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club satanista - Thule-italia.net

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diti, dunque. Esci dall'altra parte della grotta e sparagli!»<br />

Wash la guardava sbattendo le palpebre. «Se riuscissi a sorprenderlo,<br />

potrei riuscirci; ma lui potrebbe sentire le mie vibrazioni. E allora mi paralizzerebbe<br />

all'istante.»<br />

Mary lo afferrò per il bavero della giacca e, tentando di scuoterlo, urlò<br />

infuriata: «Devi correre il rischio! Ma non capisci che è l'unica speranza<br />

che ti resta? Sei stato tu a portar qui la testata nucleare, convinto che l'avrebbero<br />

sganciata su una città svizzera sperando che sarebbe servito a far<br />

mettere al bando tutte le armi nucleari sbarazzando il mondo dalla paura di<br />

un conflitto che l'avrebbe distrutto. Questa è la verità, e tu dovrai dirla tutta<br />

intera quando verrà il momento di difenderti, e dovrai anche lasciar perdere<br />

il diavolo e la magia. Ma c'è di più ancora! Molto di più! Tu sarai l'uomo<br />

che ha salvato la civiltà, il genere umano, e le brutte cose che hai fatto<br />

nella tua vita ti saranno perdonate. Gli uomini dimenticheranno, e tu non<br />

sarai accusato, non sarai processato; nessuno ti accuserà di violenze carnali,<br />

d'incendi, di stragi. Il mondo intero ti considererà un eroe e gli inglesi ti<br />

faranno duca, gli americani ti faranno ricco. Persino i russi ti concederanno<br />

l'Ordine di Lenin a riconoscimento dei tuoi meriti e non sarai più costretto<br />

a dirigere un traffico vergognoso per fare vita da signore. Avrai belle ville<br />

e una quantità di domestici in tutti i paesi civili che avrai salvato dalla distruzione<br />

e dall'orrore, sarai ricevuto dovunque come un principe, come un<br />

grande della terra».<br />

Mary tacque per tirare il fiato, ma capiva che il quadro da lei tracciato<br />

faceva breccia nella vanità del grosso americano. Rapido come sempre<br />

quando si trattava di reagire a nuovi stimoli emotivi, Wash sorrideva e<br />

brontolava fra sé: «Potrebbe darsi! Potrebbe darsi!». E poi, più forte, come<br />

se avesse preso una decisione: «Amore, di squaw come te ce n'è una su un<br />

milione. Lo farò. Sissignori, lo farò. Gli sparerò nella schiena, a quel bastardo».<br />

«E muoviti, allora» sbottò Mary, afferrandolo per la manica e voltandolo<br />

nella direzione opposta prima che qualche ripensamento gli facesse nuovamente<br />

cambiare idea. Poi, guardando l'orologio: «Mancano venti minuti<br />

a mezzogiorno. Non ci resta molto tempo».<br />

«Calma!» intimò Wash, ridiventato padrone di se stesso. «Qui si cammina<br />

sulle uova. Se ne rompessimo uno, uno soltanto, non ci sarebbe una<br />

seconda occasione per noi. Meno male che sono stato abituato a inseguire<br />

la selvaggina sin da quando ero un papoose. Togliti le scarpe e tieniti a una<br />

ventina di passi dietro a me. Io ho imparato sin da ragazzo a controllare il

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