Hermès, artigiano contemporaneo dal 1837. - Italpyme
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Poste Italiane - In caso di mancato recapito inviare al CMP di Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi N° 4/ VII - 23 febbraio 2011 - QUINDICINALE - 5 Euro<br />
INCHIESTA<br />
Cina bye bye,<br />
la delocalizzazione<br />
non abita più qui<br />
REPORTAGE<br />
MILANO UNICA<br />
Il tessile italiano<br />
conferma la ripresa<br />
INTERVISTA<br />
Alviero Martini è di nuovo<br />
in viaggio con ALV<br />
WEEK<br />
NUMERI, FATTI E PROTAGONISTI DELLA MODA E DEL LUSSO<br />
SPECIALE TESSUTI<br />
La stoffa dell’arredo<br />
va di moda
shop tommy.com
6 ITALIA<br />
6 Prada, ricavi oltre i 2 miliardi di<br />
euro<br />
8 Cariaggi chiude il 2010 con una<br />
crescita del 25%<br />
10 Il 2010 chiude in “bellezza”<br />
14 Tomasoni Topsail, dopo il cambio<br />
dell’asset azionario al via il nuovo<br />
corso<br />
16 Ferré parlerà arabo con il<br />
passaggio a Paris Group<br />
18 Gritti Group, con Swarovski Gems<br />
il bottone si fa gioiello<br />
20 Dalla Spagna all’Italia cresce il<br />
ciclone Privalia<br />
22 MONDO<br />
22 <strong>Hermès</strong>, 2010 oltre i 2,4 miliardi di<br />
euro (+25,4%)<br />
22 LVMH, utile netto 2010 in crescita<br />
del 73%<br />
24 Inter Parfums, vendite a +12%<br />
nel 2010<br />
26 Paco Rabanne rilancia la moda<br />
con Manish Arora<br />
28 INCHIESTE<br />
28 Cina bye bye, la delocalizzazione<br />
non abita più qui<br />
34 Milano Unica: Il tessile italiano<br />
conferma la ripresa<br />
37 INTERVISTA<br />
Alviero Martini è di nuovo in<br />
viaggio con ALV<br />
41 CREATIVI by Bonaudo<br />
Edmundo Castillo, designer della<br />
leggerezza senza tempo<br />
50 FOCUS RETAIL NEW YORK<br />
Tutti pazzi per SoHo<br />
52 OPERAZIONI M&A<br />
52 I gioielli Rosato all’americana<br />
Richline<br />
54 LICENZE<br />
54 Ungaro Fuchsia continua con<br />
Mariella Burani Fashion Group<br />
54 Patrizia Pepe lancia il suo primo<br />
profumo con Beauty San<br />
56 ISTANBUL FASHION WEEK<br />
Progetti ambiziosi per la moda<br />
turca<br />
58 GLOBAL BLUE<br />
Milano in testa. A Firenze boom di<br />
acquisti dei cinesi (+90%)<br />
60 APERTURE MONOMARCA<br />
60 Tripletta a Cancun per Rocca<br />
60 Tory Burch debutta a Londra<br />
61 Nuovo monomarca nella Ville<br />
Lumière per Giambattista Valli<br />
62 UPCOMING BRANDS<br />
Megan Park, Kevork Kiledjian,<br />
Mehtap Elaidi<br />
64 LA MODA IN BORSA<br />
Flessione fisiologica a gennaio<br />
2011<br />
66 GIRO POLTRONE<br />
66 Gap rivoluziona il management<br />
americano<br />
67 TechnoMarine affida a Jacques-<br />
Philippe Auriol la carica di CEO<br />
SOMMARIO<br />
70 COMUNICAZIONE & EVENTI<br />
70 Due donne per Cavalli<br />
72 L’universo Chanel in mostra a<br />
Shanghai<br />
73 Deborah Milano e Nolita insieme<br />
nel segno del glamour<br />
74 LIFESTYLE<br />
74 I motori green di Tesla rombano<br />
a Milano<br />
74 Il mercato crocieristico resta sulla<br />
cresta dell’onda<br />
76 CASA & DESIGN<br />
76 Zucchi cede la maggioranza di<br />
Descamps ad Astrance<br />
76 Maison & Objet: la moda è di<br />
casa a Parigi<br />
77 90’’ di Tv per Thun<br />
78 I CREATIVI<br />
Piet Ein Eek: la mirabile<br />
imperfezione del progetto<br />
In copertina:<br />
Giorgio Armani P/E 2011 “Femme bleue”<br />
QUINDICINALE, IN EDICOLA IL GIOVEDÌ<br />
(SCHEDA ABBONAMENTI ALL’ULTIMA PAGINA)<br />
23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 3
ITALIA<br />
PRADA, RICAVI OLTRE I 2 MILIARDI DI EURO<br />
MBFG, APPROVATO IL PIANO CHE<br />
PUNTA SUL CORE BUSINESS<br />
Il Ministero per lo Sviluppo Economico<br />
ha approvato il piano industriale elaborato<br />
dai Commissari Straordinari<br />
di Mariella Burani Fashion Group<br />
(MBFG), in amministrazione straordinaria,<br />
Rossella Strippoli, Francesco<br />
Ruscigno e Giampiero Martini. Il<br />
piano prevede la cessione di complessi<br />
azien<strong>dal</strong>i e le concessione in licenza di<br />
alcuni marchi di proprietà al fine di<br />
concentrare l’attività dell’azienda nel<br />
suo core business, l’abbigliamento e<br />
gli accessori moda. In programma nel<br />
breve periodo, la dismissione delle partecipazioni<br />
in Compagnia della Seta,<br />
Sedoc Digital Group e in Emmegas.<br />
Infine, <strong>dal</strong> punto di vista del retail, la<br />
boutique di via Montenapoleone a<br />
Milano è stata ceduta a Christian Dior.<br />
6 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />
Il Gruppo Prada, player del settore<br />
lusso, attivo con i marchi Prada,<br />
Miu Miu, Church’s e Car Shoe,<br />
chiude l’esercizio 2010 con ricavi<br />
in crescita del 31%, oltre i 2 miliardi<br />
di euro, confermando il trend di<br />
forte sviluppo già evidenziato nei<br />
mesi precedenti. Cresce il canale<br />
wholesale (+9%) e il canale retail<br />
mette a segno addirittura un +44%<br />
frutto di una crescita a pari negozi<br />
(like to like) del 22% che di nuove<br />
aperture di punti vendita. Il gruppo<br />
è risultato in crescita in tutte le<br />
PITTI FILATI CHIUDE IN POSITIVO, +8.5% I BUYER ESTERI<br />
L’edizione n.68 di Pitti Filati si è chiusa<br />
in positivo con un aumento dell’8,5%<br />
dei compratori esteri (che raggiungono<br />
quota 1.500 presenze), per un totale di<br />
quasi 4.000 buyer intervenuti, in linea<br />
con il livello di presenze della scorsa<br />
edizione invernale. Tra le aree di provenienza<br />
più dinamiche, da segnalare<br />
Giappone (+46%), Svizzera (+66%),<br />
Gran Bretagna (+21%), Francia<br />
(+16%), Turchia (+14%), USA (+12%).<br />
“Gli ottimi risultati di questo Pitti Filati<br />
seguono l’andamento registrato sia a<br />
Pitti Uomo sia a Pitti Bimbo, con un<br />
fronte di compratori esteri in consistente<br />
crescita, sia dai mercati consolidati<br />
che da quelli emergenti, e con i livelli<br />
delle presenze italiane in lieve flessione,<br />
riflesso dei consumi interni ancora<br />
piuttosto stagnanti”, ha detto Raffaello<br />
BONAVERI PENSA ALL’ASIA<br />
Bonaveri, azienda ferrarese produttrice<br />
di manichini di alta gamma (13 milioni<br />
di euro di fatturato nel 2010, +32%<br />
rispetto al 2009), dopo aver consolidato<br />
la propria presenza nei mercati europei,<br />
punta ora al continente asiatico. Con<br />
l’obiettivo di gestire la produzione di<br />
manichini direttamente sul territorio<br />
cinese, aprirà la società Bonaveri Hong<br />
Kong che sarà dedicata esclusivamente<br />
ad assorbire la domanda proveniente<br />
<strong>dal</strong>l’Asia. L’investimento è di circa 2<br />
aree geografiche: l’Asia, compreso il<br />
Giappone, ha registrato un progresso<br />
del 48%, seguita dagli Stati Uniti<br />
con un +29% e <strong>dal</strong>l’Europa con un<br />
+18%. “Questi dati confermano<br />
come la strategia di sviluppo della<br />
rete retail sia vincente - ha dichiarato<br />
Patrizio Bertelli, AD del marchio<br />
che ha recentemente annunciato di<br />
volersi quotare alla Borsa di Hong<br />
Kong - e il superamento della soglia<br />
dei due miliardi di ricavi rappresenta<br />
un traguardo che ci consente oggi di<br />
definire nuovi sfidanti obiettivi”.<br />
Napoleone, AD di Pitti Immagine.<br />
“Dopo anni di pesanti riduzioni del<br />
fatturato, nel 2010 per la filatura italiana<br />
è iniziata una fase di ripresa, con un<br />
fatturato e un export in crescita, che<br />
lasciano ben sperare per l’andamento<br />
delle prossime stagioni”.<br />
Raffaello Napoleone<br />
milioni di euro nell’arco di tre anni,<br />
durante i quali è in programma<br />
l’inaugurazione di showroom in Cina<br />
(a Shenzhen, già operativo <strong>dal</strong>l’ottobre<br />
2010, seguiranno Shanghai e Pechino)<br />
e la creazione di una rete commerciale<br />
nel resto dell’Asia. Bonaveri, fondata<br />
nel 1950, celebrerà inoltre i propri<br />
sessant’anni con una grande mostra sul<br />
senso del manichino presso il Kunst<br />
Palast Museum di Dusseldrof <strong>dal</strong> 26<br />
febbraio al 1 marzo prossimo.
ITALIA<br />
CARIAGGI CHIUDE IL 2010 CON UNA CRESCITA DEL 25% LINEAPIÙ ITALIA VOLA A +20%<br />
E GUARDA ALLA CINA<br />
Cariaggi Fine Yarns Collection ha chiuso<br />
il 2010 con un fatturato di circa<br />
70 milioni di euro in crescita del<br />
25% rispetto ai 56 milioni del 2009.<br />
Risultati brillanti quindi, frutto di<br />
costanti investimenti in ricerca sostenuti<br />
<strong>dal</strong>l’azienda anche nei periodi di<br />
crisi.<br />
Dal 2004 ad oggi, infatti, Cariaggi ha<br />
sostenuto un piano di investimenti del<br />
valore di circa 50 milioni di euro su<br />
prodotto, innovazione tecnologica, servizi<br />
ai clienti, formazione costante del<br />
proprio personale, macchinari e logi-<br />
MORELLATO & SECTOR, I RICAVI<br />
CRESCONO DEL 6% NEL 2010<br />
Il Gruppo Morellato & Sector<br />
ha archiviato l’esercizio 2010<br />
con un fatturato di 190 milioni<br />
di euro in crescita del 6% e un<br />
Ebitda di 27 milioni di euro, pari<br />
al 14,2% del fatturato (+69%).<br />
Nel corso del 2010 sono stati<br />
inaugurati i flagship di Bratislava,<br />
Praga, Rihad, Hong Kong, e shop<br />
in shop in Germania, Francia,<br />
Grecia, Russia e nella Repubblica<br />
Ceca. A<br />
marzo<br />
2011 20 aprirà<br />
invece in<br />
un<br />
nuovo store<br />
a Pechino.<br />
8 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />
stica. “Nonostante gli ultimi anni siano<br />
stati difficili per tutti, non abbiamo<br />
mai messo in dubbio l’aspetto strategico<br />
legato al continuo miglioramento<br />
e ciò ci ha permesso di mantenere alta<br />
la nostra competitività in un mercato<br />
sempre più dinamico e difficile”,<br />
ha commentato Piergiorgio Cariaggi,<br />
AD di Cariaggi Fine Yarns Collection.<br />
“Anche la scelta, a nostro avviso coraggiosa,<br />
di mantenere attivi tutti i nostri<br />
collaboratori senza usufruire degli<br />
ammortizzatori sociali si è rivelata vincente:<br />
solo così, infatti, abbiamo potuto<br />
mantenere i livelli produttivi e di<br />
servizio ai quali la nostra clientela è<br />
abituata”, conclude l’AD. Grande novità<br />
per la P/E 2012 il prezioso cotone<br />
del Belize, una nuova tipologia di cotone<br />
a super lungo tiglio, frutto di una<br />
ricerca e di una selezione dei migliori<br />
semi “American Montserrat”.<br />
Le proprietà superiori di questo cotone<br />
consistono nell’eccezionale lunghezza<br />
della fibra capaci di raggiungere i<br />
47mm e nella straordinaria finezza con<br />
un micronaggio tra 3.1 e 3.4.<br />
Cotton Council International, ente noprofit<br />
per la promozione del cotone<br />
americano, e Original Marines, brand<br />
napoletano di abbigliamento casual e<br />
sportivo, hanno rinnovato la collaborazione<br />
per la produzione di linee di<br />
abbigliamento realizzate con cotone<br />
Cotton USA, il marchio che identifica<br />
i capi realizzati per almeno il 95% con<br />
cotone, di cui almeno il 50% americano.<br />
Dopo la P/E 2010, l’accordo andrà<br />
avanti anche per tutto il 2011.<br />
La collezione primavera/estate è disponibile<br />
nei negozi Original Marines da<br />
febbraio, mentre l’autunno/inverno<br />
sarà distribuito da agosto a fine ottobre.<br />
L’offerta comprende pantaloni,<br />
shorts, T-shirt, polo e felpe, per un<br />
totale di circa tre milioni di capi. La<br />
partnership sarà supportata anche da<br />
una campagna pubblicitaria on air da<br />
marzo a giugno.<br />
Primo quarter in rialzo (+20%) e stime<br />
positive per il 2011 (+5%) per Lineapiù<br />
Italia, l’azienda nata a seguito dell’amministrazione<br />
straordinaria di Lineapiù<br />
e guidata da Alessandro Bastagli, Enrico<br />
Tatti e Giuliano Coppini. Lineapiù<br />
Italia archivia il primo trimestre con un<br />
fatturato di 8,4 milioni di euro e conta<br />
di raggiungere un giro d’affari di 31,7<br />
milioni nel primo anno di esercizio,<br />
che si chiuderà il 30 settembre. A Pitti<br />
Filati, l’azienda ha poi annunciato di<br />
voler acquisire la Filtek Filati di Prato e,<br />
di contro, l’abbandono dell’opzione di<br />
acquisto della Top Line, l’azienda che<br />
aveva in Cina.<br />
“Intendiamo però potenziare il nostro<br />
ufficio di Shanghai – dichiara Battagli<br />
– anziché produrre in Cina e vendere<br />
qui in Italia, venderemo i filati made in<br />
Italy in Cina’’. Tra i progetti dell’azienda,<br />
dopo la creazione della Fondazione<br />
Lineapiù Italia, anche l’apertura del<br />
Museo dei Filati e il ripristino del<br />
Master Lineapiù per aiutare i designer<br />
emergenti.<br />
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ITALIA<br />
AEFFE MIGLIORA I CONTI CON<br />
RICAVI STABILI NEL 2010<br />
Massimo Ferretti<br />
Comincia a funzionare la cura di<br />
Aeffe, l’azienda proprietaria dei marchi<br />
Alberta Ferretti, Moschino e Pollini, che<br />
ha archiviato il 2010 con un fatturato<br />
di 219 milioni di euro, sostanzialmente<br />
stabile rispetto ai 217 milioni dell 2009<br />
(+1%). I ricavi del periodo hanno registrato<br />
una continua e crescente progressione,<br />
con un’accelerazione nel secondo,<br />
terzo e quarto trimestre dell’esercizio,<br />
segnando, rispettivamente, un +7%, un<br />
+9% e un +11% rispetto ai medesimi<br />
periodi dell’anno precedente grazie<br />
alla buona performance del canale dei<br />
negozi a gestione diretta, in progresso<br />
del 17% su base annua. “L’inizio del<br />
2011 sta beneficiando dei buoni dati<br />
del portafoglio ordini per le collezioni<br />
P/E 2011 - ha detto Massimo Ferretti,<br />
presidente del marchio - e siamo fiduciosi<br />
che questi segnali incoraggianti<br />
potranno ulteriormente confermarsi<br />
nei prossimi mesi”.<br />
10 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />
IL 2010 CHIUDE IN “BELLEZZA”<br />
Il 2010 può considerarsi un anno<br />
all’insegna della bellezza, con il settore<br />
cosmetico che cresce in fatturato<br />
e quota export. È quanto emerge dai<br />
dati preconsuntivi illustrati da Fabio<br />
Franchina, presidente di Unipro, in<br />
occasione della conferenza stampa<br />
di presentazione della prossima edizione<br />
di Cosmoprof, che si terrà <strong>dal</strong><br />
18 al 21 marzo a Bologna.<br />
Crescono sia i fatturati (+4,7%), con<br />
un valore che sale a 8.485 milioni<br />
di euro, che le esportazioni (+15%)<br />
per un valore di circa 2.350 milioni<br />
di euro.<br />
La Germania si conferma la maggiore<br />
importatrice di prodotti cosmetici<br />
italiani, rappresentando da sola<br />
il 38%.<br />
Sul fronte nazionale, invece, il valore<br />
del consumo di cosmetici ha raggiunto<br />
i 9.200 milioni di euro, in<br />
crescita dell’1,3% sul 2009, per una<br />
spesa pro capite media di 155 euro.<br />
Per quanto riguarda i canali distributivi,<br />
in crescita le farmacie con<br />
1.478 milioni di euro (+3,3%) che<br />
rappresentano il 15,7% del totale di<br />
cosmetici venduti; anche le erboristerie<br />
confermano un trend positivo<br />
con 365 milioni di euro e una crescita<br />
del 5,5%; torna in leggera crescita<br />
(+0,7), dopo un periodo di stasi, il<br />
canale delle profumerie con il 24,6%<br />
del totale.<br />
ALLEGRI FESTEGGIA I 40 CON UNA PRESENTAZIONE SPECIALE A NEW YORK<br />
Allegri compie 40 anni e ha festeggiato<br />
il traguardo con una una speciale<br />
presentazione nella corte del<br />
Lincoln Center durante l’edizione<br />
della Mercedes Benz Fashion Week di<br />
New York appena conclusa.<br />
L’evento, che si è tenuto il 16 febbraio,<br />
ha fatto rivivere i quattro decenni<br />
di moda del brand attraverso una<br />
selezione dei migliori pezzi storici,<br />
presentati in un allestimento statico<br />
su manichini, mentre delle modelle<br />
hanno sfilato con preview della nuova<br />
collezione donna A/I 2011-12. “Siamo<br />
entusiasti di aver partecipato alla<br />
“Nel 2010 abbiamo riscontrato un<br />
importante cambiamento nel comportamento<br />
dei consumatori di<br />
cosmetica - ha spiegato Franchina<br />
- che sono diventati più sofisticati e<br />
prediligono i prodotti mirati ai generici”.<br />
I prodotti per il corpo si aggiudicano<br />
il valore di consumo più alto, seguiti<br />
dai prodotti per il viso. Al terzo<br />
posto i prodotti per capelli.<br />
Per il 2011 si prevede una conferma<br />
dei risultati positivi dell’anno appena<br />
chiuso, con le aziende di settore che<br />
continueranno a investire in ricerca<br />
e innovazione.<br />
Fabio Franchina<br />
Mercedes Benz Fashion Week, siamo<br />
un’azienda che è orgogliosa di creare<br />
collezioni outdoor, fondendo materiali<br />
inaspettati col nostro stile, quintessenza<br />
della miglior tradizione italiana”,<br />
ha detto Gian Maria Argentini,<br />
direttore generale di Dismi92 cui fa<br />
capo il marchio. A New York Allegri<br />
ha celebrato anche il suo impegno<br />
verso il settore charity, sostenendo,<br />
attraverso la sponsorizzazione della<br />
mostra fotografica “Haiti”, il progetto<br />
di Francesca Rava Foundation, che<br />
vuole costruire un nuovo orfanotrofio<br />
ad Haiti.
introducing a new fragrance<br />
Profumo finalista del 22° premio internazionale - edizione 2011<br />
Giuria Consumatori – miglior profumo femminile dell’anno<br />
Giuria Tecnica – miglior creazione olfattiva femminile
ITALIA<br />
DU PAREIL…AU MÊME, 40 STORE IN ITALIA E UN ACCORDO CON COIN<br />
Du Pareil…au même inizia il 2011<br />
centrando due traguardi. Il brand francese<br />
di kidswear ha infatti raggiunto<br />
quota 40 negozi monomarca in Italia<br />
“Una borsa è una forma d’arte”, così<br />
Paola Graglia parla delle sue preziose<br />
creazioni che da qualche giorno godono<br />
di una prestigiosa vetrina su Milano.<br />
Via Bagutta 18 è, infatti, l’indirizzo del<br />
primo flagshipstore della designer torinese<br />
di “borse gioiello”, che ha inaugurato<br />
uno spazio di circa 40 m² nel<br />
cuore dello shopping meneghino. “Ho<br />
lavorato per vent’anni come antiquaria<br />
– ha raccontato la stilista – e proprio da<br />
quella lunga esperienza traggo continua<br />
ispirazione. Passione, studio e ricerca<br />
accompagnano quotidianamente la<br />
mia attività per individuare i materiali<br />
preziosi meno conosciuti, le pelli più<br />
rare e i metalli più nobili”. “Abbiamo<br />
scelto di partire con il nostro progetto<br />
retail proprio <strong>dal</strong>l’Italia perché ogni<br />
nostra creazione è un autentico prodotto<br />
made in Italy – ha continuato<br />
il brand director Enrico Fiore – tutti<br />
12 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />
(28 di proprietà e 15 in affiliazione)<br />
e ha siglato un accordo con Coin per<br />
l’apertura di shop in shop in un selezionato<br />
numero di department store<br />
del gruppo veneto. I primi shop in<br />
shop frutto di questo accordo saranno<br />
aperti negli store Coin di Milano in<br />
piazza V Giornate, Messina e Ravenna.<br />
Oltre alla partnership con Coin, il<br />
marchio sta comunque portando avanti<br />
una strategia di espansione retail in<br />
Italia con l’inaugurazione di cinque<br />
punti vendita a La Spezia, Alessandria,<br />
Palermo, Alba e Milano, nell’ospe<strong>dal</strong>e<br />
Niguarda.<br />
LE JEWEL BAG DI PAOLA GRAGLIA IMPREZIOSISCONO MILANO<br />
Paola Graglia<br />
i dettagli delle borse, molti dei quali<br />
ispirati al mare e all’arte neoclassica,<br />
nascono <strong>dal</strong> sapiente artigianato del<br />
distretto orafo di Vicenza. Ma la novità<br />
di quest’anno è il lancio di una linea di<br />
gioielli da abbinare alle borse. Stiamo,<br />
inoltre, pensando ad una brand extension<br />
nelle calzature, tra l’altro per alcune<br />
celebrities americane abbiamo già<br />
creato dei modelli di calzature in pezzi<br />
unici. Oggi Paola Graglia è distribuita<br />
sul mercato italiano grazie allo showroom<br />
Massimo Bonini ed è presente, tramite<br />
agenti, oltre che in Europa anche<br />
sul mercato americano, russo, cinese<br />
e arabo. Le prossime aperture riguarderanno<br />
Dubai, entro il primo semestre<br />
2011, e in un secondo momento<br />
Beverly Hills”. Il prezzo delle jewel bag<br />
di Paola Graglia, che portano tutte il<br />
nome di una pietra preziosa, oscilla tra<br />
i 600 e i 2.000 euro.<br />
GEOX, ACCORDO CON BAWAG<br />
PER LA GESTIONE DIRETTA DI 19<br />
NEGOZI IN AUSTRIA<br />
Il Gruppo Geox ha siglato un<br />
accordo con la banca austriaca<br />
Bawag P.S.K., principale azionista<br />
di Stiefelkönig, in base al quale ha<br />
assunto la gestione diretta di 19<br />
negozi a marchio Geox situati in<br />
Austria e precedentemente gestiti<br />
<strong>dal</strong> Gruppo Stiefelkönig con un<br />
accordo di franchising.<br />
“L’accordo si inserisce nella<br />
nostra strategia di sviluppo e<br />
di potenziamento del network<br />
di negozi monomarca che sta<br />
dando ottime soddisfazioni”,<br />
ha commentato Mario Moretti<br />
Polegato, presidente e fondatore<br />
di Geox. “Questi 19 negozi – ha<br />
concluso Polegato - localizzati<br />
nelle vie più importanti dello<br />
shopping e nei centri commerciali<br />
più prestigiosi delle principali<br />
città austriache consentiranno di<br />
consolidare la crescita del nostro<br />
Gruppo in questo mercato”.<br />
2010 BRILLANTE PER I GIOIELLI DI<br />
OTTAVIANI<br />
Ottaviani, azienda che <strong>dal</strong> 1945 realizza<br />
preziosi oggetti in argento, ha chiuso<br />
il 2010 con un incremento di fatturato<br />
del +35% rispetto al 2009, quando<br />
aveva realizzato 6,7 milioni di euro.<br />
Ottimi i risultati delle linee di gioielli e<br />
di bijoux dell’azienda di Recanati che<br />
hanno registrato nel corso del 2010 un<br />
boom di vendite e rappresentano ad<br />
oggi il 35% del fatturato globale, percentuale<br />
rilevante considerando che la<br />
Linea Bijoux è stata lanciata nell’aprile<br />
del 2010.
ITALIA<br />
TOMASONI TOPSAIL, DOPO IL CAMBIO DELL’ASSET AZIONARIO AL VIA IL<br />
NUOVO CORSO<br />
Cambio all’interno dell’asset azionario<br />
per la Tomasoni Topsail della<br />
famiglia Poppi, cui fanno capo i<br />
brand North Sails e Henri Lloyd.<br />
Con il presidente Leonardo Poppi<br />
saldo al timone, la società ha infatti<br />
venduto attraverso la Tempo Libero,<br />
finanziaria della famiglia e prima<br />
azionista con il 95% del capitale<br />
azien<strong>dal</strong>e, due quote (ciascuna pari<br />
al 2,5%) rispettivamente a Massimo<br />
Palazzi, Head of Operations, e<br />
Michele Bernardi, Head of Sales. “È<br />
l’inizio di una nuova fase – ha esordito<br />
il VP Stefano Poppi - crediamo<br />
molto nel coinvolgimento diretto<br />
delle persone nelle dinamiche azien<strong>dal</strong>i<br />
e nel loro spirito imprenditoriale,<br />
per questo abbiamo deciso di aprire<br />
il capitale a questi manager che collaborano<br />
con noi da anni, affinché i<br />
limiti delle persone non diventassero<br />
i limiti della società”.<br />
Con un fatturato di 70 milioni di<br />
euro nel 2010, in crescita del 5%<br />
rispetto all’anno precedente, un<br />
Ebitda del 12% e un budget annuale<br />
destinato alla comunicazione pari a<br />
circa l’8%, la società punta a mantenere<br />
il medesimo passo di crescita<br />
anche nei prossimi tre anni: “Il<br />
nostro orizzonte temporale non è<br />
mai a breve termine – ha affermato<br />
Poppi – perché non amiamo farci<br />
gestire <strong>dal</strong>le dinamiche commerciali.<br />
La nostra filosofia azien<strong>dal</strong>e ci spinge<br />
a incrementare le vendite con gra-<br />
Chiuso l’unico flagship in corso Europa<br />
a Milano, Love Therapy si trasferisce<br />
nel vicino store Ovs Industry di piazza<br />
San Babila. Il trasloco completa la<br />
collaborazione tra il brand fondato da<br />
Elio Fiorucci e il gruppo Coin, che<br />
<strong>dal</strong> 2008 ne è licenziatario. Lo spazio<br />
sarà ristrutturato in modo da riproporre<br />
l’atmosfera dello storico negozio<br />
Fiorucci aperto nel 1967, un punto<br />
d’incontro dedicato alla creatività a<br />
14 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />
Stefano Poppi<br />
OVS INDUSTRY È LA NUOVA CASA DI LOVE THERAPY<br />
dualità, senza strappi, operando ‘di<br />
concerto’ su tutte le variabili tra cui<br />
marketing, prodotto, qualità e servizio”.<br />
E in un’ottica di lungo, anzi, lunghissimo<br />
periodo l’azienda ha prolungato<br />
la scadenza della licenza North Sails,<br />
che con 62 milioni e un totale di<br />
46 monomarca all’attivo rappresenta<br />
l’89% del fatturato totale. “Abbiamo<br />
rinnovato fino al 2040, volevo assi-<br />
360°. Lo store, che verrà completato<br />
ad agosto, sarà per ora l’unico ad avere<br />
tale format. Al suo interno saranno in<br />
vendita le linee di abbigliamento giovane<br />
Love Therapy, Baby Angel e Ovs<br />
industry Young insieme a prodotti di<br />
ricerca di Elio Fiorucci.<br />
Lo stilista ha poi in cantiere anche<br />
l’ampliamento dell’offerta di Love<br />
Therapy con una linea sportiva e proposte<br />
più per adulti.<br />
curarmi di poter lavorare fino ai 70<br />
anni - ha scherzato Poppi – ma a<br />
parte questo è un contratto che ci<br />
soddisfa appieno”.<br />
E se i risultati dell’anno appena archiviato<br />
sono stati determinati, oltre che<br />
da una crescita aggregata del business,<br />
dai buoni risultati raccolti <strong>dal</strong>le collezioni<br />
bambino e <strong>dal</strong>l’ampliamento<br />
del network retail (segmento cresciuto<br />
anche a perimetro costante), per il<br />
nuovo corso l’azienda punterà molto<br />
sull’incremento della quota export:<br />
“Al momento rappresenta il 10% del<br />
fatturato – ha commentato Poppi<br />
- ma il nostro obiettivo è quello di<br />
arrivare a un 15-20% nell’arco di tre<br />
anni. Ci concentreremo soprattutto<br />
sull’area del Mediterraneo e in particolare<br />
nei nostri primi tre mercati<br />
al di fuori dei confini nazionali che<br />
sono Spagna, Francia e Germania,<br />
dove operiamo con agenti”. Ma<br />
l’azienda continerà ad investire in<br />
Henri Lloyd, linea abbigliamento di<br />
cui Tomasoni Topsail detiene la licenza<br />
per l’Italia <strong>dal</strong> 1983. “Ha notevoli<br />
potenzialità e nel 2010 ha toccato<br />
quota 5,5 milioni di vendite – ha<br />
concluso il manager – da un paio<br />
di stagioni poi abbiamo completato<br />
l’offerta con una mini collezione<br />
rivolta all’universo bambino”. Al<br />
marchio di abbigliamento sportswear<br />
<strong>dal</strong> mood british, l’azienda di Rapallo<br />
(GE) ha dedicato un monomarca<br />
diretto a Chiavari.
ITALIA<br />
MILANO MODA DONNA, SI SFILA IN DUOMO E SUL METRÒ<br />
La rivoluzione di Milano Moda Donna<br />
continua. Dopo il successo della scorsa<br />
edizione, la kermesse della moda femminile<br />
si conferma nel centro di Milano<br />
e aggiunge una nuova location a quelle<br />
già collaudate di Palazzo Clerici,<br />
del Circolo Filologico e di Palazzo<br />
Giureconsulti, sede del Fashion Hub.<br />
Si tratta di piazza Duomo, dove verrà<br />
allestita una tensostruttura trasparente<br />
che ospiterà i fashion show, sempre<br />
più aperti alla città grazie anche alla<br />
trasmissione in live streaming su due<br />
maxischermi. Le sfilate in calendario<br />
saranno 74, in scena tra il 23 febbraio<br />
e il 1 marzo. “Non è stato affatto facile<br />
mettere a punto una programmazione<br />
che accontenti tutti – afferma Mario<br />
Boselli, presidente di CNMI - e proprio<br />
per questo il nostro obiettivo per<br />
il futuro è di avere un calendario fisso”.<br />
Ad aprire le danze saranno Gucci,<br />
Richmond e Alberta Ferretti. “Una<br />
novità di questa edizione – prosegue<br />
Boselli - è che il giorno di chiusura sarà<br />
forte, perché dedicato ai giovani talenti<br />
16 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />
di New Upcoming Designers e Next<br />
Generation e poi Sergio Zambon,<br />
Carta e Costura ed Erkan Coruh”.<br />
Durante la fashion week il Comune<br />
di Milano ripropone per la terza volta<br />
il format Milano Loves Fashion, una<br />
serie di eventi collaterali per aprire la<br />
moda alla città. “In questa edizione –<br />
racconta Giovanni Terzi, assessore alla<br />
Moda ed Eventi – ci sarà una sfilata in<br />
collaborazione con White in un treno<br />
della metropolitana, verrà poi allestita<br />
una Fashion House nell’Ottagono,<br />
con installazioni e musica, e Palazzo<br />
Marino ospiterà una mostra dedicata<br />
FERRÉ PARLERÀ ARABO CON IL PASSAGGIO A PARIS GROUP<br />
Sulla maison Ferré sventola la bandiera<br />
degli Emirati Arabi Uniti.<br />
L’ennesimo colpo di scena sull’intricata<br />
e difficile storia di uno dei<br />
più celebri marchi di moda italiani<br />
segue il passaggio dell’azienda a Paris<br />
Group, società retail di abbigliamento<br />
di Dubai della famiglia Sankari.<br />
La cessione dello storico marchio ha<br />
avuto l’ok da parte dei tre commissari<br />
straordinari di It Holding (Stanislao<br />
Chimenti, Andrea Ciccoli e Roberto<br />
Spada), la società che aveva acquistato<br />
nel 2002 il 90% della maison<br />
e che <strong>dal</strong> 2009 era finita in amministrazione<br />
controllata. Sulla cessione<br />
si attende ora l’autorizzazione da<br />
parte del ministero dello Sviluppo<br />
economico e delle sigle sindacali, ma<br />
su questo fronte non ci dovrebbero<br />
essere novità. A convincere i commissari<br />
e quindi a garantire buone chance<br />
a Paris Group rispetto all’offerta<br />
della bolognese Bvm, cui fa capo il<br />
marchio Les Copains (ha messo sul<br />
piatto un’offerta giudicata non completa<br />
sotto tutti i profili), ha giocato<br />
la volontà, secondo quanto dichiarato<br />
appunto <strong>dal</strong>la società di Dubai, di<br />
mantenere in Italia le produzioni del<br />
marchio e di garantire 130 dei 180<br />
dipendenti dell’azienda. La famiglia<br />
Sankari intende infatti rafforzare la<br />
bolognese Itc, dove vengono realizzate<br />
la prima linea della maison e<br />
Ferré Milano. Oltre a questo il gruppo<br />
arabo ha messo sul piatto investimenti<br />
per 100 milioni di euro in<br />
tre anni, per riportare il brand agli<br />
antichi splendori dopo la crisi degli<br />
ultimi anni, e l’apertura di 30 negozi<br />
nei Paesi emergenti.<br />
Il primo appuntamento della nuova<br />
era di Ferré potrebbe essere la sfilata<br />
del prossimo 25 febbraio. Già da allora<br />
si potrà capire meglio la sorte della<br />
maison, tra i fiori all’occhiello della<br />
moda italiana.<br />
alla moda d’autore di Pino Grasso”.<br />
“Milano Moda Donna ha il nostro<br />
pieno sostegno – ha affermato infine<br />
il Sindaco Letizia Moratti – Milano è<br />
al 5° posto nella classifica delle mete<br />
più interessanti secondo il New York<br />
Times e la moda è una componente<br />
fondamentale dell’appeal della città.<br />
Anche <strong>dal</strong> punto di vista economico,<br />
il settore fashion è strategico sia per<br />
Milano (rappresenta il 21% del PIL<br />
della città), sia per l’Italia: la moda e il<br />
design meneghini valgono il 22% del<br />
fatturato nazionale e, dopo la crisi, oggi<br />
il settore è in piena ripresa”.
ITALIA<br />
Paolo Gritti<br />
Dr. Gritti, in che cosa consiste il progetto Gritti Gems?<br />
Si tratta della nostra ultima linea di prodotto, una gamma<br />
di bottoni ed accessori in materiali nobili, quali madreperla,<br />
corno, pelle e, su richiesta, anche oro e argento ornati da pietre<br />
preziose e semi-preziose. Per realizzarla abbiamo ottenuto<br />
l’esclusiva mondiale “made with Swarovski Gemstones” per i<br />
bottoni. La novità di questa linea, infatti, è l’innovativo sistema<br />
brevettato da Swarovski Gems, che garantisce una tenuta<br />
eccezionale delle pietre incassate oltre che un alto valore estetico<br />
e qualitativo. In questo senso, si può dire che con Gritti<br />
Gems abbiamo reinventato il concetto di bottone-gioiello.<br />
Ci spieghi meglio come funziona questo sistema...<br />
Le pietre non sono incollate, ma sono parte integrante del<br />
supporto, che a sua volta è realizzato in materiali di pregio.<br />
La produzione della linea coinvolgerà solo lo stabilimento<br />
italiano, che abbiamo adeguato con personale qualificato ed<br />
innovativi macchinari, proprio per garantire la qualità nella<br />
lavorazione. Non utilizzeremo quindi tutta la nostra capacità<br />
produttiva, che, includendo lo stabilimento in Vietnam, è di<br />
oltre 500 milioni di pezzi l’anno, ma solo una parte.<br />
Quali obiettivi intendete ottenere con questa iniziativa?<br />
Proprio per l’esclusività e la raffinatezza di Gritti Gems, con<br />
questa linea miriamo ad aumentare la nostra quota di mercato<br />
nella fascia lusso. Vogliamo diventare un punto di riferimento<br />
per il settore, permettendo ai nostri clienti (Brioni,<br />
Zegna, Gucci, <strong>Hermès</strong>, Louis Vuitton e Burberry solo per<br />
citarne alcuni, ndr) di rispondere a loro volta alle richieste di<br />
una clientela sempre più esigente. Il nostro obiettivo è crescere<br />
in questo segmento perché è oggi meno soggetto alle<br />
difficoltà legate alla crisi economica rispetto alla fascia media.<br />
18 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />
Gritti Group, con Swarovski Gems<br />
il bottone si fa gioiello<br />
di Valeria Garavaglia<br />
Aria di novità per Gritti Group, storica realtà italiana specializzata nella produzione di<br />
bottoni ed accessori moda. Nata nel 1924 come laboratorio artigianale per la lavorazione<br />
della madreperla, in quattro generazioni l’azienda di Grassobbio (Bg) è divenuta uno dei<br />
leader internazionali del settore, conservando il DNA artigianale e la continua ricerca di<br />
qualità. Ricerca che, come racconta a Pambiancoweek il direttore commerciale Paolo<br />
Gritti, ha condotto al nuovissimo progetto Gritti Gems, presentato in anteprima mondiale<br />
alla fiera parigina Première Vision Pluriel.<br />
Avete in cantiere altre partnership?<br />
In realtà per noi è un continuo collaborare con fornitori e<br />
clienti e l’attività di ricerca è costante. Posso dire che, sempre<br />
nell’ottica di rafforzarci sul segmento del lusso, nel 2010<br />
abbiamo stretto una partnership industriale e commerciale<br />
con Chimera Spa, una nuova realtà che mira a divenire un<br />
leader nella produzione di zip di alta gamma.<br />
E la nostra creatività si declina in diversi ambiti: ad esempio,<br />
in passato abbiamo fornito le iniziali decorative per gli<br />
occhiali ad un’azienda di eyewear, oppure abbiamo creato<br />
con un marchio americano una pulsantiera, un touch-pad in<br />
vera pelle con i comandi dell’iPod, da applicare sulle maniche<br />
delle giacche.<br />
Come è andato il 2010 per Gritti Group?<br />
Abbiamo chiuso il 2010 con un fatturato in crescita del 15%<br />
a oltre 18 milioni di euro, recuperando in parte il calo subìto<br />
nel 2009. E il trend positivo pare consolidato, visto che a<br />
gennaio 2011 abbiamo registrato un +59% del giro d’affari<br />
e un +30% dell’ordinato. Il nostro obiettivo, comunque, è<br />
ritornare entro i prossimi tre anni al fatturato pre-crisi, che<br />
era di 30 milioni di euro.<br />
Quanto pesa l’estero sui ricavi totali dell’azienda?<br />
Al momento rappresenta il 70% del nostro fatturato. I Paesi<br />
con cui lavoriamo maggiormente sono quelli in cui vi è una<br />
maggiore presenza di griffes, e cioè Francia, UK e Stati Uniti,<br />
ma stiamo crescendo anche in Giappone, Vietnam e Cina.<br />
Il periodo di crisi economica ha portato invece un rallentamento<br />
nel mercato italiano, sia per i volumi che per la scarsa<br />
affidabilità della clientela. Speriamo tuttavia che questo<br />
periodo delicato sia in via di superamento.
ITALIA<br />
DALLA SPAGNA ALL’ITALIA CRESCE IL CICLONE<br />
PRIVALIA<br />
Valentina Visconti<br />
27 anni l’età media, 141% la crescita<br />
nel 2010. Questi i numeri di un<br />
fenomeno che arriva <strong>dal</strong>la Spagna<br />
e in Italia ha incontrato un enorme<br />
successo, raggiungendo nel 2010 un<br />
incremento del 235,8% anche grazie<br />
alla gestione della trentaduenne<br />
CEO Valentina Visconti.<br />
Si tratta di Privalia, il club privato di<br />
vendite online di marchi selezionati,<br />
leader di mercato in tutti i Paesi in<br />
cui è presente (Spagna, Italia, Brasile<br />
e Messico), che <strong>dal</strong> 2006 – anno<br />
della fondazione – ha registrato una<br />
crescita esponenziale. “Privalia”, ci<br />
spiega Valentina Visconti, CEO per<br />
l’Italia, “a livello globale ha fatturato<br />
168 milioni di euro, in crescita<br />
del 141%, con 8 milioni di prodotti<br />
venduti. In Italia, dove siamo presenti<br />
<strong>dal</strong> 2008, abbiamo superato i<br />
35 milioni di euro”.<br />
Un’idea tanto semplice quanto<br />
geniale, creare un legame tra moda<br />
ed e-commerce, aggiungendo l’appetibilità<br />
degli sconti. “Ogni giorno<br />
sul sito esclusivo di vendite Privalia”,<br />
afferma Valentina Visconti, “lancia-<br />
20 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />
mo <strong>dal</strong>le 3 alle 4 campagne-evento<br />
monomarca che durano 4 giorni<br />
mettendo in vendita prodotti con<br />
sconti fino al 70%. E’ il nostro team<br />
commerciale di buyer e product<br />
manager a studiare il mercato per<br />
individuare i brand e i prodotti più<br />
richiesti e a proporli per le venditeevento”.<br />
Attualmente sono 500 i<br />
marchi con cui Privalia Italia collabora<br />
e i suoi soci sono 1.300.000 (a<br />
livello di Gruppo la quota sale a 6<br />
milioni, ndr).<br />
L’azienda è molto attenta a individuare<br />
i mercati con il maggior<br />
numero di internet users, così sceglie<br />
i Paesi in cui sbarcare. “La scelta<br />
di aprire in Italia, Brasile e Messico”,<br />
ha proseguito la Visconti, “si è rivelata<br />
vincente. Il Brasile è uno dei<br />
mercati più potenziali per quanto<br />
riguarda la moda online. Al momento<br />
è nostra intenzione consolidare la<br />
nostra leadership nei quattro Paesi,<br />
non escludo un’acquisizione a livello<br />
europeo a breve termine. In Sud<br />
America stiamo facendo scouting<br />
per quanto riguarda i nuovi mercati”.<br />
Il ciclone Privalia ha creato anche<br />
numerosi posti di lavoro, passando<br />
in Italia dai 73 del 2009 ai 123<br />
del 2010. Nel mondo sono 665 i<br />
Privali@s – così all’azienda piace<br />
definire i propri dipendenti – di cui<br />
330 inseriti solo nel 2010.<br />
“Per l’anno in corso”, ha concluso la<br />
Visconti, “prevediamo di crescere<br />
ancora almeno a due cifre. Siamo<br />
molto contenti di come è iniziato<br />
l’anno, gennaio infatti ha avuto<br />
una performance davvero importante<br />
nonostante i saldi nei negozi.<br />
Per quanto riguarda i progetti, non<br />
escludiamo la quotazione in Borsa,<br />
ma al momento l’obiettivo prioritario<br />
è consolidare la leadership<br />
nei quattro Paesi e i rapporti con i<br />
marchi, oltre a coccolare gli oltre 6<br />
milioni di soci che abbiamo a livello<br />
globale”.<br />
ANCHE SU WWW.PAMBIANCO.TV<br />
BENETTON GROUP, TIENE IL<br />
FATTURATO MA CALA L’UTILE<br />
Benetton Group chiude il 2010<br />
con una tenuta del fatturato, e un<br />
utile netto che è sceso a 100 milioni<br />
dai 122 milioni di euro dell’anno<br />
precedente.<br />
Il Gruppo di Ponzano Veneto, che ha<br />
diffuso i dati preliminari, ha registrato<br />
nel corso dell’anno appena concluso<br />
ricavi a 2,053 miliardi di euro rispetto<br />
a 2,049 miliardi dell’anno 2009,<br />
un risultato che riflette la difficile<br />
congiuntura nell’anno appena<br />
concluso in alcuni dei più importanti<br />
mercati di riferimento per il Gruppo.<br />
Migliora la posizione finanziaria netta<br />
con un debito pari a 490 milioni<br />
(556 milioni al 31 dicembre 2009)<br />
grazie ad una generazione di cassa di<br />
66 milioni di euro. Più in dettaglio,<br />
il settore tessile ha incrementato le<br />
vendite di 3 milioni di euro, rispetto<br />
allo scorso anno, raggiungendo<br />
105 milioni (+2,7%), mentre<br />
l’abbigliamento si attesta a 1,948<br />
miliardi di euro, allo stesso livello<br />
rispetto al 2009. Il Gruppo si attende<br />
per il totale dell’anno un risultato<br />
operativo in un intorno dell’8,5% dei<br />
ricavi (10% nell’esercizio 2009).<br />
A livello geografico, l’Europa ha<br />
mostrato una riduzione del 3,3% nei<br />
ricavi mentre le Americhe e l’Asia<br />
sono cresciute rispettivamente del<br />
5,3% e del 3,8%. Bene invece il<br />
risultato in Russia, in crescita a doppia<br />
cifra, e nei paesi limitrofi, oltre al<br />
buon sostegno generato <strong>dal</strong>l’area<br />
centrale europea.
MONDO<br />
HERMÈS, 2010 OLTRE I 2,4 MILIARDI DI EURO (+25,4%)<br />
Il Gruppo <strong>Hermès</strong> ha superato il muro<br />
dei 2,4 miliardi di euro nel 2010,<br />
con un aumento delle vendite rispetto<br />
all’anno precedente pari al 25,4%.<br />
Sebbene i dati ufficiali verranno depositati<br />
solo il 4 marzo, in una nota il<br />
colosso francese ha comunicato di<br />
attendersi un margine operativo in crescita<br />
di circa 3 punti percentuali e un<br />
profitto netto prima delle tasse in sensibile<br />
aumento (+40%). L’incremento<br />
del fatturato è stato determinato da<br />
una crescita in tutte le categorie merceologiche<br />
in portafoglio (seta & tessi-<br />
Aumentano<br />
gli utili del<br />
colosso del<br />
lusso Lvmh<br />
grazie all’ottimoandamento<br />
del settore<br />
degli orologi<br />
e della gioielleria,<br />
più che<br />
al business dell’alta moda. Il primo<br />
gruppo mondiale del lusso ha chiuso il<br />
2010 con un utile in aumento del 73%<br />
a 3,03 miliardi di euro rispetto a 1,78<br />
miliardi dell’anno prima. Il fatturato<br />
ha registrato un incremento del 19%<br />
a 20,32 miliardi di euro, in linea con<br />
le attese. “Il 2010 è stata una grande<br />
annata per Lvmh. La qualità dei nostri<br />
prodotti, l’originalità che contraddistingue<br />
i nostri brand e la capacità del<br />
management ci hanno permesso di<br />
conquistare fette di mercato in tutto<br />
il mondo. Lvmh conta di crescere ulteriormente<br />
nel 2011 confidando nella<br />
22 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />
li, pelletteria, ready-to wear e accessori<br />
moda, profumi, orologi e oggettistica<br />
per la casa) e in tutti i mercati. A<br />
guidare la crescita l’Asia (+30,5), con<br />
Cina, Macau e Hong Kong in testa,<br />
con l’eccezione del Giappone dove le<br />
vendite si sono mantenute stabili (a<br />
cambi costanti). Performance positive<br />
sono giunte anche <strong>dal</strong> continente americano<br />
che ha registrato un aumento<br />
delle vendite del 31%, mentre quello<br />
europeo si è attestato al 19,2%. Alla<br />
luce di questi dati l’Asia ha aumentato<br />
la propria incidenza sul fattura-<br />
LVMH, UTILE NETTO 2010 IN CRESCITA DEL 73%<br />
sua strategia di lungo periodo”, ha detto<br />
il presidente e CEO Bernard Arnault.<br />
La crescita più forte è stata quella del<br />
settore degli orologi e della gioielleria<br />
(+29%), mentre il settore dell’alta<br />
moda e degli accessori ha prodotto una<br />
crescita leggermente inferiore (+20%),<br />
come anche il settore vinicolo (+19%).<br />
Nel dettaglio, la crescita della divisione<br />
“mode et maroquinerie”, è stata trainata<br />
da Louis Vuitton, che ha vissuto un<br />
anno da record. La presenza del brand<br />
in Europa si è consolidata ulteriormente<br />
anche grazie alla nuova apertura di<br />
Londra. Fendi, si legge nel comunicato,<br />
“ha realizzato delle performance eccellenti<br />
in tutte le categorie merceologiche<br />
e ha consolidato ulteriormente la<br />
struttura distributiva”. E seguendo a un<br />
solo giorno di distanza la decisione d<br />
<strong>Hermès</strong> che per la prima volta distribuirà<br />
un dividendo ai suoi azionisti,<br />
anche il gruppo guidato da Bernard<br />
Arnault ha proposto un aumento della<br />
cedola del 27% a 2,1 euro.<br />
CRESCONO LE VENDITE NEGLI OUTLET DEL GRUPPO NEINVER<br />
Neinver, gruppo immobiliare spagnolo<br />
della famiglia Losantos Santorroman,<br />
ha registrato una crescita delle vendite<br />
dell’8%. Il gruppo gestisce 11<br />
outlet distribuiti in 5 Paesi europei:<br />
Italia, Spagna, Portogallo, Germania<br />
e Polonia. In Italia, Neinver possiede<br />
gli outlet Castel Guelfo e Vicolungo.<br />
Nello specifico l’outlet Castel Guelfo,<br />
grazie anche all’avvio della terza fase<br />
avvenuta lo scorso ottobre, con l’apertura<br />
di nuovi negozi per un totale di<br />
147 store, ha registrato un incremento<br />
del 22% di visitatori e del 32% delle<br />
vendite nel 2010. Complessivamente,<br />
gli 11 outlet hanno richiamato 30<br />
milioni di visitatori nel 2010, in crescita<br />
del 7% rispetto al 2009.<br />
to complessivo con una quota pari al<br />
45,2% delle vendite, seguita <strong>dal</strong>l’Europa<br />
(37,5%), <strong>dal</strong>le Americhe (16%)<br />
e altri Paesi (1,3%). Da un punto di<br />
vista delle strategie, il brand famoso<br />
per i suoi carré continuerà ad investire<br />
nell’espansione del network retail<br />
con dieci aperture che si andranno ad<br />
aggiungere alle tredici del 2010.<br />
PORSCHE DESIGN LANCIA LA<br />
LINEA DENIM<br />
Sull’onda del successo delle sue<br />
linee, Porsche Design ha deciso di<br />
ampliare la propria collezione con<br />
il lancio di Porsche Design Denim.<br />
La collezione premium di jeans<br />
uomo e donna, realizzata in<br />
collaborazione con il marchio<br />
tedesco di jeans Blessed &<br />
Cursed, verrà presentata con la<br />
stagione autunno/inverno 2011.<br />
Il portafoglio di Porsche Design<br />
comprende oggi orologi, occhiali,<br />
valigie, abbigliamento, prodotti<br />
elettronici e una linea di profumi<br />
da uomo. Tutti i prodotti del<br />
marchio, ideati <strong>dal</strong> Porsche Design<br />
Studio in Austria, sono disponibili<br />
sia nei negozi di proprietà<br />
dell’azienda, che in franchising,<br />
shop-in-shop, grandi magazzini e<br />
negozi specializzati.
MONDO<br />
INTER PARFUMS, VENDITE A +12% NEL 2010<br />
Inter Parfums chiuderà il 2010 con<br />
una crescita dei ricavi a doppia cifra.<br />
In attesa di rendere noti il prossimo<br />
marzo i risultati economici, il colosso<br />
della cosmetica ha comunque diffuso<br />
i dati preliminari che hanno evidenziato,<br />
nell’anno appena concluso, un<br />
incremento del giro d’affari del 12,4%<br />
a 460,4 milioni di dollari (pari a circa<br />
330 milioni di euro). La crescita è<br />
GUESS, VIA ALL’ESPANSIONE RETAIL<br />
IN RUSSIA<br />
Prosegue l’espansione di Guess in<br />
Russia. Dopo l’apertura della nuova<br />
sede a Mosca, il brand inaugurerà dieci<br />
negozi entro l’estate. Le boutique<br />
saranno situate nei department store<br />
delle principali città russe e gestite in<br />
licenza con partner locali. Il piano di<br />
sviluppo quinquennale nel mercato<br />
russo prevede poi l’allargamento del<br />
network distributivo wholesale con<br />
50 nuove doors. “L’espansione internazionale<br />
ha trainato la nostra crescita,<br />
con un forte contributo di Asia<br />
ed Europa – ha dichiarato il CEO e<br />
direttore creativo Paul Marciano - ci<br />
sono però zone in cui possiamo ancora<br />
migliorare. Continueremo a investire<br />
nel brand, entrando in nuovi mercati<br />
e costruendo le infrastrutture e le<br />
partnership necessarie per supportare<br />
la nostra crescita”. Guess ha chiuso il<br />
terzo quarter dell’esercizio 2010/2011<br />
con un rialzo del 17,4%, a 613,9 milioni<br />
di dollari.<br />
Paul Marciano<br />
24 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />
legata all’ottimo andamento dei nove<br />
mesi dell’anno mentre gli ultimi tre<br />
mesi sono stati archiviati in sostanziale<br />
parità a 112,5 milioni di dollari<br />
(pari a circa 82 milioni di dollari).<br />
Tornando ai risultati economici annuali,<br />
tutti i principali marchi in licenza<br />
hanno registrato un incremento a doppia<br />
cifra delle vendite: Lanvin è cresciuta<br />
del 31%, Van Cleef & Arpels del<br />
MARCO AGNOLIN NOMINATO CEO DI BERSHKA<br />
Dopo la recente decisione di<br />
Amancio Ortega di lasciare la presidenza<br />
di Inditex a Pablo Isla, il<br />
Gruppo spagnolo rivede i vertici<br />
anche di uno dei suoi marchi di proprietà.<br />
A capo di Bershka, il brand<br />
dedicato al pubblico giovane, è stato<br />
nominato Marco Agnolin che precedentemente<br />
ricopriva la carica di<br />
country manager di Inditex Italia.<br />
Agnolin prende così il posto di Oscar<br />
Pérez Marcote, fratello di Flora Perez,<br />
moglie di Ortega e membro del<br />
board Inditex, che è stato promosso<br />
nuovo CEO di Zara, l’altro brand,<br />
insieme a Pull & Bear, Massimo<br />
Dutti, Stradivarius, Oysho, Uterque<br />
29%, S.T. Dupont del 37% , Paul Smith<br />
del 17% e Burberry dell’11%.<br />
“Burberry in particolare ha messo a<br />
segno l’ennesimo progresso delle sue<br />
linee principali, ossia Burberry Brit e<br />
Burberry London – ha dichiarato Jean<br />
Madar, presidente e CEO di Inter<br />
Parfums – e per rafforzare la potenzialità<br />
di questo marchio lanceremo in<br />
autunno una nuova linea da donna”.<br />
JIMMY CHOO CONTROLLERÀ DIRETTAMENTE IL GIAPPONE<br />
Jimmy Choo ha annunciato l’acquisizione<br />
della rimanente quota, pari<br />
al 50%, in Jimmy Choo Tokyo KK,<br />
la joint venture che gestisce le attività<br />
di Jimmy Choo in<br />
Giappone fondata nel<br />
2006 con Bluebell Japan<br />
Ltd. Nel corso degli ultimi<br />
cinque anni, il marchio<br />
è cresciuto con un<br />
portafoglio di 16 locations<br />
in Giappone, tra<br />
cui gli store di Ginza e<br />
Ometesando. Sono 16 le<br />
location di cui l’azienda<br />
assumerà il pieno controllo,<br />
cui si aggiungeranno<br />
nei prossimi mesi le<br />
nuove aperture di Umeda<br />
Daimaru e Nihonbashi<br />
Takashimaya. In concomitanza con<br />
questo annuncio, Jimmy Choo ha<br />
annunciato la nomina di Bruno<br />
Bernon a Representative Director e<br />
presidente di Jimmy<br />
Choo Tokyo KK, che<br />
riporterà direttamente<br />
a Joshua Schulman,<br />
CEO di Jimmy Choo.<br />
“L’acquisizione è in<br />
linea con i nostri obiettivi<br />
di diventare un<br />
marchio mondiale del<br />
lusso - ha commentato<br />
Joshua Schulman –<br />
e quest’operazione ci<br />
consentirà di avvicinarci<br />
al cliente in questo<br />
mercato del lusso che è<br />
fondamentale”.<br />
e Zara Home, che fa capo appunto al<br />
Gruppo Inditex. Agnolin è il primo<br />
manager nella storia del Gruppo ad<br />
avere la responsabilità di un brand,<br />
senza essere parente del fondatore<br />
Amancio Ortega.<br />
Marco Agnolin
MONDO<br />
CHRISTIAN DIOR, IL FATTURATO 2010 SUPERA 21 MILIARDI<br />
H&M, CALA L’UTILE DELL’11% NEL QUARTO TRIMESTRE<br />
H&M continua crescere ma archivia il<br />
quarto trimestre con una battuta d’arresto<br />
nella voce profitti.<br />
Il gruppo svedese di abbigliamento ha<br />
chiuso il quarto quarter con utili in<br />
flessione dell’11% a 5,49 miliardi di<br />
corone svedesi (pari a circa 620 milioni<br />
di euro) dai 6,15 miliardi riportati<br />
nell’analogo periodo 2009. A pesare<br />
sul bilancio sono stati i rincari dei<br />
26 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />
prezzi delle materie prime, in particolare<br />
del cotone.<br />
Tuttavia, come anticipato, le vendite<br />
si mantengono in crescita. Nel periodo<br />
settembre-novembre il fatturato<br />
è incrementato del 6% a 34,8 miliardi<br />
corone svedesi mentre per quanto<br />
riguarda l’intero anno i ricavi hanno<br />
registrato un progresso del 15% a<br />
108,4 miliardi di corone svedesi.<br />
PACO RABANNE RILANCIA LA MODA CON MANISH ARORA<br />
Manish Arora<br />
Il Gruppo Christian Dior ha chiuso il<br />
2010 con un fatturato di 21,1 miliardi<br />
di euro in crescita del 19% rispetto ai<br />
17,7 miliardi del 2009, grazie alle ottime<br />
performance in Europa, Asia e USA.<br />
Ottima performance anche nell’ultimo<br />
trimestre dell’anno che ha visto una<br />
crescita dei ricavi del 20%.<br />
A livello annuale, il risultato operativo<br />
si è attestato a 4,34 miliardi di euro, in<br />
crescita del 29% rispetto ai 3,36 miliardi<br />
del 2009. Il risultato netto del gruppo<br />
invece è arrivato a 1,26 miliardi in fortissima<br />
crescita (+81%) rispetto ai 695<br />
milioni dell’anno precedente.<br />
In particolare, le vendite di Christian<br />
Dior Couture sono aumentate del 15%<br />
a 826 milioni di euro, mentre le vendite<br />
al dettaglio sono cresciute del 22%.<br />
Sulla base di tali cifre, Christian Dior<br />
sottolinea che quest’anno proseguirà nel<br />
suo programma di aperture e di rinnovamenti<br />
di boutique sui mercati a forte<br />
potenziale.<br />
Lo stilista indiano Manish Arora è il<br />
nuovo direttore creativo per l’abbigliamento<br />
femminile di Paco Rabanne.<br />
Con il gusto avanguardista di Arora<br />
l’azienda francese, fondata negli anni<br />
‘60, intende rilanciare la sua presenza<br />
nel mondo della moda dopo cinque<br />
anni di assenza. L’obiettivo è di restituire<br />
al marchio la notorietà di cui godeva,<br />
puntando su una clientela giovane.<br />
La prima collezione, frutto dell’accordo<br />
con la griffe di proprietà del grup-<br />
ESPANSIONE INTERNAZIONALE<br />
NEL MIRINO DI TOPSHOP<br />
Raddoppiare le vendite in<br />
cinque anni grazie allo sviluppo<br />
del mercato estero. È questo<br />
l’obiettivo di Topshop, svelato<br />
da Sir Philip Green al Sunday<br />
Times. Il presidente del Gruppo<br />
Arcadia, cui Topshop fa capo, ha<br />
infatti annunciato l’apertura di<br />
nuovi negozi all’estero in modo<br />
da allargare la rete distributiva del<br />
brand sull’esempio dei competitor<br />
Zara e H&M. Mete prescelte sono<br />
Romania, Sudafrica, Kazakistan,<br />
Corea del Sud, Messico, ma<br />
anche Sydney e San Paolo in<br />
Brasile, mentre il debutto in<br />
Francia, riferito da tempo come<br />
imminente, dovrà attendere. Ad<br />
oggi topshop conta oltre 450<br />
punti vendita, due terzi dei quali<br />
nel Regno Unito.<br />
po spagnolo Puig Beauty and Fashion,<br />
vedrà la luce con la primavera del<br />
2012 in occasione della settimana della<br />
moda parigina. Inoltre, Paco Rabanne<br />
intende instaurare diverse collaborazioni<br />
temporanee con vari stilisti per altri<br />
prodotti di moda che rientrano sotto<br />
l’insegna Paco Lab. La prima sarà la<br />
stilista inglese Judy Blame che a marzo<br />
presenterà la sua collezione di gioielli<br />
e la nuova versione della borsa chainmail,<br />
ideata da Rabanne nel 1969.
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INCHIESTA<br />
Nell’ultima edizione di Pitti Uomo, a Firenze, tra gli<br />
stand si aggirava il fantasma di una Cina divenuta<br />
off-limits per un certo tipo di produzioni <strong>dal</strong>l’Italia,<br />
a causa di rincari anche del 20% sul costo dei prodotti rispetto<br />
solo a pochi mesi fa. Un incremento dovuto a una serie di<br />
fattori. Pesa la corsa dei prezzi delle materie prime: lo scorso<br />
anno, secondo gli ultimi dati raccolti da Sistema Moda<br />
Italia, i costi del cotone e delle altre materie alla base della<br />
filiera, come lana, seta, cashmere e altri filati pregiati, sono<br />
mediamente raddoppiati. Incide poi la progressiva, seppur<br />
sotterranea, rivalutazione dello yuan, che, secondo alcuni,<br />
ha margini di incremento <strong>dal</strong> 10 al 20% rispetto al dollaro<br />
28 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />
CINA BYE BYE,<br />
LA DELOCALIZZAZIONE<br />
NON ABITA PIÙ QUI<br />
di Jacopo Delletica<br />
“Grande è la confusione sotto il cielo, quindi la situazione è ottima”. Così parlava Mao Tse Tung. A mezzo secolo di<br />
distanza, il paradosso è che, questa volta, l’origine della confusione in Cina porta le firme di Apple e di Honda: è<br />
infatti nelle fabbriche che producono per i due colossi del capitalismo occidentale che, la scorsa estate, sono scoppiate<br />
le prime agitazioni sindacali cinesi dell’era moderna. In una parola: sciopero. Per che cosa? Per un miglioramento<br />
delle condizioni di lavoro e, soprattutto, per un innalzamento salariale. Ma per la prima volta le autorità, anziché<br />
dar ragione agli imprenditori, hanno in un certo senso avallato le richieste dei lavoratori. E così, per il classico effetto<br />
domino, le agitazioni hanno acceso rapidamente le coscienze sindacali in molte aziende della regione meridionale<br />
del Celeste Impero dove si concentra la maggiore capacità produttiva del mondo, Shenzhen, Shanghai, l’intera<br />
regione del Guangdong, portando alla luce la mina sociale fino a oggi rimasta volutamente inascoltata. Questa<br />
situazione, combinata con una progressiva riduzione della disponibilità di manodopera qualificata, ha portato i<br />
produttori locali a ridefinire le strategie di produzione (tempi di consegna, minimi più elevati, livello qualitativo) e ad<br />
alzare i prezzi. Con la conseguenza di far preoccupare molti di coloro che hanno affidato alla delocalizzazione cinese<br />
il proprio output.<br />
Shanghai, Pudong<br />
(e quindi all’euro). Ma il fattore che più rende l’idea di un<br />
cambio strutturale dell’Eldorado cinese, riguarda il costo<br />
del lavoro. Attualmente, il range dei salari è tra i 180 e i 220<br />
dollari al mese nelle aree più industrializzate, con una volatilità<br />
(intesa come rapidità di cambiamento) elevatissima.<br />
E i margini di incremento sono enormi. Secondo l’ultimo<br />
rapporto pubblicato <strong>dal</strong>la Banca Centrale Cinese solo l’8,6%<br />
delle famiglie cinesi ritiene adeguato il proprio salario contro<br />
il 32% del 2007. Una situazione che lascia pensare come i<br />
rincari del 20% del 2010 possano facilmente ripetersi nel<br />
2011, se non addirittura ampliarsi.<br />
Proprio alla luce di questi dati c’è chi parla di un cambio
Shanghai, Nanjing Road<br />
Lorenzo Lugli<br />
Giovanni Orsi<br />
Piergiorgio Cariaggi<br />
INCHIESTA<br />
di prospettiva alle porte, con la Cina che si trasformerà da<br />
produttore low cost a produttore di qualità in tempi assai<br />
più rapidi di quanto avvenuto nella storia di altre economie<br />
tessili, Italia inclusa. In altre parole, ci sarà un’evoluzione<br />
dell’industria tessile cinese. Una parte di essa continuerà<br />
ad essere l’opificio del mondo, ma un’altra parte si sposterà<br />
verso produzioni dirette al consumatore cinese, cercando di<br />
orientarsi nella costruzione di un proprio posizionamento e<br />
identità. Un’altra frazione emergerà, invece, come “eccellenza<br />
cinese”, spostando verso l’alto l’asticella della qualità.<br />
Una delle prime conseguenze di questa rimodulazione<br />
cinese sarà quella di mettere alcuni produttori di fronte alla<br />
scelta di spostarsi nuovamente, o nell’interno e nel nord<br />
della Cina, o verso Paesi come il Vietnam o India. Cosa che<br />
ha recentemente annunciato Coach, global brand americano<br />
di pelletteria che ha fatto della produzione in Cina una delle<br />
sue leve di successo negli scorsi anni. Ma c’è anche chi, pur<br />
registrando la “confusione sotto il cielo”, si sente preparato<br />
a continuare comunque la produzione nel Paese. Perché è<br />
riuscito a tessere buone relazioni sindacali o per via delle<br />
concessioni fatte da tempo ai lavoratori, nonché delle condizioni<br />
di alta specializzazione se non di leadership vantata nel<br />
proprio settore.<br />
C’ERA UNA VOLTA L’ELDORADO DELLA PRODUZIONE<br />
A BASSO COSTO<br />
La storia dell’Eldorado cinese della produzione, in realtà,<br />
cominciava a scricchiolare da tempo. Nonostante l’abile<br />
politica di immagine di Pechino, capace di spingere l’economia<br />
ma anche di gestire e diffondere le statistiche, più<br />
di un economista ha cominciato già lo scorso anno a porsi<br />
domande sulla sostenibilità della corsa del Drago. Da una<br />
parte infatti il governo cinese vuole continuare a spingere i<br />
consumi interni, per continuare a crescere come negli anni<br />
passati. Dall’altro però la Cina sembra aver già raggiunto<br />
un avanzato stato di industrializzazione anche valutato su<br />
basi procapite e quindi lo spazio per un ulteriore aumento<br />
della capacità produttiva è veramente limitato. Come farà<br />
la Cina a compensare? Considerando una crescita della<br />
domanda interna stabile al 7-8%, avremmo una crescita realistica<br />
di PIL nei prossimi anni attorno al 5-6%, ben distante<br />
<strong>dal</strong>l’obiettivo cinese del 10%. Per questa ragione, il Paese del<br />
Dragone ha bisogno di andare oltre le leggi dell’economia, e<br />
di creare una domanda interna molto sostenuta. Pechino ha<br />
bisogno di un vero mercato nazionale che inizi a consumare<br />
una parte crescente della propria produzione, mettendo al<br />
riparo il Paese <strong>dal</strong>le prevedibili rivalutazioni della valuta. Da<br />
un lato, quindi, si è assistito a un progressivo riposizionamento<br />
delle fabbriche di abbigliamento locali, alla ricerca di<br />
un’identità verso i consumatori cinesi. Dall’altro, si è avviato<br />
un percorso di regolarizzazione del lavoro, necessario per<br />
mettere le basi di un progresso sociale e indispensabile per<br />
creare una massa di redditi capaci di creare un mercato<br />
domestico. Sarà uno sforzo non secondario dato che il rapporto<br />
tra il reddito delle famiglie e il PIL è sceso del 20% <strong>dal</strong><br />
1999 a oggi.<br />
23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 29
INCHIESTA<br />
Shanghai, The Bund<br />
UNA SCOSSA CONTROLLATA?<br />
Ecco, dunque, che già nel 2007 il governo cinese aveva iniziato<br />
una fase di regolarizzazione contrattuale fino ad allora<br />
inedita. “Le rivendicazioni sindacali di oggi – spiega Federico<br />
Morgantini, consulente <strong>dal</strong> 2004 in Cina per le aziende<br />
italiane - sono una evoluzione prevedibile di quella prima<br />
apertura, nonché dello sviluppo di un Paese.<br />
Nel 2007, furono addirittura le aziende a sostenere l’introduzione<br />
di regole, perché cominciavano a sentire la necessità<br />
di una rigidità contrattuale che impedisse la continua fuga<br />
degli operai verso progressive offerte al rialzo del salario”.<br />
Ora però si è avviata la fase delle rivendicazioni organizzate,<br />
“e non si tornerà più indietro”.<br />
Questo significa la fine dell’Eldorado competitivo cinese?<br />
“Niente affatto – replica Morgantini – nel lungo periodo la<br />
Cina resterà un serbatoio immenso di manodopera a basso<br />
costo. Il tasso di urbanizzazione, infatti, è fermo sotto il 50%,<br />
ben lontano <strong>dal</strong> 70-80% dei Paesi industrializzati. Questo<br />
significa che, per quanto riguarda gli operai non specializzati,<br />
c’è la possibilità di attingere ancora facilmente nelle campagne”.<br />
IL BOOMERANG E L’EFFETTO IMBUTO<br />
Attenzione, però. La questione della disponibilità di manodopera<br />
può essere anche un boomerang. “L’omino che faceva<br />
mille chilometri a piedi per venire a lavorare non c’è più”,<br />
commenta Emilio Bandelli, responsabile outsourcing per<br />
Gilmar. “Il problema è che il governo ha bisogno di spostare<br />
le fabbriche nelle aree rurali, verso il Nord Ovest della Cina,<br />
dove promette aiuti e infrastrutture”. Perciò, quella attuale<br />
“non è una stagione sindacale, bensì una questione sociale.<br />
Per giunta, le JV occidentali non si spostano di certo. Ma<br />
qualche grande produttore cinese sì. Oppure, può decidere<br />
di chiudere, avendo già accumulato abbastanza ricchezze”.<br />
Queste riduzioni di capacità produttiva contribuiscono a<br />
ridurre l’offerta e a scaldare ancor più i prezzi delle pro-<br />
30 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />
duzioni, che continuano a salire. I produttori stringono i<br />
cordoni: “Ancora non sono state presentate le collezioni che<br />
già ti chiedono quanti capi ordinerai, perché devono programmarsi<br />
con le produzioni locali. Ed è chiaro che il cliente<br />
con l’ordine più grande viene privilegiato”. Il rischio, per<br />
molte aziende italiane, abituate a volumi ridotti e/o ordini<br />
frazionati, “è che ti dicano ‘no grazie’. Noi siamo presso alcuni<br />
terzisti da una decina d’anni, ma se dovessimo aprire un<br />
nuovo rapporto è facile che oggi ci chiedano un ordine minimo<br />
di 50 mila pezzi”. Insomma, produrre in Cina “comincia<br />
a essere costoso, e non è vero che hanno condizioni sociali e<br />
ambientali peggiori. Semmai è il contrario: il dumping socioambientale<br />
è nostro. Là sono decenni che investono per<br />
migliorare”. La prospettiva rischia di essere quella di “diventare<br />
semplici acquirenti e rivenditori dei loro prodotti”. Un<br />
passo verso il cosiddetto commercializzato, dove le imprese<br />
italiane si devono sempre più adattare alle proposte cinesi, e<br />
non viceversa.<br />
LA SOLUZIONE? DIVENTARE SOCI DEI PRODUTTORI<br />
Una soluzione è quella di “mettere un piede dentro le<br />
aziende partner”, dice Lorenzo Lugli, direttore generale<br />
della Cadica, società di Carpi che produce etichette, packaging<br />
e cartellini per i brand di moda. L’obiettivo dell’azienda<br />
emiliana era quello di seguire i propri clienti. Da qui una<br />
consolidata e vasta presenza oltre la Grande Muraglia, con<br />
addirittura sei aziende partecipate tra il 5 e il 10 per cento.<br />
“L’attuale situazione – spiega il manager – ci lascia piuttosto<br />
tranquilli. In primo luogo perché siamo partner dei produttori<br />
locali che abbiamo selezionato in base al loro rispetto<br />
dei maggiori standard di qualità, e ai quali abbiamo dato<br />
know how, personale e che continuiamo a rifornire di materia<br />
prima. Inoltre, perché abbiamo una gestione delle risorse<br />
umane già su standard occidentali”.<br />
Shanghai, Tiantong Road
Shanghai, Nanjing Road<br />
In tutto Cadica coinvolge alcune centinaia di dipendenti. Per<br />
questi, ci sono benefit (dormitori), regolamentazione degli<br />
straordinari (non più di 10 ore) e dei giorni di lavoro, con la<br />
concessione di riposo il sabato o la domenica che, viceversa,<br />
in Cina sono lavorativi. C’è anche la quattordicesima anche<br />
se ovviamente, i salari sono quelli cinesi, tra 180 e 230 dollari<br />
mensili. “In questo modo – conclude Lugli – non abbiamo<br />
avvertito le tensioni che hanno riguardato altre realtà.<br />
Peraltro, abbiamo già una capacità produttiva che ci consente<br />
di crescere (oggi la Cina vale il 20-25% del fatturato<br />
dell’azienda), iniziando a produrre per aziende cinesi”.<br />
IN CINA CON LA SICUREZZA DEL LEADER<br />
Ancora più deciso il passo oltre la Grande Muraglia di<br />
Mazzucchelli 1849, leader mondiale nella produzione di<br />
acetato di cellulosa, materiale tra i più utilizzati per la realizzazione<br />
di occhiali. Anche in questo caso, lo spostamento<br />
in Oriente è legato all’inseguimento dei clienti e delle nuove<br />
realtà produttive. “La nostra prima presenza in Cina risale al<br />
1994 - spiega il presidente Giovanni Orsi – e oggi abbiamo<br />
lì quattro unità produttive controllate <strong>dal</strong> 50 al 70%”. In due<br />
di questi poli, attraverso le partnership con altri due giganti<br />
del settore (Visottica ed Eastman), Mazzucchelli 1849 si<br />
prepara ad avviare le più grandi realtà produttive al mondo<br />
nei segmenti, rispettivamente, delle cerniere e componenti<br />
metallici per occhialeria, e nei granuli di acetato di cellulosa.<br />
Non solo. “Nei prossimi mesi – annuncia il presidente<br />
– un’azienda italiana specializzata nella produzione di lenti<br />
per occhiali da sole, sarà replicata in Cina”. Insomma, l’ex<br />
Celeste Impero, che già incide per il 36% del fatturato, è ben<br />
INCHIESTA<br />
più che una scommessa per il gruppo di Varese. E le attuali<br />
tensioni lavorative “per ora non ci condizionano, e ritengo<br />
che nemmeno cambieranno le nostre strategie perché le<br />
relazioni sindacali sono ottime”. C’è soprattutto un punto<br />
che gioca a favore del gruppo italiano: la forte specializzazione.<br />
Pur essendo oggi localizzata nel cuore delle aree<br />
“calde” (Shanghai e Shenzhen), Mazzucchelli 1849 è un<br />
punto di riferimento “per tutti i big del settore occhiali, ma<br />
soprattutto per l’occhialeria di qualità. Gli occhiali – sottolinea<br />
il presidente – richiedono grande spinta innovativa. Per<br />
cui non ritengo che questi distretti possano essere spostati<br />
altrove, all’interno della Cina o in Vietnam, in aree troppo<br />
arretrate”. Insomma, il Paese del Dragone si prepara a vivere<br />
un cambiamento importante, con una parte delle produzioni<br />
(in primis, abbigliamento low cost e giocattoli) in fuga verso<br />
le aree più interne, mentre “i distretti storici del sud del<br />
Paese, faranno ciò che è avvenuto in altre aree del mondo,<br />
inizieranno a sviluppare qualità, poi a distribuirla attraverso<br />
la creazione di brand”. E, in questa Cina, presto l’Eldorado<br />
low cost sarà solo un ricordo.<br />
AUMENTO DEI COSTI DI PRODUZIONE, TEMA CALDO ANCHE<br />
ON-LINE<br />
L’argomento dell’aumento dei costi di produzione in Cina<br />
si è rivelato cosi d’attualità che abbiamo deciso di lanciare<br />
una discussione nel gruppo Pambianconews su LinkedIn. E<br />
le conferme dei cambiamenti in atto in Cina sono arrivate<br />
puntuali. Silver Moretti, direttore di produzione di Sixty,<br />
ci conferma che “Cina, India e altri Paesi più piccoli ove si<br />
focalizzano le produzioni a basso costo di manodopera, sono<br />
23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 31
INCHIESTA<br />
Sopra: due scorci di Hong Kong<br />
32 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />
destinati, fortunatamente, a un innalzamento della qualità<br />
della vita. I grandi afflussi di denaro che degli ultimi 10/15<br />
anni in questi Paesi, hanno creato ricchezza contribuendo a<br />
far nascere il cosiddetto “ceto medio”. Questo, se da un lato<br />
sta diventando un nuovo target di consumatore, <strong>dal</strong>l’altro<br />
preme appunto per un progressivo miglioramento delle<br />
condizioni salariali: “In Cina, la zona Sud affacciata su Hong<br />
Kong (area Shenzhen) e l’area di Shanghai, da anni in prima<br />
linea nella produzione di abbigliamento, sono le prime ad<br />
aver registrato aumenti salariali importanti”. E conferma<br />
come all’interno dell’ex Celeste Impero si prepari una<br />
migrazione: “Il governo Cinese sta incentivando gli imprenditori<br />
ad aprire aziende in aree meno inflazionate, regalando<br />
terreni ed agevolandoli con zero tasse per i primi tre anni se<br />
vengono assunte un numero minimo di persone”.<br />
Sulla stessa lunghezza d’onda Geoffrey Qian, business developer<br />
per Alberto Del Biondi in Asia, e già operativo per<br />
Marzotto, Giorgio Armani e Diesel in Cina. “L’aumento dei<br />
costi di manodopera in Cina può creare seri problemi – dice<br />
- ma credo che rappresenti soprattutto l’inizio di un processo<br />
di ridistribuzione della ricchezza, che giudico positivo sia<br />
in termini sociali sia in termini di riequilibrio della bilancia<br />
commerciale di questo enorme Paese con il resto del mondo.<br />
In fondo non è questo che l’Occidente chiede che accada in<br />
Cina?”. Altri manager, come Francesco Trivellone, commercial<br />
manager Italy presso Arex - Aramys Group, raccontano<br />
di aziende italiane che hanno già spostato parte della produzione<br />
<strong>dal</strong> Far East ai Paesi del bacino del Mediterraneo.<br />
Queste aree però, per anni politicamente stabili, stanno – e<br />
sono notizie delle scorse settimane - tutte registrando una<br />
crescente turbolenza sociale, con Tunisia ed Egitto, che metterà<br />
in discussione anche i rapporti commerciali con i Paesi<br />
dell’Europa occidentale.<br />
TENSIONI ANCHE A MONTE DELLA FILIERA<br />
Anche sui prezzi delle materie prime la situazione è in<br />
fermento. Si pensi ai rialzi a tre cifre nell’ultimo anno del<br />
cotone, ma anche al cashmere, tornato attorno ai livelli<br />
record del 1990, con circa 200 euro al chilo. Un incremento<br />
che finisce per incidere sull’intera catena del prodotto. “Per<br />
quanto ci riguarda – spiega Piergiorgio Cariaggi, amministratore<br />
delegato di Cariaggi Fine Yarns Collection - il nostro<br />
cashmere proviene <strong>dal</strong>l’Alashian, nella Mongolia cinese,<br />
dove <strong>dal</strong> 1994 abbiamo una JV per avere il controllo diretto<br />
nell’acquisto del migliore tops e fiocco di cashmere. Il rialzo<br />
dei costi è dovuto, da un lato, alla crescita della domanda<br />
interna da parte del mercato cinese e <strong>dal</strong>l’altro, alla difficoltà<br />
nel reperire la materia prima, per condizioni climatiche<br />
particolarmente avverse che hanno portato ad una moria di<br />
capre, sia perché gli allevatori trovavano oggi più redditizio<br />
utilizzare le capre per ottenerne la carne piuttosto che la<br />
fibra”. Pur evidenziando, come dice Cariaggi, che “in questo<br />
modo al cashmere viene riconosciuto un prezzo adeguato<br />
alla sua preziosità”, si tratta di un ulteriore esempio di come<br />
le mutazioni interne alla Cina comincino a percepirsi amplificate<br />
nel resto del pianeta.
MILANO UNICA<br />
IL TESSILE ITALIANO<br />
CONFERMA LA RIPRESA<br />
Dopo due anni “di lacrime e sangue” per il settore tessile made in Italy, il 2010 ha finalmente confermato le attese<br />
positive. Il giro d’affari è aumentato dell’12% e l’export dell’11% grazie al traino del Far East con la Cina in testa, ma<br />
anche dei mercati tradizionali come Europa e USA. Con queste le premesse a Fieramilanocity è andato in scena<br />
l’appuntamento con Milano Unica, il salone italiano del tessile che ha richiamato oltre 400 espositori.<br />
Finalmente la tanto auspicata<br />
ripresa sembra essere arrivata e<br />
il settore tessile conferma i dati<br />
positivi già evidenziati sei mesi fa.<br />
Benché il giro d’affari del tessile-abbigliamento<br />
in Italia sia ancora lontano<br />
dai valori pre-crisi del 2007 (quando<br />
il fatturato superava i 9 miliardi di<br />
euro), i dati preconsuntivi del 2010<br />
raccolti da Smi-Sistema Moda Italia e<br />
presentati in occasione della dodicesima<br />
edizione di Milano Unica segnano<br />
34 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />
una crescita dei ricavi dell’11,8%, a 7,5<br />
miliardi di euro che ha caratterizzato<br />
in modo pressoché uniforme tutti i<br />
sotto-settori di cui si compone la tessitura.<br />
E l’obiettivo auspicato da tutti è<br />
tornare entro la fine dell’anno ai livelli<br />
del 2008. Alla manifestazione, sotto<br />
il cui ombrello sono ospitate le quattro<br />
fiere Ideabiella, Ideacomo, Shirt<br />
Avenue e Moda In, hanno partecipato<br />
439 espositori (lo stesso numero della<br />
corrispondente edizione del 2010) che<br />
ANDAMENTO DELLA TESSITURA ITALIANA 2007/10<br />
2007 2008 2009 2010<br />
Fatturato 9.345 8.924 6.691 7.480<br />
Δ% 2,0 -4,5 -25,0 11,8<br />
Esportazioni 5.614 5.070 3.729 4.161<br />
Δ% -2,9 -9,7 -26,4 11,6<br />
Importazioni 1.916 1.798 1.434 1.797<br />
Δ% 3,3 -6,2 -20,2 25,3<br />
Saldo commerciale 3.698 3.272 2.295 2.364<br />
Consumo apparente 3.760 3.797 3.070 3.747<br />
Δ% 10,6 1,0 -19,1 22,0<br />
Fonte: SMI - Sistema Moda Italia<br />
di Milena Bello<br />
ANCHE SU WWW.PAMBIANCO.TV<br />
hanno presentato <strong>dal</strong> 15 al 17 febbraio<br />
le collezioni di tessuti per la P/E<br />
2012 su una superficie complessiva<br />
di 60.000 m². Ma cosa ha influito su<br />
questi risultati sicuramente superiori<br />
alle più rosee attese? Come per gli<br />
altri settori merceologici italiani, gli<br />
scambi con l’estero sono stati il motore<br />
della ripartenza. Per l’export si stima<br />
nel 2010 una crescita pari all’11,6%<br />
con un giro d’affari di 4,2 miliardi di<br />
euro. Questo grazie al buon andamento<br />
dei Paesi extra-europei (+11%) che<br />
sono ormai arrivati ad assorbire il 47%<br />
dell’export totale del comparto, con la<br />
Cina in testa (+24,9%) e il recupero<br />
degli Stati Uniti (+13,1%) sopra i 110<br />
milioni di euro. “Il mercato estero e in<br />
particolare Europa, Nord America e<br />
Cina hanno registrato segnali più positivi<br />
rispetto al mercato italiano”, ha<br />
detto Pier Luigi Loro Piana che guida<br />
insieme al fratello Sergio l’omonimo<br />
lanificio. “E nel Paese del Dragone ci<br />
aspettiamo nel 2011 una crescita pari<br />
al 20% rispetto al 2010 guidata <strong>dal</strong><br />
grande numero di aziende locali di<br />
abbigliamento che sempre di più decidono<br />
di puntare sul segmento alto,<br />
acquistando tessuti italiani di qualità.<br />
Anche l’Italia però ha avuto un segno<br />
positivo nel 2010, e gli ordinativi per il
primo semestre 2011 sono aumentati<br />
in modo abbastanza importante”. Gli<br />
fa eco Fabio Foschi, AD di Piacenza<br />
Cashmere che aggiunge: “L’anno è<br />
partito molto bene credo con un<br />
incremento a due cifre rispetto al<br />
2010, in parte anche per anticipi degli<br />
ordinativi rispetto allo scorso anno.<br />
Allora tutti i clienti erano avevamo<br />
il pe<strong>dal</strong>e del freno schiacciato per<br />
studiare il mercato, ma gli ordini sono<br />
arrivati poi durante i mesi successivi”.<br />
“Questo 2011 è sicuramente partito<br />
molto bene, c’è una grande richiesta<br />
in tutto il mondo, c’è voglia di reagire”,<br />
ha aggiunto Franco Ferraris,<br />
AD di lanificio Ermenegildo Zegna. Il<br />
nodo della questione è però il rinca-<br />
Fabio Foschi<br />
ro delle materie prime che in alcuni<br />
casi, come la lana e il cotone, sono<br />
più che raddoppiate per un mix tra la<br />
crescita della domanda e la diminuzione<br />
dell’offerta. “L’incremento - ha<br />
aggiunto Ferraris - è dovuto anche<br />
a una serie di avverse condizioni<br />
meterologiche, non ultima la terribile<br />
alluvione che ha colpito recentemente<br />
l’Australia”. Così, l’accelerazione<br />
potrebbe rallentare la ripartenza a<br />
doppia cifra iniziata nel 2010 e che<br />
dovrebbe proseguire anche nel 2011.<br />
Occorrerà comunque attendere la<br />
fine dell’anno (e prima ancora l’edizione<br />
di settembre di Milano Unica<br />
a settembre) per conoscere la vera<br />
entità di questa ripresa.<br />
Franco Ferraris Pierluigi Loro Piana<br />
MILANO UNICA<br />
SINTERAMA E INDORAMA VENTURES<br />
PCL ACQUISISCONO TREVIRA<br />
Sinterama e Indorama Ventures PCL<br />
e si sono alleate tramite una jointventure<br />
per acquisire Trevira, il produttore<br />
di fibra poliestere con sede a<br />
Bobingen in Germania <strong>dal</strong> liquidatore<br />
Werner Schneider. Con i siti tedeschi<br />
in Bobingen, Guben, e Hattersheim, e<br />
l’impianto di Zielona Góra in Polonia,<br />
Trevira GmbH sarà inserita nel network<br />
globale di Indorama e Sinterama<br />
attraverso una nuova joint-venture<br />
appositamente costituita dai nuovi<br />
partner. La società continuerà tuttavia<br />
ad operare in modo indipendente e il<br />
team attuale sarà ulteriormente rafforzato.<br />
ALBINI CHIUDE IL 2010 A +15%<br />
Albini cresce del 15% nel 2010 a<br />
115 milioni di euro grazie al buon<br />
andamento delle eportazioni non solo<br />
nei mercati emergenti, ma anche in<br />
quelli tradizionali, come Stati Uniti<br />
e Canada e nell’area europea, in particolare<br />
Germania, Olanda e Paesi<br />
Scandinavi. “Questi risultati sono il<br />
frutto dell’attività in ricerca e sviluppo<br />
oggi pari ad oltre l’8% del nostro fatturato”,<br />
ha commentato Silvio Albini,<br />
consigliere delegato del Gruppo. Per<br />
la P/E 2012 il cotonificio, che conta<br />
su quattro marchi, Cotonificio Albini,<br />
Thomas Mason, Albiate 1830 e David<br />
& John Anderson, punta su Giza 45.<br />
Chiamato “la regina” di tutti i tipi di<br />
cotone per la sua fibra lunga e sottile,<br />
Giza 45 è l’elemento di punta della<br />
collezione Goldline firmata Thomas<br />
Mason. La linea Albiate 1830 presenta<br />
invece il progetto Denim: un cofanetto<br />
contenente la prima collezione tessuti<br />
in filato indaco doppio ritorto pensato<br />
per i camiciai tradizionali che hanno<br />
l’esigenza di avere tessuti di altissima<br />
qualità ma in piccole quantità.<br />
23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 35
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ALVIERO MARTINI E’<br />
DI NUOVO IN VIAGGIO<br />
CON ALV<br />
di Carlotta Careccia<br />
ALV, l’acronimo di Andare Lontano Viaggiando, è il brand con cui lo stilista cuneese Alviero Martini si<br />
è ripresentato al panorama italiano della moda. La nuova società, costituita nel 2008, ha il suo quartier<br />
generale nello showroom di Piazza San Babila realizzato da Fabio Novembre, ed è proprio qui che Alviero<br />
Martini ci racconta le mete del suo ennesimo viaggio.<br />
Nel 2008 il signor Alviero Martini ha cominciato un<br />
nuovo percorso. Come nasce ALV?<br />
Per la verità non ho cominciato nel 2008, ma nel 2006.<br />
I due anni che hanno preceduto la costituzione del marchio<br />
infatti, sono stati un periodo di indagine di mercato,<br />
di ricerca e di analisi. Poi, nel 2008, abbiamo preso<br />
una location di prestigio nel pieno centro di Milano e a<br />
quel punto abbiamo ufficializzato il lancio del marchio<br />
con una società, la ALV s.p.a. .<br />
ANCHE SU WWW.PAMBIANCO.TV<br />
E ha fatto realizzare lo showroom da Fabio Novembre…<br />
La scelta di Fabio Novembre nasce soprattutto da una<br />
stima per il suo lavoro. Nel 2000 mi trovavo a New<br />
York e mi era capitato di vedere un negozio realizzato<br />
da lui che mi aveva molto affascinato, perchè riusciva a<br />
coniugare contemporaneità e modernità con la tradizione.<br />
Perciò, quando ho trovato la location di Piazza San<br />
Babila 5 ho immediatamente pensato a lui e così abbiamo<br />
iniziato la collaborazione.<br />
INTERVISTA<br />
23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 37
INTERVISTA<br />
Lo showroom milanese di Piazza San Babila 5, disegnato da Fabio Novembre.<br />
Come avete sviluppato il progetto?<br />
In una sintonia che definirei quasi straordinaria. Avevo<br />
comunicato a Fabio Novembre che mi sarebbe piaciuto<br />
avere uno showroom che ricordasse il concetto di fisica<br />
quantistica, argomento che mi interessa molto. Quindi che<br />
raffigurasse l’atomo, l’energia e le molecole. Lui ha sviluppato<br />
questo tema con indicazioni e suggerimenti, ed in<br />
pochissimo tempo mi ha presentato un progetto credibile<br />
e realizzabile. In poco più di un mese questo team ha realizzato<br />
l’opera, un capolavoro della manodopera italiana. Le<br />
aziende che ci hanno seguito hanno utilizzato la pietra acrilica,<br />
modellata e lavorata in loco, in modo tale da adattarla<br />
perfettamente agli spazi dello showroom.<br />
Qual è la filosofia alla base del marchio ALV?<br />
E’ il concetto del viaggio, che è poi il mio codice genetico.<br />
Non solo per la precedente esperienza, ma perchè caratterizza<br />
tutta la mia vita, così come descritto nella mia autobiografia:<br />
“Un sogno, il mondo in valigia”.<br />
Parliamo di prodotto… Come si articola l’offerta?<br />
Abbiamo due proposte, la prima è il ready to wear, ovvero<br />
una linea di abbigliamento e pelletteria in total look, e<br />
la seconda è il ready to travel, che è una sorta di “pronto<br />
viaggio”, fatto esclusivamente di accessori che vanno <strong>dal</strong>le<br />
valigie fino alle borse. La distribuzione delle due linee è<br />
diversa: il ready to wear si colloca in negozi di abbigliamento<br />
multi-marca, mentre il ready to travel in negozi specializzati<br />
nell’accessorio.<br />
Specificità delle due collezioni?<br />
La ready to wear si compone di circa 120 capi donna di<br />
maglieria e jersey in lana, cashmere e pelle, il tutto made in<br />
Italy e realizzato con un criterio quasi artigianale.<br />
Sono capi altamente personalizzati, cuciti a mano, con un<br />
38 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />
gusto del dettaglio ben preciso. Quest’anno i toni sono giocati<br />
principalmente sul beige e nero e bianco alternati in un<br />
gioco grafico, illuminati da un colore vino in tutte le sue sfumature.<br />
Questa linea di abbigliamento è accompagnata da 8<br />
borse. A due di loro ho dato un nome, la San.ba, in onore di<br />
San Babila, realizzata con dei nodi molto spessi e la Sharon,<br />
una 24 ore da businesswoman ma molto femminile.<br />
Parlava di artigianalità, dove producete?<br />
La crisi si sa, ha colpito un po’ tutti e così abbiamo trovato<br />
delle piccole realtà artigianali, che stavano riadattando la<br />
propria produzione di haute couture … e io ho fatto diventare<br />
la mia linea una “prèt–a–couture”.<br />
E la Ready to Travel?<br />
E’ una collezione composta da tre linee: la passport, la urban<br />
e la JQ. La linea passport è forse quella che mi identifica<br />
maggiormente, perchè gli accessori di questa linea sono<br />
caratterizzati da una texture fatta dei timbri di tutti i viaggi<br />
che ho fatto e che ho conservato in tutti i passaporti, dentro<br />
i quali c’è il monogramma ALV, che fa da liason. La passport<br />
è realizzata in tre principali colori: il safari, il mokka e il<br />
bianco, ed oltre ad avere una piccola parte di bagaglio fatta<br />
di valige e trolley si sviluppa poi in tutta una serie di borse<br />
da lavoro e borse molto femminili. La linea urban invece è<br />
composta da un set di valigie a monogramma in marrone<br />
scuro bordato in alce mokka e stampato su una tela beige.<br />
E’ la linea maggiormente dedicata all’uomo, con una serie<br />
di accessori e dettagli che completano la proposta verso il<br />
consumatore maschile.<br />
Dalla linea urban nasce la linea JQ, caratterizzata <strong>dal</strong> logo<br />
ALV inserito in un timbro postale. Quelle della JQ sono<br />
borse molto femminili e moderne, fatte di un tessuto jacquard,<br />
che ogni anno si colora di pelli in tendenza con la<br />
collezione.
A che donna vi rivolgete?<br />
Ad una donna contemporanea, che non ama più i lustrini<br />
e la femminilità troppo spicciola. La mia è insomma una<br />
donna che vuole rigore ed eleganza, che vuole essere chic<br />
senza penalizzare troppo la femminilità. La parola chiave<br />
che adopero sempre quando facciamo i briefing delle collezioni<br />
è “armonia”.<br />
Come sono distribuite le linee ALV in Italia?<br />
La Ready to Wear è distribuita attraverso lo showroom di<br />
Milano in San Babila 5, che è il nostro quartier generale. In<br />
Italia siamo presenti in circa 80 punti vendita e l’obiettivo è<br />
quello di arrivare a 120, selezionati. La Ready to Travel invece<br />
ha una distribuzione più ampia, e vanta una rete di circa<br />
quindici agenti che coprono le diverse aree del Paese.<br />
Siete presenti anche all’estero?<br />
Per noi estero oggi significa principalmente Medio Oriente<br />
- mi riferisco a Kuwait, Dubai, Abu Dhabi, … ed Estremo<br />
Oriente, quindi Cina, Giappone e Corea che sono interessati<br />
al marchio. Anche la Russia ci sta dando ottime soddisfazioni,<br />
l’Europa invece è ancora indietro.<br />
A quando un monomarca?<br />
Uno spazio proprio è il sogno di qualunque maison e stilista,<br />
il problema è che poi averlo ne comporta la gestione.<br />
Con ALV siamo in procinto di aprire con i partner locali un<br />
monomarca ad Abu Dhabi, e quattro monomarca in Cina<br />
entro il 2012. Al monomarca a Milano ci stiamo pensando,<br />
ma gli spazi che vorremmo al momento sono tutti presidiati<br />
perciò, preferiamo aspettare.<br />
Qual è il fatturato ad oggi e quali sono le vostre previsioni<br />
per il 2011?<br />
Dall’alto Alviero<br />
Martini nello<br />
showroom di Piazza<br />
San Babila e un outfi t<br />
della Ready to Wear<br />
A/I 2010-11.<br />
INTERVISTA<br />
Per il 2010 abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, che era di<br />
1 milione di euro. Nel 2012 prevediamo di raggiungere i 3<br />
milioni di euro.<br />
Se dovesse pensare ad una donna che incarni l’essenza di<br />
ALV, chi sceglierebbe?<br />
La mia donna non è un’esibizionista. Potrebbero essere<br />
Gwyneth Paltrow piuttosto che Cate Blanchett, ma anche<br />
Giovanna Mezzogiorno o Eleonora Abbagnato. In realtà<br />
sono alla ricerca di una testimonial che si identifichi con<br />
questo marchio, ma non voglio un volto che sia in contemporanea<br />
su più campagne e in questo momento quelle che<br />
sarebbero adatte sono irraggiungibili.<br />
23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 39
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COL MECENATISMO NEL SANGUE<br />
di Fosca Palumbo<br />
Conceria e cultura, binomio improbabile? Non per Bonaudo.<br />
Ne è fermamente convinto il presidente Alessandro Iliprandi<br />
che, fedele alla fi losofi a azien<strong>dal</strong>e volta alla ricerca del bello e<br />
della creatività, per i prossimi numeri di Pambiancoweek ha<br />
selezionato quattro designer di rilievo attivi nel campo della<br />
calzatura, della pelletteria e dell’abbigliamento, ai quali ha<br />
scelto di riservare altrettante interviste. Con 90 anni di storia<br />
alle spalle e una sede che ricorda una galleria d’arte moderna,<br />
Bonaudo promuove da tempo l’arte e la cultura, proprio<br />
perché “è <strong>dal</strong>la ricerca del bello che nasce il nuovo”. Non solo<br />
strutture e attrezzature, ma anche persone e creatività per la<br />
conceria con sedi produttive nelle provincie di Milano, Verona<br />
e Firenze che si distacca fortemente dai retaggi del passato,<br />
quando il valore aggiunto delle aziende a monte della fi liera era<br />
ridotto al minimo: “Svolgiamo una ricerca continua – ha com-<br />
Alessandro Iliprandi<br />
ABOUT BONAUDO<br />
mentato Iliprandi - e il mondo dell’arte, i costanti scambi con<br />
stilisti e fotografi sono un’incessante fonte d’ispirazione per le<br />
nostre collezioni e di conseguenza quelle dei nostri clienti, per<br />
cui sempre più spesso svolgiamo progetti su misura”.<br />
Cresciuta anche grazie alle acquisizioni, che le hanno permesso<br />
negli anni di portare in-house le competenze proprie della<br />
produzione di qualità dei classici della tradizione conciaria<br />
italiana come vitelli, vitellini, cervi, canguri e capre, l’azienda<br />
guarda al mondo della creatività con grande interesse. Ed è in<br />
quest’ottica che ha stretto collaborazioni con scuole specializzate<br />
come l’Istituto Europeo di Design (IED) e l’Istituto<br />
Marangoni. “Perché? I giovani sono la linfa del nostro futuro<br />
– ha concluso Iliprandi – sono coloro che porteranno la moda<br />
in giro per il mondo e per un imprenditore investire su di loro<br />
signifi ca investire anche sul proprio futuro”.<br />
Ricerca, innovazione, continuità, risorse umane e prodotti che coniughino stile<br />
e performance. Sono questi i cardini della fi losofi a di Bonaudo, conceria con<br />
alle spalle 90 anni di tradizione, guidata <strong>dal</strong> 1994 <strong>dal</strong> presidente Alessandro<br />
Iliprandi. Specializzata nella produzione dei grandi classici della tradizione<br />
conciaria italiana destinati ai marchi del lusso e dello sportswear, l’azienda<br />
da sempre investe fortemente nel made in Italy e nella creatività, alla ricerca<br />
costante del bello. E proprio al fi ne di perseguire la propria mission azien<strong>dal</strong>e, la<br />
realtà con sedi produttive nelle provincie di Milano, Verona e Firenze ha instaurato<br />
un fruttuoso dialogo con le arti, perché è <strong>dal</strong>la ricerca del bello che nasce il<br />
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23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 41
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EDMUNDO CASTILLO, DESIGNER<br />
DELLA LEGGEREZZA SENZA TEMPO<br />
Originario dell’isola caraibica di Porto Rico, Edmundo Castillo ha fatto di New York la sua città d’adozione, da<br />
quando 25 anni fa ha deciso di trasferirvisi per dare il via alla sua carriera. Una città magica, da cui trae continua<br />
ispirazione e che gli dà l’energia per disegnare le sue decolleté, chanel e zeppe, che fanno sognare ed emozionare<br />
le donne. Il suo tratto distintivo? Non vuole dettare le moda, ma solo crearla.<br />
Collezione P/E 2011<br />
Ph Andrea Barbiroli<br />
42 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />
Ph Andrea Barbiroli<br />
Edmundo Castillo<br />
Quando ha capito che la calzatura femminile sarebbe stata<br />
il suo futuro?<br />
Ero molto giovane, avrò avuto 18 anni. In famiglia sono sempre<br />
stato circondato da donne che portavano le scarpe col tacco,<br />
anche per andare al supermercato. Quel che mi ha sempre<br />
affascinato non sono tanto “i tacchi” in sé, quanto l’effetto psicologico<br />
che questi hanno sulle donne che li indossano.<br />
Come è entrato nel mondo della moda?<br />
Tutto è iniziato quando ho deciso di frequentare la scuola per<br />
diventare illustratore di moda, è lì che ho conosciuto chi mi<br />
avrebbe indicato la strada: Antonio Lopez. Ha notato i miei<br />
lavori e mi ha suggerito di dedicarmi alla calzatura. A quel<br />
punto mi si è aperto un mondo di idee e ho capito che quello<br />
era il mio futuro. Così mi sono trasferito a New York. Eravamo<br />
alla fi ne degli anni ’80 e non c’erano scuole vere e proprie che<br />
potessero iniziare un giovane a questo mestiere, anche perché<br />
io volevo solo disegnare, dare sfogo alla mia creatività.<br />
E il grande salto?<br />
Ho avuto la fortuna di conoscere la stilista Donna Karan che<br />
mi ha assunto per disegnare la collezione scarpe e con lei ho<br />
passato quasi 14 anni. Ricordo che veniva da me e mi chiedeva:<br />
“Come sarà la silhoutte della prossima stagione?” e così,<br />
<strong>dal</strong>la scarpa, partiva la costruzione di tutta la collezione abbigliamento<br />
del brand, perché la scarpa non inseguiva i trend<br />
dettati <strong>dal</strong>l’abbigliamento, ma era l’opposto.<br />
Dove trovava l’ispirazione?<br />
Creavo pensando a cosa la donna avrebbe voluto indossare,<br />
perché la scarpa deve emozionare! Non sono mai partito pensando<br />
ai trend del momento o sulla scia della collezione<br />
abbigliamento, non è nel mio DNA. Infatti, quando<br />
dopo Donna Karan sono andato da Ralph Lauren,<br />
ho fatto fatica a integrarmi, perché lì dovevo seguire<br />
degli input specifi ci. E dopo solo un anno<br />
sono tornato da Donna Karan in qualità di<br />
consulente, mentre iniziavo a dedicarmi alla<br />
mia linea.<br />
Che anno era?<br />
Quando ho lanciato la<br />
collezione Edmondo
Castillo era il 1999, ma contemporaneamente collaboravo già<br />
con diversi brand, tra cui Tod’s e lo spagnolo Castañer. Quando<br />
poi sono stato contattato per seguire la direzione creativa<br />
di Sergio Rossi ho mollato tutto e mi sono dedicato interamente<br />
a questo brand. Era il 2004 ed ero felice di potermi<br />
lanciare in quell’avventura perché potevo creare partendo <strong>dal</strong><br />
nulla, senza imposizioni. E così sono passati quattro anni, dopodiché<br />
ho deciso di tornare alla mia linea.<br />
Non ha però smesso di collaborare con altri brand…<br />
È vero, ad esempio recentemente ho collaborato per la collezione<br />
resort di Oscar de la Renta, che si trova ora nei negozi.<br />
Mi è piaciuto molto perché è pensata per gli americani che<br />
vanno in vacanza in un paese caldo, è una linea nella quale<br />
mi identifi co perché, anche se vivo a New York da 25 anni io<br />
vengo proprio da lì, dai Caraibi. A parte questo, stagione dopo<br />
stagione, ho seguito anche dei fl ash per Narciso Rodriguez,<br />
Tommy Hilfi ger e altri stilisti americani.<br />
Torniamo al suo brand, la P/E 2011 è la prima che propone<br />
dopo il rilancio, qual è il tema della collezione?<br />
Verte tutto intorno alla luce e alla leggerezza, parole che in<br />
inglese si traducono entrambe con “light”. Credo che in questo<br />
momento un’estetica più semplice risulti più fresca. E<br />
con la mia collezione mi sono voluto riappropriare di questo<br />
concetto, per proporre modelli moderni, ma al tempo stesso<br />
senza tempo, che non sentono il passare delle stagioni.<br />
Edmundo Castillo è un vero made in Italy?<br />
Dall’inizio alla fi ne, solo una parte di collezione è realizzata<br />
in Spagna con Castañer, che ha una expertise specifi ca per il<br />
genere espadrillas.<br />
Quando disegna parte <strong>dal</strong> materiale o <strong>dal</strong>la forma?<br />
Tutto parte <strong>dal</strong> colore, poi passo al materiale che per me è<br />
la luce della scarpa, mentre i dettagli relativi all’estetica del<br />
modello arrivano solo dopo, in un secondo momento. Ma a<br />
parte questo, colore, materiale e disegno sono concatenati<br />
uno all’altro, perché il disegno poi può ispirare l’uso di altri<br />
materiali, colori, e così via.<br />
Quali sono i materiali che predilige?<br />
Soprattutto quelli di primissima qualità che sono per me<br />
dei grandi classici. Mi vengono in mente quelli leggeri<br />
come il cervo e il camoscio, quelli<br />
indistruttibili e <strong>dal</strong>la consistenza<br />
molto bella come il canguro, e altri<br />
come i vitellini.<br />
E per quanto riguarda invece<br />
il colore?<br />
I toni del blu, colori<br />
vibranti che ricordano<br />
i make-up<br />
che fanno parte<br />
THE LIGHT<br />
SANDAL<br />
Implementa la<br />
tecnologia ELasolite<br />
sviluppata da<br />
Oryon Technologies<br />
il san<strong>dal</strong>o<br />
luminescente<br />
presentato da<br />
Edmundo Castillo<br />
per la P/E 2011.<br />
CREATIVI<br />
dell’universo femminile. Per me la scarpa può essere paragonata<br />
a un trucco, perché può trasformare la donna completamente.<br />
A seconda della sua forma, a tacco alto o basso, dà<br />
vita ad una nuova silhouette, accentua alcuni punti del corpo<br />
e ne cela altri.<br />
Come descriverebbe il suo stile?<br />
Lo defi nirei sensuale, senza tempo e moderno.<br />
Ci può dare qualche dato di fatturato del suo brand?<br />
Per parlare di numeri è ancora presto, posso dirle che con la<br />
prossima stagione invernale dovremmo raddoppiare rispetto<br />
alla P/E 2011, con cui siamo ripartiti posizionando la collezione<br />
in un numero limitato di negozi. Abbiamo presentato la<br />
A/I 2011-12 presso la Penthouse Suite dell’Hotel Morgan di<br />
New York e andremo poi a Parigi in occasione della settimana<br />
della moda. A parte tutto, quel che mi ha fatto più piacere è<br />
stata la reazione positiva che ho ricevuto <strong>dal</strong>la stampa e i numerosi<br />
feed-back inviati da parte dei miei vecchi clienti, felici<br />
del ritorno sul mercato della collezione Edmundo Castillo.<br />
Punterete anche sull’online?<br />
È il canale del futuro, sebbene in passato fosse impensabile<br />
soprattutto se associato al segmento lusso. Ma ormai le cose<br />
sono cambiate, quindi va senz’altro tenuto in considerazione,<br />
ma senza dimenticare i negozi tradizionali. A proposito di<br />
online, segnali positivi ci sono arrivati <strong>dal</strong> sito di Saks che ha<br />
messo la collezione disponibile online per eventuali prenotazioni<br />
<strong>dal</strong> momento che non hanno ancora ricevuto la merce.<br />
Bé, in una settimana alcuni modelli sono già esauriti e di altri<br />
ne sono rimasti solo un paio di pezzi. Direi che è un buon<br />
inizio!<br />
Lei segue il design… ma chi si occupa della gestione?<br />
Siamo un gruppo di soci e mentre io mi occupo della creatività,<br />
Andrea Barbiroli segue tutta la parte gestionale, commerciale<br />
e amministrativa ed Manuele Bianchi mi supporta<br />
nella creazione della collezione donna. Con lui poi sviluppo<br />
anche il brand Casbia dedicato all’universo maschile, niente<br />
meno che il futuro marito della ragazza Edmundo Castillo.<br />
23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 43
SHOWROOM/UFFICI<br />
MILANO VIA MORIMONDO<br />
da 140 a 6.500 mq<br />
LOCAZIONE/VENDITA<br />
SHOWROOM/UFFICI<br />
MILANO VIA SAVONA<br />
da 200 a 1.000 mq<br />
LOCAZIONE/VENDITA<br />
"M23" è il nuovo progetto dello Studio<br />
Milano Layout per la " Zona Tortona ",<br />
area di riferimento a Milano per i settori<br />
moda, design e comunicazione.<br />
Portineria e servizio di sorveglianza<br />
condominiale.<br />
Terrazzi, giardini e parco condominiale.<br />
Box e posti auto coperti.<br />
Impianto geotermico e classe energetica B.<br />
Legenda Foto<br />
1. Facciata condominio<br />
2. Area verde condominiale<br />
3. Area verde privata<br />
4. Vista interno<br />
All’ interno di uno dei condomini icona per la<br />
comunità moda e design in " Zona Tortona ",<br />
spettacolare progetto architettonico dello<br />
Studio Dordoni.<br />
Portineria e servizio di sorveglianza<br />
condominiale 24/7.<br />
Terrazzi, giardini e parco condominiale.<br />
Posti auto coperti, scoperti e per ospiti.<br />
Classe energetica A.<br />
Legenda Foto<br />
5. Interno super condominio<br />
6. Scorcio condominio<br />
7. Spazio esterno privato<br />
8. Vista interno unità tipo<br />
Orlandinotti Real Estate | Via Morimondo 26 20143 Milano | T +39 02 89 07 98 29 | F + 39 02 92 87 70 51 | info@orlandinotti-re.com<br />
1<br />
3<br />
5<br />
7 8<br />
2<br />
4<br />
6
Sopra, lo scorcio di una stanza arredata con i tessuti<br />
dell’ultima collezione del marchio tedesco Zimmer+Rohde.<br />
Di fi anco, un completo fi rmato <strong>dal</strong> duo inglese Basso<br />
& Brooke che per la P/E 2011 ha proposto artistici mix<br />
<strong>dal</strong>l’immagine usurata con fantasie tipografi che e bouquet<br />
ispirati al découpage.<br />
TESSUTI / NOVITA’ PER LA CASA<br />
LA STOFFA<br />
DELL’ARREDO VA<br />
DI MODA<br />
di Rocco Mannella<br />
Contro la rassicurante semplicità degli arredi votati al<br />
minimalismo irrompono sulla scena dell’home decoration<br />
tessuti stampati e fantasie <strong>dal</strong>la forte personalità,<br />
che ravvivano il dialogo tra la moda e il design d’interni.<br />
Mai come in questo momento gli s� lis� più<br />
proposi� vi e i più evolu� interpre� del tessile<br />
sconsigliano di intraprendere la strada<br />
dell’“este� camente corre� o”, suggerendo<br />
invece interpretazioni non omologate e<br />
liberi voli di fantasia.<br />
Il nuovo credo dell’abbigliamento e<br />
dell’arredo domes� co di tendenza incoraggia<br />
l’ecle� smo, la voglia di osare,<br />
la vivacità croma� ca e tessu� stampa�<br />
<strong>dal</strong> forte impa� o visivo. Ques� ul� mi<br />
nelle collezioni femminili della prossima<br />
PE hanno trovato i loro più convin�<br />
sostenitori in Miuccia Prada,<br />
Basso & Brooke, Jonathan Saunders,<br />
D&G e Mary Katrantzou.<br />
Nei loro campionari invece, gli specialis�<br />
internazionali dell’interior decora-<br />
� on (da Sanderson a Designers Guild,<br />
da Cristopher Farr Cloth a Svenskt Tenn,<br />
da Marcus Brothers a Osborne & Li� le)<br />
hanno messo temporaneamente in na� alina le<br />
� nte unite, le rigorose bicromie e le geometrie<br />
col complesso di inferiorità, promuovendo a pieni<br />
vo� giardini s� lizza� , silhoue� e fi tomorfe, bes� ari<br />
onirici, ritmici mosaici e intarsi dai contras� simultanei.<br />
Bandite le inu� li banalizzazioni del minimalismo,<br />
riaffi ora la passione tu� a inglese per le associazioni<br />
libere e la gioiosa anarchia di mo� vi e composizioni<br />
di memoria new Liberty e Arts & Cra� s.<br />
Riprendono quota anche i decori cari al Funzionalismo<br />
nord-europeo e il “gigan� smo” geometrico<br />
portato al successo dagli ar� s� conce� uali degli<br />
anni Se� anta.<br />
23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 45
TESSUTI / NOVITA’ PER LA CASA<br />
Christopher Farr Cloth<br />
GIARDINI INCANTATI<br />
Il crescente successo di<br />
a� vità come il giardinaggio<br />
e l’or� cultura, pra� cate in<br />
modo sempre più diff uso<br />
come an� doto allo stress<br />
ci� adino, non poteva<br />
non generare un nuovo<br />
decora� vismo “green” e<br />
non rifl e� ersi sul look di<br />
tendaggi, cuscini, divani<br />
e poltrone. In linea con<br />
questa tendenza, il marchio<br />
inglese Osborne & Li� le<br />
ha creato, nei tessu� della<br />
serie Maharani, un arioso intreccio di melograni, girasoli e<br />
foglie eso� che. Dal suo canto, Svenskt Tenn, azienda fondata a<br />
Stoccolma nel 1924, ha arricchito le sue note composizioni di rose,<br />
viole� e, tulipani e giacin� con la sinuosa presenza di immaginari<br />
vola� li <strong>dal</strong> becco e <strong>dal</strong> collo lungo. Felini rampan� e pachidermi da<br />
bes� ario africano movimentano anche le “foreste” in cotone e lino<br />
stampate da Sandberg AB. Christopher Farr Cloth, fi rma londinese<br />
dell’interior decora� on, punta invece sulla fi abesca esuberanza di<br />
bacche, steli e corolle in versione macro.<br />
46 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />
Rousseau il Doganiere, “La promenade<br />
dans la forête”.<br />
Vivienne Westwood Red Label<br />
I capi di sfi lata presentati in queste pagine si riferiscono alle collezioni della prossima P/E.
Osborne & Little Svenskt Tenn<br />
Clements Ribeiro Sandberg Tyg & Tapet AB<br />
TESSUTI / NOVITA’ PER LA CASA<br />
23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 47
TESSUTI / NOVITA’ PER LA CASA<br />
Kvadrat<br />
GEOMETRIE D’ARTISTA<br />
La nuova este� ca massimalista<br />
sceglie il “gigan� smo”<br />
geometrico caro all’arte degli<br />
anni Se� anta e recupera,<br />
con un esuberante uso del<br />
colore, i mo� vi porta� al<br />
successo <strong>dal</strong> Bauhaus e<br />
<strong>dal</strong>la scuola funzionalista. In<br />
sintonia con questo mood, il<br />
marchio danese Kvadrat, ha<br />
commissionato al designer<br />
catalano Cris� an Zuzunaga<br />
un’esclusiva linea di tendaggi Donald Judd, “Installation V”.<br />
cara� erizza� da più stra�<br />
sovrappos� , che danno corpo a misteriose sagome archite� oniche.<br />
Nella linea Casson, Romo, storica azienda di No� ngham che si<br />
è aggiudicata di recente il Queen’s Award for Enterprise, evoca<br />
le modulari sugges� oni degli arredi degli anni Cinquanta con<br />
giochi di righe su fondi fi amma� , lingue appun� te e sagome<br />
eff e� o tangram. Marimekko, che quest’anno festeggia i suoi<br />
primi sessant’anni, propone caleidoscopici incastri nei toni delle<br />
caramelle mentre Cole & Son affi anca a bouquet e rocaille delle<br />
meraviglie spigolose scaglie op� cal.<br />
48 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />
Prada<br />
I capi di sfi lata presentati in queste pagine si riferiscono alle collezioni della prossima P/E.
Romo Marimekko<br />
Marni Cole & Son<br />
TESSUTI / NOVITA’ PER LA CASA<br />
23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 49
FOCUS RETAIL / NEW YORK<br />
TUTTI PAZZI PER SOHO<br />
Si conferma l’area più cool del momento a NY. Sono stati<br />
infatti più di 20 i marchi di moda che hanno aperto nell’aco<br />
di pochi mesi a SOHO (acronimo di South Of Houston<br />
Street) segnando la rinascita di questo quartiere, sempre più<br />
nevralgico per il fashion system newyorkese. Si va dai gioielli<br />
e le borse <strong>dal</strong> sapore indie di Wendy Nichol (147 Sullivan<br />
Street) alle vetrine della boutique Realm (98 Greene Street).<br />
Ma anche i brand dell’establishment internazionale del<br />
lusso hanno scelto le vie di Downtown per aprire i loro nuovi<br />
negozi. Un nome su tutti è Chanel. Lo scorso settembre,<br />
la maison di madamoiselle Coco ha riaperto la sua boutique<br />
al 139 di Spring Street con un party esclusivo al quale hanno<br />
partecipato numerose celebrities come Liv Tyler, Diane<br />
Kruger, Sarah Jessica Parker, Rachel Bilson, Chace Crawford.<br />
Ridisegnata <strong>dal</strong>l’architetto Peter Marino, la boutique di circa<br />
400 m² fonde moda e arte, ospitando sia le collezioni di prêtà-porter,<br />
accessori e i prodotti di bellezza della maison, che le<br />
opere degli artisti Peter Belyi, Alan Rath, Gregor Hildebrandt<br />
e Robert Greene ai quali Chanel ha commissionato dei lavori<br />
ad hoc. Poche centinaia di metri più in là, in Prince Street,<br />
Moncler ha aperto sempre durante la Fashion Week di set-<br />
50 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />
di Milena Bello<br />
C’è un solo aggettivo per definire l’area di South of Houston Street: cool. Il quartiere newyorkese è diventato in meno<br />
di un anno la meta obbligata per gli amanti dello shopping. Il motivo? Più di venti brand hanno aperto i loro negozi<br />
negli ultimi mesi. Da Chanel a Moncler, da Dr. Martens a Lacoste. Ed è solo l’inizio.<br />
tembre il secondo monomarca newyorkese con un evento a<br />
cui hanno partecipato personaggi, tra cui Anna Wintour, direttrice<br />
di Vogue America. Sempre nel mese più cool per la<br />
moda newyorkese, Lacoste ha organizzato un evento dedicato<br />
ai giovani per l’inaugurazione in Prince Street 134 del suo<br />
primo spazio dedicato a L!ve, la collezione per il mondo teen,<br />
ampliamento della linea Red!. Tra le vie della Grande Mela<br />
sono stati affi ssi oltre mille poster raffi guranti il coccodrillo<br />
che, una volta recuperati dai clienti, hanno permesso loro di<br />
acquistare una polo Lacoste Li!ve a soli 20 dollari. Appena un<br />
mese più tardi ha aperto poi i battenti il negozio dell’iconico<br />
marchio britannico Dr. Martens (185 m²) e Converse che<br />
ha inaugurato uno spazio di 650 m² al 560 di Broadway. E<br />
a novembre è stata la volta di Tecnhogym, che ha brindato<br />
all’inaugurazione del suo Wellness Store e showroom su<br />
due piani al numero 70 di Green Street. E poi di American<br />
Eagle Outfi tters con il suo fl agship store al 599 di Broadway<br />
che ha richiamato il giorno dell’opening oltre 700 persone, e<br />
D-A-S-H, la nuova boutique delle sorelle Kardashian che ha<br />
aperto al 119 di Spring Street (vedi box a lato). Perfi no un<br />
must dell’arredo made in Italy come Scavolini è approdato in
In apertura il negozio Converse All Star. In questa pagina <strong>dal</strong>l’alto: il<br />
punto vendita L!ve, la boutique Moncler e lo store Dr.Martens<br />
questo ormai brulicante quartiere newyorkese per inaugurare<br />
al 429 di West Broadway il primo fl agship store negli Usa che,<br />
con i suoi 900 m² disposti su due livelli è anche il più grande<br />
negozio di cucine a Manhattan. Insomma, SoHo è in pieno<br />
fermento, con buona pace dei residenti del quartiere, che non<br />
perdono occasione per lamentarsi per esser stati catapultati<br />
nel giro di pochissimi anni in un gigantesco shopping mall.<br />
Perché in realtà solo nel 2009 le cose erano diverse. Nell’anno<br />
peggiore della crisi infatti il mercato del real estate retail registrava<br />
una media di un negozio chiuso ogni dieci nell’area che<br />
va da West Broadway a Broadway. E secondo alcune società<br />
FOCUS RETAIL / NEW YORK<br />
immobiliari americane i prezzi per metro quadrato a SoHo<br />
sono scesi in quell’anno di oltre il 30% rispetto ai livelli precrisi.<br />
Così, con i prezzi in calo, i proprietari dei negozi hanno<br />
preferito seguire la via dei temporary store - che in breve<br />
hanno impazzato nell’area - piuttosto che abbassare i prezzi<br />
degli affi tti, riducendo per anni la redditività. Nel 2009 sono<br />
approdati i negozi temporanei di Gucci, Anna Sui, Yohji Yamamoto,<br />
Under Armour, Piperline e Zimmermann. E così,<br />
con la frizzante rinascita del quartiere, la lista delle new entry<br />
a SoHo non si ferma qui. I prossimi a tagliare il nastro delle<br />
loro boutique saranno Diane Von Furstemberg (135 Wooster<br />
Street), Ralph Lauren (109 Prince Street) e Alexander<br />
Wang (103 Grand Street) ed Etro, su Spring all’angolo con<br />
Greene St.<br />
ARRIVANO ANCHE LE SORELLE KARDASHIAN<br />
A novembre il quartiere di SoHo ha visto - o subìto a seconda<br />
dei punti di vista - l’inaugurazione del negozio D-A-S-H delle<br />
sorelle Kardashian. Un nome, quello dei Kardashian, meno conosciuto<br />
in Italia ma che invece negli Stati Uniti sta spopolando.<br />
Ereditiere come Paris Hilton, le sorelle Kim, Kourtnery e Khloé<br />
Kardashian sono le fi glie di Kris Jenner e Robert Kardashian,<br />
l’avvocato statunitense che difese il celebre sportivo e attore<br />
O.J. Simpson. Divenute celebri grazie al reality show del 2007<br />
“Al passo con i Kardashian” (cui sono susseguiti numerosi spin<br />
off ancora in onda), le tre sorelle si sono dedicate anche al loro<br />
hobby preferito, lo shopping, aprendo appunto l’insegna multimarca<br />
D-A-S-H, prima in California, poi a Miami e, infi ne, a SoHo.<br />
In breve tempo lo spazio si è trasformato in uno dei negozi di<br />
culto per le fanatiche del fashion system e dello spettacolo (ma<br />
oramai sono un tutt’uno). Il negozio ospita le collezioni di abbigliamento<br />
e accessori di numerosi label nati <strong>dal</strong>la creatività delle<br />
star, come Whitney Eve (protagonista della docu-fi ction americana<br />
“The City”), La Rok, Mason, 6126 Collection by Lindsay<br />
Lohan, Naven e D’Amore. Il punto vendita di SoHo è un pop-up<br />
store <strong>dal</strong> design ambizioso: tavoli, specchi deformanti, scaffali<br />
appesi, pareti bianche. All’interno, oltre appunto alle linee di abbigliamento<br />
e accessori, c’è spazio anche per i souvenir: piccoli<br />
oggetti brandizzati, come le bottiglie d’acqua griffate D-A-S-H<br />
con l’immagine delle sorelle Kardashian (da 10 dollari), candele<br />
e prodotti abbronzanti. Tutto in stile Kardashian, ovviamente, un<br />
po’ trash, ma di sicuro successo.<br />
23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 51
OPERAZIONI M&A<br />
I GIOIELLI ROSATO ALL’AMERICANA RICHLINE<br />
Simona Rosato<br />
È prevista per fine febbraio 2011 la<br />
chiusura dell’accordo di acquisizione<br />
dell’azienda di gioielli Rosato Srl da<br />
parte del gruppo americano Richline<br />
International Srl, filiale della holding<br />
Berkshire Hathaway Inc. e principale<br />
produttore e distributore di gioielleria<br />
negli Stati Uniti.<br />
Obiettivo del gruppo americano è<br />
espandersi e creare una piattaforma<br />
europea.<br />
LA EX MABRO ANDRÀ A BARONTINI<br />
La ex Mabro, l’azienda tessile di<br />
Grosseto messa in liquidazione<br />
<strong>dal</strong>la proprietà, passerà al gruppo<br />
Barontini. “Dopo mesi di trattativa<br />
ho preso atto che l’ex Mabro ha<br />
un futuro”, ha dichiarato l’assessore<br />
della Regione Toscana Gianfranco<br />
Simoncini.<br />
Lo stesso assessore ha dato il nullaosta<br />
al proseguimento dell’attività<br />
Il colosso francese<br />
del lusso Lvmh ha<br />
acquisito il brand<br />
di botanical skincare<br />
Ole Henriksen,<br />
che era entrato a far<br />
parte dei brand di Sephora nel 2006.<br />
Nell’affare non è inclusa la Henriksen<br />
Spa di Los Angeles.<br />
52 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />
Il marchio Rosato faceva precedentemente<br />
capo al gruppo Mariella Burani<br />
Fashion Group che, fino al 2009, ha<br />
detenuto una quota pari al 50% del<br />
capitale poi riacquistata <strong>dal</strong>la holding<br />
della famiglia Rosato. “Questa è per<br />
noi una grandissima opportunità di<br />
crescita ed espansione. Sono sicura<br />
che saremo in grado di far apprezzare<br />
ed amare il design e la perfezione dei<br />
nostri gioielli Made in Italy”, ha commentato<br />
Simona Rosato che resterà<br />
a capo del team che si occuperà della<br />
creatività e dello stile.<br />
“Simona Rosato e il suo gruppo di<br />
lavoro”, ha dichiarato il presidente di<br />
Richline Dave Meleski, “rappresentano<br />
un esempio di modernità ed innovazione.<br />
Siamo sicuri che, con il nostro<br />
supporto finanziario, potranno continuare<br />
a creare gioielli sempre nuovi ed<br />
originali con i quali rafforzare la presenza<br />
del Made in Italy in mercati già<br />
aperti e conquistarne di nuovi”.<br />
dello stabilimento tessile grossetano.<br />
È quindi di fatto sancito l’accordo<br />
con l’imprenditore tessile pratese<br />
Andrea Barontini per il passaggio di<br />
proprietà.<br />
Ai circa 250 lavoratori dell’azienda<br />
è stata fornita la garanzia del proprio<br />
riassorbimento entro due anni<br />
attraverso lo strumento della cassa<br />
integrazione.<br />
IL BRAND DI SKINCARE OLE HENRIKSEN PASSA A LVMH<br />
In un’intervista al quotidiano americano<br />
Wwd, il fondatore Ole<br />
Henriksen ha confermato che continuerà<br />
a sviluppare prodotti per la<br />
linea e ad agire come portavoce del<br />
brand nel suo ruolo di creativo.<br />
La società continuerà ad essere<br />
basata a Los Angeles, e prevede di<br />
nominare un nuovo amministratore<br />
IL GRUPPO OBERALP ACQUISISCE<br />
POMOCA<br />
Heiner Oberrauch<br />
Il Gruppo Oberalp, titolare dei marchi<br />
Salewa, Dynafit e Silvretta, ha acquisizito<br />
Pomoca, azienda svizzera leader<br />
nella produzione di pelli per lo sci e<br />
l’alpinismo. L’accordo prevede che la<br />
famiglia Dufour, titolare di Pomoca,<br />
resti a capo della direzione azien<strong>dal</strong>e. Il<br />
brand sarà considerato come una business<br />
unit autonoma in Svizzera, con<br />
l’obiettivo di creare in questo paese un<br />
“centro di eccellenza” che abbia come<br />
punto di forza lo sviluppo e la produzione<br />
di pelli conto terzi. Pomoca,<br />
che da anni è un partner di Dynafit, si<br />
avvarrà quindi della consolidata esperienza<br />
nel mondo degli sport alpini e<br />
alle capacità di distribuzione internazionale<br />
del gruppo Salewa. “Chiudiamo<br />
il 2010 con il migliore risultato della<br />
storia dell’azienda”, afferma soddisfatto<br />
Heiner Oberrauch, presidente del<br />
gruppo Oberalp-Salewa. Nonostante<br />
le difficoltà che hanno caratterizzato<br />
i mercati finanziari e le vendite del<br />
comparto outdoor, il gruppo ha chiuso<br />
il 2010 con un fatturato di 165 milioni<br />
di euro, in crescita del 9% il risultato<br />
dell’anno precedente.<br />
delegato che riferirà direttamente a<br />
David Suliteanu, presidente e CEO<br />
di Sephora Americas. Il marchio Ole<br />
Henriksen è venduto in 25 paesi, con<br />
una grande presenza in Scandinavia<br />
ed è in procinto di entrare in Messico<br />
e in Brasile grazie ad accordi tra il<br />
gruppo Lvmh (Sephora) e partner<br />
locali.
LICENZE<br />
UNGARO FUCHSIA CONTINUA CON<br />
MARIELLA BURANI FASHION GROUP<br />
Emanuel Ungaro conferma la fiducia<br />
a Mariella Burani Fashion Group e<br />
rinnova per altri cinque anni l’accordo<br />
per la produzione e distribuzione di<br />
Ungaro Fuchsia, seconda linea donna<br />
del marchio. La licenza, già attiva da<br />
alcuni anni, è stata riformulata dopo<br />
che Mariella Burani Fashion Group,<br />
in amministrazione straordinaria <strong>dal</strong><br />
marzo 2010, ha subito una riorganizzazione<br />
interna con l’arrivo dei commissari<br />
nominati <strong>dal</strong> Ministero dello<br />
Sviluppo Economico. La collezione A/I<br />
2011-12 Ungaro Fuchsia sarà distribuita<br />
nei principali mercati con una particolare<br />
attenzione a quello statunitense.<br />
“Dopo il debutto del designer britannico<br />
Giles Deacon come art director<br />
nell’ottobre del 2010, con la presentazione<br />
della sua prima collezione di<br />
Emanuel Ungaro, il rilancio<br />
della nostra seconda linea<br />
donna, Ungaro Fuchsia, è<br />
un passo importante per il<br />
nostro marchio”, ha spiegato<br />
Marie Fournier, direttore<br />
generale di Emanuel Ungaro.<br />
“I buyer hanno sempre riconosciuto<br />
la maestria e la<br />
capacità di Mariella Burani<br />
Fashion Group per la produzione<br />
e distribuzione di<br />
collezioni di qualità e posizionamento<br />
di prezzo eccellente.<br />
Siamo estremamente<br />
lieti di continuare la nostra<br />
collaborazione con loro”.<br />
54 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />
P&G PRESTIGE FARÀ ANCHE I COSMETICI DI GUCCI<br />
Gucci e P&G Prestige hanno rinnovato<br />
ed esteso l’accordo di licenza per<br />
la produzione, vendita e distribuzione<br />
mondiale di profumi a marchio<br />
Gucci. L’accordo iniziale tra le due<br />
parti era stato firmato nel giugno 2006<br />
e, con questo rinnovo, la licenza viene<br />
ampliata a tutti i prodotti di bellezza,<br />
ossia cosmetici e prodotti per la<br />
cura della pelle che si aggiungeranno ai<br />
profumi. “Stiamo lavorando con P&G<br />
Prestige da ormai quasi cinque anni<br />
durante i quali abbiamo posizionato<br />
Gucci come uno dei marchi leader<br />
nei profumi di lusso”, ha detto Patrizio<br />
di Marco, presidente e AD di Gucci.<br />
“Questo risultato è stato raggiunto<br />
grazie a una razionalizzazione della<br />
nostra linea di prodotti e del network<br />
mondiale di distribuzione e, successi-<br />
Patrizia Pepe fa il suo esordio nella<br />
profumeria. Il brand che fa capo alla<br />
Tessilform di Capalle (Fi) ha infatti<br />
lanciato due fragranze, “Patrizia”<br />
e “Pepe”, insieme alla Beauty San<br />
Spa, che produce in licenza anche<br />
i profumi di Costume<br />
National. Testimonial nella<br />
campagna pubblicitaria ad<br />
esse dedicata è Dorothée<br />
Gilbert, ètoile dell’Opéra di<br />
Parigi, che è stata fotografata<br />
da Sonia Sieff. Le nuove fragran-<br />
NUOVO ACCORDO DI DISTRIBUZIONE E NUOVA LICENZA PER N°21<br />
N°21, il marchio guidato <strong>dal</strong>lo stilista<br />
Alessandro Dell’Acqua, ha siglato un<br />
nuovo accordo di distribuzione della<br />
linea di prêt-à-porter femminile, affidando<br />
alla newyorkese The Hive, il<br />
mercato degli Stati Uniti e di tutto il<br />
nord America.<br />
The Hive, guidata da Stefano e Julia<br />
Larese, con uno showroom di 600 m²<br />
a New York nel quartiere di Chelsea,<br />
si occuperà della distribuzione del<br />
vamente, con il lancio di una serie di<br />
nuove fragranze di grande successo,<br />
come Gucci by Gucci for Men, Flora<br />
by Gucci e, più recentemente, Gucci<br />
Guilty’’, ha concluso di Marco.<br />
PATRIZIA PEPE LANCIA IL SUO PRIMO PROFUMO CON BEAUTY SAN<br />
marchio oltreoceano con l’obiettivo<br />
di assicurare a N°21 una presenza<br />
costante e crescente in tutto il territorio.<br />
Inoltre è stato siglato un accordo<br />
di licenza quinquennale con la veneta<br />
Peron Shoes per la produzione delle<br />
calzature donna mentre allo showroom<br />
Massimo Bonini di Milano sarà<br />
affidata l’intera distribuzione delle<br />
calzature e degli accessori.<br />
”N°21 si appresta a sfilare per la terza<br />
Patrizio di Marco<br />
ze sono in vendita nei monomarca<br />
Patrizia Pepe e in selezionate profumerie<br />
e department store.<br />
stagione ed è una realtà in forte e<br />
costante crescita”, ha affermato<br />
Alessandro Dell’Acqua, che ha lanciato<br />
il marchio a febbraio dello scorso<br />
anno e di cui lo stilista è unico<br />
proprietario.<br />
“Sono molto soddisfatto dei risultati<br />
ottenuti fino ad ora e sono certo che<br />
questi ulteriori accordi ci aiuteranno<br />
a raggiungere tutti gli obiettivi che ci<br />
siamo prefissati”.
ISTANBUL FASHION WEEK<br />
PROGETTI AMBIZIOSI<br />
PER LA MODA TURCA<br />
Si spengono le luci sulla quarta edizione della Istanbul<br />
Fashion Week, che si è tenuta <strong>dal</strong> 3 al 6 febbraio<br />
nella moderna Costantinopoli. La passerella della<br />
Santralistanbul Main Gallery è stata calcata da ben 9 brand e<br />
18 stilisti, per un totale di 21 sfilate dell’A/I 2010-11. I visitatori<br />
sono stati all’incirca 40.000, di cui 200 appartenenti<br />
alla stampa internazionale e più di 500 buyer provenienti<br />
soprattutto da Russia, Francia, Inghilterra, Scandinavia,<br />
Germania, Olanda, Spagna e Italia. Andata in scena per la<br />
prima volta nell’agosto del 2009, in sole quattro stagioni<br />
la settimana della moda turca ha registrato un incremento<br />
su tutti i fronti. Oltre alla crescita del numero di marchi<br />
partecipanti (inizialmente 14), sono aumentati anche gli<br />
investimenti stanziati per la manifestazione, passari da 25<br />
milioni di dollari dell’esordio ai 28 milioni attuali. La fashion<br />
week è stata organizzata <strong>dal</strong>la ITKIB, la Istanbul Textile and<br />
Apparel Exporter Associations, in collaborazione con la<br />
Fashion Designers Association, la United Brands Association,<br />
la Istanbul Fashion Academy e lo sponsor Agaoglu. “Ad oggi<br />
siamo inclusi nei primi 15 eventi di moda a livello mondiale”<br />
ha affermato il presidente della ITKIB Hikmet Tanriverdi “e<br />
56 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />
ANCHE SU WWW.PAMBIANCO.TV<br />
Un concerto del cantante turco più in voga del momento, Emre Altug, alla fine della<br />
sfilata di Derimod. Dita von Teese che con passo felpato calca la pesserella di Damat<br />
Tween e un tripudio di pelle in tutti i trattamenti e colori. Bastano queste tre cose a<br />
descrivere perfettamente l’atmosfera della fashion week turca, che entro un decennio<br />
vuole essere il quinto punto di riferimento del fashion system a livello mondiale.<br />
vogliamo che entro il 2023<br />
Istanbul diventi uno dei 5 poli<br />
della moda più importanti del<br />
mondo, perché la settimana<br />
della moda dovrà riflettere il<br />
successo dei nostri esportatori”.<br />
La Turchia è infatti il principale<br />
esportatore a livello mondiale<br />
di pelle double-face e fra<br />
i primi produttori di pelle al<br />
mondo. “Il giro d’affari sfiora gli<br />
1,3 miliardi di dollari e l’intento<br />
è di arrivare a 5 miliardi<br />
di dollari entro il 2023”, ha<br />
affermato Ruken Mizrakli,<br />
VP di ITKIB e proprietaria<br />
della società B.Sc.<br />
Industrial Eng. “La mia<br />
azienda produce pelle ed<br />
oltre ad essere fra i principali<br />
fornitori delle più importanti<br />
di Carlotta Careccia
Da sinistra in senso orario: due immagini della sfilata di Derimod e<br />
un’ammiccante Dita von Teese che ha chiuso la sfilata di Damat Tween.<br />
aziende del lusso, partecipa a tutte le manifestazioni più<br />
significative del settore, come Lineapelle a Bologna e<br />
Lecuir a Parigi. I nostri principali mercati comunque<br />
rimangono la Russia, l’Europa e gli Stati Uniti”. L’intento<br />
della settimana della moda turca è promuovere proprio il<br />
comparto di abbigliamento e pelletteria del Paese, come<br />
ha spiegato Cem Kaprol, il presidente della Istanbul<br />
Fashion Week. “La Turchia ha iniziato negli ultimi anni<br />
‘70 con l’esportazione, ed era molto price-oriented” ha<br />
affermato Kaprol. “In una seconda fase i prezzi sono<br />
aumentati e la qualità era buona, pertanto abbiamo incoraggiato<br />
i nostri produttori ad andare all’estero e a partecipare<br />
alle principali manifestazioni a livello mondiale.<br />
Infine, abbiamo spinto le Università a creare più corsi di<br />
laurea, per dare ancora più valore ai nostri prodotti. In<br />
questo momento stiamo attraversando una quarta fase: la<br />
Turchia vive un buon momento economico ma non possiamo<br />
più competere a livello di prezzo, perciò abbiamo<br />
bisogno di designer che possano trainare l’industria della<br />
moda. E per questo stiamo incoraggiando i nostri marchi<br />
a farsi conoscere all’estero”. Tenendo fede a questo proposito,<br />
Kaprol ha anticipato che per la quinta edizione<br />
della IFW, che si terrà ad agosto 2011, è in programma<br />
uno scambio culturale con la Francia, ma i dettagli sono<br />
ancora top secret.<br />
PELLE, JEANS E<br />
TANTA GRINTA<br />
“Leather forever” diceva Franco<br />
Moschino, e questa frase andrebbe<br />
certamente a genio agli stilisti che<br />
hanno calcato la passerella della<br />
Istanbul Fashion Week.<br />
L’uomo e la donna turca hanno sfilato<br />
insieme sulla passerella della<br />
Santralistanbul, che ogni ora e<br />
mezza presentava la sfilata di uno<br />
dei 21 marchi che hanno partecipato.<br />
Quella che viene fuori <strong>dal</strong>la quattro<br />
giorni di sfilate turca è una donna<br />
indipendente e che ha voglia di farsi<br />
notare. Largo infatti alla pelle lavorata<br />
e borchiata, a toni rosso fuoco, e<br />
a gonne lunghe con spacchi vertiginosi,<br />
come quelle di Derimod.<br />
Mavi invece ha proposto uno stile<br />
country-rock, tutto incentrato sulla<br />
sua specialità che è il jeans ed ha<br />
reclutato per l’occasione la top<br />
model brasiliana Alice Dellal.<br />
Motivi floreali e mood etereo invece<br />
per Gunsei Turkay, che ha trasmesso<br />
prima della sfilata un video in cui si<br />
spiega che la collezione è la declinazione<br />
dell’amore che si evolve e<br />
cambia forma.<br />
Dai toni un po’ fast fashion, Damat<br />
Tween ha messo in scena donne e<br />
uomini classici, arruolando anche<br />
una Dita Von Teese che in smoking<br />
ha attraversato la sala con fare<br />
provocante, con tanto di sigaretta<br />
fumante tra le mani.<br />
Dalle forme e volumi che sposano il<br />
gusto occidentale e che ricordano<br />
vagamente lo stile Miu Miu è stata<br />
invece la sfilata di Mehtap Elaidi,<br />
che con suoi outfit in bianco e nero<br />
spruzzati di arancione si è differenziata<br />
dagli altri marchi per il suo stile<br />
un po’ più minimal.<br />
L’uomo turco infine ama i bordi delle<br />
giacche cangianti e i pantaloni<br />
stretti, possibilmente in gessato, ma<br />
quando va nei club predilige il total<br />
look in pelle per una coppia turca<br />
dai toni un po’ aggressivi!<br />
Dall’alto: sfilata di Mavi, Damat Tween e<br />
Methap Elaidi<br />
ISTANBUL FASHION WEEK<br />
23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 57
Insights by<br />
OSSERVATORIO SUGLI ACQUISTI DEI TURISTI STRANIERI IN ITALIA: FOCUS SULLE TOP CITTÀ ITALIANE<br />
Milano in testa. A Firenze boom di acquisti dei cinesi (+90%)<br />
Calle Larga XXII Marzo a Venezia<br />
Secondo i dati di Global Blue l’anno<br />
2010 è stato più che positivo per il Tax<br />
Free Shopping che ha, infatti, archiviato<br />
l’anno con una crescita superiore<br />
del 36% rispetto all’anno precedente.<br />
Ad attrarre maggiormente i turisti<br />
extraeuropei è stata la moda, che<br />
ha catalizzato ben il 76% delle spese,<br />
seguita <strong>dal</strong>la gioielleria con il 14%<br />
degli acquisti.<br />
I turisti che affollano l’Italia hanno<br />
scelto come meta preferita per lo<br />
shopping Milano (39%), seguita poi da<br />
Roma (24%) e Firenze (12%). Venezia,<br />
tuttavia, ha registrato l’incremento<br />
maggiore della spesa. Il capoluogo<br />
veneto, infatti, pur rappresentando una<br />
quota di mercato nettamente inferiore<br />
(7%) rispetto alle città già citate, ha<br />
aumentato il volume di acquisti compiuti<br />
del 53%.<br />
Su Milano, Roma e Venezia, in testa al<br />
podio come heavy spender troviamo i<br />
turisti russi che crescono quasi ovunque<br />
con una media del 30%.<br />
Firenze, invece, vede in testa alla classifica<br />
delle nazionalità i cinesi, che rappresentano<br />
il 17% del totale del mercato,<br />
con un incremento pari al 90%.<br />
58 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />
Boom di acquisti da parte dei turisti<br />
cinesi anche a Milano e Venezia, dove<br />
si piazzano in seconda posizione con<br />
una crescita rispettivamente del 100%<br />
e 135%. Per quanto riguarda Roma,<br />
invece, risulta forte la presenza di turisti<br />
provenienti <strong>dal</strong> Sol Levante con una<br />
percentuale pari al 16% della spesa, in<br />
progresso del 10%.<br />
Infine, gli americani mantengono il<br />
terzo o quarto posto un po’ ovunque,<br />
privilegiando però il capoluogo fiorentino<br />
dove, con un peso sul totale del<br />
Tax Free del 13%, hanno visto aumentare<br />
la loro spesa del 29%.<br />
In merito allo scontrino medio, il più<br />
elevato arriva <strong>dal</strong> capoluogo lombardo<br />
e si attesta a Euro 848.<br />
Toccando in ultimo le Top streets,<br />
ottime performance giungono da<br />
Venezia che registra in Calle Larga<br />
XXII Marzo un +87% rispetto all’anno<br />
precedente. A Firenze l’area di via<br />
Strozzi archivia l’anno con un +54%,<br />
mentre la Galleria Vittorio Emanuele<br />
II a Milano e Via Condotti a Roma<br />
chiudono entrambe con un +41%.<br />
Galleria Vittorio Emanuele II a Milano<br />
Contact Global Blue: taxfree.it@global-blue.com – 0331 1778 000<br />
LE TOP CITTÀ DEL TAX FREE SHOPPING *<br />
Gen-Dic 2010 vs. Gen-Dic 2009<br />
Milano 39%<br />
Roma 24%<br />
Firenze 12%<br />
Venezia 7%<br />
Napoli 2%<br />
Altre 16%<br />
* Analisi su GB Index
APERTURE MONOMARCA sponsored by<br />
L’EASY-TO-WEAR DI CACHE CACHE<br />
ARRIVA A NERVIANO<br />
Cache Cache punta a raggiungere<br />
quota 100 bandierine in Italia entro<br />
i primi mesi dell’anno e, sulla scia di<br />
questo obiettivo, inaugura il punto<br />
vendita a Nerviano (MI), all’interno<br />
del centro Commerciale Auchan.<br />
L’insegna francese, il cui nome fa<br />
riferimento al gioco del nascondino,<br />
fa capo al Gruppo Beaumanoir di<br />
Saint Malo e vanta un network retail<br />
di 1.000 boutique di cui circa la metà<br />
in Francia e 90 nel Belpaese, area che<br />
in tre anni è arrivata a rappresentare<br />
il secondo mercato a livello europeo<br />
dopo quello domestico. All’interno<br />
della boutique di Nerviano, che si<br />
estende su una superficie di vendita<br />
di 220 m², sono presenti le collezioni<br />
di abbigliamento a prezzi accessibili<br />
del brand. Destinate a donne attente<br />
alle tendenze moda, ma anche ai<br />
prezzi, le proposte vertono intorno al<br />
motto easy-to-wear, easy to buy.<br />
E.MARINELLA APRE A LONDRA A MAYFAIR<br />
Continua l’espansione all’estero<br />
dell’azienda napoletana E.Marinella,<br />
con l’inaugurazione prevista a maggio<br />
di una boutique nel prestigioso<br />
quartiere londinese dello shopping<br />
di lusso di Mayfair, al 54 di Maddox<br />
Street. Anche in questo caso il progetto<br />
è curato <strong>dal</strong>l’architetto Simone Del<br />
Portico e la nuova boutique di 32 m²,<br />
gestita direttamente, riproporrà l’atmosfera<br />
di cordialità e calda accoglienza<br />
che <strong>dal</strong> 1914 distingue il negozio di<br />
Napoli, più un salotto che uno spazio<br />
60 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />
TRIPLETTA A CANCUN PER ROCCA<br />
Il Gruppo Damiani, che produce e<br />
commercializza gioielli di alta gamma,<br />
ha aperto con la sua controllata Rocca<br />
tre nuove boutique in Messico, a<br />
Cancun. I negozi, che si trovano presso<br />
il centro commerciale Kukulcan<br />
Plaza, presso l’Hotel Ritz Carlton e<br />
presso il centro commerciale La Isla<br />
distribuiscono oltre a tutti i marchi<br />
del Gruppo – Damiani, Calderoni<br />
1840, Salvini, Alfieri & St. John e Bliss<br />
- i marchi in licenza e diversi marchi<br />
di orologeria.“Il Gruppo Damiani è<br />
interessato all’espansione nei mercati<br />
esteri”, ha affermato Guido Damiani,<br />
presidente e AD del Gruppo Damiani.<br />
“Le aree del centro e del sud America<br />
si stanno mostrando molto recettive e<br />
interessate al settore della gioielleria e<br />
dei prodotti Made in Italy. L’apertura<br />
BELL & ROSS INAUGURA A HONG KONG<br />
Bell & Ross continua la sua espansione<br />
nei mercati internazionali e punta<br />
a crescere in Cina, dove ha appena<br />
inaugurato una boutique monomarca<br />
commerciale. “Rappresento una realtà<br />
famigliare e artigianale profondamente<br />
legata alla città di Napoli - ha detto<br />
Maurizio Marinella - e non voglio che<br />
questa caratteristica vada perduta. Ho<br />
valutato attentamente l’espansione<br />
commerciale selezionando le città in<br />
cui essere presente. Penso che questa<br />
nuova apertura in una città cosmopolita<br />
come Londra rappresenti un’ulteriore<br />
sfida che sono certo rafforzerà il<br />
mio marchio e l’immagine del made in<br />
Naples all’estero”.<br />
di queste tre boutiques rientra nella<br />
strategia di espansione della catena<br />
di gioielleria e orologeria multibrand<br />
Rocca sia in Italia che all’estero attraverso<br />
l’apertura di nuovi negozi diretti,<br />
in franchising o attraverso joint-ventures<br />
con acquisizione di quote sia<br />
minoritarie che maggioritarie”.<br />
a Hong Kong, la quinta aperta in Asia<br />
nel 2010.<br />
Questa volta ha scelto il centro commerciale<br />
Elements, disegnato <strong>dal</strong>l’architetto<br />
Benoy, uno dei più ambiti<br />
punti strategici per visibilità e prestigio<br />
della città.<br />
Qui il brand di orologi si è ritagliato<br />
uno spazio di 40 m² caratterizzato da<br />
un ambiente moderno e accogliente<br />
che combina il nero delle vetrine con<br />
pannelli di legno pregiato, trasmettendo<br />
ai visitatori una sensazione di accoglienza<br />
e di avanguardia.<br />
TORY BURCH DEBUTTA A LONDRA<br />
Tory Burch ha aperto la sua prima<br />
boutique nel Regno Unito. Il flagship<br />
di Londra misura 390 m² e si trova<br />
al 149 di New Bond Street. “Il negozio<br />
non è enorme, ma è la dimensione<br />
perfetta per noi e poi c’è una tale<br />
energia in New Bond Street”, ha detto<br />
Tory Burch, fondatrice e presidente<br />
del marchio, entrata nel 2010, nella<br />
classifica Forbes delle 100 donne più<br />
influenti al mondo. Il suo marchio è<br />
oggi distribuito in 45 negozi monomarca<br />
in Usa e in Asia.
NUOVO MONOMARCA NELLA VILLE<br />
LUMIÈRE PER GIAMBATTISTA VALLI<br />
Giambattista Valli ha aperto la sua<br />
prima boutique monomarca a Parigi<br />
in rue Boissy d’Anglas. Il negozio,<br />
che occupa una superficie di 150 m²,<br />
è composto da tre stanze separate,<br />
dominate <strong>dal</strong> colore “Rosa Duchessa di<br />
Windsor”, tutte arredate con elementi di<br />
design <strong>contemporaneo</strong> e pezzi originali<br />
di Tony Duquette e Piero Fornasetti,<br />
candele firmate da Valli per Cire<br />
Trudon, una limited edition di borse<br />
disegnate per Roberta di Camerino, le<br />
fragranze di Wig Room e pezzi unici<br />
di gioielleria di Luigi Scialanga. “Nel<br />
momento in cui si apre la porta - ha<br />
detto lo stilista Giambattista Valli - si<br />
può percepire il feeling del mio atelier,<br />
è come se si entrasse nella mia casa, nel<br />
mio mondo, nel mio lifestyle. Considero<br />
questo spazio come la casa dei miei<br />
vestiti”, ha concluso Valli.<br />
NUOVA VETRINA PRADA A TAIPEI<br />
Prada ha inaugurato un nuovo<br />
monomarca a Taipei, nel cuore della<br />
city. Lo spazio, si estende su una<br />
superficie di circa 500 m² su due livelli<br />
e ospita le collezioni di borse, accessori<br />
e abbigliamento del brand guidato<br />
da Patrizio Bertelli e Miuccia Prada.<br />
Il layout del negozio è caratterizzato<br />
<strong>dal</strong>la geometria regolare della facciata<br />
che ricorda una parete di mattoni ed<br />
è composta da moduli retro illuminati<br />
di forma rettangolare. I materiali<br />
trasparenti con cui è realizzata<br />
permettono di vedere lo spazio interno<br />
sia passeggiando su strada, attraverso<br />
i vetri della facciata, sia camminando<br />
sotto il portico antistante, da cui è ben<br />
visibile il soffitto a doppia altezza che<br />
caratterizza il primo piano.<br />
TOMBOLINI APRE A PARIGI<br />
Tombolini rafforza la sua presenza<br />
all’estero con l’apertura della boutique<br />
a Parigi, in Rue Etienne Marcel,<br />
vicino alla centrale Place de Victoire.<br />
Lo spazio, di 200 mq, si sviluppa su<br />
due livelli e accoglie le collezioni del<br />
marchio italiano di abbigliamento<br />
maschile formale. “Gli investimenti<br />
nella rete retail rafforzano il nostro<br />
posizionamento sul mercato mondiale”,<br />
ha affermato Fiorella Tombolini,<br />
presidente di Tombolini Industrie Srl.<br />
“Parigi è una città dinamica, capitale<br />
del lusso e dello shopping. La location<br />
RITUALS APPRODA IN ITALIA CON DUE NUOVI STORE<br />
Rituals, il marchio che unisce prodotti<br />
per la cura della persona a quelli per<br />
la casa, arriva in Italia, mercato in cui è<br />
previsto un forte piano di espansione.<br />
Dopo aver riscosso un successo<br />
internazionale in soli undici anni <strong>dal</strong>la<br />
fondazione, Rituals sceglie per l’apertura<br />
dei primi monomarca pilota, due città<br />
del centro-nord, Brescia e Cremona.<br />
L’ingresso in Italia rappresenta un<br />
passo significativo nella strategia di<br />
espansione del brand olandese guidato<br />
Raymond Cloosterman, che si pone<br />
come obiettivo, nei prossimi dieci anni,<br />
di incrementare le aperture dei suoi<br />
LANVIN SBARCA IN RODEO DRIVE<br />
La maison francese Lanvin apre il 4°<br />
punto vendita oltreoceano e dopo<br />
New York, Las Vegas e Bal Harbour<br />
(in Florida) inaugura uno store a Los<br />
Angeles, in Rodeo Drive.<br />
L’espansione distributiva all’estero<br />
della maison è legato al momento<br />
positivo, anche in termini economici,<br />
che il marchio sta attraversando grazie<br />
al successo della creatività di Alber<br />
Credo nel sole<br />
anche di notte<br />
(Gregory Corso)<br />
APERTURE MONOMARCA<br />
di Rue Etienne Marcel, in un palazzo<br />
d’epoca, tipicamente parigino, è per<br />
noi ideale per la presenza del brand in<br />
questa importante città”.<br />
punti vendita portando il numero dei<br />
negozi a mille. Solo in Italia, nel 2011,<br />
sono previste una decina di aperture<br />
tra punti vendita e corner inseriti in<br />
catene distributive.<br />
Elbaz che, tra l’altro, ha ispirato una<br />
collaborazione con H&M.<br />
Il CEO Thierry Andretta ha scelto<br />
Rodeo Drive perché l’obiettivo del<br />
brand francese è di essere presente con<br />
un flagship store come le altre griffe<br />
nelle principali strade del lusso. Lo<br />
spazio ospiterà borse, abiti e completi<br />
da uomo per una superficie totale di<br />
420 m².<br />
Cambia il mondo del retail ma resta invariata la competenza di<br />
18montenapoleone Retail Consultancy & Brokerage, team che<br />
ha ideato e accompagnato nello sviluppo il Quadrilatero della<br />
moda e del lusso. Quale sia oggi la vostra visione - fl agship store<br />
imponente, location per un understatement malizioso, blitz con<br />
i temporary shop - 18montenapoleone è pronta a soddisfare la<br />
vostra voglia di crescita e innovazione. www.18montenapoleone.it<br />
18@18montenapoleone.it<br />
23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 61
UPCOMING BRANDS<br />
Quando la classe non è acqua<br />
Megan Park ha dato vita alla sua collezione circa otto anni fa a Londra e da allora fa<br />
realizzare i suoi capi esclusivamente da un’azienda indiana di base a Delhi. Segno di<br />
riconoscimento sono i particolari ricami a mano ed i tessuti leggeri e senza tempo.<br />
Focus di tutti gli outfi t è l’unicità del ricamo a mano, tanto che la designer affi anca<br />
spesso gli artigiani indiani nella lavorazione dei capi. Nell’ultimo anno Megan Park<br />
ha spostato la sede del marchio da Londra a Melbourne, dove ha anche aperto un<br />
monomarca. I capi sono distribuiti in Italia <strong>dal</strong>lo showroom milanese Paraggi e sono<br />
oggi presenti in alcuni dei principali department store internazionali, tra cui Harvey<br />
Nichols, Liberty, Browns e Barney’s a New York.<br />
www.meganpark.co.uk<br />
62 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />
Megan Park<br />
di Carlotta Careccia<br />
Arrivano da tre diversi con� nen� e ciascuno di loro celebra la dis� nzione <strong>dal</strong>la massa. Tessu� , ricami e mood sono<br />
scel� in base al gusto personale degli s� lis� , lontani <strong>dal</strong>la schiavitù delle mode del momento. Abi� senza tempo, che<br />
sono a� ualizza� dai vari contes� in cui operano i designer quali l’Australia, la Grande Mela e Istanbul.<br />
Megan Park<br />
Megan Park si defi nisce una<br />
“gazza ladra” nel realizzare le<br />
sue collezioni. Prende infa�<br />
impressioni e spun� da tu� o<br />
ciò che la circonda ed il mood<br />
dei capi viene così fuori in modo<br />
naturale. Gli abi� della designer<br />
australiana trascendono le mode<br />
del momento e sono “un mix tra<br />
femminiltà e il modo di vivere<br />
<strong>contemporaneo</strong>”, come aff erma<br />
lei stessa.
Dopo due anni di successi con il<br />
marchio di prêt-à-porter di lusso<br />
Guilty Brotherhood, il designer<br />
francese Kevork Kiledjian ha<br />
dato vita alla linea che porta il<br />
suo nome. Il lancio della fashion<br />
label ha coinciso con l’entrata<br />
di nuovi investitori e del nuovo<br />
CEO Marco Cattoretti, già<br />
VP di Malo negli States e USA<br />
sales&merchandising director<br />
di Blumarine, Anna Molinari<br />
e Blugirl. Le collezioni sono<br />
distribuite attraverso la sede principale del marchio, che è stata da<br />
poco trasferita da Parigi a New York. Il brand, che ha calcato per<br />
la prima volta la passerella il 14 febbraio 2011, è già entrato in<br />
alcuni fra i negozi di riferimento a livello mondiale come Maxfi eld<br />
a Los Angeles, Ikram a Chicago, Harvey Nichols ad Hong Kong,<br />
Galleries Lafayette e Montaigne Market a Parigi, Luisaviaroma<br />
a Firenze e Tsum a Mosca.<br />
Mehtap Elaidi<br />
Kevork Kiledjian<br />
Sete leggere dai colori<br />
sgargian� , mo� vi in bianco e<br />
nero spezza� da toni arancio e<br />
applicazioni ricamate sui tessu�<br />
sono i must di Mehtap Elaidi.<br />
Uscita da poco anche con la<br />
seconda linea Ka� an By Elaidi,<br />
la s� lista disegna collezioni<br />
per donne che hanno voglia<br />
di dis� nguersi <strong>dal</strong>la massa ed<br />
avere un’allure french-chic.<br />
www.kevorkkiledjian.com<br />
Mehtap Elaidi<br />
Questa stilista, classe 1981, è una delle più brillanti<br />
promesse della moda turca. Dopo essersi laureata alla<br />
business school university di Istanbul ha fondato il marchio<br />
omonimo 11 anni fa e da ben 8 partecipa ad alcune delle<br />
più importanti manifestazioni internazionali, tra cui Who’s<br />
Next a Parigi e Project Las Vegas. Il 65% del fatturato<br />
arriva <strong>dal</strong> Middle East, ma negli ultimi anni sta andando<br />
molto bene anche in Europa. Il marchio è distribuito<br />
direttamente <strong>dal</strong>l’headquarter di Istanbul.<br />
www.elaidi.net<br />
Kevork Kiledjian<br />
UPCOMING BRANDS<br />
Le linee guida della collezione<br />
si rivolgono ad una donna<br />
elegante e an� conformista,<br />
che riesce a dosare in maniera<br />
del tu� o armonica i ritmi e le<br />
esigenze della City con una<br />
spiccata individualità. Non a<br />
caso, musa ispiratrice dell’A/I<br />
2011-12 è Tamara de Lempicka,<br />
fi gura vibrante e intelligente,<br />
che an� cipa lo spirito della<br />
donna moderna.<br />
23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 63
1630<br />
1600<br />
1570<br />
1540<br />
1510<br />
LA MODA IN BORSA / Gennaio 2011<br />
ANALISI SULL’ANDAMENTO DELLA MODA IN BORSA NEL MESE DI GENNAIO<br />
Moda in Borsa:<br />
flessione fisiologica a gennaio<br />
Pausa di riflessione per la Moda in Borsa a gennaio. Gli indici<br />
Pambianco Fashion Europe e Pambianco Fashion USA riposano<br />
dopo la crescita sostenuta del 2010.<br />
L’Europa cede infatti il 7,6% mentre gli USA<br />
indietreggiano del 3,7%. Calo del tutto<br />
fisiologico se si considera, come detto, che<br />
nel 2010 i due indici hanno messo a segno<br />
rispettivamente un +32% e un +36%.<br />
Miglior titolo del listino in Europa è Aeffe<br />
(+34,7%), che ha finalmente arrestato il calo<br />
dei ricavi, segnando nel 2010 vendite in<br />
crescita dell’1% a € 219 milioni. La performance<br />
brillante può anche essere spiegata,<br />
oltre che dai buoni risultati, anche <strong>dal</strong>la scarsità<br />
di volumi nel flottante (bassi volumi negoziati<br />
comportano spesso forti oscillazioni).<br />
1.599<br />
Pambianco Fashion Index Europe<br />
(gennaio 2011)<br />
- 7,6%<br />
1480<br />
1.477<br />
1450<br />
1.000 = 1/1/2007<br />
31/12 7/1 14/1 21/1 28/1<br />
64 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />
AZIENDE EUROPA PREZZO<br />
31 GEN ‘11<br />
di Alessio Candi e Giacomo Curti<br />
Δ %<br />
MESE GEN<br />
CAPITALIZZ.<br />
(Mln Euro)<br />
AEFFE 0,66 34,7 71<br />
DAMIANI 1,02 24,4 65<br />
AICON 0,22 22,2 24<br />
BENETTON 5,90 19,9 1.078<br />
PIQUADRO 2,20 17,0 110<br />
ANTICHI PELLETTIERI 0,56 16,7 25<br />
CALEFFI 1,30 16,1 17<br />
GEOX 3,71 8,5 928<br />
TOD'S 74,79 1,2 2.258<br />
INDITEX (ZARA) 55,40 -1,1 34.711<br />
MARCOLIN 4,31 -1,4 194<br />
LUXOTTICA 22,21 -2,6 10.149<br />
POLTRONA FRAU 0,93 -3,1 130<br />
STEFANEL 0,49 -3,9 42<br />
GRUPPO COIN 7,48 -4,1 1.042<br />
BURBERRY 1075,00 -4,4 5.372<br />
H&M 211,70 -5,5 34.408<br />
BULGARI 7,63 -5,7 2.257<br />
HERMES 147,00 -6,2 5.331<br />
RICHEMONT 51,40 -6,5 18.708<br />
HUGO BOSS 45,87 -6,8 1.681<br />
ADIDAS 45,47 -7,0 9.094<br />
LVMH 114,45 -7,0 55.921<br />
SAFILO 12,35 -7,2 719<br />
PUMA 228,10 -8,0 3.813<br />
SWATCH 378,60 -9,2 12.573
1480<br />
1450<br />
1420<br />
1390<br />
1360<br />
1330<br />
1.427<br />
1.000 = 1/1/2008<br />
Pambianco Fashion Index USA<br />
(gennaio 2011)<br />
-3.7%<br />
1.374<br />
1300<br />
31/12 7/1 14/1 21/1 28/1<br />
Bene anche Damiani (+24,4%), che beneficia dei dati positivi<br />
per i primi 9 mesi con ricavi consolidati in diminuzione<br />
del 5,9%, ricavi del canale retail in aumento del 9,4% e<br />
soprattutto un Ebitda positivo a 0,5 milioni contro un valore<br />
negativo per 0,6 milioni nel 2009.<br />
Prese di beneficio invece su Swatch (-9,2%), che subisce<br />
anche ripercussioni di un franco svizzero particolarmente<br />
forte.<br />
LA MODA NEGLI USA<br />
Negli USA bene Timberland che guadagna l’8,7% favorita<br />
anche <strong>dal</strong> buon andamento delle vendite di calzature<br />
per la stagione invernale, particolarmente rigida<br />
negli Stati Uniti.<br />
Prese di beneficio dopo gli ottimi risultati<br />
del 2010 per Tiffany (-6,6%) e Phillips<br />
Van Heusen (Calvin Klein e Tommy<br />
Hilfiger), che segna un -7,4%.<br />
Peggior titolo negli USA questo mese è<br />
Guess (-9,6%), venduta sul timore, forse<br />
eccessivo, di risultati sotto le attese degli analisti,<br />
che comunque sono abbastanza ottimistiche<br />
con un utile per azione previsto a 3,12$<br />
contro i 2,64$ di un anno fa (+18%).<br />
AZIENDE USA PREZZO<br />
31 GEN ‘11 ($)<br />
LA MODA IN BORSA / Gennaio 2011<br />
Δ %<br />
MESE GEN<br />
CAPITALIZZ.<br />
(Mln $)<br />
TIMBERLAND 26,73 8,7 1.638<br />
FOSSIL 71,05 0,8 4.926<br />
COACH 54,09 -2,2 19.916<br />
RALPH LAUREN 107,18 -3,4 10.880<br />
NIKE 82,48 -3,4 41.016<br />
ABERCROMBIE &<br />
FITCH<br />
50,41 -3,9 4.389<br />
VF CORPORATION 82,72 -4,0 9.097<br />
LIMITED BRANDS 29,24 -4,8 10.322<br />
TIFFANY 58,13 -6,6 7.890<br />
PHILLIPS VAN HEUSEN 58,37 -7,4 3.294<br />
GUESS 42,78 -9,6 4.029<br />
PROSPETTIVE<br />
Nonostante la battuta di arresto di gennaio resta azzurro il<br />
cielo sopra i titoli della Moda e del Lusso sia in Europa che<br />
negli USA. L’IPO appena annunciata di Prada è indirettamente<br />
una conferma di quanto il momento possa essere<br />
propizio per i titoli di questo comparto. La ripresa è stata più<br />
rapida del previsto, spinta in maniera incredibile dai mercati<br />
emergenti e da forti politiche di razionalizzazione<br />
attuate <strong>dal</strong>le Aziende. Nel 2011<br />
i mercati emergenti dovrebbero continuare<br />
a trainare i fatturati, ma sul lato<br />
dei costi le Aziende pianificheranno<br />
maggiori investimenti<br />
rispetto al 2010.<br />
Qualche preoccupazione<br />
potrà arrivare dai tassi di<br />
cambio, sempre più volatili,<br />
ma anche sempre più<br />
importanti nel determinare<br />
la marginalità delle Aziende,<br />
e dai mercati tradizionali (Usa,<br />
Europa e Giappone), che ancora<br />
faticano ad imboccare con decisione<br />
la via della ripresa.<br />
23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 65
GIRO POLTRONE<br />
GAP RIVOLUZIONA IL MANAGEMENT AMERICANO<br />
Gap Inc. ha nominato Art Peck presidente<br />
di Gap North America al posto<br />
di Marka Hansen che si è dimessa<br />
dopo 24 anni di carriera.<br />
Inoltre Pam Wallack, presidente di<br />
Gap Adult North America, è stata<br />
promossa a capo del nuovo Global<br />
Creative Center del marchio e si tra-<br />
ERIC MARECHALLE, PER IL RILANCIO DI KENZO<br />
Eric Marechalle sostituisce James<br />
Greenfield alla guida di Kenzo.<br />
La nomina del manager, finora chief<br />
executive officer del brand di childrenswear<br />
Catimini che fa capo<br />
al Gruppo Zannier, mira a dare un<br />
nuovo impulso alle vendite della griffe,<br />
di proprietà del Gruppo LVMH <strong>dal</strong><br />
Paolo Casani<br />
HOCHSTETTER A CAPO DELLA CREATIVITÀ DI O’NEILL<br />
È già in carica <strong>dal</strong>lo scorso dicembre<br />
il nuovo direttore creativo di O’Neill.<br />
Torsten Hochstetter si occupa del<br />
design del marchio di abbigliamento<br />
sportivo, tecnico e per il tempo libero<br />
che ha sede a Warmond, nei Paesi<br />
Bassi.<br />
Hochstetter precedentemente è stato<br />
SEBASTIANO BASSO NUOVO DG DI MARLY’S<br />
Sebastiano Basso è stato nominato<br />
nuovo direttore generale di Marly’s<br />
S.p.A, società di Arzignano presieduta<br />
da Paolo Bastianello, vice presidente di<br />
Smi-Sistema Moda Italia.<br />
Basso vanta un’importante esperienza<br />
nell’ambito dell’industria tessileabbigliamento,<br />
considerati i trascorsi<br />
66 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />
sferirà da San Francisco a New York, al<br />
fine di centralizzare nella Grande Mela<br />
tutti gli aspetti creativi. Il team stilistico,<br />
capitanato da Patrick Robinson e<br />
Jennifer Giangualano per il bambino<br />
e il baby, avrà naturalmente un ruolo<br />
centrale all’interno della struttura di<br />
stanza a New York. Art Peck<br />
1993. Marechalle, entrato nel Gruppo<br />
Zannier nel 2000 divenendo direttore<br />
dei brand di kidswear Oxbow e<br />
Kookaï, nel 2002, è stato nominato<br />
CEO di Jean Bourget e nel 2006 di<br />
Catimini, posizione che ha mantenuto<br />
fino ad oggi.<br />
James Greenfield, che ha ricoperto<br />
PAOLO CASANI AL TIMONE DI AZIMUT YACHTS<br />
Paolo Casani è stato nominato nuovo<br />
CEO della divisione Azimut Yachts del<br />
gruppo nautico Azimut-Benetti. Dopo<br />
aver maturato diverse esperienze nel<br />
fashion system, da Armani, Valentino,<br />
Calvin Klein e Ferragamo, Casani è<br />
approdato in azienda nel 2008 dirigendo<br />
la divisione Yachtique dedicata ai<br />
responsabile dei team creativi per<br />
brand internazionali quali Adidas<br />
Originals, Y3 e Porsche Design.<br />
Ancora prima ha ricoperto la carica di<br />
direttore creativo “sports and style” da<br />
Adidas.<br />
Nella sua nuova carica Hochstetter<br />
riporterà direttamente a Keith Harkess,<br />
quale direttore operativo in Marzotto,<br />
Valentino Fashion Group e Gas.<br />
Inoltre la Marly’s ha appena sottoscritto<br />
un importante contratto di licenza<br />
commerciale con “.normaluisa”, il marchio<br />
di abbigliamento femminile creato<br />
e disegnato da Giorgiana Zappieri.<br />
prima la carica di direttore del prêtà-porter<br />
donna e poi di direttore generale<br />
<strong>dal</strong> 2008, resterà comunque<br />
all’interno del Gruppo LVMH per<br />
seguire un progetto speciale di cui<br />
però, per il momento, non sono stati<br />
resi noti i dettagli.<br />
servizi strategici, incarico che manterrà<br />
comunque ad interim. Il gruppo ha<br />
scelto di dividere le proprie attività in<br />
due aree: quella delle barche fino a 30<br />
metri, affidata appunto a Paolo Casani<br />
e barche oltre i 30 metri, alla cui guida<br />
è stato designato Vincenzo Poerio, storico<br />
manager dell’azienda.<br />
general manager “product and supply”<br />
di O’Neill.<br />
Hochstetter, che vanta un ricco curriculum,<br />
ha studiato fashion design in<br />
Germania e in Italia, focalizzandosi<br />
sempre sul connubio tra sport e moda.<br />
Sebastiano Basso
RAFFAELE SCALESE NUOVO DG EMEA DI TRUE RELIGION APPAREL<br />
True Religion Apparel Inc. ha nominato<br />
Raffaele Scalese nuovo direttore<br />
generale per l’area Europe, Middle East<br />
e Asia. Opererà <strong>dal</strong>la nuova sede europea<br />
a Lugano e risponderà direttamente<br />
a Mike Egeck, presidente di True<br />
Religion Brand Jeans. Prima di entrare<br />
in Trie Religion, Scalese ha rico-<br />
TECHNOMARINE AFFIDA A JACQUES-PHILIPPE AURIOL LA CARICA DI CEO<br />
L’azienda orologiera TechnoMarine<br />
ha nominato Jacques-Philippe Auriol<br />
come suo nuovo CEO.<br />
L’azienda svizzera, fondata nel 1997<br />
<strong>dal</strong> francese Franck Dubarry, ha scelto<br />
il manager per il suo profilo professionale<br />
che lo ha visto lavorare nel settore<br />
orologiero sin <strong>dal</strong> 1981 dapprima in<br />
Antonio Ferreira De Almeida<br />
perto ruoli direttivi all’interno di altri<br />
brand del settore jeanswear. Dal 2001<br />
al 2005 Scalese è stato CFO presso<br />
Guess Europe e in seguito <strong>dal</strong> 2005 al<br />
2008 è stato Retail Director dell’area<br />
Emea (sempre in Guess Europe) per<br />
poi passare, con lo stesso incarico, in<br />
Liu Jo.<br />
Cartier nel settore commerciale e marketing,<br />
poi <strong>dal</strong> 1993 in Baume&Mercier<br />
dove è stato promosso a CEO.<br />
Nel 2002 entra in Richemont dove<br />
dirige in qualità di chief operating officer<br />
la divisione produzione e nel 2003<br />
sbarca in Gucci come capo della divisione<br />
Watches.<br />
GIRO POLTRONE<br />
Da oggi Auriol lavorerà in un’azienda<br />
che conta ben 2.000 punti vendita<br />
distribuiti in 100 nazioni.<br />
ANTONIO FERREIRA DE ALMEIDA NOMINATO DG DI SEPHORA ITALIA<br />
Sephora ha nominato Antonio Ferreira<br />
de Almeida nuovo direttore generale<br />
di Sephora Italia. Ferreira de Almeida,<br />
entrato nella catena di beauty store<br />
appartenente al gruppo del lusso<br />
LVMH come direttore generale di<br />
Sephora Portogallo, succede a Roberto<br />
Forcherio, che lascia l’azienda dopo<br />
PATRICK MCGREGOR NUOVO DIRETTORE COMUNICAZIONE E PR DEL GRUPPO VERSACE<br />
Patrick McGregor è entrato a far<br />
parte del Gruppo Versace in qualità<br />
di Group Communications and Public<br />
Relations Director, a partire <strong>dal</strong> 2 febbraio<br />
2011.<br />
Il manager guida la comunicazione e<br />
il marketing del gruppo Versace <strong>dal</strong>la<br />
sede centrale di Milano e supervisiona<br />
KIM WINSER LASCIA AGENT PROVOCATEUR<br />
Dopo soli 12 mesi Kim Winser ha<br />
lasciato il ruolo di presidente di Agent<br />
Provocateur. Al momento non è stato<br />
rilasciato alcun commento ufficiale,<br />
circolano voci che la manager abbia<br />
rassegnato le dimissioni. La Winser è<br />
entrata in azienda nel dicembre 2009<br />
come consulente ed è stata promos-<br />
il team delle relazioni pubbliche in<br />
Italia e nel resto del mondo.<br />
Negli ultimi 6 anni, Patrick McGregor<br />
ha collaborato con BCBG Max<br />
Azria Group, dove in qualità di Vice<br />
President of Public Relations, ha svolto<br />
un ruolo chiave per il successo del<br />
Gruppo e il rilancio nel 2007 della<br />
sa a presidente nel marzo dell’anno<br />
scorso, con l’obiettivo di espandere il<br />
business internazionale e di migliorare<br />
la strategia di marketing. Prima<br />
della sua nomina nel brand di lingerie<br />
di lusso, la Winser ha lavorato presso<br />
Aquascutum, Pringle of Scotland e<br />
Marks & Spencer.<br />
Raffaele Scalese<br />
aver partecipato al lancio di Sephora<br />
in Italia. Con la promozione di Ferreira<br />
de Almeida il gruppo punta ad accelerare<br />
lo sviluppo della catena nel corso<br />
dell’anno. Con questo obiettivo è previsto<br />
un considerevole incremento<br />
degli investimenti in comunicazione e<br />
l’apertura di nuovi store.<br />
collezione Hervé Léger, divenuta must<br />
have tra le star di Hollywood.<br />
In precedenza, Patrick McGregor ha<br />
ricoperto la carica di Vice President<br />
della Divisione Moda di LaForce +<br />
Stevens a New York.<br />
Kim Winser<br />
23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 67
SHOPPING / TENDENZE di Valeria Garavaglia<br />
Tanti auguri Italia!<br />
CITY TIME<br />
Spilla decorativa sul colletto e coccarda<br />
sul polsino per la giacca-camicia<br />
sfoderata e leggera, disponibile in vari<br />
colori. (€ 182)<br />
REFRIGIWEAR<br />
La t-shirt grigia presenta dettagli tricolore e lo<br />
stemma Italia. (€ 89)<br />
68 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />
MODA E DESIGN MADE IN ITALY CELEBRANO I 150 ANNI DELL’UNITÀ<br />
CANADIENS<br />
Per il brand di Verona<br />
felpa in cotone<br />
con cappuccio e<br />
chiusura a zip. (€ 96)<br />
GEOX<br />
Morbido vitello, camoscio e la rinomata suola<br />
traspirante per la speciale sneaker. (€ 120)<br />
TOO LATE<br />
Pratiche e vivaci le cinture double-face in<br />
silicone logato. (€ 29,90)<br />
JANSPORT<br />
Zaino della linea Heritage con bandiera italiana e<br />
Stivale stampati sulla tasca esterna. (€ 60)<br />
ENERGIE<br />
Nella sneaker il suede si tinge di verde, la pelle<br />
di rosso e sul bianco spunta il logo rivisitato in<br />
chiave “preppy”. (€ 89)
ROBERTA DI CAMERINO<br />
La Bagonghi, modello storico della griffe, con<br />
effetto tromp l’oeil realizzato con cinghie in velluto.<br />
(€ 1.095)<br />
TROLLBEADS<br />
Anche il brand<br />
danese omaggia<br />
l’Italia con il beads<br />
Caprese, in vetro<br />
lavorato a mano.<br />
(€ 28)<br />
INGLESINA<br />
Carrozzina Classica <strong>dal</strong> sapore retrò, un<br />
esemplare unico creato <strong>dal</strong>l’azienda vicentina<br />
come tributo al Belpaese. (Prezzo su richiesta)<br />
Sfilata GATTINONI Couture P/E 2011<br />
CHANTECLER<br />
Campanella portafortuna a tiratura limitata in<br />
corallo bianco, agata verde e rossa e diamanti<br />
bianchi. (Prezzo su richiesta)<br />
SHOPPING / TENDENZE<br />
STAR CHIC<br />
Top in seta con Tricolore sfumato e chiusura<br />
gioiello con pietre applicate per il brand di<br />
Simona Ventura. (€ 156)<br />
GILLI<br />
Patriottica flag-pochette in capra vintage con<br />
riporti in vernice. (€ 434)<br />
23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 69
COMUNICAZIONE & EVENTI<br />
PAUL WALKER NUOVO TESTIMONIAL<br />
DI DAVIDOFF COOL WATER<br />
Paul Walker<br />
Coty Prestige ha scelto l’attore Paul<br />
Walker come nuovo testimonial della<br />
campagna pubblicitaria per la fragranza<br />
Davidoff Cool Water, che sarà lanciata<br />
a livello mondiale il prossimo<br />
luglio. L’attore americano, che ha conquistato<br />
Hollywood con il ruolo di<br />
Brian O’Conner nei film “The Fast and<br />
the Furious”, prossimamente parteciperà<br />
alle riprese accanto a Vin Diesel<br />
di “Fast Five”, in uscita nelle sale la<br />
prossima primavera. “Lui impersona<br />
veramente i valori della nostra leggendaria<br />
fragranza. Non solo per il<br />
suo impegno personale a favore degli<br />
oceani, ma anche per l’intensa energia,<br />
la potente virilità ed il comportamento<br />
rilassato che lo caratterizzano”,<br />
ha dichiarato Françoise Mariez, SVP<br />
International European Marketing<br />
Licenses, Coty Prestige. L’accordo<br />
prevede che Paul Walker rappresenti<br />
Davidoff Cool Water a livello mondiale.<br />
A luglio, saranno diffusi i primi<br />
annunci pubblicitari TV e stampa per<br />
la fragranza.<br />
70 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />
JESSICA HART IN POSA PER ESPRIT<br />
La top model australiana Jessica Hart è<br />
la nuova testimonial delle linee Casual<br />
e Collection di Esprit per la campagna<br />
pubblicitaria P/E 2011. L’obiettivo del<br />
fotografo Dewey Nicks ha catturato<br />
i classici look del marchio della linea<br />
Casual che, per questa campagna,<br />
sono stati ambientati nel campus della<br />
UCLA (University of California Los<br />
Angeles). Il look college, ispirato allo<br />
stile preppy americano degli anni ’70<br />
si mescola ad elementi tipici degli<br />
anni ’50, dando vita ad un piacevole<br />
contrasto tra eleganza disinvolta e<br />
ricercatezza contemporanea mentre<br />
più elegante invece è il look di Esprit<br />
Collection.<br />
È ELISA SEDNAOUI LA FEMME BLEUE DI GIORGIO ARMANI<br />
visit<br />
DUE DONNE PER CAVALLI<br />
Roberto Cavalli chiama due bellissime<br />
testimonial per le nuove campagne<br />
pubblicitarie.<br />
Laetitia Casta è la protagonista della<br />
primaversa-estate del marchio fiorentino<br />
per Diva Bag, una nuova borsa<br />
che va ad implementare il segmento<br />
accessori alto di gamma della maison.<br />
Dalle forme morbide, la borsa ricorda<br />
la sensualità dell’attrice francese.<br />
Elisa Sednaoui è la nuova testimonial<br />
di Giorgio Armani per la prossima<br />
collezione “La femme bleue”. La<br />
modella e attrice, italiana di nascita,<br />
ma cresciuta tra Egitto, Italia e<br />
Francia, è considerata una nuova<br />
icona di stile: già volto di Brioni,<br />
Love Moschino e Chanel Eyewear,<br />
è da poco stata immortalata da<br />
Karl Lagerfeld per il Calendario<br />
Pirelli 2011 ed è la musa dello shoe<br />
designer Christian Louboutin. La<br />
campagna, firmata da Nick Knight<br />
con la direzione creativa di re<br />
Giorgio, ha debuttato a febbraio su<br />
stampa specializzata e affissioni.<br />
Torna, invece, per il secondo anno consecutivo<br />
Elisabetta Canalis ad incarnare<br />
i valori e l’estetica dell’underwear di<br />
Roberto Cavalli.<br />
Gli scatti della campagna, realizzata a<br />
Londra negli interni di una casa privata,<br />
si ispirano alle esotiche e raffinate<br />
atmosfere giapponesi permeate da un<br />
alone di mistero e <strong>dal</strong> fascino intrigante<br />
della protagonista.
NINE D’URSO VOLTO DEL PRIMO PROFUMO BOTTEGA VENETA<br />
La prima fragranza femminile firmata<br />
Bottega Veneta ha il volto di Nine<br />
d’Urso. Figlia d’arte, i genitori sono<br />
infatti Inès de la Fressange e Luigi<br />
d’Urso, imprenditore e mercante d’arte<br />
italiano, la d’Urso è stata fotografata da<br />
Bruce Weber.<br />
Il profumo, il cui nome ed essenza<br />
non sono ancora stati svelati, è stato<br />
realizzato con Coty Prestige, divisione<br />
di Coty che ha in licenza marchi<br />
quali Calvin Klein, Roberto Cavalli e<br />
Balenciaga. Il lancio è previsto per settembre<br />
2011.<br />
SHISEIDO SCEGLIE LA BELLEZZA RADIOSA DI AMANDA SEYFRIED<br />
Amanda Seyfried<br />
La linea Clé de Peau Beauté, divisione<br />
del gruppo Shiseido, presenta la nuova<br />
testimonial Amanda Seyfried. La gio-<br />
UNA TOP MODEL PER CARACTÈRE<br />
Helena Christensen sarà il nuovo volto<br />
del brand Caractère a partire <strong>dal</strong>la P/E<br />
2011. Con l’ingaggio della top model,<br />
il brand del gruppo Miroglio prosegue<br />
il percorso dedicato alle “testimonial<br />
di carattere” che ha visto negli anni<br />
il marchio rappresentato da personaggi<br />
d’eccezione come Inés Sastre,<br />
Carla Bruni, Esther Canadas e Valeria<br />
Mazza.<br />
La campagna pubblicitaria per la prossima<br />
estate è stata scattata <strong>dal</strong> fotografo<br />
israeliano Guy Aroch, newyorkese<br />
d’adozione e celebre per lo stile particolare<br />
che unisce mondo fashion e<br />
lifestyle.<br />
vane attrice americana, che ha recitato<br />
in film come “Letters to Juliet”, “Dear<br />
John” e “Mamma Mia!”, sarà il volto<br />
della campagna pubblicitaria per la<br />
prossima primavera. Gli scatti, incentrati<br />
sui concetti di energia e freschezza,<br />
sono curati <strong>dal</strong> fotografo britannico<br />
David Sims e <strong>dal</strong>la make-up artist<br />
Lucia Pieroni, color creator di Clé de<br />
Peau Beauté. “È una donna <strong>dal</strong>la bellezza<br />
radiosa e <strong>dal</strong>lo stile sofisticato -<br />
ha commentato Yoshiaki Okabe, direttore<br />
generale di Clé de Peau Beauté –<br />
grazie al suo aspetto esteriore e al suo<br />
impegno nel sociale, Amanda incarna<br />
perfettamente i nostri ideali”.<br />
Helena Christensen<br />
COMUNICAZIONE & EVENTI<br />
PARTE MIPAPMAGAZINE,<br />
PROGETTO EDITORIALE DEDICATO<br />
AI TALENTI DELLA MODA ITALIANA<br />
Mi Milano Prêt-à-Porter,<br />
manifestazione dedicata alla moda<br />
donna organizzata da Fiera Milano<br />
Rassegne, in programma <strong>dal</strong> 25<br />
al 28 febbraio a Fieramilanocity,<br />
ha lanciato un magazine dedicato<br />
alle nuove tendenze. Curato da<br />
Andrea Batilla, responsabile del<br />
progetto, e realizzato da Sabrina<br />
Ciofi con la collaborazione di<br />
Alessandro Jumbo Manfredini in<br />
qualità di art director e graphic<br />
designer e Giovanni Dionisi, a cui<br />
fanno capo illustrazioni e artwork,<br />
Mi Milano Prêt-à-Porter Magazine<br />
vuole portare all’attenzione di un<br />
audience internazionale una nuova<br />
generazione di talentuosi designer,<br />
fotografi, artisti e illustratori italiani<br />
che attraverso disegni, illustrazioni e<br />
fotografie racconteranno i principali<br />
trend della prossima A/I 2011-<br />
12. Le immagini fotografiche di<br />
Luca Campri, Marco Marzocchi<br />
e Mustafà Sabbagh accanto<br />
alle collezioni di Andrea Paolo<br />
Colombo e Rolando Rocchetti<br />
diplomati in fashion design nel<br />
2010, saranno le protagoniste della<br />
prima edizione di questo concept<br />
editoriale a tiratura limitata (le<br />
copie saranno distribuite a buyer e<br />
operatori internazionali selezionati)<br />
visibile in anteprima su www.<br />
mimilanopretaporter.it a partire <strong>dal</strong><br />
25 febbraio.<br />
23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 71
COMUNICAZIONE & EVENTI<br />
PER GAS L’IMPORTANTE È ESSERE<br />
SE STESSI<br />
Essere se stessi sempre. Questo è<br />
il messaggio della campagna P/E<br />
2011 di Gas, scattata da Giampaolo<br />
Sgura. Il marchio veneto di jeanswear<br />
porta avanti, così, il concept “Stand<br />
up for Simplicity” lanciato lo scorso<br />
autunno mettendo in scena questa<br />
volta l’individuo. “Il nostro percorso<br />
va avanti”, afferma Barbara Grotto,<br />
direttore comunicazione di Gas. “Se<br />
nella scorsa stagione abbiamo preso<br />
in considerazione la semplicità come<br />
un valore per cui lottare tutti insieme,<br />
in questa campagna ci siamo invece<br />
rivolti all’individuo”.<br />
Un individuo che punta ad esprimere<br />
la propria personalità. Nell’impaginato,<br />
infatti, ogni scatto è abbinato ad un<br />
primo piano in bianco e nero dei<br />
modelli e ad una frase che esprime il<br />
loro pensiero. La campagna, partita a<br />
gennaio con una serie di uscite sulla<br />
stampa di settore, prosegue a febbraio<br />
e marzo con un programma di<br />
affissioni nelle principali città italiane e<br />
del mondo.<br />
72 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />
A MIAMI CON BLAUER PER L’ESTATE 2011<br />
Sono firmati Riccardo Vimercati gli<br />
scatti della campagna pubblicitaria<br />
per la P/E 2011 di Blauer, marchio<br />
dell’azienda FGF Industry. Ambientata<br />
a South Beach (Miami) la campagna<br />
comunica l’essenza “americana” del<br />
brand con un gusto rétro che traspare<br />
<strong>dal</strong>la scelta di accessori e props anni<br />
’50, dagli occhiali scuri, ai morbidi<br />
foulards. La scelta cromatica predilige i<br />
colori chiari come il beige, il rosa antico,<br />
l’azzurro polveroso che si confondono<br />
con le tonalità della sabbia e del<br />
mare. I capi presentati comprendono<br />
bermuda, pantaloni chinos kaki, giubbini<br />
chiusi sopra alle polo, per le donne<br />
giacche e capispalla con cinture sopra<br />
L’UNIVERSO CHANEL IN MOSTRA A<br />
SHANGHAI<br />
Shanghai si colora del black&white<br />
Chanel. Fino al 14 marzo, il Museo di<br />
Arte Contemporanea (MoCA) della<br />
metropoli cinese ospita la mostra<br />
“Culture Chanel”, curata da Jean-Louis<br />
Froment.<br />
La rassegna interpreta l’universo della<br />
maison parigina, da Mademoiselle<br />
Coco fino all’attuale stilista Karl<br />
Lagerfeld. Di entrambi gli stilisti sono<br />
esposti gli schizzi, gli abiti-icona e<br />
le creazioni artistiche che, insieme a<br />
manoscritti, film e opere d’arte di vario<br />
genere per un totale di oltre 400 pezzi,<br />
rappresentano l’heritage di una griffe<br />
che ha fatto – e continua a fare – la<br />
storia della moda.<br />
TOM MUNRO FOTOGRAFA LA P/E 2011 DI BRIONI<br />
La nuova campagna pubblicitaria<br />
Brioni per la prossima P/E 2011<br />
esprime una semplicità solo apparente,<br />
rappresentata da un mood leggero,<br />
<strong>contemporaneo</strong> e con un chiaro focus<br />
sul prodotto.<br />
Il concept mette alla luce un carattere<br />
“leisurewear”con l’obiettivo di creare<br />
una campagna <strong>dal</strong> forte impatto<br />
grafico.<br />
a gonne bon ton o shorts cortissimi. E<br />
ancora, giubbotti in nylon antivento,<br />
tecnici con o senza cappuccio, pantaloncini<br />
e costumi da spiaggia indossati<br />
con scarponcini in tela e sneakers<br />
Blauer <strong>dal</strong>l’effetto used, adatti sia per<br />
vivere la spiaggia che per andare in<br />
città.<br />
Il fotografo è Tom Munro noto professionista<br />
nell’ambito della fotografia<br />
di moda, bellezza e celebrities. I volti<br />
protagonisti sono Philippe Reynaud,<br />
scelto e apprezzato per saper esprire<br />
al meglio il senso dello stile Brioni<br />
e Hilary Rhoda, conosciuta a livello<br />
internazionale, per la sua innata<br />
eleganza che conferisce al progetto<br />
classe e ricercatezza.
THE SARTORIALIST FIRMA LA CAMPAGNA DI OVS INDUSTRY<br />
A CHRISTOPHER KANE IL BFC FASHION FUND 2011<br />
Christopher Kane si è aggiudicato<br />
il British Fashion Council /Vogue<br />
Designer Fashion Fund 2011. Lo stilista<br />
scozzese, direttore creativo di<br />
Versus con Donatella Versace oltre<br />
che del suo omonimo brand, si è fatto<br />
notare nel febbraio 2006 con la graduate<br />
collection per la Central Saint<br />
Martins School e nello stesso anno ha<br />
lanciato con la sorella Tammy la sua<br />
etichetta. A Kane andranno 200.000<br />
sterline e il supporto a livello di business<br />
da parte degli organizzatori.<br />
Per la prossima campagna<br />
pubblicitaria per la P/E 2011 Ovs<br />
Industry ha chiamato un nome<br />
importante della fotografia e della<br />
moda. A catturare le immagini della<br />
realtà quotidiana ci sarà, infatti,<br />
Scott Schuman, più conosciuto forse<br />
come il blogger del celebre sito The<br />
Sartorialist. Gesti ed espressioni<br />
di persone famose e non, di età e<br />
professioni diverse, sono protagonisti<br />
delle immagini ambientate a Roma.<br />
Il mood della campagna è informale<br />
e si basa sulla poetica dello snap shot,<br />
ossia lo scatto rubato.<br />
Christopher Kane e Donatella Versace<br />
DEBORAH MILANO E NOLITA INSIEME NEL SEGNO DEL GLAMOUR<br />
Creare una sinergia tra moda e bellezza<br />
è l’obiettivo della partnership tra<br />
Deborah Milano e Nolita. L’azienda<br />
cosmetica e il marchio italiano di abbigliamento<br />
si sono uniti per offrire un<br />
kit di prodotti nel segno del glamour.<br />
Con l’acquisto di un paio di jeans<br />
modello Cecile di Nolita, infatti, il<br />
cliente riceverà in omaggio il nuovo<br />
gloss Euphoric Shine di Deborah.<br />
“Deborah Milano e Nolita”, ha commentato<br />
il direttore comunicazione<br />
di Deborah Group Giorgia Bonetti,<br />
“ancora una volta confermano le loro<br />
sinergie per regalare un tocco davvero<br />
speciale a tutte le donne che vogliono<br />
stare bene con se stesse e con gli altri,<br />
mostrandosi al top in ogni occasione.<br />
Dopo aver dato vita a una collezione<br />
make up <strong>dal</strong> forte impatto colore,<br />
infatti, la partnership con Nolita si consolida<br />
con questa nuova iniziativa”.<br />
La nuance del gloss, studiata appositamente<br />
per Nolita, riprende il colore<br />
shining pink del logo del brand per creare<br />
un’armonia di toni che sottolinea<br />
l’originalità del look.<br />
Il Gloss presenta una formula che unisce<br />
alle speciali perle rivestite d’argento<br />
“Extra Shine” l’estratto di Papavero<br />
Blu, ricco di Omega 6 e 9 e Vitamina<br />
E, e una molecola innovativa, l’Euphoryltm<br />
Ω 3, sintesi di attivi vegetali che<br />
vantano la proprietà di stimolare il rilascio<br />
della dopamina, la “molecola della<br />
felicità”. Il modello di jeans Cecile di<br />
COMUNICAZIONE & EVENTI<br />
ISABELLA FERRARI NUOVA<br />
TESTIMONIAL DI DIANA GALLESI<br />
Isabella Ferrari per Diana Gallesi<br />
Dopo Milly Carlucci, Roberta Capua e<br />
Maria Grazia Cucinotta, Diana Gallesi,<br />
brand del Gruppo Miroglio, ha scelto<br />
come nuova testimonial l’attrice<br />
Isabella Ferrari, come emblema di una<br />
donna raffinata ed elegante, riconosciuta<br />
non solo per la propria bellezza<br />
ma anche per l’esperienza, la maturità<br />
e l’integrità dimostrata nei rispettivi<br />
percorsi professionali. La campagna<br />
pubblicitaria è realizzata attraverso gli<br />
scatti del fotografo brasiliano Fernando<br />
Guimaraes Lombardi.<br />
Nolita è rigorosamente slim, con la<br />
particolarità di avere una cintura alta in<br />
vita e tre bottoni, così da calzare come<br />
una seconda pelle ed esaltare la silhouette<br />
della persona.<br />
23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 73
LIFESTYLE<br />
MASSIMO BOTTURA<br />
MIGLIOR CHEF DEL MONDO<br />
Massimo Bottura<br />
Lo chef Massimo Bottura, è stato<br />
insignito a Parigi del riconoscimento<br />
come miglior cuoco del mondo.<br />
Secondo l’Accademia Intrnazionale<br />
della Cucina, che conta una<br />
commissione composta da venti tra<br />
i migliori cuochi del mondo, lo chef<br />
modenese dell’Osteria Francescana<br />
esprime una sintesi perfetta di<br />
“tradizione, scienza e arte”.<br />
Tra i numerosi riconoscimenti che<br />
Bottura ha ottenuto nel 2010, le due<br />
stelle Michelin e il primo posto nella<br />
prestigiosa classifica della Guida dei<br />
ristoranti Espresso 2011.<br />
Figura chiave nella nuova<br />
generazione di chef italiani,<br />
Bottura traccia una linea sottile tra<br />
tradizione e innovazione nel suo<br />
ristorante nel cuore di Modena.<br />
I MOTORI GREEN DI TESLA ROMBANO A MILANO<br />
Apre a Milano il primo showroom italiano<br />
di Tesla Motors, la marca californiana<br />
di auto sportive completamente<br />
elettriche. Situato nella centralissima<br />
via Cerva, lo store servirà i potenziali<br />
acquirenti delle innovative vetture nel<br />
Belpaese. “Ci aspettiamo che l’Italia<br />
sia uno dei mercati più importanti per<br />
Tesla. Qui le persone danno valore<br />
al design e alla qualità, e allo stesso<br />
tempo apprezzano le auto veloci: noi<br />
offriamo tutto ciò, ma anche il rispetto<br />
dell’ambiente”, ha dichiarato Elon<br />
Musk, presidente, CEO e product<br />
architect dell’azienda, che ha partecipato<br />
all’inaugurazione dello spazio e<br />
incontrato i membri della “Tesla com-<br />
74 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />
IL MERCATO CROCIERISTICO RESTA SULLA CRESTA DELL’ONDA<br />
Ottimo 2010 per il mercato delle crociere<br />
che, anche in periodo di crisi generale,<br />
non mostra alcun rallentamento. E<br />
i principali player del settore, da Costa<br />
Crociere (società italiana del gruppo<br />
Carnival, leader al mondo nel comparto)<br />
a Msc (compagnia italo-svizzera,<br />
che fa capo a Gianluigi Aponte) a Royal<br />
Caribbean (numero due al mondo, che<br />
sta puntando a crescere nel mercato<br />
italiano), si sfidano a suon di iniziative e<br />
servizi per attirare sempre nuovi clienti<br />
che prediligono questa forma di vacanza,<br />
a maggior ragione se accompagnati<br />
da bambini che molto spesso viaggiano<br />
gratis e possono usufruire di servizi<br />
di nursery. Secondo i dati diffusi <strong>dal</strong>le<br />
compagnie, le previsioni per la chiusura<br />
del 2010 sono in generale tutte positive.<br />
Costa Crociere, che comprende anche i<br />
brand Aida Cruises e Iberocruceros, calcola<br />
di raggiungere per l’anno appena<br />
conclusosi 2,1 milioni di ospiti rispetto<br />
agli 1,8 milioni del 2009 con un fatturato<br />
in crescita del 10% rispetto ai 2,6<br />
miliardi di euro del 2009. Msc, che ha<br />
chiuso il 2010 con un giro d’affari di<br />
1,3 miliardi di euro, prevede un totale<br />
di passeggeri in crescita del 28% a 1,22<br />
milioni, rispetto agli 1,08 del 2009. La<br />
statunitense Royal Caribbean, che mira<br />
ai mercati europei e mediterranei, <strong>dal</strong><br />
2011 punterà in particolare sull’Italia.<br />
Così, se nel 2010 “solo” 13 navi hanno<br />
fatto scalo in Italia, nel 2011 saliranno<br />
Tesla store, Milano<br />
munity” internazionale. Finora Tesla,<br />
fondata nel 2003 e <strong>dal</strong>lo scorso giugno<br />
quotata alla Borsa americana, ha consegnato<br />
1.500 auto, tra la Tesla Roadster<br />
e la più potente Roadster Sport, in<br />
oltre 30 Paesi. Lo store italiano è il<br />
17esimo del brand, che vende direttamente<br />
attraverso la rete di showroom<br />
e il proprio sito, senza investire in<br />
a 17 con un aumento totale dei passeggeri,<br />
italiani e internazionali, del 65%<br />
per un totale di 2,5 milioni. Inoltre,<br />
per conquistare nuovi passeggeri, da<br />
quest’anno varerà la formula early booking,<br />
che prevede uno sconto fino a<br />
400 euro a cabina per le crociere di 7<br />
notti in Mediterraneo, nel caso di prenotazioni<br />
fatte entro il 30 novembre e<br />
per partenze <strong>dal</strong> primo maggio al 31<br />
dicembre. Ma il vero “prodotto strategico”<br />
del 2011 sarà il posizionamento<br />
di Mariner of the Seas su Genova,<br />
<strong>dal</strong> 23 luglio al 3 settembre, che prevede<br />
la gratuità dei bambini (fino a<br />
12 anni) anche in altissima stagione.<br />
Anche le altre due compagnie presentano<br />
novità per l’anno in corso: Msc fa<br />
debuttare a marzo la nave Magnifica<br />
che opererà per 12 mesi anziché per<br />
nove, coprendo anche il periodo invernale<br />
e grazie al cui contributo si prevede<br />
il raggiungimento di 1,35 milioni<br />
di passeggeri nel 2011, mentre Costa<br />
Crociere presenta la nuova ammiraglia<br />
Costa Favolosa e lancia il nuovo itinerario<br />
di Costa Magica, una crociera di<br />
11 giorni che toccherà sette città europee:<br />
Amsterdam, Berlino, Copenhagen,<br />
Oslo, Edimburgo, Parigi e Londra. Sul<br />
fronte dei mercati, l’Italia si conferma<br />
punto di riferimento del settore. Nel<br />
2011, infatti, saranno presenti nei mari<br />
italiani 52 compagnie per un totale di<br />
149 navi che faranno scalo in 64 porti.<br />
pubblicità. “I migliori ambasciatori di<br />
Tesla sono i nostri clienti”, ha infatti<br />
affermato Musk. “Passaparola e pubblicazioni<br />
sui media, che parlano di<br />
Tesla perché è innovativa: questa è la<br />
nostra strategia di marketing”. Di origini<br />
sudafricane, il manager-inventore<br />
è una fucina di idee: prima di darsi alla<br />
rivoluzione ecologica nel mondo delle<br />
auto con Tesla, ha fondato il sistema<br />
di pagamento online Paypal, l’azienda<br />
di energie alternative Solar City e la<br />
società spaziale SpaceX. La sua prossima<br />
impresa? Lanciare la berlina Model<br />
S, il secondo modello di Tesla, le cui<br />
consegne inizieranno nel 2012.<br />
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ELICA FA TAPPA E CAPPA IN INDIA<br />
A pochi mesi <strong>dal</strong>la nascita della joint<br />
venture con l’imprenditore indiano<br />
Pralhad Bhutada, importante operatore<br />
locale nell’ambito delle cappe aspiranti<br />
da cucina, Elica inaugura il suo<br />
primo store nel centro di Mumbai.<br />
Lo store di 120 m² distribuiti su due<br />
livelli, è frutto della collaborazione<br />
tra l’architetto Riccardo Diotallevi,<br />
communication manager Elica, e il<br />
designer indiano Santosh Baheti e ha<br />
previsto l’utilizzo esclusivo di materiali<br />
e manodopera locale con l’obiettivo<br />
di favorire un interscambio di<br />
saperi e culture.<br />
L’approccio al prodotto da parte del<br />
visitatore è reso il più possibile realistico<br />
<strong>dal</strong>l’allestimento realizzato: piani<br />
cottura incassati su mensoloni a sbalzo<br />
simulano, infatti, l’ingombro di un<br />
banco cucina in cui le cappe Elica<br />
divengono protagoniste.<br />
76 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />
ZUCCHI CEDE LA MAGGIORANZA DI DESCAMPS AD ASTRANCE<br />
Passa di mano l’80% di Descamps del<br />
Gruppo Zucchi che per due milioni<br />
di euro entra nell’orbita della società<br />
francese di investimenti Astrance<br />
capital.<br />
Il Tribunal de commerce di Bobigny<br />
ha, infatti, approvato il piano di continuità<br />
presentato da Zucchi, società<br />
quotata all’MTA di Borsa Italiana,<br />
e Astrance che, consentendo l’uscita<br />
<strong>dal</strong>la procedura di “rédressement<br />
judiciaire”, è finalizzato alla ristruttu-<br />
L’ITALIANA 2 SQUARE ARREDA IL MUSEO ISLAMICO DI TRIPOLI<br />
Sarà l’azienda italiana 2 Square a<br />
fornire gli arredi del nuovo Museo<br />
Islamico di Tripoli, che occuperà<br />
5.000 m² nel quartiere di Shari Sidi<br />
Khaliffa.<br />
2 Square, specializzata in arredamento<br />
e allestimento d’interni, progetterà<br />
e realizzerà le teche, comprensive<br />
di impianti di conservazione<br />
dedicati, che ospiteranno le<br />
sculture e le altre opere in esposizione<br />
gestendone la logistica e l’installazione.<br />
La chiusura dei lavori è prevista<br />
per fine estate e sarà celebrata da<br />
un’inaugurazione di forte richiamo<br />
alla quale presenzierà anche il presidente<br />
Muammar Gheddafi.<br />
MAISON & OBJET: LA MODA È DI CASA A PARIGI<br />
L’edizione di gennaio di Maison &<br />
Objet si è chiusa con un sostanziale<br />
consolidamento delle presenze registrate<br />
nelle precedenti edizioni.<br />
Oltre 85.000 i buyer e i consulenti che<br />
hanno visitato il salone, di cui 45.953<br />
francesi (-6%) e 39.145 di provenienza<br />
internazionale (+7%). Traducendo il<br />
dato in percentuale, questo significa il<br />
54% di visitatori francesi e il 46% di<br />
visitatori internazionali.<br />
Per quanto riguarda i visitatori internazionali,<br />
l’Italia resta in testa (+2,8%),<br />
seguita da Belgio (-0,4%), Gran<br />
Bretagna (+8,3%), Germania (+5%),<br />
Svizzera (+9,7%), Spagna (-1,3%),<br />
razione e al rilancio della controllata<br />
francese Descamps.<br />
La società italiana da un lato manterrà<br />
comunque una quota di minoranza<br />
e <strong>dal</strong>l’altro potrà maggiormente focalizzarsi<br />
sul polo italiano con i marchi<br />
Bassetti e Zucchi che, grazie al riposizionamento<br />
di mercato e agli interventi<br />
di ristrutturazione degli ultimi<br />
anni, hanno permesso di ridurre<br />
i costi e di tornare all’utile nei primi<br />
sei mesi di quest’anno.<br />
A completare la presenza italiana<br />
nel progetto del museo altre due<br />
realtà: lo studio di architettura Altea<br />
Poject e Cev, entrambe trevigiane,<br />
si occuperanno rispettivamente per<br />
la progettazione e la realizzazione<br />
della ristrutturazione dei fabbricati<br />
preesistenti.<br />
Giappone (+41%), Paesi Bassi (+0,6%),<br />
USA (+25,4%) e Russia (+30%).<br />
La fiera è stata suddivisa in tre aree:<br />
un polo di Eccellenza (Pad. 7 e 8)<br />
che ha presentato scènes d’intérieur,<br />
Maison&Objet éditeurs e now!design<br />
à vivre; un polo Contemporaneo<br />
riorganizzato e arricchito con Côté<br />
Déco Actuel (Pad. 5 B) e Côté Déco<br />
Charme (Pad. 5A) e , infine, offerte<br />
complementari quali «Yachting Spirit»<br />
e «Histoires de Goût».<br />
Questi diversi aspetti hanno contribuito<br />
a creare un’autentica piattaforma<br />
trasversale internazionale dell’universo<br />
della casa.
SCHIFFINI SI FA SPAZIO A TEL AVIV<br />
90’’ DI TV PER THUN<br />
San Valentino è l’occasione per lo sbarco<br />
televisivo di Thun.<br />
Per la prima volta infatti il marchio bolzanino<br />
sperimenta la comunicazione<br />
pubblicitaria in Tv con uno strumento<br />
particolare, che è più di un semplice<br />
spot: si chiama Sistema ed è un minifilm<br />
di 90 secondi in onda su Italia 1 e<br />
Canale 5.<br />
“Per noi l’ingresso sulla scena televisiva<br />
rappresenta una sfida importante,<br />
anche in termini di investimento<br />
economico” commenta Paolo Denti,<br />
amministratore delegato di Thun.<br />
“Ma riteniamo che i frutti ci ripagheranno<br />
degli sforzi. Con questa iniziativa<br />
ci siamo prefissati, infatti, tre<br />
obiettivi cruciali: il primo è di rafforzare<br />
la popolarità del nostro marchio e<br />
aumentare la brand awareness su tutto<br />
il territorio nazionale. Grazie ai filmati,<br />
inoltre, vogliamo far conoscere alcune<br />
nuove linee di prodotti come i Bijoux<br />
e il Mondo Bimbo. Infine, speriamo di<br />
raggiungere nuovi target di consumatori”.<br />
La campagna durerà per tutto il 2011 e<br />
sarà articolata in quattro diverse azioni,<br />
che serviranno a promuovere altrettante<br />
novità della gamma prodotto.<br />
Schiffini si rafforza all’estero con<br />
l’apertura di un nuovo punto vendita<br />
in Israele, a Tel Aviv. Schiffini Space<br />
- questo è il nome - è situato a Jaffa<br />
nella zona di Noga, un’area in riqualificazione<br />
e di tendenza nei pressi<br />
della storica American Colony e del<br />
complesso residenziale The Village.<br />
L’ingresso dello showroom, posto in<br />
posizione angolare, concede al visita-<br />
NUOVA BOUTIQUE VERSACE HOME A NEW DELHI<br />
Versace inaugura la prima Versace<br />
Home Boutique in India all’interno del<br />
The Gallery MG, uno dei più importanti<br />
shopping mall di New Delhi.<br />
Lo spazio, di oltre 300 m², è caratteriz-<br />
ALBERTO RONCONI NUOVO DG DI TREND GROUP<br />
Alberto Ronconi è il nuovo direttore<br />
generale di Trend Group, azienda<br />
vicentina fondata nel 2000 da<br />
Pino Bisazza e che produce i celebri<br />
mosaici in vetro e oro.<br />
Ronconi vanta oltre vent’anni<br />
di esperienze lavorative alle spalle.<br />
Dopo l’esordio in Aprilia come<br />
responsabile tecnico della Foreign<br />
Trade Division, il manager ha lavorato<br />
in Poletto e in Taplast come<br />
responsabile commerciale e presso<br />
l’azienda orafa Worldgem. L’ultima<br />
esperienza, di dieci anni, è stata<br />
quella di direttore generale in P.m.p.,<br />
azienda specializzata nella lavorazione<br />
e nello stampaggio di materie<br />
plastiche. Alberto Ronconi<br />
CASA & DESIGN<br />
tore un ampio sguardo d’insieme sullo<br />
spazio e sulle cucine Schiffini esposte.<br />
In Israele l’azienda di cucine italiane è<br />
rappresentata da Cucina Italiana Ltd.,<br />
diretta <strong>dal</strong>l’architetto Tamar Nevo<br />
Pohoryles, che ha alle sue spalle più<br />
di 15 anni di esperienza nei settori del<br />
design e della cucina e segue l’intero<br />
processo di vendita <strong>dal</strong>la consulenza di<br />
progettazione fino al montaggio.<br />
zato <strong>dal</strong>la predominanza delle tonalità<br />
bianche e neutre e <strong>dal</strong>l’uso di materiali<br />
di lusso come il marmo e il cristallo.<br />
Una boiserie in legno chiaro decora<br />
inoltre le pareti, dando vita a uno spazio<br />
luminoso e accogliente che ben si<br />
sposa con gli arredi della collezione<br />
Home.<br />
All’interno della nuova boutique sono<br />
presenti le due diverse declinazioni<br />
della collezione home, le linee Living<br />
e Dining.<br />
Un accento particolare è dedicato al<br />
nuovo Sunset Sofa, che con la sua<br />
innovativa finitura in cristallo crea un<br />
gioco di luci, trasparenze e riflessi inediti.<br />
23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 77
I CREATIVI<br />
78 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />
PIET EIN EEK:<br />
LA MIRABILE<br />
IMPERFEZIONE<br />
DEL PROGETTO<br />
di Gloria Magni<br />
È capace di nobilitare la materia come pochi altri, ancor<br />
meglio se povera e riciclata. Che lui trasforma (ascoltando<br />
le note di Rossini….) nel suo vasto quartier generale di<br />
Eindhoven, in Olanda, con tanto di factory, ristorante e<br />
negozio. Piet Ein Eek, definito anche “il designer anarchico”<br />
per la sua scarsa propensione a cavalcare le grandi correnti,<br />
è diventato celebre per i suoi Scrapswood, i pezzi di<br />
arredo realizzati con legni di recupero, uno diverso <strong>dal</strong>l’altro,<br />
mirabilmente e sorprendentemente assemblati con<br />
risultati straordinari. Dall’aria imperfetta pur nella loro<br />
perfetta concezione. Ma ha realizzato un pò di tutto, purché<br />
sempre con un gran rispetto dell’ambiente e con un tratto<br />
che unisce leggerezza e rigore, uno sguardo alle forme del<br />
Bauhaus e una modernità senza tempo. Anche quest’anno<br />
presenta le sue nuove creazioni a Milano durante il salone<br />
del Mobile nel concept store di Rossana Orlandi.<br />
Ci parli dei suoi ultimi progetti. Ha in cantiere qualche<br />
novità per il prossimo Salone del Mobile?<br />
Sì, presenterò da Rossana Orlandi, che da anni<br />
distribuisce i miei prodotti, una serie di mobili<br />
realizzati con vecchie travi di legno, oltre a complementi<br />
ottenuti <strong>dal</strong>la trasformazione di oggetti<br />
ed utensili di uso comune, come innaffiatoi, ceste<br />
e vasi ricoperti da una lamina d’argento.<br />
Il focus sull’ecologia è un segno forte di ogni sua<br />
progettazione: un punto di partenza o un punto<br />
di arrivo? Ragione, sentimento?<br />
Più che sull’ecologia, il mio focus è quello di esaltare<br />
al meglio la materia. Mi piace l’idea di ridare e<br />
nuova vita ai materiali con lavorazioni manuali di i grande<br />
qualità, per realizzare prodotti che racchiudano un n nuovo<br />
valore. Io amo lavorare con le mani e l’artigianalità dei miei<br />
processi creativi credo sia ben percepita ed apprezzata. zzata. Il<br />
riciclo, dunque è più una conseguenza che un punto unto di<br />
partenza.
Per questo rifugge <strong>dal</strong>le grandi produzioni?<br />
Già, non mi si può certo definire un<br />
designer mass oriented...<br />
Quando disegna pensa ad una sorta<br />
di identikit del suo fruitore ideale,<br />
oppure no?<br />
Io credo che gli utilizzatori dei miei progetti<br />
siano persone molto diverse tra loro, che apprezzano, come<br />
dicevo poc’anzi i prodotti poco massificati. Semplicemente,<br />
quando mi dedico a un nuovo progetto, cerco di svilupparlo<br />
nel migliore di modi.<br />
Oggi sempre più designer affermano che il buon design<br />
debba essere per tutti? Lei cosa ne pensa?<br />
In effetti non è proprio così perché i miei prodotto essendo<br />
tutti prodotti in Europa, quasi tutti nel mio laboratorio-factory<br />
di Eindhoven, non costano poco, quindi non sono proprio<br />
alla portata di tutti. Ovviamente anche noi cerchiamo<br />
di far piacere a più persone possibili le nostre realizzazione<br />
e di prestare attenzione al prezzo. Che poi comunque non<br />
è detto che oggetti indovinatissimi e molto apprezzati <strong>dal</strong><br />
pubblico debbano per forza costare cari.<br />
Un materiale sempre?<br />
Oltre al legno, mi piace molto il ferro, per la sua duttilità,<br />
perché si plasma, si fonde, si modifica, con risultati spesso<br />
inaspettati: un materiale povero dunque ben in sintonia con<br />
la mia visione progettuale.<br />
Un materiale mai?<br />
Non userei mai legni pregiati per cui abbattere piante magari<br />
secolari, poi, in generale, materiali <strong>dal</strong>l’aria “patinata” che<br />
non hanno una storia da raccontare.<br />
I suoi sembrano progetti senza tempo, guardano al passato<br />
ma senza sembrare vecchi, anzi: cos’è per lei la contempo-<br />
raneità? Quanto conta la durata nel tempo di<br />
un<br />
oggetto? oggett<br />
Sopra: lampadario Poor- man’s<br />
Silver con lamina d’argento, mobili<br />
Scrapwood realizzati con diversi<br />
legni riciclati e assemblati e divano<br />
compatto in pelle e metallo.<br />
I CREATIVI<br />
Beh è fondamentale che un mobile o un<br />
complemento d’arredo duri oltre un<br />
paio di stagioni. Ma la cosa più bella, e<br />
che più mi lusinga, è l’idea che i miei<br />
primi Scrapswood realizzati poco dopo<br />
la mia laurea, risultassero piuttosto<br />
impattanti, come qualcosa di rottura, per<br />
poi diventare invece quasi dei classici, versatili<br />
ed estranei alle mode e alle correnti.<br />
Di quale genere di oggetti lei ama circondarsi? C’è qualcosa<br />
da cui non si separerebbe mai?<br />
Per me non cambia nulla progettare su un tavolo piuttosto<br />
che un altro; più che dagli oggetti, quindi, quando lavoro<br />
non riesco a separarmi <strong>dal</strong>la mia musica.<br />
Che genere di musica?<br />
Soprattutto musica classica: in particolar modo il vostro<br />
Rossini per le sue sonorità gioiose.<br />
Crede che in qualche modo la sua creatività sia influenzata<br />
<strong>dal</strong> paesaggio che circonda Eindhoven? O potrebbe lavorare<br />
ovunque con gli stessi risultati?<br />
Mi piace molto lavorare qui, ma il paesaggio qui intorno<br />
è simile ad altri in molti altri posti. Potrei dunque lavorare<br />
anche altrove, purchè non in un posto troppo caotico.<br />
Mi dica una cosa che nella sua vita prima o poi realizzerà,<br />
più o meno concretamente.<br />
Il progetto di una casa realizzata interamente con materiali<br />
avanzati dai nostri lavori precedenti, a dir il vero già in atto,<br />
e che sarà mostrata al museo Kröller Möller di Otterloo in<br />
Olanda.<br />
E, invece, un progetto un po’ utopistico a cui le capita di<br />
pensare, o un sogno che vorrebbe realizzare?<br />
Al momento no, il mio desiderio è di poter sempre conservare<br />
il mio spirito libero, senza scendere a compromessi, e<br />
di godermi appieno il mio quotidiano, così come sto facendo<br />
ora.<br />
23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 79
BELLEZZA / ANTI-AGE<br />
Bellezza senza età<br />
FORNASETTI, Piatto Sole<br />
KENZOKI, Belle de Jour<br />
- Siero di Loto Bianco<br />
Il Loto Bianco è un fiore<br />
<strong>dal</strong>l’aspetto delicato ma<br />
ricco di potenti effetti<br />
benefici, presente in<br />
questo siero in un’elevata<br />
concentrazione. La pelle è<br />
avvolta come in una “bolla”,<br />
una barriera protettiva che<br />
favorisce il rinnovamento<br />
cellulare distendendo i tratti<br />
e donando uno stato di<br />
relax globale, per un effetto<br />
radicale sulla bellezza del<br />
viso. (30ml, € 110)<br />
DELAROM, Creme Anti-age Restructurante<br />
all’olio di argan bio<br />
Profumo delicato e texture vellutata per questo<br />
trattamento a base di ingredienti naturali, che<br />
dona comfort immediato e migliora la compattezza<br />
cutanea. L’olio di argan bio ha molte virtù cosmetiche<br />
e proprietà nutrienti e protettive. Grazie al complesso<br />
liftante anti-età unito alla mimosa tenuiflora bio e<br />
alla Vitamina E, la cute ha un aspetto tonico e<br />
visibilmente più giovane. (50ml, € 91)<br />
80 PAMBIANCOWEEK 23 febbraio 2011<br />
LANCASTER, 365 Cellular<br />
Elixir Intense - Youth Renewal<br />
Un nuovo siero, di straordinaria<br />
efficacia, che favorisce una rapida<br />
ed intensa riparazione cellulare.<br />
Questo grazie ad un liposoma<br />
esclusivo che contiene quattro<br />
enzimi complementari <strong>dal</strong>le<br />
proprietà riparatrici, in grado di<br />
agire combattendo i danni al DNA<br />
cutaneo. (da 30ml, € 75)<br />
DEBORAH, Dermolab<br />
- Trattamento idratante antirughe<br />
Una delle cause principali dell’invecchiamento della pelle è<br />
la disidratazione, che la rende meno elastica, più vulnerabile<br />
e soggetta alla formazione di rughe. Mantenere la pelle ad<br />
un livello ottimale di idratazione significa proteggerla dai<br />
segni del tempo. Questa crema antirughe a base di Acido<br />
Ialuronico è profondamente idratante, <strong>dal</strong>la texture cremosa,<br />
si fonde con la pelle per un piacere assoluto. (50ml, € 23)<br />
GUERLAIN, Abeille Royale<br />
- Sérum fluide<br />
All’origine di rughe e perdita di<br />
compattezza, Guerlain individua delle<br />
micro-lacerazioni, conseguenza di un<br />
degrado dei tessuti provocato da tensioni<br />
interne e stress quotidiani della pelle.<br />
Per aiutarla ad auto-ripararsi in modo<br />
adeguato, Guerlain utilizza i prodotti<br />
dell’ape, tra i migliori cicatrizzanti al<br />
mondo, in un concentrato <strong>dal</strong>l’eccezionale<br />
azione riparatrice. (30ml, € 105,30)<br />
di Anna Gilde<br />
RIPARARE DURANTE IL GIORNO<br />
CHANEL, Sublimage la Creme<br />
La nuova crema Sublimage si arricchisce del potere<br />
del fiore della Vanilla Planifolia offrendo un’azione<br />
rigenerante e potenziata grazie ad un nuovo principio<br />
attivo, ancora più puro, potente e concentrato.<br />
Disponibile da febbraio nelle due versioni Supreme,<br />
<strong>dal</strong>la consistenza più ricca e Universelle, <strong>dal</strong>la<br />
consistenza più leggera. (50ml, € 275)<br />
DR. BRANDT,<br />
Detoxygen Experience<br />
È un nuovo trattamento<br />
ossigenante e detossinante<br />
2 in 1 per proteggere e<br />
rivitalizzare la pelle del viso,<br />
grazie all’ossigeno. Include<br />
una maschera, da lasciare<br />
agire qualche minuto, e<br />
una crema, per completare<br />
il trattamento detossinante.<br />
Può essere utilizzato<br />
mattino e sera 2/3 volte<br />
la settimana. Da Sephora.<br />
(50ml+30ml, € 75)<br />
PERRICONE MD, Cold Plasma Sub-D<br />
È un trattamento ultra mirato e non invasivo<br />
per scolpire, rassodare e ridefinire i lineamenti<br />
dell’area di collo, mento e mandibola, grazie<br />
all’elevata concentrazione di caffeina. L’innovativa<br />
tecnologia Cold Plasma è uno speciale sistema di<br />
veicolazione degli attivi che garantisce un rilascio<br />
ottimale dei nutrienti essenziali, con massimi<br />
risultati per la pelle, che ritrova tono, definizione ed<br />
elasticità. (59ml, € 160)
FORNASETTI, Piatto Luna<br />
ESTÉE LAUDER, Time Zone Night<br />
Una formulazione potente, destinata ad imprimere<br />
un’inversione ai segni visibili dell’età. La notte è<br />
tempo di importante recupero per la pelle, che va<br />
favorito tenendo conto anche del fatto che la cute<br />
perde acqua con intensità proprio durante le ore<br />
notturne. Il profumo è delicato, idoneo al riposo<br />
notturno. (50ml, € 91)<br />
COLLISTAR, Crema filler rimodellante notte<br />
È nel cuore della notte che le cellule cutanee<br />
‘ricaricano le batterie’. Collistar scopre il potere<br />
della notte e crea uno straordinario elisir di<br />
giovinezza, che sfrutta i particolari bioritmi notturni<br />
della pelle per potenziare l’efficacia di uno speciale<br />
mix di principi attivi, combinati tra loro per agire di<br />
notte secondo una precisa sinergia che assicura<br />
una triplice efficacia: rigenerante, rimodellante,<br />
ricompattante. (50ml, € 50)<br />
CARITA, Diamant de beauté nuit<br />
- Concentré de Minuit Régénérateur<br />
È il nuovo siero concentrato in crema anti-età di Carita,<br />
dotato di elevata attività rigenerante, da usare 2 o 3 sere la<br />
settimana. Favorisce la rigenerazione del tessuto durante il<br />
sonno, grazie alla sua capacità di ridurre l’energia negativa<br />
che le cellule accumulano durante il giorno. Al risveglio la<br />
pelle è perfettamente riposata, come dopo 12 ore di sonno.<br />
(50ml, € 350)<br />
SISLEY - Supremÿa La Nuit<br />
Di giorno la pelle spende le sue<br />
energie per proteggersi <strong>dal</strong>le<br />
aggressioni esterne e, durante la<br />
notte, in assenza di stress, si attiva il<br />
suo naturale processo di riparazione.<br />
Confortevole come una crema,<br />
efficace come un siero, ogni notte<br />
Supremÿa interviene contrastando<br />
l’invecchiamento geneticamente<br />
programmato della pelle, grazie<br />
ad una potente associazione di 4<br />
attivi vegetali, che allunga la durata<br />
della vita delle cellule stimolandone<br />
intensamente l’auto-riparazione.<br />
(50ml, € 495)<br />
CLINIQUE, Youth Surge Night<br />
È un prodotto Idratante Antirughe SPF 15 che aiuta<br />
la pelle a prevenire e riparare simultaneamente i segni<br />
dell’invecchiamento. Intensifica il ciclo notturno di riparazione<br />
naturale e dona alla pelle compattezza ed energia, come<br />
dopo una magnifica notte di riposo. È disponibile in 3<br />
formule diverse per i diversi tipi di pelle. (50ml, € 61)<br />
BELLEZZA / ANTI-AGE<br />
RIGENERARE DURANTE LA NOTTE<br />
CLARINS, Capital Lumière Toutes Peaux Nuit<br />
I trattamenti Capital Lumière, perfettamente fondenti<br />
e rapidamente assorbiti, lasciano la pelle subito<br />
levigata e luminosa. Restituiscono all’epidermide<br />
la vitalità perduta con gli anni grazie all’eccezionale<br />
potere rivitalizzante di 3 piante pioniere. (50ml, € 85)<br />
ELISABETH ARDEN, Ceramide Plump Perfect<br />
Ultra All Night Repair and Moisture Cream<br />
Durante il riposo notturno, la pelle lavora alacremente<br />
per riparare i danni subiti durante il giorno, ricostituire<br />
le risorse e ripristinare le naturali riserve d’idratazione.<br />
Questa crema notte a intensa azione idratante e<br />
riparatrice, contribuisce a ottimizzare questo ciclo<br />
naturale potenziando l’idratazione essenziale,<br />
tonificando e rassodando la pelle. L’ovale del viso<br />
appare ridefinito e rimodellato. (50ml, € 82)<br />
BOTTEGA VERDE, Retilift Ultra<br />
La crema viso notte ricompattante<br />
è un trattamento anti-età che<br />
sfrutta il potere rigenerante<br />
del riposo notturno. La sua<br />
innovativa formula con Retinolo<br />
è ancora più efficace grazie alla<br />
sua combinazione con quella<br />
antiossidante di Oryza complex. I<br />
risultati si vedono già al risveglio:<br />
i segni di stanchezza sono<br />
attenuati, le rughe appaiono meno<br />
evidenti e la pelle è più luminosa.<br />
(50ml, € 36,90)<br />
23 febbraio 2011 PAMBIANCOWEEK 81
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