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club satanista - Thule-italia.net

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giorno d'oggi, ma non è vero. E soltanto una bugia per cercar di scroccare<br />

viveri e coperte e tabacco ai religiosi. Sanno qual è il loro tornaconto e praticano<br />

l'antica religione in segreto; conservano i riti totemici, celebrano le<br />

antiche feste nei periodi di luna piena e tutto il resto. Mio nonno poteva<br />

uccidere o guarire a suo piacere e voleva che seguissi le sue orme come<br />

sommo sacerdote di Satana nella riserva, ma era vecchio e malandato, e<br />

dovette darmi la penna rossa dell'iniziazione molto prima di quel che avrebbe<br />

voluto. Comunque bisogna dire che me la sono guadagnata. Mi<br />

viene ancora da sudar freddo se penso per quali tormenti ho dovuto passare.<br />

Tuttavia, mi sono dedicato alla magia come un airone si dedica spontaneamente<br />

ai tuffi per catturare pesci.»<br />

«E quando tuo nonno è morto, tu gli sei succeduto come stregone della<br />

tribù?» domandò Mary.<br />

«Nooo! O meglio, solo per qualche settimana. Farsi pagare pochi centesimi<br />

dai nostri per curare qualche vacca o spedire agli antenati un vecchio<br />

scimunito prima del giorno fissato per lui da madre natura era un orizzonte<br />

troppo limitato perché potesse soddisfarmi a lungo. Una bella notte ho preso<br />

il largo aggregandomi ad un circo equestre e chi s'è visto s'è visto.<br />

«A sedici anni ero grande e grosso come i più grandi e robusti degli uomini<br />

maturi e dovevo crescere ancora. Aggiungi che a quell'età ho conosciuto<br />

alcuni uomini che non riuscivo a ipnotizzare, a costringerli a fare<br />

quello che volevo. Scappando, avevo portato con me il diadema del nonno<br />

e avevo convinto il direttore del circo a farmi fare un numero che avevo<br />

inventato di sana pianta. Usavo il laccio, l'arco e le frecce e tiravo il tomahawk<br />

e avevo trovato una ragazza che mi faceva da bersaglio. Poveretta,<br />

era così spaventata che quasi moriva di paura ogni volta che facevamo<br />

quei numeri, ma non era il caso. Quando si metteva lì, con le spalle rivolte<br />

al bersaglio, riuscivo a tenercela inchiodata soltanto con lo sguardo, rigida<br />

come una stecca di ghiaccio, e finché non si muoveva non correva nessun<br />

pericolo. Purtroppo non possedeva niente di quello che una donna deve<br />

avere per tenermi con sé sotto una coperta e così ho deciso di mettermi con<br />

Gypsy Lee e sono andato a stare nel suo carrozzone. Aveva quasi il doppio<br />

della mia età, ma aveva tutto quello che ci voleva per me. Eccome se ce<br />

l'aveva! Purtroppo aveva anche un marito, uno che si chiamava Sid. Allora<br />

io ho scolpito una statuina e ci ho scritto sopra il suo nome: Sid, e ci ho recitato<br />

sopra certe formule magiche tutta la notte, e la mattina dopo l'ho<br />

portata, fuori e l'ho seppellita. Nel giro di una settimana a Sid è venuto il<br />

raffreddore, ha incominciato a tossire... La penicillina non l'avevano anco-

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