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I MALAVOGLIA - Libr@rsi

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- Tale e quale come i gatti! diceva la Zuppidda; che se non danno il naso per terra son<br />

sempre vivi!<br />

La Longa aveva pure messo sulla porta un panchettino, e vendeva arancie, noci, ova sode ed<br />

ulive nere.<br />

- State a vedere che a poco a poco arrivano a vendere anche il vino! diceva la Santuzza. Io ci<br />

ho piacere, perché son gente col timore di Dio! E padron Cipolla si stringeva nelle spalle quando<br />

passava per la strada del Nero, davanti alla casa dei Malavoglia, che volevano fare i negozianti.<br />

Il negozio andava bene perché le uova erano sempre fresche, tanto che la Santuzza, ora che<br />

'Ntoni bazzicava all'osteria, mandava da comare Maruzza a prendere le ulive, quando c'erano dei<br />

bevitori che non avevano sete. Così a soldo a soldo avevano pagato mastro Turi Zuppiddu, e<br />

avevano rattoppato un'altra volta la Provvidenza, che adesso pareva davvero una ciabatta; eppure si<br />

metteva da parte qualche lira. Avevano comprato anche una buona provvista di barilotti, e il sale per<br />

le acciughe, se san Francesco mandava la provvidenza, la vela nuova per la barca, e messo un po' di<br />

denaro nel canterano. - Facciamo come le formiche, diceva padron 'Ntoni; e ogni giorno contava i<br />

denari, e andava a girondolare davanti la casa del nespolo, a guardare in alto, colle mani dietro la<br />

schiena. La porta era chiusa, i passeri cinguettavano sul tetto, e la vite si dondolava adagio adagio<br />

sulla finestra. Il vecchio si arrampicava sul muro dell'orto, dove ci avevano seminate delle cipolle<br />

che facevano come un mare di pennacchi bianchi, e poi correva dietro allo zio Crocifisso, per dirgli<br />

cento volte: - Sapete, zio Crocifisso, se giungiamo a metterli insieme, quei denari della casa, dovete<br />

venderla a noi, perché è stata sempre dei Malavoglia; «ad ogni uccello il suo nido è bello» e<br />

desidero morire dove son nato. «Beato chi muore nel proprio letto». Lo zio Crocifisso grugniva di<br />

sì, per non compromettersi; e alla casa ci faceva mettere una tegola nuova, od una cazzolata di<br />

calcina al muro del cortile, per far crescere il prezzo.<br />

Lo zio Crocifisso lo rassicurava così: - Non dubitate, non dubitate. La casa è là che non<br />

scappa. Basta tenerci gli occhi addosso. Ognuno tiene gli occhi addosso a quel che gli preme. - E<br />

una volta aggiunse: - Che non la maritate più la vostra Mena?<br />

- La mariterò quando vorrà Dio! rispose padron 'Ntoni. Per me vorrei maritarla anche<br />

domani.<br />

- Io se fossi in voi, gli darei Alfio Mosca, che è un buon ragazzo, onesto e laborioso; e cerca<br />

moglie di qua e di là, non ha altro difetto. Ora dicono che tornerà in paese, e par fatto apposta per<br />

vostra nipote.<br />

- O se dicevano che volesse pigliarsi vostra nipote la Vespa?<br />

- Anche voi! anche voi! cominciò a gridare Campana di legno. Chi lo dice? Son tutte<br />

chiacchiere; vuol papparle la chiusa a mia nipote, ecco cosa vuole! Bella cosa, eh? Che direste voi<br />

se la vostra casa la vendessi a un altro?<br />

Piedipapera il quale era sempre lì per la piazza, appena c'erano due che discorrevano, a<br />

cercare di buscarsi la senseria, si ficcò nel discorso anche lui. - La Vespa ora ci ha per le mani Brasi<br />

Cipolla, dopo che andò in aria il matrimonio della Sant'Agata, li ho visti con questi occhi, che<br />

andavano insieme per la viottola del torrente; io ci ero andato a cercare due ciottoli lisci per<br />

l'intonaco dell'abbeveratoio che non tiene l'acqua. E gli faceva la smorfiosa, la civetta! colle cocche<br />

del fazzoletto sulla bocca, e gli diceva: - Per questa medaglia benedetta che ci ho qui, non è vero<br />

niente. Puh! che mi fate stomaco quando mi parlate di quel vecchio barbogio di mio zio! - Parlava<br />

di voi, zio Crocifisso; e gli lasciava toccare la medaglia, sapete dove la tiene? Campana di legno<br />

faceva il sordo, e dimenava il capo, come Tartaglia. Piedipapera continuava: e Brasi disse: - Allora<br />

che facciamo? - Io non lo so quel che volete fare - rispondeva la Vespa, ma se è vero che mi volete<br />

bene, in questo stato non mi lascerete, ché quando non vi vedo mi pare che il cuore l'abbia diviso in<br />

due, come due spicchi d'arancia, e se vi maritano con qualchedun'altra vi giuro per questa medaglia<br />

benedetta che ci ho qui, sentite, che vedrete qualche cosa di grosso nel paese, e mi butterò in mare<br />

bella e vestita come sono. Brasi si grattava il capo, e seguitava: - Per me, io vi voglio; ma mio padre<br />

poi che farà? - Andiamocene via dal paese, diceva lei, come se fossimo marito e moglie, e quando

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