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Vigneto friuli - Claudio Fabbro

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Ottima anche l’idea del DUCATO di agevolare gli interessati negli spostamenti ,<br />

optando per un BUS liberatorio delle ansie da etilometro e dallo stress del rientro<br />

notturno , offendo altresì ai partecipanti una bella occasione per socializzare e<br />

riprendere le conversazioni già avviate “ piedi sotto il tavolo”.<br />

Dopo la felice serata d’esordio in un tempio sacro della ristorazione friulana, con<br />

quell’infaticabile oste carismatico che è ALDO MORASSUTTI a stupire per<br />

l’ennesima volta , la “carovana enogastronomica “ si è riunita con le omologhe realtà<br />

slovene( FRANKO di Kobarid-Caporetto, RADUHA di Luce, PRI LOJZETU di<br />

Zemono), venete ( DA CELESTE di Venegazzù, DA GIGETTO di Miane,<br />

DALL’AMELIA di Mestre) , carinziane ( ARKADENHOF di Klagenfurt,BACHER<br />

di Althofen, LANDHAUS di Kotscah mauthen) nonchè la carsica GOSTILNA<br />

DEVETAK di S.Michele (GO) e la “ pluridecorata” PRIMULA di S.Quirino, per<br />

finire in bellezza – il 19.12.2004- AL DOGE di Passariano dei fratelli MACOR .<br />

Circa 250 i convenuti per la serata finale, presenti tutti i dodici ristoratori ( insieme<br />

ad altrettanti vignaioli..) a riproporre ed illustrare i piatti ( ed i vini..) più votati ,<br />

ovviamente in porzioni giustamente contenute per lasciare più spazio alla discussione<br />

che all’abbuffata.<br />

Il verdetto finale è stata musica per le orecchie del console generale di Slovenia a<br />

Trieste, JOZE SUSMELJ , giustamente fiero per il nuovo corso intrapreso dai giovani<br />

imprenditori della sua Repubblica , una vera e propria forza d’urto operante in<br />

perfetta armonia fra vigneti e fornelli , maestri d’accoglienza e sapienti nel dire<br />

quanto nel fare con eleganza, modestia e concreta professionalità al contempo.<br />

Così è che un delizioso piatto ed un vino sloveno (lo struccolo con crema di cachi e<br />

mousse di cachi e castagne del VIPACCO-VIPAVA , abbinati ad un passito Izbrani<br />

Plodovi 1998 Movia di Medana- Goriska Brda) hanno vinto la prima edizione del<br />

Gran Premio Internazionale «Cucina senza confini» nella sempre splendida cornice<br />

di Villa Manin .<br />

Piatto e vino, questi, proposti da Katia, Ales e Tomaz Kavcic della PRI LOJZETU di<br />

Zemono (Slovenia), sono stati presentati –come dicevamo- insieme ad altre undici<br />

portate finaliste, ognuna delle quali vincitrice delle selezioni svoltosi nei rispettivi<br />

ristoranti di Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Austria e Slovenia. La giuria, presieduta<br />

dal giornalista ed agronomo <strong>Claudio</strong> <strong>Fabbro</strong>, sulla base dei giudizi espressi dai<br />

partecipanti e nella rigida osservanza del REGOLAMENTO, ha assegnato il secondo<br />

posto a un piatto e un vino pure sloveni: lo «zlicnjaki» di pere kaiser con fonduta di<br />

gorgonzola dolce e cioccolato bianco, pepe rosa, carpaccio di lingua brasata e polvere<br />

di cannella, perfetta accoppiata con Sauvignon 2000 Sutor Vipavski, proposti da<br />

Valter Kramar ( “FRANKO “)di Kobarid –Caporetto (Slovenia).<br />

Terzo , sul filo di lana, DA TONI , con un piatto importante di risotto di verze e<br />

fegato d’oca al Refosco, insieme all’uvaggio COLLIO BIANCO JELKA 2002 del<br />

vignaiolo cormonese ROBERTO PICECH di Pradis.<br />

Cuochi, staff di servizio e sommeliers coordinati da GIANNI OTTOGALLI e<br />

ROSAPINA FATTORI hanno garantito un servizio ineccepibile.<br />

Puntualmente presente, come si conviene negli appuntamenti che contano,<br />

l’Assessore regionale alle attività produttive ENRICO BERTOSSI , che si è

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