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club satanista - Thule-italia.net

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ono in due o in tre, rivolti verso l'altare, su altri si sdraiarono singoli individui,<br />

il capo sorretto da una mano come usavano gli antichi romani sui triclini<br />

durante i banchetti. Una tromba emise improvvisamente una singola<br />

nota e nella sala piombò un silenzio completo che durò tre minuti. Poi la<br />

tromba squillò altre due volte e tutti quanti si alzarono in piedi.<br />

Una figura alta emerse da sotto il balcone sul quale stavano Mary e Ratnadatta;<br />

passando con portamento ieratico fra gli astanti, raggiunse quella<br />

specie d'altare e lì si volse. Diversamente da quanti si trovavano nella sala,<br />

il nuovo venuto non portava maschera, ma indossava una veste pesante di<br />

satin nero riccamente ricamato con simboli mistici di diversi colori. Il volto<br />

era quello d'un uomo sulla sessantina e a giudicare dalle apparenze lo si<br />

sarebbe detto un vescovo, così paffuto e liscio, così pallido e benevolo.<br />

«Quello non è il Grande Ariete» disse Ratnadatta, in un sussurro. «È<br />

l'Alto Sacerdote che lo sostituisce temporaneamente. A lui appartiene il titolo<br />

di Abaddon ed è investito di molto potere, ma il Grande Ariete è più<br />

potente ancora. Fra poco verrà e assicurerà l'appagamento dei desideri a<br />

quanti li manifesteranno.»<br />

Mentre Ratnadatta parlava, i convenuti s'inchinavano davanti ad Abaddon,<br />

e lui rispondeva con altri inchini. Poi, parlando con voce melodiosa,<br />

disse: «Illustri Confratelli dell'Ariete, nella vostra qualità di seguaci del<br />

Giusto Sentiero, nel nome di Satana Nostro Signore io vi do il benvenuto.<br />

Sedete e mettetevi comodi».<br />

I presenti s'inchinarono ancora, poi tornarono a sedersi, o a sdraiarsi, sui<br />

divani. Abaddon andò a sedersi sul trono, poi parlò ancora: «lo, Abaddon,<br />

sono l'orecchio del Grande Uno. Per mio tramite Egli ascolta voi tutti, ode<br />

tutto ciò che avete da confidargli e tramite mio distribuirà i premi oppure il<br />

biasimo».<br />

Una donna di mezza età, scarna, alzatasi, gli s'avvicinò in fretta e incominciò<br />

a parlare a bassa voce. Mary tese l'orecchio per udire quel che diceva,<br />

ma in quel momento Ratnadatta chiuse le pesanti cortine che nascosero<br />

la sala sottostante e intercettarono ogni rumore che da essa poteva salire<br />

sin lassù: «Mi dispiace» disse, per spiegare il suo gesto. «Ma ora devono<br />

riferire, tutti quanti, sul lavoro che hanno svolto per soddisfare Satana<br />

Nostro Signore sin dall'ultima riunione alla quale hanno partecipato, e<br />

non è bene che lei ascolti prima di essere iniziata. Abbia pazienza, la prego.<br />

Dopo guarderemo ancora, intanto le porto un altro bicchiere di vino.»<br />

Per comodità dei presenti, tutti quasi nudi, la sala era molto riscaldata e<br />

su in galleria quasi si soffocava. Mary si sentiva la gola secca, ma quando

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