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un anno di eventi - Porto di Genova

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E m i g r a n t i i t a l i a n i n e g l i S t a t i U n i t i , n e l l ’<br />

e s t r a n i e r i i n I t a l i a o g g i Allon Schoener<br />

La mostra, The Italian Americans… per<br />

terre assai lontane, realizzata a <strong>Genova</strong>, in<br />

occasione <strong>di</strong> <strong>Genova</strong> 2004, capitale<br />

Europea della Cultura, ha illustrato la<br />

storia dell’emigrazione degli italiani in<br />

America e della trasformazione ed<br />

integrazione dei loro lavori nella borghesia<br />

americana.<br />

L'emigrazione italiana <strong>di</strong> massa verso gli<br />

Stati Uniti è iniziata dopo l'Unità d'Italia<br />

del 1861. Molti italiani abbandonarono i<br />

campi e le famiglie per raggi<strong>un</strong>gere<br />

l’America. Piemonte, Lombar<strong>di</strong>a, Calabria,<br />

Campania, Sicilia e Veneto furono le<br />

regioni più colpite dagli eso<strong>di</strong>, ma tutte le<br />

altre regioni vennero com<strong>un</strong>que<br />

pesantemente coinvolte dal fenomeno.<br />

Dalla Liguria, i primi ad emigrare furono i<br />

conta<strong>di</strong>ni e gli artigiani, guardando alla<br />

California come meta.<br />

Due le cause principali <strong>di</strong> attrazione verso<br />

gli Stati Uniti: l’emigrazione era infatti<br />

vista da <strong>un</strong> lato come rime<strong>di</strong>o alla miseria<br />

dei conta<strong>di</strong>ni, dall’altro come sogno <strong>di</strong> <strong>un</strong>a<br />

nuova vita. Tra il 1871 e il 1975 5,250,000<br />

italiani si sono <strong>di</strong>retti negli Stati Uniti.<br />

<strong>Genova</strong>, Trieste e Napoli sono stati i porti<br />

italiani da cui è salpata la maggior parte<br />

delle navi <strong>di</strong> emigranti.<br />

Nel 1902, <strong>un</strong> bastimento è salpato da<br />

<strong>Genova</strong> arrivando a New York in 16 giorni.<br />

A testimonianza, <strong>un</strong> emigrante ha detto<br />

che: "per la maggior parte del viaggio<br />

dovettero stare tutti sottocoperta, nella<br />

zona più affollata… Le con<strong>di</strong>zioni sanitarie<br />

e alimentari erano intollerabili."<br />

All'arrivo negli Stati Uniti, gli immigranti<br />

si trovarono <strong>di</strong> fronte ad <strong>un</strong>a terra che<br />

offriva possibilità <strong>di</strong> guadagno e pensarono<br />

che avrebbero trovato "l'oro nella strada."<br />

In realtà dovettero adattarsi a duri lavori, a<br />

misere residenze, al pregiu<strong>di</strong>zio degli<br />

stranieri, dovendo inoltre imparare <strong>un</strong>a<br />

nuova lingua.<br />

Nella galleria <strong>di</strong> Palazzo San Giorgio<br />

l'immagine della vita italiana in America è<br />

stata illustrata nelle sezioni:<br />

• Una Nuova Vita nel Nuovo Mondo<br />

• Successi e Delusioni<br />

• Gli Emigranti e i loro Figli<br />

• Dalla "Little Italy" alla Prima Pagina.<br />

In mostra è risultata evidente la trasformazione<br />

dei poveri italiani in borghesia<br />

americana.<br />

Come si trovarono gli italiani in America<br />

alla fine dell’Ottocento e ai primi del<br />

Novecento? E come si trovano oggi? Molti<br />

h<strong>anno</strong> avuto successo e sono <strong>di</strong>ventati<br />

famosi: Alan Alda (attore <strong>di</strong> cinema -<br />

Mash), Yogi Berra (della squadra baseball<br />

Yankees <strong>di</strong> New York), Frank Capra

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