Il regno de gli Slavi, hoggi correttamente detti schiavoni

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2nng» icmp* durò U memo* ria di Suttouit $ppd ili SUtti Tetislao^iàe gli Slam fi bat tejjn. 'Predica àfuoi fadditi la paro Udì &to. 8d R E G N O tirare per terra per mezo del Tuo effercito in preferita degli Sia" ui & poi fattolo tagliare in pezzi,lobruiciò publicamcntcRui* nò ancora il tempio con tutto il iuo culto , & fpogliò l'erario ;& fece vn comandamento , che luttidoueflcrolafciare l'Idolatria, & abbracciare il culto del vero Dio. Nel che non mancò d'aiu- tarli del continuo, &allcfucfpeie fece dodici Chiefe nella fua Ragia. Macon tutto ciò q nella fuperltitione di Suantouic de* Rugiani hebbevigorc,cdutògran tempo appiedo li Boemi, fino cheil Beato Vencislauo Principedi Boemia diedcloro le re- liquie di Santo Vita,acciòpublicamentc l'adora fiero , lequali egli haueuà hauute da Ottone Imperadore. Ma in vero ne così potè del tutto cancellar dalle méti de'Boemi la memoria di Sua touir$ Imperochcancorhoggi li Boemi non hanno la più folen ne,nèpiùfrequétatafalutationedi quella, chefanno fotto'l no» medi Vito. Onde hauendo da riceuerqualchehofpite, eamico, cheviene da lontani pacfi, replicando dicono,Vitei Vitei.Con- gratulando(ì feco in quello modo della fanità confcruata>come ciò gli fuffeauuen utoper la concefsione di Suantouito. Il cui fu periti tiofo culto fi sforzò ruinarc Janimaro h uomo nobile, OC fratello di Tetislauo. Coftui regnando appreffo li Rugiani quadofurono debellati; &fubito che fu inilrutto nella fede Caroli ca gagliardamen te,e con gran prontezza coife al fanto Battellr mo,comandando ancor a tutti i fuoi, che fi doueflerorinoua» relccoin quello (acro fanto fonte battifmalc.Nè dopo mai celfauaàftabilirliconle fuc prediche nella fede diChnfto,-dimov do cheparcua vn'altro fan Paolo Apoltolochiamato daChri- fto: il quale facendo lVfh rio dell'ApoIlolo, parte con le conti* nuc eflbr cationi, diparte conle minacele, conuertiua la gente roza,& più crudele d'ogni ficra,la quale fu ancor la più dura neU la couerfionc di tutte l'altre genti Slaue del mar Baltico. E (ccon dola varietà de' tempi, così ancor ella prouò diuerfì Principi, che fono ^l'infrafcritti V ITI . CATALOGO DE* PRINCIPI SLAVI, che anticamente dominarono,neH'Ifola di Rugia. SLAVO regnò in Rugia l'anno della Salute £38.& dopo la fua morte lafciò due figliuoli, Tetislauo, & Iaramyro;

; D k . . E G ti S t A V li 81 myro,de'quali Iaromyr fu affluito al Regno di Dania , e abbracciò la dottrina Chriitianaj ciondoli Vefcouado Siiti- ^K^tu denfe,Eldcnamenfè,& Kafchildenfc. CHRiNNO Signor di Rugia fu a'rempi di Cot rado 2. Impe radorcjchc fu padtedi Hcnrico 3. hebbe due figliuoli ,Lu- daGlmbimin bemiro, ò Gliubimìro, & ditone j & da quello Lubemira simuli Città diLubeca prcfeil nome C R IT O , vinfe nella giornata Godoicalcoprincipe de gli Vverli: e menò prigioni i fuoi figliuoli , che furono Henrico, &Buto, nel tempo di Henrico 4, Imperadore SVVANTOPOLCO figliuolo di Ianimaro Rè di Dania, il quale (com'è detto) di Principe di Rugia fu fatto Rèdi Da- nia, fucccfTeal padre nel dominio de' Rugiani, L'anno di Chrifto. 12 17. VITISLAVO fratello di SuanropolcofuccefTe nel Principa- to di Rugia . Imperoche il fuo fratello era morto fenza herede. Etlafciò tre figliuoli, Vitislauo terzo, Iaromaaofccon do, &BorisIauo 80RISLAVO, dopola morte del padre goucrnò Rugia, at- torno Tanno del Signore , mille ducentoe cinquanta. Emo ri ienzaherede. B ARNI MO terzo figliuolo di Ianimaro primo, fendo mór^ ti tutti i fuoi fratelli, e nipoti, hcbbeil dominio di Rugia^ & morendo falciò due figIiuoli,Gioanni, & Diebislauofondatore del Monaflerio di Camp. Tanno. 12 60. . IAROM ARO di quello nome fecondo, e figliuolo di primo Vitiflauo,molco tépo fece vita priuata. MaeiTendo,hormai efHnti tutti delfuolcnaggio, eglifucccflc in quel go^ uerno di Rugia , attorno Tanno della Saluteij 00. E dopo la morte lafciò due figliuoli , Tammaro tcrzo,e Vitislao terzo, il quale dilatò lafedcchriftianainfinàLiuonia. .VITISLAVO terzo di quello nome , il quale ( com'è detto) dilatò lareligionChriflianafin'àLiuonia, fucceffe al padre nel principatodi Rugia. Et hebbe tre figliuoli, laromaro quarto ,Vitiflauo quarto, che fu morto da SudcnefiA Samboro , & Anna figliuola , che fu moglie di Bogoslauo Duca Stetinefe. I ARO MARO quarto, fendo mortii fuoi fratelli fen za hc- L rede, . *

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durò U memo*<br />

ria di Suttouit<br />

$ppd ili SUtti<br />

Tetislao^iàe<br />

<strong>gli</strong> Slam fi bat<br />

tejjn.<br />

'Predica àfuoi<br />

fadditi la paro<br />

Udì &to.<br />

8d R E G N O<br />

tirare per terra per mezo <strong>de</strong>l Tuo effercito in preferita <strong>de</strong><strong>gli</strong> Sia"<br />

ui & poi fattolo ta<strong>gli</strong>are in pezzi,lobruiciò publicamcntcRui*<br />

nò ancora il tempio con tutto il iuo culto , & fpo<strong>gli</strong>ò l'erario ;&<br />

fece vn comandamento , che luttidoueflcrolafciare l'Idolatria,<br />

& abbracciare il culto <strong>de</strong>l vero Dio. Nel che non mancò d'aiu-<br />

tarli <strong>de</strong>l continuo, &allcfucfpeie fece dodici Chiefe nella fua<br />

Ragia. Macon tutto ciò q nella fuperltitione di Suantouic <strong>de</strong>*<br />

Rugiani hebbevigorc,cdutògran tempo appiedo li Boemi, fino<br />

cheil Beato Vencislauo Principedi Boemia diedcloro le re-<br />

liquie di Santo Vita,acciòpublicamentc l'adora fiero , lequali<br />

e<strong>gli</strong> haueuà hauute da Ottone Imperadore. Ma in vero ne così<br />

potè <strong>de</strong>l tutto cancellar dalle méti <strong>de</strong>'Boemi la memoria di Sua<br />

touir$ Imperochcancor<strong>hoggi</strong> li Boemi non hanno la più folen<br />

ne,nèpiùfrequétatafalutationedi quella, chefanno fotto'l no»<br />

medi Vito. On<strong>de</strong> hauendo da riceuerqualchehofpite, eamico,<br />

cheviene da lontani pacfi, replicando dicono,Vitei Vitei.Con-<br />

gratulando(ì feco in quello modo <strong>de</strong>lla fanità confcruata>come<br />

ciò <strong>gli</strong> fuffeauuen utoper la concefsione di Suantouito. <strong>Il</strong> cui fu<br />

periti tiofo culto fi sforzò ruinarc Janimaro h uomo nobile, OC<br />

fratello di Tetislauo. Coftui regnando appreffo li Rugiani quadofurono<br />

<strong>de</strong>bellati; &fubito che fu inilrutto nella fe<strong>de</strong> Caroli<br />

ca ga<strong>gli</strong>ardamen te,e con gran prontezza coife al fanto Battellr<br />

mo,comandando ancor a tutti i fuoi, che fi doueflerorinoua»<br />

relccoin quello (acro fanto fonte battifmalc.Nè dopo mai celfauaàftabilirliconle<br />

fuc prediche nella fe<strong>de</strong> diChnfto,-dimov<br />

do cheparcua vn'altro fan Paolo Apoltolochiamato daChri-<br />

fto: il quale facendo lVfh rio <strong>de</strong>ll'Apo<strong>Il</strong>olo, parte con le conti*<br />

nuc eflbr cationi, diparte conle minacele, conuertiua la gente<br />

roza,& più cru<strong>de</strong>le d'ogni ficra,la quale fu ancor la più dura neU<br />

la couerfionc di tutte l'altre genti Slaue <strong>de</strong>l mar Baltico. E (ccon<br />

dola varietà <strong>de</strong>' tempi, così ancor ella prouò diuerfì Principi,<br />

che fono ^l'infrafcritti<br />

V ITI<br />

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CATALOGO DE* PRINCIPI SLAVI,<br />

che anticamente dominarono,neH'Ifola di Rugia.<br />

SLAVO regnò in Rugia l'anno <strong>de</strong>lla Salute £38.&<br />

dopo la fua morte lafciò due fi<strong>gli</strong>uoli, Tetislauo, & Iaramyro;

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