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I MALAVOGLIA - Libr@rsi

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voltava le spalle, col mento sul petto, tutta rossa, e gli occhi bassi, masticandosi la cocca del<br />

grembiule, che ognuno se la sarebbe mangiata per pane. Infine, poiché Brasi non sapeva risolversi a<br />

mangiarsela per pane, dovette acciuffarlo lei pei capelli, e gli disse: - Sentite, compare Brasi, perché<br />

volete togliermi la pace? Io lo so che non sono per voi. Ora è meglio che non ci passiate più di qua,<br />

perché più vi vedo e più vorrei vedervi, e oramai son la favola del paese; la Zuppidda si mette sulla<br />

porta ogni volta che vi vede passare, e poi va a dirlo a tutti; ma farebbe meglio a tener d'occhi quella<br />

civetta di sua figlia Barbara, che l'ha ridotta come una piazza questa strada, tanta la gente che ci tira,<br />

e non va a dirlo quante volte passa e ripassa don Michele, per vedere la Barbara alla finestra.<br />

Con queste chiacchiere Brasi non si moveva più dalla straduzza, che non l'avrebbero<br />

mandato via neanche a bastonate, ed era sempre là intorno, a gironzolare colle braccia penzoloni, il<br />

naso in aria e la bocca aperta, come Giufà. La Mangiacarrubbe dal suo canto stava alla finestra, e<br />

cambiava ogni giorno fazzoletti di seta, e collane di vetro, come una regina. - Tutto quello che<br />

aveva lo metteva alla finestra - andava dicendo la Zuppidda, e quel bietolone di Brasi prendeva tutto<br />

per oro contante, ed era imbestialito, che non aveva paura nemmeno di suo padre, se fosse venuto a<br />

prenderlo a scapaccioni. - Questa è la mano di Dio per castigar la superbia di padron Fortunato, -<br />

diceva la gente. - Per lui sarebbe stato cento volte meglio dare a suo figlio la Malavoglia, la quale<br />

almeno ci aveva quel po' di dote, e non la spendeva in fazzoletti e collane. - Mena invece non ci<br />

metteva neppure il naso alla finestra, perché non ci stava bene, adesso che le era morta la mamma, e<br />

aveva il fazzoletto nero; e poi doveva anche badare a quella piccina, e farle da mamma, e non aveva<br />

chi l'aiutasse nelle faccenduole di casa, tanto che doveva andare anche al lavatoio, e alla fontana, e a<br />

portare il pane agli uomini, quando erano a giornata; sicché non era più come Sant'Agata, quando<br />

nessuno la vedeva, e stava sempre al telaio. Adesso aveva poco tempo da stare al telaio. Don<br />

Michele, dal giorno che la Zuppidda s'era messa a predicare sul ballatoio, colla conocchia in mano,<br />

che voleva cavargli gli occhi con quella conocchia, se tornava a bazzicar da quelle parti per la<br />

Barbara, passava e ripassava per la strada del Nero dieci volte al giorno, onde mostrare che non<br />

aveva paura della Zuppidda né della sua conocchia; e quando arrivava alla casa dei Malavoglia,<br />

rallentava il passo e guardava dentro, per vedere le belle ragazze che crescevano nella casa dei<br />

Malavoglia.<br />

La sera gli uomini tornando dal mare, trovavano ogni cosa preparata; la pentola che bolliva,<br />

e la tovaglia sul desco; oramai quel desco era troppo grande per loro, e ci si perdevano. Chiudevano<br />

l'uscio e mangiavano in santa pace. Poi si mettevano a sedere sulla porta, coi ginocchi fra le braccia,<br />

e si riposavano della giornata. Almeno non mancava nulla, e non toccavano più i denari della casa.<br />

Padron 'Ntoni aveva sempre la casa davanti agli occhi, là vicino, colle finestre chiuse, e il nespolo<br />

che si affacciava sul muro del cortile. Maruzza non aveva potuto morire in quella casa; né egli forse<br />

vi sarebbe morto; ma i denari ricominciavano a raggranellarsi, e i suoi ragazzi ci sarebbero tornati<br />

un giorno, ora che Alessi cominciava a farsi uomo anche lui, ed era un buon figliuolo della pasta dei<br />

Malavoglia. Quando poi avrebbero maritato le ragazze e ricomperata la casa, se potevano metter su<br />

anche la barca, non avevano più nulla a desiderare, e padron 'Ntoni avrebbe chiuso gli occhi<br />

contento.<br />

La Nunziata e la cugina Anna venivano anche loro a sedersi lì accanto sui sassi, a<br />

chiacchierare dopo cena con quei poveretti, che erano rimasti soli e derelitti anch'essi, talché<br />

sembrava fossero parenti. La Nunziata pareva che fosse a casa sua, e ci conduceva i suoi piccini,<br />

come la chioccia. Alessi, seduto accanto a lei le diceva: - O che l'hai finita oggi la tua tela? -<br />

oppure: - Lunedì ci andrai a vendemmiare da massaro Filippo? Ora che viene il tempo delle ulive<br />

avrai sempre da buscartela la tua giornata, anche se non hai roba da lavare; e potrai condurvi il tuo<br />

fratellino, che ora glieli daranno due soldi al giorno. - La Nunziata, seria seria, gli raccontava tutti i<br />

suoi progetti, e gli domandava dei consigli, e ragionavano insieme in disparte, come se avessero già<br />

i capelli bianchi. - Hanno imparato presto perché hanno visti guai assai! diceva padron 'Ntoni: il<br />

giudizio viene colle disgrazie. - Alessi, coi ginocchi fra le braccia, al pari del nonno anche lui,<br />

domandava alla Nunziata:<br />

- Mi vorrai per marito quando sarò grande?

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