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club satanista - Thule-italia.net

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indegnamente tradita cedette il posto alla collera e al risentimento. Come<br />

una stupida, come una sempliciotta adolescente, per tre giorni e mezzo aveva<br />

quasi contato i minuti che la separavano dall'istante in cui avrebbe<br />

potuto rivedere Barney. Come una mocciosetta che si accingesse all'appuntamento<br />

col suo primo innamorato! E lei sapeva che non aveva alcun diritto<br />

al titolo che sfoggiava, era convinta che quella del Kenia fosse tutta una<br />

balla, che quella del viaggio a Londra per mettere su un'agenzia di viaggi<br />

era soltanto una fantasia. Lo sapeva sin dall'inizio, eppure c'era cascata un'altra<br />

volta. Quegli occhi scuri sempre così scanzonati, quei riccioli bruni<br />

con quel ciuffo che gli scendeva sulla fronte, quel sorriso spontaneo che<br />

tanto spesso illuminava il volto abbronzato e sano l'avevano stregata ancora<br />

una volta, le avevano fatto credere che, con gli anni, fosse diventato una<br />

persona diversa dal giovanotto che aveva conosciuto cinque anni prima.<br />

Invece aveva speculato sulla sua solitudine offrendole le uniche ore di svago<br />

di cui aveva potuto godere dalla morte di suo marito, aveva speculato<br />

sulle sue paure facendole credere che le occorreva la sua protezione.<br />

Se poi ripensava alle due serate con lui a casa sua, Mary si diceva che<br />

doveva essere stata con la testa chissà dove accettando le panzane secondo<br />

le quali otto sere su dieci era invitato a cena dagli amici. Con la stessa scusa<br />

l'aveva piantata in asso anche la domenica precedente, dopo essere stati<br />

assieme a Wisley. Ma per vivere doveva pur fare qualcosa, doveva pur lavorare,<br />

e nessun genere d'impiego normale avrebbe costretto un individuo<br />

ad assentarsi da Londra durante il fine settimana, e men che meno in base a<br />

un qualche avviso giunto all'ultimo istante la mattina del sabato.<br />

La spiegazione di un simile comportamento era semplice: Barney doveva<br />

avera un'amante, e forse se la spassava con più donne contemporaneamente.<br />

Senza dubbio, l'ultima domenica l'aveva piantata in asso per andare<br />

da un'altra; nessun dubbio che quella mattina l'altra si fosse fatta viva per<br />

dirgli che era libera e pronta a trascorrere con lui una bella giornata in<br />

campagna. Insomma, Barney era sempre lo stesso, non era mutato affatto.<br />

Era rimasto il cinico, soddisfatto di sé che prendeva tutto il divertimento<br />

che poteva e se una donna non gli stava appiccicata ai pantaloni, come dice<br />

il proverbio, "Lontano dagli occhi, lontano dal cuore".<br />

Stizzita, avvilita, Mary consumò il pranzo in solitudine, ma prima ancora<br />

di terminare si era convinta che sarebbe stato da stupida trascorrere il resto<br />

della giornata a piagnucolare e a rodersi il fegato: sarebbe uscita a passeggio<br />

nel pomeriggio, e la sera sarebbe andata al cinema.<br />

Mutatasi d'abito, Mary uscì e a piedi raggiunse Earls Court Road, dove

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