Vigneto friuli - Claudio Fabbro

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1992 : il 7 novembre, presso l’ Azienda Collavini di Corno di Rosazzo, promosso dal viticoltore Manlio Collavini, incontro-dibattito italo-ungherese sul “caso Tocai friulano – Tokaji ungherese” . Partecipai a quell’incontro quale inviato del mensile specializzato di Milano CIVILTA’ DEL BERE che pubblicò il mio articolo “ Uno friulano, uno magiaro. Fratelli si, ma così diversi. Il punto su Tocai e Tokaji a Corno di Rosazzo, in Friuli. Secco il prodotto italiano, quasi sempre dolce quello ungerese. In teoria non dovrebbero esserci problemi di sovrapposizione per questi due vini. Forse tra breve una soluzione ottimale all’interno della Comunità .”, con foto di Piero Pittaro e Manlio Collavini, nel numero di gennaio 1993. Nell’articolo annotai e commentai gli interventi dell’ambasciatore d’Ungheria Laszlo Szorenyi, del ministro Entz, del direttore dell’Istituto Enologico-Università di Budapest , Miklos Kallay, del prof. Ordinario di glottologia-Università di Padova, Giovanni Battista Pellegrini, del titolare della Cattedra di letteratura ungherese- Università La Sapienza di Roma, Peter Sarkozy, Inoltre relazioni e testimonianze del senatore Paolo Micolini, di Piero Pittaro, Piero Fortuna,Walter Filiputti, Lamberto Paronetto. Si trattò, in sostanza, di un incontro fra addetti ai lavori impostato molto bene e preparato da tempo, al netto d’ogni polemica e teso a far conoscere le rispettive realtà sotto il profilo storico, tecnico, geografico e giuridico ed a dimostrare le profonde diversità fra le due tipologie, non concorrenziali e non confondibili. Ne scrisse anche Bepi Pucciarelli ( Il Gazzettino-Gastronomia, 8.11.1992) : “ Tra Tocai e Tokaji decida la tavola” . 1992 : “ La telenovela del Tocai-Tokaji . E’ soltanto un autogol ? ( al problema Tocai Il Coltivatore friulano del 12.6.1992 dedica un’intera pagina) 1992 : “ Tocai e….polemica” ( In Il Corriere Vinicolo, Milano 6.7.1992, Antonio Lot di Sacile ribadisce la proposta di chiamare il Tocai “ FRIULVENETOGIULIANO” , contestata da Piero Pittaro e Piegiovanni Pistoni nel precedente n. 23 dell’ 8.6.1992) 1992 : “ Tocai, un altro nome per farlo scomparire” ( Il Gazzettino,30.10.1992) 1992 : Tocai? Si, un Bianco friulano. Una valanga di proposte dal Cotaj al Friultaj al blasfemo aghe “ . Ad un sondaggio proposto da Il Gazzettino pervennero alla redazione le seguenti proposte per un nuovo nome : FRIULI BIANCO, BLANC FURLAN, COLLIO, BIANCO FRIULI. Poi gli anagrammi KOTAJ, COTAJ, JACOT, ITACO, CAIOT, CAITO’ , le assonanze BLANCAI, FURLAI, RAVAI, TOCASTI, GNOCAI, i giochi di parole FRIULTOC, FRIULIT, FRIULTAI, TODAI-TODAY, TOTAJ, le invenzioni senza freni MOROUSS, LA GOTE BLANCHE, TALLER, LUCETTO, IL GOT, BIONDELLO, DEL FRIULI, CUCC, TURCHIN, TRAPE, TERACA, NUESTRI, ADRIALPENO ORIENTALE BIANCO, AGHE, AGHE FURLANE , TAJUT .

Molti gli irriducibili : TOCAI per sempre !!!!( Il Gazzettino, 25.11.1992 ) 1993 : in Civiltà del bere di febbraio Luciano Imbriani cura uno speciale “ Vitigni regionali: il Friuli Venezia Giulia “ . Per quanto riguarda il Tocai friulano esordisce “ il clamore sollevato dalla decisione del GATT di riservare l’esclusiva del nome al Tokaji ungherese , con 13 anni di moratoria concessi, prima di cambiare definizione alle varietà nostrali, una decina delle quali incluse nei vini DOC, senza contare le numerose altre contrassegnate dall’indicazione geografica autorizzata, ci induce a trattare il discusso argomento” . Imbriani rispolvera la sentenza ECONOMO- MONIMPEX del 1962 ma anche il precedente del Tokay d’Alsace “ il cui cambio del nome –scrive- appare del tutto giustificato” ( E questa è anche la stessa cosa che pensiamo tutti noi , anche se il precedente –come pare- ha portato i veleni francesi nella stanza dei bottoni comunitari contribuendo non poco, per presunta analogia, ad affossare le speranze friulane , n.d.A.) 1993 : nel mese di luglio( 22-23-24 luglio) “missione” a Tokaj di una delegazione del Comune di Cormòns ( sindaco Alido Ambrosio ) e della Cantina Produttori( presidente Adriano Drius e direttore Luigi Soini) di Cormòns; incontro a Budapest con l’ambasciatore Vittorio Amedeo Farinelli, a Tokay con il console d’Ungheria a Milano Denes Gyapay e con il sindaco di Tokay Janos Majer ). Avendo partecipato a titolo personale al viaggio ed ai lavori ne riferii in un lungo reportage sulla rivista specializzata TASTE VIN di Treviso ( ottobre 1993) sotto il titolo “ TOCAI O TOKAJI ? QUESTO E’ IL DILEMMA – Insieme ai vignaioli di Cormòns tra i vigneti d’Ungheria. In quella, come in altre occasioni, i lavori vennero impostati all’insegna della massima cordialità e spirito di collaborazione. Ampio spazio venne dedicato ad illustrare le caratteristiche dei rispettivi territori e prodotto, accentuandone le peculiarità e ribadendo i percorsi paralleli e mai conflittuali dei Tocai “ cugini”. Da parte di Soini, nell’ occasione, si propose anche un ponte tecnico d’informazione reciproca finalizzato all’ adozione di criteri di difesa integrata delle vigne privilegianti il biologico. Un ‘ipotesi d’accordo bilaterale fra Unione europea ed Ungheria non venne neppure presa in considerazione mentre le delegazioni si ripromisero addirittura di accentuare la collaborazione tramite un “ gemellaggio”. Che puntualmente avvenne qualche mese dopo . 1993 : l’ 11.9.1993 a Cormòns, gemellaggio fra la città del vino collinare ed il Comune di Tokay, nell’ambito della 75^ Festa provinciale dell’uva. Intervento dell’assessore regionale all’agricoltura GianLuigi D’Orlandi, del presidente del Consiglio regionale Adriano Degano, del console Gyapay, del sindaco Majer, del presidente dell’ERSA, Frilli

1992 : il 7 novembre, presso l’ Azienda Collavini di Corno di Rosazzo, promosso<br />

dal viticoltore Manlio Collavini, incontro-dibattito italo-ungherese sul “caso Tocai<br />

friulano – Tokaji ungherese” .<br />

Partecipai a quell’incontro quale inviato del mensile specializzato di Milano<br />

CIVILTA’ DEL BERE che pubblicò il mio articolo “ Uno friulano, uno magiaro.<br />

Fratelli si, ma così diversi. Il punto su Tocai e Tokaji a Corno di Rosazzo, in Friuli.<br />

Secco il prodotto italiano, quasi sempre dolce quello ungerese. In teoria non<br />

dovrebbero esserci problemi di sovrapposizione per questi due vini. Forse tra breve<br />

una soluzione ottimale all’interno della Comunità .”, con foto di Piero Pittaro e<br />

Manlio Collavini, nel numero di gennaio 1993.<br />

Nell’articolo annotai e commentai gli interventi dell’ambasciatore d’Ungheria<br />

Laszlo Szorenyi, del ministro Entz, del direttore dell’Istituto Enologico-Università di<br />

Budapest , Miklos Kallay, del prof. Ordinario di glottologia-Università di Padova,<br />

Giovanni Battista Pellegrini, del titolare della Cattedra di letteratura ungherese-<br />

Università La Sapienza di Roma, Peter Sarkozy, Inoltre relazioni e testimonianze del<br />

senatore Paolo Micolini, di Piero Pittaro, Piero Fortuna,Walter Filiputti, Lamberto<br />

Paronetto.<br />

Si trattò, in sostanza, di un incontro fra addetti ai lavori impostato molto bene e<br />

preparato da tempo, al netto d’ogni polemica e teso a far conoscere le rispettive realtà<br />

sotto il profilo storico, tecnico, geografico e giuridico ed a dimostrare le profonde<br />

diversità fra le due tipologie, non concorrenziali e non confondibili.<br />

Ne scrisse anche Bepi Pucciarelli ( Il Gazzettino-Gastronomia, 8.11.1992) : “ Tra<br />

Tocai e Tokaji decida la tavola” .<br />

1992 : “ La telenovela del Tocai-Tokaji . E’ soltanto un autogol ? ( al problema<br />

Tocai Il Coltivatore friulano del 12.6.1992 dedica un’intera pagina)<br />

1992 : “ Tocai e….polemica” ( In Il Corriere Vinicolo, Milano 6.7.1992, Antonio<br />

Lot di Sacile ribadisce la proposta di chiamare il Tocai “<br />

FRIULVENETOGIULIANO” , contestata da Piero Pittaro e Piegiovanni Pistoni nel<br />

precedente n. 23 dell’ 8.6.1992)<br />

1992 : “ Tocai, un altro nome per farlo scomparire” ( Il Gazzettino,30.10.1992)<br />

1992 : Tocai? Si, un Bianco friulano. Una valanga di proposte dal Cotaj al Friultaj al<br />

blasfemo aghe “ . Ad un sondaggio proposto da Il Gazzettino pervennero alla<br />

redazione le seguenti proposte per un nuovo nome : FRIULI BIANCO, BLANC<br />

FURLAN, COLLIO, BIANCO FRIULI. Poi gli anagrammi KOTAJ, COTAJ,<br />

JACOT, ITACO, CAIOT, CAITO’ , le assonanze BLANCAI, FURLAI, RAVAI,<br />

TOCASTI, GNOCAI, i giochi di parole FRIULTOC, FRIULIT, FRIULTAI,<br />

TODAI-TODAY, TOTAJ, le invenzioni senza freni MOROUSS, LA GOTE<br />

BLANCHE, TALLER, LUCETTO, IL GOT, BIONDELLO, DEL FRIULI, CUCC,<br />

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