Vigneto friuli - Claudio Fabbro
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IL TESORO DI AURORA<br />
Un contributo curioso, diverso , decisamente simpatico, fu quello offerto da Luigino<br />
Peressini che dette alle stampe una sua interpretazione originale alquanto sulla<br />
vicenda del Tocai , collegandola al ritrovamento del “ Patto dotale”.<br />
Peressini mi chiese( ed ovviamente ottenne) la mia collaborazione nella creazione<br />
del suo lavoro nonché di curarne la presentazione in Sala Aiace del Comune di<br />
Udine il 10 aprile 2003.<br />
La stampa locale riservò all’evento ampio e meritato spazio .<br />
“ Né fumettista, né disegnatore o vignettista. Piuttosto cantastorie «perché - dice<br />
Luigino Peressini - testo e immagine della storia nascono assieme nella mia testa». “<br />
Certo, poi vengono l'approfondimento, la ricerca bibliografica, i sopralluoghi, per<br />
dare "vita" al racconto, che ha sempre una base storica ben definita”.<br />
“Così- scrive Mauro Filippo Grillone in IL Gazzettino del 10.4.2003- è già successo<br />
in precedenti opere di Peressini, tutte incentrate su avvenimenti e realtà friulane: da<br />
Palmanova, la fortezza dei misteri, ad Anaxum, la storia del fiume Stella; al viaggio<br />
tra le storie di Manzano, alla rivolta dei contadini in"Vitis di vilans salvadis" alla<br />
fortezzamai domata di Osoppo. Tutti racconti in cui la Storia, quella con la S<br />
maiuscola, si fonde con le tante storie dei personaggi e del territorio, fatte di sangue,<br />
profumi e colori, di visi «che poi, osservandoli attentamente e sapendoli leggere, sono<br />
anche quelli di oggi».<br />
Come in molti libri precedenti, Luigino Peressini, cantastorie udinese, sceglie anche<br />
per "Il tesoro di Aurora - Una storia per il Tocai friulano" (*) un preciso evento<br />
storico che funge però quasi da "pretesto" alla vera storia.<br />
Il "pretesto" è il viaggio che la baronessa Aurora Caterina Formentini di San Floriano<br />
del Collio compie per andare in sposa al conte ungherese Adam Batthyany del<br />
Nemet-Ujvar, consigliere del Re e comandante militare della Bassa Ungheria,<br />
presentatole a corte (Aurora era dama di corte dell'Imperatrice Maria Anna a Vienna)<br />
dall'imperatore d'Austria Ferdinando II. Il matrimonio - per ritornare alla realtà<br />
storica - verrà celebrato il 3 febbraio 1632 a Vienna. Un viaggio, quello della<br />
baronessa Formentini, che serve a Peressini per raccontare l'origine di una vera e<br />
propria guerra, le cui conseguenze sono divenute evidenti negli ultimi anni: la "guerra<br />
del Tocai ". Come noto, gli accordi per l'adesione dell'Ungheria all'Unione Europea<br />
prevedono che la denominazione Tocai , a partire dal 2007, possa essere utilizzata<br />
esclusivamente per indicare il vino ungherese, decisione che suona come un autentico<br />
"scippo" al Friuli Venezia Giulia, dove il Tocai friulano è il bianco per eccellenza.<br />
Ebbene, dalla ricerca promossa dall'Ersa spuntano nuove prove a supporto della<br />
richiesta rivolta alla Commissione europea per convincerla a ritornare sui propri passi<br />
e consentire al Friuli di continuare ad usare il nome Tocai : il toponimo Toccai, nel<br />
Collio e - appunto - la descrizione del ricco corredo di beni portato da Aurora<br />
Caterina Formentini e che comprende anche "Vitti di Toccai 300".<br />
Affidando a due voci narranti, due personaggi di fantasia - Bartolomeo Caligaro detto<br />
"spadino" (nato nel 1598 a Cividale, alla vigilia della pestilenza nella quale