Vigneto friuli - Claudio Fabbro

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06.02.2013 Views

Venier Romano , del dr. Claudio Fabbro( Direzione agricoltura), del presidente dell’ ARGA, Carlo Morandini, del presidente Assoenologi Friuli V.G., Stefano Trinco. 2000 : il 20 maggio 2000, nell’ambito della 14^ Alimenta a Torreano di Martignacco, tavola rotonda su “ Tocai friulano-Tokaji ungherese : doppio misto”. Interventi di Claudio Fabbro(Direzione agricoltura) e Renato Keber(Assoenologi Friuli V.G.). Ne scrive anche la rivista ungherese IL FIORINO in uno speciale di giugno 2000. 2000 : “ Tocai friulano : la partita non è chiusa. L’accordo raggiunto con l’Ungheria sull’uso del termine Tocai potrebbe essere rimesso in discussione” ( Claudio Fabbro in L’Informatore agrario n. 22/ 2000) 2000 : nell’ambito di “ Friuli DOC” ( ottobre 2000) , convegno sulle “Problematiche dell’allargamento a est dell’ U.E. “ . Aggiornamento sul “contenzioso Tocai “( presiede il Duca Emilio 1° ( Emilio Del Gobbo) ; relazioni Aldo Ariis( assessore agricoltura) ,Spega Terpin (SLO), Mario Prestamburgo( Ministero agricoltura) 2000 l Ministero per le politiche agricole- Direzione generale politiche agricole ed agroidustriali nazionali- con nota 07.12.2000 , chiede alla Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unione europea di ritirare il documento PECOS-DS 371 rappresentando, al contempo, la “ nuova posizione” ministeriale riguardo i negoziati di adesione all’ U.e. dell’Ungheria e “ questione Tocai” ; conferenza stampa indetta dall’ assessore Aldo Ariis presso il Consiglio regionale in Trieste , il 23.12.00 ; interventi dell’avv. Enzo Bevilacqua e del dr. Claudio Fabbro. 2000 : “ Guerra del Tocai,700 miliardi rischio. La Regione : nella contesa con l’Ungheria l’Italia si è arresa e ha rinunciato a difenderci” ( Il Messaggero Veneto, 22.12.2000) 2000: “ Battaglia del Tocai, vino senza nome. Accuse a Roma: non difende il bianco friulano” (Il Gazzettino , 22.12.2000) 2000 : “ Noi lo chiameremo sempre Tocai. La polemica Friuli-Ungheria” ( Luigi Santarossa, Il Gazzettino, Casarsa, 23.12.2000) 2000 : “ E adesso tutti vogliono Tocai. L’allarme del presidente dell’ERSA : temiamo un danno di 700 miliardi. Vendite a gonfie vele dopo la sentenza UE ma è incerto il destino del prodotto. Far rinascere il vino di un territorio” ( Il Gazzettino, 23.12.2000)

2000 : “ La condanna a morte rilancia il Tocai. Pinat ai viticoltori : facciamo squadra,non tutto è perduto. Produttori friulani compatti giurano fedeltà al bianco. Sconfitta propiziata da menefreghismo e scarso peso politico! ( Il Gazzettino, 23.12.2000) 2000 : “ Tocai,i viticoltori attaccano i politici. I produttori : si rischia di perdere l’unico vino conosciuto come friulano, ma anche un pezzo di identità. D’accordo solo sulla constatazione che la battaglia è perduta. Indice puntato sugli europarlamentari : dov’erano? Ma la Coldiretti si schiera con Antonione. Nel mirino resta il Governo:il ministro ( A.Pecoraro Scanio, n.d.a.) chiarisca se ha fatto una scelta o commesso un errore. Franz : gli ungheresi vogliono anche il vitigno” ( Il Messaggero Veneto, 23.12.2000) 2000 : “ E adesso tutti vogliono Tocai. Vendite a gonfie vele dopo la sentenza Ue ma è incerto il destino del prodotto. L’allarme del presidente dell’ERSA : temiamo un danno di 700 miliardi “ ( Il Gazzettino, 23.12.2000) 2000 : “ Ducato dei vini sul Tocai : il Governo deve sostenere il Friuli “ ( Il Messaggero Veneto, 24.12.2000) 2000 : “ Il Governo Amato tradito dal vino Tocai . Linea dura per salvare la denominazione del bianco friulano. Accuse a Roma” ( Il Gazzettino , 24.12.2000) 2001 : “ Da Economia agraria una proposta per salvare il Tocai” ( è del prof. Franco Rosa, intervista in Il Messaggero Veneto, 27.12.2000). Il prof . Rosa , dopo un’approfondita analisi storica e generale del problema, tra l’altro osserva che “ da parte dell’Ungheria la questione è chiusa; gli esiti positivi di altre cause inducono ad affermare che il contenzioso giuridico sia poco percorribile. A livello diplomatico sono in corso delle trattative, ma l’Italia non potrà imporsi sul contenzioso anche perché l’attuale commissario Romano Prodi è il principale fautore dell’apertura ai Paesi dell’Europa dell’Est. Risulterebbe quindi imbarazzante aprire da una parte e porre condizioni restrittive dall’altra che verrebbero intese come ricatti politici e comunque rafforzerebbero strumentalmente la posizione di preclusione della Germania verso questi Paesi. La Francia ha acquistato la maggior parte delle superfici viticole destinate al Tokaj e non rinuncerà di certo, dati gli interessi economici in ballo, a sostenere il bando della denominazione in altri Paesi “ Senza nulla togliere a tanti altri autorevoli pareri ed opinioni le considerazioni del prof. Rosa sembrano decisamente pertinenti e meritevoli d’approfondimento !

2000 : “ La condanna a morte rilancia il Tocai. Pinat ai viticoltori : facciamo<br />

squadra,non tutto è perduto. Produttori friulani compatti giurano fedeltà al bianco.<br />

Sconfitta propiziata da menefreghismo e scarso peso politico! ( Il Gazzettino,<br />

23.12.2000)<br />

2000 : “ Tocai,i viticoltori attaccano i politici. I produttori : si rischia di perdere<br />

l’unico vino conosciuto come friulano, ma anche un pezzo di identità. D’accordo solo<br />

sulla constatazione che la battaglia è perduta. Indice puntato sugli europarlamentari :<br />

dov’erano? Ma la Coldiretti si schiera con Antonione. Nel mirino resta il Governo:il<br />

ministro ( A.Pecoraro Scanio, n.d.a.) chiarisca se ha fatto una scelta o commesso un<br />

errore. Franz : gli ungheresi vogliono anche il vitigno” ( Il Messaggero Veneto,<br />

23.12.2000)<br />

2000 : “ E adesso tutti vogliono Tocai. Vendite a gonfie vele dopo la sentenza Ue ma<br />

è incerto il destino del prodotto. L’allarme del presidente dell’ERSA : temiamo un<br />

danno di 700 miliardi “ ( Il Gazzettino, 23.12.2000)<br />

2000 : “ Ducato dei vini sul Tocai : il Governo deve sostenere il Friuli “ ( Il<br />

Messaggero Veneto, 24.12.2000)<br />

2000 : “ Il Governo Amato tradito dal vino Tocai . Linea dura per salvare la<br />

denominazione del bianco friulano. Accuse a Roma” ( Il Gazzettino , 24.12.2000)<br />

2001 : “ Da Economia agraria una proposta per salvare il Tocai” ( è del prof.<br />

Franco Rosa, intervista in Il Messaggero Veneto, 27.12.2000). Il prof .<br />

Rosa , dopo un’approfondita analisi storica e generale del problema, tra<br />

l’altro osserva che<br />

“ da parte dell’Ungheria la questione è chiusa; gli esiti positivi di altre cause<br />

inducono ad affermare che il contenzioso giuridico sia poco percorribile. A livello<br />

diplomatico sono in corso delle trattative, ma l’Italia non potrà imporsi sul<br />

contenzioso anche perché l’attuale commissario Romano Prodi è il principale<br />

fautore dell’apertura ai Paesi dell’Europa dell’Est. Risulterebbe quindi<br />

imbarazzante aprire da una parte e porre condizioni restrittive dall’altra che<br />

verrebbero intese come ricatti politici e comunque rafforzerebbero<br />

strumentalmente la posizione di preclusione della Germania verso questi Paesi. La<br />

Francia ha acquistato la maggior parte delle superfici viticole destinate al Tokaj e<br />

non rinuncerà di certo, dati gli interessi economici in ballo, a sostenere il bando<br />

della denominazione in altri Paesi “<br />

Senza nulla togliere a tanti altri autorevoli pareri ed opinioni le considerazioni del<br />

prof. Rosa sembrano decisamente pertinenti e meritevoli d’approfondimento !

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