Il regno de gli Slavi, hoggi correttamente detti schiavoni

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Si mirila co Ss momdt figline taf 4ni fni-9 €0 Imp* IteniVèpard* Greca*& a lH Italiani /«e»* paté » hiadrt di Si*tnomde manda jran tefort al {*• genero V- T9JC i ti* REGNO la fpogliarcdell'habito monaflico,di cui n'era veftira. Ma effendi dalli Vefcoui,c altri Prelati della Chiefa di ciò riprefo,dopò molto tempo lalafciò,maritandofi co la (creila di Sfendoslauo Rè de'Bui gari . Di cui amore efsendo egli hormaifatio, cercò vn'altra di piùnobillegnaggio . Ma quanto Eudocia più lo rifiutaua, tanto egli più inftaua,ipcfìo ancor minacciando. Onde l'Imperadorc fu sforzato d'accénarli della fua figliuola Simonide,che fi trouaua in età di 5»an ni>la quale gli promettcua dare , acciò ftefle appo di lui infino all'età legitima*e poi che gli fotte moglie. Delche Stefano Vrofcrellò co tento. Etì'Imperadorevcnnccon lama figliuola in Salonicchio alla primauera;là doue venne ctiaadio il Rè di Kailìa, il quale per llabilirc la pace co l'Imperadore , haueua menato fecò jnolti figliuoli de'primi Baroni diRaiìia>claforelUdi Sfendoslauo La quale, non molto dopò> che fu menata àCollantinopoli , Michel Cotrule pigliò per moglie. Quello Michele haueua hauuto prima per moglie la iorella dcll'Impcradorc. Il quale hauendo fcr mata la pace con Rafsiano, gli diedcla figliuola Simonide, Ma di ciò fu riprefo da Gioanni Patriarca,chiamatoprima Cofma. A cui l'Imperadore rilpofe, che l'affinità regie s'accommodauano,e ficòtraeuanofecondochechiedeuanoi tépi .Etdiciòfamentione Giorgio Pachimcro al x.Iib.Quefta Simonide fu figliuola bcl- lifsima ,epoi (ì chiamò Simonidelrcnc . Imperoche fendo morti più figliuoli ad Andronico fuo padre, egli per ammaeilramemo d'vna donna fi fece far dodici candelledi cera, di grandezza d'vn huomo con Pimaginc di dodici Apofloli . Lequali ( come dice U Pachimero) approfsimandofi il tempo del parto della fua moglie, egli feceardcre per ordine. Et mentreardcua quella, cui era pollo nome Simone, nacque quella figliuola, la quale perciò fu chiamata Simonide. Per cui mezo fendo fatta la pace tra Greci, & Rè Vrofc,fù chiamata Simonide Ireneo La fua madre fu Marcheià,& nipote del Rè di Spagna. La quale (fecondo fcriueGrcgora al 7. lib. ) tanta fomma di denari donò più volte al fuo genero Vroic, che con quella fi fariano potute continuamente mantenere cento galecarmatcFù tanto fuifeerata nell'amore di quella (uà figliuola, che la volle ornare di tutti quelli ornamenti, chefi chiedeuanoà vna Imperatrice. Né potendo far altro, pofe in capo al fuo genero. vn capello riccamato di molte perlc,& pietre preciofcfi come co ftumauanoportaregl'Imperadori Romani, Il che continuò poi di J

DE GLI SLAVI: ifj di fare ogn anno fenza fallire mai: mandando appretto molto te- foro alla Tua figliuola feperatamen te $ dalla quale fperando vedere j figliuoli,preoccupaua il tempo per farli ricchi,& grandi.Ma perche tutto quello faceua fenza configliarfi mai con Dio,rcufcì vana oeni fui fpcranza.Impcroche fendo il Re Vro(c in età dia uara- ^ . . . m ta anni , Oc ancor più oltre, conlumo il matrimonio con Simoni- Z4 rì^ct VéM che, che per apunto arriuauaà otto anni ; con il che egli guadò la "*• fua matrice, ne mai potè far figliuoli. Onde la (uà madre ne fend- ila grande affannojà vedendo che quello Ipcrato haueua, non gli rcufciuajtentòvn'altracofa.Pcrciochc mandando molti,c infini - ti doni al fuo genero Vrofc , lo pregaua , che non potendo haucrc figliuolicon Simonidc, almeno fufTc contento dichiarare per he- icde , & fucceflore del Regno di Rafsia vno dc'fuoi figliuoli , e fratelli diSimonide, che furono Demetrio, & Teodoro, l quali vno dopò l'altro mandò in Seruia con molte ricchezze. Ma nèinque- (fto hebbeil iuo in ceto; poich eli detti fratelli effen do (tati inSeruia dal lor cognato alcun tempo, &offefi dallafprczza deluogo, tornarono à cafa , hauendo hauuta poca fodisfa ttionc da elio Vrofc* Ilquale maritò Ncda , cioè Dominica fua figliuola a Michele, che 7{eda figli*»* fi fece chiamare Imperadorc de' Bulgari . La qualè^dopò hauer È rf ^/£ r A" hauuti i figliuoli fcco, rifiutò , & prelc Teodora Paleologa forella nichel Kulg* dclTlmperadorc Andronico il più gióuanc. E vedendo ch'il Rè *•• Vrofc erahuomohormai vecchio, deliberò d'occupare il fuo Regno^ per tal effetto cominciò far gente. Macffendo ciò venuto à no ti dadi Stefano Vrofc, fi sforzò,&cgli ammaliare le fuc genti Onde per mezo de'Raufei fece venire d'Italia milletrecento Tede* naupti condu- C0M ta!'* J'{ lchi,iquali,haueuano(èruito nelle euerrc molti Principi Italiani: ce Niceroro Grcgora U chiama Franccn . Gii vennero appreflo in incute delire aiutomoltialtrihuominie(fercitati nelle cofcmilitari.Etconquc- rroft* ili Rè Stefano Vrofc s'apparecchiò di refi fiere al Bulgaro. Il quale fendo ve» u to à i con fi ni di Ralsia con vn force efferato, &: accam- pato in vn luogo, detto Tarnouoj Rè Vrofc mandò contra di lui Stefano fuo figliuolo , chepoi fu chiamato Dufcian, & Vuchfan giouane di venti anni in circa. Il quale hauendo feeo molta gente, e tra gli altri, li fudetti 1 joo.Tedcfchi , tri quali erano $00. cauaN licri, s'azzuffò col Bulgaro. Il quale haueua affai più digtntejdi quello haucuano li RaTsiani. Nondimcno,comc furono gli citerei ti per appiccar la battaglia ,li foldati Tcdefchi mifero in ordine K k tutto . ,

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Greca*& a lH<br />

Italiani /«e»*<br />

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hiadrt di Si*tnom<strong>de</strong><br />

manda<br />

jran tefort al<br />

{*• genero V-<br />

T9JC i<br />

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REGNO<br />

la fpo<strong>gli</strong>arc<strong>de</strong>ll'habito monaflico,di cui n'era veftira. Ma effendi<br />

dalli Vefcoui,c altri Prelati <strong>de</strong>lla Chiefa di ciò riprefo,dopò molto<br />

tempo lalafciò,maritandofi co la (creila di Sfendoslauo Rè <strong>de</strong>'Bui<br />

gari . Di cui amore efsendo e<strong>gli</strong> hormaifatio, cercò vn'altra di<br />

piùnobillegnaggio . Ma quanto Eudocia più lo rifiutaua, tanto<br />

e<strong>gli</strong> più inftaua,ipcfìo ancor minacciando. On<strong>de</strong> l'Imperadorc fu<br />

sforzato d'accénarli <strong>de</strong>lla fua fi<strong>gli</strong>uola Simoni<strong>de</strong>,che fi trouaua in<br />

età di 5»an ni>la quale <strong>gli</strong> promettcua dare , acciò ftefle appo di lui<br />

infino all'età legitima*e poi che <strong>gli</strong> fotte mo<strong>gli</strong>e. Delche Stefano<br />

Vrofcrellò co tento. Etì'Imperadorevcnnccon lama fi<strong>gli</strong>uola in<br />

Salonicchio alla primauera;là doue venne ctiaadio il Rè di Kailìa,<br />

il quale per llabilirc la pace co l'Imperadore , haueua menato fecò<br />

jnolti fi<strong>gli</strong>uoli <strong>de</strong>'primi Baroni diRaiìia>claforelUdi Sfendoslauo<br />

La quale, non molto dopò> che fu menata àCollantinopoli , Michel<br />

Cotrule pi<strong>gli</strong>ò per mo<strong>gli</strong>e. Quello Michele haueua hauuto<br />

prima per mo<strong>gli</strong>e la iorella dcll'Impcradorc. <strong>Il</strong> quale hauendo fcr<br />

mata la pace con Rafsiano, <strong>gli</strong> diedcla fi<strong>gli</strong>uola Simoni<strong>de</strong>, Ma<br />

di ciò fu riprefo da Gioanni Patriarca,chiamatoprima Cofma. A<br />

cui l'Imperadore rilpofe, che l'affinità regie s'accommodauano,e<br />

ficòtraeuanofecondochechie<strong>de</strong>uanoi tépi .Etdiciòfamentione<br />

Giorgio Pachimcro al x.Iib.Quefta Simoni<strong>de</strong> fu fi<strong>gli</strong>uola bcl-<br />

lifsima ,epoi (ì chiamò Simoni<strong>de</strong>lrcnc . Imperoche fendo morti<br />

più fi<strong>gli</strong>uoli ad Andronico fuo padre, e<strong>gli</strong> per ammaeilramemo<br />

d'vna donna fi fece far dodici can<strong>de</strong>lledi cera, di gran<strong>de</strong>zza d'vn<br />

huomo con Pimaginc di dodici Apofloli . Lequali ( come dice U<br />

Pachimero) approfsimandofi il tempo <strong>de</strong>l parto <strong>de</strong>lla fua mo<strong>gli</strong>e,<br />

e<strong>gli</strong> feceardcre per ordine. Et mentreardcua quella, cui era pollo<br />

nome Simone, nacque quella fi<strong>gli</strong>uola, la quale perciò fu chiamata<br />

Simoni<strong>de</strong>. Per cui mezo fendo fatta la pace tra Greci, & Rè<br />

Vrofc,fù chiamata Simoni<strong>de</strong> Ireneo La fua madre fu Marcheià,&<br />

nipote <strong>de</strong>l Rè di Spagna. La quale (fecondo fcriueGrcgora al 7.<br />

lib. ) tanta fomma di <strong>de</strong>nari donò più volte al fuo genero Vroic,<br />

che con quella fi fariano potute continuamente mantenere cento<br />

galecarmatcFù tanto fuifeerata nell'amore di quella (uà fi<strong>gli</strong>uola,<br />

che la volle ornare di tutti quelli ornamenti, chefi chie<strong>de</strong>uanoà<br />

vna Imperatrice. Né potendo far altro, pofe in capo al fuo genero.<br />

vn capello riccamato di molte perlc,& pietre preciofcfi come co<br />

ftumauanoportaregl'Imperadori Romani, <strong>Il</strong> che continuò poi<br />

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