06.02.2013 Views

Vigneto friuli - Claudio Fabbro

Vigneto friuli - Claudio Fabbro

Vigneto friuli - Claudio Fabbro

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

IL VESTITO DEL "PICOLIT"<br />

“La cura del marketing del "Picolit" si estendeva alla confezione.<br />

Fabio Asquini fornì un campione di bottiglie a una vetreria di Murano, fornendo<br />

istruzioni sullo spessore. Il modello divenne tipico del "Picolit friulano" e quando un<br />

importante cliente parigino chiese bottiglie diverse egli negò, perchè le sue<br />

resistevano a qualunque viaggio.<br />

Fino a sessanta bottiglie, della capacità di mezzo boccale (litri 0,6 circa) erano<br />

spedite in casse, riempite di paglia. I tappi, di gran qualità, erano ordinati a Londra.<br />

La confezione in bottiglie chiuse era allora una vera rarità e costituiva un forte segno<br />

di riconoscimento per il prodotto. Altra novità era l'etichetta applicata al turacciolo,<br />

quasi un sigillo di garanzia. Altra etichetta rettangolare fu poi applicata sul fianco<br />

della bottiglia. Forse per un certo ritegno non vi compare il nome "Asquini", mentre<br />

il luogo di produzione (Fagagna) ad esempio a Londra era da taluni interpretato come<br />

il nome del produttore o del venditore.<br />

Nonostante queste cautele non mancarono casi di concorrenza sleale, per cui<br />

"Fabio Asquini" invitava ad acquistare il prodotto direttamente da lui o dalla ditta di<br />

"Antonio Zanon"”.<br />

MANGIARE E BERE FRIULANO (**)<br />

"Fu assai difficile arrivare al castello di "Rocca Bernarda", abbagliato dal<br />

paesaggio mirabile di verde e di colline ...Qui conobbi l'Autrice di questo libro: vive<br />

in questo castello che ella ha ripetutamente sistemato nei suoi mobili e quadri...Il<br />

figlio Gaetano, che mi aveva accolto all'arrivo, stava mostrandomi l'interno di una<br />

torricella internamente foderato da scaffali di libri ben rilegati, tra piccole finestre,<br />

quandi ella sopraggiunse....<br />

Era al centro di quella Rocca, di quella casa, come il focolare friulano è al centro<br />

della cucina, ma appariva come la grande madre dalla quale dipende ogni ordine. Con<br />

un gesto lievemente autoritario della sua mano scarna indicò la sala da pranzo; in<br />

tavola era già servita la zuppa di fagioli alla friulana....La graduazione dei lunghi<br />

bicchieri, come canne di un organo, richiedeva per ogni pietanza il vino<br />

corrispondente e complementare, che la terra dei suoi colli attorno dava come<br />

un'esuberante mammella.<br />

Ma quando venne il dolce, un antico dolce di pasta sfogliata, ripieno di<br />

marmellate, pretese quel vino fatto per la "Messa del Papa" che si chiama "Picolit" e<br />

che in quella Rocca ancora si distilla. E' un vino che non fa pensare all'uva, ma al<br />

polline dei fiori diluito nella rugiada".<br />

(**) Dalla Prefazione di G. Comisso a "Mangiare e bere Friulano", di Giuseppina<br />

Perusini Antonini, Franco Angeli Editore, Milano 1970).

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!