Wittfrida Mitterer - Bioarchitettura® Rivista
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La mensa della scuola, composta da un volume a doppia altezza<br />
con copertura in legno su pilastri in laterizio pieno.<br />
Accanto, l’ingresso con la particolare copertura retta da pilastri-alberi.<br />
In basso, i dipinti interni realizzati dall’artista olandese Jos Peeters.<br />
Nella pagina accanto, la scuola appena ultimata vista dal cortile<br />
interno.<br />
piazza) è punto d'incontro non solo per gli alunni e gli insegnanti, ma per il quartiere<br />
e i cittadini durante lo svolgimento d’incontri, feste e piccoli concerti. La piazza<br />
è contornata da edifici che possono avere vita propria al di fuori delle attività<br />
scolastiche: una sala polivalente, una palestra, l’ampio volume che contiene la<br />
mensa scolastica. Il villaggio è anche un’idea di città, dove le matrici di crescita<br />
sono determinate dai vuoti: la strada e la piazza. La strada suddivide i tre blocchi<br />
di edifici che costituiscono le aule e i laboratori; la piazza è il vuoto che si contrappone<br />
alle strutture che ne delimitano lo spazio e dove sorgono, come già detto, gli<br />
edifici con le funzioni aperte alla città.<br />
L’idea urbanistica di villaggio-città ricorda i piccoli centri storici di matrice medievale,<br />
dove ad ogni passo si scorge un particolare nuovo, un diverso rapporto tra pieni<br />
e vuoti, un’unitarietà complessiva, somma delle molteplici differenze di forme,<br />
materiali, colori. La scuola è costituita fondamentalmente da tre blocchi di aule che<br />
si formano intorno a spazi centrali, gli atri, ben visibili e dalla caratteristica struttura<br />
della copertura a piramide vetrata. I vari blocchi sono collegati tra loro da percorsi<br />
chiusi e coperti, sia al piano terra che al primo. Ai blocchi delle aule sono collegati<br />
da un lato (verso la ferrovia) la palestra sportiva, dall’altro i laboratori d’informatica,<br />
di ceramica e la mensa scolastica. A chiusura di questa “U” vi è l’ingresso<br />
principale con la caratteristica pensilina di protezione che suddivide la sala polivalente<br />
dagli uffici di segreteria.<br />
Camminando all’interno della scuola Don Milani, sia all’interno che negli spazi<br />
esterni, si ha una precisa sensazione: si è protetti dalle strutture, si è accolti e non<br />
prevaricati dagli edifici e ad ogni passo si ha una diversa percezione delle strutture<br />
che ci circondano. L’idea pedagogica guida ancora questi concetti: il percorso<br />
di crescita degli alunni è segnato dall’unicità delle esperienze e la diversità dei vari<br />
ambienti aiuta il percorso didattico e scolastico. Le venti aule e i nove laboratori