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Hermès, artigiano contemporaneo dal 1837. - Italpyme

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Poste Italiane - In caso di mancato recapito inviare al CMP di Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi N° 4/ VII - 23 febbraio 2011 - QUINDICINALE - 5 Euro<br />

INCHIESTA<br />

Cina bye bye,<br />

la delocalizzazione<br />

non abita più qui<br />

REPORTAGE<br />

MILANO UNICA<br />

Il tessile italiano<br />

conferma la ripresa<br />

INTERVISTA<br />

Alviero Martini è di nuovo<br />

in viaggio con ALV<br />

WEEK<br />

NUMERI, FATTI E PROTAGONISTI DELLA MODA E DEL LUSSO<br />

SPECIALE TESSUTI<br />

La stoffa dell’arredo<br />

va di moda


shop tommy.com


6 ITALIA<br />

6 Prada, ricavi oltre i 2 miliardi di<br />

euro<br />

8 Cariaggi chiude il 2010 con una<br />

crescita del 25%<br />

10 Il 2010 chiude in “bellezza”<br />

14 Tomasoni Topsail, dopo il cambio<br />

dell’asset azionario al via il nuovo<br />

corso<br />

16 Ferré parlerà arabo con il<br />

passaggio a Paris Group<br />

18 Gritti Group, con Swarovski Gems<br />

il bottone si fa gioiello<br />

20 Dalla Spagna all’Italia cresce il<br />

ciclone Privalia<br />

22 MONDO<br />

22 <strong>Hermès</strong>, 2010 oltre i 2,4 miliardi di<br />

euro (+25,4%)<br />

22 LVMH, utile netto 2010 in crescita<br />

del 73%<br />

24 Inter Parfums, vendite a +12%<br />

nel 2010<br />

26 Paco Rabanne rilancia la moda<br />

con Manish Arora<br />

28 INCHIESTE<br />

28 Cina bye bye, la delocalizzazione<br />

non abita più qui<br />

34 Milano Unica: Il tessile italiano<br />

conferma la ripresa<br />

37 INTERVISTA<br />

Alviero Martini è di nuovo in<br />

viaggio con ALV<br />

41 CREATIVI by Bonaudo<br />

Edmundo Castillo, designer della<br />

leggerezza senza tempo<br />

50 FOCUS RETAIL NEW YORK<br />

Tutti pazzi per SoHo<br />

52 OPERAZIONI M&A<br />

52 I gioielli Rosato all’americana<br />

Richline<br />

54 LICENZE<br />

54 Ungaro Fuchsia continua con<br />

Mariella Burani Fashion Group<br />

54 Patrizia Pepe lancia il suo primo<br />

profumo con Beauty San<br />

56 ISTANBUL FASHION WEEK<br />

Progetti ambiziosi per la moda<br />

turca<br />

58 GLOBAL BLUE<br />

Milano in testa. A Firenze boom di<br />

acquisti dei cinesi (+90%)<br />

60 APERTURE MONOMARCA<br />

60 Tripletta a Cancun per Rocca<br />

60 Tory Burch debutta a Londra<br />

61 Nuovo monomarca nella Ville<br />

Lumière per Giambattista Valli<br />

62 UPCOMING BRANDS<br />

Megan Park, Kevork Kiledjian,<br />

Mehtap Elaidi<br />

64 LA MODA IN BORSA<br />

Flessione fisiologica a gennaio<br />

2011<br />

66 GIRO POLTRONE<br />

66 Gap rivoluziona il management<br />

americano<br />

67 TechnoMarine affida a Jacques-<br />

Philippe Auriol la carica di CEO<br />

SOMMARIO<br />

70 COMUNICAZIONE & EVENTI<br />

70 Due donne per Cavalli<br />

72 L’universo Chanel in mostra a<br />

Shanghai<br />

73 Deborah Milano e Nolita insieme<br />

nel segno del glamour<br />

74 LIFESTYLE<br />

74 I motori green di Tesla rombano<br />

a Milano<br />

74 Il mercato crocieristico resta sulla<br />

cresta dell’onda<br />

76 CASA & DESIGN<br />

76 Zucchi cede la maggioranza di<br />

Descamps ad Astrance<br />

76 Maison & Objet: la moda è di<br />

casa a Parigi<br />

77 90’’ di Tv per Thun<br />

78 I CREATIVI<br />

Piet Ein Eek: la mirabile<br />

imperfezione del progetto<br />

In copertina:<br />

Giorgio Armani P/E 2011 “Femme bleue”<br />

QUINDICINALE, IN EDICOLA IL GIOVEDÌ<br />

(SCHEDA ABBONAMENTI ALL’ULTIMA PAGINA)<br />

23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 3


ITALIA<br />

PRADA, RICAVI OLTRE I 2 MILIARDI DI EURO<br />

MBFG, APPROVATO IL PIANO CHE<br />

PUNTA SUL CORE BUSINESS<br />

Il Ministero per lo Sviluppo Economico<br />

ha approvato il piano industriale elaborato<br />

dai Commissari Straordinari<br />

di Mariella Burani Fashion Group<br />

(MBFG), in amministrazione straordinaria,<br />

Rossella Strippoli, Francesco<br />

Ruscigno e Giampiero Martini. Il<br />

piano prevede la cessione di complessi<br />

azien<strong>dal</strong>i e le concessione in licenza di<br />

alcuni marchi di proprietà al fine di<br />

concentrare l’attività dell’azienda nel<br />

suo core business, l’abbigliamento e<br />

gli accessori moda. In programma nel<br />

breve periodo, la dismissione delle partecipazioni<br />

in Compagnia della Seta,<br />

Sedoc Digital Group e in Emmegas.<br />

Infine, <strong>dal</strong> punto di vista del retail, la<br />

boutique di via Montenapoleone a<br />

Milano è stata ceduta a Christian Dior.<br />

6 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />

Il Gruppo Prada, player del settore<br />

lusso, attivo con i marchi Prada,<br />

Miu Miu, Church’s e Car Shoe,<br />

chiude l’esercizio 2010 con ricavi<br />

in crescita del 31%, oltre i 2 miliardi<br />

di euro, confermando il trend di<br />

forte sviluppo già evidenziato nei<br />

mesi precedenti. Cresce il canale<br />

wholesale (+9%) e il canale retail<br />

mette a segno addirittura un +44%<br />

frutto di una crescita a pari negozi<br />

(like to like) del 22% che di nuove<br />

aperture di punti vendita. Il gruppo<br />

è risultato in crescita in tutte le<br />

PITTI FILATI CHIUDE IN POSITIVO, +8.5% I BUYER ESTERI<br />

L’edizione n.68 di Pitti Filati si è chiusa<br />

in positivo con un aumento dell’8,5%<br />

dei compratori esteri (che raggiungono<br />

quota 1.500 presenze), per un totale di<br />

quasi 4.000 buyer intervenuti, in linea<br />

con il livello di presenze della scorsa<br />

edizione invernale. Tra le aree di provenienza<br />

più dinamiche, da segnalare<br />

Giappone (+46%), Svizzera (+66%),<br />

Gran Bretagna (+21%), Francia<br />

(+16%), Turchia (+14%), USA (+12%).<br />

“Gli ottimi risultati di questo Pitti Filati<br />

seguono l’andamento registrato sia a<br />

Pitti Uomo sia a Pitti Bimbo, con un<br />

fronte di compratori esteri in consistente<br />

crescita, sia dai mercati consolidati<br />

che da quelli emergenti, e con i livelli<br />

delle presenze italiane in lieve flessione,<br />

riflesso dei consumi interni ancora<br />

piuttosto stagnanti”, ha detto Raffaello<br />

BONAVERI PENSA ALL’ASIA<br />

Bonaveri, azienda ferrarese produttrice<br />

di manichini di alta gamma (13 milioni<br />

di euro di fatturato nel 2010, +32%<br />

rispetto al 2009), dopo aver consolidato<br />

la propria presenza nei mercati europei,<br />

punta ora al continente asiatico. Con<br />

l’obiettivo di gestire la produzione di<br />

manichini direttamente sul territorio<br />

cinese, aprirà la società Bonaveri Hong<br />

Kong che sarà dedicata esclusivamente<br />

ad assorbire la domanda proveniente<br />

<strong>dal</strong>l’Asia. L’investimento è di circa 2<br />

aree geografiche: l’Asia, compreso il<br />

Giappone, ha registrato un progresso<br />

del 48%, seguita dagli Stati Uniti<br />

con un +29% e <strong>dal</strong>l’Europa con un<br />

+18%. “Questi dati confermano<br />

come la strategia di sviluppo della<br />

rete retail sia vincente - ha dichiarato<br />

Patrizio Bertelli, AD del marchio<br />

che ha recentemente annunciato di<br />

volersi quotare alla Borsa di Hong<br />

Kong - e il superamento della soglia<br />

dei due miliardi di ricavi rappresenta<br />

un traguardo che ci consente oggi di<br />

definire nuovi sfidanti obiettivi”.<br />

Napoleone, AD di Pitti Immagine.<br />

“Dopo anni di pesanti riduzioni del<br />

fatturato, nel 2010 per la filatura italiana<br />

è iniziata una fase di ripresa, con un<br />

fatturato e un export in crescita, che<br />

lasciano ben sperare per l’andamento<br />

delle prossime stagioni”.<br />

Raffaello Napoleone<br />

milioni di euro nell’arco di tre anni,<br />

durante i quali è in programma<br />

l’inaugurazione di showroom in Cina<br />

(a Shenzhen, già operativo <strong>dal</strong>l’ottobre<br />

2010, seguiranno Shanghai e Pechino)<br />

e la creazione di una rete commerciale<br />

nel resto dell’Asia. Bonaveri, fondata<br />

nel 1950, celebrerà inoltre i propri<br />

sessant’anni con una grande mostra sul<br />

senso del manichino presso il Kunst<br />

Palast Museum di Dusseldrof <strong>dal</strong> 26<br />

febbraio al 1 marzo prossimo.


ITALIA<br />

CARIAGGI CHIUDE IL 2010 CON UNA CRESCITA DEL 25% LINEAPIÙ ITALIA VOLA A +20%<br />

E GUARDA ALLA CINA<br />

Cariaggi Fine Yarns Collection ha chiuso<br />

il 2010 con un fatturato di circa<br />

70 milioni di euro in crescita del<br />

25% rispetto ai 56 milioni del 2009.<br />

Risultati brillanti quindi, frutto di<br />

costanti investimenti in ricerca sostenuti<br />

<strong>dal</strong>l’azienda anche nei periodi di<br />

crisi.<br />

Dal 2004 ad oggi, infatti, Cariaggi ha<br />

sostenuto un piano di investimenti del<br />

valore di circa 50 milioni di euro su<br />

prodotto, innovazione tecnologica, servizi<br />

ai clienti, formazione costante del<br />

proprio personale, macchinari e logi-<br />

MORELLATO & SECTOR, I RICAVI<br />

CRESCONO DEL 6% NEL 2010<br />

Il Gruppo Morellato & Sector<br />

ha archiviato l’esercizio 2010<br />

con un fatturato di 190 milioni<br />

di euro in crescita del 6% e un<br />

Ebitda di 27 milioni di euro, pari<br />

al 14,2% del fatturato (+69%).<br />

Nel corso del 2010 sono stati<br />

inaugurati i flagship di Bratislava,<br />

Praga, Rihad, Hong Kong, e shop<br />

in shop in Germania, Francia,<br />

Grecia, Russia e nella Repubblica<br />

Ceca. A<br />

marzo<br />

2011 20 aprirà<br />

invece in<br />

un<br />

nuovo store<br />

a Pechino.<br />

8 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />

stica. “Nonostante gli ultimi anni siano<br />

stati difficili per tutti, non abbiamo<br />

mai messo in dubbio l’aspetto strategico<br />

legato al continuo miglioramento<br />

e ciò ci ha permesso di mantenere alta<br />

la nostra competitività in un mercato<br />

sempre più dinamico e difficile”,<br />

ha commentato Piergiorgio Cariaggi,<br />

AD di Cariaggi Fine Yarns Collection.<br />

“Anche la scelta, a nostro avviso coraggiosa,<br />

di mantenere attivi tutti i nostri<br />

collaboratori senza usufruire degli<br />

ammortizzatori sociali si è rivelata vincente:<br />

solo così, infatti, abbiamo potuto<br />

mantenere i livelli produttivi e di<br />

servizio ai quali la nostra clientela è<br />

abituata”, conclude l’AD. Grande novità<br />

per la P/E 2012 il prezioso cotone<br />

del Belize, una nuova tipologia di cotone<br />

a super lungo tiglio, frutto di una<br />

ricerca e di una selezione dei migliori<br />

semi “American Montserrat”.<br />

Le proprietà superiori di questo cotone<br />

consistono nell’eccezionale lunghezza<br />

della fibra capaci di raggiungere i<br />

47mm e nella straordinaria finezza con<br />

un micronaggio tra 3.1 e 3.4.<br />

Cotton Council International, ente noprofit<br />

per la promozione del cotone<br />

americano, e Original Marines, brand<br />

napoletano di abbigliamento casual e<br />

sportivo, hanno rinnovato la collaborazione<br />

per la produzione di linee di<br />

abbigliamento realizzate con cotone<br />

Cotton USA, il marchio che identifica<br />

i capi realizzati per almeno il 95% con<br />

cotone, di cui almeno il 50% americano.<br />

Dopo la P/E 2010, l’accordo andrà<br />

avanti anche per tutto il 2011.<br />

La collezione primavera/estate è disponibile<br />

nei negozi Original Marines da<br />

febbraio, mentre l’autunno/inverno<br />

sarà distribuito da agosto a fine ottobre.<br />

L’offerta comprende pantaloni,<br />

shorts, T-shirt, polo e felpe, per un<br />

totale di circa tre milioni di capi. La<br />

partnership sarà supportata anche da<br />

una campagna pubblicitaria on air da<br />

marzo a giugno.<br />

Primo quarter in rialzo (+20%) e stime<br />

positive per il 2011 (+5%) per Lineapiù<br />

Italia, l’azienda nata a seguito dell’amministrazione<br />

straordinaria di Lineapiù<br />

e guidata da Alessandro Bastagli, Enrico<br />

Tatti e Giuliano Coppini. Lineapiù<br />

Italia archivia il primo trimestre con un<br />

fatturato di 8,4 milioni di euro e conta<br />

di raggiungere un giro d’affari di 31,7<br />

milioni nel primo anno di esercizio,<br />

che si chiuderà il 30 settembre. A Pitti<br />

Filati, l’azienda ha poi annunciato di<br />

voler acquisire la Filtek Filati di Prato e,<br />

di contro, l’abbandono dell’opzione di<br />

acquisto della Top Line, l’azienda che<br />

aveva in Cina.<br />

“Intendiamo però potenziare il nostro<br />

ufficio di Shanghai – dichiara Battagli<br />

– anziché produrre in Cina e vendere<br />

qui in Italia, venderemo i filati made in<br />

Italy in Cina’’. Tra i progetti dell’azienda,<br />

dopo la creazione della Fondazione<br />

Lineapiù Italia, anche l’apertura del<br />

Museo dei Filati e il ripristino del<br />

Master Lineapiù per aiutare i designer<br />

emergenti.<br />

ORIGINAL MARINES E COTTON USA INSIEME ANCHE NEL 2011


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ITALIA<br />

AEFFE MIGLIORA I CONTI CON<br />

RICAVI STABILI NEL 2010<br />

Massimo Ferretti<br />

Comincia a funzionare la cura di<br />

Aeffe, l’azienda proprietaria dei marchi<br />

Alberta Ferretti, Moschino e Pollini, che<br />

ha archiviato il 2010 con un fatturato<br />

di 219 milioni di euro, sostanzialmente<br />

stabile rispetto ai 217 milioni dell 2009<br />

(+1%). I ricavi del periodo hanno registrato<br />

una continua e crescente progressione,<br />

con un’accelerazione nel secondo,<br />

terzo e quarto trimestre dell’esercizio,<br />

segnando, rispettivamente, un +7%, un<br />

+9% e un +11% rispetto ai medesimi<br />

periodi dell’anno precedente grazie<br />

alla buona performance del canale dei<br />

negozi a gestione diretta, in progresso<br />

del 17% su base annua. “L’inizio del<br />

2011 sta beneficiando dei buoni dati<br />

del portafoglio ordini per le collezioni<br />

P/E 2011 - ha detto Massimo Ferretti,<br />

presidente del marchio - e siamo fiduciosi<br />

che questi segnali incoraggianti<br />

potranno ulteriormente confermarsi<br />

nei prossimi mesi”.<br />

10 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />

IL 2010 CHIUDE IN “BELLEZZA”<br />

Il 2010 può considerarsi un anno<br />

all’insegna della bellezza, con il settore<br />

cosmetico che cresce in fatturato<br />

e quota export. È quanto emerge dai<br />

dati preconsuntivi illustrati da Fabio<br />

Franchina, presidente di Unipro, in<br />

occasione della conferenza stampa<br />

di presentazione della prossima edizione<br />

di Cosmoprof, che si terrà <strong>dal</strong><br />

18 al 21 marzo a Bologna.<br />

Crescono sia i fatturati (+4,7%), con<br />

un valore che sale a 8.485 milioni<br />

di euro, che le esportazioni (+15%)<br />

per un valore di circa 2.350 milioni<br />

di euro.<br />

La Germania si conferma la maggiore<br />

importatrice di prodotti cosmetici<br />

italiani, rappresentando da sola<br />

il 38%.<br />

Sul fronte nazionale, invece, il valore<br />

del consumo di cosmetici ha raggiunto<br />

i 9.200 milioni di euro, in<br />

crescita dell’1,3% sul 2009, per una<br />

spesa pro capite media di 155 euro.<br />

Per quanto riguarda i canali distributivi,<br />

in crescita le farmacie con<br />

1.478 milioni di euro (+3,3%) che<br />

rappresentano il 15,7% del totale di<br />

cosmetici venduti; anche le erboristerie<br />

confermano un trend positivo<br />

con 365 milioni di euro e una crescita<br />

del 5,5%; torna in leggera crescita<br />

(+0,7), dopo un periodo di stasi, il<br />

canale delle profumerie con il 24,6%<br />

del totale.<br />

ALLEGRI FESTEGGIA I 40 CON UNA PRESENTAZIONE SPECIALE A NEW YORK<br />

Allegri compie 40 anni e ha festeggiato<br />

il traguardo con una una speciale<br />

presentazione nella corte del<br />

Lincoln Center durante l’edizione<br />

della Mercedes Benz Fashion Week di<br />

New York appena conclusa.<br />

L’evento, che si è tenuto il 16 febbraio,<br />

ha fatto rivivere i quattro decenni<br />

di moda del brand attraverso una<br />

selezione dei migliori pezzi storici,<br />

presentati in un allestimento statico<br />

su manichini, mentre delle modelle<br />

hanno sfilato con preview della nuova<br />

collezione donna A/I 2011-12. “Siamo<br />

entusiasti di aver partecipato alla<br />

“Nel 2010 abbiamo riscontrato un<br />

importante cambiamento nel comportamento<br />

dei consumatori di<br />

cosmetica - ha spiegato Franchina<br />

- che sono diventati più sofisticati e<br />

prediligono i prodotti mirati ai generici”.<br />

I prodotti per il corpo si aggiudicano<br />

il valore di consumo più alto, seguiti<br />

dai prodotti per il viso. Al terzo<br />

posto i prodotti per capelli.<br />

Per il 2011 si prevede una conferma<br />

dei risultati positivi dell’anno appena<br />

chiuso, con le aziende di settore che<br />

continueranno a investire in ricerca<br />

e innovazione.<br />

Fabio Franchina<br />

Mercedes Benz Fashion Week, siamo<br />

un’azienda che è orgogliosa di creare<br />

collezioni outdoor, fondendo materiali<br />

inaspettati col nostro stile, quintessenza<br />

della miglior tradizione italiana”,<br />

ha detto Gian Maria Argentini,<br />

direttore generale di Dismi92 cui fa<br />

capo il marchio. A New York Allegri<br />

ha celebrato anche il suo impegno<br />

verso il settore charity, sostenendo,<br />

attraverso la sponsorizzazione della<br />

mostra fotografica “Haiti”, il progetto<br />

di Francesca Rava Foundation, che<br />

vuole costruire un nuovo orfanotrofio<br />

ad Haiti.


introducing a new fragrance<br />

Profumo finalista del 22° premio internazionale - edizione 2011<br />

Giuria Consumatori – miglior profumo femminile dell’anno<br />

Giuria Tecnica – miglior creazione olfattiva femminile


ITALIA<br />

DU PAREIL…AU MÊME, 40 STORE IN ITALIA E UN ACCORDO CON COIN<br />

Du Pareil…au même inizia il 2011<br />

centrando due traguardi. Il brand francese<br />

di kidswear ha infatti raggiunto<br />

quota 40 negozi monomarca in Italia<br />

“Una borsa è una forma d’arte”, così<br />

Paola Graglia parla delle sue preziose<br />

creazioni che da qualche giorno godono<br />

di una prestigiosa vetrina su Milano.<br />

Via Bagutta 18 è, infatti, l’indirizzo del<br />

primo flagshipstore della designer torinese<br />

di “borse gioiello”, che ha inaugurato<br />

uno spazio di circa 40 m² nel<br />

cuore dello shopping meneghino. “Ho<br />

lavorato per vent’anni come antiquaria<br />

– ha raccontato la stilista – e proprio da<br />

quella lunga esperienza traggo continua<br />

ispirazione. Passione, studio e ricerca<br />

accompagnano quotidianamente la<br />

mia attività per individuare i materiali<br />

preziosi meno conosciuti, le pelli più<br />

rare e i metalli più nobili”. “Abbiamo<br />

scelto di partire con il nostro progetto<br />

retail proprio <strong>dal</strong>l’Italia perché ogni<br />

nostra creazione è un autentico prodotto<br />

made in Italy – ha continuato<br />

il brand director Enrico Fiore – tutti<br />

12 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />

(28 di proprietà e 15 in affiliazione)<br />

e ha siglato un accordo con Coin per<br />

l’apertura di shop in shop in un selezionato<br />

numero di department store<br />

del gruppo veneto. I primi shop in<br />

shop frutto di questo accordo saranno<br />

aperti negli store Coin di Milano in<br />

piazza V Giornate, Messina e Ravenna.<br />

Oltre alla partnership con Coin, il<br />

marchio sta comunque portando avanti<br />

una strategia di espansione retail in<br />

Italia con l’inaugurazione di cinque<br />

punti vendita a La Spezia, Alessandria,<br />

Palermo, Alba e Milano, nell’ospe<strong>dal</strong>e<br />

Niguarda.<br />

LE JEWEL BAG DI PAOLA GRAGLIA IMPREZIOSISCONO MILANO<br />

Paola Graglia<br />

i dettagli delle borse, molti dei quali<br />

ispirati al mare e all’arte neoclassica,<br />

nascono <strong>dal</strong> sapiente artigianato del<br />

distretto orafo di Vicenza. Ma la novità<br />

di quest’anno è il lancio di una linea di<br />

gioielli da abbinare alle borse. Stiamo,<br />

inoltre, pensando ad una brand extension<br />

nelle calzature, tra l’altro per alcune<br />

celebrities americane abbiamo già<br />

creato dei modelli di calzature in pezzi<br />

unici. Oggi Paola Graglia è distribuita<br />

sul mercato italiano grazie allo showroom<br />

Massimo Bonini ed è presente, tramite<br />

agenti, oltre che in Europa anche<br />

sul mercato americano, russo, cinese<br />

e arabo. Le prossime aperture riguarderanno<br />

Dubai, entro il primo semestre<br />

2011, e in un secondo momento<br />

Beverly Hills”. Il prezzo delle jewel bag<br />

di Paola Graglia, che portano tutte il<br />

nome di una pietra preziosa, oscilla tra<br />

i 600 e i 2.000 euro.<br />

GEOX, ACCORDO CON BAWAG<br />

PER LA GESTIONE DIRETTA DI 19<br />

NEGOZI IN AUSTRIA<br />

Il Gruppo Geox ha siglato un<br />

accordo con la banca austriaca<br />

Bawag P.S.K., principale azionista<br />

di Stiefelkönig, in base al quale ha<br />

assunto la gestione diretta di 19<br />

negozi a marchio Geox situati in<br />

Austria e precedentemente gestiti<br />

<strong>dal</strong> Gruppo Stiefelkönig con un<br />

accordo di franchising.<br />

“L’accordo si inserisce nella<br />

nostra strategia di sviluppo e<br />

di potenziamento del network<br />

di negozi monomarca che sta<br />

dando ottime soddisfazioni”,<br />

ha commentato Mario Moretti<br />

Polegato, presidente e fondatore<br />

di Geox. “Questi 19 negozi – ha<br />

concluso Polegato - localizzati<br />

nelle vie più importanti dello<br />

shopping e nei centri commerciali<br />

più prestigiosi delle principali<br />

città austriache consentiranno di<br />

consolidare la crescita del nostro<br />

Gruppo in questo mercato”.<br />

2010 BRILLANTE PER I GIOIELLI DI<br />

OTTAVIANI<br />

Ottaviani, azienda che <strong>dal</strong> 1945 realizza<br />

preziosi oggetti in argento, ha chiuso<br />

il 2010 con un incremento di fatturato<br />

del +35% rispetto al 2009, quando<br />

aveva realizzato 6,7 milioni di euro.<br />

Ottimi i risultati delle linee di gioielli e<br />

di bijoux dell’azienda di Recanati che<br />

hanno registrato nel corso del 2010 un<br />

boom di vendite e rappresentano ad<br />

oggi il 35% del fatturato globale, percentuale<br />

rilevante considerando che la<br />

Linea Bijoux è stata lanciata nell’aprile<br />

del 2010.


ITALIA<br />

TOMASONI TOPSAIL, DOPO IL CAMBIO DELL’ASSET AZIONARIO AL VIA IL<br />

NUOVO CORSO<br />

Cambio all’interno dell’asset azionario<br />

per la Tomasoni Topsail della<br />

famiglia Poppi, cui fanno capo i<br />

brand North Sails e Henri Lloyd.<br />

Con il presidente Leonardo Poppi<br />

saldo al timone, la società ha infatti<br />

venduto attraverso la Tempo Libero,<br />

finanziaria della famiglia e prima<br />

azionista con il 95% del capitale<br />

azien<strong>dal</strong>e, due quote (ciascuna pari<br />

al 2,5%) rispettivamente a Massimo<br />

Palazzi, Head of Operations, e<br />

Michele Bernardi, Head of Sales. “È<br />

l’inizio di una nuova fase – ha esordito<br />

il VP Stefano Poppi - crediamo<br />

molto nel coinvolgimento diretto<br />

delle persone nelle dinamiche azien<strong>dal</strong>i<br />

e nel loro spirito imprenditoriale,<br />

per questo abbiamo deciso di aprire<br />

il capitale a questi manager che collaborano<br />

con noi da anni, affinché i<br />

limiti delle persone non diventassero<br />

i limiti della società”.<br />

Con un fatturato di 70 milioni di<br />

euro nel 2010, in crescita del 5%<br />

rispetto all’anno precedente, un<br />

Ebitda del 12% e un budget annuale<br />

destinato alla comunicazione pari a<br />

circa l’8%, la società punta a mantenere<br />

il medesimo passo di crescita<br />

anche nei prossimi tre anni: “Il<br />

nostro orizzonte temporale non è<br />

mai a breve termine – ha affermato<br />

Poppi – perché non amiamo farci<br />

gestire <strong>dal</strong>le dinamiche commerciali.<br />

La nostra filosofia azien<strong>dal</strong>e ci spinge<br />

a incrementare le vendite con gra-<br />

Chiuso l’unico flagship in corso Europa<br />

a Milano, Love Therapy si trasferisce<br />

nel vicino store Ovs Industry di piazza<br />

San Babila. Il trasloco completa la<br />

collaborazione tra il brand fondato da<br />

Elio Fiorucci e il gruppo Coin, che<br />

<strong>dal</strong> 2008 ne è licenziatario. Lo spazio<br />

sarà ristrutturato in modo da riproporre<br />

l’atmosfera dello storico negozio<br />

Fiorucci aperto nel 1967, un punto<br />

d’incontro dedicato alla creatività a<br />

14 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />

Stefano Poppi<br />

OVS INDUSTRY È LA NUOVA CASA DI LOVE THERAPY<br />

dualità, senza strappi, operando ‘di<br />

concerto’ su tutte le variabili tra cui<br />

marketing, prodotto, qualità e servizio”.<br />

E in un’ottica di lungo, anzi, lunghissimo<br />

periodo l’azienda ha prolungato<br />

la scadenza della licenza North Sails,<br />

che con 62 milioni e un totale di<br />

46 monomarca all’attivo rappresenta<br />

l’89% del fatturato totale. “Abbiamo<br />

rinnovato fino al 2040, volevo assi-<br />

360°. Lo store, che verrà completato<br />

ad agosto, sarà per ora l’unico ad avere<br />

tale format. Al suo interno saranno in<br />

vendita le linee di abbigliamento giovane<br />

Love Therapy, Baby Angel e Ovs<br />

industry Young insieme a prodotti di<br />

ricerca di Elio Fiorucci.<br />

Lo stilista ha poi in cantiere anche<br />

l’ampliamento dell’offerta di Love<br />

Therapy con una linea sportiva e proposte<br />

più per adulti.<br />

curarmi di poter lavorare fino ai 70<br />

anni - ha scherzato Poppi – ma a<br />

parte questo è un contratto che ci<br />

soddisfa appieno”.<br />

E se i risultati dell’anno appena archiviato<br />

sono stati determinati, oltre che<br />

da una crescita aggregata del business,<br />

dai buoni risultati raccolti <strong>dal</strong>le collezioni<br />

bambino e <strong>dal</strong>l’ampliamento<br />

del network retail (segmento cresciuto<br />

anche a perimetro costante), per il<br />

nuovo corso l’azienda punterà molto<br />

sull’incremento della quota export:<br />

“Al momento rappresenta il 10% del<br />

fatturato – ha commentato Poppi<br />

- ma il nostro obiettivo è quello di<br />

arrivare a un 15-20% nell’arco di tre<br />

anni. Ci concentreremo soprattutto<br />

sull’area del Mediterraneo e in particolare<br />

nei nostri primi tre mercati<br />

al di fuori dei confini nazionali che<br />

sono Spagna, Francia e Germania,<br />

dove operiamo con agenti”. Ma<br />

l’azienda continerà ad investire in<br />

Henri Lloyd, linea abbigliamento di<br />

cui Tomasoni Topsail detiene la licenza<br />

per l’Italia <strong>dal</strong> 1983. “Ha notevoli<br />

potenzialità e nel 2010 ha toccato<br />

quota 5,5 milioni di vendite – ha<br />

concluso il manager – da un paio<br />

di stagioni poi abbiamo completato<br />

l’offerta con una mini collezione<br />

rivolta all’universo bambino”. Al<br />

marchio di abbigliamento sportswear<br />

<strong>dal</strong> mood british, l’azienda di Rapallo<br />

(GE) ha dedicato un monomarca<br />

diretto a Chiavari.


ITALIA<br />

MILANO MODA DONNA, SI SFILA IN DUOMO E SUL METRÒ<br />

La rivoluzione di Milano Moda Donna<br />

continua. Dopo il successo della scorsa<br />

edizione, la kermesse della moda femminile<br />

si conferma nel centro di Milano<br />

e aggiunge una nuova location a quelle<br />

già collaudate di Palazzo Clerici,<br />

del Circolo Filologico e di Palazzo<br />

Giureconsulti, sede del Fashion Hub.<br />

Si tratta di piazza Duomo, dove verrà<br />

allestita una tensostruttura trasparente<br />

che ospiterà i fashion show, sempre<br />

più aperti alla città grazie anche alla<br />

trasmissione in live streaming su due<br />

maxischermi. Le sfilate in calendario<br />

saranno 74, in scena tra il 23 febbraio<br />

e il 1 marzo. “Non è stato affatto facile<br />

mettere a punto una programmazione<br />

che accontenti tutti – afferma Mario<br />

Boselli, presidente di CNMI - e proprio<br />

per questo il nostro obiettivo per<br />

il futuro è di avere un calendario fisso”.<br />

Ad aprire le danze saranno Gucci,<br />

Richmond e Alberta Ferretti. “Una<br />

novità di questa edizione – prosegue<br />

Boselli - è che il giorno di chiusura sarà<br />

forte, perché dedicato ai giovani talenti<br />

16 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />

di New Upcoming Designers e Next<br />

Generation e poi Sergio Zambon,<br />

Carta e Costura ed Erkan Coruh”.<br />

Durante la fashion week il Comune<br />

di Milano ripropone per la terza volta<br />

il format Milano Loves Fashion, una<br />

serie di eventi collaterali per aprire la<br />

moda alla città. “In questa edizione –<br />

racconta Giovanni Terzi, assessore alla<br />

Moda ed Eventi – ci sarà una sfilata in<br />

collaborazione con White in un treno<br />

della metropolitana, verrà poi allestita<br />

una Fashion House nell’Ottagono,<br />

con installazioni e musica, e Palazzo<br />

Marino ospiterà una mostra dedicata<br />

FERRÉ PARLERÀ ARABO CON IL PASSAGGIO A PARIS GROUP<br />

Sulla maison Ferré sventola la bandiera<br />

degli Emirati Arabi Uniti.<br />

L’ennesimo colpo di scena sull’intricata<br />

e difficile storia di uno dei<br />

più celebri marchi di moda italiani<br />

segue il passaggio dell’azienda a Paris<br />

Group, società retail di abbigliamento<br />

di Dubai della famiglia Sankari.<br />

La cessione dello storico marchio ha<br />

avuto l’ok da parte dei tre commissari<br />

straordinari di It Holding (Stanislao<br />

Chimenti, Andrea Ciccoli e Roberto<br />

Spada), la società che aveva acquistato<br />

nel 2002 il 90% della maison<br />

e che <strong>dal</strong> 2009 era finita in amministrazione<br />

controllata. Sulla cessione<br />

si attende ora l’autorizzazione da<br />

parte del ministero dello Sviluppo<br />

economico e delle sigle sindacali, ma<br />

su questo fronte non ci dovrebbero<br />

essere novità. A convincere i commissari<br />

e quindi a garantire buone chance<br />

a Paris Group rispetto all’offerta<br />

della bolognese Bvm, cui fa capo il<br />

marchio Les Copains (ha messo sul<br />

piatto un’offerta giudicata non completa<br />

sotto tutti i profili), ha giocato<br />

la volontà, secondo quanto dichiarato<br />

appunto <strong>dal</strong>la società di Dubai, di<br />

mantenere in Italia le produzioni del<br />

marchio e di garantire 130 dei 180<br />

dipendenti dell’azienda. La famiglia<br />

Sankari intende infatti rafforzare la<br />

bolognese Itc, dove vengono realizzate<br />

la prima linea della maison e<br />

Ferré Milano. Oltre a questo il gruppo<br />

arabo ha messo sul piatto investimenti<br />

per 100 milioni di euro in<br />

tre anni, per riportare il brand agli<br />

antichi splendori dopo la crisi degli<br />

ultimi anni, e l’apertura di 30 negozi<br />

nei Paesi emergenti.<br />

Il primo appuntamento della nuova<br />

era di Ferré potrebbe essere la sfilata<br />

del prossimo 25 febbraio. Già da allora<br />

si potrà capire meglio la sorte della<br />

maison, tra i fiori all’occhiello della<br />

moda italiana.<br />

alla moda d’autore di Pino Grasso”.<br />

“Milano Moda Donna ha il nostro<br />

pieno sostegno – ha affermato infine<br />

il Sindaco Letizia Moratti – Milano è<br />

al 5° posto nella classifica delle mete<br />

più interessanti secondo il New York<br />

Times e la moda è una componente<br />

fondamentale dell’appeal della città.<br />

Anche <strong>dal</strong> punto di vista economico,<br />

il settore fashion è strategico sia per<br />

Milano (rappresenta il 21% del PIL<br />

della città), sia per l’Italia: la moda e il<br />

design meneghini valgono il 22% del<br />

fatturato nazionale e, dopo la crisi, oggi<br />

il settore è in piena ripresa”.


ITALIA<br />

Paolo Gritti<br />

Dr. Gritti, in che cosa consiste il progetto Gritti Gems?<br />

Si tratta della nostra ultima linea di prodotto, una gamma<br />

di bottoni ed accessori in materiali nobili, quali madreperla,<br />

corno, pelle e, su richiesta, anche oro e argento ornati da pietre<br />

preziose e semi-preziose. Per realizzarla abbiamo ottenuto<br />

l’esclusiva mondiale “made with Swarovski Gemstones” per i<br />

bottoni. La novità di questa linea, infatti, è l’innovativo sistema<br />

brevettato da Swarovski Gems, che garantisce una tenuta<br />

eccezionale delle pietre incassate oltre che un alto valore estetico<br />

e qualitativo. In questo senso, si può dire che con Gritti<br />

Gems abbiamo reinventato il concetto di bottone-gioiello.<br />

Ci spieghi meglio come funziona questo sistema...<br />

Le pietre non sono incollate, ma sono parte integrante del<br />

supporto, che a sua volta è realizzato in materiali di pregio.<br />

La produzione della linea coinvolgerà solo lo stabilimento<br />

italiano, che abbiamo adeguato con personale qualificato ed<br />

innovativi macchinari, proprio per garantire la qualità nella<br />

lavorazione. Non utilizzeremo quindi tutta la nostra capacità<br />

produttiva, che, includendo lo stabilimento in Vietnam, è di<br />

oltre 500 milioni di pezzi l’anno, ma solo una parte.<br />

Quali obiettivi intendete ottenere con questa iniziativa?<br />

Proprio per l’esclusività e la raffinatezza di Gritti Gems, con<br />

questa linea miriamo ad aumentare la nostra quota di mercato<br />

nella fascia lusso. Vogliamo diventare un punto di riferimento<br />

per il settore, permettendo ai nostri clienti (Brioni,<br />

Zegna, Gucci, <strong>Hermès</strong>, Louis Vuitton e Burberry solo per<br />

citarne alcuni, ndr) di rispondere a loro volta alle richieste di<br />

una clientela sempre più esigente. Il nostro obiettivo è crescere<br />

in questo segmento perché è oggi meno soggetto alle<br />

difficoltà legate alla crisi economica rispetto alla fascia media.<br />

18 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />

Gritti Group, con Swarovski Gems<br />

il bottone si fa gioiello<br />

di Valeria Garavaglia<br />

Aria di novità per Gritti Group, storica realtà italiana specializzata nella produzione di<br />

bottoni ed accessori moda. Nata nel 1924 come laboratorio artigianale per la lavorazione<br />

della madreperla, in quattro generazioni l’azienda di Grassobbio (Bg) è divenuta uno dei<br />

leader internazionali del settore, conservando il DNA artigianale e la continua ricerca di<br />

qualità. Ricerca che, come racconta a Pambiancoweek il direttore commerciale Paolo<br />

Gritti, ha condotto al nuovissimo progetto Gritti Gems, presentato in anteprima mondiale<br />

alla fiera parigina Première Vision Pluriel.<br />

Avete in cantiere altre partnership?<br />

In realtà per noi è un continuo collaborare con fornitori e<br />

clienti e l’attività di ricerca è costante. Posso dire che, sempre<br />

nell’ottica di rafforzarci sul segmento del lusso, nel 2010<br />

abbiamo stretto una partnership industriale e commerciale<br />

con Chimera Spa, una nuova realtà che mira a divenire un<br />

leader nella produzione di zip di alta gamma.<br />

E la nostra creatività si declina in diversi ambiti: ad esempio,<br />

in passato abbiamo fornito le iniziali decorative per gli<br />

occhiali ad un’azienda di eyewear, oppure abbiamo creato<br />

con un marchio americano una pulsantiera, un touch-pad in<br />

vera pelle con i comandi dell’iPod, da applicare sulle maniche<br />

delle giacche.<br />

Come è andato il 2010 per Gritti Group?<br />

Abbiamo chiuso il 2010 con un fatturato in crescita del 15%<br />

a oltre 18 milioni di euro, recuperando in parte il calo subìto<br />

nel 2009. E il trend positivo pare consolidato, visto che a<br />

gennaio 2011 abbiamo registrato un +59% del giro d’affari<br />

e un +30% dell’ordinato. Il nostro obiettivo, comunque, è<br />

ritornare entro i prossimi tre anni al fatturato pre-crisi, che<br />

era di 30 milioni di euro.<br />

Quanto pesa l’estero sui ricavi totali dell’azienda?<br />

Al momento rappresenta il 70% del nostro fatturato. I Paesi<br />

con cui lavoriamo maggiormente sono quelli in cui vi è una<br />

maggiore presenza di griffes, e cioè Francia, UK e Stati Uniti,<br />

ma stiamo crescendo anche in Giappone, Vietnam e Cina.<br />

Il periodo di crisi economica ha portato invece un rallentamento<br />

nel mercato italiano, sia per i volumi che per la scarsa<br />

affidabilità della clientela. Speriamo tuttavia che questo<br />

periodo delicato sia in via di superamento.


ITALIA<br />

DALLA SPAGNA ALL’ITALIA CRESCE IL CICLONE<br />

PRIVALIA<br />

Valentina Visconti<br />

27 anni l’età media, 141% la crescita<br />

nel 2010. Questi i numeri di un<br />

fenomeno che arriva <strong>dal</strong>la Spagna<br />

e in Italia ha incontrato un enorme<br />

successo, raggiungendo nel 2010 un<br />

incremento del 235,8% anche grazie<br />

alla gestione della trentaduenne<br />

CEO Valentina Visconti.<br />

Si tratta di Privalia, il club privato di<br />

vendite online di marchi selezionati,<br />

leader di mercato in tutti i Paesi in<br />

cui è presente (Spagna, Italia, Brasile<br />

e Messico), che <strong>dal</strong> 2006 – anno<br />

della fondazione – ha registrato una<br />

crescita esponenziale. “Privalia”, ci<br />

spiega Valentina Visconti, CEO per<br />

l’Italia, “a livello globale ha fatturato<br />

168 milioni di euro, in crescita<br />

del 141%, con 8 milioni di prodotti<br />

venduti. In Italia, dove siamo presenti<br />

<strong>dal</strong> 2008, abbiamo superato i<br />

35 milioni di euro”.<br />

Un’idea tanto semplice quanto<br />

geniale, creare un legame tra moda<br />

ed e-commerce, aggiungendo l’appetibilità<br />

degli sconti. “Ogni giorno<br />

sul sito esclusivo di vendite Privalia”,<br />

afferma Valentina Visconti, “lancia-<br />

20 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />

mo <strong>dal</strong>le 3 alle 4 campagne-evento<br />

monomarca che durano 4 giorni<br />

mettendo in vendita prodotti con<br />

sconti fino al 70%. E’ il nostro team<br />

commerciale di buyer e product<br />

manager a studiare il mercato per<br />

individuare i brand e i prodotti più<br />

richiesti e a proporli per le venditeevento”.<br />

Attualmente sono 500 i<br />

marchi con cui Privalia Italia collabora<br />

e i suoi soci sono 1.300.000 (a<br />

livello di Gruppo la quota sale a 6<br />

milioni, ndr).<br />

L’azienda è molto attenta a individuare<br />

i mercati con il maggior<br />

numero di internet users, così sceglie<br />

i Paesi in cui sbarcare. “La scelta<br />

di aprire in Italia, Brasile e Messico”,<br />

ha proseguito la Visconti, “si è rivelata<br />

vincente. Il Brasile è uno dei<br />

mercati più potenziali per quanto<br />

riguarda la moda online. Al momento<br />

è nostra intenzione consolidare la<br />

nostra leadership nei quattro Paesi,<br />

non escludo un’acquisizione a livello<br />

europeo a breve termine. In Sud<br />

America stiamo facendo scouting<br />

per quanto riguarda i nuovi mercati”.<br />

Il ciclone Privalia ha creato anche<br />

numerosi posti di lavoro, passando<br />

in Italia dai 73 del 2009 ai 123<br />

del 2010. Nel mondo sono 665 i<br />

Privali@s – così all’azienda piace<br />

definire i propri dipendenti – di cui<br />

330 inseriti solo nel 2010.<br />

“Per l’anno in corso”, ha concluso la<br />

Visconti, “prevediamo di crescere<br />

ancora almeno a due cifre. Siamo<br />

molto contenti di come è iniziato<br />

l’anno, gennaio infatti ha avuto<br />

una performance davvero importante<br />

nonostante i saldi nei negozi.<br />

Per quanto riguarda i progetti, non<br />

escludiamo la quotazione in Borsa,<br />

ma al momento l’obiettivo prioritario<br />

è consolidare la leadership<br />

nei quattro Paesi e i rapporti con i<br />

marchi, oltre a coccolare gli oltre 6<br />

milioni di soci che abbiamo a livello<br />

globale”.<br />

ANCHE SU WWW.PAMBIANCO.TV<br />

BENETTON GROUP, TIENE IL<br />

FATTURATO MA CALA L’UTILE<br />

Benetton Group chiude il 2010<br />

con una tenuta del fatturato, e un<br />

utile netto che è sceso a 100 milioni<br />

dai 122 milioni di euro dell’anno<br />

precedente.<br />

Il Gruppo di Ponzano Veneto, che ha<br />

diffuso i dati preliminari, ha registrato<br />

nel corso dell’anno appena concluso<br />

ricavi a 2,053 miliardi di euro rispetto<br />

a 2,049 miliardi dell’anno 2009,<br />

un risultato che riflette la difficile<br />

congiuntura nell’anno appena<br />

concluso in alcuni dei più importanti<br />

mercati di riferimento per il Gruppo.<br />

Migliora la posizione finanziaria netta<br />

con un debito pari a 490 milioni<br />

(556 milioni al 31 dicembre 2009)<br />

grazie ad una generazione di cassa di<br />

66 milioni di euro. Più in dettaglio,<br />

il settore tessile ha incrementato le<br />

vendite di 3 milioni di euro, rispetto<br />

allo scorso anno, raggiungendo<br />

105 milioni (+2,7%), mentre<br />

l’abbigliamento si attesta a 1,948<br />

miliardi di euro, allo stesso livello<br />

rispetto al 2009. Il Gruppo si attende<br />

per il totale dell’anno un risultato<br />

operativo in un intorno dell’8,5% dei<br />

ricavi (10% nell’esercizio 2009).<br />

A livello geografico, l’Europa ha<br />

mostrato una riduzione del 3,3% nei<br />

ricavi mentre le Americhe e l’Asia<br />

sono cresciute rispettivamente del<br />

5,3% e del 3,8%. Bene invece il<br />

risultato in Russia, in crescita a doppia<br />

cifra, e nei paesi limitrofi, oltre al<br />

buon sostegno generato <strong>dal</strong>l’area<br />

centrale europea.


MONDO<br />

HERMÈS, 2010 OLTRE I 2,4 MILIARDI DI EURO (+25,4%)<br />

Il Gruppo <strong>Hermès</strong> ha superato il muro<br />

dei 2,4 miliardi di euro nel 2010,<br />

con un aumento delle vendite rispetto<br />

all’anno precedente pari al 25,4%.<br />

Sebbene i dati ufficiali verranno depositati<br />

solo il 4 marzo, in una nota il<br />

colosso francese ha comunicato di<br />

attendersi un margine operativo in crescita<br />

di circa 3 punti percentuali e un<br />

profitto netto prima delle tasse in sensibile<br />

aumento (+40%). L’incremento<br />

del fatturato è stato determinato da<br />

una crescita in tutte le categorie merceologiche<br />

in portafoglio (seta & tessi-<br />

Aumentano<br />

gli utili del<br />

colosso del<br />

lusso Lvmh<br />

grazie all’ottimoandamento<br />

del settore<br />

degli orologi<br />

e della gioielleria,<br />

più che<br />

al business dell’alta moda. Il primo<br />

gruppo mondiale del lusso ha chiuso il<br />

2010 con un utile in aumento del 73%<br />

a 3,03 miliardi di euro rispetto a 1,78<br />

miliardi dell’anno prima. Il fatturato<br />

ha registrato un incremento del 19%<br />

a 20,32 miliardi di euro, in linea con<br />

le attese. “Il 2010 è stata una grande<br />

annata per Lvmh. La qualità dei nostri<br />

prodotti, l’originalità che contraddistingue<br />

i nostri brand e la capacità del<br />

management ci hanno permesso di<br />

conquistare fette di mercato in tutto<br />

il mondo. Lvmh conta di crescere ulteriormente<br />

nel 2011 confidando nella<br />

22 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />

li, pelletteria, ready-to wear e accessori<br />

moda, profumi, orologi e oggettistica<br />

per la casa) e in tutti i mercati. A<br />

guidare la crescita l’Asia (+30,5), con<br />

Cina, Macau e Hong Kong in testa,<br />

con l’eccezione del Giappone dove le<br />

vendite si sono mantenute stabili (a<br />

cambi costanti). Performance positive<br />

sono giunte anche <strong>dal</strong> continente americano<br />

che ha registrato un aumento<br />

delle vendite del 31%, mentre quello<br />

europeo si è attestato al 19,2%. Alla<br />

luce di questi dati l’Asia ha aumentato<br />

la propria incidenza sul fattura-<br />

LVMH, UTILE NETTO 2010 IN CRESCITA DEL 73%<br />

sua strategia di lungo periodo”, ha detto<br />

il presidente e CEO Bernard Arnault.<br />

La crescita più forte è stata quella del<br />

settore degli orologi e della gioielleria<br />

(+29%), mentre il settore dell’alta<br />

moda e degli accessori ha prodotto una<br />

crescita leggermente inferiore (+20%),<br />

come anche il settore vinicolo (+19%).<br />

Nel dettaglio, la crescita della divisione<br />

“mode et maroquinerie”, è stata trainata<br />

da Louis Vuitton, che ha vissuto un<br />

anno da record. La presenza del brand<br />

in Europa si è consolidata ulteriormente<br />

anche grazie alla nuova apertura di<br />

Londra. Fendi, si legge nel comunicato,<br />

“ha realizzato delle performance eccellenti<br />

in tutte le categorie merceologiche<br />

e ha consolidato ulteriormente la<br />

struttura distributiva”. E seguendo a un<br />

solo giorno di distanza la decisione d<br />

<strong>Hermès</strong> che per la prima volta distribuirà<br />

un dividendo ai suoi azionisti,<br />

anche il gruppo guidato da Bernard<br />

Arnault ha proposto un aumento della<br />

cedola del 27% a 2,1 euro.<br />

CRESCONO LE VENDITE NEGLI OUTLET DEL GRUPPO NEINVER<br />

Neinver, gruppo immobiliare spagnolo<br />

della famiglia Losantos Santorroman,<br />

ha registrato una crescita delle vendite<br />

dell’8%. Il gruppo gestisce 11<br />

outlet distribuiti in 5 Paesi europei:<br />

Italia, Spagna, Portogallo, Germania<br />

e Polonia. In Italia, Neinver possiede<br />

gli outlet Castel Guelfo e Vicolungo.<br />

Nello specifico l’outlet Castel Guelfo,<br />

grazie anche all’avvio della terza fase<br />

avvenuta lo scorso ottobre, con l’apertura<br />

di nuovi negozi per un totale di<br />

147 store, ha registrato un incremento<br />

del 22% di visitatori e del 32% delle<br />

vendite nel 2010. Complessivamente,<br />

gli 11 outlet hanno richiamato 30<br />

milioni di visitatori nel 2010, in crescita<br />

del 7% rispetto al 2009.<br />

to complessivo con una quota pari al<br />

45,2% delle vendite, seguita <strong>dal</strong>l’Europa<br />

(37,5%), <strong>dal</strong>le Americhe (16%)<br />

e altri Paesi (1,3%). Da un punto di<br />

vista delle strategie, il brand famoso<br />

per i suoi carré continuerà ad investire<br />

nell’espansione del network retail<br />

con dieci aperture che si andranno ad<br />

aggiungere alle tredici del 2010.<br />

PORSCHE DESIGN LANCIA LA<br />

LINEA DENIM<br />

Sull’onda del successo delle sue<br />

linee, Porsche Design ha deciso di<br />

ampliare la propria collezione con<br />

il lancio di Porsche Design Denim.<br />

La collezione premium di jeans<br />

uomo e donna, realizzata in<br />

collaborazione con il marchio<br />

tedesco di jeans Blessed &<br />

Cursed, verrà presentata con la<br />

stagione autunno/inverno 2011.<br />

Il portafoglio di Porsche Design<br />

comprende oggi orologi, occhiali,<br />

valigie, abbigliamento, prodotti<br />

elettronici e una linea di profumi<br />

da uomo. Tutti i prodotti del<br />

marchio, ideati <strong>dal</strong> Porsche Design<br />

Studio in Austria, sono disponibili<br />

sia nei negozi di proprietà<br />

dell’azienda, che in franchising,<br />

shop-in-shop, grandi magazzini e<br />

negozi specializzati.


MONDO<br />

INTER PARFUMS, VENDITE A +12% NEL 2010<br />

Inter Parfums chiuderà il 2010 con<br />

una crescita dei ricavi a doppia cifra.<br />

In attesa di rendere noti il prossimo<br />

marzo i risultati economici, il colosso<br />

della cosmetica ha comunque diffuso<br />

i dati preliminari che hanno evidenziato,<br />

nell’anno appena concluso, un<br />

incremento del giro d’affari del 12,4%<br />

a 460,4 milioni di dollari (pari a circa<br />

330 milioni di euro). La crescita è<br />

GUESS, VIA ALL’ESPANSIONE RETAIL<br />

IN RUSSIA<br />

Prosegue l’espansione di Guess in<br />

Russia. Dopo l’apertura della nuova<br />

sede a Mosca, il brand inaugurerà dieci<br />

negozi entro l’estate. Le boutique<br />

saranno situate nei department store<br />

delle principali città russe e gestite in<br />

licenza con partner locali. Il piano di<br />

sviluppo quinquennale nel mercato<br />

russo prevede poi l’allargamento del<br />

network distributivo wholesale con<br />

50 nuove doors. “L’espansione internazionale<br />

ha trainato la nostra crescita,<br />

con un forte contributo di Asia<br />

ed Europa – ha dichiarato il CEO e<br />

direttore creativo Paul Marciano - ci<br />

sono però zone in cui possiamo ancora<br />

migliorare. Continueremo a investire<br />

nel brand, entrando in nuovi mercati<br />

e costruendo le infrastrutture e le<br />

partnership necessarie per supportare<br />

la nostra crescita”. Guess ha chiuso il<br />

terzo quarter dell’esercizio 2010/2011<br />

con un rialzo del 17,4%, a 613,9 milioni<br />

di dollari.<br />

Paul Marciano<br />

24 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />

legata all’ottimo andamento dei nove<br />

mesi dell’anno mentre gli ultimi tre<br />

mesi sono stati archiviati in sostanziale<br />

parità a 112,5 milioni di dollari<br />

(pari a circa 82 milioni di dollari).<br />

Tornando ai risultati economici annuali,<br />

tutti i principali marchi in licenza<br />

hanno registrato un incremento a doppia<br />

cifra delle vendite: Lanvin è cresciuta<br />

del 31%, Van Cleef & Arpels del<br />

MARCO AGNOLIN NOMINATO CEO DI BERSHKA<br />

Dopo la recente decisione di<br />

Amancio Ortega di lasciare la presidenza<br />

di Inditex a Pablo Isla, il<br />

Gruppo spagnolo rivede i vertici<br />

anche di uno dei suoi marchi di proprietà.<br />

A capo di Bershka, il brand<br />

dedicato al pubblico giovane, è stato<br />

nominato Marco Agnolin che precedentemente<br />

ricopriva la carica di<br />

country manager di Inditex Italia.<br />

Agnolin prende così il posto di Oscar<br />

Pérez Marcote, fratello di Flora Perez,<br />

moglie di Ortega e membro del<br />

board Inditex, che è stato promosso<br />

nuovo CEO di Zara, l’altro brand,<br />

insieme a Pull & Bear, Massimo<br />

Dutti, Stradivarius, Oysho, Uterque<br />

29%, S.T. Dupont del 37% , Paul Smith<br />

del 17% e Burberry dell’11%.<br />

“Burberry in particolare ha messo a<br />

segno l’ennesimo progresso delle sue<br />

linee principali, ossia Burberry Brit e<br />

Burberry London – ha dichiarato Jean<br />

Madar, presidente e CEO di Inter<br />

Parfums – e per rafforzare la potenzialità<br />

di questo marchio lanceremo in<br />

autunno una nuova linea da donna”.<br />

JIMMY CHOO CONTROLLERÀ DIRETTAMENTE IL GIAPPONE<br />

Jimmy Choo ha annunciato l’acquisizione<br />

della rimanente quota, pari<br />

al 50%, in Jimmy Choo Tokyo KK,<br />

la joint venture che gestisce le attività<br />

di Jimmy Choo in<br />

Giappone fondata nel<br />

2006 con Bluebell Japan<br />

Ltd. Nel corso degli ultimi<br />

cinque anni, il marchio<br />

è cresciuto con un<br />

portafoglio di 16 locations<br />

in Giappone, tra<br />

cui gli store di Ginza e<br />

Ometesando. Sono 16 le<br />

location di cui l’azienda<br />

assumerà il pieno controllo,<br />

cui si aggiungeranno<br />

nei prossimi mesi le<br />

nuove aperture di Umeda<br />

Daimaru e Nihonbashi<br />

Takashimaya. In concomitanza con<br />

questo annuncio, Jimmy Choo ha<br />

annunciato la nomina di Bruno<br />

Bernon a Representative Director e<br />

presidente di Jimmy<br />

Choo Tokyo KK, che<br />

riporterà direttamente<br />

a Joshua Schulman,<br />

CEO di Jimmy Choo.<br />

“L’acquisizione è in<br />

linea con i nostri obiettivi<br />

di diventare un<br />

marchio mondiale del<br />

lusso - ha commentato<br />

Joshua Schulman –<br />

e quest’operazione ci<br />

consentirà di avvicinarci<br />

al cliente in questo<br />

mercato del lusso che è<br />

fondamentale”.<br />

e Zara Home, che fa capo appunto al<br />

Gruppo Inditex. Agnolin è il primo<br />

manager nella storia del Gruppo ad<br />

avere la responsabilità di un brand,<br />

senza essere parente del fondatore<br />

Amancio Ortega.<br />

Marco Agnolin


MONDO<br />

CHRISTIAN DIOR, IL FATTURATO 2010 SUPERA 21 MILIARDI<br />

H&M, CALA L’UTILE DELL’11% NEL QUARTO TRIMESTRE<br />

H&M continua crescere ma archivia il<br />

quarto trimestre con una battuta d’arresto<br />

nella voce profitti.<br />

Il gruppo svedese di abbigliamento ha<br />

chiuso il quarto quarter con utili in<br />

flessione dell’11% a 5,49 miliardi di<br />

corone svedesi (pari a circa 620 milioni<br />

di euro) dai 6,15 miliardi riportati<br />

nell’analogo periodo 2009. A pesare<br />

sul bilancio sono stati i rincari dei<br />

26 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />

prezzi delle materie prime, in particolare<br />

del cotone.<br />

Tuttavia, come anticipato, le vendite<br />

si mantengono in crescita. Nel periodo<br />

settembre-novembre il fatturato<br />

è incrementato del 6% a 34,8 miliardi<br />

corone svedesi mentre per quanto<br />

riguarda l’intero anno i ricavi hanno<br />

registrato un progresso del 15% a<br />

108,4 miliardi di corone svedesi.<br />

PACO RABANNE RILANCIA LA MODA CON MANISH ARORA<br />

Manish Arora<br />

Il Gruppo Christian Dior ha chiuso il<br />

2010 con un fatturato di 21,1 miliardi<br />

di euro in crescita del 19% rispetto ai<br />

17,7 miliardi del 2009, grazie alle ottime<br />

performance in Europa, Asia e USA.<br />

Ottima performance anche nell’ultimo<br />

trimestre dell’anno che ha visto una<br />

crescita dei ricavi del 20%.<br />

A livello annuale, il risultato operativo<br />

si è attestato a 4,34 miliardi di euro, in<br />

crescita del 29% rispetto ai 3,36 miliardi<br />

del 2009. Il risultato netto del gruppo<br />

invece è arrivato a 1,26 miliardi in fortissima<br />

crescita (+81%) rispetto ai 695<br />

milioni dell’anno precedente.<br />

In particolare, le vendite di Christian<br />

Dior Couture sono aumentate del 15%<br />

a 826 milioni di euro, mentre le vendite<br />

al dettaglio sono cresciute del 22%.<br />

Sulla base di tali cifre, Christian Dior<br />

sottolinea che quest’anno proseguirà nel<br />

suo programma di aperture e di rinnovamenti<br />

di boutique sui mercati a forte<br />

potenziale.<br />

Lo stilista indiano Manish Arora è il<br />

nuovo direttore creativo per l’abbigliamento<br />

femminile di Paco Rabanne.<br />

Con il gusto avanguardista di Arora<br />

l’azienda francese, fondata negli anni<br />

‘60, intende rilanciare la sua presenza<br />

nel mondo della moda dopo cinque<br />

anni di assenza. L’obiettivo è di restituire<br />

al marchio la notorietà di cui godeva,<br />

puntando su una clientela giovane.<br />

La prima collezione, frutto dell’accordo<br />

con la griffe di proprietà del grup-<br />

ESPANSIONE INTERNAZIONALE<br />

NEL MIRINO DI TOPSHOP<br />

Raddoppiare le vendite in<br />

cinque anni grazie allo sviluppo<br />

del mercato estero. È questo<br />

l’obiettivo di Topshop, svelato<br />

da Sir Philip Green al Sunday<br />

Times. Il presidente del Gruppo<br />

Arcadia, cui Topshop fa capo, ha<br />

infatti annunciato l’apertura di<br />

nuovi negozi all’estero in modo<br />

da allargare la rete distributiva del<br />

brand sull’esempio dei competitor<br />

Zara e H&M. Mete prescelte sono<br />

Romania, Sudafrica, Kazakistan,<br />

Corea del Sud, Messico, ma<br />

anche Sydney e San Paolo in<br />

Brasile, mentre il debutto in<br />

Francia, riferito da tempo come<br />

imminente, dovrà attendere. Ad<br />

oggi topshop conta oltre 450<br />

punti vendita, due terzi dei quali<br />

nel Regno Unito.<br />

po spagnolo Puig Beauty and Fashion,<br />

vedrà la luce con la primavera del<br />

2012 in occasione della settimana della<br />

moda parigina. Inoltre, Paco Rabanne<br />

intende instaurare diverse collaborazioni<br />

temporanee con vari stilisti per altri<br />

prodotti di moda che rientrano sotto<br />

l’insegna Paco Lab. La prima sarà la<br />

stilista inglese Judy Blame che a marzo<br />

presenterà la sua collezione di gioielli<br />

e la nuova versione della borsa chainmail,<br />

ideata da Rabanne nel 1969.


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INCHIESTA<br />

Nell’ultima edizione di Pitti Uomo, a Firenze, tra gli<br />

stand si aggirava il fantasma di una Cina divenuta<br />

off-limits per un certo tipo di produzioni <strong>dal</strong>l’Italia,<br />

a causa di rincari anche del 20% sul costo dei prodotti rispetto<br />

solo a pochi mesi fa. Un incremento dovuto a una serie di<br />

fattori. Pesa la corsa dei prezzi delle materie prime: lo scorso<br />

anno, secondo gli ultimi dati raccolti da Sistema Moda<br />

Italia, i costi del cotone e delle altre materie alla base della<br />

filiera, come lana, seta, cashmere e altri filati pregiati, sono<br />

mediamente raddoppiati. Incide poi la progressiva, seppur<br />

sotterranea, rivalutazione dello yuan, che, secondo alcuni,<br />

ha margini di incremento <strong>dal</strong> 10 al 20% rispetto al dollaro<br />

28 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />

CINA BYE BYE,<br />

LA DELOCALIZZAZIONE<br />

NON ABITA PIÙ QUI<br />

di Jacopo Delletica<br />

“Grande è la confusione sotto il cielo, quindi la situazione è ottima”. Così parlava Mao Tse Tung. A mezzo secolo di<br />

distanza, il paradosso è che, questa volta, l’origine della confusione in Cina porta le firme di Apple e di Honda: è<br />

infatti nelle fabbriche che producono per i due colossi del capitalismo occidentale che, la scorsa estate, sono scoppiate<br />

le prime agitazioni sindacali cinesi dell’era moderna. In una parola: sciopero. Per che cosa? Per un miglioramento<br />

delle condizioni di lavoro e, soprattutto, per un innalzamento salariale. Ma per la prima volta le autorità, anziché<br />

dar ragione agli imprenditori, hanno in un certo senso avallato le richieste dei lavoratori. E così, per il classico effetto<br />

domino, le agitazioni hanno acceso rapidamente le coscienze sindacali in molte aziende della regione meridionale<br />

del Celeste Impero dove si concentra la maggiore capacità produttiva del mondo, Shenzhen, Shanghai, l’intera<br />

regione del Guangdong, portando alla luce la mina sociale fino a oggi rimasta volutamente inascoltata. Questa<br />

situazione, combinata con una progressiva riduzione della disponibilità di manodopera qualificata, ha portato i<br />

produttori locali a ridefinire le strategie di produzione (tempi di consegna, minimi più elevati, livello qualitativo) e ad<br />

alzare i prezzi. Con la conseguenza di far preoccupare molti di coloro che hanno affidato alla delocalizzazione cinese<br />

il proprio output.<br />

Shanghai, Pudong<br />

(e quindi all’euro). Ma il fattore che più rende l’idea di un<br />

cambio strutturale dell’Eldorado cinese, riguarda il costo<br />

del lavoro. Attualmente, il range dei salari è tra i 180 e i 220<br />

dollari al mese nelle aree più industrializzate, con una volatilità<br />

(intesa come rapidità di cambiamento) elevatissima.<br />

E i margini di incremento sono enormi. Secondo l’ultimo<br />

rapporto pubblicato <strong>dal</strong>la Banca Centrale Cinese solo l’8,6%<br />

delle famiglie cinesi ritiene adeguato il proprio salario contro<br />

il 32% del 2007. Una situazione che lascia pensare come i<br />

rincari del 20% del 2010 possano facilmente ripetersi nel<br />

2011, se non addirittura ampliarsi.<br />

Proprio alla luce di questi dati c’è chi parla di un cambio


Shanghai, Nanjing Road<br />

Lorenzo Lugli<br />

Giovanni Orsi<br />

Piergiorgio Cariaggi<br />

INCHIESTA<br />

di prospettiva alle porte, con la Cina che si trasformerà da<br />

produttore low cost a produttore di qualità in tempi assai<br />

più rapidi di quanto avvenuto nella storia di altre economie<br />

tessili, Italia inclusa. In altre parole, ci sarà un’evoluzione<br />

dell’industria tessile cinese. Una parte di essa continuerà<br />

ad essere l’opificio del mondo, ma un’altra parte si sposterà<br />

verso produzioni dirette al consumatore cinese, cercando di<br />

orientarsi nella costruzione di un proprio posizionamento e<br />

identità. Un’altra frazione emergerà, invece, come “eccellenza<br />

cinese”, spostando verso l’alto l’asticella della qualità.<br />

Una delle prime conseguenze di questa rimodulazione<br />

cinese sarà quella di mettere alcuni produttori di fronte alla<br />

scelta di spostarsi nuovamente, o nell’interno e nel nord<br />

della Cina, o verso Paesi come il Vietnam o India. Cosa che<br />

ha recentemente annunciato Coach, global brand americano<br />

di pelletteria che ha fatto della produzione in Cina una delle<br />

sue leve di successo negli scorsi anni. Ma c’è anche chi, pur<br />

registrando la “confusione sotto il cielo”, si sente preparato<br />

a continuare comunque la produzione nel Paese. Perché è<br />

riuscito a tessere buone relazioni sindacali o per via delle<br />

concessioni fatte da tempo ai lavoratori, nonché delle condizioni<br />

di alta specializzazione se non di leadership vantata nel<br />

proprio settore.<br />

C’ERA UNA VOLTA L’ELDORADO DELLA PRODUZIONE<br />

A BASSO COSTO<br />

La storia dell’Eldorado cinese della produzione, in realtà,<br />

cominciava a scricchiolare da tempo. Nonostante l’abile<br />

politica di immagine di Pechino, capace di spingere l’economia<br />

ma anche di gestire e diffondere le statistiche, più<br />

di un economista ha cominciato già lo scorso anno a porsi<br />

domande sulla sostenibilità della corsa del Drago. Da una<br />

parte infatti il governo cinese vuole continuare a spingere i<br />

consumi interni, per continuare a crescere come negli anni<br />

passati. Dall’altro però la Cina sembra aver già raggiunto<br />

un avanzato stato di industrializzazione anche valutato su<br />

basi procapite e quindi lo spazio per un ulteriore aumento<br />

della capacità produttiva è veramente limitato. Come farà<br />

la Cina a compensare? Considerando una crescita della<br />

domanda interna stabile al 7-8%, avremmo una crescita realistica<br />

di PIL nei prossimi anni attorno al 5-6%, ben distante<br />

<strong>dal</strong>l’obiettivo cinese del 10%. Per questa ragione, il Paese del<br />

Dragone ha bisogno di andare oltre le leggi dell’economia, e<br />

di creare una domanda interna molto sostenuta. Pechino ha<br />

bisogno di un vero mercato nazionale che inizi a consumare<br />

una parte crescente della propria produzione, mettendo al<br />

riparo il Paese <strong>dal</strong>le prevedibili rivalutazioni della valuta. Da<br />

un lato, quindi, si è assistito a un progressivo riposizionamento<br />

delle fabbriche di abbigliamento locali, alla ricerca di<br />

un’identità verso i consumatori cinesi. Dall’altro, si è avviato<br />

un percorso di regolarizzazione del lavoro, necessario per<br />

mettere le basi di un progresso sociale e indispensabile per<br />

creare una massa di redditi capaci di creare un mercato<br />

domestico. Sarà uno sforzo non secondario dato che il rapporto<br />

tra il reddito delle famiglie e il PIL è sceso del 20% <strong>dal</strong><br />

1999 a oggi.<br />

23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 29


INCHIESTA<br />

Shanghai, The Bund<br />

UNA SCOSSA CONTROLLATA?<br />

Ecco, dunque, che già nel 2007 il governo cinese aveva iniziato<br />

una fase di regolarizzazione contrattuale fino ad allora<br />

inedita. “Le rivendicazioni sindacali di oggi – spiega Federico<br />

Morgantini, consulente <strong>dal</strong> 2004 in Cina per le aziende<br />

italiane - sono una evoluzione prevedibile di quella prima<br />

apertura, nonché dello sviluppo di un Paese.<br />

Nel 2007, furono addirittura le aziende a sostenere l’introduzione<br />

di regole, perché cominciavano a sentire la necessità<br />

di una rigidità contrattuale che impedisse la continua fuga<br />

degli operai verso progressive offerte al rialzo del salario”.<br />

Ora però si è avviata la fase delle rivendicazioni organizzate,<br />

“e non si tornerà più indietro”.<br />

Questo significa la fine dell’Eldorado competitivo cinese?<br />

“Niente affatto – replica Morgantini – nel lungo periodo la<br />

Cina resterà un serbatoio immenso di manodopera a basso<br />

costo. Il tasso di urbanizzazione, infatti, è fermo sotto il 50%,<br />

ben lontano <strong>dal</strong> 70-80% dei Paesi industrializzati. Questo<br />

significa che, per quanto riguarda gli operai non specializzati,<br />

c’è la possibilità di attingere ancora facilmente nelle campagne”.<br />

IL BOOMERANG E L’EFFETTO IMBUTO<br />

Attenzione, però. La questione della disponibilità di manodopera<br />

può essere anche un boomerang. “L’omino che faceva<br />

mille chilometri a piedi per venire a lavorare non c’è più”,<br />

commenta Emilio Bandelli, responsabile outsourcing per<br />

Gilmar. “Il problema è che il governo ha bisogno di spostare<br />

le fabbriche nelle aree rurali, verso il Nord Ovest della Cina,<br />

dove promette aiuti e infrastrutture”. Perciò, quella attuale<br />

“non è una stagione sindacale, bensì una questione sociale.<br />

Per giunta, le JV occidentali non si spostano di certo. Ma<br />

qualche grande produttore cinese sì. Oppure, può decidere<br />

di chiudere, avendo già accumulato abbastanza ricchezze”.<br />

Queste riduzioni di capacità produttiva contribuiscono a<br />

ridurre l’offerta e a scaldare ancor più i prezzi delle pro-<br />

30 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />

duzioni, che continuano a salire. I produttori stringono i<br />

cordoni: “Ancora non sono state presentate le collezioni che<br />

già ti chiedono quanti capi ordinerai, perché devono programmarsi<br />

con le produzioni locali. Ed è chiaro che il cliente<br />

con l’ordine più grande viene privilegiato”. Il rischio, per<br />

molte aziende italiane, abituate a volumi ridotti e/o ordini<br />

frazionati, “è che ti dicano ‘no grazie’. Noi siamo presso alcuni<br />

terzisti da una decina d’anni, ma se dovessimo aprire un<br />

nuovo rapporto è facile che oggi ci chiedano un ordine minimo<br />

di 50 mila pezzi”. Insomma, produrre in Cina “comincia<br />

a essere costoso, e non è vero che hanno condizioni sociali e<br />

ambientali peggiori. Semmai è il contrario: il dumping socioambientale<br />

è nostro. Là sono decenni che investono per<br />

migliorare”. La prospettiva rischia di essere quella di “diventare<br />

semplici acquirenti e rivenditori dei loro prodotti”. Un<br />

passo verso il cosiddetto commercializzato, dove le imprese<br />

italiane si devono sempre più adattare alle proposte cinesi, e<br />

non viceversa.<br />

LA SOLUZIONE? DIVENTARE SOCI DEI PRODUTTORI<br />

Una soluzione è quella di “mettere un piede dentro le<br />

aziende partner”, dice Lorenzo Lugli, direttore generale<br />

della Cadica, società di Carpi che produce etichette, packaging<br />

e cartellini per i brand di moda. L’obiettivo dell’azienda<br />

emiliana era quello di seguire i propri clienti. Da qui una<br />

consolidata e vasta presenza oltre la Grande Muraglia, con<br />

addirittura sei aziende partecipate tra il 5 e il 10 per cento.<br />

“L’attuale situazione – spiega il manager – ci lascia piuttosto<br />

tranquilli. In primo luogo perché siamo partner dei produttori<br />

locali che abbiamo selezionato in base al loro rispetto<br />

dei maggiori standard di qualità, e ai quali abbiamo dato<br />

know how, personale e che continuiamo a rifornire di materia<br />

prima. Inoltre, perché abbiamo una gestione delle risorse<br />

umane già su standard occidentali”.<br />

Shanghai, Tiantong Road


Shanghai, Nanjing Road<br />

In tutto Cadica coinvolge alcune centinaia di dipendenti. Per<br />

questi, ci sono benefit (dormitori), regolamentazione degli<br />

straordinari (non più di 10 ore) e dei giorni di lavoro, con la<br />

concessione di riposo il sabato o la domenica che, viceversa,<br />

in Cina sono lavorativi. C’è anche la quattordicesima anche<br />

se ovviamente, i salari sono quelli cinesi, tra 180 e 230 dollari<br />

mensili. “In questo modo – conclude Lugli – non abbiamo<br />

avvertito le tensioni che hanno riguardato altre realtà.<br />

Peraltro, abbiamo già una capacità produttiva che ci consente<br />

di crescere (oggi la Cina vale il 20-25% del fatturato<br />

dell’azienda), iniziando a produrre per aziende cinesi”.<br />

IN CINA CON LA SICUREZZA DEL LEADER<br />

Ancora più deciso il passo oltre la Grande Muraglia di<br />

Mazzucchelli 1849, leader mondiale nella produzione di<br />

acetato di cellulosa, materiale tra i più utilizzati per la realizzazione<br />

di occhiali. Anche in questo caso, lo spostamento<br />

in Oriente è legato all’inseguimento dei clienti e delle nuove<br />

realtà produttive. “La nostra prima presenza in Cina risale al<br />

1994 - spiega il presidente Giovanni Orsi – e oggi abbiamo<br />

lì quattro unità produttive controllate <strong>dal</strong> 50 al 70%”. In due<br />

di questi poli, attraverso le partnership con altri due giganti<br />

del settore (Visottica ed Eastman), Mazzucchelli 1849 si<br />

prepara ad avviare le più grandi realtà produttive al mondo<br />

nei segmenti, rispettivamente, delle cerniere e componenti<br />

metallici per occhialeria, e nei granuli di acetato di cellulosa.<br />

Non solo. “Nei prossimi mesi – annuncia il presidente<br />

– un’azienda italiana specializzata nella produzione di lenti<br />

per occhiali da sole, sarà replicata in Cina”. Insomma, l’ex<br />

Celeste Impero, che già incide per il 36% del fatturato, è ben<br />

INCHIESTA<br />

più che una scommessa per il gruppo di Varese. E le attuali<br />

tensioni lavorative “per ora non ci condizionano, e ritengo<br />

che nemmeno cambieranno le nostre strategie perché le<br />

relazioni sindacali sono ottime”. C’è soprattutto un punto<br />

che gioca a favore del gruppo italiano: la forte specializzazione.<br />

Pur essendo oggi localizzata nel cuore delle aree<br />

“calde” (Shanghai e Shenzhen), Mazzucchelli 1849 è un<br />

punto di riferimento “per tutti i big del settore occhiali, ma<br />

soprattutto per l’occhialeria di qualità. Gli occhiali – sottolinea<br />

il presidente – richiedono grande spinta innovativa. Per<br />

cui non ritengo che questi distretti possano essere spostati<br />

altrove, all’interno della Cina o in Vietnam, in aree troppo<br />

arretrate”. Insomma, il Paese del Dragone si prepara a vivere<br />

un cambiamento importante, con una parte delle produzioni<br />

(in primis, abbigliamento low cost e giocattoli) in fuga verso<br />

le aree più interne, mentre “i distretti storici del sud del<br />

Paese, faranno ciò che è avvenuto in altre aree del mondo,<br />

inizieranno a sviluppare qualità, poi a distribuirla attraverso<br />

la creazione di brand”. E, in questa Cina, presto l’Eldorado<br />

low cost sarà solo un ricordo.<br />

AUMENTO DEI COSTI DI PRODUZIONE, TEMA CALDO ANCHE<br />

ON-LINE<br />

L’argomento dell’aumento dei costi di produzione in Cina<br />

si è rivelato cosi d’attualità che abbiamo deciso di lanciare<br />

una discussione nel gruppo Pambianconews su LinkedIn. E<br />

le conferme dei cambiamenti in atto in Cina sono arrivate<br />

puntuali. Silver Moretti, direttore di produzione di Sixty,<br />

ci conferma che “Cina, India e altri Paesi più piccoli ove si<br />

focalizzano le produzioni a basso costo di manodopera, sono<br />

23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 31


INCHIESTA<br />

Sopra: due scorci di Hong Kong<br />

32 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />

destinati, fortunatamente, a un innalzamento della qualità<br />

della vita. I grandi afflussi di denaro che degli ultimi 10/15<br />

anni in questi Paesi, hanno creato ricchezza contribuendo a<br />

far nascere il cosiddetto “ceto medio”. Questo, se da un lato<br />

sta diventando un nuovo target di consumatore, <strong>dal</strong>l’altro<br />

preme appunto per un progressivo miglioramento delle<br />

condizioni salariali: “In Cina, la zona Sud affacciata su Hong<br />

Kong (area Shenzhen) e l’area di Shanghai, da anni in prima<br />

linea nella produzione di abbigliamento, sono le prime ad<br />

aver registrato aumenti salariali importanti”. E conferma<br />

come all’interno dell’ex Celeste Impero si prepari una<br />

migrazione: “Il governo Cinese sta incentivando gli imprenditori<br />

ad aprire aziende in aree meno inflazionate, regalando<br />

terreni ed agevolandoli con zero tasse per i primi tre anni se<br />

vengono assunte un numero minimo di persone”.<br />

Sulla stessa lunghezza d’onda Geoffrey Qian, business developer<br />

per Alberto Del Biondi in Asia, e già operativo per<br />

Marzotto, Giorgio Armani e Diesel in Cina. “L’aumento dei<br />

costi di manodopera in Cina può creare seri problemi – dice<br />

- ma credo che rappresenti soprattutto l’inizio di un processo<br />

di ridistribuzione della ricchezza, che giudico positivo sia<br />

in termini sociali sia in termini di riequilibrio della bilancia<br />

commerciale di questo enorme Paese con il resto del mondo.<br />

In fondo non è questo che l’Occidente chiede che accada in<br />

Cina?”. Altri manager, come Francesco Trivellone, commercial<br />

manager Italy presso Arex - Aramys Group, raccontano<br />

di aziende italiane che hanno già spostato parte della produzione<br />

<strong>dal</strong> Far East ai Paesi del bacino del Mediterraneo.<br />

Queste aree però, per anni politicamente stabili, stanno – e<br />

sono notizie delle scorse settimane - tutte registrando una<br />

crescente turbolenza sociale, con Tunisia ed Egitto, che metterà<br />

in discussione anche i rapporti commerciali con i Paesi<br />

dell’Europa occidentale.<br />

TENSIONI ANCHE A MONTE DELLA FILIERA<br />

Anche sui prezzi delle materie prime la situazione è in<br />

fermento. Si pensi ai rialzi a tre cifre nell’ultimo anno del<br />

cotone, ma anche al cashmere, tornato attorno ai livelli<br />

record del 1990, con circa 200 euro al chilo. Un incremento<br />

che finisce per incidere sull’intera catena del prodotto. “Per<br />

quanto ci riguarda – spiega Piergiorgio Cariaggi, amministratore<br />

delegato di Cariaggi Fine Yarns Collection - il nostro<br />

cashmere proviene <strong>dal</strong>l’Alashian, nella Mongolia cinese,<br />

dove <strong>dal</strong> 1994 abbiamo una JV per avere il controllo diretto<br />

nell’acquisto del migliore tops e fiocco di cashmere. Il rialzo<br />

dei costi è dovuto, da un lato, alla crescita della domanda<br />

interna da parte del mercato cinese e <strong>dal</strong>l’altro, alla difficoltà<br />

nel reperire la materia prima, per condizioni climatiche<br />

particolarmente avverse che hanno portato ad una moria di<br />

capre, sia perché gli allevatori trovavano oggi più redditizio<br />

utilizzare le capre per ottenerne la carne piuttosto che la<br />

fibra”. Pur evidenziando, come dice Cariaggi, che “in questo<br />

modo al cashmere viene riconosciuto un prezzo adeguato<br />

alla sua preziosità”, si tratta di un ulteriore esempio di come<br />

le mutazioni interne alla Cina comincino a percepirsi amplificate<br />

nel resto del pianeta.


MILANO UNICA<br />

IL TESSILE ITALIANO<br />

CONFERMA LA RIPRESA<br />

Dopo due anni “di lacrime e sangue” per il settore tessile made in Italy, il 2010 ha finalmente confermato le attese<br />

positive. Il giro d’affari è aumentato dell’12% e l’export dell’11% grazie al traino del Far East con la Cina in testa, ma<br />

anche dei mercati tradizionali come Europa e USA. Con queste le premesse a Fieramilanocity è andato in scena<br />

l’appuntamento con Milano Unica, il salone italiano del tessile che ha richiamato oltre 400 espositori.<br />

Finalmente la tanto auspicata<br />

ripresa sembra essere arrivata e<br />

il settore tessile conferma i dati<br />

positivi già evidenziati sei mesi fa.<br />

Benché il giro d’affari del tessile-abbigliamento<br />

in Italia sia ancora lontano<br />

dai valori pre-crisi del 2007 (quando<br />

il fatturato superava i 9 miliardi di<br />

euro), i dati preconsuntivi del 2010<br />

raccolti da Smi-Sistema Moda Italia e<br />

presentati in occasione della dodicesima<br />

edizione di Milano Unica segnano<br />

34 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />

una crescita dei ricavi dell’11,8%, a 7,5<br />

miliardi di euro che ha caratterizzato<br />

in modo pressoché uniforme tutti i<br />

sotto-settori di cui si compone la tessitura.<br />

E l’obiettivo auspicato da tutti è<br />

tornare entro la fine dell’anno ai livelli<br />

del 2008. Alla manifestazione, sotto<br />

il cui ombrello sono ospitate le quattro<br />

fiere Ideabiella, Ideacomo, Shirt<br />

Avenue e Moda In, hanno partecipato<br />

439 espositori (lo stesso numero della<br />

corrispondente edizione del 2010) che<br />

ANDAMENTO DELLA TESSITURA ITALIANA 2007/10<br />

2007 2008 2009 2010<br />

Fatturato 9.345 8.924 6.691 7.480<br />

Δ% 2,0 -4,5 -25,0 11,8<br />

Esportazioni 5.614 5.070 3.729 4.161<br />

Δ% -2,9 -9,7 -26,4 11,6<br />

Importazioni 1.916 1.798 1.434 1.797<br />

Δ% 3,3 -6,2 -20,2 25,3<br />

Saldo commerciale 3.698 3.272 2.295 2.364<br />

Consumo apparente 3.760 3.797 3.070 3.747<br />

Δ% 10,6 1,0 -19,1 22,0<br />

Fonte: SMI - Sistema Moda Italia<br />

di Milena Bello<br />

ANCHE SU WWW.PAMBIANCO.TV<br />

hanno presentato <strong>dal</strong> 15 al 17 febbraio<br />

le collezioni di tessuti per la P/E<br />

2012 su una superficie complessiva<br />

di 60.000 m². Ma cosa ha influito su<br />

questi risultati sicuramente superiori<br />

alle più rosee attese? Come per gli<br />

altri settori merceologici italiani, gli<br />

scambi con l’estero sono stati il motore<br />

della ripartenza. Per l’export si stima<br />

nel 2010 una crescita pari all’11,6%<br />

con un giro d’affari di 4,2 miliardi di<br />

euro. Questo grazie al buon andamento<br />

dei Paesi extra-europei (+11%) che<br />

sono ormai arrivati ad assorbire il 47%<br />

dell’export totale del comparto, con la<br />

Cina in testa (+24,9%) e il recupero<br />

degli Stati Uniti (+13,1%) sopra i 110<br />

milioni di euro. “Il mercato estero e in<br />

particolare Europa, Nord America e<br />

Cina hanno registrato segnali più positivi<br />

rispetto al mercato italiano”, ha<br />

detto Pier Luigi Loro Piana che guida<br />

insieme al fratello Sergio l’omonimo<br />

lanificio. “E nel Paese del Dragone ci<br />

aspettiamo nel 2011 una crescita pari<br />

al 20% rispetto al 2010 guidata <strong>dal</strong><br />

grande numero di aziende locali di<br />

abbigliamento che sempre di più decidono<br />

di puntare sul segmento alto,<br />

acquistando tessuti italiani di qualità.<br />

Anche l’Italia però ha avuto un segno<br />

positivo nel 2010, e gli ordinativi per il


primo semestre 2011 sono aumentati<br />

in modo abbastanza importante”. Gli<br />

fa eco Fabio Foschi, AD di Piacenza<br />

Cashmere che aggiunge: “L’anno è<br />

partito molto bene credo con un<br />

incremento a due cifre rispetto al<br />

2010, in parte anche per anticipi degli<br />

ordinativi rispetto allo scorso anno.<br />

Allora tutti i clienti erano avevamo<br />

il pe<strong>dal</strong>e del freno schiacciato per<br />

studiare il mercato, ma gli ordini sono<br />

arrivati poi durante i mesi successivi”.<br />

“Questo 2011 è sicuramente partito<br />

molto bene, c’è una grande richiesta<br />

in tutto il mondo, c’è voglia di reagire”,<br />

ha aggiunto Franco Ferraris,<br />

AD di lanificio Ermenegildo Zegna. Il<br />

nodo della questione è però il rinca-<br />

Fabio Foschi<br />

ro delle materie prime che in alcuni<br />

casi, come la lana e il cotone, sono<br />

più che raddoppiate per un mix tra la<br />

crescita della domanda e la diminuzione<br />

dell’offerta. “L’incremento - ha<br />

aggiunto Ferraris - è dovuto anche<br />

a una serie di avverse condizioni<br />

meterologiche, non ultima la terribile<br />

alluvione che ha colpito recentemente<br />

l’Australia”. Così, l’accelerazione<br />

potrebbe rallentare la ripartenza a<br />

doppia cifra iniziata nel 2010 e che<br />

dovrebbe proseguire anche nel 2011.<br />

Occorrerà comunque attendere la<br />

fine dell’anno (e prima ancora l’edizione<br />

di settembre di Milano Unica<br />

a settembre) per conoscere la vera<br />

entità di questa ripresa.<br />

Franco Ferraris Pierluigi Loro Piana<br />

MILANO UNICA<br />

SINTERAMA E INDORAMA VENTURES<br />

PCL ACQUISISCONO TREVIRA<br />

Sinterama e Indorama Ventures PCL<br />

e si sono alleate tramite una jointventure<br />

per acquisire Trevira, il produttore<br />

di fibra poliestere con sede a<br />

Bobingen in Germania <strong>dal</strong> liquidatore<br />

Werner Schneider. Con i siti tedeschi<br />

in Bobingen, Guben, e Hattersheim, e<br />

l’impianto di Zielona Góra in Polonia,<br />

Trevira GmbH sarà inserita nel network<br />

globale di Indorama e Sinterama<br />

attraverso una nuova joint-venture<br />

appositamente costituita dai nuovi<br />

partner. La società continuerà tuttavia<br />

ad operare in modo indipendente e il<br />

team attuale sarà ulteriormente rafforzato.<br />

ALBINI CHIUDE IL 2010 A +15%<br />

Albini cresce del 15% nel 2010 a<br />

115 milioni di euro grazie al buon<br />

andamento delle eportazioni non solo<br />

nei mercati emergenti, ma anche in<br />

quelli tradizionali, come Stati Uniti<br />

e Canada e nell’area europea, in particolare<br />

Germania, Olanda e Paesi<br />

Scandinavi. “Questi risultati sono il<br />

frutto dell’attività in ricerca e sviluppo<br />

oggi pari ad oltre l’8% del nostro fatturato”,<br />

ha commentato Silvio Albini,<br />

consigliere delegato del Gruppo. Per<br />

la P/E 2012 il cotonificio, che conta<br />

su quattro marchi, Cotonificio Albini,<br />

Thomas Mason, Albiate 1830 e David<br />

& John Anderson, punta su Giza 45.<br />

Chiamato “la regina” di tutti i tipi di<br />

cotone per la sua fibra lunga e sottile,<br />

Giza 45 è l’elemento di punta della<br />

collezione Goldline firmata Thomas<br />

Mason. La linea Albiate 1830 presenta<br />

invece il progetto Denim: un cofanetto<br />

contenente la prima collezione tessuti<br />

in filato indaco doppio ritorto pensato<br />

per i camiciai tradizionali che hanno<br />

l’esigenza di avere tessuti di altissima<br />

qualità ma in piccole quantità.<br />

23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 35


Felicità<br />

e raggiungere ancora<br />

più consumatori<br />

I Designer Outlet McArthurglen sono oggi la scelta privilegiata<br />

delle più esclusive firme del lusso. 19 centri in tutta Europa,<br />

i migliori marchi della moda in una vetrina unica, meta ogni<br />

anno di 75 milioni di visitatori. All’orizzonte ulteriori opportunità<br />

di business per dare la possibilità a nuovi brand di entrare a<br />

far parte del nostro esclusivo Portfolio.<br />

Per ulteriori informazioni su come McArthurGlen può aiutare il<br />

tuo business contatta Victor Busser al +39 02 8883 6860 o<br />

v.busser@mcarthurglen.com www.mcarthurglengroup.com<br />

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BALLANTYNE<br />

BLUMARINE<br />

BOTTEGA VENETA<br />

BRIONI<br />

BROOKS BROTHERS<br />

BULGARI<br />

BURBERRY<br />

COSTUME NATIONAL<br />

DAMIANI<br />

DOLCE & GABBANA<br />

ERMENEGILDO<br />

ZEGNA<br />

ESCADA<br />

ETRO<br />

FENDI<br />

GUCCI<br />

HUGO BOSS<br />

JIL SANDER<br />

JOHN RICHMOND<br />

KENZO<br />

LA PERLA<br />

MARNI<br />

MISSONI<br />

MONCLER<br />

MULBERRY<br />

PAUL SMITH<br />

POLO<br />

RALPH LAUREN<br />

PRADA<br />

ROBERTO CAVALLI<br />

SERGIO ROSSI<br />

TAG HEUER<br />

TRUSSARDI<br />

VALENTINO<br />

VERSACE


ALVIERO MARTINI E’<br />

DI NUOVO IN VIAGGIO<br />

CON ALV<br />

di Carlotta Careccia<br />

ALV, l’acronimo di Andare Lontano Viaggiando, è il brand con cui lo stilista cuneese Alviero Martini si<br />

è ripresentato al panorama italiano della moda. La nuova società, costituita nel 2008, ha il suo quartier<br />

generale nello showroom di Piazza San Babila realizzato da Fabio Novembre, ed è proprio qui che Alviero<br />

Martini ci racconta le mete del suo ennesimo viaggio.<br />

Nel 2008 il signor Alviero Martini ha cominciato un<br />

nuovo percorso. Come nasce ALV?<br />

Per la verità non ho cominciato nel 2008, ma nel 2006.<br />

I due anni che hanno preceduto la costituzione del marchio<br />

infatti, sono stati un periodo di indagine di mercato,<br />

di ricerca e di analisi. Poi, nel 2008, abbiamo preso<br />

una location di prestigio nel pieno centro di Milano e a<br />

quel punto abbiamo ufficializzato il lancio del marchio<br />

con una società, la ALV s.p.a. .<br />

ANCHE SU WWW.PAMBIANCO.TV<br />

E ha fatto realizzare lo showroom da Fabio Novembre…<br />

La scelta di Fabio Novembre nasce soprattutto da una<br />

stima per il suo lavoro. Nel 2000 mi trovavo a New<br />

York e mi era capitato di vedere un negozio realizzato<br />

da lui che mi aveva molto affascinato, perchè riusciva a<br />

coniugare contemporaneità e modernità con la tradizione.<br />

Perciò, quando ho trovato la location di Piazza San<br />

Babila 5 ho immediatamente pensato a lui e così abbiamo<br />

iniziato la collaborazione.<br />

INTERVISTA<br />

23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 37


INTERVISTA<br />

Lo showroom milanese di Piazza San Babila 5, disegnato da Fabio Novembre.<br />

Come avete sviluppato il progetto?<br />

In una sintonia che definirei quasi straordinaria. Avevo<br />

comunicato a Fabio Novembre che mi sarebbe piaciuto<br />

avere uno showroom che ricordasse il concetto di fisica<br />

quantistica, argomento che mi interessa molto. Quindi che<br />

raffigurasse l’atomo, l’energia e le molecole. Lui ha sviluppato<br />

questo tema con indicazioni e suggerimenti, ed in<br />

pochissimo tempo mi ha presentato un progetto credibile<br />

e realizzabile. In poco più di un mese questo team ha realizzato<br />

l’opera, un capolavoro della manodopera italiana. Le<br />

aziende che ci hanno seguito hanno utilizzato la pietra acrilica,<br />

modellata e lavorata in loco, in modo tale da adattarla<br />

perfettamente agli spazi dello showroom.<br />

Qual è la filosofia alla base del marchio ALV?<br />

E’ il concetto del viaggio, che è poi il mio codice genetico.<br />

Non solo per la precedente esperienza, ma perchè caratterizza<br />

tutta la mia vita, così come descritto nella mia autobiografia:<br />

“Un sogno, il mondo in valigia”.<br />

Parliamo di prodotto… Come si articola l’offerta?<br />

Abbiamo due proposte, la prima è il ready to wear, ovvero<br />

una linea di abbigliamento e pelletteria in total look, e<br />

la seconda è il ready to travel, che è una sorta di “pronto<br />

viaggio”, fatto esclusivamente di accessori che vanno <strong>dal</strong>le<br />

valigie fino alle borse. La distribuzione delle due linee è<br />

diversa: il ready to wear si colloca in negozi di abbigliamento<br />

multi-marca, mentre il ready to travel in negozi specializzati<br />

nell’accessorio.<br />

Specificità delle due collezioni?<br />

La ready to wear si compone di circa 120 capi donna di<br />

maglieria e jersey in lana, cashmere e pelle, il tutto made in<br />

Italy e realizzato con un criterio quasi artigianale.<br />

Sono capi altamente personalizzati, cuciti a mano, con un<br />

38 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />

gusto del dettaglio ben preciso. Quest’anno i toni sono giocati<br />

principalmente sul beige e nero e bianco alternati in un<br />

gioco grafico, illuminati da un colore vino in tutte le sue sfumature.<br />

Questa linea di abbigliamento è accompagnata da 8<br />

borse. A due di loro ho dato un nome, la San.ba, in onore di<br />

San Babila, realizzata con dei nodi molto spessi e la Sharon,<br />

una 24 ore da businesswoman ma molto femminile.<br />

Parlava di artigianalità, dove producete?<br />

La crisi si sa, ha colpito un po’ tutti e così abbiamo trovato<br />

delle piccole realtà artigianali, che stavano riadattando la<br />

propria produzione di haute couture … e io ho fatto diventare<br />

la mia linea una “prèt–a–couture”.<br />

E la Ready to Travel?<br />

E’ una collezione composta da tre linee: la passport, la urban<br />

e la JQ. La linea passport è forse quella che mi identifica<br />

maggiormente, perchè gli accessori di questa linea sono<br />

caratterizzati da una texture fatta dei timbri di tutti i viaggi<br />

che ho fatto e che ho conservato in tutti i passaporti, dentro<br />

i quali c’è il monogramma ALV, che fa da liason. La passport<br />

è realizzata in tre principali colori: il safari, il mokka e il<br />

bianco, ed oltre ad avere una piccola parte di bagaglio fatta<br />

di valige e trolley si sviluppa poi in tutta una serie di borse<br />

da lavoro e borse molto femminili. La linea urban invece è<br />

composta da un set di valigie a monogramma in marrone<br />

scuro bordato in alce mokka e stampato su una tela beige.<br />

E’ la linea maggiormente dedicata all’uomo, con una serie<br />

di accessori e dettagli che completano la proposta verso il<br />

consumatore maschile.<br />

Dalla linea urban nasce la linea JQ, caratterizzata <strong>dal</strong> logo<br />

ALV inserito in un timbro postale. Quelle della JQ sono<br />

borse molto femminili e moderne, fatte di un tessuto jacquard,<br />

che ogni anno si colora di pelli in tendenza con la<br />

collezione.


A che donna vi rivolgete?<br />

Ad una donna contemporanea, che non ama più i lustrini<br />

e la femminilità troppo spicciola. La mia è insomma una<br />

donna che vuole rigore ed eleganza, che vuole essere chic<br />

senza penalizzare troppo la femminilità. La parola chiave<br />

che adopero sempre quando facciamo i briefing delle collezioni<br />

è “armonia”.<br />

Come sono distribuite le linee ALV in Italia?<br />

La Ready to Wear è distribuita attraverso lo showroom di<br />

Milano in San Babila 5, che è il nostro quartier generale. In<br />

Italia siamo presenti in circa 80 punti vendita e l’obiettivo è<br />

quello di arrivare a 120, selezionati. La Ready to Travel invece<br />

ha una distribuzione più ampia, e vanta una rete di circa<br />

quindici agenti che coprono le diverse aree del Paese.<br />

Siete presenti anche all’estero?<br />

Per noi estero oggi significa principalmente Medio Oriente<br />

- mi riferisco a Kuwait, Dubai, Abu Dhabi, … ed Estremo<br />

Oriente, quindi Cina, Giappone e Corea che sono interessati<br />

al marchio. Anche la Russia ci sta dando ottime soddisfazioni,<br />

l’Europa invece è ancora indietro.<br />

A quando un monomarca?<br />

Uno spazio proprio è il sogno di qualunque maison e stilista,<br />

il problema è che poi averlo ne comporta la gestione.<br />

Con ALV siamo in procinto di aprire con i partner locali un<br />

monomarca ad Abu Dhabi, e quattro monomarca in Cina<br />

entro il 2012. Al monomarca a Milano ci stiamo pensando,<br />

ma gli spazi che vorremmo al momento sono tutti presidiati<br />

perciò, preferiamo aspettare.<br />

Qual è il fatturato ad oggi e quali sono le vostre previsioni<br />

per il 2011?<br />

Dall’alto Alviero<br />

Martini nello<br />

showroom di Piazza<br />

San Babila e un outfi t<br />

della Ready to Wear<br />

A/I 2010-11.<br />

INTERVISTA<br />

Per il 2010 abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, che era di<br />

1 milione di euro. Nel 2012 prevediamo di raggiungere i 3<br />

milioni di euro.<br />

Se dovesse pensare ad una donna che incarni l’essenza di<br />

ALV, chi sceglierebbe?<br />

La mia donna non è un’esibizionista. Potrebbero essere<br />

Gwyneth Paltrow piuttosto che Cate Blanchett, ma anche<br />

Giovanna Mezzogiorno o Eleonora Abbagnato. In realtà<br />

sono alla ricerca di una testimonial che si identifichi con<br />

questo marchio, ma non voglio un volto che sia in contemporanea<br />

su più campagne e in questo momento quelle che<br />

sarebbero adatte sono irraggiungibili.<br />

23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 39


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CREATIVI<br />

BONAUDO, CONCERIA AVANT-GARDE<br />

COL MECENATISMO NEL SANGUE<br />

di Fosca Palumbo<br />

Conceria e cultura, binomio improbabile? Non per Bonaudo.<br />

Ne è fermamente convinto il presidente Alessandro Iliprandi<br />

che, fedele alla fi losofi a azien<strong>dal</strong>e volta alla ricerca del bello e<br />

della creatività, per i prossimi numeri di Pambiancoweek ha<br />

selezionato quattro designer di rilievo attivi nel campo della<br />

calzatura, della pelletteria e dell’abbigliamento, ai quali ha<br />

scelto di riservare altrettante interviste. Con 90 anni di storia<br />

alle spalle e una sede che ricorda una galleria d’arte moderna,<br />

Bonaudo promuove da tempo l’arte e la cultura, proprio<br />

perché “è <strong>dal</strong>la ricerca del bello che nasce il nuovo”. Non solo<br />

strutture e attrezzature, ma anche persone e creatività per la<br />

conceria con sedi produttive nelle provincie di Milano, Verona<br />

e Firenze che si distacca fortemente dai retaggi del passato,<br />

quando il valore aggiunto delle aziende a monte della fi liera era<br />

ridotto al minimo: “Svolgiamo una ricerca continua – ha com-<br />

Alessandro Iliprandi<br />

ABOUT BONAUDO<br />

mentato Iliprandi - e il mondo dell’arte, i costanti scambi con<br />

stilisti e fotografi sono un’incessante fonte d’ispirazione per le<br />

nostre collezioni e di conseguenza quelle dei nostri clienti, per<br />

cui sempre più spesso svolgiamo progetti su misura”.<br />

Cresciuta anche grazie alle acquisizioni, che le hanno permesso<br />

negli anni di portare in-house le competenze proprie della<br />

produzione di qualità dei classici della tradizione conciaria<br />

italiana come vitelli, vitellini, cervi, canguri e capre, l’azienda<br />

guarda al mondo della creatività con grande interesse. Ed è in<br />

quest’ottica che ha stretto collaborazioni con scuole specializzate<br />

come l’Istituto Europeo di Design (IED) e l’Istituto<br />

Marangoni. “Perché? I giovani sono la linfa del nostro futuro<br />

– ha concluso Iliprandi – sono coloro che porteranno la moda<br />

in giro per il mondo e per un imprenditore investire su di loro<br />

signifi ca investire anche sul proprio futuro”.<br />

Ricerca, innovazione, continuità, risorse umane e prodotti che coniughino stile<br />

e performance. Sono questi i cardini della fi losofi a di Bonaudo, conceria con<br />

alle spalle 90 anni di tradizione, guidata <strong>dal</strong> 1994 <strong>dal</strong> presidente Alessandro<br />

Iliprandi. Specializzata nella produzione dei grandi classici della tradizione<br />

conciaria italiana destinati ai marchi del lusso e dello sportswear, l’azienda<br />

da sempre investe fortemente nel made in Italy e nella creatività, alla ricerca<br />

costante del bello. E proprio al fi ne di perseguire la propria mission azien<strong>dal</strong>e, la<br />

realtà con sedi produttive nelle provincie di Milano, Verona e Firenze ha instaurato<br />

un fruttuoso dialogo con le arti, perché è <strong>dal</strong>la ricerca del bello che nasce il<br />

nuovo.<br />

www.bonaudo.com<br />

23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 41


sponsored by<br />

EDMUNDO CASTILLO, DESIGNER<br />

DELLA LEGGEREZZA SENZA TEMPO<br />

Originario dell’isola caraibica di Porto Rico, Edmundo Castillo ha fatto di New York la sua città d’adozione, da<br />

quando 25 anni fa ha deciso di trasferirvisi per dare il via alla sua carriera. Una città magica, da cui trae continua<br />

ispirazione e che gli dà l’energia per disegnare le sue decolleté, chanel e zeppe, che fanno sognare ed emozionare<br />

le donne. Il suo tratto distintivo? Non vuole dettare le moda, ma solo crearla.<br />

Collezione P/E 2011<br />

Ph Andrea Barbiroli<br />

42 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />

Ph Andrea Barbiroli<br />

Edmundo Castillo<br />

Quando ha capito che la calzatura femminile sarebbe stata<br />

il suo futuro?<br />

Ero molto giovane, avrò avuto 18 anni. In famiglia sono sempre<br />

stato circondato da donne che portavano le scarpe col tacco,<br />

anche per andare al supermercato. Quel che mi ha sempre<br />

affascinato non sono tanto “i tacchi” in sé, quanto l’effetto psicologico<br />

che questi hanno sulle donne che li indossano.<br />

Come è entrato nel mondo della moda?<br />

Tutto è iniziato quando ho deciso di frequentare la scuola per<br />

diventare illustratore di moda, è lì che ho conosciuto chi mi<br />

avrebbe indicato la strada: Antonio Lopez. Ha notato i miei<br />

lavori e mi ha suggerito di dedicarmi alla calzatura. A quel<br />

punto mi si è aperto un mondo di idee e ho capito che quello<br />

era il mio futuro. Così mi sono trasferito a New York. Eravamo<br />

alla fi ne degli anni ’80 e non c’erano scuole vere e proprie che<br />

potessero iniziare un giovane a questo mestiere, anche perché<br />

io volevo solo disegnare, dare sfogo alla mia creatività.<br />

E il grande salto?<br />

Ho avuto la fortuna di conoscere la stilista Donna Karan che<br />

mi ha assunto per disegnare la collezione scarpe e con lei ho<br />

passato quasi 14 anni. Ricordo che veniva da me e mi chiedeva:<br />

“Come sarà la silhoutte della prossima stagione?” e così,<br />

<strong>dal</strong>la scarpa, partiva la costruzione di tutta la collezione abbigliamento<br />

del brand, perché la scarpa non inseguiva i trend<br />

dettati <strong>dal</strong>l’abbigliamento, ma era l’opposto.<br />

Dove trovava l’ispirazione?<br />

Creavo pensando a cosa la donna avrebbe voluto indossare,<br />

perché la scarpa deve emozionare! Non sono mai partito pensando<br />

ai trend del momento o sulla scia della collezione<br />

abbigliamento, non è nel mio DNA. Infatti, quando<br />

dopo Donna Karan sono andato da Ralph Lauren,<br />

ho fatto fatica a integrarmi, perché lì dovevo seguire<br />

degli input specifi ci. E dopo solo un anno<br />

sono tornato da Donna Karan in qualità di<br />

consulente, mentre iniziavo a dedicarmi alla<br />

mia linea.<br />

Che anno era?<br />

Quando ho lanciato la<br />

collezione Edmondo


Castillo era il 1999, ma contemporaneamente collaboravo già<br />

con diversi brand, tra cui Tod’s e lo spagnolo Castañer. Quando<br />

poi sono stato contattato per seguire la direzione creativa<br />

di Sergio Rossi ho mollato tutto e mi sono dedicato interamente<br />

a questo brand. Era il 2004 ed ero felice di potermi<br />

lanciare in quell’avventura perché potevo creare partendo <strong>dal</strong><br />

nulla, senza imposizioni. E così sono passati quattro anni, dopodiché<br />

ho deciso di tornare alla mia linea.<br />

Non ha però smesso di collaborare con altri brand…<br />

È vero, ad esempio recentemente ho collaborato per la collezione<br />

resort di Oscar de la Renta, che si trova ora nei negozi.<br />

Mi è piaciuto molto perché è pensata per gli americani che<br />

vanno in vacanza in un paese caldo, è una linea nella quale<br />

mi identifi co perché, anche se vivo a New York da 25 anni io<br />

vengo proprio da lì, dai Caraibi. A parte questo, stagione dopo<br />

stagione, ho seguito anche dei fl ash per Narciso Rodriguez,<br />

Tommy Hilfi ger e altri stilisti americani.<br />

Torniamo al suo brand, la P/E 2011 è la prima che propone<br />

dopo il rilancio, qual è il tema della collezione?<br />

Verte tutto intorno alla luce e alla leggerezza, parole che in<br />

inglese si traducono entrambe con “light”. Credo che in questo<br />

momento un’estetica più semplice risulti più fresca. E<br />

con la mia collezione mi sono voluto riappropriare di questo<br />

concetto, per proporre modelli moderni, ma al tempo stesso<br />

senza tempo, che non sentono il passare delle stagioni.<br />

Edmundo Castillo è un vero made in Italy?<br />

Dall’inizio alla fi ne, solo una parte di collezione è realizzata<br />

in Spagna con Castañer, che ha una expertise specifi ca per il<br />

genere espadrillas.<br />

Quando disegna parte <strong>dal</strong> materiale o <strong>dal</strong>la forma?<br />

Tutto parte <strong>dal</strong> colore, poi passo al materiale che per me è<br />

la luce della scarpa, mentre i dettagli relativi all’estetica del<br />

modello arrivano solo dopo, in un secondo momento. Ma a<br />

parte questo, colore, materiale e disegno sono concatenati<br />

uno all’altro, perché il disegno poi può ispirare l’uso di altri<br />

materiali, colori, e così via.<br />

Quali sono i materiali che predilige?<br />

Soprattutto quelli di primissima qualità che sono per me<br />

dei grandi classici. Mi vengono in mente quelli leggeri<br />

come il cervo e il camoscio, quelli<br />

indistruttibili e <strong>dal</strong>la consistenza<br />

molto bella come il canguro, e altri<br />

come i vitellini.<br />

E per quanto riguarda invece<br />

il colore?<br />

I toni del blu, colori<br />

vibranti che ricordano<br />

i make-up<br />

che fanno parte<br />

THE LIGHT<br />

SANDAL<br />

Implementa la<br />

tecnologia ELasolite<br />

sviluppata da<br />

Oryon Technologies<br />

il san<strong>dal</strong>o<br />

luminescente<br />

presentato da<br />

Edmundo Castillo<br />

per la P/E 2011.<br />

CREATIVI<br />

dell’universo femminile. Per me la scarpa può essere paragonata<br />

a un trucco, perché può trasformare la donna completamente.<br />

A seconda della sua forma, a tacco alto o basso, dà<br />

vita ad una nuova silhouette, accentua alcuni punti del corpo<br />

e ne cela altri.<br />

Come descriverebbe il suo stile?<br />

Lo defi nirei sensuale, senza tempo e moderno.<br />

Ci può dare qualche dato di fatturato del suo brand?<br />

Per parlare di numeri è ancora presto, posso dirle che con la<br />

prossima stagione invernale dovremmo raddoppiare rispetto<br />

alla P/E 2011, con cui siamo ripartiti posizionando la collezione<br />

in un numero limitato di negozi. Abbiamo presentato la<br />

A/I 2011-12 presso la Penthouse Suite dell’Hotel Morgan di<br />

New York e andremo poi a Parigi in occasione della settimana<br />

della moda. A parte tutto, quel che mi ha fatto più piacere è<br />

stata la reazione positiva che ho ricevuto <strong>dal</strong>la stampa e i numerosi<br />

feed-back inviati da parte dei miei vecchi clienti, felici<br />

del ritorno sul mercato della collezione Edmundo Castillo.<br />

Punterete anche sull’online?<br />

È il canale del futuro, sebbene in passato fosse impensabile<br />

soprattutto se associato al segmento lusso. Ma ormai le cose<br />

sono cambiate, quindi va senz’altro tenuto in considerazione,<br />

ma senza dimenticare i negozi tradizionali. A proposito di<br />

online, segnali positivi ci sono arrivati <strong>dal</strong> sito di Saks che ha<br />

messo la collezione disponibile online per eventuali prenotazioni<br />

<strong>dal</strong> momento che non hanno ancora ricevuto la merce.<br />

Bé, in una settimana alcuni modelli sono già esauriti e di altri<br />

ne sono rimasti solo un paio di pezzi. Direi che è un buon<br />

inizio!<br />

Lei segue il design… ma chi si occupa della gestione?<br />

Siamo un gruppo di soci e mentre io mi occupo della creatività,<br />

Andrea Barbiroli segue tutta la parte gestionale, commerciale<br />

e amministrativa ed Manuele Bianchi mi supporta<br />

nella creazione della collezione donna. Con lui poi sviluppo<br />

anche il brand Casbia dedicato all’universo maschile, niente<br />

meno che il futuro marito della ragazza Edmundo Castillo.<br />

23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 43


SHOWROOM/UFFICI<br />

MILANO VIA MORIMONDO<br />

da 140 a 6.500 mq<br />

LOCAZIONE/VENDITA<br />

SHOWROOM/UFFICI<br />

MILANO VIA SAVONA<br />

da 200 a 1.000 mq<br />

LOCAZIONE/VENDITA<br />

"M23" è il nuovo progetto dello Studio<br />

Milano Layout per la " Zona Tortona ",<br />

area di riferimento a Milano per i settori<br />

moda, design e comunicazione.<br />

Portineria e servizio di sorveglianza<br />

condominiale.<br />

Terrazzi, giardini e parco condominiale.<br />

Box e posti auto coperti.<br />

Impianto geotermico e classe energetica B.<br />

Legenda Foto<br />

1. Facciata condominio<br />

2. Area verde condominiale<br />

3. Area verde privata<br />

4. Vista interno<br />

All’ interno di uno dei condomini icona per la<br />

comunità moda e design in " Zona Tortona ",<br />

spettacolare progetto architettonico dello<br />

Studio Dordoni.<br />

Portineria e servizio di sorveglianza<br />

condominiale 24/7.<br />

Terrazzi, giardini e parco condominiale.<br />

Posti auto coperti, scoperti e per ospiti.<br />

Classe energetica A.<br />

Legenda Foto<br />

5. Interno super condominio<br />

6. Scorcio condominio<br />

7. Spazio esterno privato<br />

8. Vista interno unità tipo<br />

Orlandinotti Real Estate | Via Morimondo 26 20143 Milano | T +39 02 89 07 98 29 | F + 39 02 92 87 70 51 | info@orlandinotti-re.com<br />

1<br />

3<br />

5<br />

7 8<br />

2<br />

4<br />

6


Sopra, lo scorcio di una stanza arredata con i tessuti<br />

dell’ultima collezione del marchio tedesco Zimmer+Rohde.<br />

Di fi anco, un completo fi rmato <strong>dal</strong> duo inglese Basso<br />

& Brooke che per la P/E 2011 ha proposto artistici mix<br />

<strong>dal</strong>l’immagine usurata con fantasie tipografi che e bouquet<br />

ispirati al découpage.<br />

TESSUTI / NOVITA’ PER LA CASA<br />

LA STOFFA<br />

DELL’ARREDO VA<br />

DI MODA<br />

di Rocco Mannella<br />

Contro la rassicurante semplicità degli arredi votati al<br />

minimalismo irrompono sulla scena dell’home decoration<br />

tessuti stampati e fantasie <strong>dal</strong>la forte personalità,<br />

che ravvivano il dialogo tra la moda e il design d’interni.<br />

Mai come in questo momento gli s� lis� più<br />

proposi� vi e i più evolu� interpre� del tessile<br />

sconsigliano di intraprendere la strada<br />

dell’“este� camente corre� o”, suggerendo<br />

invece interpretazioni non omologate e<br />

liberi voli di fantasia.<br />

Il nuovo credo dell’abbigliamento e<br />

dell’arredo domes� co di tendenza incoraggia<br />

l’ecle� smo, la voglia di osare,<br />

la vivacità croma� ca e tessu� stampa�<br />

<strong>dal</strong> forte impa� o visivo. Ques� ul� mi<br />

nelle collezioni femminili della prossima<br />

PE hanno trovato i loro più convin�<br />

sostenitori in Miuccia Prada,<br />

Basso & Brooke, Jonathan Saunders,<br />

D&G e Mary Katrantzou.<br />

Nei loro campionari invece, gli specialis�<br />

internazionali dell’interior decora-<br />

� on (da Sanderson a Designers Guild,<br />

da Cristopher Farr Cloth a Svenskt Tenn,<br />

da Marcus Brothers a Osborne & Li� le)<br />

hanno messo temporaneamente in na� alina le<br />

� nte unite, le rigorose bicromie e le geometrie<br />

col complesso di inferiorità, promuovendo a pieni<br />

vo� giardini s� lizza� , silhoue� e fi tomorfe, bes� ari<br />

onirici, ritmici mosaici e intarsi dai contras� simultanei.<br />

Bandite le inu� li banalizzazioni del minimalismo,<br />

riaffi ora la passione tu� a inglese per le associazioni<br />

libere e la gioiosa anarchia di mo� vi e composizioni<br />

di memoria new Liberty e Arts & Cra� s.<br />

Riprendono quota anche i decori cari al Funzionalismo<br />

nord-europeo e il “gigan� smo” geometrico<br />

portato al successo dagli ar� s� conce� uali degli<br />

anni Se� anta.<br />

23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 45


TESSUTI / NOVITA’ PER LA CASA<br />

Christopher Farr Cloth<br />

GIARDINI INCANTATI<br />

Il crescente successo di<br />

a� vità come il giardinaggio<br />

e l’or� cultura, pra� cate in<br />

modo sempre più diff uso<br />

come an� doto allo stress<br />

ci� adino, non poteva<br />

non generare un nuovo<br />

decora� vismo “green” e<br />

non rifl e� ersi sul look di<br />

tendaggi, cuscini, divani<br />

e poltrone. In linea con<br />

questa tendenza, il marchio<br />

inglese Osborne & Li� le<br />

ha creato, nei tessu� della<br />

serie Maharani, un arioso intreccio di melograni, girasoli e<br />

foglie eso� che. Dal suo canto, Svenskt Tenn, azienda fondata a<br />

Stoccolma nel 1924, ha arricchito le sue note composizioni di rose,<br />

viole� e, tulipani e giacin� con la sinuosa presenza di immaginari<br />

vola� li <strong>dal</strong> becco e <strong>dal</strong> collo lungo. Felini rampan� e pachidermi da<br />

bes� ario africano movimentano anche le “foreste” in cotone e lino<br />

stampate da Sandberg AB. Christopher Farr Cloth, fi rma londinese<br />

dell’interior decora� on, punta invece sulla fi abesca esuberanza di<br />

bacche, steli e corolle in versione macro.<br />

46 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />

Rousseau il Doganiere, “La promenade<br />

dans la forête”.<br />

Vivienne Westwood Red Label<br />

I capi di sfi lata presentati in queste pagine si riferiscono alle collezioni della prossima P/E.


Osborne & Little Svenskt Tenn<br />

Clements Ribeiro Sandberg Tyg & Tapet AB<br />

TESSUTI / NOVITA’ PER LA CASA<br />

23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 47


TESSUTI / NOVITA’ PER LA CASA<br />

Kvadrat<br />

GEOMETRIE D’ARTISTA<br />

La nuova este� ca massimalista<br />

sceglie il “gigan� smo”<br />

geometrico caro all’arte degli<br />

anni Se� anta e recupera,<br />

con un esuberante uso del<br />

colore, i mo� vi porta� al<br />

successo <strong>dal</strong> Bauhaus e<br />

<strong>dal</strong>la scuola funzionalista. In<br />

sintonia con questo mood, il<br />

marchio danese Kvadrat, ha<br />

commissionato al designer<br />

catalano Cris� an Zuzunaga<br />

un’esclusiva linea di tendaggi Donald Judd, “Installation V”.<br />

cara� erizza� da più stra�<br />

sovrappos� , che danno corpo a misteriose sagome archite� oniche.<br />

Nella linea Casson, Romo, storica azienda di No� ngham che si<br />

è aggiudicata di recente il Queen’s Award for Enterprise, evoca<br />

le modulari sugges� oni degli arredi degli anni Cinquanta con<br />

giochi di righe su fondi fi amma� , lingue appun� te e sagome<br />

eff e� o tangram. Marimekko, che quest’anno festeggia i suoi<br />

primi sessant’anni, propone caleidoscopici incastri nei toni delle<br />

caramelle mentre Cole & Son affi anca a bouquet e rocaille delle<br />

meraviglie spigolose scaglie op� cal.<br />

48 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />

Prada<br />

I capi di sfi lata presentati in queste pagine si riferiscono alle collezioni della prossima P/E.


Romo Marimekko<br />

Marni Cole & Son<br />

TESSUTI / NOVITA’ PER LA CASA<br />

23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 49


FOCUS RETAIL / NEW YORK<br />

TUTTI PAZZI PER SOHO<br />

Si conferma l’area più cool del momento a NY. Sono stati<br />

infatti più di 20 i marchi di moda che hanno aperto nell’aco<br />

di pochi mesi a SOHO (acronimo di South Of Houston<br />

Street) segnando la rinascita di questo quartiere, sempre più<br />

nevralgico per il fashion system newyorkese. Si va dai gioielli<br />

e le borse <strong>dal</strong> sapore indie di Wendy Nichol (147 Sullivan<br />

Street) alle vetrine della boutique Realm (98 Greene Street).<br />

Ma anche i brand dell’establishment internazionale del<br />

lusso hanno scelto le vie di Downtown per aprire i loro nuovi<br />

negozi. Un nome su tutti è Chanel. Lo scorso settembre,<br />

la maison di madamoiselle Coco ha riaperto la sua boutique<br />

al 139 di Spring Street con un party esclusivo al quale hanno<br />

partecipato numerose celebrities come Liv Tyler, Diane<br />

Kruger, Sarah Jessica Parker, Rachel Bilson, Chace Crawford.<br />

Ridisegnata <strong>dal</strong>l’architetto Peter Marino, la boutique di circa<br />

400 m² fonde moda e arte, ospitando sia le collezioni di prêtà-porter,<br />

accessori e i prodotti di bellezza della maison, che le<br />

opere degli artisti Peter Belyi, Alan Rath, Gregor Hildebrandt<br />

e Robert Greene ai quali Chanel ha commissionato dei lavori<br />

ad hoc. Poche centinaia di metri più in là, in Prince Street,<br />

Moncler ha aperto sempre durante la Fashion Week di set-<br />

50 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />

di Milena Bello<br />

C’è un solo aggettivo per definire l’area di South of Houston Street: cool. Il quartiere newyorkese è diventato in meno<br />

di un anno la meta obbligata per gli amanti dello shopping. Il motivo? Più di venti brand hanno aperto i loro negozi<br />

negli ultimi mesi. Da Chanel a Moncler, da Dr. Martens a Lacoste. Ed è solo l’inizio.<br />

tembre il secondo monomarca newyorkese con un evento a<br />

cui hanno partecipato personaggi, tra cui Anna Wintour, direttrice<br />

di Vogue America. Sempre nel mese più cool per la<br />

moda newyorkese, Lacoste ha organizzato un evento dedicato<br />

ai giovani per l’inaugurazione in Prince Street 134 del suo<br />

primo spazio dedicato a L!ve, la collezione per il mondo teen,<br />

ampliamento della linea Red!. Tra le vie della Grande Mela<br />

sono stati affi ssi oltre mille poster raffi guranti il coccodrillo<br />

che, una volta recuperati dai clienti, hanno permesso loro di<br />

acquistare una polo Lacoste Li!ve a soli 20 dollari. Appena un<br />

mese più tardi ha aperto poi i battenti il negozio dell’iconico<br />

marchio britannico Dr. Martens (185 m²) e Converse che<br />

ha inaugurato uno spazio di 650 m² al 560 di Broadway. E<br />

a novembre è stata la volta di Tecnhogym, che ha brindato<br />

all’inaugurazione del suo Wellness Store e showroom su<br />

due piani al numero 70 di Green Street. E poi di American<br />

Eagle Outfi tters con il suo fl agship store al 599 di Broadway<br />

che ha richiamato il giorno dell’opening oltre 700 persone, e<br />

D-A-S-H, la nuova boutique delle sorelle Kardashian che ha<br />

aperto al 119 di Spring Street (vedi box a lato). Perfi no un<br />

must dell’arredo made in Italy come Scavolini è approdato in


In apertura il negozio Converse All Star. In questa pagina <strong>dal</strong>l’alto: il<br />

punto vendita L!ve, la boutique Moncler e lo store Dr.Martens<br />

questo ormai brulicante quartiere newyorkese per inaugurare<br />

al 429 di West Broadway il primo fl agship store negli Usa che,<br />

con i suoi 900 m² disposti su due livelli è anche il più grande<br />

negozio di cucine a Manhattan. Insomma, SoHo è in pieno<br />

fermento, con buona pace dei residenti del quartiere, che non<br />

perdono occasione per lamentarsi per esser stati catapultati<br />

nel giro di pochissimi anni in un gigantesco shopping mall.<br />

Perché in realtà solo nel 2009 le cose erano diverse. Nell’anno<br />

peggiore della crisi infatti il mercato del real estate retail registrava<br />

una media di un negozio chiuso ogni dieci nell’area che<br />

va da West Broadway a Broadway. E secondo alcune società<br />

FOCUS RETAIL / NEW YORK<br />

immobiliari americane i prezzi per metro quadrato a SoHo<br />

sono scesi in quell’anno di oltre il 30% rispetto ai livelli precrisi.<br />

Così, con i prezzi in calo, i proprietari dei negozi hanno<br />

preferito seguire la via dei temporary store - che in breve<br />

hanno impazzato nell’area - piuttosto che abbassare i prezzi<br />

degli affi tti, riducendo per anni la redditività. Nel 2009 sono<br />

approdati i negozi temporanei di Gucci, Anna Sui, Yohji Yamamoto,<br />

Under Armour, Piperline e Zimmermann. E così,<br />

con la frizzante rinascita del quartiere, la lista delle new entry<br />

a SoHo non si ferma qui. I prossimi a tagliare il nastro delle<br />

loro boutique saranno Diane Von Furstemberg (135 Wooster<br />

Street), Ralph Lauren (109 Prince Street) e Alexander<br />

Wang (103 Grand Street) ed Etro, su Spring all’angolo con<br />

Greene St.<br />

ARRIVANO ANCHE LE SORELLE KARDASHIAN<br />

A novembre il quartiere di SoHo ha visto - o subìto a seconda<br />

dei punti di vista - l’inaugurazione del negozio D-A-S-H delle<br />

sorelle Kardashian. Un nome, quello dei Kardashian, meno conosciuto<br />

in Italia ma che invece negli Stati Uniti sta spopolando.<br />

Ereditiere come Paris Hilton, le sorelle Kim, Kourtnery e Khloé<br />

Kardashian sono le fi glie di Kris Jenner e Robert Kardashian,<br />

l’avvocato statunitense che difese il celebre sportivo e attore<br />

O.J. Simpson. Divenute celebri grazie al reality show del 2007<br />

“Al passo con i Kardashian” (cui sono susseguiti numerosi spin<br />

off ancora in onda), le tre sorelle si sono dedicate anche al loro<br />

hobby preferito, lo shopping, aprendo appunto l’insegna multimarca<br />

D-A-S-H, prima in California, poi a Miami e, infi ne, a SoHo.<br />

In breve tempo lo spazio si è trasformato in uno dei negozi di<br />

culto per le fanatiche del fashion system e dello spettacolo (ma<br />

oramai sono un tutt’uno). Il negozio ospita le collezioni di abbigliamento<br />

e accessori di numerosi label nati <strong>dal</strong>la creatività delle<br />

star, come Whitney Eve (protagonista della docu-fi ction americana<br />

“The City”), La Rok, Mason, 6126 Collection by Lindsay<br />

Lohan, Naven e D’Amore. Il punto vendita di SoHo è un pop-up<br />

store <strong>dal</strong> design ambizioso: tavoli, specchi deformanti, scaffali<br />

appesi, pareti bianche. All’interno, oltre appunto alle linee di abbigliamento<br />

e accessori, c’è spazio anche per i souvenir: piccoli<br />

oggetti brandizzati, come le bottiglie d’acqua griffate D-A-S-H<br />

con l’immagine delle sorelle Kardashian (da 10 dollari), candele<br />

e prodotti abbronzanti. Tutto in stile Kardashian, ovviamente, un<br />

po’ trash, ma di sicuro successo.<br />

23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 51


OPERAZIONI M&A<br />

I GIOIELLI ROSATO ALL’AMERICANA RICHLINE<br />

Simona Rosato<br />

È prevista per fine febbraio 2011 la<br />

chiusura dell’accordo di acquisizione<br />

dell’azienda di gioielli Rosato Srl da<br />

parte del gruppo americano Richline<br />

International Srl, filiale della holding<br />

Berkshire Hathaway Inc. e principale<br />

produttore e distributore di gioielleria<br />

negli Stati Uniti.<br />

Obiettivo del gruppo americano è<br />

espandersi e creare una piattaforma<br />

europea.<br />

LA EX MABRO ANDRÀ A BARONTINI<br />

La ex Mabro, l’azienda tessile di<br />

Grosseto messa in liquidazione<br />

<strong>dal</strong>la proprietà, passerà al gruppo<br />

Barontini. “Dopo mesi di trattativa<br />

ho preso atto che l’ex Mabro ha<br />

un futuro”, ha dichiarato l’assessore<br />

della Regione Toscana Gianfranco<br />

Simoncini.<br />

Lo stesso assessore ha dato il nullaosta<br />

al proseguimento dell’attività<br />

Il colosso francese<br />

del lusso Lvmh ha<br />

acquisito il brand<br />

di botanical skincare<br />

Ole Henriksen,<br />

che era entrato a far<br />

parte dei brand di Sephora nel 2006.<br />

Nell’affare non è inclusa la Henriksen<br />

Spa di Los Angeles.<br />

52 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />

Il marchio Rosato faceva precedentemente<br />

capo al gruppo Mariella Burani<br />

Fashion Group che, fino al 2009, ha<br />

detenuto una quota pari al 50% del<br />

capitale poi riacquistata <strong>dal</strong>la holding<br />

della famiglia Rosato. “Questa è per<br />

noi una grandissima opportunità di<br />

crescita ed espansione. Sono sicura<br />

che saremo in grado di far apprezzare<br />

ed amare il design e la perfezione dei<br />

nostri gioielli Made in Italy”, ha commentato<br />

Simona Rosato che resterà<br />

a capo del team che si occuperà della<br />

creatività e dello stile.<br />

“Simona Rosato e il suo gruppo di<br />

lavoro”, ha dichiarato il presidente di<br />

Richline Dave Meleski, “rappresentano<br />

un esempio di modernità ed innovazione.<br />

Siamo sicuri che, con il nostro<br />

supporto finanziario, potranno continuare<br />

a creare gioielli sempre nuovi ed<br />

originali con i quali rafforzare la presenza<br />

del Made in Italy in mercati già<br />

aperti e conquistarne di nuovi”.<br />

dello stabilimento tessile grossetano.<br />

È quindi di fatto sancito l’accordo<br />

con l’imprenditore tessile pratese<br />

Andrea Barontini per il passaggio di<br />

proprietà.<br />

Ai circa 250 lavoratori dell’azienda<br />

è stata fornita la garanzia del proprio<br />

riassorbimento entro due anni<br />

attraverso lo strumento della cassa<br />

integrazione.<br />

IL BRAND DI SKINCARE OLE HENRIKSEN PASSA A LVMH<br />

In un’intervista al quotidiano americano<br />

Wwd, il fondatore Ole<br />

Henriksen ha confermato che continuerà<br />

a sviluppare prodotti per la<br />

linea e ad agire come portavoce del<br />

brand nel suo ruolo di creativo.<br />

La società continuerà ad essere<br />

basata a Los Angeles, e prevede di<br />

nominare un nuovo amministratore<br />

IL GRUPPO OBERALP ACQUISISCE<br />

POMOCA<br />

Heiner Oberrauch<br />

Il Gruppo Oberalp, titolare dei marchi<br />

Salewa, Dynafit e Silvretta, ha acquisizito<br />

Pomoca, azienda svizzera leader<br />

nella produzione di pelli per lo sci e<br />

l’alpinismo. L’accordo prevede che la<br />

famiglia Dufour, titolare di Pomoca,<br />

resti a capo della direzione azien<strong>dal</strong>e. Il<br />

brand sarà considerato come una business<br />

unit autonoma in Svizzera, con<br />

l’obiettivo di creare in questo paese un<br />

“centro di eccellenza” che abbia come<br />

punto di forza lo sviluppo e la produzione<br />

di pelli conto terzi. Pomoca,<br />

che da anni è un partner di Dynafit, si<br />

avvarrà quindi della consolidata esperienza<br />

nel mondo degli sport alpini e<br />

alle capacità di distribuzione internazionale<br />

del gruppo Salewa. “Chiudiamo<br />

il 2010 con il migliore risultato della<br />

storia dell’azienda”, afferma soddisfatto<br />

Heiner Oberrauch, presidente del<br />

gruppo Oberalp-Salewa. Nonostante<br />

le difficoltà che hanno caratterizzato<br />

i mercati finanziari e le vendite del<br />

comparto outdoor, il gruppo ha chiuso<br />

il 2010 con un fatturato di 165 milioni<br />

di euro, in crescita del 9% il risultato<br />

dell’anno precedente.<br />

delegato che riferirà direttamente a<br />

David Suliteanu, presidente e CEO<br />

di Sephora Americas. Il marchio Ole<br />

Henriksen è venduto in 25 paesi, con<br />

una grande presenza in Scandinavia<br />

ed è in procinto di entrare in Messico<br />

e in Brasile grazie ad accordi tra il<br />

gruppo Lvmh (Sephora) e partner<br />

locali.


LICENZE<br />

UNGARO FUCHSIA CONTINUA CON<br />

MARIELLA BURANI FASHION GROUP<br />

Emanuel Ungaro conferma la fiducia<br />

a Mariella Burani Fashion Group e<br />

rinnova per altri cinque anni l’accordo<br />

per la produzione e distribuzione di<br />

Ungaro Fuchsia, seconda linea donna<br />

del marchio. La licenza, già attiva da<br />

alcuni anni, è stata riformulata dopo<br />

che Mariella Burani Fashion Group,<br />

in amministrazione straordinaria <strong>dal</strong><br />

marzo 2010, ha subito una riorganizzazione<br />

interna con l’arrivo dei commissari<br />

nominati <strong>dal</strong> Ministero dello<br />

Sviluppo Economico. La collezione A/I<br />

2011-12 Ungaro Fuchsia sarà distribuita<br />

nei principali mercati con una particolare<br />

attenzione a quello statunitense.<br />

“Dopo il debutto del designer britannico<br />

Giles Deacon come art director<br />

nell’ottobre del 2010, con la presentazione<br />

della sua prima collezione di<br />

Emanuel Ungaro, il rilancio<br />

della nostra seconda linea<br />

donna, Ungaro Fuchsia, è<br />

un passo importante per il<br />

nostro marchio”, ha spiegato<br />

Marie Fournier, direttore<br />

generale di Emanuel Ungaro.<br />

“I buyer hanno sempre riconosciuto<br />

la maestria e la<br />

capacità di Mariella Burani<br />

Fashion Group per la produzione<br />

e distribuzione di<br />

collezioni di qualità e posizionamento<br />

di prezzo eccellente.<br />

Siamo estremamente<br />

lieti di continuare la nostra<br />

collaborazione con loro”.<br />

54 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />

P&G PRESTIGE FARÀ ANCHE I COSMETICI DI GUCCI<br />

Gucci e P&G Prestige hanno rinnovato<br />

ed esteso l’accordo di licenza per<br />

la produzione, vendita e distribuzione<br />

mondiale di profumi a marchio<br />

Gucci. L’accordo iniziale tra le due<br />

parti era stato firmato nel giugno 2006<br />

e, con questo rinnovo, la licenza viene<br />

ampliata a tutti i prodotti di bellezza,<br />

ossia cosmetici e prodotti per la<br />

cura della pelle che si aggiungeranno ai<br />

profumi. “Stiamo lavorando con P&G<br />

Prestige da ormai quasi cinque anni<br />

durante i quali abbiamo posizionato<br />

Gucci come uno dei marchi leader<br />

nei profumi di lusso”, ha detto Patrizio<br />

di Marco, presidente e AD di Gucci.<br />

“Questo risultato è stato raggiunto<br />

grazie a una razionalizzazione della<br />

nostra linea di prodotti e del network<br />

mondiale di distribuzione e, successi-<br />

Patrizia Pepe fa il suo esordio nella<br />

profumeria. Il brand che fa capo alla<br />

Tessilform di Capalle (Fi) ha infatti<br />

lanciato due fragranze, “Patrizia”<br />

e “Pepe”, insieme alla Beauty San<br />

Spa, che produce in licenza anche<br />

i profumi di Costume<br />

National. Testimonial nella<br />

campagna pubblicitaria ad<br />

esse dedicata è Dorothée<br />

Gilbert, ètoile dell’Opéra di<br />

Parigi, che è stata fotografata<br />

da Sonia Sieff. Le nuove fragran-<br />

NUOVO ACCORDO DI DISTRIBUZIONE E NUOVA LICENZA PER N°21<br />

N°21, il marchio guidato <strong>dal</strong>lo stilista<br />

Alessandro Dell’Acqua, ha siglato un<br />

nuovo accordo di distribuzione della<br />

linea di prêt-à-porter femminile, affidando<br />

alla newyorkese The Hive, il<br />

mercato degli Stati Uniti e di tutto il<br />

nord America.<br />

The Hive, guidata da Stefano e Julia<br />

Larese, con uno showroom di 600 m²<br />

a New York nel quartiere di Chelsea,<br />

si occuperà della distribuzione del<br />

vamente, con il lancio di una serie di<br />

nuove fragranze di grande successo,<br />

come Gucci by Gucci for Men, Flora<br />

by Gucci e, più recentemente, Gucci<br />

Guilty’’, ha concluso di Marco.<br />

PATRIZIA PEPE LANCIA IL SUO PRIMO PROFUMO CON BEAUTY SAN<br />

marchio oltreoceano con l’obiettivo<br />

di assicurare a N°21 una presenza<br />

costante e crescente in tutto il territorio.<br />

Inoltre è stato siglato un accordo<br />

di licenza quinquennale con la veneta<br />

Peron Shoes per la produzione delle<br />

calzature donna mentre allo showroom<br />

Massimo Bonini di Milano sarà<br />

affidata l’intera distribuzione delle<br />

calzature e degli accessori.<br />

”N°21 si appresta a sfilare per la terza<br />

Patrizio di Marco<br />

ze sono in vendita nei monomarca<br />

Patrizia Pepe e in selezionate profumerie<br />

e department store.<br />

stagione ed è una realtà in forte e<br />

costante crescita”, ha affermato<br />

Alessandro Dell’Acqua, che ha lanciato<br />

il marchio a febbraio dello scorso<br />

anno e di cui lo stilista è unico<br />

proprietario.<br />

“Sono molto soddisfatto dei risultati<br />

ottenuti fino ad ora e sono certo che<br />

questi ulteriori accordi ci aiuteranno<br />

a raggiungere tutti gli obiettivi che ci<br />

siamo prefissati”.


ISTANBUL FASHION WEEK<br />

PROGETTI AMBIZIOSI<br />

PER LA MODA TURCA<br />

Si spengono le luci sulla quarta edizione della Istanbul<br />

Fashion Week, che si è tenuta <strong>dal</strong> 3 al 6 febbraio<br />

nella moderna Costantinopoli. La passerella della<br />

Santralistanbul Main Gallery è stata calcata da ben 9 brand e<br />

18 stilisti, per un totale di 21 sfilate dell’A/I 2010-11. I visitatori<br />

sono stati all’incirca 40.000, di cui 200 appartenenti<br />

alla stampa internazionale e più di 500 buyer provenienti<br />

soprattutto da Russia, Francia, Inghilterra, Scandinavia,<br />

Germania, Olanda, Spagna e Italia. Andata in scena per la<br />

prima volta nell’agosto del 2009, in sole quattro stagioni<br />

la settimana della moda turca ha registrato un incremento<br />

su tutti i fronti. Oltre alla crescita del numero di marchi<br />

partecipanti (inizialmente 14), sono aumentati anche gli<br />

investimenti stanziati per la manifestazione, passari da 25<br />

milioni di dollari dell’esordio ai 28 milioni attuali. La fashion<br />

week è stata organizzata <strong>dal</strong>la ITKIB, la Istanbul Textile and<br />

Apparel Exporter Associations, in collaborazione con la<br />

Fashion Designers Association, la United Brands Association,<br />

la Istanbul Fashion Academy e lo sponsor Agaoglu. “Ad oggi<br />

siamo inclusi nei primi 15 eventi di moda a livello mondiale”<br />

ha affermato il presidente della ITKIB Hikmet Tanriverdi “e<br />

56 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />

ANCHE SU WWW.PAMBIANCO.TV<br />

Un concerto del cantante turco più in voga del momento, Emre Altug, alla fine della<br />

sfilata di Derimod. Dita von Teese che con passo felpato calca la pesserella di Damat<br />

Tween e un tripudio di pelle in tutti i trattamenti e colori. Bastano queste tre cose a<br />

descrivere perfettamente l’atmosfera della fashion week turca, che entro un decennio<br />

vuole essere il quinto punto di riferimento del fashion system a livello mondiale.<br />

vogliamo che entro il 2023<br />

Istanbul diventi uno dei 5 poli<br />

della moda più importanti del<br />

mondo, perché la settimana<br />

della moda dovrà riflettere il<br />

successo dei nostri esportatori”.<br />

La Turchia è infatti il principale<br />

esportatore a livello mondiale<br />

di pelle double-face e fra<br />

i primi produttori di pelle al<br />

mondo. “Il giro d’affari sfiora gli<br />

1,3 miliardi di dollari e l’intento<br />

è di arrivare a 5 miliardi<br />

di dollari entro il 2023”, ha<br />

affermato Ruken Mizrakli,<br />

VP di ITKIB e proprietaria<br />

della società B.Sc.<br />

Industrial Eng. “La mia<br />

azienda produce pelle ed<br />

oltre ad essere fra i principali<br />

fornitori delle più importanti<br />

di Carlotta Careccia


Da sinistra in senso orario: due immagini della sfilata di Derimod e<br />

un’ammiccante Dita von Teese che ha chiuso la sfilata di Damat Tween.<br />

aziende del lusso, partecipa a tutte le manifestazioni più<br />

significative del settore, come Lineapelle a Bologna e<br />

Lecuir a Parigi. I nostri principali mercati comunque<br />

rimangono la Russia, l’Europa e gli Stati Uniti”. L’intento<br />

della settimana della moda turca è promuovere proprio il<br />

comparto di abbigliamento e pelletteria del Paese, come<br />

ha spiegato Cem Kaprol, il presidente della Istanbul<br />

Fashion Week. “La Turchia ha iniziato negli ultimi anni<br />

‘70 con l’esportazione, ed era molto price-oriented” ha<br />

affermato Kaprol. “In una seconda fase i prezzi sono<br />

aumentati e la qualità era buona, pertanto abbiamo incoraggiato<br />

i nostri produttori ad andare all’estero e a partecipare<br />

alle principali manifestazioni a livello mondiale.<br />

Infine, abbiamo spinto le Università a creare più corsi di<br />

laurea, per dare ancora più valore ai nostri prodotti. In<br />

questo momento stiamo attraversando una quarta fase: la<br />

Turchia vive un buon momento economico ma non possiamo<br />

più competere a livello di prezzo, perciò abbiamo<br />

bisogno di designer che possano trainare l’industria della<br />

moda. E per questo stiamo incoraggiando i nostri marchi<br />

a farsi conoscere all’estero”. Tenendo fede a questo proposito,<br />

Kaprol ha anticipato che per la quinta edizione<br />

della IFW, che si terrà ad agosto 2011, è in programma<br />

uno scambio culturale con la Francia, ma i dettagli sono<br />

ancora top secret.<br />

PELLE, JEANS E<br />

TANTA GRINTA<br />

“Leather forever” diceva Franco<br />

Moschino, e questa frase andrebbe<br />

certamente a genio agli stilisti che<br />

hanno calcato la passerella della<br />

Istanbul Fashion Week.<br />

L’uomo e la donna turca hanno sfilato<br />

insieme sulla passerella della<br />

Santralistanbul, che ogni ora e<br />

mezza presentava la sfilata di uno<br />

dei 21 marchi che hanno partecipato.<br />

Quella che viene fuori <strong>dal</strong>la quattro<br />

giorni di sfilate turca è una donna<br />

indipendente e che ha voglia di farsi<br />

notare. Largo infatti alla pelle lavorata<br />

e borchiata, a toni rosso fuoco, e<br />

a gonne lunghe con spacchi vertiginosi,<br />

come quelle di Derimod.<br />

Mavi invece ha proposto uno stile<br />

country-rock, tutto incentrato sulla<br />

sua specialità che è il jeans ed ha<br />

reclutato per l’occasione la top<br />

model brasiliana Alice Dellal.<br />

Motivi floreali e mood etereo invece<br />

per Gunsei Turkay, che ha trasmesso<br />

prima della sfilata un video in cui si<br />

spiega che la collezione è la declinazione<br />

dell’amore che si evolve e<br />

cambia forma.<br />

Dai toni un po’ fast fashion, Damat<br />

Tween ha messo in scena donne e<br />

uomini classici, arruolando anche<br />

una Dita Von Teese che in smoking<br />

ha attraversato la sala con fare<br />

provocante, con tanto di sigaretta<br />

fumante tra le mani.<br />

Dalle forme e volumi che sposano il<br />

gusto occidentale e che ricordano<br />

vagamente lo stile Miu Miu è stata<br />

invece la sfilata di Mehtap Elaidi,<br />

che con suoi outfit in bianco e nero<br />

spruzzati di arancione si è differenziata<br />

dagli altri marchi per il suo stile<br />

un po’ più minimal.<br />

L’uomo turco infine ama i bordi delle<br />

giacche cangianti e i pantaloni<br />

stretti, possibilmente in gessato, ma<br />

quando va nei club predilige il total<br />

look in pelle per una coppia turca<br />

dai toni un po’ aggressivi!<br />

Dall’alto: sfilata di Mavi, Damat Tween e<br />

Methap Elaidi<br />

ISTANBUL FASHION WEEK<br />

23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 57


Insights by<br />

OSSERVATORIO SUGLI ACQUISTI DEI TURISTI STRANIERI IN ITALIA: FOCUS SULLE TOP CITTÀ ITALIANE<br />

Milano in testa. A Firenze boom di acquisti dei cinesi (+90%)<br />

Calle Larga XXII Marzo a Venezia<br />

Secondo i dati di Global Blue l’anno<br />

2010 è stato più che positivo per il Tax<br />

Free Shopping che ha, infatti, archiviato<br />

l’anno con una crescita superiore<br />

del 36% rispetto all’anno precedente.<br />

Ad attrarre maggiormente i turisti<br />

extraeuropei è stata la moda, che<br />

ha catalizzato ben il 76% delle spese,<br />

seguita <strong>dal</strong>la gioielleria con il 14%<br />

degli acquisti.<br />

I turisti che affollano l’Italia hanno<br />

scelto come meta preferita per lo<br />

shopping Milano (39%), seguita poi da<br />

Roma (24%) e Firenze (12%). Venezia,<br />

tuttavia, ha registrato l’incremento<br />

maggiore della spesa. Il capoluogo<br />

veneto, infatti, pur rappresentando una<br />

quota di mercato nettamente inferiore<br />

(7%) rispetto alle città già citate, ha<br />

aumentato il volume di acquisti compiuti<br />

del 53%.<br />

Su Milano, Roma e Venezia, in testa al<br />

podio come heavy spender troviamo i<br />

turisti russi che crescono quasi ovunque<br />

con una media del 30%.<br />

Firenze, invece, vede in testa alla classifica<br />

delle nazionalità i cinesi, che rappresentano<br />

il 17% del totale del mercato,<br />

con un incremento pari al 90%.<br />

58 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />

Boom di acquisti da parte dei turisti<br />

cinesi anche a Milano e Venezia, dove<br />

si piazzano in seconda posizione con<br />

una crescita rispettivamente del 100%<br />

e 135%. Per quanto riguarda Roma,<br />

invece, risulta forte la presenza di turisti<br />

provenienti <strong>dal</strong> Sol Levante con una<br />

percentuale pari al 16% della spesa, in<br />

progresso del 10%.<br />

Infine, gli americani mantengono il<br />

terzo o quarto posto un po’ ovunque,<br />

privilegiando però il capoluogo fiorentino<br />

dove, con un peso sul totale del<br />

Tax Free del 13%, hanno visto aumentare<br />

la loro spesa del 29%.<br />

In merito allo scontrino medio, il più<br />

elevato arriva <strong>dal</strong> capoluogo lombardo<br />

e si attesta a Euro 848.<br />

Toccando in ultimo le Top streets,<br />

ottime performance giungono da<br />

Venezia che registra in Calle Larga<br />

XXII Marzo un +87% rispetto all’anno<br />

precedente. A Firenze l’area di via<br />

Strozzi archivia l’anno con un +54%,<br />

mentre la Galleria Vittorio Emanuele<br />

II a Milano e Via Condotti a Roma<br />

chiudono entrambe con un +41%.<br />

Galleria Vittorio Emanuele II a Milano<br />

Contact Global Blue: taxfree.it@global-blue.com – 0331 1778 000<br />

LE TOP CITTÀ DEL TAX FREE SHOPPING *<br />

Gen-Dic 2010 vs. Gen-Dic 2009<br />

Milano 39%<br />

Roma 24%<br />

Firenze 12%<br />

Venezia 7%<br />

Napoli 2%<br />

Altre 16%<br />

* Analisi su GB Index


APERTURE MONOMARCA sponsored by<br />

L’EASY-TO-WEAR DI CACHE CACHE<br />

ARRIVA A NERVIANO<br />

Cache Cache punta a raggiungere<br />

quota 100 bandierine in Italia entro<br />

i primi mesi dell’anno e, sulla scia di<br />

questo obiettivo, inaugura il punto<br />

vendita a Nerviano (MI), all’interno<br />

del centro Commerciale Auchan.<br />

L’insegna francese, il cui nome fa<br />

riferimento al gioco del nascondino,<br />

fa capo al Gruppo Beaumanoir di<br />

Saint Malo e vanta un network retail<br />

di 1.000 boutique di cui circa la metà<br />

in Francia e 90 nel Belpaese, area che<br />

in tre anni è arrivata a rappresentare<br />

il secondo mercato a livello europeo<br />

dopo quello domestico. All’interno<br />

della boutique di Nerviano, che si<br />

estende su una superficie di vendita<br />

di 220 m², sono presenti le collezioni<br />

di abbigliamento a prezzi accessibili<br />

del brand. Destinate a donne attente<br />

alle tendenze moda, ma anche ai<br />

prezzi, le proposte vertono intorno al<br />

motto easy-to-wear, easy to buy.<br />

E.MARINELLA APRE A LONDRA A MAYFAIR<br />

Continua l’espansione all’estero<br />

dell’azienda napoletana E.Marinella,<br />

con l’inaugurazione prevista a maggio<br />

di una boutique nel prestigioso<br />

quartiere londinese dello shopping<br />

di lusso di Mayfair, al 54 di Maddox<br />

Street. Anche in questo caso il progetto<br />

è curato <strong>dal</strong>l’architetto Simone Del<br />

Portico e la nuova boutique di 32 m²,<br />

gestita direttamente, riproporrà l’atmosfera<br />

di cordialità e calda accoglienza<br />

che <strong>dal</strong> 1914 distingue il negozio di<br />

Napoli, più un salotto che uno spazio<br />

60 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />

TRIPLETTA A CANCUN PER ROCCA<br />

Il Gruppo Damiani, che produce e<br />

commercializza gioielli di alta gamma,<br />

ha aperto con la sua controllata Rocca<br />

tre nuove boutique in Messico, a<br />

Cancun. I negozi, che si trovano presso<br />

il centro commerciale Kukulcan<br />

Plaza, presso l’Hotel Ritz Carlton e<br />

presso il centro commerciale La Isla<br />

distribuiscono oltre a tutti i marchi<br />

del Gruppo – Damiani, Calderoni<br />

1840, Salvini, Alfieri & St. John e Bliss<br />

- i marchi in licenza e diversi marchi<br />

di orologeria.“Il Gruppo Damiani è<br />

interessato all’espansione nei mercati<br />

esteri”, ha affermato Guido Damiani,<br />

presidente e AD del Gruppo Damiani.<br />

“Le aree del centro e del sud America<br />

si stanno mostrando molto recettive e<br />

interessate al settore della gioielleria e<br />

dei prodotti Made in Italy. L’apertura<br />

BELL & ROSS INAUGURA A HONG KONG<br />

Bell & Ross continua la sua espansione<br />

nei mercati internazionali e punta<br />

a crescere in Cina, dove ha appena<br />

inaugurato una boutique monomarca<br />

commerciale. “Rappresento una realtà<br />

famigliare e artigianale profondamente<br />

legata alla città di Napoli - ha detto<br />

Maurizio Marinella - e non voglio che<br />

questa caratteristica vada perduta. Ho<br />

valutato attentamente l’espansione<br />

commerciale selezionando le città in<br />

cui essere presente. Penso che questa<br />

nuova apertura in una città cosmopolita<br />

come Londra rappresenti un’ulteriore<br />

sfida che sono certo rafforzerà il<br />

mio marchio e l’immagine del made in<br />

Naples all’estero”.<br />

di queste tre boutiques rientra nella<br />

strategia di espansione della catena<br />

di gioielleria e orologeria multibrand<br />

Rocca sia in Italia che all’estero attraverso<br />

l’apertura di nuovi negozi diretti,<br />

in franchising o attraverso joint-ventures<br />

con acquisizione di quote sia<br />

minoritarie che maggioritarie”.<br />

a Hong Kong, la quinta aperta in Asia<br />

nel 2010.<br />

Questa volta ha scelto il centro commerciale<br />

Elements, disegnato <strong>dal</strong>l’architetto<br />

Benoy, uno dei più ambiti<br />

punti strategici per visibilità e prestigio<br />

della città.<br />

Qui il brand di orologi si è ritagliato<br />

uno spazio di 40 m² caratterizzato da<br />

un ambiente moderno e accogliente<br />

che combina il nero delle vetrine con<br />

pannelli di legno pregiato, trasmettendo<br />

ai visitatori una sensazione di accoglienza<br />

e di avanguardia.<br />

TORY BURCH DEBUTTA A LONDRA<br />

Tory Burch ha aperto la sua prima<br />

boutique nel Regno Unito. Il flagship<br />

di Londra misura 390 m² e si trova<br />

al 149 di New Bond Street. “Il negozio<br />

non è enorme, ma è la dimensione<br />

perfetta per noi e poi c’è una tale<br />

energia in New Bond Street”, ha detto<br />

Tory Burch, fondatrice e presidente<br />

del marchio, entrata nel 2010, nella<br />

classifica Forbes delle 100 donne più<br />

influenti al mondo. Il suo marchio è<br />

oggi distribuito in 45 negozi monomarca<br />

in Usa e in Asia.


NUOVO MONOMARCA NELLA VILLE<br />

LUMIÈRE PER GIAMBATTISTA VALLI<br />

Giambattista Valli ha aperto la sua<br />

prima boutique monomarca a Parigi<br />

in rue Boissy d’Anglas. Il negozio,<br />

che occupa una superficie di 150 m²,<br />

è composto da tre stanze separate,<br />

dominate <strong>dal</strong> colore “Rosa Duchessa di<br />

Windsor”, tutte arredate con elementi di<br />

design <strong>contemporaneo</strong> e pezzi originali<br />

di Tony Duquette e Piero Fornasetti,<br />

candele firmate da Valli per Cire<br />

Trudon, una limited edition di borse<br />

disegnate per Roberta di Camerino, le<br />

fragranze di Wig Room e pezzi unici<br />

di gioielleria di Luigi Scialanga. “Nel<br />

momento in cui si apre la porta - ha<br />

detto lo stilista Giambattista Valli - si<br />

può percepire il feeling del mio atelier,<br />

è come se si entrasse nella mia casa, nel<br />

mio mondo, nel mio lifestyle. Considero<br />

questo spazio come la casa dei miei<br />

vestiti”, ha concluso Valli.<br />

NUOVA VETRINA PRADA A TAIPEI<br />

Prada ha inaugurato un nuovo<br />

monomarca a Taipei, nel cuore della<br />

city. Lo spazio, si estende su una<br />

superficie di circa 500 m² su due livelli<br />

e ospita le collezioni di borse, accessori<br />

e abbigliamento del brand guidato<br />

da Patrizio Bertelli e Miuccia Prada.<br />

Il layout del negozio è caratterizzato<br />

<strong>dal</strong>la geometria regolare della facciata<br />

che ricorda una parete di mattoni ed<br />

è composta da moduli retro illuminati<br />

di forma rettangolare. I materiali<br />

trasparenti con cui è realizzata<br />

permettono di vedere lo spazio interno<br />

sia passeggiando su strada, attraverso<br />

i vetri della facciata, sia camminando<br />

sotto il portico antistante, da cui è ben<br />

visibile il soffitto a doppia altezza che<br />

caratterizza il primo piano.<br />

TOMBOLINI APRE A PARIGI<br />

Tombolini rafforza la sua presenza<br />

all’estero con l’apertura della boutique<br />

a Parigi, in Rue Etienne Marcel,<br />

vicino alla centrale Place de Victoire.<br />

Lo spazio, di 200 mq, si sviluppa su<br />

due livelli e accoglie le collezioni del<br />

marchio italiano di abbigliamento<br />

maschile formale. “Gli investimenti<br />

nella rete retail rafforzano il nostro<br />

posizionamento sul mercato mondiale”,<br />

ha affermato Fiorella Tombolini,<br />

presidente di Tombolini Industrie Srl.<br />

“Parigi è una città dinamica, capitale<br />

del lusso e dello shopping. La location<br />

RITUALS APPRODA IN ITALIA CON DUE NUOVI STORE<br />

Rituals, il marchio che unisce prodotti<br />

per la cura della persona a quelli per<br />

la casa, arriva in Italia, mercato in cui è<br />

previsto un forte piano di espansione.<br />

Dopo aver riscosso un successo<br />

internazionale in soli undici anni <strong>dal</strong>la<br />

fondazione, Rituals sceglie per l’apertura<br />

dei primi monomarca pilota, due città<br />

del centro-nord, Brescia e Cremona.<br />

L’ingresso in Italia rappresenta un<br />

passo significativo nella strategia di<br />

espansione del brand olandese guidato<br />

Raymond Cloosterman, che si pone<br />

come obiettivo, nei prossimi dieci anni,<br />

di incrementare le aperture dei suoi<br />

LANVIN SBARCA IN RODEO DRIVE<br />

La maison francese Lanvin apre il 4°<br />

punto vendita oltreoceano e dopo<br />

New York, Las Vegas e Bal Harbour<br />

(in Florida) inaugura uno store a Los<br />

Angeles, in Rodeo Drive.<br />

L’espansione distributiva all’estero<br />

della maison è legato al momento<br />

positivo, anche in termini economici,<br />

che il marchio sta attraversando grazie<br />

al successo della creatività di Alber<br />

Credo nel sole<br />

anche di notte<br />

(Gregory Corso)<br />

APERTURE MONOMARCA<br />

di Rue Etienne Marcel, in un palazzo<br />

d’epoca, tipicamente parigino, è per<br />

noi ideale per la presenza del brand in<br />

questa importante città”.<br />

punti vendita portando il numero dei<br />

negozi a mille. Solo in Italia, nel 2011,<br />

sono previste una decina di aperture<br />

tra punti vendita e corner inseriti in<br />

catene distributive.<br />

Elbaz che, tra l’altro, ha ispirato una<br />

collaborazione con H&M.<br />

Il CEO Thierry Andretta ha scelto<br />

Rodeo Drive perché l’obiettivo del<br />

brand francese è di essere presente con<br />

un flagship store come le altre griffe<br />

nelle principali strade del lusso. Lo<br />

spazio ospiterà borse, abiti e completi<br />

da uomo per una superficie totale di<br />

420 m².<br />

Cambia il mondo del retail ma resta invariata la competenza di<br />

18montenapoleone Retail Consultancy & Brokerage, team che<br />

ha ideato e accompagnato nello sviluppo il Quadrilatero della<br />

moda e del lusso. Quale sia oggi la vostra visione - fl agship store<br />

imponente, location per un understatement malizioso, blitz con<br />

i temporary shop - 18montenapoleone è pronta a soddisfare la<br />

vostra voglia di crescita e innovazione. www.18montenapoleone.it<br />

18@18montenapoleone.it<br />

23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 61


UPCOMING BRANDS<br />

Quando la classe non è acqua<br />

Megan Park ha dato vita alla sua collezione circa otto anni fa a Londra e da allora fa<br />

realizzare i suoi capi esclusivamente da un’azienda indiana di base a Delhi. Segno di<br />

riconoscimento sono i particolari ricami a mano ed i tessuti leggeri e senza tempo.<br />

Focus di tutti gli outfi t è l’unicità del ricamo a mano, tanto che la designer affi anca<br />

spesso gli artigiani indiani nella lavorazione dei capi. Nell’ultimo anno Megan Park<br />

ha spostato la sede del marchio da Londra a Melbourne, dove ha anche aperto un<br />

monomarca. I capi sono distribuiti in Italia <strong>dal</strong>lo showroom milanese Paraggi e sono<br />

oggi presenti in alcuni dei principali department store internazionali, tra cui Harvey<br />

Nichols, Liberty, Browns e Barney’s a New York.<br />

www.meganpark.co.uk<br />

62 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />

Megan Park<br />

di Carlotta Careccia<br />

Arrivano da tre diversi con� nen� e ciascuno di loro celebra la dis� nzione <strong>dal</strong>la massa. Tessu� , ricami e mood sono<br />

scel� in base al gusto personale degli s� lis� , lontani <strong>dal</strong>la schiavitù delle mode del momento. Abi� senza tempo, che<br />

sono a� ualizza� dai vari contes� in cui operano i designer quali l’Australia, la Grande Mela e Istanbul.<br />

Megan Park<br />

Megan Park si defi nisce una<br />

“gazza ladra” nel realizzare le<br />

sue collezioni. Prende infa�<br />

impressioni e spun� da tu� o<br />

ciò che la circonda ed il mood<br />

dei capi viene così fuori in modo<br />

naturale. Gli abi� della designer<br />

australiana trascendono le mode<br />

del momento e sono “un mix tra<br />

femminiltà e il modo di vivere<br />

<strong>contemporaneo</strong>”, come aff erma<br />

lei stessa.


Dopo due anni di successi con il<br />

marchio di prêt-à-porter di lusso<br />

Guilty Brotherhood, il designer<br />

francese Kevork Kiledjian ha<br />

dato vita alla linea che porta il<br />

suo nome. Il lancio della fashion<br />

label ha coinciso con l’entrata<br />

di nuovi investitori e del nuovo<br />

CEO Marco Cattoretti, già<br />

VP di Malo negli States e USA<br />

sales&merchandising director<br />

di Blumarine, Anna Molinari<br />

e Blugirl. Le collezioni sono<br />

distribuite attraverso la sede principale del marchio, che è stata da<br />

poco trasferita da Parigi a New York. Il brand, che ha calcato per<br />

la prima volta la passerella il 14 febbraio 2011, è già entrato in<br />

alcuni fra i negozi di riferimento a livello mondiale come Maxfi eld<br />

a Los Angeles, Ikram a Chicago, Harvey Nichols ad Hong Kong,<br />

Galleries Lafayette e Montaigne Market a Parigi, Luisaviaroma<br />

a Firenze e Tsum a Mosca.<br />

Mehtap Elaidi<br />

Kevork Kiledjian<br />

Sete leggere dai colori<br />

sgargian� , mo� vi in bianco e<br />

nero spezza� da toni arancio e<br />

applicazioni ricamate sui tessu�<br />

sono i must di Mehtap Elaidi.<br />

Uscita da poco anche con la<br />

seconda linea Ka� an By Elaidi,<br />

la s� lista disegna collezioni<br />

per donne che hanno voglia<br />

di dis� nguersi <strong>dal</strong>la massa ed<br />

avere un’allure french-chic.<br />

www.kevorkkiledjian.com<br />

Mehtap Elaidi<br />

Questa stilista, classe 1981, è una delle più brillanti<br />

promesse della moda turca. Dopo essersi laureata alla<br />

business school university di Istanbul ha fondato il marchio<br />

omonimo 11 anni fa e da ben 8 partecipa ad alcune delle<br />

più importanti manifestazioni internazionali, tra cui Who’s<br />

Next a Parigi e Project Las Vegas. Il 65% del fatturato<br />

arriva <strong>dal</strong> Middle East, ma negli ultimi anni sta andando<br />

molto bene anche in Europa. Il marchio è distribuito<br />

direttamente <strong>dal</strong>l’headquarter di Istanbul.<br />

www.elaidi.net<br />

Kevork Kiledjian<br />

UPCOMING BRANDS<br />

Le linee guida della collezione<br />

si rivolgono ad una donna<br />

elegante e an� conformista,<br />

che riesce a dosare in maniera<br />

del tu� o armonica i ritmi e le<br />

esigenze della City con una<br />

spiccata individualità. Non a<br />

caso, musa ispiratrice dell’A/I<br />

2011-12 è Tamara de Lempicka,<br />

fi gura vibrante e intelligente,<br />

che an� cipa lo spirito della<br />

donna moderna.<br />

23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 63


1630<br />

1600<br />

1570<br />

1540<br />

1510<br />

LA MODA IN BORSA / Gennaio 2011<br />

ANALISI SULL’ANDAMENTO DELLA MODA IN BORSA NEL MESE DI GENNAIO<br />

Moda in Borsa:<br />

flessione fisiologica a gennaio<br />

Pausa di riflessione per la Moda in Borsa a gennaio. Gli indici<br />

Pambianco Fashion Europe e Pambianco Fashion USA riposano<br />

dopo la crescita sostenuta del 2010.<br />

L’Europa cede infatti il 7,6% mentre gli USA<br />

indietreggiano del 3,7%. Calo del tutto<br />

fisiologico se si considera, come detto, che<br />

nel 2010 i due indici hanno messo a segno<br />

rispettivamente un +32% e un +36%.<br />

Miglior titolo del listino in Europa è Aeffe<br />

(+34,7%), che ha finalmente arrestato il calo<br />

dei ricavi, segnando nel 2010 vendite in<br />

crescita dell’1% a € 219 milioni. La performance<br />

brillante può anche essere spiegata,<br />

oltre che dai buoni risultati, anche <strong>dal</strong>la scarsità<br />

di volumi nel flottante (bassi volumi negoziati<br />

comportano spesso forti oscillazioni).<br />

1.599<br />

Pambianco Fashion Index Europe<br />

(gennaio 2011)<br />

- 7,6%<br />

1480<br />

1.477<br />

1450<br />

1.000 = 1/1/2007<br />

31/12 7/1 14/1 21/1 28/1<br />

64 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />

AZIENDE EUROPA PREZZO<br />

31 GEN ‘11<br />

di Alessio Candi e Giacomo Curti<br />

Δ %<br />

MESE GEN<br />

CAPITALIZZ.<br />

(Mln Euro)<br />

AEFFE 0,66 34,7 71<br />

DAMIANI 1,02 24,4 65<br />

AICON 0,22 22,2 24<br />

BENETTON 5,90 19,9 1.078<br />

PIQUADRO 2,20 17,0 110<br />

ANTICHI PELLETTIERI 0,56 16,7 25<br />

CALEFFI 1,30 16,1 17<br />

GEOX 3,71 8,5 928<br />

TOD'S 74,79 1,2 2.258<br />

INDITEX (ZARA) 55,40 -1,1 34.711<br />

MARCOLIN 4,31 -1,4 194<br />

LUXOTTICA 22,21 -2,6 10.149<br />

POLTRONA FRAU 0,93 -3,1 130<br />

STEFANEL 0,49 -3,9 42<br />

GRUPPO COIN 7,48 -4,1 1.042<br />

BURBERRY 1075,00 -4,4 5.372<br />

H&M 211,70 -5,5 34.408<br />

BULGARI 7,63 -5,7 2.257<br />

HERMES 147,00 -6,2 5.331<br />

RICHEMONT 51,40 -6,5 18.708<br />

HUGO BOSS 45,87 -6,8 1.681<br />

ADIDAS 45,47 -7,0 9.094<br />

LVMH 114,45 -7,0 55.921<br />

SAFILO 12,35 -7,2 719<br />

PUMA 228,10 -8,0 3.813<br />

SWATCH 378,60 -9,2 12.573


1480<br />

1450<br />

1420<br />

1390<br />

1360<br />

1330<br />

1.427<br />

1.000 = 1/1/2008<br />

Pambianco Fashion Index USA<br />

(gennaio 2011)<br />

-3.7%<br />

1.374<br />

1300<br />

31/12 7/1 14/1 21/1 28/1<br />

Bene anche Damiani (+24,4%), che beneficia dei dati positivi<br />

per i primi 9 mesi con ricavi consolidati in diminuzione<br />

del 5,9%, ricavi del canale retail in aumento del 9,4% e<br />

soprattutto un Ebitda positivo a 0,5 milioni contro un valore<br />

negativo per 0,6 milioni nel 2009.<br />

Prese di beneficio invece su Swatch (-9,2%), che subisce<br />

anche ripercussioni di un franco svizzero particolarmente<br />

forte.<br />

LA MODA NEGLI USA<br />

Negli USA bene Timberland che guadagna l’8,7% favorita<br />

anche <strong>dal</strong> buon andamento delle vendite di calzature<br />

per la stagione invernale, particolarmente rigida<br />

negli Stati Uniti.<br />

Prese di beneficio dopo gli ottimi risultati<br />

del 2010 per Tiffany (-6,6%) e Phillips<br />

Van Heusen (Calvin Klein e Tommy<br />

Hilfiger), che segna un -7,4%.<br />

Peggior titolo negli USA questo mese è<br />

Guess (-9,6%), venduta sul timore, forse<br />

eccessivo, di risultati sotto le attese degli analisti,<br />

che comunque sono abbastanza ottimistiche<br />

con un utile per azione previsto a 3,12$<br />

contro i 2,64$ di un anno fa (+18%).<br />

AZIENDE USA PREZZO<br />

31 GEN ‘11 ($)<br />

LA MODA IN BORSA / Gennaio 2011<br />

Δ %<br />

MESE GEN<br />

CAPITALIZZ.<br />

(Mln $)<br />

TIMBERLAND 26,73 8,7 1.638<br />

FOSSIL 71,05 0,8 4.926<br />

COACH 54,09 -2,2 19.916<br />

RALPH LAUREN 107,18 -3,4 10.880<br />

NIKE 82,48 -3,4 41.016<br />

ABERCROMBIE &<br />

FITCH<br />

50,41 -3,9 4.389<br />

VF CORPORATION 82,72 -4,0 9.097<br />

LIMITED BRANDS 29,24 -4,8 10.322<br />

TIFFANY 58,13 -6,6 7.890<br />

PHILLIPS VAN HEUSEN 58,37 -7,4 3.294<br />

GUESS 42,78 -9,6 4.029<br />

PROSPETTIVE<br />

Nonostante la battuta di arresto di gennaio resta azzurro il<br />

cielo sopra i titoli della Moda e del Lusso sia in Europa che<br />

negli USA. L’IPO appena annunciata di Prada è indirettamente<br />

una conferma di quanto il momento possa essere<br />

propizio per i titoli di questo comparto. La ripresa è stata più<br />

rapida del previsto, spinta in maniera incredibile dai mercati<br />

emergenti e da forti politiche di razionalizzazione<br />

attuate <strong>dal</strong>le Aziende. Nel 2011<br />

i mercati emergenti dovrebbero continuare<br />

a trainare i fatturati, ma sul lato<br />

dei costi le Aziende pianificheranno<br />

maggiori investimenti<br />

rispetto al 2010.<br />

Qualche preoccupazione<br />

potrà arrivare dai tassi di<br />

cambio, sempre più volatili,<br />

ma anche sempre più<br />

importanti nel determinare<br />

la marginalità delle Aziende,<br />

e dai mercati tradizionali (Usa,<br />

Europa e Giappone), che ancora<br />

faticano ad imboccare con decisione<br />

la via della ripresa.<br />

23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 65


GIRO POLTRONE<br />

GAP RIVOLUZIONA IL MANAGEMENT AMERICANO<br />

Gap Inc. ha nominato Art Peck presidente<br />

di Gap North America al posto<br />

di Marka Hansen che si è dimessa<br />

dopo 24 anni di carriera.<br />

Inoltre Pam Wallack, presidente di<br />

Gap Adult North America, è stata<br />

promossa a capo del nuovo Global<br />

Creative Center del marchio e si tra-<br />

ERIC MARECHALLE, PER IL RILANCIO DI KENZO<br />

Eric Marechalle sostituisce James<br />

Greenfield alla guida di Kenzo.<br />

La nomina del manager, finora chief<br />

executive officer del brand di childrenswear<br />

Catimini che fa capo<br />

al Gruppo Zannier, mira a dare un<br />

nuovo impulso alle vendite della griffe,<br />

di proprietà del Gruppo LVMH <strong>dal</strong><br />

Paolo Casani<br />

HOCHSTETTER A CAPO DELLA CREATIVITÀ DI O’NEILL<br />

È già in carica <strong>dal</strong>lo scorso dicembre<br />

il nuovo direttore creativo di O’Neill.<br />

Torsten Hochstetter si occupa del<br />

design del marchio di abbigliamento<br />

sportivo, tecnico e per il tempo libero<br />

che ha sede a Warmond, nei Paesi<br />

Bassi.<br />

Hochstetter precedentemente è stato<br />

SEBASTIANO BASSO NUOVO DG DI MARLY’S<br />

Sebastiano Basso è stato nominato<br />

nuovo direttore generale di Marly’s<br />

S.p.A, società di Arzignano presieduta<br />

da Paolo Bastianello, vice presidente di<br />

Smi-Sistema Moda Italia.<br />

Basso vanta un’importante esperienza<br />

nell’ambito dell’industria tessileabbigliamento,<br />

considerati i trascorsi<br />

66 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />

sferirà da San Francisco a New York, al<br />

fine di centralizzare nella Grande Mela<br />

tutti gli aspetti creativi. Il team stilistico,<br />

capitanato da Patrick Robinson e<br />

Jennifer Giangualano per il bambino<br />

e il baby, avrà naturalmente un ruolo<br />

centrale all’interno della struttura di<br />

stanza a New York. Art Peck<br />

1993. Marechalle, entrato nel Gruppo<br />

Zannier nel 2000 divenendo direttore<br />

dei brand di kidswear Oxbow e<br />

Kookaï, nel 2002, è stato nominato<br />

CEO di Jean Bourget e nel 2006 di<br />

Catimini, posizione che ha mantenuto<br />

fino ad oggi.<br />

James Greenfield, che ha ricoperto<br />

PAOLO CASANI AL TIMONE DI AZIMUT YACHTS<br />

Paolo Casani è stato nominato nuovo<br />

CEO della divisione Azimut Yachts del<br />

gruppo nautico Azimut-Benetti. Dopo<br />

aver maturato diverse esperienze nel<br />

fashion system, da Armani, Valentino,<br />

Calvin Klein e Ferragamo, Casani è<br />

approdato in azienda nel 2008 dirigendo<br />

la divisione Yachtique dedicata ai<br />

responsabile dei team creativi per<br />

brand internazionali quali Adidas<br />

Originals, Y3 e Porsche Design.<br />

Ancora prima ha ricoperto la carica di<br />

direttore creativo “sports and style” da<br />

Adidas.<br />

Nella sua nuova carica Hochstetter<br />

riporterà direttamente a Keith Harkess,<br />

quale direttore operativo in Marzotto,<br />

Valentino Fashion Group e Gas.<br />

Inoltre la Marly’s ha appena sottoscritto<br />

un importante contratto di licenza<br />

commerciale con “.normaluisa”, il marchio<br />

di abbigliamento femminile creato<br />

e disegnato da Giorgiana Zappieri.<br />

prima la carica di direttore del prêtà-porter<br />

donna e poi di direttore generale<br />

<strong>dal</strong> 2008, resterà comunque<br />

all’interno del Gruppo LVMH per<br />

seguire un progetto speciale di cui<br />

però, per il momento, non sono stati<br />

resi noti i dettagli.<br />

servizi strategici, incarico che manterrà<br />

comunque ad interim. Il gruppo ha<br />

scelto di dividere le proprie attività in<br />

due aree: quella delle barche fino a 30<br />

metri, affidata appunto a Paolo Casani<br />

e barche oltre i 30 metri, alla cui guida<br />

è stato designato Vincenzo Poerio, storico<br />

manager dell’azienda.<br />

general manager “product and supply”<br />

di O’Neill.<br />

Hochstetter, che vanta un ricco curriculum,<br />

ha studiato fashion design in<br />

Germania e in Italia, focalizzandosi<br />

sempre sul connubio tra sport e moda.<br />

Sebastiano Basso


RAFFAELE SCALESE NUOVO DG EMEA DI TRUE RELIGION APPAREL<br />

True Religion Apparel Inc. ha nominato<br />

Raffaele Scalese nuovo direttore<br />

generale per l’area Europe, Middle East<br />

e Asia. Opererà <strong>dal</strong>la nuova sede europea<br />

a Lugano e risponderà direttamente<br />

a Mike Egeck, presidente di True<br />

Religion Brand Jeans. Prima di entrare<br />

in Trie Religion, Scalese ha rico-<br />

TECHNOMARINE AFFIDA A JACQUES-PHILIPPE AURIOL LA CARICA DI CEO<br />

L’azienda orologiera TechnoMarine<br />

ha nominato Jacques-Philippe Auriol<br />

come suo nuovo CEO.<br />

L’azienda svizzera, fondata nel 1997<br />

<strong>dal</strong> francese Franck Dubarry, ha scelto<br />

il manager per il suo profilo professionale<br />

che lo ha visto lavorare nel settore<br />

orologiero sin <strong>dal</strong> 1981 dapprima in<br />

Antonio Ferreira De Almeida<br />

perto ruoli direttivi all’interno di altri<br />

brand del settore jeanswear. Dal 2001<br />

al 2005 Scalese è stato CFO presso<br />

Guess Europe e in seguito <strong>dal</strong> 2005 al<br />

2008 è stato Retail Director dell’area<br />

Emea (sempre in Guess Europe) per<br />

poi passare, con lo stesso incarico, in<br />

Liu Jo.<br />

Cartier nel settore commerciale e marketing,<br />

poi <strong>dal</strong> 1993 in Baume&Mercier<br />

dove è stato promosso a CEO.<br />

Nel 2002 entra in Richemont dove<br />

dirige in qualità di chief operating officer<br />

la divisione produzione e nel 2003<br />

sbarca in Gucci come capo della divisione<br />

Watches.<br />

GIRO POLTRONE<br />

Da oggi Auriol lavorerà in un’azienda<br />

che conta ben 2.000 punti vendita<br />

distribuiti in 100 nazioni.<br />

ANTONIO FERREIRA DE ALMEIDA NOMINATO DG DI SEPHORA ITALIA<br />

Sephora ha nominato Antonio Ferreira<br />

de Almeida nuovo direttore generale<br />

di Sephora Italia. Ferreira de Almeida,<br />

entrato nella catena di beauty store<br />

appartenente al gruppo del lusso<br />

LVMH come direttore generale di<br />

Sephora Portogallo, succede a Roberto<br />

Forcherio, che lascia l’azienda dopo<br />

PATRICK MCGREGOR NUOVO DIRETTORE COMUNICAZIONE E PR DEL GRUPPO VERSACE<br />

Patrick McGregor è entrato a far<br />

parte del Gruppo Versace in qualità<br />

di Group Communications and Public<br />

Relations Director, a partire <strong>dal</strong> 2 febbraio<br />

2011.<br />

Il manager guida la comunicazione e<br />

il marketing del gruppo Versace <strong>dal</strong>la<br />

sede centrale di Milano e supervisiona<br />

KIM WINSER LASCIA AGENT PROVOCATEUR<br />

Dopo soli 12 mesi Kim Winser ha<br />

lasciato il ruolo di presidente di Agent<br />

Provocateur. Al momento non è stato<br />

rilasciato alcun commento ufficiale,<br />

circolano voci che la manager abbia<br />

rassegnato le dimissioni. La Winser è<br />

entrata in azienda nel dicembre 2009<br />

come consulente ed è stata promos-<br />

il team delle relazioni pubbliche in<br />

Italia e nel resto del mondo.<br />

Negli ultimi 6 anni, Patrick McGregor<br />

ha collaborato con BCBG Max<br />

Azria Group, dove in qualità di Vice<br />

President of Public Relations, ha svolto<br />

un ruolo chiave per il successo del<br />

Gruppo e il rilancio nel 2007 della<br />

sa a presidente nel marzo dell’anno<br />

scorso, con l’obiettivo di espandere il<br />

business internazionale e di migliorare<br />

la strategia di marketing. Prima<br />

della sua nomina nel brand di lingerie<br />

di lusso, la Winser ha lavorato presso<br />

Aquascutum, Pringle of Scotland e<br />

Marks & Spencer.<br />

Raffaele Scalese<br />

aver partecipato al lancio di Sephora<br />

in Italia. Con la promozione di Ferreira<br />

de Almeida il gruppo punta ad accelerare<br />

lo sviluppo della catena nel corso<br />

dell’anno. Con questo obiettivo è previsto<br />

un considerevole incremento<br />

degli investimenti in comunicazione e<br />

l’apertura di nuovi store.<br />

collezione Hervé Léger, divenuta must<br />

have tra le star di Hollywood.<br />

In precedenza, Patrick McGregor ha<br />

ricoperto la carica di Vice President<br />

della Divisione Moda di LaForce +<br />

Stevens a New York.<br />

Kim Winser<br />

23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 67


SHOPPING / TENDENZE di Valeria Garavaglia<br />

Tanti auguri Italia!<br />

CITY TIME<br />

Spilla decorativa sul colletto e coccarda<br />

sul polsino per la giacca-camicia<br />

sfoderata e leggera, disponibile in vari<br />

colori. (€ 182)<br />

REFRIGIWEAR<br />

La t-shirt grigia presenta dettagli tricolore e lo<br />

stemma Italia. (€ 89)<br />

68 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />

MODA E DESIGN MADE IN ITALY CELEBRANO I 150 ANNI DELL’UNITÀ<br />

CANADIENS<br />

Per il brand di Verona<br />

felpa in cotone<br />

con cappuccio e<br />

chiusura a zip. (€ 96)<br />

GEOX<br />

Morbido vitello, camoscio e la rinomata suola<br />

traspirante per la speciale sneaker. (€ 120)<br />

TOO LATE<br />

Pratiche e vivaci le cinture double-face in<br />

silicone logato. (€ 29,90)<br />

JANSPORT<br />

Zaino della linea Heritage con bandiera italiana e<br />

Stivale stampati sulla tasca esterna. (€ 60)<br />

ENERGIE<br />

Nella sneaker il suede si tinge di verde, la pelle<br />

di rosso e sul bianco spunta il logo rivisitato in<br />

chiave “preppy”. (€ 89)


ROBERTA DI CAMERINO<br />

La Bagonghi, modello storico della griffe, con<br />

effetto tromp l’oeil realizzato con cinghie in velluto.<br />

(€ 1.095)<br />

TROLLBEADS<br />

Anche il brand<br />

danese omaggia<br />

l’Italia con il beads<br />

Caprese, in vetro<br />

lavorato a mano.<br />

(€ 28)<br />

INGLESINA<br />

Carrozzina Classica <strong>dal</strong> sapore retrò, un<br />

esemplare unico creato <strong>dal</strong>l’azienda vicentina<br />

come tributo al Belpaese. (Prezzo su richiesta)<br />

Sfilata GATTINONI Couture P/E 2011<br />

CHANTECLER<br />

Campanella portafortuna a tiratura limitata in<br />

corallo bianco, agata verde e rossa e diamanti<br />

bianchi. (Prezzo su richiesta)<br />

SHOPPING / TENDENZE<br />

STAR CHIC<br />

Top in seta con Tricolore sfumato e chiusura<br />

gioiello con pietre applicate per il brand di<br />

Simona Ventura. (€ 156)<br />

GILLI<br />

Patriottica flag-pochette in capra vintage con<br />

riporti in vernice. (€ 434)<br />

23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 69


COMUNICAZIONE & EVENTI<br />

PAUL WALKER NUOVO TESTIMONIAL<br />

DI DAVIDOFF COOL WATER<br />

Paul Walker<br />

Coty Prestige ha scelto l’attore Paul<br />

Walker come nuovo testimonial della<br />

campagna pubblicitaria per la fragranza<br />

Davidoff Cool Water, che sarà lanciata<br />

a livello mondiale il prossimo<br />

luglio. L’attore americano, che ha conquistato<br />

Hollywood con il ruolo di<br />

Brian O’Conner nei film “The Fast and<br />

the Furious”, prossimamente parteciperà<br />

alle riprese accanto a Vin Diesel<br />

di “Fast Five”, in uscita nelle sale la<br />

prossima primavera. “Lui impersona<br />

veramente i valori della nostra leggendaria<br />

fragranza. Non solo per il<br />

suo impegno personale a favore degli<br />

oceani, ma anche per l’intensa energia,<br />

la potente virilità ed il comportamento<br />

rilassato che lo caratterizzano”,<br />

ha dichiarato Françoise Mariez, SVP<br />

International European Marketing<br />

Licenses, Coty Prestige. L’accordo<br />

prevede che Paul Walker rappresenti<br />

Davidoff Cool Water a livello mondiale.<br />

A luglio, saranno diffusi i primi<br />

annunci pubblicitari TV e stampa per<br />

la fragranza.<br />

70 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />

JESSICA HART IN POSA PER ESPRIT<br />

La top model australiana Jessica Hart è<br />

la nuova testimonial delle linee Casual<br />

e Collection di Esprit per la campagna<br />

pubblicitaria P/E 2011. L’obiettivo del<br />

fotografo Dewey Nicks ha catturato<br />

i classici look del marchio della linea<br />

Casual che, per questa campagna,<br />

sono stati ambientati nel campus della<br />

UCLA (University of California Los<br />

Angeles). Il look college, ispirato allo<br />

stile preppy americano degli anni ’70<br />

si mescola ad elementi tipici degli<br />

anni ’50, dando vita ad un piacevole<br />

contrasto tra eleganza disinvolta e<br />

ricercatezza contemporanea mentre<br />

più elegante invece è il look di Esprit<br />

Collection.<br />

È ELISA SEDNAOUI LA FEMME BLEUE DI GIORGIO ARMANI<br />

visit<br />

DUE DONNE PER CAVALLI<br />

Roberto Cavalli chiama due bellissime<br />

testimonial per le nuove campagne<br />

pubblicitarie.<br />

Laetitia Casta è la protagonista della<br />

primaversa-estate del marchio fiorentino<br />

per Diva Bag, una nuova borsa<br />

che va ad implementare il segmento<br />

accessori alto di gamma della maison.<br />

Dalle forme morbide, la borsa ricorda<br />

la sensualità dell’attrice francese.<br />

Elisa Sednaoui è la nuova testimonial<br />

di Giorgio Armani per la prossima<br />

collezione “La femme bleue”. La<br />

modella e attrice, italiana di nascita,<br />

ma cresciuta tra Egitto, Italia e<br />

Francia, è considerata una nuova<br />

icona di stile: già volto di Brioni,<br />

Love Moschino e Chanel Eyewear,<br />

è da poco stata immortalata da<br />

Karl Lagerfeld per il Calendario<br />

Pirelli 2011 ed è la musa dello shoe<br />

designer Christian Louboutin. La<br />

campagna, firmata da Nick Knight<br />

con la direzione creativa di re<br />

Giorgio, ha debuttato a febbraio su<br />

stampa specializzata e affissioni.<br />

Torna, invece, per il secondo anno consecutivo<br />

Elisabetta Canalis ad incarnare<br />

i valori e l’estetica dell’underwear di<br />

Roberto Cavalli.<br />

Gli scatti della campagna, realizzata a<br />

Londra negli interni di una casa privata,<br />

si ispirano alle esotiche e raffinate<br />

atmosfere giapponesi permeate da un<br />

alone di mistero e <strong>dal</strong> fascino intrigante<br />

della protagonista.


NINE D’URSO VOLTO DEL PRIMO PROFUMO BOTTEGA VENETA<br />

La prima fragranza femminile firmata<br />

Bottega Veneta ha il volto di Nine<br />

d’Urso. Figlia d’arte, i genitori sono<br />

infatti Inès de la Fressange e Luigi<br />

d’Urso, imprenditore e mercante d’arte<br />

italiano, la d’Urso è stata fotografata da<br />

Bruce Weber.<br />

Il profumo, il cui nome ed essenza<br />

non sono ancora stati svelati, è stato<br />

realizzato con Coty Prestige, divisione<br />

di Coty che ha in licenza marchi<br />

quali Calvin Klein, Roberto Cavalli e<br />

Balenciaga. Il lancio è previsto per settembre<br />

2011.<br />

SHISEIDO SCEGLIE LA BELLEZZA RADIOSA DI AMANDA SEYFRIED<br />

Amanda Seyfried<br />

La linea Clé de Peau Beauté, divisione<br />

del gruppo Shiseido, presenta la nuova<br />

testimonial Amanda Seyfried. La gio-<br />

UNA TOP MODEL PER CARACTÈRE<br />

Helena Christensen sarà il nuovo volto<br />

del brand Caractère a partire <strong>dal</strong>la P/E<br />

2011. Con l’ingaggio della top model,<br />

il brand del gruppo Miroglio prosegue<br />

il percorso dedicato alle “testimonial<br />

di carattere” che ha visto negli anni<br />

il marchio rappresentato da personaggi<br />

d’eccezione come Inés Sastre,<br />

Carla Bruni, Esther Canadas e Valeria<br />

Mazza.<br />

La campagna pubblicitaria per la prossima<br />

estate è stata scattata <strong>dal</strong> fotografo<br />

israeliano Guy Aroch, newyorkese<br />

d’adozione e celebre per lo stile particolare<br />

che unisce mondo fashion e<br />

lifestyle.<br />

vane attrice americana, che ha recitato<br />

in film come “Letters to Juliet”, “Dear<br />

John” e “Mamma Mia!”, sarà il volto<br />

della campagna pubblicitaria per la<br />

prossima primavera. Gli scatti, incentrati<br />

sui concetti di energia e freschezza,<br />

sono curati <strong>dal</strong> fotografo britannico<br />

David Sims e <strong>dal</strong>la make-up artist<br />

Lucia Pieroni, color creator di Clé de<br />

Peau Beauté. “È una donna <strong>dal</strong>la bellezza<br />

radiosa e <strong>dal</strong>lo stile sofisticato -<br />

ha commentato Yoshiaki Okabe, direttore<br />

generale di Clé de Peau Beauté –<br />

grazie al suo aspetto esteriore e al suo<br />

impegno nel sociale, Amanda incarna<br />

perfettamente i nostri ideali”.<br />

Helena Christensen<br />

COMUNICAZIONE & EVENTI<br />

PARTE MIPAPMAGAZINE,<br />

PROGETTO EDITORIALE DEDICATO<br />

AI TALENTI DELLA MODA ITALIANA<br />

Mi Milano Prêt-à-Porter,<br />

manifestazione dedicata alla moda<br />

donna organizzata da Fiera Milano<br />

Rassegne, in programma <strong>dal</strong> 25<br />

al 28 febbraio a Fieramilanocity,<br />

ha lanciato un magazine dedicato<br />

alle nuove tendenze. Curato da<br />

Andrea Batilla, responsabile del<br />

progetto, e realizzato da Sabrina<br />

Ciofi con la collaborazione di<br />

Alessandro Jumbo Manfredini in<br />

qualità di art director e graphic<br />

designer e Giovanni Dionisi, a cui<br />

fanno capo illustrazioni e artwork,<br />

Mi Milano Prêt-à-Porter Magazine<br />

vuole portare all’attenzione di un<br />

audience internazionale una nuova<br />

generazione di talentuosi designer,<br />

fotografi, artisti e illustratori italiani<br />

che attraverso disegni, illustrazioni e<br />

fotografie racconteranno i principali<br />

trend della prossima A/I 2011-<br />

12. Le immagini fotografiche di<br />

Luca Campri, Marco Marzocchi<br />

e Mustafà Sabbagh accanto<br />

alle collezioni di Andrea Paolo<br />

Colombo e Rolando Rocchetti<br />

diplomati in fashion design nel<br />

2010, saranno le protagoniste della<br />

prima edizione di questo concept<br />

editoriale a tiratura limitata (le<br />

copie saranno distribuite a buyer e<br />

operatori internazionali selezionati)<br />

visibile in anteprima su www.<br />

mimilanopretaporter.it a partire <strong>dal</strong><br />

25 febbraio.<br />

23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 71


COMUNICAZIONE & EVENTI<br />

PER GAS L’IMPORTANTE È ESSERE<br />

SE STESSI<br />

Essere se stessi sempre. Questo è<br />

il messaggio della campagna P/E<br />

2011 di Gas, scattata da Giampaolo<br />

Sgura. Il marchio veneto di jeanswear<br />

porta avanti, così, il concept “Stand<br />

up for Simplicity” lanciato lo scorso<br />

autunno mettendo in scena questa<br />

volta l’individuo. “Il nostro percorso<br />

va avanti”, afferma Barbara Grotto,<br />

direttore comunicazione di Gas. “Se<br />

nella scorsa stagione abbiamo preso<br />

in considerazione la semplicità come<br />

un valore per cui lottare tutti insieme,<br />

in questa campagna ci siamo invece<br />

rivolti all’individuo”.<br />

Un individuo che punta ad esprimere<br />

la propria personalità. Nell’impaginato,<br />

infatti, ogni scatto è abbinato ad un<br />

primo piano in bianco e nero dei<br />

modelli e ad una frase che esprime il<br />

loro pensiero. La campagna, partita a<br />

gennaio con una serie di uscite sulla<br />

stampa di settore, prosegue a febbraio<br />

e marzo con un programma di<br />

affissioni nelle principali città italiane e<br />

del mondo.<br />

72 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />

A MIAMI CON BLAUER PER L’ESTATE 2011<br />

Sono firmati Riccardo Vimercati gli<br />

scatti della campagna pubblicitaria<br />

per la P/E 2011 di Blauer, marchio<br />

dell’azienda FGF Industry. Ambientata<br />

a South Beach (Miami) la campagna<br />

comunica l’essenza “americana” del<br />

brand con un gusto rétro che traspare<br />

<strong>dal</strong>la scelta di accessori e props anni<br />

’50, dagli occhiali scuri, ai morbidi<br />

foulards. La scelta cromatica predilige i<br />

colori chiari come il beige, il rosa antico,<br />

l’azzurro polveroso che si confondono<br />

con le tonalità della sabbia e del<br />

mare. I capi presentati comprendono<br />

bermuda, pantaloni chinos kaki, giubbini<br />

chiusi sopra alle polo, per le donne<br />

giacche e capispalla con cinture sopra<br />

L’UNIVERSO CHANEL IN MOSTRA A<br />

SHANGHAI<br />

Shanghai si colora del black&white<br />

Chanel. Fino al 14 marzo, il Museo di<br />

Arte Contemporanea (MoCA) della<br />

metropoli cinese ospita la mostra<br />

“Culture Chanel”, curata da Jean-Louis<br />

Froment.<br />

La rassegna interpreta l’universo della<br />

maison parigina, da Mademoiselle<br />

Coco fino all’attuale stilista Karl<br />

Lagerfeld. Di entrambi gli stilisti sono<br />

esposti gli schizzi, gli abiti-icona e<br />

le creazioni artistiche che, insieme a<br />

manoscritti, film e opere d’arte di vario<br />

genere per un totale di oltre 400 pezzi,<br />

rappresentano l’heritage di una griffe<br />

che ha fatto – e continua a fare – la<br />

storia della moda.<br />

TOM MUNRO FOTOGRAFA LA P/E 2011 DI BRIONI<br />

La nuova campagna pubblicitaria<br />

Brioni per la prossima P/E 2011<br />

esprime una semplicità solo apparente,<br />

rappresentata da un mood leggero,<br />

<strong>contemporaneo</strong> e con un chiaro focus<br />

sul prodotto.<br />

Il concept mette alla luce un carattere<br />

“leisurewear”con l’obiettivo di creare<br />

una campagna <strong>dal</strong> forte impatto<br />

grafico.<br />

a gonne bon ton o shorts cortissimi. E<br />

ancora, giubbotti in nylon antivento,<br />

tecnici con o senza cappuccio, pantaloncini<br />

e costumi da spiaggia indossati<br />

con scarponcini in tela e sneakers<br />

Blauer <strong>dal</strong>l’effetto used, adatti sia per<br />

vivere la spiaggia che per andare in<br />

città.<br />

Il fotografo è Tom Munro noto professionista<br />

nell’ambito della fotografia<br />

di moda, bellezza e celebrities. I volti<br />

protagonisti sono Philippe Reynaud,<br />

scelto e apprezzato per saper esprire<br />

al meglio il senso dello stile Brioni<br />

e Hilary Rhoda, conosciuta a livello<br />

internazionale, per la sua innata<br />

eleganza che conferisce al progetto<br />

classe e ricercatezza.


THE SARTORIALIST FIRMA LA CAMPAGNA DI OVS INDUSTRY<br />

A CHRISTOPHER KANE IL BFC FASHION FUND 2011<br />

Christopher Kane si è aggiudicato<br />

il British Fashion Council /Vogue<br />

Designer Fashion Fund 2011. Lo stilista<br />

scozzese, direttore creativo di<br />

Versus con Donatella Versace oltre<br />

che del suo omonimo brand, si è fatto<br />

notare nel febbraio 2006 con la graduate<br />

collection per la Central Saint<br />

Martins School e nello stesso anno ha<br />

lanciato con la sorella Tammy la sua<br />

etichetta. A Kane andranno 200.000<br />

sterline e il supporto a livello di business<br />

da parte degli organizzatori.<br />

Per la prossima campagna<br />

pubblicitaria per la P/E 2011 Ovs<br />

Industry ha chiamato un nome<br />

importante della fotografia e della<br />

moda. A catturare le immagini della<br />

realtà quotidiana ci sarà, infatti,<br />

Scott Schuman, più conosciuto forse<br />

come il blogger del celebre sito The<br />

Sartorialist. Gesti ed espressioni<br />

di persone famose e non, di età e<br />

professioni diverse, sono protagonisti<br />

delle immagini ambientate a Roma.<br />

Il mood della campagna è informale<br />

e si basa sulla poetica dello snap shot,<br />

ossia lo scatto rubato.<br />

Christopher Kane e Donatella Versace<br />

DEBORAH MILANO E NOLITA INSIEME NEL SEGNO DEL GLAMOUR<br />

Creare una sinergia tra moda e bellezza<br />

è l’obiettivo della partnership tra<br />

Deborah Milano e Nolita. L’azienda<br />

cosmetica e il marchio italiano di abbigliamento<br />

si sono uniti per offrire un<br />

kit di prodotti nel segno del glamour.<br />

Con l’acquisto di un paio di jeans<br />

modello Cecile di Nolita, infatti, il<br />

cliente riceverà in omaggio il nuovo<br />

gloss Euphoric Shine di Deborah.<br />

“Deborah Milano e Nolita”, ha commentato<br />

il direttore comunicazione<br />

di Deborah Group Giorgia Bonetti,<br />

“ancora una volta confermano le loro<br />

sinergie per regalare un tocco davvero<br />

speciale a tutte le donne che vogliono<br />

stare bene con se stesse e con gli altri,<br />

mostrandosi al top in ogni occasione.<br />

Dopo aver dato vita a una collezione<br />

make up <strong>dal</strong> forte impatto colore,<br />

infatti, la partnership con Nolita si consolida<br />

con questa nuova iniziativa”.<br />

La nuance del gloss, studiata appositamente<br />

per Nolita, riprende il colore<br />

shining pink del logo del brand per creare<br />

un’armonia di toni che sottolinea<br />

l’originalità del look.<br />

Il Gloss presenta una formula che unisce<br />

alle speciali perle rivestite d’argento<br />

“Extra Shine” l’estratto di Papavero<br />

Blu, ricco di Omega 6 e 9 e Vitamina<br />

E, e una molecola innovativa, l’Euphoryltm<br />

Ω 3, sintesi di attivi vegetali che<br />

vantano la proprietà di stimolare il rilascio<br />

della dopamina, la “molecola della<br />

felicità”. Il modello di jeans Cecile di<br />

COMUNICAZIONE & EVENTI<br />

ISABELLA FERRARI NUOVA<br />

TESTIMONIAL DI DIANA GALLESI<br />

Isabella Ferrari per Diana Gallesi<br />

Dopo Milly Carlucci, Roberta Capua e<br />

Maria Grazia Cucinotta, Diana Gallesi,<br />

brand del Gruppo Miroglio, ha scelto<br />

come nuova testimonial l’attrice<br />

Isabella Ferrari, come emblema di una<br />

donna raffinata ed elegante, riconosciuta<br />

non solo per la propria bellezza<br />

ma anche per l’esperienza, la maturità<br />

e l’integrità dimostrata nei rispettivi<br />

percorsi professionali. La campagna<br />

pubblicitaria è realizzata attraverso gli<br />

scatti del fotografo brasiliano Fernando<br />

Guimaraes Lombardi.<br />

Nolita è rigorosamente slim, con la<br />

particolarità di avere una cintura alta in<br />

vita e tre bottoni, così da calzare come<br />

una seconda pelle ed esaltare la silhouette<br />

della persona.<br />

23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 73


LIFESTYLE<br />

MASSIMO BOTTURA<br />

MIGLIOR CHEF DEL MONDO<br />

Massimo Bottura<br />

Lo chef Massimo Bottura, è stato<br />

insignito a Parigi del riconoscimento<br />

come miglior cuoco del mondo.<br />

Secondo l’Accademia Intrnazionale<br />

della Cucina, che conta una<br />

commissione composta da venti tra<br />

i migliori cuochi del mondo, lo chef<br />

modenese dell’Osteria Francescana<br />

esprime una sintesi perfetta di<br />

“tradizione, scienza e arte”.<br />

Tra i numerosi riconoscimenti che<br />

Bottura ha ottenuto nel 2010, le due<br />

stelle Michelin e il primo posto nella<br />

prestigiosa classifica della Guida dei<br />

ristoranti Espresso 2011.<br />

Figura chiave nella nuova<br />

generazione di chef italiani,<br />

Bottura traccia una linea sottile tra<br />

tradizione e innovazione nel suo<br />

ristorante nel cuore di Modena.<br />

I MOTORI GREEN DI TESLA ROMBANO A MILANO<br />

Apre a Milano il primo showroom italiano<br />

di Tesla Motors, la marca californiana<br />

di auto sportive completamente<br />

elettriche. Situato nella centralissima<br />

via Cerva, lo store servirà i potenziali<br />

acquirenti delle innovative vetture nel<br />

Belpaese. “Ci aspettiamo che l’Italia<br />

sia uno dei mercati più importanti per<br />

Tesla. Qui le persone danno valore<br />

al design e alla qualità, e allo stesso<br />

tempo apprezzano le auto veloci: noi<br />

offriamo tutto ciò, ma anche il rispetto<br />

dell’ambiente”, ha dichiarato Elon<br />

Musk, presidente, CEO e product<br />

architect dell’azienda, che ha partecipato<br />

all’inaugurazione dello spazio e<br />

incontrato i membri della “Tesla com-<br />

74 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />

IL MERCATO CROCIERISTICO RESTA SULLA CRESTA DELL’ONDA<br />

Ottimo 2010 per il mercato delle crociere<br />

che, anche in periodo di crisi generale,<br />

non mostra alcun rallentamento. E<br />

i principali player del settore, da Costa<br />

Crociere (società italiana del gruppo<br />

Carnival, leader al mondo nel comparto)<br />

a Msc (compagnia italo-svizzera,<br />

che fa capo a Gianluigi Aponte) a Royal<br />

Caribbean (numero due al mondo, che<br />

sta puntando a crescere nel mercato<br />

italiano), si sfidano a suon di iniziative e<br />

servizi per attirare sempre nuovi clienti<br />

che prediligono questa forma di vacanza,<br />

a maggior ragione se accompagnati<br />

da bambini che molto spesso viaggiano<br />

gratis e possono usufruire di servizi<br />

di nursery. Secondo i dati diffusi <strong>dal</strong>le<br />

compagnie, le previsioni per la chiusura<br />

del 2010 sono in generale tutte positive.<br />

Costa Crociere, che comprende anche i<br />

brand Aida Cruises e Iberocruceros, calcola<br />

di raggiungere per l’anno appena<br />

conclusosi 2,1 milioni di ospiti rispetto<br />

agli 1,8 milioni del 2009 con un fatturato<br />

in crescita del 10% rispetto ai 2,6<br />

miliardi di euro del 2009. Msc, che ha<br />

chiuso il 2010 con un giro d’affari di<br />

1,3 miliardi di euro, prevede un totale<br />

di passeggeri in crescita del 28% a 1,22<br />

milioni, rispetto agli 1,08 del 2009. La<br />

statunitense Royal Caribbean, che mira<br />

ai mercati europei e mediterranei, <strong>dal</strong><br />

2011 punterà in particolare sull’Italia.<br />

Così, se nel 2010 “solo” 13 navi hanno<br />

fatto scalo in Italia, nel 2011 saliranno<br />

Tesla store, Milano<br />

munity” internazionale. Finora Tesla,<br />

fondata nel 2003 e <strong>dal</strong>lo scorso giugno<br />

quotata alla Borsa americana, ha consegnato<br />

1.500 auto, tra la Tesla Roadster<br />

e la più potente Roadster Sport, in<br />

oltre 30 Paesi. Lo store italiano è il<br />

17esimo del brand, che vende direttamente<br />

attraverso la rete di showroom<br />

e il proprio sito, senza investire in<br />

a 17 con un aumento totale dei passeggeri,<br />

italiani e internazionali, del 65%<br />

per un totale di 2,5 milioni. Inoltre,<br />

per conquistare nuovi passeggeri, da<br />

quest’anno varerà la formula early booking,<br />

che prevede uno sconto fino a<br />

400 euro a cabina per le crociere di 7<br />

notti in Mediterraneo, nel caso di prenotazioni<br />

fatte entro il 30 novembre e<br />

per partenze <strong>dal</strong> primo maggio al 31<br />

dicembre. Ma il vero “prodotto strategico”<br />

del 2011 sarà il posizionamento<br />

di Mariner of the Seas su Genova,<br />

<strong>dal</strong> 23 luglio al 3 settembre, che prevede<br />

la gratuità dei bambini (fino a<br />

12 anni) anche in altissima stagione.<br />

Anche le altre due compagnie presentano<br />

novità per l’anno in corso: Msc fa<br />

debuttare a marzo la nave Magnifica<br />

che opererà per 12 mesi anziché per<br />

nove, coprendo anche il periodo invernale<br />

e grazie al cui contributo si prevede<br />

il raggiungimento di 1,35 milioni<br />

di passeggeri nel 2011, mentre Costa<br />

Crociere presenta la nuova ammiraglia<br />

Costa Favolosa e lancia il nuovo itinerario<br />

di Costa Magica, una crociera di<br />

11 giorni che toccherà sette città europee:<br />

Amsterdam, Berlino, Copenhagen,<br />

Oslo, Edimburgo, Parigi e Londra. Sul<br />

fronte dei mercati, l’Italia si conferma<br />

punto di riferimento del settore. Nel<br />

2011, infatti, saranno presenti nei mari<br />

italiani 52 compagnie per un totale di<br />

149 navi che faranno scalo in 64 porti.<br />

pubblicità. “I migliori ambasciatori di<br />

Tesla sono i nostri clienti”, ha infatti<br />

affermato Musk. “Passaparola e pubblicazioni<br />

sui media, che parlano di<br />

Tesla perché è innovativa: questa è la<br />

nostra strategia di marketing”. Di origini<br />

sudafricane, il manager-inventore<br />

è una fucina di idee: prima di darsi alla<br />

rivoluzione ecologica nel mondo delle<br />

auto con Tesla, ha fondato il sistema<br />

di pagamento online Paypal, l’azienda<br />

di energie alternative Solar City e la<br />

società spaziale SpaceX. La sua prossima<br />

impresa? Lanciare la berlina Model<br />

S, il secondo modello di Tesla, le cui<br />

consegne inizieranno nel 2012.<br />

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CASA & DESIGN<br />

ELICA FA TAPPA E CAPPA IN INDIA<br />

A pochi mesi <strong>dal</strong>la nascita della joint<br />

venture con l’imprenditore indiano<br />

Pralhad Bhutada, importante operatore<br />

locale nell’ambito delle cappe aspiranti<br />

da cucina, Elica inaugura il suo<br />

primo store nel centro di Mumbai.<br />

Lo store di 120 m² distribuiti su due<br />

livelli, è frutto della collaborazione<br />

tra l’architetto Riccardo Diotallevi,<br />

communication manager Elica, e il<br />

designer indiano Santosh Baheti e ha<br />

previsto l’utilizzo esclusivo di materiali<br />

e manodopera locale con l’obiettivo<br />

di favorire un interscambio di<br />

saperi e culture.<br />

L’approccio al prodotto da parte del<br />

visitatore è reso il più possibile realistico<br />

<strong>dal</strong>l’allestimento realizzato: piani<br />

cottura incassati su mensoloni a sbalzo<br />

simulano, infatti, l’ingombro di un<br />

banco cucina in cui le cappe Elica<br />

divengono protagoniste.<br />

76 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />

ZUCCHI CEDE LA MAGGIORANZA DI DESCAMPS AD ASTRANCE<br />

Passa di mano l’80% di Descamps del<br />

Gruppo Zucchi che per due milioni<br />

di euro entra nell’orbita della società<br />

francese di investimenti Astrance<br />

capital.<br />

Il Tribunal de commerce di Bobigny<br />

ha, infatti, approvato il piano di continuità<br />

presentato da Zucchi, società<br />

quotata all’MTA di Borsa Italiana,<br />

e Astrance che, consentendo l’uscita<br />

<strong>dal</strong>la procedura di “rédressement<br />

judiciaire”, è finalizzato alla ristruttu-<br />

L’ITALIANA 2 SQUARE ARREDA IL MUSEO ISLAMICO DI TRIPOLI<br />

Sarà l’azienda italiana 2 Square a<br />

fornire gli arredi del nuovo Museo<br />

Islamico di Tripoli, che occuperà<br />

5.000 m² nel quartiere di Shari Sidi<br />

Khaliffa.<br />

2 Square, specializzata in arredamento<br />

e allestimento d’interni, progetterà<br />

e realizzerà le teche, comprensive<br />

di impianti di conservazione<br />

dedicati, che ospiteranno le<br />

sculture e le altre opere in esposizione<br />

gestendone la logistica e l’installazione.<br />

La chiusura dei lavori è prevista<br />

per fine estate e sarà celebrata da<br />

un’inaugurazione di forte richiamo<br />

alla quale presenzierà anche il presidente<br />

Muammar Gheddafi.<br />

MAISON & OBJET: LA MODA È DI CASA A PARIGI<br />

L’edizione di gennaio di Maison &<br />

Objet si è chiusa con un sostanziale<br />

consolidamento delle presenze registrate<br />

nelle precedenti edizioni.<br />

Oltre 85.000 i buyer e i consulenti che<br />

hanno visitato il salone, di cui 45.953<br />

francesi (-6%) e 39.145 di provenienza<br />

internazionale (+7%). Traducendo il<br />

dato in percentuale, questo significa il<br />

54% di visitatori francesi e il 46% di<br />

visitatori internazionali.<br />

Per quanto riguarda i visitatori internazionali,<br />

l’Italia resta in testa (+2,8%),<br />

seguita da Belgio (-0,4%), Gran<br />

Bretagna (+8,3%), Germania (+5%),<br />

Svizzera (+9,7%), Spagna (-1,3%),<br />

razione e al rilancio della controllata<br />

francese Descamps.<br />

La società italiana da un lato manterrà<br />

comunque una quota di minoranza<br />

e <strong>dal</strong>l’altro potrà maggiormente focalizzarsi<br />

sul polo italiano con i marchi<br />

Bassetti e Zucchi che, grazie al riposizionamento<br />

di mercato e agli interventi<br />

di ristrutturazione degli ultimi<br />

anni, hanno permesso di ridurre<br />

i costi e di tornare all’utile nei primi<br />

sei mesi di quest’anno.<br />

A completare la presenza italiana<br />

nel progetto del museo altre due<br />

realtà: lo studio di architettura Altea<br />

Poject e Cev, entrambe trevigiane,<br />

si occuperanno rispettivamente per<br />

la progettazione e la realizzazione<br />

della ristrutturazione dei fabbricati<br />

preesistenti.<br />

Giappone (+41%), Paesi Bassi (+0,6%),<br />

USA (+25,4%) e Russia (+30%).<br />

La fiera è stata suddivisa in tre aree:<br />

un polo di Eccellenza (Pad. 7 e 8)<br />

che ha presentato scènes d’intérieur,<br />

Maison&Objet éditeurs e now!design<br />

à vivre; un polo Contemporaneo<br />

riorganizzato e arricchito con Côté<br />

Déco Actuel (Pad. 5 B) e Côté Déco<br />

Charme (Pad. 5A) e , infine, offerte<br />

complementari quali «Yachting Spirit»<br />

e «Histoires de Goût».<br />

Questi diversi aspetti hanno contribuito<br />

a creare un’autentica piattaforma<br />

trasversale internazionale dell’universo<br />

della casa.


SCHIFFINI SI FA SPAZIO A TEL AVIV<br />

90’’ DI TV PER THUN<br />

San Valentino è l’occasione per lo sbarco<br />

televisivo di Thun.<br />

Per la prima volta infatti il marchio bolzanino<br />

sperimenta la comunicazione<br />

pubblicitaria in Tv con uno strumento<br />

particolare, che è più di un semplice<br />

spot: si chiama Sistema ed è un minifilm<br />

di 90 secondi in onda su Italia 1 e<br />

Canale 5.<br />

“Per noi l’ingresso sulla scena televisiva<br />

rappresenta una sfida importante,<br />

anche in termini di investimento<br />

economico” commenta Paolo Denti,<br />

amministratore delegato di Thun.<br />

“Ma riteniamo che i frutti ci ripagheranno<br />

degli sforzi. Con questa iniziativa<br />

ci siamo prefissati, infatti, tre<br />

obiettivi cruciali: il primo è di rafforzare<br />

la popolarità del nostro marchio e<br />

aumentare la brand awareness su tutto<br />

il territorio nazionale. Grazie ai filmati,<br />

inoltre, vogliamo far conoscere alcune<br />

nuove linee di prodotti come i Bijoux<br />

e il Mondo Bimbo. Infine, speriamo di<br />

raggiungere nuovi target di consumatori”.<br />

La campagna durerà per tutto il 2011 e<br />

sarà articolata in quattro diverse azioni,<br />

che serviranno a promuovere altrettante<br />

novità della gamma prodotto.<br />

Schiffini si rafforza all’estero con<br />

l’apertura di un nuovo punto vendita<br />

in Israele, a Tel Aviv. Schiffini Space<br />

- questo è il nome - è situato a Jaffa<br />

nella zona di Noga, un’area in riqualificazione<br />

e di tendenza nei pressi<br />

della storica American Colony e del<br />

complesso residenziale The Village.<br />

L’ingresso dello showroom, posto in<br />

posizione angolare, concede al visita-<br />

NUOVA BOUTIQUE VERSACE HOME A NEW DELHI<br />

Versace inaugura la prima Versace<br />

Home Boutique in India all’interno del<br />

The Gallery MG, uno dei più importanti<br />

shopping mall di New Delhi.<br />

Lo spazio, di oltre 300 m², è caratteriz-<br />

ALBERTO RONCONI NUOVO DG DI TREND GROUP<br />

Alberto Ronconi è il nuovo direttore<br />

generale di Trend Group, azienda<br />

vicentina fondata nel 2000 da<br />

Pino Bisazza e che produce i celebri<br />

mosaici in vetro e oro.<br />

Ronconi vanta oltre vent’anni<br />

di esperienze lavorative alle spalle.<br />

Dopo l’esordio in Aprilia come<br />

responsabile tecnico della Foreign<br />

Trade Division, il manager ha lavorato<br />

in Poletto e in Taplast come<br />

responsabile commerciale e presso<br />

l’azienda orafa Worldgem. L’ultima<br />

esperienza, di dieci anni, è stata<br />

quella di direttore generale in P.m.p.,<br />

azienda specializzata nella lavorazione<br />

e nello stampaggio di materie<br />

plastiche. Alberto Ronconi<br />

CASA & DESIGN<br />

tore un ampio sguardo d’insieme sullo<br />

spazio e sulle cucine Schiffini esposte.<br />

In Israele l’azienda di cucine italiane è<br />

rappresentata da Cucina Italiana Ltd.,<br />

diretta <strong>dal</strong>l’architetto Tamar Nevo<br />

Pohoryles, che ha alle sue spalle più<br />

di 15 anni di esperienza nei settori del<br />

design e della cucina e segue l’intero<br />

processo di vendita <strong>dal</strong>la consulenza di<br />

progettazione fino al montaggio.<br />

zato <strong>dal</strong>la predominanza delle tonalità<br />

bianche e neutre e <strong>dal</strong>l’uso di materiali<br />

di lusso come il marmo e il cristallo.<br />

Una boiserie in legno chiaro decora<br />

inoltre le pareti, dando vita a uno spazio<br />

luminoso e accogliente che ben si<br />

sposa con gli arredi della collezione<br />

Home.<br />

All’interno della nuova boutique sono<br />

presenti le due diverse declinazioni<br />

della collezione home, le linee Living<br />

e Dining.<br />

Un accento particolare è dedicato al<br />

nuovo Sunset Sofa, che con la sua<br />

innovativa finitura in cristallo crea un<br />

gioco di luci, trasparenze e riflessi inediti.<br />

23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 77


I CREATIVI<br />

78 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />

PIET EIN EEK:<br />

LA MIRABILE<br />

IMPERFEZIONE<br />

DEL PROGETTO<br />

di Gloria Magni<br />

È capace di nobilitare la materia come pochi altri, ancor<br />

meglio se povera e riciclata. Che lui trasforma (ascoltando<br />

le note di Rossini….) nel suo vasto quartier generale di<br />

Eindhoven, in Olanda, con tanto di factory, ristorante e<br />

negozio. Piet Ein Eek, definito anche “il designer anarchico”<br />

per la sua scarsa propensione a cavalcare le grandi correnti,<br />

è diventato celebre per i suoi Scrapswood, i pezzi di<br />

arredo realizzati con legni di recupero, uno diverso <strong>dal</strong>l’altro,<br />

mirabilmente e sorprendentemente assemblati con<br />

risultati straordinari. Dall’aria imperfetta pur nella loro<br />

perfetta concezione. Ma ha realizzato un pò di tutto, purché<br />

sempre con un gran rispetto dell’ambiente e con un tratto<br />

che unisce leggerezza e rigore, uno sguardo alle forme del<br />

Bauhaus e una modernità senza tempo. Anche quest’anno<br />

presenta le sue nuove creazioni a Milano durante il salone<br />

del Mobile nel concept store di Rossana Orlandi.<br />

Ci parli dei suoi ultimi progetti. Ha in cantiere qualche<br />

novità per il prossimo Salone del Mobile?<br />

Sì, presenterò da Rossana Orlandi, che da anni<br />

distribuisce i miei prodotti, una serie di mobili<br />

realizzati con vecchie travi di legno, oltre a complementi<br />

ottenuti <strong>dal</strong>la trasformazione di oggetti<br />

ed utensili di uso comune, come innaffiatoi, ceste<br />

e vasi ricoperti da una lamina d’argento.<br />

Il focus sull’ecologia è un segno forte di ogni sua<br />

progettazione: un punto di partenza o un punto<br />

di arrivo? Ragione, sentimento?<br />

Più che sull’ecologia, il mio focus è quello di esaltare<br />

al meglio la materia. Mi piace l’idea di ridare e<br />

nuova vita ai materiali con lavorazioni manuali di i grande<br />

qualità, per realizzare prodotti che racchiudano un n nuovo<br />

valore. Io amo lavorare con le mani e l’artigianalità dei miei<br />

processi creativi credo sia ben percepita ed apprezzata. zzata. Il<br />

riciclo, dunque è più una conseguenza che un punto unto di<br />

partenza.


Per questo rifugge <strong>dal</strong>le grandi produzioni?<br />

Già, non mi si può certo definire un<br />

designer mass oriented...<br />

Quando disegna pensa ad una sorta<br />

di identikit del suo fruitore ideale,<br />

oppure no?<br />

Io credo che gli utilizzatori dei miei progetti<br />

siano persone molto diverse tra loro, che apprezzano, come<br />

dicevo poc’anzi i prodotti poco massificati. Semplicemente,<br />

quando mi dedico a un nuovo progetto, cerco di svilupparlo<br />

nel migliore di modi.<br />

Oggi sempre più designer affermano che il buon design<br />

debba essere per tutti? Lei cosa ne pensa?<br />

In effetti non è proprio così perché i miei prodotto essendo<br />

tutti prodotti in Europa, quasi tutti nel mio laboratorio-factory<br />

di Eindhoven, non costano poco, quindi non sono proprio<br />

alla portata di tutti. Ovviamente anche noi cerchiamo<br />

di far piacere a più persone possibili le nostre realizzazione<br />

e di prestare attenzione al prezzo. Che poi comunque non<br />

è detto che oggetti indovinatissimi e molto apprezzati <strong>dal</strong><br />

pubblico debbano per forza costare cari.<br />

Un materiale sempre?<br />

Oltre al legno, mi piace molto il ferro, per la sua duttilità,<br />

perché si plasma, si fonde, si modifica, con risultati spesso<br />

inaspettati: un materiale povero dunque ben in sintonia con<br />

la mia visione progettuale.<br />

Un materiale mai?<br />

Non userei mai legni pregiati per cui abbattere piante magari<br />

secolari, poi, in generale, materiali <strong>dal</strong>l’aria “patinata” che<br />

non hanno una storia da raccontare.<br />

I suoi sembrano progetti senza tempo, guardano al passato<br />

ma senza sembrare vecchi, anzi: cos’è per lei la contempo-<br />

raneità? Quanto conta la durata nel tempo di<br />

un<br />

oggetto? oggett<br />

Sopra: lampadario Poor- man’s<br />

Silver con lamina d’argento, mobili<br />

Scrapwood realizzati con diversi<br />

legni riciclati e assemblati e divano<br />

compatto in pelle e metallo.<br />

I CREATIVI<br />

Beh è fondamentale che un mobile o un<br />

complemento d’arredo duri oltre un<br />

paio di stagioni. Ma la cosa più bella, e<br />

che più mi lusinga, è l’idea che i miei<br />

primi Scrapswood realizzati poco dopo<br />

la mia laurea, risultassero piuttosto<br />

impattanti, come qualcosa di rottura, per<br />

poi diventare invece quasi dei classici, versatili<br />

ed estranei alle mode e alle correnti.<br />

Di quale genere di oggetti lei ama circondarsi? C’è qualcosa<br />

da cui non si separerebbe mai?<br />

Per me non cambia nulla progettare su un tavolo piuttosto<br />

che un altro; più che dagli oggetti, quindi, quando lavoro<br />

non riesco a separarmi <strong>dal</strong>la mia musica.<br />

Che genere di musica?<br />

Soprattutto musica classica: in particolar modo il vostro<br />

Rossini per le sue sonorità gioiose.<br />

Crede che in qualche modo la sua creatività sia influenzata<br />

<strong>dal</strong> paesaggio che circonda Eindhoven? O potrebbe lavorare<br />

ovunque con gli stessi risultati?<br />

Mi piace molto lavorare qui, ma il paesaggio qui intorno<br />

è simile ad altri in molti altri posti. Potrei dunque lavorare<br />

anche altrove, purchè non in un posto troppo caotico.<br />

Mi dica una cosa che nella sua vita prima o poi realizzerà,<br />

più o meno concretamente.<br />

Il progetto di una casa realizzata interamente con materiali<br />

avanzati dai nostri lavori precedenti, a dir il vero già in atto,<br />

e che sarà mostrata al museo Kröller Möller di Otterloo in<br />

Olanda.<br />

E, invece, un progetto un po’ utopistico a cui le capita di<br />

pensare, o un sogno che vorrebbe realizzare?<br />

Al momento no, il mio desiderio è di poter sempre conservare<br />

il mio spirito libero, senza scendere a compromessi, e<br />

di godermi appieno il mio quotidiano, così come sto facendo<br />

ora.<br />

23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 79


BELLEZZA / ANTI-AGE<br />

Bellezza senza età<br />

FORNASETTI, Piatto Sole<br />

KENZOKI, Belle de Jour<br />

- Siero di Loto Bianco<br />

Il Loto Bianco è un fiore<br />

<strong>dal</strong>l’aspetto delicato ma<br />

ricco di potenti effetti<br />

benefici, presente in<br />

questo siero in un’elevata<br />

concentrazione. La pelle è<br />

avvolta come in una “bolla”,<br />

una barriera protettiva che<br />

favorisce il rinnovamento<br />

cellulare distendendo i tratti<br />

e donando uno stato di<br />

relax globale, per un effetto<br />

radicale sulla bellezza del<br />

viso. (30ml, € 110)<br />

DELAROM, Creme Anti-age Restructurante<br />

all’olio di argan bio<br />

Profumo delicato e texture vellutata per questo<br />

trattamento a base di ingredienti naturali, che<br />

dona comfort immediato e migliora la compattezza<br />

cutanea. L’olio di argan bio ha molte virtù cosmetiche<br />

e proprietà nutrienti e protettive. Grazie al complesso<br />

liftante anti-età unito alla mimosa tenuiflora bio e<br />

alla Vitamina E, la cute ha un aspetto tonico e<br />

visibilmente più giovane. (50ml, € 91)<br />

80 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />

LANCASTER, 365 Cellular<br />

Elixir Intense - Youth Renewal<br />

Un nuovo siero, di straordinaria<br />

efficacia, che favorisce una rapida<br />

ed intensa riparazione cellulare.<br />

Questo grazie ad un liposoma<br />

esclusivo che contiene quattro<br />

enzimi complementari <strong>dal</strong>le<br />

proprietà riparatrici, in grado di<br />

agire combattendo i danni al DNA<br />

cutaneo. (da 30ml, € 75)<br />

DEBORAH, Dermolab<br />

- Trattamento idratante antirughe<br />

Una delle cause principali dell’invecchiamento della pelle è<br />

la disidratazione, che la rende meno elastica, più vulnerabile<br />

e soggetta alla formazione di rughe. Mantenere la pelle ad<br />

un livello ottimale di idratazione significa proteggerla dai<br />

segni del tempo. Questa crema antirughe a base di Acido<br />

Ialuronico è profondamente idratante, <strong>dal</strong>la texture cremosa,<br />

si fonde con la pelle per un piacere assoluto. (50ml, € 23)<br />

GUERLAIN, Abeille Royale<br />

- Sérum fluide<br />

All’origine di rughe e perdita di<br />

compattezza, Guerlain individua delle<br />

micro-lacerazioni, conseguenza di un<br />

degrado dei tessuti provocato da tensioni<br />

interne e stress quotidiani della pelle.<br />

Per aiutarla ad auto-ripararsi in modo<br />

adeguato, Guerlain utilizza i prodotti<br />

dell’ape, tra i migliori cicatrizzanti al<br />

mondo, in un concentrato <strong>dal</strong>l’eccezionale<br />

azione riparatrice. (30ml, € 105,30)<br />

di Anna Gilde<br />

RIPARARE DURANTE IL GIORNO<br />

CHANEL, Sublimage la Creme<br />

La nuova crema Sublimage si arricchisce del potere<br />

del fiore della Vanilla Planifolia offrendo un’azione<br />

rigenerante e potenziata grazie ad un nuovo principio<br />

attivo, ancora più puro, potente e concentrato.<br />

Disponibile da febbraio nelle due versioni Supreme,<br />

<strong>dal</strong>la consistenza più ricca e Universelle, <strong>dal</strong>la<br />

consistenza più leggera. (50ml, € 275)<br />

DR. BRANDT,<br />

Detoxygen Experience<br />

È un nuovo trattamento<br />

ossigenante e detossinante<br />

2 in 1 per proteggere e<br />

rivitalizzare la pelle del viso,<br />

grazie all’ossigeno. Include<br />

una maschera, da lasciare<br />

agire qualche minuto, e<br />

una crema, per completare<br />

il trattamento detossinante.<br />

Può essere utilizzato<br />

mattino e sera 2/3 volte<br />

la settimana. Da Sephora.<br />

(50ml+30ml, € 75)<br />

PERRICONE MD, Cold Plasma Sub-D<br />

È un trattamento ultra mirato e non invasivo<br />

per scolpire, rassodare e ridefinire i lineamenti<br />

dell’area di collo, mento e mandibola, grazie<br />

all’elevata concentrazione di caffeina. L’innovativa<br />

tecnologia Cold Plasma è uno speciale sistema di<br />

veicolazione degli attivi che garantisce un rilascio<br />

ottimale dei nutrienti essenziali, con massimi<br />

risultati per la pelle, che ritrova tono, definizione ed<br />

elasticità. (59ml, € 160)


FORNASETTI, Piatto Luna<br />

ESTÉE LAUDER, Time Zone Night<br />

Una formulazione potente, destinata ad imprimere<br />

un’inversione ai segni visibili dell’età. La notte è<br />

tempo di importante recupero per la pelle, che va<br />

favorito tenendo conto anche del fatto che la cute<br />

perde acqua con intensità proprio durante le ore<br />

notturne. Il profumo è delicato, idoneo al riposo<br />

notturno. (50ml, € 91)<br />

COLLISTAR, Crema filler rimodellante notte<br />

È nel cuore della notte che le cellule cutanee<br />

‘ricaricano le batterie’. Collistar scopre il potere<br />

della notte e crea uno straordinario elisir di<br />

giovinezza, che sfrutta i particolari bioritmi notturni<br />

della pelle per potenziare l’efficacia di uno speciale<br />

mix di principi attivi, combinati tra loro per agire di<br />

notte secondo una precisa sinergia che assicura<br />

una triplice efficacia: rigenerante, rimodellante,<br />

ricompattante. (50ml, € 50)<br />

CARITA, Diamant de beauté nuit<br />

- Concentré de Minuit Régénérateur<br />

È il nuovo siero concentrato in crema anti-età di Carita,<br />

dotato di elevata attività rigenerante, da usare 2 o 3 sere la<br />

settimana. Favorisce la rigenerazione del tessuto durante il<br />

sonno, grazie alla sua capacità di ridurre l’energia negativa<br />

che le cellule accumulano durante il giorno. Al risveglio la<br />

pelle è perfettamente riposata, come dopo 12 ore di sonno.<br />

(50ml, € 350)<br />

SISLEY - Supremÿa La Nuit<br />

Di giorno la pelle spende le sue<br />

energie per proteggersi <strong>dal</strong>le<br />

aggressioni esterne e, durante la<br />

notte, in assenza di stress, si attiva il<br />

suo naturale processo di riparazione.<br />

Confortevole come una crema,<br />

efficace come un siero, ogni notte<br />

Supremÿa interviene contrastando<br />

l’invecchiamento geneticamente<br />

programmato della pelle, grazie<br />

ad una potente associazione di 4<br />

attivi vegetali, che allunga la durata<br />

della vita delle cellule stimolandone<br />

intensamente l’auto-riparazione.<br />

(50ml, € 495)<br />

CLINIQUE, Youth Surge Night<br />

È un prodotto Idratante Antirughe SPF 15 che aiuta<br />

la pelle a prevenire e riparare simultaneamente i segni<br />

dell’invecchiamento. Intensifica il ciclo notturno di riparazione<br />

naturale e dona alla pelle compattezza ed energia, come<br />

dopo una magnifica notte di riposo. È disponibile in 3<br />

formule diverse per i diversi tipi di pelle. (50ml, € 61)<br />

BELLEZZA / ANTI-AGE<br />

RIGENERARE DURANTE LA NOTTE<br />

CLARINS, Capital Lumière Toutes Peaux Nuit<br />

I trattamenti Capital Lumière, perfettamente fondenti<br />

e rapidamente assorbiti, lasciano la pelle subito<br />

levigata e luminosa. Restituiscono all’epidermide<br />

la vitalità perduta con gli anni grazie all’eccezionale<br />

potere rivitalizzante di 3 piante pioniere. (50ml, € 85)<br />

ELISABETH ARDEN, Ceramide Plump Perfect<br />

Ultra All Night Repair and Moisture Cream<br />

Durante il riposo notturno, la pelle lavora alacremente<br />

per riparare i danni subiti durante il giorno, ricostituire<br />

le risorse e ripristinare le naturali riserve d’idratazione.<br />

Questa crema notte a intensa azione idratante e<br />

riparatrice, contribuisce a ottimizzare questo ciclo<br />

naturale potenziando l’idratazione essenziale,<br />

tonificando e rassodando la pelle. L’ovale del viso<br />

appare ridefinito e rimodellato. (50ml, € 82)<br />

BOTTEGA VERDE, Retilift Ultra<br />

La crema viso notte ricompattante<br />

è un trattamento anti-età che<br />

sfrutta il potere rigenerante<br />

del riposo notturno. La sua<br />

innovativa formula con Retinolo<br />

è ancora più efficace grazie alla<br />

sua combinazione con quella<br />

antiossidante di Oryza complex. I<br />

risultati si vedono già al risveglio:<br />

i segni di stanchezza sono<br />

attenuati, le rughe appaiono meno<br />

evidenti e la pelle è più luminosa.<br />

(50ml, € 36,90)<br />

23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 81


ABBONAMENTO 2011<br />

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