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Vigneto friuli - Claudio Fabbro

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VIGNETO FRIULI ) e Luigi Odello ( DEFINIZIONE DELLA TIPICITA’<br />

SENSORIALE ).<br />

Il 10 ottobre , in Castello di Udine, Convegno vitivinicolo<br />

Dal 23 al 25 ottobre una delegazione del Ducato interviene alla Convention dell’<br />

Associazione nazionale Città del Vino nel cui ambito, a Buttrio, <strong>Claudio</strong> <strong>Fabbro</strong><br />

presenta il proprio libro ALLE RADICI DEL VIGNETO FRIULI.<br />

.2002 : IL DUCATO DEI VINI FRIULANI COMPIE TRENTANNI<br />

Cerimonie a Udine e a villa Manin<br />

Intervista di Bepi Longo al Duca Emilio I<br />

«Il Ducato dei vini friulani compie trent’anni, ma il suo ruolo di alfiere del <strong>Vigneto</strong><br />

Friuli è più che mai attuale. In questo momento, caratterizzato da un mercato<br />

difficile, è importante infatti lavorare per offrire la miglior immagine della nostra<br />

produzione enogastronomica, e quindi non solo i vini ma anche l’agroalimentare, che<br />

sono di una qualità irripetibile». Le parole sono di Emilio I, al secolo Emilio Del<br />

Gobbo, che dell’agricoltura friulana ha una specifica conoscenza essendone stato<br />

anche assessore regionale e presidente dell’Ersa. Una riflessione che il ragionier Del<br />

Gobbo compie con Bepi Longo , giornalista del Messaggero Veneto, (vedi pagina<br />

"Speciale agricoltura" di martedì 1 ottobre 2002 , n.d.A. )alla vigilia della grande<br />

manifestazione indetta per sabato 5 ottobre a Udine proprio per festeggiare il<br />

trentennale, in vista della quale il duca ha espresso riconoscenza per chi l’ha<br />

preceduto alla guida del sodalizio che si è tanto dato da fare a favore dei vini di tutto<br />

il Friuli-Venezia Giulia, in Italia e nel mondo, nonostante la carenza di mezzi<br />

finanziari.<br />

«In quell’occasione - prosegue Emilio I - non parleremo di temi specifici come siamo<br />

soliti fare nelle nostre Diete. Annuncerò invece, tra le altre iniziative, un grosso<br />

convegno sui vitigni autoctoni friulani che si terrà a Gorizia in novembre e al quale<br />

abbiamo invitato il professor Attilio Scienza. Vogliamo, infatti, individuare sulla base<br />

di appropriate ricerche tecnico-scientifiche i vitigni, diciamo tre-quattro fra i bianchi<br />

e altrettanti fra i rossi, che abbiano le maggiori garanzie per conquistare il mercato.<br />

Pensare infatti di affrontarlo con decine di varietà è pressochè impossibile. E proprio<br />

in questo momento particolare auspico una maggior coesione da parte dei<br />

produttori».<br />

Ma ecco alcune note sui trent’anni del Ducato. Alla fine degli anni Sessanta, nel<br />

Triveneto, andava forte la Confraternita della vite e del vino di Pramaggiore che, con<br />

quell’infaticabile organizzatore che si chiamava Pasquale Terrida, cominciava a<br />

ordire le trame per una produzione e valorizzazione del vino di qualità. Intorno a<br />

Terrida c’era un gruppetto di produttori e appassionati: tra questi Giorgio Zucchiatti,<br />

Orfeo Salvador e Gigi Valle. In contemporanea, c’è anche l’inizio della storia del

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