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club satanista - Thule-italia.net

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danneggiate dall'onda d'urto. Quanto alla caduta radioattiva, essa dipenderà<br />

comunque dal vento e dalle condizioni atmosferiche, indipendentemente<br />

dal luogo nel quale avverrà l'esplosione, e questo a sua volta dipenderà dal<br />

volere di Satana Signore Nostro. Ed ora spero che non penserai di discutere<br />

questa mia decisione.»<br />

Giratosi sui tacchi, il Grande Ariete li piantò in asso.<br />

Mary e Wash lo guardarono in silenzio sin quando scomparve. «Ha ragione»<br />

disse Wash, stringendosi nelle spalle poderose. «Se dobbiamo usare<br />

quella roba, tanto vale fare sul serio e ridurre in cenere almeno una città.<br />

Bisogna farlo, se vogliamo che i giornalisti facciano il baccano necessario,<br />

che possano scattare fotografie capaci d'impressionare il mondo intero mostrando<br />

a tutti le conseguenze di una guerra nucleare. E cerchiamo di guardare<br />

in faccia la realtà, amore: cosa può importare mai la morte di poche<br />

migliaia di persone, se ciò potrà evitare la strage di milioni e milioni di altre<br />

vite umane da qui a pochi anni?»<br />

Sarebbe stato difficile non dargli ragione se le premesse fossero state<br />

una fatalità. Ma Mary stentava a credere che gli Stati Uniti avrebbero aggredito<br />

la Russia senza essere provocati, che una guerra totale fra Oriente e<br />

Occidente fosse inevitabile. Lo disse a Wash, e sull'argomento discussero<br />

un'ora senza riuscire a mettersi d'accordo, finché decisero di farla finita e,<br />

piuttosto imbronciati, andarono a coricarsi.<br />

Siccome Mary aveva dormito quasi tutto il giorno, ebbe una notte pessima<br />

e per ore continuò a rigirarsi nella stretta branda arrovellandosi il cervello<br />

alla ricerca d'una maniera per avvertire le autorità svizzere delle intenzioni<br />

di Lothar di modo che, pur non potendogli impedire di lanciare il<br />

razzo, cercassero almeno di evacuare Sannen e i dintorni.<br />

Mary si tormentava pur sapendo che quegli sforzi mentali erano del tutto<br />

inutili perché lassù in quella grotta era segregata dal mondo quanto lo sarebbe<br />

stata su un'isola deserta in mezzo all'oceano. Poi s'addormentò d'un<br />

sonno agitato, turbato da visioni apocalittiche di edifici che crollavano, di<br />

case in fiamme, d'urla e di gente terrorizzata. Poi la sua mente ebbe pace<br />

per un paio d'ore, sino a quando il cuoco cinese venne a destarla ed ebbe<br />

l'impressione d'aver dormito pochi minuti soltanto.<br />

Un quarto d'ora dopo Mary raggiungeva Mirkoss e Wash, che erano già<br />

a tavola. Si erano alzati all'alba e avevano lavorato al razzo sino all'ora di<br />

colazione. Appena finito di mangiare si sarebbero rimessi al lavoro.<br />

Sapendo che il Grande Ariete sarebbe stato con loro, e che non avrebbe

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