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30.01.2013 Views

sicuro che l'avrebbe piantato, portandosi via le due figlie ancora nubili. E nessuna soddisfazione politica, per quanto grande, poteva essere un compenso alla perdita della famiglia per un uomo della sua età.» «E non poteva cercar di spiegare?» domandò Barney. «Se avesse detto la verità, e se è vero che sua moglie gli vuol bene, forse sarebbe riuscito a convincerla.» «Provi a mettersi nei panni di Ruddy... O in quelli di sua moglie» replicò Verney, ridendo divertito e gettando sulla scrivania una foto capovolta. «Dia un'occhiata. Thompson ha detto che la polizia avrebbe identificato quella donna, e Ruddy ha replicato che era contento di essere uscito da quella casa, e più contento ancora sarebbe stato se l'avessero distrutta. E lei pensa che si riesca a convincere una moglie di mezz'età, di mentalità ristretta dicendole che suo marito è entrato nella camera da letto di quella lì soltanto per farsi predire il nome del cavallo che vincerà il derby?» Barney aveva preso la foto e la stava fissando con due occhi che pareva dovessero schizzargli dalle orbite. In essa si vedevano l'anzianotto, robusto Tom Ruddy chino su un letto lussuoso. Seduta su quel letto, nuda dal capo sino alle ginocchia, con un sorriso invitante sulle labbra, con un braccio incoraggiante passato attorno al collo dell'uomo politico, stava la bellissima profetessa. Mezzo soffocato da un complesso d'emozioni confuse, Barney balbettò: «Ma... accidenti! Questa è Margot Mauriac. Ma come! Come ha potuto prestarsi per una cosa del genere? Come ha potuto?». «Davvero?» esclamò Verney, inarcando le sopracciglia arruffate. «È proprio lei? Forse avrei dovuto immaginarlo, ma il fatto sta che non ci ho pensato. Solo che il suo vero nome non è Mauriac... Quella è Mary Morden.» 18 Quando i furfanti litigano «Cosa?» sbottò Barney, buttando la foto sulla scrivania. «La vedova di Teddy? Oh Cristo!... Comunque, questo spiega tante cose. L'ultima volta che l'ho vista me l'ha detto che il motivo principale di voler diventare una satanista era il desiderio di vendicarsi di qualcuno, e adesso incomincio a capire. Forse era convinta, come me, che esiste un legame, non saprei dire quale, fra l'organizzazione della signora Wardeel e gli assassini di Teddy Morden e deve aver pensato che Ratnadatta tiene i collegamenti fra le due

organizzazioni, che dev'essere stata la sua organizzazione a ucciderle il marito. Deve aver pensato che l'unico mezzo per scoprire la verità era di entrare a far parte della setta.» «Questo è vero. O almeno, questo mi ha detto quando è venuta a trovarmi, prima di mettersi all'opera.» «Accidenti a tutto quanto, signore! Ma se lei sapeva che facevamo tutti e due lo stesso lavoro, perché non me l'ha detto subito?» C.B. si strinse nelle spalle. «Nel nostro mestiere, spesso si ottengono risultati migliori lasciando che due persone facciano lo stesso lavoro ignorandosi a vicenda! Diversamente, se uno sbagliasse e comunicasse le sue idee, le sue proposte all'altro, si correrebbe il rischio che sbaglino tutt'e due. Ecco perché non le ho detto nulla della signora Morden e delle sue intenzioni.» «Ma in seguito, signore... I miei rapporti spiegavano chiaro e tondo che seguivamo la stessa pista, e tutto lasciava intuire che era quella giusta! Se almeno...» «No» lo interruppe Verney. «Qui s'inganna. Quando m'ha detto che una donna giovane e bella aveva incominciato a frequentare le serate della Wardeel un po' prima di lei, e che quella donna aveva persuaso Ratnadatta a introdurla nel circolo dei satanisti, sì, sulle prime ho pensato che potesse trattarsi di lei e, se ricorda, ho incominciato a chiederle informazioni sul suo conto. Ma la descrizione che me n'ha dato era quella d'una donna completamente diversa.» Verney tacque un momento e gli mostrò ancora la foto, prima di proseguire: «Sì, le avevo dato il consiglio di truccarsi, di fare il possibile per rendersi irriconoscibile, ma non avrei immaginato mai che riuscisse a fare un lavoro così completo. Da quel che vedo, devo dire che ha cambiato completamente capigliatura, taglio delle labbra, sopracciglia. E se vuole che le dica la verità, ho dovuto studiare parecchio la fotografia prima di riconoscerla, prima di convincermi che era proprio lei». «Capisco. E capisco anche che non è venuta a riferirle di persona, ma immagino che le avrà mandato rapporti scritti.» «Non mi ha riferito niente, assolutamente. Sì, mi aveva offerto la sua collaborazione, ma io le ho risposto che non potevo servirmi di lei in nessun modo che fosse soltanto lecito.» Barney lo fissò con occhi lampeggianti. «Vuol dire che l'ha lasciata libera d'invischiarsi in questa sporca faccenda tutta sola? Senza nessuno che la consigliasse? Senza offrirle la minima protezione?» «Ho fatto del mio meglio per distoglierla da quell'idea, ma lei ha rifiuta-

sicuro che l'avrebbe piantato, portandosi via le due figlie ancora nubili. E<br />

nessuna soddisfazione politica, per quanto grande, poteva essere un compenso<br />

alla perdita della famiglia per un uomo della sua età.»<br />

«E non poteva cercar di spiegare?» domandò Barney. «Se avesse detto la<br />

verità, e se è vero che sua moglie gli vuol bene, forse sarebbe riuscito a<br />

convincerla.»<br />

«Provi a mettersi nei panni di Ruddy... O in quelli di sua moglie» replicò<br />

Verney, ridendo divertito e gettando sulla scrivania una foto capovolta.<br />

«Dia un'occhiata. Thompson ha detto che la polizia avrebbe identificato<br />

quella donna, e Ruddy ha replicato che era contento di essere uscito da<br />

quella casa, e più contento ancora sarebbe stato se l'avessero distrutta. E lei<br />

pensa che si riesca a convincere una moglie di mezz'età, di mentalità ristretta<br />

dicendole che suo marito è entrato nella camera da letto di quella lì<br />

soltanto per farsi predire il nome del cavallo che vincerà il derby?»<br />

Barney aveva preso la foto e la stava fissando con due occhi che pareva<br />

dovessero schizzargli dalle orbite. In essa si vedevano l'anzianotto, robusto<br />

Tom Ruddy chino su un letto lussuoso. Seduta su quel letto, nuda dal capo<br />

sino alle ginocchia, con un sorriso invitante sulle labbra, con un braccio<br />

incoraggiante passato attorno al collo dell'uomo politico, stava la bellissima<br />

profetessa.<br />

Mezzo soffocato da un complesso d'emozioni confuse, Barney balbettò:<br />

«Ma... accidenti! Questa è Margot Mauriac. Ma come! Come ha potuto<br />

prestarsi per una cosa del genere? Come ha potuto?».<br />

«Davvero?» esclamò Verney, inarcando le sopracciglia arruffate. «È<br />

proprio lei? Forse avrei dovuto immaginarlo, ma il fatto sta che non ci ho<br />

pensato. Solo che il suo vero nome non è Mauriac... Quella è Mary Morden.»<br />

18<br />

Quando i furfanti litigano<br />

«Cosa?» sbottò Barney, buttando la foto sulla scrivania. «La vedova di<br />

Teddy? Oh Cristo!... Comunque, questo spiega tante cose. L'ultima volta<br />

che l'ho vista me l'ha detto che il motivo principale di voler diventare una<br />

<strong>satanista</strong> era il desiderio di vendicarsi di qualcuno, e adesso incomincio a<br />

capire. Forse era convinta, come me, che esiste un legame, non saprei dire<br />

quale, fra l'organizzazione della signora Wardeel e gli assassini di Teddy<br />

Morden e deve aver pensato che Ratnadatta tiene i collegamenti fra le due

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