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club satanista - Thule-italia.net

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erano ancora le ventidue: forse se ne stavano ancora in salotto o chissà dove,<br />

conversando piacevolmente in attesa di quel che doveva venire, sorseggiando<br />

liquori o caffè, scambiandosi banalità, ma col pensiero fisso al<br />

dopo. E Barney la guardava e le sorrideva, le sussurrava cose senza senso e<br />

la incantava.<br />

Che pazza era stata lasciandosi sedurre una seconda volta! Come se un<br />

uomo potesse mutare carattere così. E lei si era convinta che fosse cambiato;<br />

in cuor suo sapeva d'averlo perdonato per il male ricevuto. Le aveva<br />

chiesto d'uscire con lui per quel fine settimana e lei aveva accettato convincendosi<br />

che lo faceva per vendicarsi; avrebbe cercato di trastullarsi con<br />

l'idea di rivelargli la verità all'ultimo minuto e adesso capiva che non ne<br />

avrebbe fatto nulla, ma gli si sarebbe data ancora. Sapeva che non avrebbe<br />

trovato la forza di resistergli, di negarglisi perché lo desiderava più di qualunque<br />

uomo che avesse mai conosciuto.<br />

Ora non poteva accadere più. Barney aveva mostrato ancora una volta il<br />

suo vero volto. Quella constatazione le sarebbe servita in futuro, per resistere<br />

alle tentazioni di diventare il suo zimbello. Non gli avrebbe permesso<br />

di rovinarle l'esistenza e quando lunedì le si fosse presentato, magari contrito<br />

e pieno di scuse, avrebbe replicato a muso duro che di lui ne aveva<br />

abbastanza. E che si passasse pure la mano fra quella ciocca di riccioli<br />

penzolante sulla fronte, magari sino a staccarsela, che a lei non importava<br />

un bel niente. Con Barney era finita e tanto valeva non pensarci più.<br />

Mary si stiracchiò pigramente. Come avrebbe voluto giacere lì per sempre,<br />

in quel letto confortevole... Ma non così sola. Desiderava qualcuno<br />

che le tenesse compagnia, con cui ridere e conversare, voleva essere coccolata<br />

e carezzata. Se un qualche sconosciuto, bello, attraente, fosse entrato<br />

in quel momento, lo avrebbe accolto a braccia aperte. Forse sulle prime<br />

avrebbe finto d'essere intimidita, un poco spaventata, ma niente più. Poche<br />

carezze, poi bracci forti che la stringevano, baci lascivi, poi ancora le gioie<br />

che le erano state negate per tanto tempo.<br />

Un dubbio l'assalì, improvviso: era una maniaca sessuale o di natura un<br />

essere promiscuo se era disposta ad accettare un uomo così, qualsiasi uomo<br />

purché fosse pulito e decente? Nel suo intimo sapeva che non era vero,<br />

e nei quattro anni di matrimonio con Teddy i loro rapporti si erano basati<br />

più sull'abitudine che sulla passione anche se, negli ultimi mesi di vita, lui<br />

era diventato quasi impotente nei suoi confronti. E lei gli era rimasta fedele.<br />

E il pensiero di altri uomini come possibili amanti l'aveva sfiorata solo<br />

occasionalmente senza pensare di darsi a chicchessia. Alcuni fra i suoi co-

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