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Exibart.onpaper 30 - Il Mattino di Bolzano

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52.recensioni <strong>Exibart</strong>.<strong>onpaper</strong><br />

ANTONELLO DA MESSINA<br />

L'occasione è unica. Quaranta opere <strong>di</strong> Antonello da Messina, cioè quasi tutte, riunite in una sola sede. I soggetti<br />

religiosi, i penetranti ritratti e i tanto chiacchierati rapporti con le Fiandre...<br />

��<strong>Il</strong> massimo dell'analitico dentro<br />

il massimo del sintetico. In<br />

poche parole Mauro Lucco, curatore<br />

della mostra, riassume l'opera<br />

<strong>di</strong> Antonello da Messina<br />

(1431-1479). Poco meno <strong>di</strong><br />

quaranta opere su un totale <strong>di</strong><br />

quarantacinque riconosciute -<br />

tra gli assenti la Pala <strong>di</strong> San<br />

Cassiano (Vienna,<br />

Kunsthistorisches Museum) e il<br />

Cristo Bene<strong>di</strong>cente (Londra, The<br />

National Gallery). La mostra, frutto<br />

<strong>di</strong> cinque anni <strong>di</strong> lavoro, presenta<br />

la quasi totalità del corpus<br />

dell'opera del pittore messinese,<br />

accostata ad un cospicuo numero<br />

<strong>di</strong> lavori utili e ad un confronto<br />

stilistico ed iconografico. Veneti<br />

(come Bellini, Cima da<br />

Conegliano), napoletani (come il<br />

suo maestro Colantonio), fiamminghi<br />

(Jan van Eyck), ma anche<br />

scultori come Francesco<br />

Laurana.<br />

La possibilità <strong>di</strong> poter apprezzare<br />

in un'unica sede quasi tutte le<br />

sue opere è preziosa non solo<br />

per la ricostruzione visiva del corpus<br />

pittorico ma soprattutto per<br />

capirne lo sviluppo, dalle origini al<br />

termine della carriera. Un contributo<br />

alla comprensione dei suoi<br />

rapporti, in termini pittorici, con<br />

le Fiandre, è presente in catalogo<br />

e mette in luce come i due linguaggi<br />

(italiano e nord-europeo)<br />

convivano in perfetto equilibrio,<br />

mai <strong>di</strong>sgiunti. E se da un lato l'ac-<br />

costamento a questo tipo <strong>di</strong> pittura<br />

ha sempre contrad<strong>di</strong>stinto<br />

l'analisi <strong>di</strong> Antonello da Messina,<br />

ora se ne vuole indagare a fondo<br />

la motivazione. Si mettono così in<br />

evidenza non solo gli accostamenti<br />

stilistici, quali appunto il<br />

gusto del dettaglio sia per gli<br />

oggetti in primo piano che nelle<br />

descrizioni sullo sfondo, ma<br />

anche le <strong>di</strong>fferenze legate alla<br />

tecnica. La scelta del supporto<br />

ligneo, lo strato <strong>di</strong> base, il tipo <strong>di</strong><br />

olio usato. Grande attenzione è<br />

posta ad evidenziare se facesse<br />

uso <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno preparatorio,<br />

emergendo come il pittore impiegasse<br />

segni <strong>di</strong> contorno, stesi a<br />

pennello in colore grigio. O ancora<br />

l'uso del <strong>di</strong>segno tratteggiato<br />

per la collocazione delle ombre,<br />

utile anche come in<strong>di</strong>cazione per<br />

la bottega, laddove se ne servisse<br />

come aiuto per accelerare i<br />

info.<br />

fino al 25 giugno 2006<br />

Roma - Scuderie del Quirinale<br />

via XXIV Maggio, 16<br />

www.scuderiequirinale.it<br />

biglietto intero 10,00 euro; ridotto 7,50<br />

da dom. a gio. dalle 10.00 alle 20.00<br />

ven. e sab. dalle 10.00 alle 22.<strong>30</strong><br />

l'ingresso è consentito fino ad<br />

un'ora prima della chiusura<br />

Catalogo Silvana E<strong>di</strong>toriale<br />

35,00 euro; in mostra 29,00<br />

Tel 06 39967500<br />

www.mostraantonellodamessina.it<br />

TIZIANO E IL RITRATTO DI CORTE<br />

DA RAFFAELLO AI CARRACCI<br />

��<strong>Il</strong> fattore campo può rivelarsi<br />

vincente, previi assetti ben<br />

calibrati e un oculato ingaggio<br />

degli stranieri. Eppure, nel modulo<br />

messo a punto fa capolino<br />

qualche smagliatura. Perché, se<br />

saggia è la strategia <strong>di</strong> valorizzare<br />

i campioni <strong>di</strong> casa, la copiosa<br />

carrellata <strong>di</strong> ritratti firmati da<br />

Tiziano (Pieve <strong>di</strong> Cadore, 1480<br />

ca - Venezia, 1576) e dai maestri<br />

coevi accusa un po' <strong>di</strong> stanchezza<br />

nel ritmo <strong>di</strong> gioco. Vacilla<br />

pure la tattica, già felicemente<br />

impiegata per Caravaggio e<br />

Velàzquez, <strong>di</strong> integrare la<br />

mostra nelle raccolte permanenti,<br />

sia perché i preziosi parati<br />

del piano nobile non costituiscono<br />

uno sfondo particolarmente<br />

<strong>di</strong>screto ed esaltante, sia perché<br />

la luce naturale impone talvolta<br />

una fruizione "contorta". In<br />

più, lo schieramento <strong>di</strong> oltre centoventi<br />

opere (dalla Maniera toscana<br />

all'Accademia bolognese, con<br />

tanto <strong>di</strong> "quote rosa": Lavinia<br />

Fontana e Sofonisba Anguissola)<br />

non agevola l'attenzione, neutralizzata<br />

dai limitati sviluppi insiti nella<br />

tematizzazione e da una certa<br />

monotonia cromatica, insi<strong>di</strong>ata per<br />

giunta dal dubbio che promuovere<br />

in prima squadra anche i panchina-<br />

ri non giovi ai fuoriclasse.<br />

<strong>Il</strong> sentore, paradossalmente, è che<br />

il percorso smorzi proprio l'Apelle<br />

della Laguna, qui vincolato prevalentemente<br />

alla gamma <strong>di</strong> bruni,<br />

terre e rossi, coi quali giocoforza<br />

immortalò i propri altolocati committenti.<br />

Sfuggenti e impettiti, i<br />

potenti si consegnano con degna-<br />

zione all'Eternità, avvolti in roboni<br />

scuri e mozzette purpuree, da cui<br />

lampeggiano barbagli <strong>di</strong> bianco e<br />

guizzi <strong>di</strong> carattere. Brani e sfumature<br />

che il Vecellio domina da par<br />

suo, riscattando la vaga atonia<br />

emotiva in una serie certa <strong>di</strong> capolavori<br />

che, da soli, sarebbero bastati<br />

a fareevento: la superba collezione<br />

Farnese, lo straor<strong>di</strong>nario<br />

Autoritratto <strong>di</strong> Berlino, lo Jacopo<br />

Strada che, nella ricercatezza del-<br />

l'abito, esemplifica la sintetica<br />

padronanza <strong>di</strong> qualsivoglia tessuto,<br />

dai ricchi velluti agli impalpabili<br />

veli, come quello calato<br />

post mortem sul car<strong>di</strong>nale<br />

Filippo Archinto. Non ha invece<br />

problemi a svelarsi Danae, posta<br />

a suggello dell'itinerario, dopo la<br />

sezione degli affetti e una galleria<br />

<strong>di</strong> altere gentildonne, insieme ad<br />

alcune dame d'in<strong>di</strong>scutibile pregio<br />

e d'opinabile virtù, <strong>di</strong>vagazione<br />

ammiccante al female power.<br />

Punto nevralgico, il trittico formato<br />

dal vitreo Inglese e dall'ardente<br />

Aretino, insieme al<br />

Ritratto <strong>di</strong> Baldassarre<br />

Castiglione <strong>di</strong> Raffaello, ottenuto<br />

dopo una logorante trattativa col<br />

Louvre, quadro che apre il dolente<br />

capitolo dei prestiti promessi<br />

e non concessi, come la<br />

Fornarina dell'Urbinate e il Doppio<br />

ritratto <strong>di</strong> Giorgione, riprodotti in<br />

catalogo ma assenti.<br />

Disdette che, in ogni caso, non<br />

intaccano granché un'economia<br />

espositiva che soffre l'inserimento -<br />

quasi irriverente - <strong>di</strong> alcuni pennelli<br />

fuor dalla grazia del Parnaso (in<br />

pole, Jacone e Maso da San<br />

Friano), laddove sarebbe stato<br />

meglio potenziare la sparuta presenza<br />

<strong>di</strong> Tintoretto e Lorenzo<br />

Antonello da Messina - Madonna<br />

con il Bambino (Madonna Salting) -<br />

olio su tavola, cm 43,2x34,3 -<br />

London, National Gallery<br />

tempi. Oltre a capolavori come<br />

L'Annunciata <strong>di</strong> Palermo, il San<br />

Sebastiano <strong>di</strong> Dresda, il San<br />

Girolamo nello stu<strong>di</strong>o (Londra), e<br />

la Madonna Salting, un <strong>di</strong>scorso<br />

a parte meritano i ritratti.<br />

Ispirandosi ai modelli delle<br />

Fiandre, Antonello porta in Italia<br />

l'uso <strong>di</strong> una ritrattistica non più<br />

destinata solo ad illustri personaggi,<br />

come i regnanti, ma<br />

anche a volti anonimi. Di <strong>di</strong>mensioni<br />

ridotte, in modo da essere<br />

portati con facilità, questi ritratti<br />

traducono emozioni e ricor<strong>di</strong>,<br />

entrano nella vita privata, <strong>di</strong>alogano<br />

con lo spettatore anticipando<br />

la lezione leonardesca.<br />

Questa indagine psicologica<br />

non è solo destinata alla ritrattistica<br />

privata, ma caratterizza<br />

anche quella devozionale, come<br />

per l'Annunciata, gli Ecce<br />

Homo, i volti del Cristo e<br />

dell'Angelo nella Pietà <strong>di</strong><br />

Madrid, solo per citarne alcuni.<br />

Laddove non è stato possibile<br />

portare in mostra opere fondamentali,<br />

si è integrato con un<br />

attento esame delle stesse in<br />

catalogo, offrendo una visione<br />

veramente completa del pittore.<br />

�<br />

<strong>Il</strong> rosso e il nero, in un ritratto d'epoca fatto a pennello. Un salone del Cinquecento dove non sempre,<br />

accanto alle leggende della tavolozza, figurano le buone maniere…<br />

Tiziano - Danae - olio su tela,<br />

cm 118,5x170 - Napoli, Museo <strong>di</strong><br />

Capo<strong>di</strong>monte<br />

Lotto, storici antagonisti del Vecellio<br />

nel genere ritrattistico. Notevoli per<br />

resa pittorica, verità somatica e<br />

acume psicologico soprattutto i<br />

lümbard, all'epoca sud<strong>di</strong>ti della<br />

Serenissima: Moroni, Savoldo (<strong>di</strong><br />

fronte alla sua proterva parvenu par<br />

<strong>di</strong> leggere Gadda!) e Moretto.<br />

Sbuca finanche la pelata <strong>di</strong> Simone<br />

Peterzano, il quale, pur aureolandosi<br />

dell'appellativo "Titiani alumnus",<br />

deve la propria fama al suo, <strong>di</strong> allievo:<br />

Michelangelo Merisi da<br />

Caravaggio. Ma questa è un'altra<br />

storia. E, se ci tenete a conoscerla,<br />

andate al piano <strong>di</strong> sopra… �<br />

[anita pepe]<br />

info.<br />

fino al 4 giugno 2006<br />

Napoli, Museo <strong>di</strong> Capo<strong>di</strong>monte<br />

via <strong>di</strong> Miano, 2<br />

tutti i giorni dalle 8.<strong>30</strong> alle 19.<strong>30</strong><br />

mercoledì chiuso<br />

biglietto intero Mostra/Museo 10,00<br />

euro; ridotto 5,00<br />

Catalogo: Electa Napoli pp 368ca, ill<br />

150 colore, 20 b/n<br />

45,00 euro (38,00 in mostra)<br />

Tel 848 800 288<br />

(cellulari e estero 06 39967050)<br />

scuole 081 7410067<br />

www.mostratiziano.it

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