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Exibart.onpaper 30 - Il Mattino di Bolzano

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<strong>Exibart</strong>.<strong>onpaper</strong> primopelo.81<br />

a cura <strong>di</strong> pericle guaglianone<br />

Enrico Morsiani<br />

La nozione <strong>di</strong> "occidente periferico" e i turisti<br />

dell'arte che anelano a raggiungere il Centro.<br />

Scampoli <strong>di</strong> sociologia spinta, un gallerista da<br />

ringraziare e l'urgenza <strong>di</strong> allargare il confronto<br />

critico…<br />

Cominciamo dai tuoi colleghi. Come ve<strong>di</strong> la giovane<br />

arte italiana?<br />

Piuttosto che fare nomi preferisco esprimere un<br />

concetto importante attraverso una generalizzazione.<br />

E sarebbe?<br />

In Italia c'è un clima <strong>di</strong> paura latente. Da parte <strong>di</strong><br />

tutti: artisti, critici e galleristi. Questo provoca un<br />

effetto a catena che, come un cane che si<br />

morde la coda, abbassa la qualità prodotta che<br />

sarà poi esportata all'estero.<br />

Come se ne esce secondo te?<br />

Credo che si debba approfon<strong>di</strong>re la conoscenza dell'artista<br />

<strong>di</strong> turno e capire se stia praticando o meno<br />

una sorta <strong>di</strong> "turismo artistico". Chiedersi se <strong>di</strong>etro<br />

al suo lavoro ci sia o meno una metodologia robusta,<br />

ovvero se il suo <strong>di</strong>scorso possa avere continuità<br />

e sviluppo.<br />

Allora parliamo del tuo lavoro…<br />

Io sono una sorta <strong>di</strong> "clandestino al contrario": un<br />

citta<strong>di</strong>no che intende estremizzare le peculiarità<br />

dell'"occidente periferico" in quanto con<strong>di</strong>zione in<br />

cui si trova a vivere. La città in cui vivo, ad esempio.<br />

Che è un ottimo esempio <strong>di</strong> "occidente periferico".<br />

Io non credo nell'artista che gira <strong>di</strong> capitale in capitale<br />

alla ricerca dell'ispirazione o che, ad<strong>di</strong>rittura, si<br />

trasferisce in una grande metropoli. Mi sembra<br />

che i gran<strong>di</strong> Centri siano soltanto vetrine, e che i<br />

Laboratori stiano altrove.<br />

Lo <strong>di</strong>cono in molti, tra quelli intervistati in questa<br />

rubrica. Sarà mica un trend generale?<br />

Non <strong>di</strong>rei. A me sembra piuttosto che convergano<br />

quasi tutti verso una qualche idea <strong>di</strong> Centro che<br />

conduce fatalmente al conformismo.<br />

Personalmente mi stimola <strong>di</strong> più la chiusura nell'angolo<br />

che il centro della sala. Per esempio<br />

cerco <strong>di</strong> degenerare il più possibile nell'immobilità<br />

del luogo in cui lavoro.<br />

Ciò è piuttosto emiliano, fa molto Moran<strong>di</strong>…<br />

In effetti fino ai ventuno anni ho vissuto in una<br />

casa nella campagna <strong>di</strong> Imola, dove per combattere<br />

la noia (e la noia dello stu<strong>di</strong>o) ho iniziato a<br />

fare fotografie. Finivo un rullino ogni mese.<br />

Ricordo che facevo le gare tra le fotografie<br />

come avviene nella notte degli oscar per i film.<br />

Solo alla fine del '99, per un caso fortuito, ho<br />

scoperto che esisteva l'arte contemporanea e<br />

che non ero il solo a fare fotografie "<strong>di</strong>verse".<br />

Un tuo <strong>di</strong>fetto?<br />

Un mio <strong>di</strong>fetto è quello <strong>di</strong> volere le cose subito perché,<br />

a volte, mi fa paura "perdere" tempo.<br />

Un tuo pregio?<br />

Riportare nell'arte il modo in cui sono nella vita.<br />

Questo penso che sia un pregio fondamentale per<br />

produrre cose interessanti e non prendere in giro<br />

se stessi. La cosa peggiore è quando un artista<br />

scimmiotta un qualche clima generale.<br />

Te la senti <strong>di</strong> formulare un pensierino politico?<br />

Credo che in Italia (nel mondo?) ci sia una gran<strong>di</strong>ssimo<br />

problema <strong>di</strong> selezione della classe politica.<br />

E la classe politica proprio per autosostenersi<br />

taglia i filtri e i canali per permettere ai "migliori"<br />

<strong>di</strong> raggiungere la classe politica stessa.<br />

<strong>Il</strong> concetto è interessante ma credo si possa<br />

allargare a tutti gli ambiti (Ortega Y Gasset<br />

docet), non soltanto alla politica…<br />

Ma in politica questo significa che le due parti in<br />

competizione tenderanno a produrre politiche<br />

che in un bilancio finale saranno, sostanzialmente,<br />

le medesime.<br />

Una persona davvero importante attualmente<br />

per il tuo lavoro?<br />

Lino Bal<strong>di</strong>ni della Galleria Placentia. In<br />

due anni ho tenuto da Placentia due<br />

mostre personali estremamente<br />

importanti per il mio lavoro.<br />

Come vivi il rapporto con la critica?<br />

Benissimo. Ma mi piacerebbe<br />

avere un confronto aperto con<br />

più persone. Molte volte mi<br />

accorgo <strong>di</strong> avere un "metodo<br />

artistico" che tende a concretizzarsi<br />

in progettualità proprio<br />

nel momento in cui incontro<br />

persone stimolanti e coraggiose.<br />

Dopo tutto sono proprio le<br />

interpretazioni che mi spiazzano<br />

quelle che mi interessano. È<br />

brutto quando si percepisce<br />

che non c'è la curiosità <strong>di</strong><br />

approfon<strong>di</strong>re.<br />

La tua formazione?<br />

Mi sono laureato in scienze internazionali e <strong>di</strong>plomatiche<br />

(con in<strong>di</strong>rizzo economico) e ho frequentato<br />

un residence presso la scuola <strong>di</strong> belle arti <strong>di</strong><br />

Villa Arson a Nizza. Ma la mia vera "formazione"<br />

è essere il più spietato critico <strong>di</strong> me stesso.<br />

Quali gli artisti che hai amato o che, semplicemente,<br />

segui con attenzione?<br />

In rigoroso or<strong>di</strong>ne alfabetico: Althamer, Boch,<br />

Breuning, Cattelan, Eliasson, Hirschhorn, Hirst,<br />

Lambie, McCarty, Ofili, Sierra.<br />

E la tua mostra migliore?<br />

No space no time, la mia ultima personale presso<br />

la Galleria Placentia. Le cinque opere presentate<br />

sintetizzano bene la mia ricerca. Ho formalizzato<br />

ogni lavoro esposto senza uscire <strong>di</strong> casa<br />

e nel minor tempo possibile.<br />

Bio: Enrico Morsiani è nato a Castel San Pietro<br />

(BO), dove vive, nel 1979. Tra le personali: NO<br />

SPACE NO TIME, Placentia Arte<br />

Contemporanea, Piacenza (2006); Peripheral<br />

West, Placentia Arte Contemporanea,<br />

Piacenza (2005). Tra le collettive:<br />

Manomettere - Strategie per un'estetica<br />

del precario, Premio Mauro Manara,<br />

Galleria D'Arte Contemporanea <strong>di</strong> Castel<br />

San Pietro (2006); Amici Miei, Bologna<br />

Flash Art Fair, Bologna; Conflitto e<br />

conflitti a Villa (POCO) Serena, Villa<br />

Serena, Bologna; Honey Money,<br />

Assab One, Milano (2005); TTV<br />

Festival, Au<strong>di</strong>torium DAMS <strong>di</strong><br />

Bologna; Mostra per il Premio<br />

"Carmen Silvestroni", Palazzo<br />

Albertini, Forlì (2004);<br />

InChiostro, Musei Civici <strong>di</strong><br />

Imola, Imola; Collau<strong>di</strong>,<br />

Galleria d'Arte Moderna,<br />

Bologna (2003);<br />

Entr'acte, Palazzo<br />

Albiroli, Bologna; Non<br />

stop 02, Sala<br />

Comunale Ex-<br />

Fienile, Castel San<br />

Pietro (2002).<br />

Giacinto Occhionero - in basso:<br />

Aircraftsoccer, tecnica mista, cm<br />

100x100 - a destra: Iron Woman, tecnica<br />

mista, cm 100x100<br />

A Roma sei un po' un personaggio…<br />

L'inscin<strong>di</strong>bilità <strong>di</strong> forma e contenuto<br />

è il mio pregio ma<br />

anche il mio <strong>di</strong>fetto. Nell'arte<br />

come nella vita.<br />

Bella risposta. Però spiegacela...<br />

Così come la riuscita <strong>di</strong> un lavoro<br />

non è sempre preve<strong>di</strong>bile e garantita<br />

attraverso la progettualità, così nelle<br />

pubbliche relazioni non ho mai in serbo<br />

"<strong>di</strong>segni mentali" per secon<strong>di</strong> o terzi (o<br />

quarti) fini. Sono fatto così, pre<strong>di</strong>ligo gli<br />

aspetti sensoriali comunque.<br />

E i tuoi quadri?<br />

<strong>Il</strong> mio è un lavoro intrinsecamente paradossale:<br />

considerando che il supporto (il plexiglas trasparente)<br />

viene <strong>di</strong>pinto al contrario, ciò che appare<br />

è un cumulo <strong>di</strong> riflessi fred<strong>di</strong> e repulsivi che<br />

variano con lo spostamento del punto <strong>di</strong> osservazione.<br />

In definitiva parlerei <strong>di</strong> un'Air-Reverse-Painting<br />

fatta <strong>di</strong> gelo, <strong>di</strong>stanziamenti, evanescenze e bagliori<br />

soffusi.<br />

Artista da quando?<br />

Dipingo e <strong>di</strong>segno da sempre. Da molto piccolo lo<br />

consideravo un gioco, impegnativo ma anche <strong>di</strong>vertente.<br />

Con il passare del tempo quasi tutti i giochi<br />

sono finiti. Tranne questo <strong>di</strong> <strong>di</strong>pingere, che è proprio il<br />

gioco che non avevo modo <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre con altri<br />

bambini.<br />

Quali gli artisti che hai amato?<br />

Tanti. Ma fammi citare tre giganti: Turner, Velazquez<br />

e Rembrandt.<br />

E il tuo stu<strong>di</strong>o?<br />

Era una fabbrica <strong>di</strong> detergenti. La struttura è tuttora<br />

fatiscente. La <strong>di</strong>vido con un amico da cinque anni. È<br />

arduo tentare una seria coibentazione dal tetto, infatti<br />

quando piove con insistenza in alcuni punti si bagna.<br />

Le finestre sono state rinforzate con barre <strong>di</strong> ferro a<br />

causa delle intrusioni ripetute degli zingari della zona.<br />

Ad<strong>di</strong>rittura…<br />

Sì. Una volta rientro e ci trovo una cameretta sorta<br />

dal nulla da un giorno all'altro. Con tanto <strong>di</strong> letto,<br />

como<strong>di</strong>no, bottiglia <strong>di</strong> grappa, <strong>di</strong>zionario romeno-italiano<br />

e i miei quadri appesi al muro.<br />

Enrico Morsiani - a<br />

sinistra: Snout, Pelliccia<br />

<strong>di</strong> visone, tappeto persiano,<br />

sagoma (installazione<br />

e foto, 2005) - a<br />

fianco: Flower, Scultura<br />

e foto, <strong>di</strong>mensioni reali<br />

(2005) - in basso:<br />

Maze, computer pentium,<br />

sistema operativo<br />

windows '98, schermo,<br />

silicone bianco (2005)-<br />

Giacinto<br />

Occhionero<br />

La fuliggine del plexiglas e la Roma che non t'aspetti.<br />

Aereografi, ventilatori per <strong>di</strong>pingere e un'ex fabbrica<br />

<strong>di</strong> detergenti che più affollata non si può. La parola<br />

ad un artista che parla. Parecchio…<br />

Magnifico…<br />

Sì. Però l'eccezionalità del posto influenza più che<br />

altro l'approccio produttivo e le scelte tecniche:<br />

posso servirmi degli spostamenti d'aria per utilizzare<br />

aerografo e ventilatori durante l'applicazione <strong>di</strong> solventi<br />

specifici e vernici per automobili.<br />

Un lavoro dall'allure industrial concepito a Roma...<br />

Suona curioso, lo so. Forse perché la produttività<br />

industriale non è affatto tra le sue caratteristiche.<br />

Roma è in questo senso una palestra molto dura: il<br />

reperimento dei materiali che mi sono utili <strong>di</strong>pende<br />

da tutto un sottobosco <strong>di</strong> periferia fatto <strong>di</strong> attività artigianali<br />

e semindustriali. Vorrei fare un'esperienza in<br />

un altro posto anche per valutare questo aspetto.<br />

Quale la tua mostra migliore?<br />

Due interventi. Uno un paio d'anni fa a Salerno e uno<br />

recentissimo a Roma. A Salerno esposi dei <strong>di</strong>pinti raffiguranti<br />

muri storici quali simboli <strong>di</strong> guerra, chiusura e<br />

<strong>di</strong>visione sui quali, però, comparivano citazioni letterarie<br />

implicanti comunicazione e quin<strong>di</strong> avvicinamento tra<br />

gli uomini. Questa contrapposizione lo completava non<br />

solo formalmente ma anche concettualmente.<br />

E a Roma?<br />

Presso lo stu<strong>di</strong>o Morbiducci, dove Mario De Can<strong>di</strong>a<br />

mi ha chiesto <strong>di</strong> relazionarmi con l'opera dello scultore<br />

Publio Morbiducci.<br />

Come va con le gallerie e il "sistema dell'arte"?<br />

In passato ho avuto rapporti frammentari con galleristi<br />

poco animati e superficiali. Poca passione ma<br />

anche bassa, bassissima attitu<strong>di</strong>ne impren<strong>di</strong>toriale.<br />

L'assunto <strong>di</strong> base, al <strong>di</strong> là delle considerazioni estetiche<br />

personali, mi è sempre parsa essere "compro l'opera<br />

<strong>di</strong> Tizio come investimento".<br />

E adesso?<br />

Attualmente qualcosa si sta muovendo. Ho stretto<br />

dei rapporti con alcuni amici e addetti ai lavori stimolanti<br />

e produttivi. Sono molto sod<strong>di</strong>sfatto, ad esempio,<br />

della lettura critica del mio lavoro da parte <strong>di</strong> Mario<br />

De Can<strong>di</strong>a e Angelo Capasso. Comunque non c'è fretta:<br />

Roma è o non è la città Eterna?<br />

Chi secondo te ha delle chance internazionali tra i<br />

più giovani?<br />

Fare dei nomi mi risulta veramente <strong>di</strong>fficile. Ma una<br />

cosa è certa: credo che questo sia possibile solamente<br />

per gli artisti poco inclini alle tendenze del momento,<br />

quelli con una forte personalità.<br />

Bio: Giacinto Occhionero è nato a Campobasso nel<br />

1975; vive a Roma. Tra le personali:<br />

Morbidbid (rassegna Le<br />

forme dell'immateriale), Stu<strong>di</strong>o<br />

Morbiducci, Roma (2006);<br />

Walls and words, MB47,<br />

Salerno (2004); Avarizia (rassegna<br />

I sette peccati capitali),<br />

Soligo Art Project, Roma<br />

(2003). Collettive, eventi: L'altra<br />

metà del lavoro (INAIL), Palazzo<br />

della Cancelleria, Roma (Special<br />

prize) (2006); Libro d'artista, 4^<br />

Biennale del Libro <strong>di</strong> Cassino<br />

(2005); Cuore2/Dirty,<br />

Rayapunto gallery, Salamanca<br />

(2003); Digital portraits,<br />

Lavatoio Contumaciale, Roma<br />

(2002).

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