I MALAVOGLIA - Libr@rsi
I MALAVOGLIA - Libr@rsi
I MALAVOGLIA - Libr@rsi
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
della casa; che poi la casa se l'era presa egualmente, e li aveva lasciati in camicia come Gesù<br />
Bambino.<br />
- Vi pare che non lo sappia cosa ha detto vostra madre Maruzza in quei tempi in cui portava<br />
il naso in su, che la Barbara non era quella che ci voleva per suo figlio 'Ntoni, perché era avvezza<br />
come una signorina, e non sapeva quel che ci vuole ad essere una buona moglie di marinaro. Me<br />
l'hanno raccontato al lavatoio, comare Mangiacarrubbe e la gnà Cicca.<br />
- Comare Mangiacarrubbe e la gnà Cicca sono due carogne, rispondeva 'Ntoni, e parlano per<br />
l'invidia che non ho sposato la Mangiacarrubbe.<br />
- Per me pigliatevela pure! Bel guadagno che ci fa la Mangiacarrubbe!<br />
- Allora, comare Venera, se mi dite questo è come se mi diceste: in casa mia non ci mettete<br />
più piede.<br />
'Ntoni voleva far l'uomo, e non si lasciava vedere per due o tre giorni. Ma la piccola Lia, che<br />
non sapeva tutte quelle chiacchiere, continuava a venire a giocare nel cortile di comare Venera,<br />
come l'avevano avvezzata, quando la Barbara le dava i fichidindia e le castagne, perché voleva bene<br />
a suo fratello 'Ntoni, ed ora non le davano più nulla; la Zuppidda le diceva: - Che vieni a cercare tuo<br />
fratello qui? Tua madre ha paura che vogliono rubartelo tuo fratello!<br />
Comare la Vespa veniva anche lei nel cortile dei Zuppiddi, colla calzetta al collo, a dire roba<br />
di fuoco degli uomini, che sono peggio dei cani. E la Barbara rinfacciava alla ragazzina: - Lo so che<br />
non sono brava massaia come tua sorella! E comare Venera conchiudeva: - Tua madre che fa la<br />
lavandaia, invece di stare a ciarlare dei fatti altrui al lavatoio, farebbe bene a dare una risciacquata a<br />
quei quattro soldi di vestina che hai indosso.<br />
La bambina molte cose non le capiva; ma quel po' che rispondeva faceva montare la mosca<br />
al naso alla Zuppidda, e le faceva dire ch'era sua madre Maruzza che la indettava, e la mandava<br />
apposta da quelle parti per stuzzicarle la bile, tanto che finalmente la piccina non ci andò più, e la<br />
gnà Venera disse che era meglio, così non venivano in casa a far le spie, che temevano sempre<br />
volessero rubarsi quel tesoro di Cetriolo.<br />
Le cose arrivarono al punto che comare Venera e la Longa non si parlavano più, e se si<br />
vedevano in chiesa si voltavano la schiena.<br />
- Vedrete che arriveranno a metter fuori le scope! diceva la Mangiacarrubbe gongolando.<br />
Non mi chiamo la Mangiacarrubbe se non ci arrivano! Bell'affare che ha fatto la Zuppidda con<br />
Cetriolo!<br />
Di solito gli uomini non s'immischiano in quelle liti di donne, se no le questioni<br />
s'ingrosserebbero e potrebbero andare a finire a coltellate; invece le comari, dopo che hanno messo<br />
fuori la scopa, e si sono voltate le schiene, e si sono sfogate a dirsi improperi, e a strapparsi i capelli,<br />
si riconciliano subito, e si abbracciano e si baciano, e si mettono sull'uscio a chiacchierare come<br />
prima. 'Ntoni poi, stregato dagli occhi della Barbara, era tornato quatto quatto a piantarsi sotto la<br />
finestra, per metter pace, che la gnà Venera voleva buttargli sulla testa la broda delle fave, qualche<br />
volta, ed anche la figliuola si stringeva nelle spalle, ora che i Malavoglia non avevano più né re né<br />
regno.<br />
E glielo disse anche in faccia, alla fine, onde levarsi d'addosso quella noia, perché quel<br />
cristiano stava sempre davanti alla sua porta come un cane, e le avrebbe fatto perdere la fortuna, se<br />
mai qualcun altro avesse avuto l'intenzione di passare di là per lei.<br />
- Orbè, compare 'Ntoni, «I pesci del mare son destinati a chi se l'ha da mangiare»;<br />
mettiamoci il cuore in pace voi ed io, e non ci pensiamo più.<br />
- Voi potete mettervelo il cuore in pace, comare Barbara, ma per me, «Amare e disamare<br />
non sta a chi lo vuol fare».<br />
- Provate, che ci riescirete anche voi. A provare non si perde nulla. Io vi auguro ogni bene e<br />
ogni fortuna, ma lasciatemi badare ai fatti miei, ché ho già ventidue anni.<br />
- Io lo sapeva che dovevate dirmi così quando ci hanno preso la casa, ora che tutti ci voltano<br />
le spalle.