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club satanista - Thule-italia.net

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Colpito dalla rivelazione, confuso di ritrovarsi di fronte la ragazzina da<br />

cabaret della quale si era invaghito per qualche settimana a Dublino,<br />

quando aveva ereditato il titolo e aveva deciso di lasciare l'Irlanda per<br />

sempre, Barney la guardava impietrito senza trovare parole adeguate per<br />

rispondere.<br />

Prima ancora che riuscisse a riprendersi da quella confusione, l'uscio si<br />

apri e sulla soglia apparve l'americano spropositato, che li fissò sorridendo,<br />

e disse: «Giovanotto, questo è il tuo giorno fortunato. È prerogativa del<br />

nostro Sommo Signore, il Grande Ariete, di poter consacrare gli iniziati<br />

quando vuole, usando per la consacrazione una goccia del suo sangue. Con<br />

ciò si elimina la necessità del sacrificio, e il nostro Eccelso Signore ha acconsentito<br />

ad ammettervi nella Fratellanza questa notte stessa. Ma venite,<br />

ora. Non abbiamo tempo da perdere. Le undici e mezzo sono passate da un<br />

pezzo e dobbiamo affrettarci se non vogliamo giungere tardi per partecipare<br />

all'Esbbah.<br />

Ancora confusi dopo lo scoppio imprevedibile di quella lite, nell'impossibilità<br />

di continuare a discutere per giungere ad un chiarimento, Mary e<br />

Barney dovettero seguirlo nel salotto. La porta era aperta. Usciti, trovarono<br />

il Grande Ariete già al volante dell'auto ferma davanti al cancello.<br />

Wash disse a Barney di salire accanto al Grande Ariete. Il giovanotto esitò<br />

solo un istante, ma poi si disse che era suo preciso dovere, dopo che<br />

l'aveva trovato, di stargli appiccicato alle costole più che poteva e cercar di<br />

avvertire Verney alla prima occasione che gli si fosse presentata.<br />

L'auto di Wash era pronta e stava, con Iziah accanto, davanti a quella del<br />

Grande Ariete. Jim portava la valigia di Mary, lasciata nel corridoio, e<br />

l'aggiunse alle altre ammucchiate sul sedile posteriore. Aiutata Mary a indossare<br />

il soprabito, Wash l'accompagnò all'auto dandole il braccio. Mary<br />

era tanto sconvolta che non pensò nemmeno per un istante all'invisibile<br />

barriera che per più giorni le aveva impedito d'uscire di casa; ma la presenza<br />

di Wash, che la accompagnava, bastò a vanificarla. Poi le aprì la<br />

portiera e Mary salì; il motore prese a ronzare e la grossa auto partì.<br />

Imboccando la strada, oltre il cancello, Wash le disse: «Sono ancora tutto<br />

sottosopra, amore. È stato un gran colpo di fortuna che il Grande Ariete<br />

sia venuto a casa mia questa sera, ed è una fortuna anche per te. Puoi dire<br />

d'averla scampata bella, questa volta. Il nostro Eccelso Signore ha un fratello<br />

che è un buono a nulla, e ogni tanto va a sorvegliarlo. Sabato della<br />

settimana scorsa, in un qualche posto giù nel Galles, ha visto quel Dottor<br />

Dee che confabulava con un nugolo di poliziotti della R.A.F. e con quel

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