Il regno de gli Slavi, hoggi correttamente detti schiavoni

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Kirpófla del &ì[neft\ 374 R E G N O perirò, & la miaruina tirar! foco molti. Queftoèqucl tanto adu-nque 3chc da Stefano nefùimpoilo àdiruj. Et voi, che fete padre del la religione Chrilliana,porgetinel'aiuto,&cÓfiglio. Ora vditeque ft c co (c jj Pontefice così rifpofe. Noi credemo quanto per parte del RèStefano ne vie horadetto,efscndo che quello illcilo da altri hab biamointefo.Maumette cerca l'Imperio Occidentale,haucdogiì occupa to quello dell'Oriétc , e à quefto Tuo ditegno è molro atto il Regno di Bofna. Onde è veri limile ch'ei il sforzarà romper prima quelle porte. Ma la cofa non gli reufeirà, fé però il Rè vorà refifter- gli con animo generofo,& muttto. Sono molto difficili i paiìì à en trarein Bofna,& con poca gente fi potranno defenderc. Gli Vnga ri,& Venetiani accoppiata n no Jc loro gen ti à quelle di Bofna,- chea tareffettomandaremoinoftri Lega ti ad ambid uè li Principiai qua livnitamcntedefendcrannole cofediBolna. Noi quauto ci (ara poflìbileaiutaremo,& daremo ordine, chele chicle cathedrah fia» no rizzate in Bofna, alle quali parimentedeftinaremoi loro Vele» ui. Ma la Corona no potemo mandare fenza il pregiuditio del Rè diVngaria, àcuiaipe'ta d'incoronarci Rè di Bofna. PeròilareJ moàfcorgere,e vedere l'animo fuo 5 &c fé conofeeremo, ch'egli eli ciò non rcllaràoffefoja coronagli e in pron-to,mandarcmopen| nollro Legato: che controia volontà di detto Rè diVngaria non femo per fare cofa alcuna. Non efifendo il douere didiipiaccre àco* luijdal quale s J afpettal'aiuto. Stefano, le hauerà.punto d/fenno,at tenderà con tutto il fuo sforzo di conciliare afe Mattia Rè di Vnga ria,co'l quale effendo vnito malageuolmente potràeflfereda Maumettefuperato. Et così detto quello, furono ìicentiatiiBofi ned. Mail Turco alla primauera vici con l'erTcrcito, & pafsò il fiume Do indi partito venne al robiza.chefepara la Bofna dallaBulgaria . & fiume llliriu , 'o,ch'c N nauigabile,& nelle naui,qualivifecefabricaref trafportò all'ai tra riua legenda pie, facendo fermare nel fiume la cauallariamen tre pafTaua il reftante dell'efferato 5 nel quale(come alcuni vogliono) oltre le genti forefliere,maf!i me gli Afapi, ch'era nolo sforzo della fan taria,ì qualiin quefla guerra lo feguitauano, furonoccntoecinquanta mila caualli: vera ancora molta altra gè te, chefolamenteperferuitiode'foldatiraccompagnaua.Orapaf- fatorilIiri(lo,afl'alìilpaefediStcfano5&afraltandolacittàdiBobo uaz,la cominciò battere in più modi. Quefla città è polla fopra vn'altomontej&peròèmolto forte per il fuo fito naturale. Ma il Turco

D E G t I S L A V I. |7f Turco facendo del continuo deferrarc l'artigliarla,- daua grati fpa. Baboiun> città uento àqueìlidi dentro. Onde Radi^chcprima fu Manicheo, & ^Mani^ poifinfedeiferecacholico, trouandofiaJ gouerno di quefta città; oc ciTendo corrono col denaro dal Turco, ei ghia diede in mano. Poi cominciò eiTortarequelli , che ftauanoin guardiadella rocca , acciò non tard afferò a rendei fia vn sì potente Signore. Acuì final meo te fu data quella tanto importante fortezza : la quale per eflcr irata tornita dentro di ruttelecofenecciTaric, ageuolmentcpoteua dueannimantenerfi,&rcfiilereal nimico. Della gente, chef] trouò dentro > Maumettedonò vna parte alti iuoi Capitani, l'ai rra la- fciò iuihabitarc,&il retto trafponò àCoftantinopoli. Dopò que- llo comandò a Mcchmet Bada , che fatta lecita dell'esercito d'Eujopa > attendefleà marchiarcquàropiima verfo quel luogo , douc intendeua che il Rè di Bofuali trouaua . MechmeteiFequendoco gran preftezzai commandamenti del fuo Signore, pafso il fiume; & venuto prefTo a lai zc,hcbbe a uifo, ch'il Rè tragettando il fiume, fi ritiraua nella foltezza di Chgliuc, nonhauendo ardire dimet- terli in fuga,epa(TarepiùoItre.>per non edere foprafatto dalla cauallariaJlBaiTaarriuàdoadunquealfiumejch'è vicino àChgliuc cominciò elTortarci fuoi à volerlo allegramen;te paffare, & prendendo il Rèdi Bofna, far cola tanto grata al fuo Signore. Ma vedendo , che li fuoi fi ritirauano d'entrare nell'acqua, cominciò dire. Hora è il tempo, òhuomini Turchi, che ciafeuno di voi jnoftri il iuo valore,&r che fi sforzi di paflarequefro fiume, lmperochenon è dubbio alcuno,che colui, chefarà primo a paiTa rio, riceuerà dal fuo Signore gran premi j.AH'hora Omar figliuolo di Tura hane, &gouernatorediTefìaglia,fì buttò con li fuoi in acqua, cuifeguitòilreftantedell'eilercitoj&vfcendofuora , cominciarono fubitamentcldar guaito al paefe vicino. E trouadofi il RèStefa noafTcdiatoin Chgliuc, i Turchi portarono gran quantità dican nuccie, chchaueuano trouatene'paludi vicini rifeccati , & met- tendoleattorno con altra materia d'^bbrufciare,diedero fuoco in-, quelle, perfpauentarequellidi dentro. Iquali hauendo paura di non poter tolerare lungo tempo l'alìedio; mandarono à Mechmetc, promcttcndodi voleri! arrendere 5 ma però cheancoregli promctteffediconfcruarli nella loro li berta,& che sobligaffeanco nlmtotere'del raco'I giuramento dilafciar liberoilRèdiBofna; ilquale contai Turco infieme c l^" ta dl patto era rifioluto àdarfeglinellemani.Mechmetairhora fubita- mente à c°i"

Kirpófla <strong>de</strong>l<br />

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perirò, & la miaruina tirar! foco molti. Queftoèqucl tanto adu-nque<br />

3chc da Stefano nefùimpoilo àdiruj. Et voi, che fete padre <strong>de</strong>l<br />

la religione Chrilliana,porgetinel'aiuto,&cÓfi<strong>gli</strong>o. Ora vditeque<br />

ft c co (c jj Pontefice così rifpofe. Noi cre<strong>de</strong>mo quanto per parte <strong>de</strong>l<br />

RèStefano ne vie hora<strong>de</strong>tto,efscndo che quello illcilo da altri hab<br />

biamointefo.Maumette cerca l'Imperio Occi<strong>de</strong>ntale,haucdogiì<br />

occupa to quello <strong>de</strong>ll'Oriétc , e à quefto Tuo ditegno è molro atto il<br />

Regno di Bofna. On<strong>de</strong> è veri limile ch'ei il sforzarà romper prima<br />

quelle porte. Ma la cofa non <strong>gli</strong> reufeirà, fé però il Rè vorà refifter-<br />

<strong>gli</strong> con animo generofo,& muttto. Sono molto difficili i paiìì à en<br />

trarein Bofna,& con poca gente fi potranno <strong>de</strong>fen<strong>de</strong>rc. Gli Vnga<br />

ri,& Venetiani accoppiata n no Jc loro gen ti à quelle di Bofna,- chea<br />

tareffettomandaremoinoftri Lega ti ad ambid uè li Principiai qua<br />

livnitamcnte<strong>de</strong>fendcrannole cofediBolna. Noi quauto ci (ara<br />

poflìbileaiutaremo,& daremo ordine, chele chicle cathedrah fia»<br />

no rizzate in Bofna, alle quali parimente<strong>de</strong>ftinaremoi loro Vele»<br />

ui. Ma la Corona no potemo mandare fenza il pregiuditio <strong>de</strong>l Rè<br />

diVngaria, àcuiaipe'ta d'incoronarci Rè di Bofna. PeròilareJ<br />

moàfcorgere,e ve<strong>de</strong>re l'animo fuo 5 &c fé conofeeremo, ch'e<strong>gli</strong> eli<br />

ciò non rcllaràoffefoja corona<strong>gli</strong> e in pron-to,mandarcmopen|<br />

nollro Legato: che controia volontà di <strong>de</strong>tto Rè diVngaria non<br />

femo per fare cofa alcuna. Non efifendo il douere didiipiaccre àco*<br />

luijdal quale<br />

s<br />

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afpettal'aiuto. Stefano, le hauerà.punto d/fenno,at<br />

ten<strong>de</strong>rà con tutto il fuo sforzo di conciliare afe Mattia Rè di Vnga<br />

ria,co'l quale effendo vnito malageuolmente potràeflfereda Maumettefuperato.<br />

Et così <strong>de</strong>tto quello, furono ìicentiatiiBofi ned.<br />

Mail Turco alla primauera vici con l'erTcrcito, & pafsò il fiume Do<br />

indi partito venne al<br />

robiza.chefepara la Bofna dallaBulgaria . &<br />

fiume llliriu ,<br />

'o,ch'c N<br />

nauigabile,& nelle naui,qualivifecefabricaref trafportò all'ai tra riua legenda pie, facendo fermare nel fiume la<br />

cauallariamen tre pafTaua il reftante <strong>de</strong>ll'efferato 5 nel quale(come<br />

alcuni vo<strong>gli</strong>ono) oltre le genti forefliere,maf!i me <strong>gli</strong> Afapi, ch'era<br />

nolo sforzo <strong>de</strong>lla fan taria,ì qualiin quefla guerra lo feguitauano,<br />

furonoccntoecinquanta mila caualli: vera ancora molta altra gè<br />

te, chefolamenteperferuitio<strong>de</strong>'foldatiraccompagnaua.Orapaf-<br />

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Turco

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