I MALAVOGLIA - Libr@rsi
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gallone, li guardavano cogli occhi lustri, e correvano a chiudersi in casa. Nel paese era un gran<br />
squallore, e per le strade non si vedevano nemmeno le galline; persino mastro Cirino non si faceva<br />
più vivo, e lasciava stare di suonare mezzogiorno e l'avemaria, ché mangiava il pane del comune<br />
anche lui, per quei dodici tarì al mese che gli davano di bidello comunale, e temeva che gli<br />
facessero la festa come tirapiedi del governo.<br />
Adesso don Michele era padrone della strada, dacché Pizzuto, don Silvestro, e tutti gli altri<br />
erano andati a rintanarsi come conigli, e non c'era che lui a passeggiare davanti all'uscio chiuso<br />
della Zuppidda. Peccato che lo vedessero soltanto i Malavoglia, i quali adesso non avevano più<br />
nulla da perdere, e perciò se ne stavano a vedere chi passava, seduti sulla soglia, immobili, e col<br />
mento in mano. Don Michele per non perdere la sua gita, guardava la Sant'Agata, ora che tutti gli<br />
altri usci erano chiusi; e lo faceva anche per far vedere a quel ragazzaccio di 'Ntoni che lui non<br />
aveva paura di nessuno al mondo. E poi la Mena, così pallida, pareva tutta Sant'Agata davvero; e la<br />
sorellina, con quel fazzoletto nero, cominciava a farsi una bella ragazzina anche lei.<br />
Alla povera Mena pareva che tutt'a un tratto le fossero caduti venti anni sulla schiena.<br />
Adesso faceva colla Lia come la Longa aveva fatto con lei; le pareva di doversela tenere sotto le ali<br />
come una chioccia, e di averci tutta la casa sulle spalle. S'era abituata a rimaner sola colla sorellina,<br />
quando gli uomini andavano in mare, e a stare con quel lettuccio vuoto sempre dinanzi agli occhi.<br />
Se non aveva nulla da fare, si metteva a sedere colle mani in mano, guardando quel lettuccio vuoto,<br />
e allora sentiva che la mamma l'aveva lasciata davvero; e quando dicevano nella strada: - È morta la<br />
tale; è morta la tal'altra; pensava - Anche così hanno sentito dire - È morta la Longa! - la quale<br />
l'aveva lasciata sola con quella povera orfanella che aveva il fazzoletto nero come lei.<br />
La Nunziata, o la cugina Anna, venivano di tanto in tanto, col passo leggero e il viso lungo,<br />
senza dir nulla; e si mettevano sulla porta a guardar la strada deserta, colle mani sotto il grembiule.<br />
Quelli che tornavano dal mare andavano in fretta, guardinghi, colle reti in collo, e i carri non si<br />
fermavano nemmeno all'osteria.<br />
Chissà dove andava il carro di compar Alfio? e se in quel momento moriva di colera buttato<br />
dietro una siepe, quel poveretto che non ci aveva nessuno al mondo? Passava anche qualche volta<br />
Piedipapera, con una faccia di affamato, guardandosi intorno; o lo zio Crocifisso, che ci aveva la<br />
sua roba di qua e di là, e andava a toccare il polso ai suoi debitori, ché se morivano gli rubavano il<br />
debito. Il viatico andava anch'esso di fretta, nelle mani di don Giammaria, colla sottana rimboccata,<br />
e un ragazzo scalzo che suonava il campanello, perché mastro Cirino non si vedeva più. Quel<br />
campanello, nelle strade deserte, dove non passava nemmeno un cane, e perfino don Franco teneva<br />
chiusa metà della sua porta, faceva stringere il cuore.<br />
La sola persona che si vedesse andare di qua e di là giorno e notte, era la Locca, coi capelli<br />
bianchi e arruffati, che si metteva a sedere davanti alla casa del nespolo, o aspettava le barche alla<br />
riva, e nemmeno il colèra la voleva, poveretta.<br />
I forestieri erano fuggiti anch'essi, come gli uccelli quando viene l'inverno; e il pesce non<br />
trovava chi lo comprasse. Sicché diceva ciascuno: - Dopo il colèra verrà la fame. Padron 'Ntoni<br />
aveva dovuto metter mano ai denari della casa, e li vedeva assottigliare a soldo a soldo. Ma ei non<br />
pensava ad altro se non che Maruzza era morta fuori della sua casa, e cotesto non gli poteva uscir di<br />
mente. - 'Ntoni come vedeva spendere i denari tentennava il capo anche lui.<br />
Finalmente, quando il colèra finì, e dei denari raccolti con tanto stento ne restarono appena<br />
la metà, tornò a dire che così non si poteva durare, a quella vita di fare e disfare; che era meglio di<br />
tentare un colpo solo per levarsi dai guai tutti in una volta, e che là, dov'era morta sua madre in<br />
mezzo a tutta quella porca miseria, non voleva più starci.<br />
- Non ti rammenti che tua madre ti ha raccomandato la Mena? gli diceva padron 'Ntoni.<br />
- Che aiuto posso darci alla Mena se resto qui? ditelo voi!<br />
Mena lo guardò cogli occhi timidi, ma dove ci si vedeva il cuore, tale e quale come sua<br />
madre, e non osava proferir parola. Ma una volta, stringendosi allo stipite dell'uscio, si fece<br />
coraggio per dirgli: