Fondazione ECAP
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<strong>Fondazione</strong><br />
<strong>ECAP</strong><br />
ORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE<br />
Rapporto di attività 2001<br />
1
<strong>Fondazione</strong><br />
<strong>ECAP</strong><br />
ORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE<br />
1.1. Lo scenario socio economico<br />
Il contesto<br />
Ripresa economica e precarizzazione, due facce di una medaglia, che conosciamo da anni. Maggiori<br />
profitti, piu’ occupati, ma anche peggiori condizioni di lavoro e instabilità. Le cose stanno cambiando, e in<br />
peggio. Nella seconda metà del 2001 si è aperta una crisi dagli esiti incerti, molti nodi sembrano essere<br />
venuti al pettine. Dopo i timidi indizi di difficoltà congiunturali minimizzate dagli economisti neo-liberisti, il<br />
nuovo millennio ci ha regalato una svolta drammatica, con l'accavallarsi di eventi sin troppo noti per<br />
essere ricordati. Le incertezze e la solitudine dell'uomo globale narrate da Baumann e Sennet si<br />
manifestano oggi come eventualità concrete anche in una società che credeva in un futuro di benessere,<br />
e che oggi vede materializzarsi l’eventualità ricorrente della disoccupazione, la sottoccupazione sempre<br />
piu’ diffusa (a fronte della stagnazione dell’impiego a tempo pieno cresce ancora dell’1,4% l’impiego parttime,<br />
ma rappresenta sempre piu’ spesso una condizione imposta dai datori di lavoro). Solchi profondi si<br />
scavano tra le diverse classi di reddito e lo spettro dell’impoverimento tocca vasti strati sociali.<br />
4.0<br />
3.5<br />
3.0<br />
2.5<br />
2.0<br />
1.5<br />
1.0<br />
Evoluzione del prodotto interno lordo<br />
II/1999 III/1999 IV/1999 I/2000 II/2000 III/2000 IV/2000 I/2001 II/2001<br />
Effetti della flessibilità, calo della<br />
disoccupazione e frenata dell’economia<br />
Nel 2001 l'occupazione è salita grazie<br />
all'impiego degli stranieri (+4,6%), è cresciuta<br />
la domanda di lavoro nei servizi a bassa<br />
qualificazione, e in alcuni settori industriali di<br />
punta in piena ripresa. Si è cosi' ridotto, pur<br />
mantenendosi piu' alto di quello medio della<br />
popolazione locale, il tasso di disoccupazione<br />
degli immigrati. Alla fine del 2001, tuttavia, si<br />
sono manifestati i primi segnali di<br />
riacutizzazione della disoccupazione. A<br />
febbraio 2002 il tasso di senza lavoro è risalito<br />
al 2,6% e l'indice dei posti vacanti è in caduta<br />
libera…<br />
12<br />
10<br />
8<br />
6<br />
4<br />
2<br />
0<br />
Tendenze in cifre<br />
PIL - verso una crescita dell'1,6% nel 2001, e<br />
dell'1,3% nel 2002 - occupati +1,7%, ma grandi<br />
incognite per il futuro<br />
Dalla fine del 1999 la crescita del PIL è<br />
costantemente rallentata, mantenendosi positiva<br />
solamente grazie alla ripresa della domanda<br />
interna; subito si sono pero' avvertite le<br />
conseguenze dei drammatici avvenimenti della<br />
seconda metà del 200: è di nuovo crisi, ma una<br />
crisi diversa, diffusa, che non risparmia<br />
nessuno...<br />
Il tasso di disoccupazione<br />
1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001<br />
CH<br />
stranieri<br />
2<br />
PARTE PRIMA – IL CONTESTO
<strong>Fondazione</strong><br />
<strong>ECAP</strong><br />
ORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE<br />
Lo scenario in cui ci muoviamo è dominato da<br />
segnali di crisi, drammaticamente amplificati -<br />
ma non generati unicamente dall’attacco<br />
terroristico dell’11 settembre e dai susseguenti<br />
conflitti mondiali. In questo contesto la Svizzera<br />
sembra essere divenuta troppo piccola e priva<br />
di riparo. Dal grounding Swissair alla tragedia<br />
del San Gottardo un filo conduttore unisce le<br />
sventure: siamo alla saturazione dei margini di<br />
assorbimento dei contraccolpi della<br />
globalizzazione a disposizione di un sistema<br />
che riteneva di aver trovato la formula magica<br />
della "convivenza" tra chiusura orgogliosa nella<br />
sua autarchia politico-istituzionale e apertura<br />
aggressiva all'economia mondo. Il neo-liberismo<br />
ha i suoi prezzi.<br />
La disoccupazione - che cresce al ritmo di<br />
17.000 nuove iscrizioni mensili - non è solo<br />
frutto del crollo evidente del settore del trasporto<br />
aereo: puo' ancora di piu' - in questi mesi di fine<br />
2001 - lo stillicidio delle crisi aziendali, che<br />
stanno ad esempio annientando (grazie al<br />
valore crescente del Franco, tradizionale valuta<br />
rifugio) l'intero comparto della meccanica<br />
industriale, legato all'80% all'export.<br />
Punto di non ritorno? Politiche che saranno<br />
costrette a prendere atto del fallimento<br />
dell'utopia neo-liberista? Ci sembra piuttosto si<br />
stia aprendo un'era della non pianificabilità,<br />
un'epoca di ordinaria incertezza e instabilità.<br />
Ansia e disorientamento avranno conseguen-ze<br />
ancora incalcolabili per chi si occupa, come noi,<br />
di temi e problemi - come lo sviluppo della<br />
formazione continua e della capacità del<br />
sistema di praticare apertura e integrazione -<br />
necessariamente legati ai tempi lunghi<br />
dell'investimento sociale e della<br />
programmazione.<br />
Incognite dagli sbocchi imprevedibili, per intanto,<br />
si affacciano nel nostro futuro prossimo:<br />
• quale sarà l'orizzonte economico-finanziario,<br />
quali gli effetti della dipendenza sempre<br />
maggiore dei sistemi di sicurezza sociale<br />
dall’andamento delle Borse e degli investimenti<br />
finanziari, quali potranno essere i giochi valutari<br />
indotti dall'introduzione dell'€uro?<br />
• dove ci condurrà la deterritorializzazione<br />
sempre piu' evidente delle strategie<br />
imprenditoriali, che ci rende tutti esposti a rischi<br />
e conseguenze di scelte dominate dal bisogno<br />
immediato di redditività degli investimenti?<br />
• tornerà la disoccupazione di massa, o - piu'<br />
probabilmente - si espanderà ancora la<br />
precarizzazione del lavoro e fino a quale punto<br />
(la diffusione del lavoro part-time ha toccato<br />
livelli del 30% degli impieghi, con punte superiori<br />
al 40% nel terziario commerciale, e<br />
parallelamente il numero dei working poors sale<br />
rapidamente verso il 10% del totale delle forze<br />
lavoro)?<br />
• e infine, quale ruolo saranno capaci di giocare<br />
le politiche, dominate dall'ossessione del<br />
contenimento dei fabbisogni fiscali?<br />
Vuoi saperne di piu'?<br />
Visita www.ecap.ch/usr, e consulta le<br />
nostre ricerche.<br />
Analisi congiunturali e dati interessanti<br />
li trovi anche in: www.admin.ch/bfs e<br />
www.admin.ch/seco<br />
3<br />
PARTE PRIMA – IL CONTESTO
<strong>Fondazione</strong><br />
<strong>ECAP</strong><br />
ORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE<br />
1.2 Immigrazione: tendenze e politiche migratorie<br />
Il numero degli stranieri residenti in Svizzera è ancora cresciuto, sebbene a ritmo ridotto e<br />
mantenendosi all'interno della soglia del 20% della popolazione residente. Sono oggi 1.407.203<br />
(agosto '01), piu' di 600.000 dei quali provenienti da paesi "extra-comunitari". 734.446 di essi<br />
lavorano (ma gli stranieri attivi, comprendendo stagionali e frontalieri, sono oltre 900.000), il che<br />
significa che un "residente" su due rientra nell'area dei non attivi La popolazione immigrata è ormai<br />
una realtà articolata e composita, in cui i giovani di seconda generazione e gli anziani hanno un<br />
peso sempre piu' rilevante. Ma nel 2001 va soprattutto segnalata la ripresa dei flussi di inserimento<br />
(e reinserimento) degli immigrati nel mercato del lavoro. L'occupazione degli stranieri è salita del<br />
6,5%, portandosi a quota 1 milione 52mila persone. Tutte le categorie di stranieri sono state<br />
interessate dall'aumento, ad eccezione dei richiedenti l'asilo.<br />
L'immigrazione è insomma una realtà articolata, sia dal punto di vista dei settori professionali di<br />
inserimento degli stranieri, tra i quali i diversi ambiti di servizio alle imprese e alle persone occupano<br />
ormai una posizione analoga a quella del secondario, che dal punto di vista della composizione<br />
nazionale delle comunità.<br />
Ex Yugoslavia<br />
26%<br />
Altri Stati extra Europa<br />
10%<br />
Altro Europa<br />
7%<br />
Altri servizi<br />
32%<br />
Alberghiero<br />
11%<br />
Turchia<br />
6%<br />
1000<br />
900<br />
800<br />
700<br />
600<br />
500<br />
400<br />
300<br />
200<br />
100<br />
0<br />
1955<br />
1957<br />
Agricoltura<br />
2%<br />
Commercio<br />
13%<br />
1959<br />
1961<br />
Germania<br />
7%<br />
Portogallo<br />
10%<br />
Edilizia<br />
10%<br />
1963<br />
1965<br />
1967<br />
Francia<br />
4%<br />
Stranieri attivi in Svizzera a fine agosto di ciascun anno per tipo di permesso<br />
1969<br />
Spagna<br />
6%<br />
Manifatture<br />
32%<br />
1971<br />
1973<br />
Italia<br />
24%<br />
1975<br />
1977<br />
L’immigrazione in<br />
Svizzera oggi<br />
1979<br />
1981<br />
1983<br />
1985<br />
1987<br />
1989<br />
1991<br />
1993<br />
1995<br />
1997<br />
1999<br />
Frontalieri<br />
Stagionali<br />
Dimoranti<br />
Domiciliati<br />
4<br />
PARTE PRIMA – IL CONTESTO
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Ormai la Svizzera è a pieno titolo paese di immigrazione, società che, soprattutto nelle grandi aree<br />
urbane, è confrontata con le problematiche della multietinicità e dell'integrazione. Il decennio che si<br />
è appena aperto proporrà sfide nuove rispetto al passato, in uno scenario di declino demografico<br />
che fa dell'immigrazione una necessità socio-economica e nel contempo “fiscale”, ai fini della<br />
sopravvivenza del sistema di sicurezza sociale. Tuttavia se vi è consapevolezza diffusa, in Svizzera,<br />
dell'utilità della presenza straniera, quale sarà il clima nei prossimi anni, dopo che la "guerra delle<br />
civiltà" è stata da qualcuno dichiarata, dopo che la diffidenza e la paura nei confronti delle diversità<br />
si è fatta strada? Il barometro dell'opinione pubblica nei confronti degli stranieri (indagine Gfs<br />
Forschungsinstitut) pareva volgere al bello, con una "Ueberfrem-dungsängst" in calo tra 2000 e<br />
2001 (al di là del perdurante pregiudizio nei confronti degli asilanti), ma cosa ne sarà adesso di<br />
questa accettazione? Intanto si è rivotato a Emmen sulle naturalizzazioni. Tutto come un paio di<br />
anni fa, ma adesso non fa più notizia.<br />
Diversi gli interrogativi aperti:<br />
� tra entrata in vigore dei "bilaterali" e pressioni socio-economiche, reggeranno ancora le<br />
frontiere controllate dal dosaggio delle politiche di apertura selettiva dei flussi e lenta<br />
integrazione dei residenti?<br />
� pensando agli immigrati c'è chi dice che in fondo ne servirebbero “altri”, ma che dobbiamo<br />
tenerci quelli che ci sono: il futuro porterà ad una stratificazione ancora più complessa della<br />
realtà migratoria?<br />
� intanto gli immigrati fanno figli (almeno loro) e rimangono da nonni: quale politica sapremo<br />
immaginare per gli stranieri non attivi? Nelle scuole la questione è già oggi aperta, presto lo sarà<br />
anche nei quartieri dove vivono i pensionati<br />
� il futuro sarà integrazione o segregazione?<br />
1400<br />
1200<br />
1000<br />
800<br />
600<br />
400<br />
200<br />
0<br />
Visione d’assieme: stranieri residenti /<br />
nuovi ingressi (per modalità) dagli anni ‘50 ad<br />
oggi<br />
1960<br />
1962<br />
1964<br />
1966<br />
1968<br />
1970<br />
Annuali e domiciliati (comprese trasformazioni)<br />
1972<br />
1974<br />
1976<br />
1978<br />
1980<br />
1982<br />
1984<br />
1986<br />
1988<br />
1990<br />
Frontalieri<br />
1992<br />
Stagionali<br />
1994<br />
1996<br />
1998<br />
2000<br />
non attivi<br />
attivi<br />
5<br />
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Vincere la sfida dell'integrazione significherà affrontare la non facile questione della reciprocità dei<br />
processi di avvicinamento e confronto indispensabili in un percorso di integrazione e tematizzare,<br />
fuori dai tabu', la questione inevitabile della cittadinanza, pensando a percorsi di accesso piu' aperti<br />
e intelligenti degli attuali<br />
2001 - politiche di integrazione, anno zero<br />
Dopo un decennio di<br />
dibattiti e l'approvazione<br />
nel 1999 del<br />
cosiddetto "Integrationsartikel"<br />
siamo<br />
entrati finalmente nell’<br />
anno zero delle<br />
politiche di integrazione,<br />
con il varo del<br />
primo programma di<br />
interventi finanziati<br />
dalla Confederazione.<br />
Tre le priorità: l'ampliamento<br />
delle offerte<br />
di formazione linguistica,<br />
la formazione di<br />
figure chiave nel<br />
campo della mediazione,<br />
lo sviluppo di<br />
progetti finalizzati alla<br />
partecipazione degli<br />
stranieri alla vita sociale.<br />
Dall’articolo 25 della Legge sugli stranieri alla politica d’integrazione<br />
ottobre 1999 ottobre 2000<br />
Rapporto sull‘integrazione Ordinanza integrazione<br />
PRINCIPIO DEL CONSENSO SUI OBIETTIVI (art. 3)<br />
VALORI FONDANTI LA SOCIETA筑 - favorire la comprensione<br />
- separazione dei poteri<br />
reciproca<br />
- uguaglianza di fronte alla legge - coesistenza su valori e<br />
- uguaglianza dei sessi<br />
comportamenti comuni<br />
- diritto all‘autodeterminazione - familiarizzare gli stranieri con<br />
- libert・di credenza<br />
l‘organizzaziondello Stato e della<br />
- rispetto dei costumi nazionali società CH<br />
PROCESSO BILATERALE<br />
- partecipazione<br />
- corresponsabilit烋<br />
- creare condizioni alle pari<br />
opportunite alla partecipazione<br />
degli stranieri alla vita sociale<br />
PARI OPPORTUNITA・COME<br />
CONDIZIONE DI PARTECIPAZIONE<br />
- mercato del lavoro<br />
- mercato dell‘alloggio<br />
RUOLO DELLA COMMISSIONE<br />
- informazione<br />
-formazione<br />
- mediazione<br />
- offerte di formazione<br />
SUSSIDI<br />
- prestazioni sociali<br />
-ambiti<br />
- servizi sanitari<br />
-priorit烋<br />
2001 - 2003<br />
Programma<br />
PUNTI<br />
FONDAMENTALI O<br />
AMBITI DI PRIORITA筑<br />
� Grandi attese, forte partecipazione, oltre 400 progetti presentati, poco piu' di 200 "micro-progetti"<br />
approvati.<br />
� L'impatto delle prime azioni potrà ovviamente essere valutato a partire dal 2002. L'<strong>ECAP</strong> ha<br />
recitato un ruolo importante, promuovendo e vedendo approvati una decina di progetti di<br />
integrazione, tra azioni dirette e altre condotte in partenariato con altri Enti e istituzioni.<br />
� L'<strong>ECAP</strong> si è impegnata principalmente sul versante della formazione linguistica e su quello della<br />
mediazione (figure chiave). In un quadro istituzionale articolato e complesso, in cui spesso è difficile<br />
per i migranti giocare la carta dell'integrazione e in cui raramente viene praticato un approccio<br />
"bilaterale" al processo di integrazione, la sfida raccolta dalla <strong>Fondazione</strong> va in direzione di<br />
sperimentare l'intreccio multidimensionale delle azioni necessarie ad integrare (costruire ad esempio<br />
competenze linguistiche agendo nel contempo sulla capacità di muoversi consapevolmente nel<br />
contesto locale e di pianificare la propria carriera lavorativa e sensibilizzando alla formazione) e di<br />
coinvolgere la società locale nella costruzione dei percorsi di integrazione (dotare le figure chiave nel<br />
contatto con gli stranieri di competenze trasversali di mediazione e comunicazione interculturale,<br />
rinunciando a rivolgersi ai soli stranieri come soggetti e "oggetti" della mediazione)<br />
Vuoi saperne di piu'?<br />
…visitaci (www.ecap.ch/usr), ma visita anche: il sito della Commissione Federale degli Stranieri<br />
(www.auslaender.ch) e l'interessante sito del Forum per gli Studi sulle Migrazioni di Neuchatel<br />
(www.unine.ch/fsm/).<br />
I risultati dell'indagine periodica sulla percezione degli stranieri nella società svizzera al sito del Gfs-<br />
Forschungstinstitut: www.gfs.ch<br />
Buona navigazione!<br />
6<br />
PARTE PRIMA – IL CONTESTO
<strong>Fondazione</strong><br />
<strong>ECAP</strong><br />
ORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE<br />
1.3. Formazione continua: tendenze, problemi aperti, speranze<br />
In attesa delle ripercussioni della crisi appena<br />
apertasi, l'evoluzione dei sistemi di formazione<br />
continua è proseguita lungo le traiettorie degli<br />
anni recenti. Nemmeno si sono registrate<br />
variazioni importanti dei tassi di partecipazione: vi<br />
è tuttavia una diversificazione dei mezzi, segnano<br />
il passo i "corsi per adulti", ovvero le offerte<br />
formative piu' o meno tradizionali, mentre cresce<br />
l'importanza dell'auto-formazione nei suoi vari<br />
aspetti, con primi segnali di attenzione nei<br />
confronti dell'e-learning, coerenti con la grande e<br />
crescente diffusione delle nuove tecnologie della<br />
comunicazione. Il problema irrisolto rimane<br />
l'accesso alla formazione continua degli adulti a<br />
debole qualificazione. Mancano politiche mirate e<br />
viene negata soprattutto la partecipazione a<br />
occasioni di recupero delle competenze di base.<br />
Il problema è pesante per gli stranieri, che<br />
vedono spesso le loro competenze misconosciute<br />
ed è appesantito oggi dalla precarizzazione dei<br />
rapporti di lavoro. Domani un nuovo rischio di<br />
discriminazione si manifesterà in seguito<br />
all'accesso squilibrato alle nuove tecnologie<br />
dell'informazione e della comunicazione: già oggi<br />
in Svizzera quasi il 70% delle persone con un<br />
grado di istruzione universitario utilizzano<br />
abitualmente Internet, ma la percentuale scende<br />
sotto il 20% considerando i minori livelli di<br />
scolarità.<br />
Intanto a livello di politiche confederali prosegue il<br />
dibattito sulla nuova legge quadro in materia di<br />
formazione professionale, ma si riduce la<br />
speranza di vedere una nuova stagione di grandi<br />
investimenti formativi (derubricata la campagna di<br />
riqualificazione informatica, si allontana la<br />
speranza di un'offensiva federale per la<br />
qualificazione dei pubblici deboli…). Il tema della<br />
formazione degli adulti, in omaggio alla<br />
perdurante limitazione del concetto all'area del<br />
perfezionamento professionale, appare sempre<br />
piu' marginale.<br />
La Confederazione tende a ritirarsi e si va' verso<br />
una "cantonalizzazione" delle responsabilità (vedi,<br />
ad esempio, la soppressione dell'art.41 della LFP,<br />
prevista nella revisione), cui non corrisponde<br />
peraltro un'adeguata tutela universale dei diritti che<br />
verrebbe dalla sanzione legislativa confederale.<br />
Tuttavia da piu' parti si leva anche la richiesta di<br />
dotare finalmente la Svizzera, sulla scorta di quanto<br />
avvenuto in alcuni Cantoni lungimiranti (Berna,<br />
Ticino, etc.) di una sua Legge quadro in materia di<br />
formazione continua ed educazione degli adulti.<br />
Le sperimentazioni innovative per ora proseguono,<br />
ma con grande lentezza e prudenza. La<br />
modularizzazione pare segnare una battuta<br />
d'arresto (con la conclusione dell'esperienza di<br />
Modula), mentre ci si concentra sul tema della<br />
qualità: il modello EduQua (www.eduqua.ch) muove<br />
i suoi primi passi, adottato da EDK e SECO, ma<br />
appare anche in questo campo lontana una scelta di<br />
coerenza delle politiche: ogni Cantone rimarrà per<br />
ora libero di decidere. Cresce, a livello istituzionale,<br />
la tentazione di rivoluzionare i meccanismi di<br />
finanziamento della formazione continua adottando<br />
il sistema di sostegno (bonus) della domanda di<br />
formazione, invece dei contributi alle offerte<br />
(operazione che aumenterebbe, se non<br />
accompagnata da azioni di animazione, l'isolamento<br />
dei pubblici deboli). Cresce invece tra le persone la<br />
domanda di certificazione: su questo piano si<br />
sviluppano prime significative esperienze di analisi e<br />
validazione delle competenze rivolte anche agli<br />
adulti a debole qualificazione. Dal progetto ginevrino<br />
Qualification '41 prende corpo l'esperienza<br />
associativa di Valida, centrale che si propone di<br />
promuovere la certificazione, cui l'<strong>ECAP</strong> intende<br />
aderire attivamente.<br />
Vuoi saperne di piu'?<br />
Consulta www.alice.ch.<br />
Il Rapporto sulla formazione<br />
continua in Svizzera puo' essere<br />
ordinato alla SVEB/FSEA ma è<br />
disponibile anche sul sito OCSE:<br />
www.oecd.org<br />
7<br />
PARTE PRIMA – IL CONTESTO
<strong>Fondazione</strong><br />
<strong>ECAP</strong><br />
ORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE<br />
La Svizzera e la formazione continua - il ritratto dell'OCSE<br />
Una fotografia interessante e aggiornata del panorama della formazione continua in Svizzera<br />
emerge dal Rapporto tematico sulla situazione dell'apprendimento degli adulti, edito dalla<br />
SVEB/FSEA e redatto sulla base dei risultati della visita degli esperti OCSE avvenuta nel dicembre<br />
1999. Molte le conferme di quanto già emerso dal Rapporto Gonon - Schläffli di alcuni anni prima:<br />
�una partecipazione mediamente elevata alla formazione continua, seconda solo a quella dei<br />
paesi scandinavi, ma polarizzata tra dimensione professionale in senso stretto, a connotazione<br />
maschile (formazioni in azienda, preponderanti) e corsi per il tempo libero, frequentati<br />
generalmente dalle donne, senza particolari forme di sostegno pubblico;<br />
�una partecipazione selettiva, che premia le migliori posizioni professionali (dirigenti, quadri e<br />
tecnici, che in almeno un caso su due ogni anno frequentano formazioni), gli svizzeri rispetto agli<br />
immigrati, i piu' istruiti rispetto ai non qualificati (il cui tasso di partecipazione - attestatosi sul 20% -<br />
rimane inferiore alla metà di quello medio);<br />
�una partecipazione che - contrariamente a quanto si sarebbe potuto immaginare (considerato lo<br />
sviluppo delle misure attive a favore dei disoccupati negli anni '90) - è ancora prevalentemente<br />
legata alla condizione professionale attiva, e cala dal 45,7% degli occupati, al 32,3% dei senza<br />
lavoro, sino al 27,3% dei non attivi<br />
�una partecipazione, infine, ostacolata esplicitamente dall'aumento dei ritmi e degli orari di<br />
lavoro, se è vero che oltre il 50% di coloro che in generale non si formano devono rinunciare a<br />
farlo per mancanza di tempo.<br />
60<br />
50<br />
40<br />
30<br />
20<br />
10<br />
0<br />
Tasso globale Partecipazione globale attivi Form. prof. Occupati Form.prof. In generale<br />
Il Rapporto pone l'accento su alcune proposte strategiche:<br />
Svizzeri<br />
Stranieri<br />
�allargare la partecipazione alla formazione continua, agendo sul rafforzamento della formazione di base, ma anche<br />
favorendo pari opportunità di accesso agli adulti - su questo piano molte sono anche le osservazioni mirate coerenti<br />
con le rivendicazioni che da anni l'<strong>ECAP</strong> promuove, come la raccomandazione di sviluppare forme di liberazione di<br />
tempo a favore della formazione e azioni destinate in modo specifico ad agevolare l'accesso dei migranti e delle<br />
persone a debole qualificazione<br />
�integrare domanda e offerta di formazione, migliorando tra l'altro proprio i servizi di riconoscimento e validazione<br />
delle competenze esperienziali<br />
�sviluppare l'azione sul fronte della qualità dei sistemi, agendo sul versante dell'offerta (pratiche di certificazione,<br />
formazione dei formatori, etc.) ma anche su quello della coerenza e dell'efficacia delle azioni governative.<br />
8<br />
PARTE PRIMA – IL CONTESTO
<strong>Fondazione</strong><br />
<strong>ECAP</strong><br />
ORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE<br />
La <strong>Fondazione</strong> <strong>ECAP</strong> nel 2001<br />
L’<strong>ECAP</strong> si conferma uno dei principali Enti di formazione continua operanti in<br />
Svizzera e di gran lunga l’Istituzione piu’ significativa al servizio<br />
dell’integrazione degli stranieri<br />
Nel 2001 si è verificato un lieve calo dell'attività formativa, con l’assestamento poco sotto le 60.000<br />
ore delle lezioni erogate (comprendendo tuttavia il Centro FormAZIONE di Berna le lezioni<br />
organizzate risulterebbero ancora sul livello dell’anno precedente). Tuttavia la qualità del lavoro<br />
svolto, le numerose iniziative innovative lanciate - meglio descritte nelle pagine dedicate ai Centri - e i<br />
riconoscimenti ricevuti portano a confermare la solidità complessiva della nostra organizzazione, che<br />
ospita annualmente nelle sue sedi 4/5.000 persone in formazione.<br />
In particolare l’<strong>ECAP</strong> è stata nel 2001 uno dei soggetti protagonisti in Svizzera, ovunque è presente,<br />
nel lancio delle politiche di integrazione: questo ruolo - che la <strong>Fondazione</strong> gioca cercando sempre di<br />
allargare le sue alleanze e reti di collaborazione - sembra poter essere ulteriormente valorizzato nel<br />
prossimo futuro ed è di estrema importanza per consolidare la nostra immagine.<br />
Nel 2001 la <strong>Fondazione</strong> ha allargato la sua presenza sul territorio, sostenendo lo sviluppo<br />
dell’Associazione FormAZIONE di Berna, che dal 2002 diverrà organicamente l’ottavo Centro<br />
formativo regionale dell’<strong>ECAP</strong>.<br />
Le tendenze in atto, per quanto concerne le attività, dimostrano come:<br />
� si stia ulteriormente rafforzando la specializzazione, la qualità delle offerte e<br />
la capacità innovativa della <strong>Fondazione</strong> nella formazione linguistica rivolta alle<br />
persone alloglotte che giungono in Svizzera: ha ancora dimensioni importanti<br />
la formazione delle persone in cerca di lavoro, ma si differenziano e si<br />
allargano i pubblici di riferimento,<br />
�sia ancora cresciuta l'articolazione delle offerte nel campo dell'integrazione<br />
sociale e professionale dei migranti e della lotta alla disoccupazione,<br />
� si aprano spazi importanti per interventi tesi a favorire la trasmissione delle<br />
competenze e esperienze accumulate in decenni dalla <strong>Fondazione</strong> agli<br />
educatori e agli operatori sociali sempre piu’ confrontati con le problematiche<br />
interculturali (formazione dei formatori, dei consulenti del personale, etc.)<br />
Si stanno per contro manifestando difficoltà nello sviluppo della formazione professionale e<br />
della formazione nell'informatica, che derivano non da ultimo dal peggioramento delle<br />
condizioni lavorative e dalle crescenti incertezze del mercato del lavoro. Esse andranno<br />
affrontate innovando le proposte formative e stabilendo alleanze per facilitare l’accesso alla<br />
formazione dei nostri pubblici di riferimento. L’<strong>ECAP</strong> deve rimanere partner fondamentale per<br />
l’accesso alla formazione continua dei pubblici in cerca di qualificazione e integrazione.<br />
9<br />
PARTE SECONDA – LA FONDAZIONE <strong>ECAP</strong> NEL 2001
<strong>Fondazione</strong><br />
<strong>ECAP</strong><br />
ORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE<br />
Il Centro <strong>ECAP</strong> di Aargau<br />
La nostra attività (ore di lezione erogate per settore)<br />
Tipologia di corsi Corsi Ore di lezione Partecipanti<br />
Grundqualifikationen 12<br />
4'698 142<br />
Bilancio 19<br />
1'368 173<br />
Infotag 30<br />
90 296<br />
Tedesco (libero mercato) 15<br />
843<br />
90<br />
Tedesco (edili) 6<br />
312<br />
47<br />
Tedesco (su mandato) 1<br />
24<br />
8<br />
Tedesco (prog.Familienfrauen) 7<br />
192<br />
78<br />
Bip Baden 2<br />
288<br />
26<br />
Bip Pepina 2<br />
288<br />
25<br />
Kultur Pflege Kultur 1<br />
48<br />
18<br />
Informatica 8<br />
219<br />
41<br />
Total 103<br />
8'370 944<br />
Nel 2001 il centro di Argovia ha proseguito nel processo di diversificazione della sua attività.<br />
Complessivamente sono stati svolti corsi per un totale di 8370 ore (un migliaio in meno rispetto al<br />
2000). Il calo di attività rispetto agli anni precedenti trova spiegazione nella sensibile diminuzione dei<br />
corsi per disoccupati che ha potuto essere compensata solo in parte con i nuovi progetti in ambito di<br />
integrazione per stranieri e attraverso attività promossa con la seconda ordinanza sui posti<br />
d’apprendistato. Parallelamente hanno avuto grande successo i corsi di tedesco: il numero di lezioni<br />
svolte è aumentato e i settori di attività si sono moltiplicati. Dal profilo organizzativo e amministrativo<br />
l’<strong>ECAP</strong> di Argovia ha dimostrato stabilità che le ha permesso di intensificare la collaborazione<br />
progettuale e il sostegno organizzativo al centro di Soletta.<br />
� La parte dei corsi per disoccupati è calata passando dal 90% dell’intera attività formativa del centro<br />
nel 2000 al 73% (da 9.066 ore nel 2000 a 6.156 nel 2001). Dietro queste cifre si legge una stabilità<br />
dei corsi di bilancio brevi e una riduzione dei corsi di acquisizione di competenze di base, che nel<br />
2001 rispetto agli anni precedenti, sono calati del 20%.<br />
� Molto soddisfacente è stato lo sviluppo dell’offerta di corsi e progetti di lingua tedesca per stranieri<br />
sugli altri mercati. Con 1467 lezioni svolte, il settore di “tedesco come seconda lingua” ha mostrato<br />
una crescita del 150%. I corsi di “tedesco per donne” svolti a Baden e promossi in collaborazione con<br />
la Commissione Federale degli Stranieri (CFS) hanno raggiunto un posto di primo piano nell’offerta<br />
formativa per migranti. Il passaggio da un corso all’organizzazione di 4 corsi paralleli, è testimone<br />
della necessità del corso e della sua qualità. Accanto a ciò, sono stati proposti 15 corsi di tedesco, 6<br />
corsi per lavoratori edili così come 4 corsi per ditte e istituzioni.<br />
10<br />
IL CENTRO DI AARGAU
<strong>Fondazione</strong><br />
<strong>ECAP</strong><br />
ORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE<br />
� L’<strong>ECAP</strong> Argovia ha condotto con molto successo due programmi di integrazione professionale<br />
per giovani alla ricerca di un primo impiego nell’ambito del finanziamento dell’ordinanza sui posti di<br />
apprendistato. Entrambi i progetti coprono una carenza nel sistema formativo del canton Argovia. Il<br />
Bip Pepina, che si rivolge esclusivamente a giovani donne straniere, propone un programma di 9<br />
mesi per il sostegno alla ricerca di un posto di apprendistato o di altre soluzioni professionali. Il BIP<br />
Baden, con obiettivi identici, si apre però ad un pubblico misto. I risultati parlano da sé: grazie alla<br />
collaborazione con aziende, associazioni, scuole, e comuni della regione, ad oggi sono stati aperti<br />
37 posti di pratica per i giovani e le giovani partecipanti al programma.<br />
� Altro prodotto della diversificazione, il corso CulturaCuraCultura (KulturPflege-Kultur), organizzato<br />
in collaborazione con lo SBK. Si indirizza a personale di cura straniero, che ha svolto la formazione<br />
professionale totalmente o parzialmente all’estero e che vuole raggiungere due obiettivi: migliorare<br />
le competenze linguistiche e apprendere i contenuti e la cultura del sistema delle cure svizzero.<br />
� Nel settore dell’informatica sono stati svolti corsi di base in italiano e in albanese: un’offerta<br />
innovativa che per il momento ha raccolto reazioni positive dai partecipanti<br />
L’<strong>ECAP</strong> di Argovia continua nella sua specializzazione offrendo sempre nuovi corsi e progetti per<br />
donne e uomini immigrati. Nel 2002 si proseguirà in questa ottica inoltrando nuovi progetti alla CFS<br />
e proponendo nuovi corsi di integrazione per nuovi immigrati.<br />
In totale nel 2001 l’<strong>ECAP</strong> di Argovia nei 103 corsi proposti ha accolto 944 partecipanti, per un totale<br />
di 8370 lezioni svolte.<br />
11<br />
IL CENTRO DI AARGAU
<strong>Fondazione</strong><br />
<strong>ECAP</strong><br />
ORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE<br />
Il Centro <strong>ECAP</strong> di Basilea<br />
La nostra attività (ore di lezione erogate e partecipanti per settore)<br />
Tipologia di corsi Numero corsi Ore di<br />
formazione<br />
Partecipanti<br />
Corsi Alpha per disoccupati 3 1'152 35<br />
Corsi di tedesco per disoccupati 19 6'118 249<br />
Corsi di tedesco (libero mercato) 39 2'340 450<br />
Corsi Alpha (libero mercato) 4 240 37<br />
Corsi di tedesco per imprese 19 504 236<br />
Corsi d’integrazione (Progetto 1 180 14<br />
Corsi d’informatica 9 213 65<br />
Corsi di lingua e cultura (Licit) 28 1'960 280<br />
TOTALE 122 12'707 1'366<br />
Dopo la ristrutturazione degli scorsi anni, il 2001 è stato per il centro di Basilea un anno<br />
stabilizzazione organizzativa che ha permesso uno sviluppo dell’attività e un importante<br />
consolidamento di alcuni settori caratterizzanti l’attività del centro. In totale le ore svolte<br />
durante l’anno si attestano attorno alle 13 mila, oltre la metà delle quali svolte nel settore di<br />
tedesco per disoccupati che, nonostante le previsioni pessimistiche di inizio anno, è riuscito a<br />
consolidarsi e rafforzarsi dando prova dell’efficacia qualitativa della nuova proposta formativa<br />
lanciata nel corso del 2000.<br />
Diverso invece il discorso per l’attività di alfabetizzazione per disoccupati dove si è registrata<br />
una diminuzione dell’attività, dovuta ad un cambiamento strutturale delle esigenze e delle<br />
caratteristiche dei disoccupati che vengono preferibilmente attribuiti a corsi di più breve<br />
respiro.<br />
Un’evoluzione molto positiva l’hanno avuta i corsi di tedesco offerti sul libero mercato. I corsi di<br />
questo settore, che rappresentano un’attività caratterizzante la sede basilese, fanno la parte<br />
del leone per quanto concerne il numero di partecipanti: una persona su 3 che ha frequentato il<br />
centro <strong>ECAP</strong> di Basilea nel 2001 lo ha fatto partecipando ad un corso di tedesco. Questo dato<br />
è significativo ed è sicuramente il risultato del lavoro di coltivazione di rapporti di prossimità.<br />
Senza un buon radicamento nel quartiere, e un lavoro di sviluppo della rete di collaborazione<br />
allargata ad associazioni e autorità cittadine, sarebbe difficile raggiungere un tale successo.<br />
Non è da dimenticare il ruolo che hanno giocato la politica d’integrazione a livello federale e le<br />
nuove guide sull’integrazione del cantone Basilea-Città: due politiche che hanno sicuramente<br />
contribuito al miglioramento della sensibilità sulla problematica dell’integrazione e sugli<br />
strumenti per poterla affrontare.<br />
12<br />
IL CENTRO DI BASILEA
<strong>Fondazione</strong><br />
<strong>ECAP</strong><br />
ORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE<br />
Per quanto concerne più da vicino l’attività di integrazione e il radicamento locale nel quartiere in cui<br />
l’<strong>ECAP</strong> risiede a Basilea, la sede ha svolto con grande successo un corso pilota “Integrationskurs<br />
im Quartier Kleinbasel” (corso di tedesco intensivo; orientamento professionale e informazioni sulla<br />
vita in Svizzera).<br />
Effetto secondario di queste attività: il potenziamento dell’asilo nido che accoglie i figli delle<br />
partecipanti ai corsi ora aperto durante 4 pomeriggi la settimana.<br />
Per quanto concerne l’informatica, nel 2001 c’è da registrare l’uscita di Basilea dal finanziamento del<br />
Ministero del Lavoro italiano. Tutti i corsi si sono svolti con il solo contributo dei partecipanti, senza<br />
nessun sostegno finaziario esterno. Evidentemente la massa corsuale si è ridotta rispetto agli anni<br />
in cui vi erano finanziamenti da parte dello stato italiano: ora vengono soprattutto svolti corsi in<br />
lingua tedesca (frequantati da un pubblico straniero) e moduli brevi. La novità del settore lanciata<br />
nel corso del 2001: il corso Web Design in lingua italiana.<br />
Da ultimo l’unico settore che nel 2001 è rimasto legato a finanziamenti da parte dello stato italiano:<br />
il settore dei corsi di lingua e cultura. Indirizzati a ragazzi italiani che frequentano le scuole svizzere,<br />
i corsi di lingua e cultura svolti dall’<strong>ECAP</strong> su diretto mandato dello Stato Italiano stanno registrando<br />
una certa stabilità negli anni: nonostante alcune incertezze che sembrano caratterizzare la<br />
pianificazione di questa attività, i partecipanti ai corsi nel 2001 sono stati ben 280, ossia un quinto di<br />
tutti i corsisti che hanno frequentato corsi presso l’<strong>ECAP</strong> di Basilea.<br />
I nostri corsisti<br />
1%<br />
2%<br />
8%<br />
4%<br />
19%<br />
14%<br />
4%<br />
9%<br />
18%<br />
10%<br />
Africa Sudamerica Europa dell'est Ex-Jugoslavia<br />
Altri Paesi Europa Italia Portogallo<br />
Spagna Svizzera Stati Uniti Turchia<br />
3%<br />
8%<br />
13<br />
IL CENTRO DI BASILEA
<strong>Fondazione</strong><br />
<strong>ECAP</strong><br />
ORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE<br />
Il Centro <strong>ECAP</strong> di Solothurn<br />
La nostra attività (ore di lezione erogate e partecipanti per settore)<br />
Tipologia di corsi Numero di corsi Ore di formazione Partecipanti<br />
Tedesco di base 5<br />
672<br />
71<br />
Erstabklärung 16<br />
224<br />
182<br />
Bilancio e candidatura 4<br />
192<br />
42<br />
Tedesco (libero mercato) 6<br />
297<br />
36<br />
Informatica 1<br />
24<br />
8<br />
CNC 2<br />
200<br />
18<br />
Lig 2<br />
48<br />
32<br />
Totali 36<br />
1'657<br />
389<br />
Il 2001 è stato per l’<strong>ECAP</strong> di Soletta l’anno dei grandi cambiamenti. La concentrazione dell’attività<br />
in un unico luogo e la razionalizzazione organizzativa e personale condotta parallelamente<br />
all’intensificazione della collaborazione con Argovia, hanno permesso di ridurre significativamente<br />
le perdite della sede. Operativamente, se l’offerta formativa ha potuto essere ampliata e<br />
ulteriormente diversificata, il numero di ore svolte rispetto all’anno precedente è diminuito.<br />
� L’offerta di tedesco per disoccupati è stata rielaborata ed attualizzata. Le 1088 ore svolte nei<br />
settori di “Tedesco di base”, “Erstabklärung” e “StebeStabo” rappresentano il 60% dell’attività<br />
totale della sede.<br />
� La cooperazione con altre istituzioni è stata cercata in tutti i settori corsuali. Con il Soccorso<br />
Operaio Svizzero (SOS) è stato organizzato un corso di integrazione per donne immigrate nei<br />
propri comuni di residenza: durante 2 pomeriggi la settimana e per 8 settimane è data l’opportunità<br />
alle donne di seguire corsi di tedesco mentre i bambini vengono presi in carico. Per molte donne<br />
questo è stato il primo passo nella lingua tedesca, ed un importante progresso in termini di<br />
integrazione sociale nel proprio comune di residenza. Nel 2001 sono iniziati 4 corsi a Zuchwil e<br />
nella regione di Olten. E’ previsto nel 2002 uno sviluppo del progetto nell’intero cantone.<br />
� La collaborazione dell’<strong>ECAP</strong> di Soletta con FormAzione di Berna è stata lanciata nel 2001 nei<br />
progetti di CNC, una collaborazione che dovrebbe rafforzarsi ed ampliarsi sempre più. Settore<br />
storico della sede, i corsi di CNC vengono adattati ai bisogni di formazione dell’intera regione: nel<br />
2001 si sono svolti corsi di tornitura, di fresatura e di programmazione.<br />
Con i corsi di informatica, il totale dell’attività della sede ha raggiunto per il 2001, 36 corsi per un<br />
totale di 1657 lezioni.<br />
14<br />
IL CENTRO DI SOLOTHURN
<strong>Fondazione</strong><br />
<strong>ECAP</strong><br />
ORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE<br />
Il Centro <strong>ECAP</strong> SEI Ticino<br />
La nostra attività (ore di lezione erogate per settore)<br />
Settore Ore di Formazione<br />
Formazione con disoccupati<br />
%<br />
1817 32<br />
Informatica e Lignue con SPAI Biasca 384 7<br />
Informatica Lamone e Sementina 425 7<br />
Lingue Lamone 30 1<br />
Maturità Professionale con SPAI Biasca 1450 25<br />
Leggere e Scrivere 128 2<br />
Muratori 1410 25<br />
Vendita 60 1<br />
TOTALE 5704 100<br />
Sono state 5.704 per 1331 partecipanti, le ore svolte nel 2001 dall’<strong>ECAP</strong>-SEI Ticino. Come da<br />
tradizione, la sede si distingue per l’alto tasso di attività nei settori destinati a persone occupate<br />
(quasi il 70% dell’attività), e per la particolare composizione del pubblico (in maggioranza<br />
Svizzeri).<br />
Soltanto una lezione su 3 svolte dalla sede ticinese dell’<strong>ECAP</strong> nel 2001 è stata rivolta a<br />
partecipanti disoccupati. Questa evoluzione segna una tendenza in atto già da diversi anni in<br />
Ticino: la progressiva diminuzione di attività nel settore della disoccupazione, dove a fare la<br />
parte da leone sono stati ancora per quest’anno i corsi svolti nel settore terziario, dai bilanci<br />
delle competenze ai corsi di contabilità con l’applicativo Banana. Parallelamente si è registrato<br />
il rafforzamento relativo dell’attività svolta negli altri settori. Spiccano a questo proposito le<br />
collaborazioni con il sindacato SEI nella formazione dei muratori (25% delle circa 5700 ore<br />
totali di formazione svolte) e la collaborazione con la Scuola Professionale di Biasca con la<br />
quale viene riproposto annualmente il corso di Maturità Professionale Tecnica serale: un<br />
progetto unico nel suo ambito in Svizzera che ha ottenuto nel 2001 il un riconoscimento<br />
federale.<br />
Di particolare successo è stata l’attività del corso di Tecnico Hardware proposto nel laboratorio<br />
di Sementina da un anno: nel 2001 sono stati proposti 4 nuovi corsi, per un totale di 250 ore,<br />
frequentati da 42 corsisti.<br />
25%<br />
8%<br />
2%<br />
62%<br />
I nostri corsisti<br />
Svizzera Italia Balcani<br />
Nord Africa Medio Oriente Sud-est asiatico<br />
Portogallo Spagna Brasile<br />
Russia Australia<br />
15<br />
IL CENTRO DELL‘<strong>ECAP</strong>-SEI TICINO
<strong>Fondazione</strong><br />
<strong>ECAP</strong><br />
ORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE<br />
Il Centro <strong>ECAP</strong> di Winterthur<br />
La nostra attività (ore di lezione erogate e partecipanti per settore)<br />
Tipologia di corsi Numero Ore di formazione Partecipanti<br />
corsi<br />
totali<br />
Tedesco intensivo 7 1346 90<br />
Tedesco altri 7 200 78<br />
Alfabetizzazione intern. 10 1080 80<br />
Stabe/Bewerb.Werkst. 3 208 23<br />
Informatica 6 380 60<br />
Deutscheinschätzung 154 352<br />
TOTALE 3368 683<br />
Il centro di Winterthur nel 2001 ha consolidato la sua offerta formativa tradizionale riuscendo<br />
contemporaneamente a sviluppare iniziative a carattere sperimentale.<br />
Tra l’attività tradizionale, i corsi di alfabetizzazione si sono attestati come una delle principali<br />
competenze dell’<strong>ECAP</strong> di Winterthur che si è confermata il partner della città nella lotta<br />
all’analfabetismo. Parallelamente, i corsi di tedesco hanno dimostrato di sapersi adeguare ai tempi<br />
e alle esigenze proponendo una interessante diversificazione:<br />
� il progetto “Mein Kind lernt Deutsch, ich auch” è giunto al terzo semestre e le amministrazioni<br />
scolastiche locali, in collaborazione con le quali è organizzato il progetto, sono molto soddisfatte<br />
� a Istighofen, in collaborazione con il sindacato SEI, sono stati proposti e organizzati due corsi di<br />
tedesco “Deutsch am Arbeitsplatz” all’interno della ditta ZZWancor Dachziegelwerk;<br />
� in via sperimentale il centro ha avviato un nuovo progetto formativo che si rivolge ad un pubblico<br />
di disoccupati con buone conoscenze di tedesco per l’apprendimento e l’esercitazione di tecniche di<br />
candidatura.<br />
Da ultimo l’informatica, la cui richiesta è in aumento, grazie anche al finanziamento da parte del<br />
Ministero del Lavoro italiano. La grande novità di questi corsi è l’aumento della partecipazione del<br />
pubblico femminile, che si attesta al 40% dei partecipanti totali.<br />
Per il Centro si aprono nuove nicchie di attività e nuove sfide per le insegnanti che si rivelano<br />
uno dei cardini sui quali poggia la qualità formativa del centro.In prospettiva gli sforzi del centro<br />
saranno indirizzati ad un ulteriore consolidamento delle attività tradizionali, con particolare<br />
attenzione all’integrazione, non solo nel professionale ma soprattutto sociale.<br />
I nostri corsisti<br />
25%<br />
30%<br />
5%<br />
20%<br />
20%<br />
Italia<br />
Turchia<br />
Serbia e<br />
Croazia<br />
Altri paesi<br />
Ex-Jugoslavia<br />
Altri paesi<br />
16<br />
IL CENTRO DI WINTERTHUR
<strong>Fondazione</strong><br />
<strong>ECAP</strong><br />
ORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE<br />
Il Centro <strong>ECAP</strong> Zentralschweiz<br />
Il 2001 per l’<strong>ECAP</strong> Zentralschweiz (con sede a Lucerna) è stato un anno di espansione e<br />
stabilizzazione. L’attività è passata dalle circa 8400 ore del 2000 a quasi 10 mila ore nel 2001 (vedi<br />
dettaglio nella tabella), con i corsi per disoccupati che rappresentano ancora il 60% dell’intera<br />
attività formativa della sede.<br />
La nostra attività (ore di lezione erogate e partecipanti per settore)<br />
Kurse Lektionen TN<br />
Deutsch als Zweitsprache 64 3685 621<br />
Deutschkurse in Firmen 4 380 40<br />
Privatunterricht Deutsch/andere Sprachen 371 20<br />
Erwerbslosenkurse:<br />
Deutsch und Beruf 19 4383 180<br />
Einführungskurse in der Muttersprache 17 510 170<br />
Informatik Span./Alb. 5 270 60<br />
Modul „Erwachsenenbildung in interkulturellen Feldern 161 10<br />
TOTAL 109 9760 1101<br />
Tedesco come seconda lingua: settore trainante d’attività sul libero mercato, dall’alfabetizzazione<br />
alla preparazione al certificato, i corsi – svolti soprattutto in modalità intensiva - hanno suscitato<br />
anche quest’anno un grande interesse, diventando sempre più un punto di riferimento anche per<br />
l’utenza di diverse istituzioni sociali, come ad esempio gli uffici di inserimento sociale, la Caritas e il<br />
Soccorso Operaio Svizzero (SOS). Parallelamente quest’offerta diventa interessante offerta<br />
formativa per persone in disoccupazione parziale, spesso escluse da misure attive sul mercato del<br />
lavoro. L’offerta di lezioni private completa il pacchetto di questo settore: la domanda è in aumento,<br />
sia per preparazione all’esame, sia come completamento alla formazione.<br />
Gli sforzi nei contatti con ditte e organizzazioni sono stati paganti. Nel mese di settembre presso la<br />
Posta si sono tenuti tre corsi di “tedesco come seconda lingua”. In aggiunta a ciò, in cooperazione<br />
con il sindacato SEI e con il sostegno della Commissione federale degli stranieri (CFS), sono stati<br />
organizzati 4 corsi a livelli differenti per lavoratori del settore della ristorazione. Infine, nel 2001 si è<br />
stretta una collaborazione con la città di Lucerna nell’organizzazione di corsi di tedesco come<br />
seconda lingua per collaboratori della città. La domanda è stata enorme, e durante la prima fase<br />
circoscritta ai centri per anziani, oltre 90 persone si sono annunciate. Nove corsi sono poi partiti in<br />
seguito.<br />
17<br />
IL CENTRO DI LUCERNA (ZENTRALSCHWEIZ)
<strong>Fondazione</strong><br />
<strong>ECAP</strong><br />
ORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE<br />
I corsi per disoccupati di “Deutsch und Beruf”, e di introduzione condotti in lingua madre, si sono<br />
tenuti regolarmente, confermando una stabilizzazione del settore. Verso la fine dell’anno, come<br />
causa diretta dell’aumento della disoccupazione, i corsi hanno registrato un incremento, soprattutto<br />
per quanto concerne la fase di introduzione, un’offerta che in questa forma è un’esclusività<br />
dell’ufficio del lavoro del cantone di Lucerna e che risponde ad un’esigenza molto sentita da parte<br />
dei disoccupati.<br />
Nel settore dell’informatica, in collaborazione con la Consejeria Laboral spagnola, sono stati condotti<br />
corsi di introduzione e approfondimento all’informatica in lingua spagnola: un’offerta che da<br />
alcuni anni caratterizza il centro di Lucerna e che riscuote un grande successo presso il pubblico,<br />
tant’è che i posti disponibili si sono esauriti in pochi giorni.<br />
Da ultimo, in collaborazione con l’associazione svizzera degli uffici del lavoro, è stato avviato in<br />
diverse regioni svizzere un interessante seminario di formazione continua per il personale degli uffici<br />
del lavoro sul tema “Gestire i rapporti con la molteplicità culturale”.<br />
In prospettiva l’<strong>ECAP</strong> Zentralschweiz continuerà ad allargare e intensificare la sua rete di<br />
collaborazione con diverse organizzazioni e con gli organismi politici a livello cittadino e cantonale al<br />
fine di promuovere nuove esperienze sul tema di migrazioni e di integrazione. Temi sui quali l’<strong>ECAP</strong><br />
Zentralschweiz può spendere una grande esperienza maturata in anni di attività con donne e uomi<br />
immigrati.<br />
I nostri corsi in percentuale<br />
17%<br />
15%<br />
4%<br />
5% 1%<br />
Deutsch als Zweitsprache<br />
Deutsch in Firmen<br />
Deutsch und Beruf (Erwerbslosenkurse)<br />
Einführungskurse in der Muttersprache (Erwerbslosenkurse)<br />
Informatik Span / Alb<br />
Modul "Erwachsenenbildung in interkulturellen Feldern"<br />
58%<br />
18<br />
IL CENTRO DI LUCERNA (ZENTRALSCHWEIZ)
<strong>Fondazione</strong><br />
<strong>ECAP</strong><br />
ORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE<br />
Il Centro <strong>ECAP</strong> di Zurigo<br />
La nostra attività (ore di lezione erogate e partecipanti per settore)<br />
Tipologia di corsi Numero corsi Ore di formazione Partecipanti<br />
Tedesco libero mercato<br />
tedesco pom/ser/sab 26 1394 316<br />
tedesco pom.per donne 18 1560 290<br />
tedesco in ditte 2 100 24<br />
ADEFA 1 200 18<br />
Informatica<br />
informatica per italiani 30 1568 388<br />
internaz,/spagnoli 15 697 174<br />
Formazione professionale<br />
elettroimpiantisti 1 107 11<br />
AFC Art. 41 1 274 10<br />
telefonia 1 108 10<br />
Corsi per disoccupati<br />
tedesco 32 5424 386<br />
alfabetizzazione 12 1880 94<br />
bilanci professionali 5 344 40<br />
Deutscheinsch./INFO 2560 7511<br />
TOTALE 144 16216 9272<br />
L’attività del centro di Zurigo nel 2001 ha rispettato le previsioni stilate all’inizio dell’anno. Se<br />
da un lato si è verificata nella prima parte dell’anno la prospettata riduzione delle attività<br />
legate alla disoccupazione, che rimane però oltre il 60% dell’attività del centro, dall’altra si è<br />
registrato un incremento dei corsi di tedesco offerti sul libero mercato. Le ore di formazione<br />
svolte dal centro si attestano a buoni livelli, attorno alle 16 mila ore (vedi dettaglio nella<br />
tabella).<br />
Nel 2001, l’ufficio cantonale responsabile delle attività per i disoccupati ha sviluppato nuovi<br />
progetti che sono giunti nel frattempo alla loro introduzione definitiva, avvenuta all’inizio del<br />
2002. Sia la fase di sperimentazione che quella di lancio hanno richiesto un intenso lavoro di<br />
accompagnamento da parte della coordinatrice del settore. Per far fronte a questa nuova<br />
offerta formativa, il centro dovrà ampliare gli spazi e le risorse umane impiegate.<br />
Nel settore della formazione professionale, alla temuta flessione dell’attività nel settore<br />
dell’informatica, dovuta soprattutto al ritardo dell’approvazione ufficiale dei progetti del<br />
Ministero del lavoro, si è riusciti a far fronte mantenendo l’attività a livelli buoni: 2265 ore di<br />
attività rispetto alle 2848 del 2000. Questo risultato è stato raggiunto anche grazie<br />
all’aumento dell’attività dei corsi di informatica in spagnolo, svolti in collaborazione con la<br />
Consejeria Laboral. Nel 2001 si è iniziato con i lavori di rinnovo dell’infrastruttura informatica,<br />
un investimento che verrà completato nel corso del 2002. Leggermente in declino è invece<br />
l’attività di formazione professionale storica del centro: un settore che dovrà essere rinnovato<br />
e rilanciato nei prossimi anni.<br />
19<br />
IL CENTRO DI ZüRICH
<strong>Fondazione</strong><br />
<strong>ECAP</strong><br />
ORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE<br />
Il centro di Zurigo si è qualificato nel 2001 come Test Center per gli esami ECDL (European<br />
Computer Driving Licence): con questa qualifica il centro si è distinto guadagnando prestigio nel<br />
campo dell’informatica. Per il futuro il settore dovrebbe aumentare e diversificare l’offerta<br />
aumentando la propria attrattività sul mercato. .<br />
Nel corso del 2002 insieme all’Enaip sono state condotte intense trattative con i responsabili del<br />
settore formazione formatori del cantone, per fondere il corso ADEFA con la formazione per<br />
insegnanti di tedesco come seconda lingua DaF del cantone e ottenere la qualifica SVEB 1. Le<br />
trattative hanno avuto successo, la domanda di qualifica verrà inoltrata alla SVEB e il primo corso<br />
secondo il nuovo modello partirà nell’autunno 2002. Nel frattempo si è svolto il corso ADEFA 2001/2,<br />
coordinato da due nuove responsabili <strong>ECAP</strong> e Enaip. Il corso, al quale hanno partecipato 18 docenti<br />
di tedesco come seconda lingua, provenienti da diverse istituzioni, si è concluso con successo nel<br />
febbraio 2002.<br />
Le prospettive per il 2002 prevedono un incremento delle attività nel campo della disoccupazione,<br />
almeno per la prima metà dell’anno. Sul libero mercato verranno proposti corsi intensivi di tedesco<br />
brevi - 60 ore in un mese – e di corsi di informatica in tedesco elementare: attività che ci<br />
permetteranno di raggiungere nuovi pubblici di donne uomini immigrati. Si prevede inoltre l’avvio del<br />
progetto “In(frau)net”, informatica per donne, cofinanziato dall’Ufficio federale per le pari opportunità.<br />
In generale il buon rapporto con le istituzioni locali ci conferma la qualità e la competenza<br />
nell’organizzazione di attività formative, attribuendo al centro un ruolo di primo piano fra le istituzioni<br />
della formazione nel campo della migrazione.<br />
I partecipanti ai nostri<br />
corsi di informatica<br />
italiani spagnoli america centrale e del sud<br />
I partecipanti ai nostri<br />
corsi di tedesco per<br />
disoccupati<br />
italiani<br />
turchi<br />
balcani<br />
spazio europeo (spagna, portogallo, …)<br />
resto del monto<br />
20<br />
IL CENTRO DI ZüRICH
<strong>Fondazione</strong><br />
<strong>ECAP</strong><br />
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Lo sviluppo delle reti di cooperazione<br />
Oltre la formazione<br />
• Anche nel 2001 l’<strong>ECAP</strong> ha partecipato attivamente alla vita della Rete europea SMILE e in<br />
Svizzera alle iniziative della FSEA, di cui è membro importante<br />
• Si è ulteriormente consolidato, anche attraverso il comune sostegno all’Associazione<br />
FormAZIONE e lo sviluppo di progetti in collaborazione, il rapporto con il sindacato, sia a livello<br />
svizzero (rilancio della convenzione con l’USS, oltre che con Movendo e con i principali sindacati<br />
GBI/SEI, SMUV/FLMO), sia su scala europea (sindacati italiani, spagnoli, portoghesi, ma ora<br />
anche realtà centro e nord-europee nell’ambito dei partenariati Leonardo e delle altre reti)<br />
• Grazie alla partecipazione al programma UE Leonardo l’<strong>ECAP</strong> ha acquisito e consolidato nuove<br />
reti cooperative; è ora membro della rete europea Reforme (Enti attivi nella formazione dei<br />
lavoratori dell’edilizia) e di Euroreso<br />
• Nell’ambito delle iniziative finanziate dal Ministero del Lavoro l’<strong>ECAP</strong> ha potuto sviluppare nel<br />
2001 nuovi interessanti partenariati, primo fra tutti quello con l’Associazione Ass.For.Seo. Di<br />
Roma, con cui l’<strong>ECAP</strong>, insieme a FormAZIONE, promuoverà ulteriori iniziative formative anche<br />
nel 2002<br />
• A livello locale, la <strong>Fondazione</strong> ha consolidato i suoi rapporti con le Scuole professionali, con altri<br />
Enti di formazione e con le Università; in Ticino come a Lucerna opera in collaborazione con le<br />
locali Università, in Argovia, come a Basilea e in altre realtà della Svizzera tedesca, vanta una<br />
vasta rete di cooperazione con istituzioni del privato sociale e Enti attivi nel campo<br />
dell’integrazione<br />
La ricerca<br />
• L’attività di ricerca costituisce ormai un campo consolidato per la <strong>Fondazione</strong>. Tra le ricerche<br />
sviluppate nel 2001 si segnala lo studio sui giovani italiani di seconda generazione realizzato in<br />
collaborazione con la Federazione delle Colonie Libere Italiane in Svizzera. Si sono per contro<br />
concluse le indagini Working Hours and Training e Cultura Alimentare mediterranea in Svizzera,<br />
condotte nell’ambito di progetti pilota Leonardo.<br />
• Con il suo progetto Cap Competence, l’USR <strong>ECAP</strong> ha avuto assegnato il Premio Fdep 2001 per<br />
un’iniziativa formativa di eccellenza nel campo del lavoro con i pubblici debolmente qualificati<br />
• E’ infine continuata la partecipazione dell'<strong>ECAP</strong> a progetti inseriti nel programma Leonardo. Nel<br />
2001 sono giunti a conclusione i progetti pilota WHAT, Convotrain (formazione dei formatori),<br />
Entrain (formazione all’autoimpiego), Interim (formazione e lavoro interinale), CAM (Cultura<br />
Alimentare Mediterranea). Si è nel frattempo avviato il progetto Oilà, sulla formazione degli<br />
operatori dei servizi all’impiego impegnati con pubblici multiculturali). Altre due partecipazioni a<br />
progetti Leonardo prenderanno il via all’inizio del 2002.<br />
Vuoi saperne di piu’?<br />
Informazioni complete e Rapporti di ricerca in www.ecap.ch/usr!<br />
Visita il nostro sito!<br />
21<br />
LA FONDAZIONE OLTRE LA FORMAZIONE
<strong>Fondazione</strong><br />
<strong>ECAP</strong><br />
ORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE<br />
Seminari, convegni, incontri<br />
Nel 2001 l’attività convegnistica dell’<strong>ECAP</strong> è stata particolarmente intensa. Tra le iniziative<br />
organizzate segnaliamo:<br />
• Il Convegno internazionale “Competenze per la creazione di lavoro e di impresa”, organizzato a<br />
Lugano - 9 marzo 2001 - presso la locale Università; ha visto riuniti oltre cento operatori ed<br />
esperti in materia di politiche del lavoro e dello sviluppo locale a discutere di approcci innovativi<br />
alla progettazione e alla formazione dei formatori, dei consulenti del personale, delle piccole<br />
imprese<br />
• Il Convegno “CH-CAM” - seminario di presentazione dei risultati del progetto Cultura Alimentare<br />
Mediterranea, organizzato a Berna da FormAZIONE e <strong>ECAP</strong> (Hotel Bern, 15 giugno 2001); oltre<br />
cento operatori della ristorazione e formatori attivi in questo campo, che hanno discusso dei<br />
bisogni di riqualificazione della ristorazione mediterranea in Svizzera e di offerte innovative in<br />
questo campo, degustando in conclusione un apprezzato menu mediterraneo<br />
Tra le iniziative piu’ mirate promosse dalla <strong>Fondazione</strong><br />
• Il tradizionale Seminario internazionale estivo di formazione dei formatori e dirigenti <strong>ECAP</strong>,<br />
(Pianoro, luglio 2001)<br />
• Il Workshop “Orari di lavoro e accesso alla formazione continua”, seminario transnazionale di<br />
discussione dei risultati del progetto WHAT (Zurigo, 7 settembre 2001)<br />
• Il Workshop “Lavorare per l’integrazione degli stranieri”, organizzato nell’ambito del progetto Oilà<br />
- Zurigo, 30 novembre 2001<br />
L’<strong>ECAP</strong> ha inoltre partecipato attivamente, con sue ricerche e comunicazioni, al Congresso<br />
internazionale della SGBF - Uebergänge (Aarau, 4-6 ottobre 2001) e alla Giornata nazionale<br />
Leonardo, organizzata dal BBW a Berna (23 novembre 2001)<br />
22<br />
LA FONDAZIONE OLTRE LA FORMAZIONE
<strong>Fondazione</strong><br />
<strong>ECAP</strong><br />
ORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE<br />
Un nuovo Comitato Scientifico<br />
Dal 2002 la <strong>Fondazione</strong> <strong>ECAP</strong> avrà un nuovo Comitato Scientifico, destinato a riunire una<br />
serie di autorevoli personalità del mondo scientifico e accademico. Ne faranno parte:<br />
Giovanna CAMPANI, docente, Università di Firenze<br />
Francesco CARCHEDI, ricercatore, presidente Associazione PARSEC, Roma<br />
Sandro CATTACIN, direttore FSM, Università di Neuchâtel<br />
Ferruccio D’AMBROGIO, formatore di adulti, docente SUPSI, Lugano<br />
Mario DONATI, Ufficio Studi e Ricerche del Cantone Ticino<br />
Rebekka EHRET, docente, Università di Basilea<br />
Franco FRIGO, Isfol, Roma<br />
Ruedi JORG, Docente e ricercatore, VPOD, Zurigo<br />
Ruedi KELLER, segretario regionale SMUV/FLMO, Berna<br />
Dario MORDASINI, segretario nazionale formazione SEI, Zurigo<br />
Pier Angelo NERI, pedagogista, Ufficio di Orientamento del Cantone di Ginevra<br />
Roberto PETTENELLO, segreteria federazione Formazione e Ricerca - CGIL, Roma<br />
Angelo ROSSI, economista, docente al Politecnico di Zurigo, direttore SUPSI<br />
Ilario ROSSI, antropologo, Università di Losanna<br />
Claudia SASSI, ricercatrice Ufficio Studi e Ricerche <strong>ECAP</strong>, Lugano<br />
Regula SCHRÄDER-NÄF, ricercatrice, Zurigo<br />
Hartmut SEIFERT, direzione Hans Böckler Stiftung, Frankfurt a/M<br />
Jonnhy STROUMZA, docente, Università di Ginevra, FDEP<br />
Markus TRUNIGER, Erziehungsdirektion des Kantons Zürich<br />
Giacomo VIVIANI, divisione FP, Canton Ticino, Lugano<br />
E’ motivo di grande soddisfazione e orgoglio l’accettazione da parte di studiosi e operatori di<br />
importanza internazionale della nostra proposta e in questa sede li vogliamo tutti ringraziare. Il FORMAZIONE<br />
Comitato si riunirà due volte all’anno, discutendo ordini del giorno tematici in forma<br />
seminariale, e sarà supportato dal lavoro di preparazione e segreteria assicurato dall’Ufficio LA<br />
Studi della <strong>Fondazione</strong>.<br />
Un grande amico ci ha lasciati OLTRE<br />
Alla fine del marzo 2002, nel momento di varare questo Rapporto, pochi giorni prima della<br />
riunione di insediamento del nuovo Comitato Scientifico, che avrebbe presieduto con la sua<br />
solita intelligenza e carica umana, ci ha lasciati Ettore Gelpi. E’ stato un grande amico<br />
dell’<strong>ECAP</strong>, che ha seguito in tutta la sua storia. Ci rimangono i suoi libri e i suoi contributi.<br />
Vogliamo ricordarlo senza retorica, pensando ai suoi richiami continui a non perdere la<br />
bussola ideale e politica del nostro lavoro di militanti sociali, ancor prima che formatori, FONDAZIONE<br />
ricercatori, dirigenti di una <strong>Fondazione</strong> che da oltre 30 anni si batte per l’integrazione degli<br />
stranieri. Grazie Ettore. LA<br />
23
<strong>Fondazione</strong><br />
<strong>ECAP</strong><br />
ORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE<br />
Le sfide del 2002<br />
Come ogni altro anno il 2002 sarà per l’<strong>ECAP</strong> un anno di sfide, per migliorare le sue offerte<br />
formative e perseguire i suoi obiettivi statutari. Alcune tendenze presenti nello scenario socioeconomico<br />
e istituzionale lasciano intravedere potenti vincoli con i quali saremo confrontati, nello<br />
sforzo di proseguire nella stabilizzazione della nostra presenza:<br />
• appare evidente, con il tramonto della speranza di veder varata a breve un'offensiva federale a<br />
favore dell’accesso alla formazione dei pubblici deboli, la rarefazione delle risorse di cui potremo<br />
disporre<br />
• la ripresa della disoccupazione alimenterà rinnovati bisogni in questo campo ma in un contesto di<br />
incerta applicazione delle norme (restrizioni? Riattivazione delle offerte formative o di altre<br />
misure?)<br />
• un ulteriore punto critico sarà la debolezza della rappresentanza dei bisogni di formazione dei<br />
pubblici di riferimento dell'<strong>ECAP</strong>, che pone la <strong>Fondazione</strong> nella necessità di innovazione continua<br />
delle sue offerte in un mercato del lavoro caratterizzato da forti incertezze, che l’entrata in vigore<br />
degli Accordi Bilaterali tra Svizzera e Unione Europea tenderà ad acuire<br />
Vi sono, tuttavia, anche opportunità da cogliere:<br />
• si diffondono modalità diverse di auto-formazione, che andrebbero meglio studiate e considerate:<br />
la formazione lungo l'arco della vita avviene in una grande varietà di forme<br />
• si moltiplica, in conseguenza di cio’, la domanda potenziale di riconoscimento e certificazione delle<br />
competenze<br />
• cresce la necessità di politiche di integrazione degli stranieri, ambito nel quale la <strong>Fondazione</strong> vanta<br />
una competenza riconosciuta<br />
• cresce l’attenzione verso le politiche di qualità della formazione<br />
Nel progettare il futuro dell’<strong>ECAP</strong> andranno tenute presenti alcune strategie emergenti nel mondo della<br />
formazione:<br />
• specializzazione settoriale delle istituzioni strutturate in forma di "scuola" e sviluppo di modelli di<br />
Agenzia formativa reticolari (con la tendenza delle istituzioni ad operare comunque in rete,<br />
attivando competenze complementari tra loro)<br />
• sviluppo di un mercato della formazione caratterizzato dall'alleanza tra Enti e stakeholders (per<br />
l’<strong>ECAP</strong> cio’ significa rafforzare le sue relazioni con il sindacato e le comunità degli stranieri)<br />
• crescita dello spazio delle ITC nella formazione<br />
• affermazione, a livello europeo, di forme di finanziamento della domanda di formazione (piuttosto<br />
che delle offerte) ma anche di modelli di pianificazione concertata delle risorse pubbliche (piani<br />
territoriali, aziendali, etc.) che stentano ancora a trovare spazio in Svizzera<br />
Per l'<strong>ECAP</strong> questo implica dare continuità a alcuni indirizzi strategici e punti di forza:<br />
• la posizione di prestigio acquisita come scuola di lingua tedesca per alloglotti<br />
• la capacità piu' generale di essere punto di riferimento per un pubblico eterogeneo di adulti<br />
stranieri in cerca di opportunità di formazione continua, sia ai fini di realizzare un miglior<br />
inserimento lavorativo, sia ai fini di conquistare l'integrazione nella società locale,<br />
• il collegamento con il sindacato, le imprese e con le istituzioni svizzere<br />
• l'abitudine, ove possibile, a operare in rete con altre scuole e istituzioni formative<br />
Uno sforzo di innovazione va fatto per riancorarsi al bisogno di formazione continua che emerge in<br />
forme piu' flessibili ed eterogenee, si deve ampliare la rete degli stakeholders della <strong>Fondazione</strong><br />
individuando nel contempo i settori in prospettiva emergenti di attività, sui quali investire i benefici<br />
derivanti dalla solida posizione nel mercato della formazione linguistica: sostegno ai processi di<br />
integrazione multiculturale, emersione e validazione delle competenze, accesso diffuso e<br />
"democratico" alle ITC<br />
24<br />
PARTE TERZA – LE PROSPETTIVE PER L‘<strong>ECAP</strong> NEL 2002
<strong>Fondazione</strong><br />
<strong>ECAP</strong><br />
ORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE<br />
2000/2001 - I costi<br />
Risultato 2000 Preventivo 2001 Risultato 2001<br />
Ore di formazione 63000 57171 57913<br />
COSTI<br />
Personale fisso 1'936'920.84 1'381'468.00 2'040'587.75<br />
Oneri sociali 348'645.75 266'694.00 397'914.61<br />
Affitti 1'053'022.86 861'034.00 915'909.00<br />
Manutenzione 140'232.50 60'500.00 126'359.98<br />
Energia 33'165.25 39'500.00 27'715.85<br />
Ammortamenti 207'581.00 137'000.00 111'603.57<br />
Rimborsi spese 109'598.02 52'500.00 119'207.31<br />
TOTALE COSTI FISSI DI STRUTTURA 3'829'166.22 2'798'696.00 3'739'298.07<br />
Salari insegnanti 4'339'405.32 4'104'886.00 3'750'502.98<br />
Collaboratori 264'475.78 260'970.00 242'625.69<br />
Oneri sociali 577'894.50 654'428.00 445'654.06<br />
Rimborso insegnanti 23'680.63 24'000.00 12'837.65<br />
Scuole esterne 198'024.50 165'000.00 142'644.71<br />
Altre spese corsi 104'226.28 37'500.00 74'117.60<br />
Libri e materiale didattico 167'106.44 133'000.00 197'301.28<br />
Fotocopie/Fotocopiatrice 125'830.80 127'000.00 115'929.00<br />
Allestimento aule e laboratori 50'072.84 41'000.00 53'324.06<br />
Aggiornamento 78'706.25 45'000.00 79'620.65<br />
TOTALE COSTI ATTIVITA CORSUALE 5'929'423.34 5'592'784.00 5'114'557.68<br />
Telefono 93'205.60 78'000.00 97'686.71<br />
Ufficio 62'650.65 65'500.00 106'000.83<br />
Spese postali e spedizione 53'037.95 59'000.00 56'981.60<br />
Macchine e attrezzature di gestione 5'888.59<br />
Stampa e pubblicità 179'325.35 139'000.00 198'960.52<br />
Spese amministrative 5'974.67<br />
Macchina caffè, bibite 60'128.05 29'000.00 38'011.20<br />
Interessi passivi 12'849.21 10'000.00 48.95<br />
Comitato scientifico, Fondazio 7'117.50 6'891.45<br />
Seminari e convegni 54'808.75 36'000.00 66'150.59<br />
Costi diversi 98'714.68 91'500.00 74'071.42<br />
TOTALE ALTRI COSTI 633'701.00 508'000.00 644'803.27<br />
Sopravvenienze passive 82'084.93 140'466.40<br />
Rischi e partecipazioni 370'000.00 150'000.00<br />
Nazionale 544'118.00<br />
TOTALE COSTI 10'844'375.49 9'443'598.00 9'789'125.42<br />
25<br />
APPENDICE – IL RISULTATO D‘ESERCIZIO
<strong>Fondazione</strong><br />
<strong>ECAP</strong><br />
ORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE<br />
2000/2001 - I ricavi<br />
Risultato 2000 Preventivo 2001 Risultato 2001<br />
Ore di formazione 63000 57171 57913<br />
RICAVI<br />
Ministero del Lavoro 623'591.85 382'000.00 209'126.35<br />
Ministero Affari Esteri 227'022.65 330'000.00 297'479.15<br />
SECO RAV, CMA, Kiga, div. Cantoni 3'294'645.45 3'588'515.00 2'573'272.50<br />
DFP, BBT, Form. Profess., + Cantoni 804'161.40 1'009'380.00 839'878.70<br />
Consejeria Laboral 45'000.00<br />
Altri enti 433'802.10 271'400.00 991'735.40<br />
Quote corsisti (<strong>ECAP</strong> Base) 4'782'089.25 3'180'650.00 4'096'677.45<br />
Progetti speciali 161'527.85 399'692.00 184'150.00<br />
Entrate diverse 162'404.08 91'500.00 130'545.25<br />
TOTALE CONTRIBUTI ALLA FONDAZIONE 10'489'244.63 9'298'137.00 9'322'864.80<br />
Sopravvenienze attive 364'132.08 468'403.89<br />
TOTALE RICAVI 10'853'376.71 9'298'137.00 9'791'268.69<br />
Risultato a pareggio 9'001.22 -145'461.00 2'143.27<br />
Composizione delle entrate<br />
Ministero del Lavoro Ministero Affari Esteri<br />
SECO RAV, CMA, Kiga, div. Cantoni DFP, BBT, Form. Profess., + Cantoni<br />
Altri enti Quote corsisti (<strong>ECAP</strong> Base)<br />
Progetti speciali Entrate diverse<br />
26<br />
APPENDICE – IL RISULTATO D‘ESERCIZIO
<strong>Fondazione</strong><br />
<strong>ECAP</strong><br />
ORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE<br />
Le attività in sintesi<br />
Centri Numero corsi Ore di formazione Partecipanti<br />
Argovia 103<br />
8'370<br />
944<br />
Basilea 122<br />
12'707<br />
1'366<br />
Soletta 36<br />
1'657<br />
389<br />
Ticino 99<br />
5'835<br />
1'331<br />
Winterthur 33<br />
3'368<br />
683<br />
Zentralschweiz 109<br />
9'760<br />
1'101<br />
Zurigo 144<br />
16'216<br />
9'272<br />
Totale 646<br />
57'913<br />
15'086<br />
Zurigo<br />
28%<br />
Zentralschweiz<br />
17%<br />
Winterthur<br />
6%<br />
Ticino<br />
10%<br />
Argovia<br />
14%<br />
Soletta<br />
3%<br />
Basilea<br />
22%<br />
27
<strong>Fondazione</strong><br />
<strong>ECAP</strong><br />
ORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE<br />
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<strong>ECAP</strong> Aargau - Rohrerstr. 102 - 5000 Aargau -<br />
<strong>ECAP</strong> Basel - Clarastr. 2 - 4005 Basel -<br />
<strong>ECAP</strong> Solothurn - Biberiststr. 24 - 4501 Solothurn<br />
<strong>ECAP</strong> SEI Ticino - Via Industria - 6814 Lamone<br />
<strong>ECAP</strong> Winterthur - Museumstr. 74 - 8401 Winterthur<br />
<strong>ECAP</strong> Zentralschweiz - Seidenhofstr. 10 - 6003 Luzern<br />
<strong>ECAP</strong> Zürich - Neugasse, 116 - 8031 Zürich<br />
FormAZIONE Bern - Freiburgstr. 139 - 3008 Bern<br />
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Il Rapporto è stato curato da Claudia Sassi e Furio Bednarz - Ufficio Studi e Ricerche <strong>ECAP</strong>, con la<br />
collaborazione dei Coordinatori dei Centri, della Direzione <strong>ECAP</strong> e dell’Amministrazione nazionale<br />
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