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club satanista - Thule-italia.net

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«Piantala! Lo so che volevi scappare. L'ho intuito dalle tue vibrazioni. Si<br />

può sapere che cosa ti smangiava? Ti sei divertita un mondo a fare la mia<br />

squaw, sì o no?»<br />

Comprendendo che non doveva contraddirlo, Mary mentì ancora. «Sì,<br />

certo. Mi sono divertita un mondo. Sei un amante tremendo, tu.»<br />

«E allora, perché t'eri messa in testa di scappare?»<br />

Mary cercava disperatamente una motivazione che fosse accettabile e<br />

nel contempo che non lo offendesse, che non lo mandasse in collera, e dopo<br />

una breve riflessione la trovò. «Non volevo scappare, devi credermi.<br />

Quando sono uscita, non ci pensavo nemmeno. È stato soltanto quando mi<br />

sono trovata in strada che m'è balenata l'idea, così, di colpo, senza che<br />

nemmeno me ne rendessi conto. Devi capire anche tu: aspettavo con tanta<br />

ansia la sera della mia iniziazione, e sabato sera, se non fossi intervenuto<br />

tu, sarei diventata una Sorella dell'Ariete. Non devi credere che non ti sia<br />

riconoscente per avermi salvata da quella bestia schifosa di Ratnadatta. Ti<br />

sono riconoscente, ma voglio ricevere l'iniziazione, e per ottenerla devo<br />

tornare a Londra. Quando sono uscita, mi sono detta che tu non me l'avresti<br />

permesso mai, e allora ho deciso di filare zitta zitta finché mi si presentava<br />

l'occasione. Dev'essere stata quella l'onda mentale che tu hai captato.»<br />

«Be', se è andata cosi...» rispose Wash, sorridendo. «Ma perché, domando<br />

io, non me n'hai parlato invece di raccontarmi tutte quelle frottole sulle<br />

cosucce da comprare al villaggio?»<br />

«Ma era proprio quello che volevo fare! Ero uscita di casa proprio per<br />

quello!»<br />

Voltatosi e preso il pacco che aveva portato con sé, Wash lo mise sul letto.<br />

«Guarda lì dentro» disse. «Le signore che sono state mie ospiti prima di<br />

te sapevano che la loro permanenza doveva durare un certo tempo e si sono<br />

portate dietro le loro carabattole. Avrei dovuto immaginarlo che ne sentivi<br />

la mancanza.»<br />

Wash doveva essersi recato a Cambridge per comprare quella roba, visto<br />

che il pacco conteneva tutta una varietà di cosmetici costosi: creme, lozioni,<br />

ciprie, shampoo e profumi che non avrebbe potuto trovare in una profumeria<br />

di villaggio. E mentre Mary lo ringraziava per quelle premure,<br />

Wash replicava: «Non sopporto gli indumenti da notte, né per me né per le<br />

signore. Ma ho pensato che forse sei abituata alla biancheria intima, al nailon,<br />

alle ciabattine da camera, ai merletti. Fammi una lista per domattina, e<br />

io ti comprerò tutto quello che vuoi».<br />

Mary tornò a ringraziarlo. Mentre esaminava scatole e bottigliette, Wash

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