I MALAVOGLIA - Libr@rsi
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la frittata sarà fatta, vostro padre dovrà dir di sì per forza. Già non ha altri figliuoli, e la roba non sa<br />
a chi lasciarla.<br />
- Che gente, eh! cominciò a strillare lo zio Crocifisso, dimenticandosi che era sordo. Quella<br />
strega ha il diavolo che la pizzica sotto la gonnella! E dire che tengono la medaglia della Madonna<br />
sul petto! Bisognerà dirlo a padron Fortunato, bisognerà! Siamo galantuomini o no? Se padron<br />
Fortunato non sta in guardia, quella strega di mia nipote gli fa il tiro di rubargli il figlio, poveretto!<br />
E correva per la strada come un pazzo.<br />
- Mi raccomando, non dite che li ho visti io! gridava Piedipapera andandogli dietro. Non<br />
voglio mettermi in bocca a quella vipera di vostra nipote.<br />
Lo zio Crocifisso in un attimo mise sottosopra tutto il paese, che voleva mandare perfino le<br />
guardie e don Michele a mettere sotto custodia la Vespa; la quale, infine, era sua nipote, e doveva<br />
pensarci lui; e don Michele era pagato per questo, per guardare gli interessi dei galantuomini. La<br />
gente si divertiva a veder padron Cipolla correre di qua e di là anche lui con tanto di lingua fuori, e<br />
ci aveva gusto che quel bietolone di suo figlio Brasi fosse andato a cascare nella Vespa, mentre<br />
pareva che per lui non fosse buona nemmeno la figlia di Vittorio Emanuele, ché aveva piantato la<br />
Malavoglia senza dire: vi saluto!<br />
Mena però non s'era messa il fazzoletto nero, quando Brasi l'aveva piantata; anzi ora tornava<br />
a cantare mentre stava al telaio, o aiutava a salare le acciughe, nelle belle sere d'estate. Stavolta san<br />
Francesco l'aveva proprio mandata la provvidenza. C'era stata una passata di acciughe come mai se<br />
n'erano viste; una ricchezza per tutto il paese; le barche tornavano cariche, colla gente che cantava e<br />
sventolava i berretti da lontano, per far segno alle donne che aspettavano coi bambini in collo.<br />
I rigattieri venivano in folla dalla città, a piedi, a cavallo, sui carri, e Piedipapera non aveva<br />
tempo di grattarsi il capo. Verso l'avemaria sulla riva c'era una fiera addirittura, e grida e schiamazzi<br />
d'ogni genere. Nel cortile dei Malavoglia il lume stava acceso sino a mezzanotte, che pareva una<br />
festa. Le ragazze cantavano, e venivano anche le vicine ad aiutare, le figlie della cugina Anna e la<br />
Nunziata, perché c'era da guadagnare per tutti, e lungo il muro si vedevano quattro file di barilotti<br />
già belli e preparati, coi sassi di sopra.<br />
- Adesso vorrei qui la Zuppidda! esclamava 'Ntoni, seduto sui sassi a far peso anche lui,<br />
colle mani sotto le ascelle. - Adesso lo vedrebbe che abbiamo il fatto nostro anche noi, e ce ne<br />
infischiamo di don Michele e di don Silvestro!<br />
I rigattieri correvano dietro a padron 'Ntoni coi denari in mano. Piedipapera lo tirava per la<br />
manica dicendogli: - Questo è il tempo d'approfittare. Ma padron 'Ntoni teneva duro a rispondere: -<br />
Ne parleremo ad Ognissanti; allora le acciughe avranno il loro prezzo. No, non voglio caparra, non<br />
voglio legarmi le mani! So io come vanno le cose. - E picchiava i pugni sui barili, dicendo ai nipoti:<br />
- Qui c'è la vostra casa e la dote di Mena. «La casa ti abbraccia e ti bacia». San Francesco mi ha<br />
fatto la grazia di lasciarmi chiudere gli occhi contento.<br />
Nello stesso tempo avevano fatte tutte le provviste per l'inverno, il grano, le fave, l'olio; e<br />
avevano data la caparra a massaro Filippo per quel po' di vino della domenica.<br />
Ora erano tranquilli; suocero e nuora tornavano a contare i danari nella calza, i barilotti<br />
schierati nel cortile, e facevano i loro calcoli onde vedere quello che ci mancasse ancora per la casa.<br />
La Maruzza conosceva quei denari soldo per soldo, quelli delle arancie e delle uova, quelli che<br />
aveva portati Alessi dalla ferrovia, quelli che Mena s'era guadagnati col telaio, e diceva: - Ce n'è di<br />
tutti. - Non ve l'avevo detto che per menare il remo bisogna che le cinque dita della mano si aiutino<br />
l'un l'altro? rispondeva padron 'Ntoni. - Oramai pochi ce ne mancano. E allora si mettevano in un<br />
cantuccio a confabulare colla Longa, e guardavano Sant'Agata, la quale se lo meritava, poveretta,<br />
che parlassero di lei «perché non aveva né bocca né volontà» e badava a lavorare, cantando fra di sé<br />
come fanno gli uccelli nel nido prima di giorno; e soltanto quando udiva passare i carri, la sera,<br />
pensava al carro di compare Alfio Mosca, che andava pel mondo, chi sa dove; e allora smetteva di<br />
cantare.<br />
Per tutto il paese non si vedeva altro che della gente colle reti in collo, e donne sedute sulla<br />
soglia a pestare i mattoni; e davanti a ogni porta c'era una fila di barilotti, che un cristiano si