02.02.2013 Views

un anno di eventi - Porto di Genova

un anno di eventi - Porto di Genova

un anno di eventi - Porto di Genova

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

178<br />

U n p i c c o l o S t a t o n e l l a G r a n d e S t o r i a Noemi Ugolini<br />

Sammarinesi regolando il proprio flusso<br />

secondo l’andamento stagionale dei lavori<br />

agricoli si muovevano l<strong>un</strong>go itinerari ben<br />

conosciuti che già altri Sammarinesi avevano<br />

tracciato e secondo calcoli <strong>di</strong> convenienza ben<br />

precisi. Ma è stata però l’età contemporanea<br />

e più precisamente il periodo tra gli ultimi<br />

decenni dell’Ottocento e del Novecento a<br />

toccare l’apice <strong>di</strong> <strong>un</strong> fenomeno che per più <strong>di</strong><br />

<strong>un</strong> secolo ha portato a vivere fuori San Marino<br />

più della metà della popolazione.<br />

L’emigrazione ha rappresentato, quin<strong>di</strong>, per<br />

tutta l’età contemporanea, <strong>un</strong>a costante nella<br />

storia della Repubblica. Nell’arco dei secoli ed<br />

in misura notevolissima dalla seconda metà<br />

dell’Ottocento alla prima metà del Novecento,<br />

furono migliaia i citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> San Marino che<br />

lasciarono la loro terra per trovare altrove,<br />

specialmente in Europa e nelle Americhe, il<br />

lavoro e il red<strong>di</strong>to necessari per vivere.<br />

Le cause che contribuirono a determinare le<br />

migrazioni sono quasi sempre in<strong>di</strong>viduabili<br />

nella povertà del suolo ed in <strong>un</strong>’eccessiva<br />

pressione demografica sul territorio.<br />

La particolare conformazione morfologica<br />

della Repubblica <strong>di</strong> San Marino che,<br />

specialmente nel XVIII e nel XIX secolo,<br />

costituì <strong>un</strong> fattore determinante per la vita<br />

dell’uomo sul territorio, in quanto lasciava<br />

poco spazio a forme evolute <strong>di</strong> sfruttamento<br />

agricolo, produceva risorse insufficienti a<br />

fornire il mantenimento della popolazione che<br />

ormai, a fine secolo, era gi<strong>un</strong>ta oltre 9.000<br />

<strong>un</strong>ità.<br />

Il territorio, in questo periodo, era frazionato<br />

GLI EVENTI CORRELATI<br />

in <strong>un</strong>a miriade <strong>di</strong> piccole proprietà dove spesso<br />

si produceva solo per il fabbisogno familiare.<br />

Le ricorrenti crisi agrarie, pertanto,<br />

costringevano i piccoli proprietari a vendere il<br />

proprio podere e a trasformarsi in coloni o<br />

<strong>di</strong>soccupati.<br />

La povertà del suolo, l’impossibilità <strong>di</strong> trovare<br />

in loco <strong>un</strong>’integrazione all’insufficiente red<strong>di</strong>to<br />

agricolo, la <strong>di</strong>ffusa miseria, la scarsissima<br />

attività industriale, <strong>un</strong> intenso sviluppo<br />

demografico, la speranza <strong>di</strong> migliorare la<br />

propria qualità <strong>di</strong> vita, <strong>un</strong>ite all’incapacità<br />

della classe politica <strong>di</strong> trovare iniziative ed<br />

in<strong>di</strong>rizzi capaci <strong>di</strong> potenziare il sistema<br />

produttivo, stimolarono la partenza <strong>di</strong><br />

numerosi sammarinesi che cercavano <strong>di</strong><br />

superare o alleviare, almeno momentaneamente,<br />

le proprie <strong>di</strong>fficoltà economiche.<br />

Alla fine del XIX secolo l’emigrazione<br />

sammarinese si <strong>di</strong>resse soprattutto verso gli<br />

Stati Uniti, l’Argentina e il Brasile. Si trattò <strong>di</strong><br />

<strong>un</strong> fenomeno considerevole, infatti, per la<br />

prima volta non espatriarono i singoli<br />

lavoratori, ma interi nuclei familiari a mostrare<br />

che gli equilibri del tra<strong>di</strong>zionale pendolarismo<br />

si erano spezzati. Fino a questo momento, nei<br />

mesi improduttivi dell’<strong>anno</strong> compresi tra<br />

l’aut<strong>un</strong>no e la primavera, centinaia <strong>di</strong> uomini<br />

scendevano nelle pianure e nelle città<br />

sottostanti per ricoprire <strong>un</strong>a pluralità <strong>di</strong><br />

mestieri <strong>di</strong>versi, in estate poi, quasi tutti<br />

ritornavano al loro paese per effettuare i lavori<br />

agricoli. Era <strong>un</strong>a migrazione stagionale che<br />

assumeva <strong>un</strong>’importanza determinante per il<br />

mantenimento del precario equilibrio del

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!