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I MALAVOGLIA - Libr@rsi

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· - Sì! bisogna ficcarsi in casa, quasi fossi un tesoro! Sta tranquilla che di tesori come<br />

noi non ne vogliono neppure i cani!<br />

· - Oh! se tua madre fosse qui, non diresti così! mormorava Mena.<br />

· - Se mia madre fosse qui, non sarei orfana, e non dovrei pensarci da me ad aiutarmi. E<br />

nemmeno 'Ntoni andrebbe per le strade, che è una vergogna sentirsi dire che siamo sue sorelle, e<br />

nessuno vorrà prendersi in moglie la sorella di 'Ntoni Malavoglia.<br />

· 'Ntoni, ora che era in miseria, non aveva più ritegno di mostrarsi insieme a Rocco<br />

Spatu e a Cinghialenta per la sciara e verso il Rotolo, e a discorrere sottovoce fra di loro, colla<br />

faccia scura, a guisa di lupi affamati. Don Michele tornava a dire alla Mena: - Vostro fratello vi<br />

darà qualche dispiacere, comare Mena!<br />

· Mena era ridotta ad andare a cercare il fratello sulla sciara anche lei, e verso il Rotolo,<br />

o sulla porta dell'osteria; e piangeva e singhiozzava, tirandolo per la manica della camicia. Ma<br />

egli rispondeva:<br />

· - No! È don Michele che mi vuole male, te l'ho detto. Sta sempre a macchinar<br />

birbonate contro di me collo zio Santoro. Li ho sentiti io nella bottega di Pizzuto, che lo sbirro<br />

gli diceva: - E se tornassi da vostra figlia, che figuraccia ci farei? - E lo zio Santoro rispondeva: -<br />

Oh bella! se vi dico che tutto il paese si mangerebbe i gomiti dall'invidia!<br />

· - Ma tu cosa vuoi fare? ripeteva Mena colla faccia pallida. Pensa alla mamma, 'Ntoni,<br />

e pensa a noi che non abbiamo più nessuno!<br />

· - Niente! Voglio svergognare lui e la Santuzza davanti a tutto il paese, quando vanno<br />

alla messa! Voglio dir loro il fatto mio, e far ridere la gente. Già non ho paura di nessuno al<br />

mondo; e mi sentirà anche lo speziale lì vicino.<br />

· Mena infatti aveva un bel piangere e un bel pregare, egli tornava a dire che non aveva<br />

nulla da perdere, e dovevano pensarci gli altri più di lui; che era stanco di fare quella vita, e<br />

voleva finirla - come diceva don Franco. E siccome all'osteria lo vedevano di malocchio, andava<br />

a girandolare per la piazza, specialmente la domenica, e si metteva sugli scalini della chiesa per<br />

vedere che faccia facevano quei svergognati che venivano lì a gabbare il mondo, e far le corna al<br />

Signore e alla Madonna sotto i loro occhi stessi.<br />

· La Santuzza, dacché incontrava 'Ntoni che faceva la sentinella sulla porta della chiesa,<br />

se ne andava ad Aci Castello per la messa, di buon mattino, onde sfuggire la tentazione di far<br />

peccati. 'Ntoni vedeva passare la Mangiacarrubbe, col naso nella mantellina, senza guardar più<br />

nessuno, ora che aveva acchiappato il marito. La Vespa, tutta in fronzoli, e con tanto di rosario in<br />

mano, andava a pregare il Signore di liberarla di quel castigo di Dio di suo marito; e 'Ntoni<br />

sghignazzava loro dietro: - Ora che l'hanno pescato il marito non hanno più bisogno di nulla. Ci è<br />

chi deve pensare a dar loro da mangiare!<br />

· Lo zio Crocifisso aveva persa anche la devozione, dacché si era messa la Vespa<br />

addosso, e non andava nemmeno in chiesa, per stare lontano dalla moglie almeno il tempo della<br />

messa; così si dannava l'anima.<br />

· - Questo è l'ultimo anno per me! andava piagnucolando; e adesso correva a cercare<br />

padron 'Ntoni, e gli altri disgraziati al pari di lui. - Nella mia vigna ci ha grandinato, e alla<br />

vendemmia non ci arrivo di certo.<br />

· - Sapete, zio Crocifisso, rispondeva padron 'Ntoni; quando vogliamo andare dal notaio<br />

per quell'affare della casa io son pronto, e ci ho qui i denari. - Colui non pensava ad altro che alla<br />

sua casa, e non gliene importava un corno degli affari degli altri.<br />

· - Non mi parlate di notaio, padron 'Ntoni! Quando sento parlare di notaio, mi<br />

rammento del giorno in cui mi ci lasciai trascinare dalla Vespa; maledetto sia il giorno che ci<br />

misi i piedi!<br />

· Ma compare Piedipapera che fiutava la senseria, gli diceva: - Quella strega della<br />

Vespa, se morite voi, è capace di dargliela per un pezzo di pane la casa del nespolo; ed è meglio<br />

che li facciate voi i vostri affari, finché ci avete gli occhi aperti.

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