club satanista - Thule-italia.net

club satanista - Thule-italia.net club satanista - Thule-italia.net

thule.italia.net
from thule.italia.net More from this publisher
30.01.2013 Views

lei. La prego, mi lasci andare.» «No, bello mio. O morto o vivo, tu vieni con me, questa volta!» «Ma lei è pazzo!» «Sì, sono pazzo. Pazzo di rabbia con te, e dunque è meglio che tu tenga chiusa la boccaccia. Hai visto che sono armato. Dammi soltanto un pretesto, piccolo finché vuoi, e io ti caccio una pallottola nella pancia. Ne ho una voglia matta.» Confuso da quell'imprevisto, e ormai spaventatissimo, ansante come se avesse fatto chissà quale fatica, Ratnadatta obbedì all'ingiunzione e tacque. L'auto aveva raggiunto l'argine del fiume e puntava verso il ponte di Battersea, lo traversò e proseguì ad andatura sostenuta per le strade della riva meridionale sino ai Barnes Common; attraversati i giardini seguendo una stradina che passava accanto al cimitero, fermò in uno spiazzo deserto e intimò secco: «Scendi!». «Ma lei è matto» ripeté Ratnadatta, che, tremante di paura, si affrettò ad obbedire. Poi, appena messi i piedi sull'erba del prato, incominciò ad implorare: «Lord Larne, la prego!... Io non le ho fatto niente di male. Perché mi ha portato in questo posto?». Balzato a terra, Barney fece in fretta il giro dell'auto e lo afferrò per il bavero della giacca. «Ti ho portato qui perché voglio farti sputare anche l'anima» gridò, con un tono che non aveva più alcuna traccia de! bonaccione mezzo idiota che giocava a fare il poliziotto. «So tutto del tuo tempio satanico per il quale fai il lenone e il procacciatore.» «No! No!» gridò Ratnadatta, più spaventato che mai. «Non è vero. È magia bianca! Noi pratichiamo solo la magia bianca. E poi, io invito soltanto le persone che me lo chiedono.» «Sporco, puzzolente, schifoso maiale! Con l'inganno tu hai convinto una settimana fa, la signora Mauriac a seguirti in quella casa, e non t'azzardare a negarlo! Cosa ne hai fatto di quella donna? Eh?» «Niente. Non io. Lo giuro!» «Sporco bugiardo!» replicò Barney, alzando il pugno. «Fuori la verità, se non vuoi che ti fracassi quella faccia da topo.» «No! No, la prego» gemette l'indiano. «Il mio collo. Mi hanno dato un colpo tremendo, un pugno che per poco non mi ha spezzato l'osso. Non resisterebbe se mi picchiasse ancora. Forse mi ucciderebbe, e allora la impiccherebbero.» «È per questo, dunque, che porti quel collare? Ma non credere che una vertebra incrinata basti per proteggerti. Conosco mille modi per farti sof-

frire le pene dell'inferno senza ammazzarti.» Barney parlava ancora quando lo colpì al braccio, poco sotto la spalla, col taglio della mano. Ratnadatta gemette, Barney incalzò: «Adesso mi dirai la verità se non vuoi che ti riduca uno straccio da capo a piedi. La signora Mauriac manca da casa da una settimana. È uscita la sera dell'altro sabato in tua compagnia e tu l'hai portata in quel covo di vipere a Cremorne dove celebrate le vostre orge. Voglio sapere dov'è che la tenete segregata e tu mi descriverai l'interno del tempio di modo che possa subito rintracciarla». «Lei è venuta al tempio con me sabato sera, sì, lo ammetto, però se n'è andata quella notte stessa.» «Smettila di mentire!» gridò Barney, rifilandogli un'altra botta al braccio. «Non ho detto una bugia» replicò l'indiano, reggendosi il braccio intorpidito. «È la verità, lo giuro su quello che vuole. L'ha portata via dal tempio un altro membro della Fratellanza.» «Chi è? Perché l'ha portata via? Dimmi come si chiama.» «È un americano. Un colonnello dell'Aviazione americana in Inghilterra.» «Non ti credo!» «È vero. Mi ascolti, la prego. Mi ascolti» implorò Ratnadatta, torcendosi le mani mentre sbottava in un profluvio di parole. «Adesso le spiego, e vedrà anche lei che non ho mentito. È stato lui a picchiarmi, a ridurmi così con un pugno. Sono stato quattro giorni in ospedale. Adesso voglio scagliare la mia maledizione su di lui per quello che mi ha fatto, ma per riuscirci dovevo scoprire dove si trova, dovevo sapere dove abita e come si chiama e allora ho profittato per frugare nei nostri documenti segreti. Nell'elenco dei nostri Fratelli stranieri che vengono a farci visita ho trovato sotto il nome magico di Twisting Snake il grado e il nome: Colonnello Henrik George Washington, USA Air Force, Fulgoham, Cambs. Ho chiesto all'ufficio postale, e mi hanno detto che Cambs vuol dire Cambridgeshire. Ieri sono andato laggiù e ho fatto molte indagini. È una grossa base, con molti, grandi aeroplani, con tanti edifici e tante baracche, ma il colonnello non abita nella base. Ha preso in affitto una casa privata nei paraggi, dalle parti di Six Miles Bottoms. La chiamano I Cedri. Io sono andato a vedere; è grande e bella e ha un piccolo parco. Adesso che ho visto tutto, posso fare una cattiva magia contro di lui. Questa è la verità. Tutta la verità. Io non tradirei mai un amico. Ma odio molto quel colonnello. Lo odio!»

frire le pene dell'inferno senza ammazzarti.»<br />

Barney parlava ancora quando lo colpì al braccio, poco sotto la spalla,<br />

col taglio della mano. Ratnadatta gemette, Barney incalzò: «Adesso mi dirai<br />

la verità se non vuoi che ti riduca uno straccio da capo a piedi. La signora<br />

Mauriac manca da casa da una settimana. È uscita la sera dell'altro<br />

sabato in tua compagnia e tu l'hai portata in quel covo di vipere a Cremorne<br />

dove celebrate le vostre orge. Voglio sapere dov'è che la te<strong>net</strong>e segregata<br />

e tu mi descriverai l'interno del tempio di modo che possa subito rintracciarla».<br />

«Lei è venuta al tempio con me sabato sera, sì, lo ammetto, però se n'è<br />

andata quella notte stessa.»<br />

«Smettila di mentire!» gridò Barney, rifilandogli un'altra botta al braccio.<br />

«Non ho detto una bugia» replicò l'indiano, reggendosi il braccio intorpidito.<br />

«È la verità, lo giuro su quello che vuole. L'ha portata via dal tempio<br />

un altro membro della Fratellanza.»<br />

«Chi è? Perché l'ha portata via? Dimmi come si chiama.»<br />

«È un americano. Un colonnello dell'Aviazione americana in Inghilterra.»<br />

«Non ti credo!»<br />

«È vero. Mi ascolti, la prego. Mi ascolti» implorò Ratnadatta, torcendosi<br />

le mani mentre sbottava in un profluvio di parole. «Adesso le spiego, e vedrà<br />

anche lei che non ho mentito. È stato lui a picchiarmi, a ridurmi così<br />

con un pugno. Sono stato quattro giorni in ospedale. Adesso voglio scagliare<br />

la mia maledizione su di lui per quello che mi ha fatto, ma per riuscirci<br />

dovevo scoprire dove si trova, dovevo sapere dove abita e come si<br />

chiama e allora ho profittato per frugare nei nostri documenti segreti. Nell'elenco<br />

dei nostri Fratelli stranieri che vengono a farci visita ho trovato<br />

sotto il nome magico di Twisting Snake il grado e il nome: Colonnello<br />

Henrik George Washington, USA Air Force, Fulgoham, Cambs. Ho chiesto<br />

all'ufficio postale, e mi hanno detto che Cambs vuol dire Cambridgeshire.<br />

Ieri sono andato laggiù e ho fatto molte indagini. È una grossa base,<br />

con molti, grandi aeroplani, con tanti edifici e tante baracche, ma il colonnello<br />

non abita nella base. Ha preso in affitto una casa privata nei paraggi,<br />

dalle parti di Six Miles Bottoms. La chiamano I Cedri. Io sono andato a<br />

vedere; è grande e bella e ha un piccolo parco. Adesso che ho visto tutto,<br />

posso fare una cattiva magia contro di lui. Questa è la verità. Tutta la verità.<br />

Io non tradirei mai un amico. Ma odio molto quel colonnello. Lo odio!»

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!