Iagcllone , egli promette di iarfiChriftianocOn tuttala Lituania* lafciar liberi tutti li Po- Trmettcfarfi loni,che tiene hora prigioni j &vnireper séprelcfueterrccoi cbr,siun«* Regno di Polonia, s'ofTerifce ancora di ricuperare le terre del- la Pomcrania, di Chulmec, di Slcfia,& qualùquc altra,che fuf ' fc ,
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Ioni. Adora uano per Dio il fuoco, il quale chiamaua no nella ^eUghncdt<br />
Fopria lor lingua ZNICZ, elotcncuahocontinuo,c perpetuo<br />
lenza ipegnerlomaun alcuni 1-uoghi, catta più principa-<br />
l,tHMnt *<br />
li* faceuanohonoridiuini a* fulmini,chcchiamauano PER- Veroni*<br />
CVNI.A1 fuoco facro,ch*adorauano,ifacerdoti <strong>de</strong>l tépofom<br />
minifera uano il nucrimen co, acciò non venifse per alcun tépoà<br />
mancare. Oaquefci <strong>gli</strong> amici <strong>de</strong>gl'infermi dimandauano<br />
con fi<strong>gli</strong>o fopra la vita loro :&eilì la notte s'apprefenta uano<br />
al fuoco facro,fida mattina dauano loro la rilpofra, diccn<br />
dod'haucr vifto apprcfso quel fuoco l'ombra <strong>de</strong>ll'infermo.<br />
In oltre rcneuano bolchi, e alcuni alberi più Cechi nelle felue,<br />
che erano facratialli loro Deij &à fauno era lecito di toccarli<br />
col ferro* & fé alcuno per aueii tura lo faccua, non però reftaua<br />
impunito. Impcrochc (<strong>de</strong>gnatili iDemòni,òlofaccuano<br />
iubito ca<strong>de</strong>r morto,òreftaualtroppiato di qualchemcmbro.<br />
Cre<strong>de</strong>uano appretto , che le vipere, & altri ferpenti haueflfero ' ...<br />
in se parte <strong>de</strong>lla diurni ta* &queiu nutrì uano come certi Dei uptm*<br />
domelticipercufcuna <strong>de</strong>lle cafc,& fami<strong>gli</strong>e, facendo loro fa<br />
orificio di latte,& di galline: Etera cofa molto pcrnitio(a,&di<br />
gran ruina à tutta quella fami<strong>gli</strong>a, douevno di queftis'amma<br />
zaua, ò <strong>gli</strong> fi faccua qualche dilpiaccte. Ogn'annoal primo<br />
d'Ottobredopo fatte le raccolte, faccuanovnfolenncfacrifi-<br />
cio, douc molti concorreuano con lelormo<strong>gli</strong> , & fi<strong>gli</strong>uoli<br />
&per tre continuoi giorni ftauanoà mangiare nei conuiti di<br />
quellochc haueuano ammazzato, & offerto à <strong>gli</strong> Dei E torna<br />
do dalla guerra, brufeia uano al fuoco iuluogodi Vittima alcune<br />
fpo<strong>gli</strong>econ qualche perfonaggio,che nella guerra haue<br />
nano fatto Ichiauo . Stando adunque i Lituani in quefto erro<br />
ic,IagelloncgranDucadi Lituania, fapendo chela Vergine. tadì Utulnié<br />
Hcduuigegouernauail Regno diPoloniaJ'anno 1385. man cercapermodò<br />
duo fuoi fratelli àdimadarla per mo<strong>gli</strong>e. I quali fendo in- i'f^HÌ 1*^<br />
trodot ti dalla Kegina,cosi le parlarono. Se voi, o laggia Ver- Unta,<br />
gine,& <strong>de</strong>gna di cotefto tanto fublime grado,ui <strong>de</strong>gnaretc pi<br />
<strong>gli</strong>ar per marito il noftro Signor Iagcllone , e<strong>gli</strong> promette di<br />
iarfiChriftianocOn tuttala Lituania* lafciar liberi tutti li Po- Trmettcfarfi<br />
loni,che tiene hora prigioni j &vnireper séprelcfueterrccoi cbr,siun«*<br />
Regno di Polonia, s'ofTerifce ancora di ricuperare le terre <strong>de</strong>l-<br />
la Pomcrania, di Chulmec, di Slcfia,& qualùquc altra,che fuf<br />
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