Vigneto friuli - Claudio Fabbro

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06.02.2013 Views

1992 : secondo Gianni Bravo “ IL Tocai è ungherese e friulano” e ne spiega le sue motivazioni in un lungo articolo in Il Messaggero Veneto del 18.4.1992 1992 : “ Il Tocai è salvo, la CEE non può aiutare l’Ungheria”. “ …….Neanche la CEE potrebbe ora venire in aiuto dell’ Ungheria, perché la decisione finale spetterebbe all’Italia in base all’art.234 del Trattato CEE, secondo il quale la Comunità è tenuta a rispettare le Convenzioni internazionali anteriori all’entrata in vigore del Trattato CEE “( Dichiarazione dell’avv.Fausto Capelli in Il Sole 24 del 18.4.1992, ripresa in Il Gazzettino del 19.4.1992 sotto il titolo “ Tocai , tra Italia e unghia l’arbitro non è la Comunità” ) 1992 : Gian Antonio Stella si interroga : “ Chi è nato prima:il Friuli,l’Ungheria o il Tocai? . Liti enologiche. Gli interessi economici dietro la guerra per il nome del celbre vino” ( Il Corriere della sera, 22.4.1992) 1992 : “ Tocai: ecco l’asso nella manica”. “ Anche per noi è una denominazione geografica; Schiratti,udinese alla CEE, getta acqua sul fuoco” ( l’articolo in IL Messaggero Veneto del 24.4.1992 riprende le dichiarazioni dell’incontro alla Casa del vino fra Pittaro ,Cecchini e Schiratti del 23.4.1992) 1992 : “ Condanna definitiva per il Tocai friulano. La CEE ha confermato” ( Luca Pantaleoni in Il Piccolo, 24.4.1992) 1992 : nel mese d’aprile (21-24 aprile 1992) incontro dell’assessore all’agricoltura Ivano Benvenuti con delegazione ungherese a Jeres de la Fronteras ( Andalusia) nell’ambito della 1^ Asamblea mundial de regiones vinicolas . Partecipano ai lavori il dr. Claudio Fabbro della Direzione Agricoltura ed il dr. Giovanni Colugnati del Centro Pilota dell’ ERSA. Nell’ occasione la rappresentanza ungherese non evidenzia particolare animosità , come se il problema non sussistesse o quantomeno non rivestisse particolare rilevanza. In merito si rinvia al servizio speciale : “ Tocai : l’ascia di guerra sotterrata a Siviglia- Indifferenza degli unghersi. Le richieste di Benvenuti” ( Claudio Fabbro in “ Un Vigneto chiamato Friuli n. 3/1992 ) nonché a “ Tocai, cosa c’è sotto ? Ma l’Ungheria a Siviglia è apparsa indifferente. L’intervento dell’ assessore Benvenuti ( Il Messaggero Veneto-Agricoltura , 3.5.1992 1992 : “ Giu’ le mani dal Tocai- La denominazione è in pericolo Contro un’impennata in difesa del Tokaj ungherese duello alla CEE e a Roma per tutelare nome e vitigno squisitamente friulani “ ( Mizzau A. in “ Un Vigneto chiamato Friuli”

n. 4/1992). Lo stesso numero ospita un’interessante “Lettera al direttore” di Valerio Rossetti ( “ L’arcano del Tocai “). Sempre nel n. 4/92 del “Vigneto “ Daniel Thomases obietta : Non esiste un asse con l’Ungheria “ 1992 : “E’ storico il diritto al Tocai” ( Mario Lizzero in Il Gazzettino 17.4.1992) Lizzero, in una lunga “ lettera al direttore”, motiva tale dichiarazione alla luce della pregressa esperienza alla presidenza dell’ Alleanza contadina del Friuli V.G.( cita Angelo Moschioni ed Eligio Simsig……..” che sanno meglio di me quanto sto per dire “…) e ricorda che “ nella seconda metà degli anni 40 , o nei primi anni ’50, l’Ungheria comunista dette vita ad una forte iniziativa contro l’Italia per imporre, anche allora, al nostro famoso vino fosse cambiato il nome. Devo dire che allora l’Ungheria qualche giustificazione l’aveva in molti produttori in quel tempo chiamavano il nostro Tokay, come gli ungheresi. Ebbene, nella vertenza, in difesa dell’Italia e del Friuli, intervenne l’allora on. Emilio Sereni, grandissimo studioso dei problemi agrari, già ministro del Governo italiano. Egli preparò una relazione d’alto livello culturale nella quale faceva un raffronto storico ed enologico dei due vini: il Tokay ungherese ed il Tocai friulano. Mise in luce l’enorme differenza: il Tocai friulano nasce da un vitigno antico ambientato in Friuli da cui nasceva l’antico Pucinum, vitigno e vino che nulla avevano a che fare col vino ungherese. Che il nome Tocai esisteva in Friuli da tempo memorabile, forse da prima che il Tokay si chiamasse così”. “ Ora la nuova Ungheria rinnova la richiesta tramite la CEE”……..” ma è del tutto evidente che gli ungheresi possono avere soltanto il diritto che( mi pare che qui ci vada un “non” ,probabilmente omesso in fase di stampa ?!? , n.d.A. ) sia usato, fuori dall’ Ungheria, il loro nome : Tokay, perché quello è il nome di un vino che loro soltanto producono e io non ho dubbi che anche l Francia sarà costretta a riconoscere il diritto ungherese al marchio Tokay. Ma per il Friuli non è così. C’è già stato a suo tempo il riconoscimento del nostro diritto al marchio Tocai friulano. Tale diritto non ci può essere tolto da nessuno, neppure dagli ungheresi. L’essenziale è che i nostri vignaioli siano sostenuti con la necessaria energia e cultura storica, anche richiamandosi alla vertenza Sereni. Se si farà così non ho il minimo dubbio che il nostro diritto sarà ancora una volta confermato e il nostro ottimo vino potrà continuare a chiamarsi Tocai friulano”) 1992 : “ CEE,giorni decisivi per la guerra del Tocai. Incontri a Budapest e Strasburgo” ( Il Piccolo, 12.5.1992)

1992 : secondo Gianni Bravo “ IL Tocai è ungherese e friulano” e ne spiega le sue<br />

motivazioni in un lungo articolo in Il Messaggero Veneto del 18.4.1992<br />

1992 : “ Il Tocai è salvo, la CEE non può aiutare l’Ungheria”. “ …….Neanche la<br />

CEE potrebbe ora venire in aiuto dell’ Ungheria, perché la decisione finale<br />

spetterebbe all’Italia in base all’art.234 del Trattato CEE, secondo il quale la<br />

Comunità è tenuta a rispettare le Convenzioni internazionali anteriori all’entrata in<br />

vigore del Trattato CEE “( Dichiarazione dell’avv.Fausto Capelli in Il Sole 24 del<br />

18.4.1992, ripresa in Il Gazzettino del 19.4.1992 sotto il titolo “ Tocai , tra Italia e<br />

unghia l’arbitro non è la Comunità” )<br />

1992 : Gian Antonio Stella si interroga : “ Chi è nato prima:il Friuli,l’Ungheria o il<br />

Tocai? . Liti enologiche. Gli interessi economici dietro la guerra per il nome del<br />

celbre vino” ( Il Corriere della sera, 22.4.1992)<br />

1992 : “ Tocai: ecco l’asso nella manica”. “ Anche per noi è una denominazione<br />

geografica; Schiratti,udinese alla CEE, getta acqua sul fuoco” ( l’articolo in IL<br />

Messaggero Veneto del 24.4.1992 riprende le dichiarazioni dell’incontro alla Casa<br />

del vino fra Pittaro ,Cecchini e Schiratti del 23.4.1992)<br />

1992 : “ Condanna definitiva per il Tocai friulano. La CEE ha confermato” ( Luca<br />

Pantaleoni in Il Piccolo, 24.4.1992)<br />

1992 : nel mese d’aprile (21-24 aprile 1992) incontro dell’assessore all’agricoltura<br />

Ivano Benvenuti con delegazione ungherese a Jeres de la Fronteras ( Andalusia)<br />

nell’ambito della 1^ Asamblea mundial de regiones vinicolas . Partecipano ai lavori il<br />

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Indifferenza degli unghersi. Le richieste di Benvenuti” ( <strong>Claudio</strong> <strong>Fabbro</strong> in “ Un<br />

<strong>Vigneto</strong> chiamato Friuli n. 3/1992 ) nonché a “ Tocai, cosa c’è sotto ? Ma l’Ungheria<br />

a Siviglia è apparsa indifferente. L’intervento dell’ assessore Benvenuti ( Il<br />

Messaggero Veneto-Agricoltura , 3.5.1992<br />

1992 : “ Giu’ le mani dal Tocai- La denominazione è in pericolo Contro<br />

un’impennata in difesa del Tokaj ungherese duello alla CEE e a Roma per tutelare<br />

nome e vitigno squisitamente friulani “ ( Mizzau A. in “ Un <strong>Vigneto</strong> chiamato Friuli”

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