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30.01.2013 Views

l'antica religione pensa di servirsi del comunismo ateo che vuole distruggere tutti i governi e tutte le false religioni dell'Occidente. Non potrebbe darsi che gli uomini della Fratellanza dell'Ariete a Mosca influiscano sugli uomini del Cremlino con la speranza di mettere fine, una volta per sempre, all'eresia cristiana?». Wash le sorrise. «Amore, tu hai le idee confuse. C'è comunismo e comunismo. Quello che si trova fuori dalla cortina di ferro costituisce la genuina mercanzia marxista ed è utile anche a noi, ma non la marca del comunismo sovietico. È da un bel pezzo che gli uomini del Cremlino hanno buttato il comunismo autentico nella spazzatura. Pensa a quello che è accaduto in casa loro: è finita col libero amore ed è tornata in auge l'unità della famiglia. Chi vuole può andare in chiesa. Lotta all'alcolismo: bevete di meno, altrimenti... È sorta una nuova classe borghese con tutti i tabù di quella vecchia che è stata soppressa. Quelli che comandano non se la sentono di rischiare tutto quel che hanno guadagnato per scatenare crociate in Europa, ma sperano ugualmente di poter conquistare tutto il mondo senza combattere, e io ti ho spiegato come pensano di fare: dando l'impressione che la guerra fredda è finita, che vogliono la pace e vogliono esserci amici, soppiantandoci in quei paesi dove smettiamo di pagare, sabotando le nostre attività industriali, sfruttando un proletariato sottopagato per farci concorrenza. Te lo dico io, che se Zio Sam non colpisce per primo e spazza via la Russia in un colpo solo, da qui a dieci anni al massimo, il nostro sarà l'unico paese nel quale valga ancora la pena vivere.» «Ma qui da noi tutti dicono e pensano che gli americani abbiano una paura matta, che se la fanno sotto al solo pensiero d'una guerra nucleare. Del resto, anche noi abbiamo paura, ma il punto non è questo. Se scoppiasse una guerra nucleare, tutto il mondo andrebbe in fiamme. E per quanto critica possa diventare la congiuntura finanziaria, la disoccupazione negli Stati Uniti, non vedo come i più diretti interessati potrebbero premere sul loro governo per costringerlo ad un gesto suicida.» «No, questo non lo farebbero. Non consapevolmente, almeno. Ma la situazione potrebbe aggravarsi tanto da far temere lo scoppio di una rivoluzione e, pur di non correre quel rischio, il governo potrebbe essere indotto a tentare la grande avventura. Insomma, quello che voglio cercare di dirti è che un eventuale disastro economico potrebbe indurre gli Stati Uniti a premere il grilletto, specie dinnanzi alla constatazione che i sovietici continuano a prosperare. Sì, anche loro temono come noi di fare qualcosa che possa scatenare una catastrofe; anche loro, come noi, hanno molto da per-

dere, ma per loro basta che le cose vadano avanti così permettere alle strette le città, i porti, le industrie europee e impadronirsene un giorno o l'altro. Sarebbero pazzi se decidessero di ridurle a cumuli di macerie fumanti per conquistarle!» «Ma allora perché in tutte quelle conferenze per abolire le armi nucleari non si va mai oltre il problema di come prevenire una guerra nucleare? Se le cose stessero come dici tu, i russi dovrebbero essere i primi a desiderare l'interdizione di tutto l'armamentario nucleare per sentirsi liberi di portare avanti il loro programma di penetrazione pacifica senza correre il rischio d'un attacco di sorpresa da parte degli Stati Uniti!» «Certo! Certo, amore! E infatti lo sono. Si sono detti più volte disposti ad andare sino in fondo, ma non sono certamente così pazzi da accettare le mezze misure. E l'Occidente punta i piedi quando si tratta di cancellare del tutto le armi nucleari, perché l'URSS possiede una supremazia schiacciante per quel che riguarda le armi convenzionali. Così si giunge al punto morto, ma è certo che i russi accoglierebbero a braccia aperte l'uomo, o l'idea, capaci di farli uscire da questo vicolo cieco.» «Hai detto bene. Sembra proprio una strada senza uscita.» «Oh, un'uscita c'è! La troverei io, se volessi.» «Non dirai davvero» replicò Mary, sorridendo, convinta che Wash scherzasse o che si vantasse esageratamente soltanto per far colpo su di lei. «Come potresti far cambiare idea ai governanti dei più potenti paesi del blocco occidentale?» «Sganciando una pillola, una sola, in Europa. Le idee vaghe sono una cosa, ma la realtà è ben diversa. E allora giornali, radio, televisione, cronache dirette, documentari farebbero il resto. Tutto l'orrore prodotto dallo scoppio di una bomba all'idrogeno sbattuto di colpo sotto gli occhi della gente comune, in tutte le case, in tutti i paesi della N.A.T.O. Pensa a quali pressioni sarebbero sottoposti, da un istante all'altro, quei governi. Milioni di donne in lacrime, milioni di elettori che reclamerebbero misure urgenti, drastiche perché non accada lo stesso anche a loro, le beghe di partito dimenticate tutt'a un tratto, dimostrazioni e scioperi e minacce ai governanti pavidi o indecisi. Come ti ho detto poco fa, i governi democratici non sono liberi nelle loro decisioni. In una eventualità come questa, non avrebbero scelta. Sarebbero spinti a firmare un patto coi sovietici, per mettere al bando tutte le armi nucleari.» «Ma Wash!» protestò Mary. «Davvero, questa volta sei tu che esageri. A prescindere dal fatto orribile in sé di buttare una bomba così, per uno sco-

l'antica religione pensa di servirsi del comunismo ateo che vuole distruggere<br />

tutti i governi e tutte le false religioni dell'Occidente. Non potrebbe darsi<br />

che gli uomini della Fratellanza dell'Ariete a Mosca influiscano sugli uomini<br />

del Cremlino con la speranza di mettere fine, una volta per sempre,<br />

all'eresia cristiana?».<br />

Wash le sorrise. «Amore, tu hai le idee confuse. C'è comunismo e comunismo.<br />

Quello che si trova fuori dalla cortina di ferro costituisce la genuina<br />

mercanzia marxista ed è utile anche a noi, ma non la marca del comunismo<br />

sovietico. È da un bel pezzo che gli uomini del Cremlino hanno<br />

buttato il comunismo autentico nella spazzatura. Pensa a quello che è accaduto<br />

in casa loro: è finita col libero amore ed è tornata in auge l'unità della<br />

famiglia. Chi vuole può andare in chiesa. Lotta all'alcolismo: bevete di<br />

meno, altrimenti... È sorta una nuova classe borghese con tutti i tabù di<br />

quella vecchia che è stata soppressa. Quelli che comandano non se la sentono<br />

di rischiare tutto quel che hanno guadagnato per scatenare crociate in<br />

Europa, ma sperano ugualmente di poter conquistare tutto il mondo senza<br />

combattere, e io ti ho spiegato come pensano di fare: dando l'impressione<br />

che la guerra fredda è finita, che vogliono la pace e vogliono esserci amici,<br />

soppiantandoci in quei paesi dove smettiamo di pagare, sabotando le nostre<br />

attività industriali, sfruttando un proletariato sottopagato per farci concorrenza.<br />

Te lo dico io, che se Zio Sam non colpisce per primo e spazza<br />

via la Russia in un colpo solo, da qui a dieci anni al massimo, il nostro sarà<br />

l'unico paese nel quale valga ancora la pena vivere.»<br />

«Ma qui da noi tutti dicono e pensano che gli americani abbiano una<br />

paura matta, che se la fanno sotto al solo pensiero d'una guerra nucleare.<br />

Del resto, anche noi abbiamo paura, ma il punto non è questo. Se scoppiasse<br />

una guerra nucleare, tutto il mondo andrebbe in fiamme. E per quanto<br />

critica possa diventare la congiuntura finanziaria, la disoccupazione negli<br />

Stati Uniti, non vedo come i più diretti interessati potrebbero premere sul<br />

loro governo per costringerlo ad un gesto suicida.»<br />

«No, questo non lo farebbero. Non consapevolmente, almeno. Ma la situazione<br />

potrebbe aggravarsi tanto da far temere lo scoppio di una rivoluzione<br />

e, pur di non correre quel rischio, il governo potrebbe essere indotto<br />

a tentare la grande avventura. Insomma, quello che voglio cercare di dirti è<br />

che un eventuale disastro economico potrebbe indurre gli Stati Uniti a premere<br />

il grilletto, specie dinnanzi alla constatazione che i sovietici continuano<br />

a prosperare. Sì, anche loro temono come noi di fare qualcosa che<br />

possa scatenare una catastrofe; anche loro, come noi, hanno molto da per-

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