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30.01.2013 Views

uono a nulla di suo fratello,. Così sappiamo che il Dottore è un'altra spia della polizia. Ecco perché ti dicevo che è stato un colpo di fortuna che il Grande Ariete sia capitato qui, questa sera. Gli abbiamo dato da bere la storiella che sarete iniziati tutti e due. Tu sarai iniziata, questo è sicuro. Ma lui sarà la vittima sacrificale che servirà per estinguere il mio debito e che fornirà il sangue necessario per il tuo battesimo». 22 Nell'abbazia in rovina A Mary parve che il cuore le si fermasse. La mente vorticava tentando affannosamente di afferrare in pieno il senso della tragedia che stava per abbattersi su Barney e su di lei. Per la centesima volta imprecava contro se stessa, contro la propria ostinazione, per non essere rimasta tranquilla. Nella prima fase delle sue indagini aveva avuto soltanto sentore dei pericoli che avrebbe corso, ma sarebbe stato più che sufficiente per indurre a desistere ogni persona ragionevole. Il primo successo ottenuto con Ratnadatta l'aveva spinta a insistere ignorando tutti i consigli, tutti gli avvertimenti ricevuti sino a quando Barney era riuscito a farsi promettere che avrebbe smesso di frequentare i satanisti. Invece di mantenere la promessa si era lasciata coinvolgere ulteriormente e, accettata l'iniziazione, si era legata ulteriormente a loro. La scoperta delle scarpe di Teddy ai piedi di Ratnadatta aveva fatto il resto. Da quella sera, come conseguenza delle sue scelte, era diventata come un fantoccio in balia delle forze del Male e si era esposta a tutta una serie di pericoli ai quali non avrebbe potuto mai far fronte ed era un ben misero conforto la certezza d'aver messo le mani su prove sufficienti per inchiodare gli assassini di suo marito. Se quelle belve fossero riuscite nel loro intento, la morte di Barney avrebbe pesato sulla sua coscienza. Ripresasi poco dopo dalla paura, Mary si lasciò sfuggire un sospiro che parve un gemito. «Sorpresa, amore?» commentò cupamente Wash. «Anch'io sono rimasto sorpreso, specie dopo avermi detto di conoscerlo bene, quel Dottor Dee. Ma adesso dimmi tutto quello che sai sul suo conto.» Il tono non rivelava alcuna traccia di sospetto, ma soltanto una legittima curiosità, ma Mary sapeva che avrebbe dovuto soppesare accuratamente ogni parola. «Ho ben poco da dirti» rispose, a bassa voce, simulando incredulità e paura. «Credevo che fosse uno dei nostri, ed è stato un gran

utto colpo scoprire che non lo è affatto, che mi aveva ingannata.» «Lascia perdere, amore! Lascia perdere!» replicò Wash, subito spazientito. «Quello è il tuo amico, ed è venuto qui deciso a portarti via da me. Nessun giovanotto si spingerebbe a tanto se lui e la signora non fossero in grande intimità.» La mente di Mary turbinava ancora, ma in quel mare d'angosce riuscì a mantenere un barlume di buonsenso per replicare ragionevolmente. «Sì! Sì! È innamorato di me, l'avrai capito, no? Ma io e lui non siamo mai stati intimi nel senso che credi tu. L'ho incontrato soltanto qualche settimana fa in casa della Wardeel, quella che organizza serate a beneficio dei dilettanti di occultismo. Ratnadatta la frequenta abitualmente in cerca di possibili conversi da portare alla vera fede. Quello lì mi è stato presentato come Lord Lame, e...» «Lord Lame!» la interruppe Wash. «Ne deve avere di faccia tosta per coprirsi dietro un titolo nobiliare!» Mary si sentì spinta a difendere Barney senza nemmeno rendersi conto di quel che faceva. «Non mentiva affatto!» protestò. «È Lord Larne, e nessuno lo ha mai messo in dubbio. Comunque, dopo aver partecipato insieme ad alcune sedute, una sera mi ha accompagnata a casa; poi mi ha invitata a cena e a ballare e io l'ho invitato due volte a cena da me. Devo anche riconoscere che è un compagno simpatico, e che ci univa il desiderio comune di diventare al più presto degli iniziati. Sì, fra noi stava nascendo una relazione, e se le cose non fossero andate come sono andate a partire dalla sera in cui m'hai portata via dal tempio, forse io e lui saremmo diventati amanti. Il fatto che sia venuto a cercarmi sin qui mi fa credere che si sia cotto di me più di quanto avevo immaginato.» «Questa sarebbe la tua versione. Ma c'è un altro aspetto che non hai considerato: forse non è stata la cotta a spingerlo sin qui. Se è vero che è un poliziotto, c'è da credere che volesse servirsi di te per i suoi scopi e che abbia seguito le tue orme nella speranza di spremere da te quello che accade da queste parti.» «Può darsi» rispose Mary, che provava una nuova fitta al pensiero che Wash potesse aver colpito nel segno, anche perché non aveva ancora digerito bene l'idea che Barney fosse un poliziotto. Se lo era, quel particolare spiegava molte cose che le erano sembrate strane. Convinta che fosse un dongiovanni, un libertino privo di scrupoli, se l'era presa pensando che le sue proprietà in Kenia fossero una menzogna, come lo era per lei l'intenzione di aprire laggiù un'agenzia turistica adducendo come scusa per i

uono a nulla di suo fratello,. Così sappiamo che il Dottore è un'altra spia<br />

della polizia. Ecco perché ti dicevo che è stato un colpo di fortuna che il<br />

Grande Ariete sia capitato qui, questa sera. Gli abbiamo dato da bere la<br />

storiella che sarete iniziati tutti e due. Tu sarai iniziata, questo è sicuro. Ma<br />

lui sarà la vittima sacrificale che servirà per estinguere il mio debito e che<br />

fornirà il sangue necessario per il tuo battesimo».<br />

22<br />

Nell'abbazia in rovina<br />

A Mary parve che il cuore le si fermasse. La mente vorticava tentando<br />

affannosamente di afferrare in pieno il senso della tragedia che stava per<br />

abbattersi su Barney e su di lei.<br />

Per la centesima volta imprecava contro se stessa, contro la propria ostinazione,<br />

per non essere rimasta tranquilla. Nella prima fase delle sue indagini<br />

aveva avuto soltanto sentore dei pericoli che avrebbe corso, ma sarebbe<br />

stato più che sufficiente per indurre a desistere ogni persona ragionevole.<br />

Il primo successo ottenuto con Ratnadatta l'aveva spinta a insistere ignorando<br />

tutti i consigli, tutti gli avvertimenti ricevuti sino a quando Barney<br />

era riuscito a farsi promettere che avrebbe smesso di frequentare i satanisti.<br />

Invece di mantenere la promessa si era lasciata coinvolgere ulteriormente<br />

e, accettata l'iniziazione, si era legata ulteriormente a loro. La<br />

scoperta delle scarpe di Teddy ai piedi di Ratnadatta aveva fatto il resto.<br />

Da quella sera, come conseguenza delle sue scelte, era diventata come<br />

un fantoccio in balia delle forze del Male e si era esposta a tutta una serie<br />

di pericoli ai quali non avrebbe potuto mai far fronte ed era un ben misero<br />

conforto la certezza d'aver messo le mani su prove sufficienti per inchiodare<br />

gli assassini di suo marito. Se quelle belve fossero riuscite nel loro intento,<br />

la morte di Barney avrebbe pesato sulla sua coscienza. Ripresasi poco<br />

dopo dalla paura, Mary si lasciò sfuggire un sospiro che parve un gemito.<br />

«Sorpresa, amore?» commentò cupamente Wash. «Anch'io sono rimasto<br />

sorpreso, specie dopo avermi detto di conoscerlo bene, quel Dottor Dee.<br />

Ma adesso dimmi tutto quello che sai sul suo conto.»<br />

Il tono non rivelava alcuna traccia di sospetto, ma soltanto una legittima<br />

curiosità, ma Mary sapeva che avrebbe dovuto soppesare accuratamente<br />

ogni parola. «Ho ben poco da dirti» rispose, a bassa voce, simulando incredulità<br />

e paura. «Credevo che fosse uno dei nostri, ed è stato un gran

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