10.02.2013 Views

I MALAVOGLIA - Libr@rsi

I MALAVOGLIA - Libr@rsi

I MALAVOGLIA - Libr@rsi

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

La cugina Anna che scopriva ogni cosa dal greto dove era a stendere la tela, diceva con<br />

comare Grazia: - Ora quella povera Sant'Agata resta in casa, peggio di una casseruola appesa al<br />

muro, tale e quale come le mie figliuole che non hanno dote.<br />

- Poveretta! rispondeva comare Grazia, e le avevano perfino spartito i capelli!<br />

Mena però era tranquilla, e s'era rimessa la spadina d'argento nelle trecce da se stessa, senza<br />

dir nulla. Adesso aveva tanto da fare nella casa nuova dove bisognava mettere ogni cosa a un altro<br />

posto, e non si vedeva più il nespolo e la porta della cugina Anna e della Nunziata. Sua madre la<br />

covava cogli occhi, mentre lavorava accanto a lei, e l'accarezzava col tono della voce, quando le<br />

diceva: - dammi la forbice, o, tienmi la matassa - che se la sentiva nelle viscere, la sua figliuola, ora<br />

che tutti le voltavano le spalle; ma la ragazza cantava come uno stornello, perché aveva diciotto<br />

anni, e a quell'età se il cielo è azzurro vi ride negli occhi, e gli uccelli vi cantano nel cuore. Per altro<br />

il cuore non ce lo aveva mai avuto per quel cristiano, lo disse all'orecchio della mamma, mentre<br />

ordivano la trama. La madre era la sola che le aveva letto in cuore, e che ci avesse lasciata cascare<br />

una buona parola in quell'angustia. - Almeno se ci fosse compar Alfio, non ci avrebbe voltate le<br />

spalle anche lui. Ma quando sarà il tempo del vino nuovo tornerà qui.<br />

Le comari, poverette, non avevano voltate le spalle ai Malavoglia. Ma la cugina Anna era<br />

sempre in faccende, con tutto quello che aveva da fare per tirare innanzi con le sue figliuole, che le<br />

erano rimaste in casa peggio di casseruole appese, e comare Piedipapera si vergognava di farsi<br />

vedere per quel tiro che compare Tino aveva fatto ai poveri Malavoglia. Ella aveva il cuore buono,<br />

la gnà Grazia, e non diceva come suo marito: - Lasciali stare coloro, che non hanno più né re né<br />

regno. Cosa te ne importa? - La sola che si vedesse di tanto in tanto era Nunziata, col piccino in<br />

collo, e tutti gli altri dietro; ma anche lei doveva badare ai fatti suoi.<br />

Così va il mondo. - Ciascuno deve badare ai fatti suoi: quello che diceva a 'Ntoni di padron<br />

'Ntoni comare Venera. - Ciascuno deve pensare alla sua barba prima di pensare a quella degli altri.<br />

Tuo nonno non ti dà nulla; dunque che obbligo hai verso di loro? Se ti mariti, vuol dire che fai casa<br />

da te, e quel che guadagni, lo guadagni per la tua casa. «Cento mani Dio benedisse, ma non tutte in<br />

un piatto!».<br />

- Bella cosa, rispondeva 'Ntoni. Ora che i miei parenti sono in mezzo alla strada mi dite di<br />

piantarli anch'io! Come se la caverà il nonno a far andare la Provvidenza e a dar da mangiare a tanti,<br />

se lo lascio solo?<br />

- Allora sbrigatevela tra voi altri! esclamava la Zuppidda voltandogli le spalle per andare a<br />

frugare nei cassetti, o in cucina, buttando in aria ogni cosa per darsi da fare, onde non guardarlo in<br />

faccia. Mia figlia io non l'ho rubata! Si potrebbe chiudere gli occhi se non avete nulla, perché siete<br />

giovane, e ci avete sempre la salute da lavorare, e siete del mestiere, tanto più che adesso i mariti<br />

sono scarsi, con questa leva del diavolo che ci scopa via tutti i giovanotti del paese; ma se devono<br />

darvi la dote per papparvela con tutti i vostri, è un'altra cosa! Marito voglio dargliene uno solo alla<br />

mia figliuola, e non cinque o sei, e metterle sulle spalle due famiglie.<br />

Barbara nell'altra stanza fingeva di non udire, e seguitava a far girare l'arcolaio lesto lesto.<br />

Ma appena 'Ntoni si affacciava sull'uscio chinava gli occhi sui cannelli, e allungava il muso anche<br />

lei. Talché il poveraccio si faceva giallo e verde e di cento colori, e non sapeva che fare, perché<br />

Barbara lo teneva invischiato come un passerotto, con quegli occhioni neri, e gli diceva poi: - Vuol<br />

dire che a me non mi volete bene come ai vostri! e si metteva a piangere nel grembiule quando non<br />

c'era la mamma.<br />

- Sacramento! esclamava 'Ntoni, vorrei tornare a fare il soldato! - E si strappava i capelli e si<br />

dava dei pugni nella testa, ma non sapeva risolversi a pigliare la risoluzione che ci voleva, da vero<br />

cetriolo che era. - Allora, diceva la Zuppidda, «'Ntrua, 'ntrua! ciascuno a casa sua!». E suo marito le<br />

ripeteva: - Te l'avevo detto che a me i pasticci non mi piacciono! - Voi andatevene a lavorare!<br />

rispondeva lei, che non sapete nulla.<br />

'Ntoni, ogni volta che andava dai Zuppiddi, trovava tanto di grugno, e la gnà Venera gli<br />

rinfacciava ogni volta che i Malavoglia avevano invitato la Piedipapera a pettinare la Mena, bella<br />

pettinatura che le aveva fatto! per leccare le ciabatte a compare Tino, a motivo di quei quattro soldi

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!