Vigneto friuli - Claudio Fabbro
Vigneto friuli - Claudio Fabbro
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Per quanto attiene alle sue caratteristiche produttive, il "Refosco dal peduncolo<br />
rosso" è sempre stato considerato un vitigno generoso che dà produzione abbondanti,<br />
ma di scarsa qualità nei terreni fertili di pianura, mentre si adatta molto bene in<br />
collina, nelle zone ben esposte, in terreni argillosi, calcarie, ricchi di scheletro, anche<br />
se aridi e sassosi. E' un vitigno abbastanza rustico che presenta una buona resistenza<br />
al freddo invernale; è tollerante nei confronti della "botrite" e del "mal dell'esca",<br />
mentre manifesta una certa sensibilità alla "peronospora, all'"escoriosi" e mediamente<br />
all''oidio". Nell'ambito del citato programma concernente il miglioramente della<br />
"piattaforma ampelografica italiana" ove il "Refosco dal peduncolo rosso"<br />
rappresentava uno dei vitigni su cui puntare per qualificare e tipicizzare i nostri vini,<br />
le sue caratteristiche produttive sono state confrontate con quelle del "Cabernet<br />
Sauvignon", vitigno "internazionale" di grande qualità.<br />
Sulla base dei risultati di in triennio di indagini nelle principali regioni viticole<br />
italiane (42 vigneti) il "Refosco dal peduncolo rosso" ha manifestato ovunque una<br />
produttività ed un equilibrio vegeto-produttivo comparabili a quelli del vitigno<br />
bordolese: ha prodotto, pur con una fertilità media delle gemme piuttosto bassa (0,9<br />
grappoli per gemma), circa 3-4 Kg di uva per ceppo con un indice di "Ravaz"<br />
(rapporto uva/legno) di circa 3,5. La qualità delle produzioni, a livello di gradazione<br />
zuccherina e acida, è sempre stata comparabile ed in qualche caso, anche leggermente<br />
superiore: mediamente le uve di "Refosco" contenevano, a parità di forza acida, il<br />
20,6% di zuccheri contro il 19,4% del "Cabernet Sauvignon". Per quanto concerne<br />
l'Italia Nord-orientale, luogo di attuale maggiore diffusione del vitigno, i risultati<br />
migliori si sono riscontrati nelle aree collinari ed in particolare sui Colli Berici e<br />
nella zona di Conegliano. Nella pianura e nei fondovalle, sia in terreni pesanti che<br />
leggeri, non si sono avuti risultati particolarmente interessanti.<br />
Fin dal 1975 l'ISTITUTO SPERIMENTALE PER LA VITICOLTURA ha<br />
iniziato i lavori di selezione clonale sui vitigni tipici del "Collio Goriziano" e del<br />
"Carso", tra i quali i "Refoschi". Lo scopo fondamentale dell'impostare la selezione<br />
è stato quello di individuare biotipi esenti dalla più gravi malattie da virus, con un<br />
buon equilibrio vegetativo della pianta, maggiore fertilità delle gemme (soprattutto<br />
quelle basali), maggiori ricchezze zuccherine e migliori equilibri acidi dell'uva, con<br />
grappoli più spargoli e con una migliore resistenza alle crittogame. L'obiettivo più<br />
importante è stato però sempre la ricerca e la salvaguardia della tipicità e qualità del<br />
prodotto. Il lavoro è stato condotto in collaborazione con il CENTRO REGIONALE<br />
VITIVINICOLO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA. Nelle aree di maggiore<br />
diffusione di coltivazione sono stati individuati ceppi interessanti che, dopo accurati<br />
esami sulle caratteristiche produttive sanitarie, sono stati moltiplicati e confrontati<br />
con campioni di popolazioni non selezionate, secondo la metodologia concordata a<br />
livello nazionale.<br />
Dopo alcuni anni sono stati scelti e omologati (1990) i cloni ISV-F1, isolato<br />
presso l'azienda RUBINI di SPESSA DI CIVIDALE (UD) e ISV-F4-TOPPANI,<br />
individuato presso l'azienda TOPPANI DI RUDA (UD) che nei confronti della<br />
popolazione presentavano, oltre a spiccate caratteristiche di tipicità, un miglior<br />
equilibrio vegetativo ed una migliore predisposizione alla produzione di zuccheri.