Vigneto friuli - Claudio Fabbro
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1999 : “ Chiamiamolo TAI FRIULANO” …così salviamo tradizione e territorio “.<br />
La proposta venne avanzata da Piero Pittaro, leader mondiale degli enologi, in una<br />
conferenza stampa alla “Casa del Vino” in Udine . “ Una soluzione-secondo Pittaro-<br />
che gabella in modo elegante Bruxelles e Budapest e che metto a disposizione<br />
gratuitamente della Regione, avendola già registrata “ ( Il Messaggero Veneto,<br />
7.5.1999 )<br />
1999 : “ Ma la Regione non si rassegna . Venier Romano : “ Faremo chiarezza in<br />
termini legali sul contenzioso” ….” Intesa con il Veneto” ….. e nell’ occasione Il<br />
Messaggero Veneto , 7.5.1999, elenca tutti i sinonimi registrati dal giornale ( e<br />
rispettivi proponenti..) e cioè BIANCO FRIULANO ( Roberto Canton , S. Quirino),<br />
BLANC FURLAN (Primo Di Luca , Toronto ed Emilio Del Gobbo, Udine )<br />
LONGARUT ( Longobardi x Tayut ) , BLANC ( Giancarlo Pontoni, Milano)<br />
FURLAN; FURLANUT e FURLANELLO ( Manlio Collavini, Corno di Rosazzo) ,<br />
FURLAN ( Fred Plotkin, New York) , BIANCO FRIUL-VENETO GIULIANO (<br />
Antonio Lot, Sacile) nonché altre proposte e cioè SOVRAN, TAI, JULIUS, JACOT<br />
FURLAN, JACOT BLANC, VIDUL BLANC FURLAN, BONTAJ .<br />
1999 : “ Una task force per il nuovo Tocai. L’ERSA convoca i consorzi di tutela .<br />
Entro un anno si deve cambiare nome. Intanto il presidente mondiale degli enotecnica<br />
Piero Pittaro lancia il TAI FRIULANO “ ( Il Gazzettino, 7.5.1999)<br />
1999 : “ E’ il ’93, la CEE rinuncia ai nomi usati in Italia e Francia – In seguito agli<br />
accordi stipulati con i magiari. In Alsazia hanno risolto tutto da tempo, ma noi cosa<br />
aspettiamo ? Questo è l’interrogativo che si pone il dr. Giampiero Schiratti, friulano,<br />
funzionario dell’ Unione europea, in un lungo articolo a sua firma nella pagina<br />
“AGRICOLTURA” a cura di Giuseppe Longo( Il Messaggero Veneto, 7.5.1999).<br />
Schiratti, nell’ occasione, sviluppa un interessante excursus sul contenzioso ed in<br />
sostanza conferma la volontà dell0 U.E. di difendere le denominazioni geografiche<br />
ed imputa ai redattori dell’ Accordo del 23.11.1993 ( e relativo scambio di lettere..)“<br />
una scarsa conoscenza dei problemi della nostra Regione …….e che il testo dell’<br />
Accordo è stato approvato alle Autorità ministeriali italiane che nell’ occasione hanno<br />
dimostrato un eguale ma meno scusabile grado di ignoranza…..e trattandosi di un<br />
errore volontario non doveva essere difficile apportarvi rimedio….procedendo senza<br />
ritardo ad uno scambio di lettere aggiuntivo” . “ Finalmente in data 23 febbraio 1996<br />
è arrivata a Bruxelles dall’Italia una nota in cui si domanda che le lettere in questione<br />
siano modificate in modo da permettere l’utilizzo del termine Tocai , limitatamente al<br />
periodo transitorio, anche per il Tocai rosso ; nessuna menzione è fatta dei bianchi da<br />
tavola. Si tratta di una nuova omissione per ignoranza o si deve dedurre che l’Italia ha<br />
rinunciato senza periodo di transizione all’uso del nome Tocai per tali vini ? “<br />
1999 : “ Ha perfettamente ragione chi chiede di ribattezzare quanto prima il Tocai “<br />
(Isidoro Gottardo , capogruppo Cpr , in Il Messaggero Veneto, 8 . 5.1999 ).