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club satanista - Thule-italia.net

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suonare i loro strumenti ricavandone note diverse da quelle d'ogni musica<br />

che Mary avesse mai udito prima d'allora, una specie di gemito strano, privo<br />

di tonalità, che aveva in sé qualcosa di triste, senza ritmo né forma. E<br />

mentre quella cacofonia di suoni continuava, Wash rimaneva immobile di<br />

fronte all'altare, gli occhi rivolti al suolo, i lineamenti irrigiditi nella concentrazione.<br />

Nel breve volgere di pochi istanti l'incantesimo incominciò a funzionare:<br />

i cumuli di macerie, i muri rovinati fuori dalla cappella incominciarono a<br />

velarsi di qualcosa, sbuffi di nebbia biancastra presero a fluttuare sull'entrata<br />

e ben presto formarono una cortina compatta, impe<strong>net</strong>rabile.<br />

Wash si lasciò sfuggire un sospiro lungo, forte, poi ordinò: «Datemi la<br />

musica per riscaldare l'ambiente».<br />

I due suonatori tacquero un istante, e subito dopo incominciarono a intonare<br />

una cacofonia decisamente diversa, ma sempre stonata, apparentemente<br />

assurda, ma su un tempo più rapido e più allegro. Wash era ritornato<br />

immobile, tutto concentrato nello sforzo necessario per produrre il desiderato<br />

cambiamento di temperatura. La notte di maggio non era particolarmente<br />

fredda, ma la forte pioggia del giorno precedente aveva saturato il<br />

bosco e il terreno, imbevuto la folta sterpaglia e le macerie fra le quali ristagnavano<br />

il puzzo di muffa e una pesante umidità che pe<strong>net</strong>rava sin nelle<br />

ossa. Ed ecco che, con rapidità sorprendente, la lieve foschia che era pe<strong>net</strong>rata<br />

sin nella cappella svaniva, ecco che la temperatura diventava tiepida e<br />

asciutta come quella che si troverebbe in un bel giardino ombroso in una<br />

giornata di sole nel mese di giugno.<br />

Mary s'accorgeva appena di quei mutamenti. Lieta d'aver trovato quel<br />

sostegno, s'appoggiava al sarcofago del crociato e non staccava gli occhi<br />

da Barney che, completamente ignaro dell'orribile morte alla quale era destinato<br />

da lì a poco, se ne stava tranquillo, sicuro di sé, di fronte a Wash,<br />

ma non senza lanciare, di tanto in tanto, una sbirciatina tutt'intorno. E una<br />

volta sorrise anche, ma Mary era troppo distratta e non rispose. Barney ne<br />

arguì che fosse ancora in collera con lui ed evitò di guardarla in seguito. Se<br />

non fosse stata mascherata si sarebbe accorto dello stato in cui era vedendola<br />

stravolta; forse avrebbe capito che si preoccupava non per sé, ma per<br />

lui e forse avrebbe intuito qualcosa di ciò che lo attendeva. Ma dopo la<br />

scenata ai Cedri, Barney pensava che per mettere le cose in chiaro avrebbe<br />

dovuto attendere un momento migliore.<br />

Wash s'inchinò a Lothar, poi si scambiarono il posto e il Grande Ariete<br />

andò a mettersi davanti all'altare. Appena si mossero, Mary distolse istinti-

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