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30.01.2013 Views

l'agente segreto. «Tu vuoi notizie della moglie che recentemente ha abbandonato l'involucro terreno. Lei è felice. Si è riunita alla bimba che ha ottenuto la grazia di lasciarti mentre era ancora giovane d'anni nella sua ultima reincarnazione. Tua moglie spera che ti riposi, per il bene degli altri figli.» La forte voce vibrante, con quel lieve accento straniero, proseguì sulla medesima falsariga per una ventina di minuti elargendo frammenti d'informazione, ordinando, rivolta a una dozzina di persone fra i presenti, poi nella sala ripiombò il silenzio. Trascorsero alcuni minuti senza che nessuno osasse turbare quella quiete, poi la medium incominciò a gemere. Rotto il cerchio, la Wardeel la raggiunse e con colpetti ripetuti sulla fronte la riportò in sé, poi domandò: «Si sente bene, signora Brimmings? Possiamo riaccendere le luci?». «Sì, cara» rispose la Brimmings, tornando all'accento dialettale caratteristico dei londinesi. «Mister Chi-Ling mi riduce sempre uno straccio, ma mi basterà una tazza di tè e un boccone per rimettermi.» Mister Silcox accendeva le luci, Barney rifletteva sulla messinscena alla quale aveva assistito, convinto che si trattasse semplicemente d'un trucco ben organizzato e superficialmente credibile e non dubitava che la sfera luminosa e la trombetta fossero ammennicoli consueti in quelle manifestazioni. Non si poteva escludere che un qualche apparecchio sonoro fosse installato nella sedia occupata dalla Brimmings né che per quella via qualcuno avesse pronunciato le frasi attribuite a Chi-Ling. Come non si poteva nemmeno escludere che la medium avesse una personalità ben diversa da quella che si poteva immaginare dalle apparenze e fosse un'attrice consumata, esperta nell'arte di contraffare la voce. Per quel che riguardava i messaggi, non era poi difficile raccogliere informazioni e renderle capaci d'impressionare quando la situazione individuale si prestava. La signora Wardeel non doveva aver incontrato molte difficoltà per raccogliere le informazioni necessarle. Doveva essere andata così per Betterton, il nuovo arrivato, mentre per quel che riguardava lui, non avendo la signora potuto raccogliere informazioni, non gli era stato rivolto il messaggio. Contando i presenti, Barney si diceva che la Wardeel doveva aver racimolato una trentina di sterline, quella sera. Silcox pareva un uomo onesto, e Barney pensava che avesse partecipato a titolo gratuito alla seduta. Per la sua collaborazione un tipo come la Brimmings doveva accontentarsi di cinque sterline, più o meno. Restava un bel margine di profitto, e siccome le riunioni erano settimanali, se ne doveva dedurre che la Wardeel aveva

inscenato un sistema truffaldino su piccola scala, ma abbastanza redditizio. Mentre il circolo si scioglieva, nel momento in cui le lasciava la mano, Barney domandò a Mary: «Lei che ha partecipato ad altre sedute, ha mai ricevuto un qualche messaggio prima di questa sera?». Mary scosse la testa. «No. Non ancora. Non ho ricevuto nessun messaggio, benché mi concentri sempre e speri di apprendere qualche notizia sul conto d'una persona che è deceduta da poco.» «Vuol dire trapassata» la corresse Barney, sorridendo. Mary lo guardò in modo strano, colpita dalla leggerezza del tono che la costringeva ancora una volta a chiedersi per quale motivo fosse andato a quella riunione. Comunque, si volse senza rispondere e tutti due si mescolarono fra gli altri che stavano avviandosi verso l'uscita. Usciti dalla sala della riunione, entrarono in una saletta nella quale era stato allestito un piccolo buffet con tè, caffè e pasticcini. La conversazione ferveva quando Mary venne raggiunta dall'indiano con gli occhiali grossi come fondi di bicchieri e gli orribili denti in fuori e da un altro individuo al quale lei si rivolse chiamandolo Master Nutting. Siccome non voleva mollarla, Barney s'affrettò a precedere gli altri due e le procurò una tazza di caffè e un piatto di sandwiches. Mary domandò se per caso non si era ingannata apprendendo, quella sera, che lui era Lord Larne. Udendo da lui la conferma, Mary lo presentò al signor Nutting e all'indiano, il cui nome era Krishna Ratnadatta. Per un po' tutti e quattro conversarono sull'esito della seduta, sino a quando Nutting, che si era rivelato per quel noioso che era, si lanciò in una lunga descrizione del proprio caso e di come era stato indotto ad imboccare il Sentiero del discepolo. Barney gli badava appena e Ratnadatta continuava a conversare con Mary a voce bassa e in tono confidenziale. Barney, che tendeva le orecchie, riusciva ad afferrare buona parte di quel che l'indiano diceva: «Questi incontri organizzati dalla signora Wardeel... Vanno benissimo per i giovani che s'accostano ai misteri... Sì, vanno benissimo per coloro che nella presente incarnazione sono solo all'inizio del Sentiero. Ma lei, signora Mauriac, se devo credere alla percezione che per metà mi è stata concessa, è già ben avanti su quel cammino». La curiosità di colpo stimolata, Barney tese l'orecchio, nel contempo incoraggiando Nutting a proseguire con qualche cenno affermativo del capo. «Vorrei poterlo credere, Mister Ratnadatta» rispose Mary. «Ma è così, signora Mauriac, io lo so» replicò l'indiano. «Durante le ultime due sedute alle quali abbiamo partecipato, sono stato impressionato

l'agente segreto.<br />

«Tu vuoi notizie della moglie che recentemente ha abbandonato l'involucro<br />

terreno. Lei è felice. Si è riunita alla bimba che ha ottenuto la grazia<br />

di lasciarti mentre era ancora giovane d'anni nella sua ultima reincarnazione.<br />

Tua moglie spera che ti riposi, per il bene degli altri figli.»<br />

La forte voce vibrante, con quel lieve accento straniero, proseguì sulla<br />

medesima falsariga per una ventina di minuti elargendo frammenti d'informazione,<br />

ordinando, rivolta a una dozzina di persone fra i presenti, poi<br />

nella sala ripiombò il silenzio. Trascorsero alcuni minuti senza che nessuno<br />

osasse turbare quella quiete, poi la medium incominciò a gemere. Rotto<br />

il cerchio, la Wardeel la raggiunse e con colpetti ripetuti sulla fronte la riportò<br />

in sé, poi domandò: «Si sente bene, signora Brimmings? Possiamo<br />

riaccendere le luci?».<br />

«Sì, cara» rispose la Brimmings, tornando all'accento dialettale caratteristico<br />

dei londinesi. «Mister Chi-Ling mi riduce sempre uno straccio, ma<br />

mi basterà una tazza di tè e un boccone per rimettermi.»<br />

Mister Silcox accendeva le luci, Barney rifletteva sulla messinscena alla<br />

quale aveva assistito, convinto che si trattasse semplicemente d'un trucco<br />

ben organizzato e superficialmente credibile e non dubitava che la sfera<br />

luminosa e la trombetta fossero ammennicoli consueti in quelle manifestazioni.<br />

Non si poteva escludere che un qualche apparecchio sonoro fosse installato<br />

nella sedia occupata dalla Brimmings né che per quella via qualcuno<br />

avesse pronunciato le frasi attribuite a Chi-Ling. Come non si poteva<br />

nemmeno escludere che la medium avesse una personalità ben diversa da<br />

quella che si poteva immaginare dalle apparenze e fosse un'attrice consumata,<br />

esperta nell'arte di contraffare la voce. Per quel che riguardava i<br />

messaggi, non era poi difficile raccogliere informazioni e renderle capaci<br />

d'impressionare quando la situazione individuale si prestava. La signora<br />

Wardeel non doveva aver incontrato molte difficoltà per raccogliere le informazioni<br />

necessarle. Doveva essere andata così per Betterton, il nuovo<br />

arrivato, mentre per quel che riguardava lui, non avendo la signora potuto<br />

raccogliere informazioni, non gli era stato rivolto il messaggio.<br />

Contando i presenti, Barney si diceva che la Wardeel doveva aver racimolato<br />

una trentina di sterline, quella sera. Silcox pareva un uomo onesto,<br />

e Barney pensava che avesse partecipato a titolo gratuito alla seduta. Per la<br />

sua collaborazione un tipo come la Brimmings doveva accontentarsi di<br />

cinque sterline, più o meno. Restava un bel margine di profitto, e siccome<br />

le riunioni erano settimanali, se ne doveva dedurre che la Wardeel aveva

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