un anno di eventi - Porto di Genova
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U n p i c c o l o S t a t o n e l l a G r a n d e S t o r i a Noemi Ugolini<br />
Sammarinesi regolando il proprio flusso<br />
secondo l’andamento stagionale dei lavori<br />
agricoli si muovevano l<strong>un</strong>go itinerari ben<br />
conosciuti che già altri Sammarinesi avevano<br />
tracciato e secondo calcoli <strong>di</strong> convenienza ben<br />
precisi. Ma è stata però l’età contemporanea<br />
e più precisamente il periodo tra gli ultimi<br />
decenni dell’Ottocento e del Novecento a<br />
toccare l’apice <strong>di</strong> <strong>un</strong> fenomeno che per più <strong>di</strong><br />
<strong>un</strong> secolo ha portato a vivere fuori San Marino<br />
più della metà della popolazione.<br />
L’emigrazione ha rappresentato, quin<strong>di</strong>, per<br />
tutta l’età contemporanea, <strong>un</strong>a costante nella<br />
storia della Repubblica. Nell’arco dei secoli ed<br />
in misura notevolissima dalla seconda metà<br />
dell’Ottocento alla prima metà del Novecento,<br />
furono migliaia i citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> San Marino che<br />
lasciarono la loro terra per trovare altrove,<br />
specialmente in Europa e nelle Americhe, il<br />
lavoro e il red<strong>di</strong>to necessari per vivere.<br />
Le cause che contribuirono a determinare le<br />
migrazioni sono quasi sempre in<strong>di</strong>viduabili<br />
nella povertà del suolo ed in <strong>un</strong>’eccessiva<br />
pressione demografica sul territorio.<br />
La particolare conformazione morfologica<br />
della Repubblica <strong>di</strong> San Marino che,<br />
specialmente nel XVIII e nel XIX secolo,<br />
costituì <strong>un</strong> fattore determinante per la vita<br />
dell’uomo sul territorio, in quanto lasciava<br />
poco spazio a forme evolute <strong>di</strong> sfruttamento<br />
agricolo, produceva risorse insufficienti a<br />
fornire il mantenimento della popolazione che<br />
ormai, a fine secolo, era gi<strong>un</strong>ta oltre 9.000<br />
<strong>un</strong>ità.<br />
Il territorio, in questo periodo, era frazionato<br />
GLI EVENTI CORRELATI<br />
in <strong>un</strong>a miriade <strong>di</strong> piccole proprietà dove spesso<br />
si produceva solo per il fabbisogno familiare.<br />
Le ricorrenti crisi agrarie, pertanto,<br />
costringevano i piccoli proprietari a vendere il<br />
proprio podere e a trasformarsi in coloni o<br />
<strong>di</strong>soccupati.<br />
La povertà del suolo, l’impossibilità <strong>di</strong> trovare<br />
in loco <strong>un</strong>’integrazione all’insufficiente red<strong>di</strong>to<br />
agricolo, la <strong>di</strong>ffusa miseria, la scarsissima<br />
attività industriale, <strong>un</strong> intenso sviluppo<br />
demografico, la speranza <strong>di</strong> migliorare la<br />
propria qualità <strong>di</strong> vita, <strong>un</strong>ite all’incapacità<br />
della classe politica <strong>di</strong> trovare iniziative ed<br />
in<strong>di</strong>rizzi capaci <strong>di</strong> potenziare il sistema<br />
produttivo, stimolarono la partenza <strong>di</strong><br />
numerosi sammarinesi che cercavano <strong>di</strong><br />
superare o alleviare, almeno momentaneamente,<br />
le proprie <strong>di</strong>fficoltà economiche.<br />
Alla fine del XIX secolo l’emigrazione<br />
sammarinese si <strong>di</strong>resse soprattutto verso gli<br />
Stati Uniti, l’Argentina e il Brasile. Si trattò <strong>di</strong><br />
<strong>un</strong> fenomeno considerevole, infatti, per la<br />
prima volta non espatriarono i singoli<br />
lavoratori, ma interi nuclei familiari a mostrare<br />
che gli equilibri del tra<strong>di</strong>zionale pendolarismo<br />
si erano spezzati. Fino a questo momento, nei<br />
mesi improduttivi dell’<strong>anno</strong> compresi tra<br />
l’aut<strong>un</strong>no e la primavera, centinaia <strong>di</strong> uomini<br />
scendevano nelle pianure e nelle città<br />
sottostanti per ricoprire <strong>un</strong>a pluralità <strong>di</strong><br />
mestieri <strong>di</strong>versi, in estate poi, quasi tutti<br />
ritornavano al loro paese per effettuare i lavori<br />
agricoli. Era <strong>un</strong>a migrazione stagionale che<br />
assumeva <strong>un</strong>’importanza determinante per il<br />
mantenimento del precario equilibrio del